ACCADEMIA D.A.S. per Direttori di Banda - FERMO 2014-15 Un altro progetto, sempre per musicisti curiosi, a cura di Luigi Livi IL TRITONO, questo sconosciuto studiare l’armonia per poi dimenticarsene “ Essere sensibili alle vibrazioni dei suoni è più importante che conoscerne il numero ” (Aaron COPLAND) monodia, armonia, melodia, accordi, accordatura, orchestrazione, intonazione, direzione, strumentazione, interpretazione, modulazione, emozione, arrangiamento, accompagnamento, ritmo, racconto, contrappunto, colore, profumo, scala, forma, modalità …… Con un incredibile sforzo di fantasia ho cercato di elencare quante più parole possibile legate alla nostra esperienza musicale: è una marea di concetti che attraversano anche il più semplice dei brani che affrontiamo. Ora, appurata l’essenzialità del rapporto sottodominante-dominante-tonica e compresa l’energia che ne scaturisce, siamo pronti a cercare (e trovare) i riferimenti sonori che ci possano guidare nella comprensione dei pensieri musicali; quei riferimenti che istintivamente mettiamo in atto nella nostra vita musicale quotidiana ma che qui vorremmo controllare in maniera chiara e oggettiva. Lo faremo partendo dal TRITONO, quel diabulus in musica di cui tutti abbiamo sentito parlare almeno una volta ma che non tutti abbiamo avuto l’occasione di verificare scientificamente ciò che di lui viene detto. Cercare il TRITONO non è una questione teorica né un’azione asettica: esso vive in un preciso habitat sonoro, in mezzo a determinate situazioni che lo rendono riconoscibile. E’ solito apparire e scomparire con discrezione ma non disdegna il colpo di scena; si nasconde in situazioni ripetitive e meccaniche ma, al tempo stesso, determina colori e sapori sonori. Si atteggia come se tutto dipendesse da lui: del resto l’antica monodia gregoriana era da lui governata; la modalità medievale e rinascimentale a lui si inchinava; la moderna tonalità post-bachiana su di lui si è formata; a lui si attribuiscono i grattacapi dell’intonazione e, risolto lui, se ne vedono (e sentono) i risultati. E’ dunque tempo di conoscere il “nemico”, per scovarlo, combatterlo o – forse è la cosa migliore – farselo amico, con la speranza di trarne vantaggio (proprio come si fa con gli amici!). Cercare il TRITONO sarà il nostro imperativo categorico. Lo cercheremo ovunque possa insediarsi: nella melodia, nell’armonia, nella strumentazione…. Staremo anche attenti a non farci cogliere di sorpresa, affinché non riesca a insidiare la fluidità dei messaggi musicali. Potremmo forse svolgere questa indagine senza il determinante contributo della linea di basso? Naturalmente no! Se il basso è una sorta di melodia di supporto per l’edificazione del complesso castello musicale, non potremo ignorarne la presenza. Anzi, ci accorgeremo, misteriosamente e miracolosamente, che anche un semplice o banale agglomerato di suoni – animati e sostenuti da un basso adeguato – acquisiscono vita e diventano poesia. Un Direttore di Banda, cioè un musicista, non può non fare i conti con tutto ciò. Ottobre 2014 Luigi Livi [email protected] tel- 0721-979574 qualche informazione sul programma e lo svolgimento degli incontri A CACCIA DI TRITONI Cos’è il TRITONO? Quarta aumentata o quinta diminuita? Si legge da sopra o da sotto? Si apre o si chiude? Come si scrive? Come lo si scova nel sistema tonale? Dove e come agisce? Perché lo si considera “enarmonico”? Cosa significa “enarmonico”? Che relazione ha con l’accordo di settima diminuita? Cos’è la settima diminuita? Cos’è la settima? TUBA NOTRE AMOUR ! Come resistere al fascino di uno strumento enorme ma tenero, pesante ma vaporoso, essenziale e profondo? Chi ne ha compreso pienamente il ruolo non può non desiderare di imbracciarlo, accarezzarlo, baciarlo e metterlo in vibrazione. Questo strumento può anche anestetizzare il TRITONO. Come e perché? BANDA O NON BANDA….. Quanti di noi hanno avuto a che fare con una banda ri-battezzata “Orchestra di Fiati”? Tanti, ne sono sicuro, visto che è uno sport molto praticato. Si vorrebbe nobilitare un organico di cui ci si vergogna, andando ad accattonare un termine ritenuto più edificante e credibile. Ora, se riteniamo che il nome “orchestra” possa farci fare più bella figura, perché dell’orchestra non andiamo anche a studiarci un po’ il repertorio? Pensate che strumentisti e direttori possano essere danneggiati dalla conoscenza del patrimonio sinfonico universale? Le date: sabato 15 novembre sabato 20 dicembre sabato 24 gennaio sabato 21 febbraio L’orario: sempre dalle ore 15 alle ore 19 I brani di riferimento: Robert SHELDON A Longford Legend Hector BERLIOZ 2° mov. Symphonie funèbre et triomphale (Editions Robert MARTIN) Franz SCHUBERT Sinfonia n.5 in Sib magg. (partitura e riduzione per pianoforte da IMSLP-Petrucci) -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Luigi Livi è nato nel 1957 a Mondavio (Pesaro), luogo dove tuttora vive e riflette. Si occupa di musica fin da bambino e da grande ha avuto la fortuna di frequentare il Conservatorio di Pesaro: prima come allievo poi come insegnante. Dal 1985 è infatti titolare della cattedra di Strumentazione per Banda. Ha svolto saltuariamente attività bandistica, fra gioie e dolori. All’età di anni quaranta ha scoperto di poter diventare ascoltatore di musica e da allora vorrebbe farlo scoprire all’intera umanità. Per questo ha ideato e porta avanti con orgoglio, in varie città italiane, il progetto "Dalla parte dell'Ascoltatore". ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
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