Rassegna Stampa Giovedì 30 Ottobre 2014 Sommario Testata Data Pag. Titolo p. 1. Fondi pensione Sole 24 Ore (Il) 30/10/2014 44 Inps - Gestione separata, iscritti ancora in calo 1 (Prioschi Matteo) Corriere della Sera 30/10/2014 41 II rischio non paga per il fondo pensioni norvegese (f.d.r) 2 Italia Oggi 30/10/2014 36 Necessario un nuovo welfare più attento ai giovani 3 30/10/2014 10 Inail compra 170 mln di immobili (Leone Luisa) 4 2. Previdenza MF mercati finanziari Estratto da pag. Giovedì 30/10/2014 44 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Inps. Il quadro Gestione separata, iscritti ancora in calo Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress LA FOTOGRAFIA Tra il 2012 e il 2013 perse 171.597 posizioni I collaboratori a progetto si sono ridotti di 145mila unità MatteoPrioschi Continua l'emorragia di iscritti dalla gestione separata dell'Inps. Secondo lo studio presentato ieri dall'Osservatorio dei lavori dell'Associazione 20 maggio, su dati dell'istituto di previdenza, tra il 2012 e il 2013 i lavoratori sono calati di 171.597 unità. Più precisamente, i parasubordinati sono passati da 1.426.365 a 1.259.498, mentre i professionisti sono scesi da 295.113 a 291.373. Complessivamente gli iscritti alla gestione separata sono ora 1.550.871, accentuando un trend in atto da diversi anni. Nel 2007, infatti, i lavoratori erano quasi 1,9 milioni, ma da allora il saldo tra nuove adesioni e uscite è sempre stato negativo. Nella gestione separata dell'Inps convivono diverse figure lavorative con caratteristiche molto differenti fra loro. Il calo registrato nell'ultimo anno è da ascriversi quasi interamente ai collaboratori a progetto, i quali si sono ridotti di Limila unità, ma che con oltre 5Oomila iscritti costituiscono ancora quasi la metà del totale. Secondo l'Osservatorio, a tale fenomeno ha contribuito in modo significativo la riforma Fornero (legge 92/12) che è intervenuta introducendo il rispetto dei minimi retributivi previsti per i dipendenti. Un'operazione che, sempre secondo l'Osservatorio, non ha determinato una trasformazione dei co.co. pro in dipendenti, ma piuttosto un incremento del lavoro nero o dei disoccupati. L'altra grande categoria presente nella gestione separata è quella degli amministratori e dei sindaci di società (506.354 in tutto), che però hanno una situazione completamente differente e ottengono un reddito medio annuo di 31.892 euro, praticamente oltre tre volte i 10.218 euro medi dei co.co.pro. Nel mezzo si trovano venditori porta a porta, collaboratori e autonomi occasionali, associati in partecipazione, tutti con redditi sotto i lomila euro, mentre gli specializzandi riescono a incassare oltre iSmila euro. Sostanzialmente invariato, invece, il numero dei professionisti titolari di partita Iva, a poco meno di 3Oomila unità. Il trend 2007-2013, però, indica che questa soluzione è utilizzata sempre più dagli over 60, aumentati del 75% in sei anni. Sulle partite Iva "esclusive" peraltro grava l'aumento dell'aliquota contributiva dall'attuale 27 al 30% nel 2015, tutta a loro carico. L'innalzamento progressivo fino al 33% nel 2018, previsto dalla legge 92/12, è stato fermato temporaneamente dalla legge di stabilità dell'anno scorso, ma ora senza ulteriori interventi dovrebbe riprendere il suo corso. L'età media è in crescita anche per i parasubordinati, dato che gli under 29 sono diminuiti in modo ben più consistente della media generale. Qjiesta tendenza va vista anche in una prospettiva previdenziale, tanto più che finora la gestione separata è una delle poche dell'Inps ad avere conti positivi. Gli iscritti determinano un gettito contributivo di circa 7 miliardi all'anno, ma l'equilibrio di entrate e uscite potrebbe incrinarsi nei prossimi anni, quando i lavoratori più anziani inizieranno a incassare la pensione e non saranno rimpiazzati dai giovani. ©RIPRODUZIONERISERVATA Fondi pensione Pag. 1 Estratto da pag. Giovedì 30/10/2014 41 Direttore Responsabile Diffusione Testata Ferruccio de Bortoli 362.821 II rischio non paga per il fondo pensioni norvegese Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress (f.d.r.) n profilo di rischio, trattandosi di un fondo pensione, non è certamente tra i più conservativi: il 61% del portafoglio è investito in azioni, quasi esclusivamente europee. E con l'aria che tira sui mercati il rendimento di The Oil Fund, il fondo pensione più grande del mondo (650 miliardi di euro) costituito dal governo norvegese con i margini del petrolio, è stato piuttosto risicato: +0,1% nell'ultimo trimestre. La componente azionaria ha fatto da zavorra con un rendimento negativo dello 0,5% tutto dovuto all'esposizione sull'Europa, n basket di titoli del Vecchio Continente ha perso il -4,3% mangiandosi il guadagno accumulato invece a Wall Street, pari al 3,8%. È andata (solo un po') meglio con le obbligazioni, il 37,3% del valore del fondo sovrano norvegese, che hanno reso lo 0,9%. Chi ha fatto meglio di tutti è stato il mercato immobiliare con un ritorno dell'i, 5% ma solo l'i,356 del patrimonio del fondo è investito nel mattone. © RIPRODUZIONE RISERVATA Fondi pensione Pag. 2 Estratto da pag. Giovedì 30/10/2014 36 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 41.297 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Necessario un nuovo welfare più attento ai giovani «Le Casse di previdenza italiane si stanno da tempo ponendo il problema di come aiutare i giovani iscritti ad inserirsi nel mondo della professione, sostenendoli nell'attrezzare gli studi e affrontare con serietà le tematiche che riguardano la formazione e l'aggiornamento. Per gli iscritti meno giovani, invece, serve un welfare che possa essere di supporto anche per questioni fisiche legate all'età». Lo ha detto Maria Vittoria Tonelli, consigliere di amministrazione della Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri, intervenendo al forum «Presente e futuro della previdenza dei ragionieri commercialisti», che si è svolto presso la sede dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Pesaro-Urbino, promosso e organizzato dal Si.C.E.C Sindacato dei commercialisti ed esperti contabili (Pesaro-Urbino). In occasione del convegno, introdotto dagli indirizzi di saluto di Paolo Balestieri e Massimo Tonucci, rispetti vicepresidente della Cnpr Giuseppe Scolaro, i consiglieri d'amministrazione dell'Istituto previdenziale Alessandro Bergonzini, Simone Boschi, Fausto Giulietti, Paolo Longoni, Fedele Santomauro e il vicedirettore del servizio previdenza della Cassa, Paolo Frontoni. vamente presidente e vicepresidente Odcec Pesaro-Urbino, è stato inaugurato il nuovo servizio «Punto Previdenza» presso la sede dell'Ordine, uno sportello dedicato agli iscritti. «Gli Istituti di previdenza stanno vivendo un momento cruciale per il loro futuro», ha evidenziato il nu mero uno di Cassa Ragionieri Luigi Pagliuca. «La questione dei diritti acquisiti però non coinvolge solo questi Enti ma riguarda la collettività, a pagarne le conseguenze potrebbero essere i più giovani, che già vivono le difficoltà dell'accesso alla professione e del calo dei redditi degli ultimi anni». All'incontro hanno partecipato il Fondi pensione Pag. 3 Estratto da pag. Giovedì 30/10/2014 10 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 79.055 NELL'AMBITO DEL PROGRAMMA PER LA RIDUZIONE DEL PESO DEGLI AFFITTI DELLA PA Inail compra 170 mln di immobili Si tratta di due caserme dei Carabinieri e della sede dell'Ispra a Roma. Dopo Vacquisto saranno riaffittate agli occupanti a canone calmierato, per ottenere risparmi per le casse dello Stato Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress DI LUISA LEONE n ballo ci sono due operazioni, del valore complessivo di quasi 200 milioni di euro. L'acquirente designato è l'Inaii e l'oggetto della compravendita due caserme nel centro di Roma, più la sede dell'Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), nel quartiere Eur della Capitale. Un progetto che rientra nell'ambito del più vasto piano messo a punto dal governo per razionalizzare le spese per canoni d'affitto della pubblica amministrazione. In pratica l'idea è che l'Inaii investa parte delle risorse di cui dispone per acquistare immobili occupati da uffici pubblici o anche, come in questo caso, in uso a forze militari e di polizia, e li riaffitti loro a un canone calmierato. L'operazione risulta fattibile e conveniente per lo Stato (a patto di individuare immobili con le giuste caratteristiche), grazie al Italia ha permesso all'Inaii di mettere a disposizione di opere immediatamente cantierabili. In particolare, per velocizzare le cose sarebbero state intavolate discussioni con l'Anci per capire quali tra i 4 mila progetti per il rinnovo o la costruzione di scuole, tra quelli già individuati dai sindaci, sarebbero effettivamente pronti a partire, (riproduzione riservata) Quotazioni, altre news e analisi su www.milanofinanza.it/inail fatto che l'ente guidato dal presidente Massimo De Felice non punta certo a rendimenti a due cifre e si accontenta di un ritorno intorno al 2,5-3%. Con questo schema l'Inaii ha già portato nel suo patrimonio immobiliare la Prefettura dell'Aquila, mentre adesso nel mirino ci sarebbero la sede del comajndo provinciale dei carabinieri di Piazza San Lorenzo in Lucina e, sempre nel cuore della Capitale, un altro palazzo storico adibito a uffici dell'arma. La dismissione degli immobili, di proprietà della Provincia di Roma, è stata affidata nel 2012 a un fondo gestito da Bnp Paribas, che dopo aver messo in asta alcuni pezzi forti, come quelli che sarebbero finiti nel mirino dell'ente, avrebbe avviato la fase di trattativa che, secondo indiscrezioni, potrebbe verosimilmente concludersi tra la fine del 2014 e l'inizio del 2015 a un prezzo di circa 100 milioni di euro. All'inizio del prossimo anno, invece, è attesa la firma sull'altra operazione, quella per l'acquisto della sede dell'Ispra nel quartiere Eur di Roma, del valore di circa 70 milioni di euro. Intanto, a breve si attendono novità anche sull'impiego dei fondi che lo Sblocca Previdenza Pag. 4
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