Scienza&Ricerca / Convegni Internazionali 1 Glossario Sequenziamento e Risequenziamento dei genomi Il DNA è la molecola che contiene tutte le informazioni necessarie alla vita (il “patrimonio genetico”) e che viene trasmessa dai genitori ai figli. Le informazioni presenti nel DNA sono definite da unità funzionali chiamati geni e “genoma” è definito come l’insieme dei geni di una specie. Conoscere come è fatto il DNA significa poter leggere tutte le informazioni necessarie per la vita di una determinata specie. Negli ultimi due decenni l’avanzamento scientifico e tecnologico consente di leggere per intero il genoma di una specie/individuo. Quando si completa per la prima volta il sequenziamento del genoma di un individuo di una determinata specie si parla di sequenziamento del genoma di quella specie. Successivamente, si utilizza la prima sequenza generata con il sequenziamento come riferimento per confrontare il genoma di altri individui della stessa specie; questo lavoro è noto come risequenziamento, e tecnicamente è molto più semplice del sequenziamento perché si parte da un modello già esistente. Il risequenziamento serve per cercare le differenze genetiche che spiegano la diversità tra gli individui/ varietà appartenenti ad una stessa specie. 54 COMPLETATA LA SEQUENZA DEL GENOMA DEL FRUMENTO Una importante premessa per lo sviluppo di nuovi frumenti con glutine non tossico per i celiaci Di Luigi Cattivelli CONSIGLIO PER LA RICERCA E LA SPERIMENTAZIONE IN AGRICOLTURA - CENTRO DI RICERCA PER LA GENOMICA Il glutine, il fattore scatenante della sindrome celiaca, è costituito dalle proteine di riserva presenti nei semi dei frumenti e di altri cereali evolutivamente vicini ai frumenti (orzo, segale). Tradizionalmente le proteine costituenti il glutine sono suddivise in due classi: le gliadine e le glutenine, caratterizzate da un diverso peso molecolare e da specifiche proprietà chimiche e tecnologiche. Ciascuna classe tuttavia è costituita da decine di componenti simili (ma non uguali) tra loro ed inoltre esiste un’ampia variabilità tra le gliadine e le glutenine presenti nei frumenti oggi coltivati o nelle forme di frumento non coltivate, ma comunque disponibili presso le collezioni varietali. Conoscere esattamente questa diversità genetica è fondamentale per produrre cibi sempre più idonei per la popolazione celiaca; recenti studi dimostrano infatti che non tutti i componenti delle gliadine e delle glutenine sono ugualmente tossici nei confronti dei pazienti celiaci, anzi, al contrario, alcune specifiche forme di gliadine hanno anche dimostrato, in sistemi di laboratorio, un’attività protettiva della mucosa intestinale nei confronti di altre proteine potenzialmente tossiche. In passato molti lavori sono stati dedicati alla descrizione delle diverse forme di gliadine e glutenine, tuttavia la mancanza di una sequenza completa del genoma del frumento rende questi studi sempre parziali. Durante l’ultimo “Plant and Animal Genome me- eting” (il più grande convegno mondiale dedicato alla genomica delle piante e degli animali di interesse agricolo tenutosi a San Diego a gennaio 2014), è stato annunciato il completamento di una versione avanzata della sequenza del genoma del frumento tenero (il frumento da cui si ottiene la farina utilizzata per fare il pane, la pizza ed i dolci in genere). Questo risultato, ottenuto da un consorzio internazionale a cui partecipa anche un gruppo di ricerca italiano, consente di disporre di un catalogo quasi completo dei geni del frumento in- 100.000 SONO I GENI IDENTIFICATI AD OGGI DEL FRUMENTO. L’UOMO NE HA SOLO 25.000 clusi quelli che codificano per le proteine del glutine. Il risultato non costituisce ancora la sequenza completa del genoma del frumento, ma è sicuramente un grande passo in avanti rispetto alle informazioni disponibili sinora. Il frumento si conferma una specie molto complessa da un punto di vista genetico, il lavoro infatti identifica oltre 100.000 geni (contro i circa 25.000 geni dell’uomo ed i 30-40.000 geni della maggior parte delle piante coltivate), tra questi alcune decine codificanti per proteine del glutine. Il sequenziamento del genoma del frumento di per sé non avrà probabilmente un impatto diretto sulla problematica del- 2.2014 54-55_Sci_Congresso1_L.indd 54 16/06/14 15:53 la celiachia, tuttavia le informazioni contenute in questo lavoro saranno essenziali per lo sviluppo di nuovi studi capaci di descrivere, con un dettaglio mai raggiunto prima, la diversità esistente nelle sequenze codificanti per le proteine del glutine. Avere la sequenza di riferimento del genoma di una determinata specie rende molto semplice la ricerca delle varianti alleliche (forme diverse dello stesso gene). Questa è la nuova frontiera della biodiversità intesa non solo come individui (varietà nel caso dei frumenti) caratterizzati da forme visibilmente diverse (es. una diversa altezza, un diverso colore, ecc) ma anche come individui caratterizzati da una composizione molecolare anche solo leggermente diversa. La diversità tra le forme alleliche delle proteine del glutine non ha alcun impatto visibile sulla pianta, tuttavia può avere un grande significato in alcuni casi particolari come quello della celiachia. È noto infatti che la reazione celiaca è scatenata da piccoli tratti presenti in alcune delle proteine che costituiscono il glutine. Questi tratti con attività tossica non sono presenti in tutte le proteine del glutine ed esistono evidenze che suggeriscono come sia possibile trovare varianti alleliche poco o per nulla tossiche. L’identificazione di varianti alleliche non tossiche e la selezione di frumenti dotati di questi geni potrebbero aprire un nuovo approccio per lo sviluppo di grani contenenti un glutine non tossico per la popolazione celiaca. ©SHUTTERSTOCK Nuovi progetti, tra cui uno finanziato dall’Unione Europea, sfruttando le conoscenze generate dal sequenziamento del frumento stanno già andando alla ricerca di nuove forme alleliche per molti geni tra cui quelli delle proteine del glutine. Il progetto, presentato in anteprima al convegno sopra citato, ambisce a “risequenziare” circa 500 varietà diverse di frumento nel corso dei prossimi due anni. Al termine di questo lavoro si disporrà di un catalogo di forme alleliche per molti dei geni del frumento incluso quelli delle proteine del glutine. A quel punto sarà abbastanza semplice cercare varianti alleliche di proteine del glutine con una potenzialmente ridotta/nulla tossicità e trasferirle dentro i frumenti coltivati. Va tuttavia chiarito che non si tratta di una prospettiva immediata, ma di un lavoro a lungo termine che però ha l’ambizione di risolvere alla radice la questione della celiachia. u NELLA FOTO: un campo di frumento non ancora maturo per la raccolta 2.2014 54-55_Sci_Congresso1_L.indd 55 55 16/06/14 15:53
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