I disturbi psichiatrici nel paziente HIV-positivo: inquadramento clinico Raffaele Visintini Ospedale San Raffaele, Milano Ansia: Definizione e manifestazione E' uno stato psicologico presente nella vita di ognuno di noi, caratterizzato da fenomeni oggettivi, quali sudorazione, irrequietezza, secchezza delle fauci, e fenomeni soggettivi, come paure irrazionali, terrore o sensazione inspiegabile di minaccia. Valutazione: Disturbo d’ansia generalizzata (GAD) Ansia e preoccupazione eccessive (attesa apprensiva) che si manifestano per la maggior parte dei giorni per almeno 6 mesi, a riguardo di una quantità di eventi e attività (come prestazioni lavorative o scolastiche). La persona ha difficoltà a controllare la preoccupazione. L’ansia e la preoccupazione sono associate con tre o più dei sei sintomi seguenti: 1. Irrequietezza o sentirsi con i nervi a fior di pelle; 2. Facile affaticabilità; 3. Difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria; 4. Irritabilità; 5. Tensione muscolare; 6. Alterazione del sonno (difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno o sonno inquieto o insoddisfacente). Depressione: Definizione e manifestazione E’ uno stato di alterazione significativa dell’umore che riduce in modo significativo la capacità della persona di relazionarsi agli altri e al mondo esterno caratterizzato da un insieme di sintomi: Può manifestarsi come singolo episodio transitorio o configurarsi come un vero e proprio disturbo quando il decorso clinico è caratterizzato da più episodi ricorrenti nel tempo. Depressione: Valutazione Per almeno due settimane il paziente presenta almeno cinque dei seguenti sintomi: Umore depresso per la maggior parte del tempo, come indicato da osservazione soggettiva che oggettiva Marcata perdita di interesse o di piacere Una perdita significativa di peso. Agitazione o rallentamento psicomotorio. Perdita di energia e senso costante di stanchezza. Sentimenti di mancanza di valore o sentimenti di colpa Una generica diminuzione delle capacità di riflettere e di concentrarsi. La presenza di pensieri ricorrenti di morte. Diagnosi: il pensiero È utile esaminare il contenuto del pensiero: • In un soggetto depresso è caratterizzato da una visione negativa di sé e del mondo • Le idee sono apparentemente confermate dall’effettiva riduzione delle capacità lavorative (mancanza di energia) e dai deficit intellettivi causati dalla depressione. Il paziente depresso entra in un circolo vizioso in cui partendo dai pensieri di auto-svalutazione si trovano conferme nei deficit presenti durante lo stato depressivo che di conseguenza fomentano le idee negative su di sé. Depressione: Valutazione E’ necessario indagare ideazione suicidaria. l’eventuale insorgenza di Uno screening adeguato si deve basare su una anamnesi psichiatrica approfondita (precedenti tentativi di suicidio/storia di suicidi in famiglia): su una valutazione dello stato mentale, dei fattori di stress, delle attuali condizioni sociali e finanziarie, delle opinioni del paziente in merito alla progressione della malattia e al suo futuro. Attenzione: Depressione e Ansia Depressione e ansia interferiscono sull’attenzione condizionando il funzionamento cognitivo, impedendo la concentrazione. Nella depressione l’attenzione è limitata dalla carenza delle “energie” del soggetto e da possibili pensieri intrusivi di colpa, di disperazione, di pessimismo, ecc. Nell’ansia l’attenzione è difficoltosa a causa degli elementi stressogeni e ansiogeni che attraggono e saturano il pensiero del soggetto. 4 3 2 1 NRTI AZT (mania, sedazione) Abacavir (Anoressia) Emtricitabina Ddl Lamiduvina (Insonnia) Stavudina (Ansia, insonnia, mania) Tenofovir Zalcitabina NNRTI Nevirapina (Confusione, allucinazioni) Efavirenz (Insonnia, sonnolenza, depressione, mania, allucinazioni, confusione, agitazione) Etravirina Nelfivanir Ritonavir (ansia, depressione, euforia, allucinazioni, agitazione) Saquinavir (Irritabilità, ansia, depressione, euforia, allucinazioni, agitazione) Tipranavir Inibitori della proteasi Indinavir (Ansia, agitazione, depressione) Darunavir/r Fosamprenavir/r Indinavir/r (ansia, agitazione, depressione) Opinavi/r Atazanavir Fosamprenavir/r Enfurvirtide Inibitori d’ingresso/fusione Maraviroc Inibitori dell’integrasi Raltegravir Pseudodemenza (1) • È una sindrome che si presenta sotto forma di un quadro simil-demenziale, ma che in realtà rappresenta l’espressione di un disturbo psichiatrico funzionale, in specie di tipo depressivo. È frequente nell’anziano. • I soggetti affetti da pseudodemenza possono presentare performance cognitive simili a quelle di soggetti affetti da una reale malattia degenerativa cerebrale. Questa condizione clinica è definita, infatti, anche come “sindrome dementigena della depressione” e, specie nelle fasi iniziali di malattia, può risultare complessa una sua differenziazione da un quadro di demenza Pseudodemenza (2) Sono numerosi i segni clinici che ci permettono di diagnosticare una pseudodemenza. • Di solito essa presenta un esordio rapido e databile, con una progressione molto rapida dei sintomi cognitivi e, soprattutto, con una consapevolezza da parte del paziente del deficit prestazionale, di solito sottolineato con una certa enfatizzazione e lamentosità. • Ciò contrasta con l’esordio insidioso di una vera demenza, la sua progressione lenta e la tendenza da parte del paziente a dissimulare anche a mezzo di confabulazioni. Pseudodemenza (3) • Inoltre, nella pseudodemenza potranno riscontrarsi un’anamnesi personale o familiare positiva per depressione e la concomitante presenza di sintomi depressivi quali alterazione dei ritmi circadiani, turbe neurovegetative e umore depresso, con maggior rischio suicidario. • Di solito, la prova discriminante è la risposta al trattamento antidepressivo, che solo in caso di pseudodemenza porta a una normalizzazione anche della componente cognitiva. Deterioramento cognitivo: • I pazienti di solito si lamentano poco della perdita delle funzioni cognitive • I pazienti si lamentano di perdita delle funzioni cognitive in modo vago • I pazienti tendono a nascondere la loro disabilità • I pazienti gioiscono dei successi per quanto banali • I pazienti si impegnano molto a eseguire compiti anche semplici e si servono di note, calendari, ecc. per comportarsi adeguatamente • I pazienti spesso non sembrano preoccupati • Affettività labile e superficiale • Capacità sociali spesso conservate • Comportamento solitamente compatibile con una grave alterazione cognitiva • Frequente accentuazione dei disturbi durante la notte Patologie confondenti il quadro clinico I sintomi precoci più frequenti: deflessioni del tono dell’umore. perdita di memoria (“semantica”: Tipo di memoria che contiene la conoscenza organizzata che il soggetto possiede su parole, significati, regole, ecc. e “procedurale”: (o memoria implicita) è la memoria di come si fanno le cose e di come si usano gli oggetti. ) Successivamente: apatia ingravescente fino all’incapacità di compiere le attività quotidiane Compromissioni: funzioni superiori attività motoria. Diagnosi differenziale: la memoria Il depresso lamenta di “dimenticare tutto”, di “non riuscire a ricordare”, di “avere difficoltà di memoria”: il ricordo, apparentemente perduto, ritorna alla memoria se il paziente viene sollecitato, incoraggiato o stimolato (capacità di rievocazione). In ogni caso l’apparente disturbo di memoria può riguardare la memoria sia recente che antica. Nella demenza vi è incapacità di rievocazione e l’assenza del ricordo è osservato prevalentemente dagli altri e riguarda prima la memoria recente ed in seguito quella a lungo termine. Aspetti clinici correlati ai disturbi di memoria, cognitivi e intellettivi Depressione: Attenzione e concentrazione difficoltose Grave perdita della memoria per eventi recenti e remoti Risposte a tipo "Non so" tipiche Nei test di orientamento, i pazienti danno spesso risposte tipo "non so" Comuni vuoti di memoria per periodi o eventi specifici Accentuata disparità nell'esecuzione di compiti di analoga difficoltà Demenza: Attenzione e concentrazione spesso compromesse Frequenti risposte approssimative Nei test di orientamento, i pazienti spesso scambiano cose insolite per cose note Perdita della memoria per eventi recenti più grave di quella per eventi remoti Insoliti vuoti di memoria per periodi specifici Simile incapacità di eseguire compiti di analoga difficoltà. Diagnosi differenziale pseudodemenza demenza PSEUDODEMENZA Insorgenza improvvisa Progressione rapida Consapevolezza dei deficit Disturbi della memoria Enfasi della disabilità Comportamento incongruo alla gravità del deficit Risposte “globali” (per esempio “non so”) Non variazioni notturne Umore depresso Frequenti sintomi vegetativi Precedenti psichiatrici Rischio di suicidio DEMENZA Insorgenza insidiosa Progressione lenta Paziente non consapevole Confabulazioni Il paziente sminuisce la disabilità Comportamento congruo alla gravità del deficit Spesso mancanza di risposte Peggioramenti notturni Umore incongruo Assenza di sintomi vegetativi Precedenti psichiatrici infrequenti Rischio di suicidio basso
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