Anno 45 N.6, giugno 2014 Mensile degli Svizzeri in Italia con comunicazioni ufficiali delle Autorità svizzere e informazioni del Segretariato degli Svizzeri all’estero Internet: http://www.gazzettasvizzera.it Votazioni federali: due no e due sì No al salario minimo e no anche all’aereo Gripen Nelle votazioni dello scorso 18 maggio, il popolo svizzero ha detto di no all’introduzione del principio di un salario minimo dettato per legge e uguale in tutto il paese. Di conseguenza, ha preferito l’attuale sistema della contrattazione salariale fra il datore di lavoro e i suoi dipendenti, molto spesso a livello di associazioni e sindacati di categoria. Parimenti ha rifiutato il credito per l’acquisto dei nuovi aerei da combattimento Gripen. Se nel primo caso la percentuale di no è stata chiara (76,2%), nel secondo il risultato è più tirato (53,4%). Negli altri due temi in votazione, quello sulla medicina di famiglia ha ottenuto un vero e proprio record di consensi (88%). L’iniziativa contro il lavoro di pedofili a contatto con i bambini ha pure ottenuto il 63,5% di sì, nonostante che la modifica di legge, voluta dal Consiglio federale, proponesse soluzioni probabilmente migliori. Collegamento Svizzero in Italia In 250 gli Svizzeri riuniti al Congresso di Torino Sono stati 250 i connazionali che hanno seguito con molta attenzione la presentazione dei vari aspetti della fiscalità transnazionale, del futuro segreto bancario svizzero e della cooperazione internazionale. Relazioni tecniche e precise che suscitano molte domande. ●pagina 6 Il Consiglio Svizzero degli Anziani ●pagina 13 Il Congresso dei giovani È mancato però il tempo per una più ampia discussione. Lapidaria la conclusione del presidente onorario Robert Engeler: “Dimenticate il “nero” in Svizzera, di qualsiasi origine possa essere”. Il resoconto del Congresso a pagina 8. ●pagina 20 Lo stemma del cantone di Nidvaldo ●pagina 27 In memoria di Paolo Sala ●pagina 30 Elezioni e votazioni cantonali ●pagina 31 Aus dem Bundeshaus NAZ/134/2008 DCOOS3273 CMP Milano - Roserio Xxxxx Xxxxxxxxxxxxxx Il salario legale non passa Gripen: un voto contro l’esercito? Il no del popolo all’iniziativa che proponeva di introdurre in tutta la Svizzera un salario minimo legale non ha creato una sorpresa. Non manca però di sorprendere la percentuale di voti contrari: 76,2% contro l’iniziativa sostenuta dai sindacati, dal Partito socialista, dai Verdi e da altre frange di elettori. In sostanza, il popolo e anche tutti i cantoni, trattandosi di materia costituzionale, hanno confermato il modello svizzero di contrattazione fra i partner sociali che dal 1937 garantisce in Svizzera la pace del lavoro. Va anche detto che i rappresentanti dell’economia e i partiti dell’arco borghese si sono dati molto da fare, nella campagna per la votazione, per spiegare bene i motivi della loro opposizione all’iniziativa. Ha quindi avuto un ruolo importante la sconfitta subita in occasione dell’iniziativa Minder, che proponeva la proporzione da 1 a 12 per i salari all’interno delle aziende quotate in borsa e apriva una prima falla nel sistema della contrattazione. Altri fattori che hanno contribuito a formare una maggioranza di contrari sono però anche la rigidità del metodo (con livelli salariali uguali per tutte le regioni e tutti i rami economici), nonché i livelli proposti che sono di circa il doppio di quelli appena previsti per la Germania. Infine, anche per regioni come il Giura e il Ticino non si è creduto nell’efficacia di questo sistema per combattere il temuto “dumping” salariale. In fondo, soltanto il 9% dei lavoratori percepisce oggi un salario inferiore al minimo proposto e spesso si tratta di famiglie con doppio reddito, in un paese che conosce i salari medi e il tenore di vita fra i più alti al mondo. L’altro tema scottante – quello della difesa dello spazio aereo svizzero – ha segue a pagina 2 2 N. 6, giugno 2014 Alcune indicazioni di ordine generali Al ritorno in Svizzera che fare con la sostanza e la residenza Buonasera, Cittadino Svizzero residente in Italia, Genova, recentemente ho chiuso attività, vorrei qualche indicazione per trasferimento capitali e residenza in Svizzera, devo rivolgermi al Consolato a Milano o esistono altre possibilità? Grazie. Cordiali saluti (R.D.T, Genova) Risposta Caro Lettore, dalla Sua lettera emerge in modo abbastanza chiaro la Sua volontà di ritrasferire tutta la Sua vita in Patria e non semplicemente la Sua residenza e le Sue sostanze. Solo per scrupolo mi premuro di ricordare che, ai fini fiscali, perché si abbia un effettivo trasferimento si deve portare all’estero il “centro dei propri interessi”, sia personali che economici. Capita infatti assai di frequente che pur in presenza dello spostamento della residenza all’estero il Fisco italiano contesti l’effettività del trasferimento facendo leva su indici eterogenei come, ad esempio, la permanenza del proprio nucleo famigliare in Italia, magari con figli iscritti ad istituti scolastici italiani; fatture di gas, luce, telefono etc. pagati in Italia; l’uso abituale e sistematico di bancomat e/o carte di credito in questo Paese e così via. Leggendo la Sua lettera, inoltre, mi viene spontaneo rilevare come numerosi nostri lettori ci informino della loro decisione, per un motivo o per un altro, di ritornare in Svizzera. Mi auguro che questa tendenza dipenda più dalle attrattive della Svizzera che non da un sentimento di delusione verso il Bel Paese. Ad ogni modo, per quello che concerne la Sua richiesta concreta, mi limiterò ad alcune rapide indicazioni. Quanto al rientro personale, ricordo come l’art. 24 della Costituzione Svizzera, intitolato “Libertà di domicilio”, dopo aver precisato che “ogni persona di cittadinanza svizzera può stabilirsi in qualsiasi luogo del Paese”, stabilisca, in modo altrettanto chiaro ed univoco, che il cittadino svizzero non solo ha il diritto di lasciare la Svizzera ma soprattutto “di entrarvi”. Lei non ci dice, però, in quale Cantone desidererebbe trasferirsi. Parlando di questo tema, dobbiamo comunque considerare il dato normativo rappresentato dalla Legge sull’armonizzazione dei registri (LArRa) del 23.6.2006. In ossequio a tale disciplina sono i singoli Cantoni ad emanare le norme necessarie: – affinché, nel caso di arrivi e partenze di abitanti, i dati relativi agli interessati siano scambiati tra i vari registri (art. 10); – affinché le persone fisiche si annuncino presso il servizio ufficiale competente entro 14 giorni dal trasloco (art. 11). Da ciò deriva, in conclusione, che, salvo l’obbligo di annunciarsi prontamente presso l’autorità cantonale del luogo di trasferimento, la disciplina di dettaglio a cui fare riferimento per tutto ciò che concerne gli adempimenti burocratici specifici al Rubrica legale dell’Avv. Markus W. Wiget momento di rientrare in Svizzera dipende prevalentemente dal Cantone d’interesse. Dalla Sua lettera, come detto, non si evince purtroppo dove Lei intenda ritrasferirsi e, dunque, quale sia il Cantone, e le relative regole locali, che troveranno applicazione nel Suo caso specifico. Laddove si trattasse del Ticino Le suggerisco di far riferimento al “Regolamento della legge di applicazione della legge federale sull’armonizzazione dei registri e concernente il controllo degli abitanti e la banca dati movimenti della popolazione” del 2.12.2009, consultando per maggiori dettagli la Rubrica Legale apparsa nel Dicembre 2011 sulla Gazzetta Svizzera. Invece, per quello che concerne il rimpatrio dei capitali non vi sono particolari formalità da seguire. L’unico suggerimento da rispettare è quello per cui l’invio degli stessi oltreconfine sia fatto attraverso canali che ne consentano la tracciabilità per evitare complicazioni. Che si tratti di banche, intermediari finanziari, delle Poste o di altri soggetti a ciò deputati poco conta. Avvocato Markus W. Wiget Il salario legale non passa Gripen: un voto contro l’esercito? continua da pagina 1 invece sorprendentemente concentrato una percentuale elevata di voti contrari, mettendo in difficoltà il Consiglio federale nella concezione della politica di difesa del paese. Anche in questo caso sono state probabilmente le cifre di spesa miliardarie a impressionare l’elettore. Obiettivamente però i tempi per la sostituzione degli attuali aerei da combattimento si restringono e una difesa che esclude lo spazio aereo è oggi inconcepibile. Quindi si può pensare che il voto del 18 maggio, per la prima volta, possa venire interpretato come un successo della politica che propugna l’abolizione dell’esercito o perlomeno di quello di milizia, che rimane una componente importante dello spirito democratico e federalista sul quale si regge anche la Svizzera di oggi. Ignazio Bonoli Mensile degli svizzeri in Italia. Fondata nel 1968. Internet: www.gazzettasvizzera.it Editore: Associazione Gazzetta Svizzera CH-6963 Cureggia Gazzetta svizzera viene pubblicata 11 volte all’anno. Tiratura media mensile 24’078 copie. Redazione: Dott. Ignazio Bonoli CP 146, CH-6932 Breganzona Tel. +41 91 966 44 14 E-mail: [email protected] Gazzetta svizzera viene distribuita gratuitamente a tutti gli Svizzeri residenti in Italia a condizione che siano regolarmente immatricolati presso le rispettive rappresentanze consolari. Pubblicità: Mediavalue srl Via G. Biancardi, 2 – 20149 Milano (Italy) Tel. +39 028 945 97 63 – Fax +39 028 945 97 53 [email protected] www.mediavalue.it Testi e foto da inviare per e-mail a: [email protected] Cambiamento di indirizzo: Per gli Svizzeri immatricolati in Italia comunicare il cambiamento dell’indirizzo esclusivamente al Consolato. Introiti: Contributi volontari, la cui entità viene lasciata alla discrezione dei lettori. Dall’ltalia: versamento sul conto corrente postale italiano no. 325.60.203 intestato a «Associazione Gazzetta Svizzera, CH-6963 Cureggia». Oppure con bonifico alla Banca Popolare di Milano, Agenzia 344, 20148 Milano, sul conto corrente intestato a «Collegamento Svizzero in Italia, Rubrica Gazzetta». IBAN IT78 N 05584 01652 000000002375. Dalla Svizzera: versamento sul conto corrente postale svizzero no. 69-7894-4, intestato a «Associazione Gazzetta Svizzera, 6963 Cureggia». IBAN CH84 0900 0000 6900 7894 4, BIC POFICHBEXXX Composizione e impaginazione: TBS, La Buona Stampa sa Via Fola 11 CH-6963 Pregassona (Lugano) www.tbssa.ch I soci ordinari dell’Associazione Gazzetta Svizzera sono tutte le istituzioni volontarie svizzere in Italia (circoli svizzeri, società di beneficenza, scuole ecc.). Soci simpatizzanti sono i lettori che versano un contributo all’Associazione. L’Associazione Gazzetta Svizzera fa parte del Collegamento Svizzero in Italia (www.collegamentosvizzero.it). 3 N. 6, giugno 2014 Finalmente una buona notizia dopo lunga attesa Il reato di contrabbando in Italia e il sequestro di veicoli esteri Egregio avvocato Wiget, Le scriviamo solo ora che siamo riusciti a riottenere la nostra auto sequestrata dal 10 febbraio 2012 alla dogana del Gaggiolo, giovedì 11 luglio 2013; siamo rientrati in possesso della nostra auto dopo 18 mesi di sequestro! A suo tempo avevamo chiesto protezione giuridica per la nostra vertenza, ma ci è stata negata in quanto non rientra nelle coperture assicurative tra cui il TCS (Touring Club Svizzero – NDR) e altre, tutte garantiscono la copertura giuridica per tante situazioni anche criminali e di infrazioni stradali, ma non sul patrimonio e vertenze fiscali di cui faceva parte la nostra. Un povero studente che ha già tante difficoltà da affrontare nella vita finisce nelle maglie della Guardia di finanza solo per eccesso di zelo. Purtroppo abbiamo dovuto sostenere da soli questa assurda causa, ma ci terrei a farle sapere che infine abbiamo vinto. Tra le tante occupazioni che purtroppo in qualità di genitori di figli disabili si devono affrontare, non mi sarei mai aspettata una lotta tanto assurda. Cordiali saluti A. M. S.-K. (Ticino – Svizzera) Risposta Cara Lettrice, pubblichiamo volentieri la Sua bella lettera anche se risale ad alcuni mesi addietro, sia perché della Sua vicenda avevamo indirettamente fatto menzione sulla Gazzetta Svizzera in un nostro articolo dell’epoca (ottobre 2012), sia soprattutto perché si tratta di una buona notizia. Condividiamo la Sua preoccupazione di chiarire certi inconvenienti, a beneficio di tutti i nostri Lettori, e La ringraziamo, anche se ci scusiamo di aver dovuto ridurre il testo per ragioni di spazio. Siamo lieti che la vicenda si sia conclusa positivamente – anche se con le consuete lungaggini italiane – con una sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Varese del 6.6.2013, la quale ha accolto il Vostro ricorso, e poiché ce ne ha gentilmente allegata copia ne diamo volentieri conto in questa sede con una breve sintesi. Giustizia è fatta ma forse con un po’ di buon senso in più… Certo che per chi non può dimostrare uno stato di necessità, la situazione è assai ostica, per cui non possiamo che rallegrarci per Voi ma, al contempo, raccomandiamo a tutti gli altri sempre la massima cautela. Avvocato Markus Wiget Sintesi della Sentenza L’Agenzia delle Dogane aveva contestato la violazione degli artt. 216 e 292 del Testo Unico Leggi Doganali (TULD) e dell’art. 70 DPR n.633/72 (IVA) per avere il figlio svizzero residente in Italia circolato con un mezzo estero immatricolato fuori dal territorio comunitario (svizzero) di proprietà del padre residente in Svizzera, senza specifica autorizzazione. Avverso tale atto veniva proposto ricorso dal proprietario, invocando lo stato di necessità, essendo l’auto del figlio immatricolata in Italia guasta e dovendo questi recarsi a Varese per un esame universitario. L’Agenzia delle Dogane si opponeva con memoria. La Commissione Tributaria, tuttavia, accoglieva i ricorso sulla base dei seguenti presupposti: –ritenuto incontestato il carattere estero dell’autovettura sequestrata in quanto immatricolata in Svizzera e di proprietà di soggetto residente fuori dal territorio doganale della Comunità; – ritenuto parimenti incontestato che l’autovettura (una giardinetta con cambio automatico – NdR) era condotta con patente svizzera dal figlio disabile del proprietario da pochissimo residente in Italia; –considerato che il figlio veniva fermato in uscita dall’Italia ed al rientro in Svizzera con la macchina del padre, essendosi la propria guastata improvvisamente, dopo aver sostenuto un esame universitario; – ritenuto provato l’uso occasionale del mezzo da parte del giovane in situazione di emergenza, non potendo un soggetto disabile al 75% utilizzare i mezzi di trasporto pubblici per sopperire al guasto della propria vettura; – non ritenendosi viceversa rilevante la omessa richiesta di permesso per 5 giorni per casi di emergenza, data la concitazione in cui si è verificato l’ingresso, dovuta proprio al guasto improvviso; e, conseguentemente, dichiarava l’illegittimità della sanzione e del sequestro, compensando le spese di lite. Contributi dei lettori! Novità per le richieste di informazione all’avv. Markus Wiget e al sig. Robert Engeler Cari Lettori, come sapete bene, la nostra Gazzetta Svizzera vive esclusivamente dei contributi volontari dei lettori e della pubblicità di pochi ma generosi inserzionisti. Purtroppo, i contributi volontari per la Gazzetta Svizzera sono fortemente diminuiti quest’anno, tanto che i nostri conti chiuderanno in perdita. Grazie ad un’oculata gestione possiamo sopportare una perdita una volta, ma dobbiamo prendere gradualmente delle misure per riportare i nostri conti nuovamente in equilibrio. Siamo consapevoli delle difficoltà di questi tempi, ma vi chiediamo comunque un piccolo sforzo in più, nell’interesse di tutti. Vi esortiamo, quindi, a sostenere la nostra pubblicazione per i servizi e le informazioni che essa offre a tutti i nostri compatrioti. Il Comitato, infatti, presta la sua opera gratuitamente. Oltre al lavoro di volontariato di tutto il comitato, il Signor Robert Engeler e l’Avvocato Markus Wiget offrono anche, nei settori di rispettiva competenza, un’importante consulenza mensile, pure assolutamente gratuita, a favore di molti lettori. Ci rivolgiamo innanzitutto dunque a coloro che indirizzano le loro richieste di informazioni legali o pratiche rivolte a Markus Wiget o Robert Engeler. Ci sembra infatti giusto che le domande ci pervengano da persone che anche loro contribuiscono al nostro mensile – l’unico mensile nazionale per gli Svizzeri all’estero in tutto il mondo. Prima di rispondere, verificheremo quindi se la persona in questione abbia contribuito alla Gazzetta con un importo di propria scelta nell’anno in corso oppure nell’anno precedente, ricordando agli stessi di provvedere nel caso non l’avessero fatto. In futuro poi, se questa diminuizione di contributi dovesse confermarsi una tendenza, il Comitato si vedrà costretto ad imporre, come prima misura, che vengano prese in considerazione esclusivamente le domande dei nostri compatrioti che contribuiscono volontariamente ai costi della Gazzetta. Attenzione: i bollettini ci arrivano spesso con ritardo, fino a 5-6 settimane. Se ci fate arrivare un contributo alcuni giorni prima della Vostra domanda, il vostro versamento molto probabilmente non risulterà. 4 N. 6, giugno 2014 La tassazione dipende sempre dalla residenza (con poche eccezioni) Trasloco in Svizzera da pensionato, quale sarà la mia posizione fiscale? Gentile signor Engeler le scrivo poiché sulla Gazzetta Svizzera leggo la sua rubrica e delle materie che tratta. Ciò mi induce a sottoporLe la mia situazione. Mi chiamo A. X. e sono un cittadino italiano coniugato con una cittadina svizzera con doppia nazionalità. Ho fatto richiesta all’ambasciata svizzera di Roma per ottenere la cittadinanza, grazie all’art 28 di questa legge. La domanda è stata presentata a giugno 2013. Nel settembre successivo la funzionaria ha ritenuto completo il fascicolo da trasmettere a Berna. Quindi, secondo i tempi previsti, tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo, la pratica sarà (spero) portata a compimento definitivo. È nostra intenzione, mia e di mia moglie, trasferirci in svizzera dopo questo passaggio. L’ulteriore passaggio è la data del mio pensionamento. Ho compiuto 62 anni lo scorso marzo e lavoro a X – dove risiediamo – presso un ente statale. Conto di maturare i requisiti pensionistici – le faccio grazia della complessità della mia situazione previdenziale – grosso modo nello stesso periodo previsto per la concessione della cittadinanza. Quel che qui rileva è che la mia pensione sarà erogata dall’INPDAP. Lei ha trattato la questione sulla Gazzetta e, se ho ben compreso la situazione, se io manterrò la cittadinanza italiana sarò tassato dalle autorità italiane, mentre se sarò solo cittadino svizzero l’autorità competente sarà l’autorità elvetica. La questione è rilevante poiché nel mio caso il divario di tassazione è ragguardevole: non meno del 20-25% di differenza. I quesiti che le sottopongo sono i seguenti: 1.è corretto sostenere che un soggetto solo cittadino svizzero sarà tassato solo dalle autorità elvetiche? e se sì, a quali particolari norme o circolari fare riferimento affinché l’INPDAP non effettui il prelievo alla fonte? 2.la mia indennità di fine rapporto lavorativo, che assomiglia al secondo (terzo?) pilastro della previdenza elvetica sarà tassato dalle autorità italiane o da quelle elvetiche? 3.nel caso in cui sia possibile assoggettarlo alla tassazione elvetica, che ovviamente è più favorevole per il contribuente, si rendono necessari specifici passaggi supplementari (residenza nella confederazione, o altro)? 4.nel momento in cui io comunicherò la rinuncia alla cittadinanza italiana al consolato di Lugano, dovrò comunicare al mio datore di lavoro tale cambiamento. Ciò dovrebbe comportare l’immediata cessazione del rapporto di lavoro? Immagino di si. Quali particolari regole si applicano e con quali conseguenze? La ringrazio anticipatamente per la cura che prenderà nel rispondere alle mie questione, se deciderà in tal senso. La saluto cordialmente. A.N. Risposta Egregio lettore, ringrazio del Suo simpatico messaggio nonché dei versamenti quale sostenitore della Gazzetta Svizzera. Devo premettere che l’avv. Wiget ed io rispondiamo prevalentemente su questioni per le quali è difficile ottenere risposte. Sul fisco ed i rapporti di lavoro esistono moltissimi specialisti, e noi non siamo né l’uno né l’altro. Posso quindi solo dare risposte di principio alle Sue domande; visto che vengono spesso poste, colgo l’occasione di pubblicare la Sua lettera sulla Gazzetta. Innanzitutto una precisazione importante: L’imposizione fiscale non dipende mai dalla nazionalità di una persona, ma quasi sempre – con poche eccezioni, almeno una delle quali fa il Suo caso – dal luogo di residenza. Le principali eccezioni sono gli immobili che vanno tassati sia nel luogo dove si trovano sia nel luogo di residenza (anche se la tassazione non sarà necessariamente superiore grazie ai trattati contro la doppia imposizione) e – tra Italia e Svizzera – le rimunerazioni e pensioni statali, di enti locali, oppure da una persona giuridica o d un ente autonomo di diritto pubblico, che vanno tassate nello Stato da dove provengono dette rimunerazioni (art. 19 della convenzione di doppia imposizione italo-svizzera del 1976, tuttora in vigore). Rispondo quindi al meglio delle mie conoscenze alle Sue domande: 1.L’INPDAP, cassa pensione dello Stato italiano, continuerà a prelevare alla fonte le imposte italiane anche dopo un Suo trasferimento in Svizzera, questo reddito non sarà tassato in Svizzera. (vedi art. 19 della convenzione indicata sopra). Ciò indipendentemente dalla Sua nazionalità. Successivamente, il lettore molto attento, mi fa avere la “Guida fiscale per i residenti all’estero” nella quale l’agenzia delle entrate precisa unilateralmente: “Le pensioni pubbliche di fonte italiana sono assoggettate a tassazione solo in Italia se il contribuente ha la nazionalità italiana; le stesse non sono quindi imponibili in Italia se il contribuente residente in Svizzera non ha la nazionalità italiana. Le pensioni private sono tassate soltanto in Svizzera” – quindi, tratta in modo diverso dalla convenzione AVS/AI Assicurazioni sociali di Robert Engeler italo-svizzera le pensioni pubbliche di fonte italiana. Bene sapersi – ringrazio il lettore. 2.La Sua indennità di fine rapporto lavorativo sarà tassato in Italia, indipendentemente dalla Sua residenza, perché considerato rimunerazione da ente pubblico (sempre art. 19), e non deve essere tassata in Svizzera. Non è assomigliabile né al secondo pilastro svizzero (che è un capitale o una rendita pensionistica) né al terzo (vantaggio fiscale su una cifra annua di risparmio), ma è da considerare parte della retribuzione. 3.Come detto sopra, la tassazione dipende in principio – con le poche eccezioni – sempre dalla residenza della persona (o della sede legale di una persona giuridica). 4.Con l’entrata in vigore degli accordi bilaterali CE-Svizzera nel 2001 lo Stato italiano non può più fare differenza tra cittadini italiani e svizzeri, così come non può farlo tra cittadini italiani e quelli della EU. Il Suo caso però e molto particolare, è questo impone un chiarimento preciso presso il Suo ente. Vista la nostra premessa, e soprattutto nel Suo caso particolare, è importante che Lei consulti un fiscalista ben preparato sia in Italia sia uno nel luogo (o almeno Cantone) di residenza previsto in Svizzera, per fare calcoli esatti basati su tutta la Sua situazione redditizia e patrimoniale. In Svizzera esiste anche l’imposta sul patrimonio, e i redditi finanziari vanno calcolati all’aliquota tenendo conto del Suo reddito complessivo (applicando l’aliquota tenendo conto della Sua pensione tassata in Italia, e del reddito particolarmente elevato nell’anno in cui percepirà l’indennità di fine rapporto), molto probabilmente superiore al 12,5% rispettivamente 20% italiano. Inoltre, visto il Suo impiego particolare, deve chiarire il punto 4 con il Suo datore di lavoro, oppure da un consulente di lavoro preparato nel campo specifico. Dato che la risposta verrà pubblicata sulla Gazzetta, mi permetto aggiungere alcune considerazioni personali mie che potranno anche essere diverse dalle Sue, opinioni tutte da rispettare – tanto più che non possono corrispondere al Suo caso: Non cambierei nazionalità per un semplice vantaggio di un tipo o un altro, ma sempre per la profonda convinzione di far parte, oppure di voler far parte, ormai di una certa comunità e condividere i Suoi valori. Un cambio può portare vantaggi, ma è sempre una rottura con un passato. Possibili svantaggi – e ce ne sono – vanno sopportati meglio se questa decisione è frutto di una profonda convinzione. 5 N. 6, giugno 2014 Non cambierei paese di residenza solo per un vantaggio fiscale, soprattutto in età avanzata, ma tenendo conto delle mie relazioni familiari e personali. Gli uomini sono – con poche eccezioni – esseri sociali; arrivando in un luogo sconosciuto in età avanzata fanno molta fatica ad inserirsi. Il vantaggio fiscale tra Italia e Svizzera esiste, ma viene spesso sopravalutato. La tassazione in Svizzera è principalmente cantonale, poi comunale e – l’unica uguale in tutta la Svizzera – federale, e quindi va fatto il calcolo complessivo tenendo conto di tutta la situazione finanziaria di una persona. In cambio, il costo di vita in Svizzera – almeno in questi anni – è nettamente superiore a quello italiano e annulla o riduce il vantaggio fiscale. Le sarei grato di informarmi, a cose fatte, della Sua esperienza. Da parte mia, La ringrazio ancora per la Sua fedeltà alla Gazzetta Svizzera. Robert Engeler P.S. per i lettori: Quanto scritto sopra vale per dipendenti o pensionati di datore di lavoro pubblico. Rimunerazioni di datori di lavoro privati italiani, pensioni INPS o di altro ente di previdenza non pubblico vengono tassati nel luogo di residenza svizzero. Un accordo speciale esiste per i frontalieri, tema trattato in passato. Grazie alla convenzione italo-svizzera per evitare le doppie imposizioni Le pensioni (2° pilastro) di enti pubblici svizzeri non vanno dichiarate in Italia Buongiorno, sig. Engeler, ho la residenza in Italia dal 2003 e dal 2002 percepisco le pensioni di reversibilità di mio marito (AVS e cassa pensioni Publica).Io ho la doppia nazionalità (italiana e svizzera dal 1986) e percepisco quindi anche una piccola quota (mi pare relativa a 11 anni) della AVS intestata a me, ma conglobata con quella di mio marito. Entrambe le pensioni sono tassate alla fonte (5% per l’AVS, 10% per la cassa pensioni). Al momento del mio trasferimento in Italia mi sono informata presso il mio commercialista e presso i sindacati frontalieri e tutti sono stati concordi nell’affermare che non dovevo indicarle sulla dichiarazione dei redditi italiana, in quanto un accordo fra la Svizzera e l’Italia mi esonera da questo. Ora, qualcuno mi dice che dovrei comunque dichiarare queste entrate in Italia. Quindi avrei sbagliato tutto, con il rischio di dover pagare una grossa penale e arretrati dovuti al fisco italiano. Non si tratta di persona particolarmente esperta e quindi la pregherei di volermi aiutare a risolvere la questione. La ringrazio anticipatamente e La saluto cordialmente E.W. Risposta Gentile lettrice, stia tranquilla. L’informazione che Lei ha avuto a suo tempo è corretta. AVS: Come già scritto tante volte, la Banca Popolare di Sondrio che esegue i pagamenti ai pensionati in Italia per conto della Cassa di Compensazione Svizzera a Ginevra trattiene e versa all’erario italiano il 5% quale cedolare secca: Le rendite AVS accreditate in Italia non vanno quindi più dichiarate. Pensioni (2° pilastro) di enti pubblici svizzeri (Confederazione, cantoni, comuni, Poste, FFS ecc.) vengono tassate alla fonte da parte della cassa pensione svizzera – Publica è la cassa pensione della Confederazione Elvetica – e non devono più essere dichiarate in Italia, così come previsto dall’art. 19 della convenzione italo-svizzera che pubblico a parte. Ripeto per i lettori della Gazzetta che pen- sioni erogate da enti di previdenza di datori di lavoro privati invece non subiscono trattenuta in Svizzera, ma devono essere dichiarate in Italia. Con cordiali saluti. Robert Engeler Convenzione Tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica Italiana per evitare le doppie imposizioni e per regolare talune altre questioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio Conchiusa il 9 marzo 1976 Art. 19 1. Le remunerazioni, comprese le pensioni, pagate da uno Stato contraente o da una sua suddivisione politica o amministrativa o da un suo ente locale, oppure ancora da una persona giuridica o da un ente autonomo di diritto pubblico di detto Stato, sia direttamente sia mediante prelevamento da un fondo speciale, a una persona fisica che ha la nazionalità di detto Stato a titolo di servizi resi presentemente o precedentemente, sono imponibili soltanto nello Stato contraente da dove provengono dette remunerazioni. 2. Ai fini del presente articolo l’espressione «persona giuridica o ente autonomo di diritto pubblico» designa: a. per quanto riguarda l’Italia: (1) le Ferrovie dello Stato (FF.SS.); (2) l’Amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni (PP.TT.); (3) l’Ente nazionale italiano per il turismo (ENIT); (4) l’Istituto nazionale per il Commercio estero (ICE); b. per quanto riguarda la Svizzera: (1) le Ferrovie federali svizzere (FFS); (2) l’Azienda delle poste, dei telefoni e dei telegrafi (PTT); (3) l’Ufficio nazionale svizzero del turismo (UNST). Altri enti e persone giuridiche di diritto pubblico potranno essere compresi in detta lista in base ad accordo tra le competenti autorità dei due Stati contraenti Protocollo aggiuntivo b. che le disposizioni del paragrafo 1 dell’articolo 19 si applicano agli insegnanti italiani occupati in Svizzera, di cui al numero 1 dello scambio di note 27 novembre – 18 dicembre 1973 tra la Svizzera e l’Italia e che gli insegnanti svizzeri in servizio nelle scuole svizzere dell’Italia sovvenzionate in tutto o in parte con fondi pubblici svizzeri sono esonerati dalle imposte italiane per le loro remunerazioni; la disposizione che precede è applicabile alle remunerazioni corrisposte a partire dal primo gennaio 1973 ed abroga lo scambio di note 27 novembre – 18 dicembre 1973. 6 N. 6, giugno 2014 «Primo piano» A cura di Annamaria Lorefice www. gazzettasvizzera.it CSA: all’assemblea dei delegati svoltasi a Lugano si è parlato della partecipazione alla vita politica Anziani nella Confederazione svizzera: partecipazione e corresponsabilità Lugano – Ben 1,8 milioni di beneficiari di AVS in Svizzera sono rappresentati dal Consiglio Svizzero degli Anziani (CSA): organo di consultazione a livello federale che non tutti conoscono. Si parla di “partecipazione, coinvolgimento e corresponsabilità” delle persone della terza età nella vita sociale e politica. Tutti d’accordo: ma poi? All’atto pratico potrebbero restare solo dei buoni intenti. Invece, grazie ad organismi come il CSA, questi intenti sono istituzionalizzati e resi concreti attraverso molte iniziative. Il 15 maggio si è svolta l’annuale assemblea del CSA per la prima volta in Ticino, a Lugano. Tema: “Partecipazione degli anziani alla vita politica in Svizzera”. I delegati del CSA sono stati ricevuti dalle massime autorità cantonali. Il Canton Ticino, è stato ricordato, è uno dei pochi se non l’unico Cantone che da 10 anni prevede “il promovimento di attività a favore degli anziani”. Pochi sanno che esiste un Consiglio cantonale degli anziani quale interlocutore ufficiale per le loro problematiche, a garanzia che le disposizioni previste dalla legge vengano osservate e applicate. Il concetto di “dignità“ riferito alla vecchiaia comporta una serie di ragionamenti specifici, come riporta Margaretha Annen in una recente edizione del News CSA. La dignità si esplica in due ambiti: “il diritto, in quanto essere umani a essere considerati come persone, è inalienabile” poi c’è la dignità legata a settori quali salute, finanze, politica, scienza, che può essere perduta. In effetti, molte categorie di persone al mondo sono private in vario modo di vari diritti, vedendo lesa la loro dignità, e tra questi vi sono gli anziani: «confrontati sempre in maggior misura in situazioni di malattia e di perdita di autonomia». Ciò è una delle cause principali della tendenza suicidaria in questa fascia di popolazione. Ecco perché è essenziale il lavoro di un organismo come il CSA che mette in risalto e dà voce alle istanze degli anziani direttamente presso le istituzioni federali. Sui punti principali emersi nell’ultima assemblea a Lugano abbiamo chiesto qualche dettaglio ad uno dei delegati ticinesi, Lindo Deambrosi: «Quest’anno ci siamo occupati di anziani e politica; nella terza o quarta età si deve poter contare, la politica non deve impegnarsi “sugli” anziani ma “con” gli anziani per il miglioramento della loro condizione». L’assemblea dei delegati del CSA - Consiglio Svizzero degli Anziani riuniti per la prima volta in Ticino, a Lugano, il 15 maggio. Il CSA, fondato nel 2001, è nato a seguito di un lungo processo di autodeterminazione. L’Assemblea mondiale ONU sulla vecchiaia tenutasi a Madrid nel 2002 ha ribadito «il diritto degli anziani ad essere coinvolti». (Foto CSA) Autorità politiche e rappresentanti del CSA trattano il tema “Partecipazione degli anziani alla vita politica in Svizzera”. Il CSA rappresenta le istanze di 1,8 milioni di beneficiari di AVS. Il Ticino è all’avanguardia nell’applicare i concetti di partecipazione degli anziani nella vita pubblica. Lo ricorda anche il presidente del Gran Consiglio Gianrico Corti. 7 Perché Perché ii vostri vostri collaboratori collaboratori sono sono tutti tutti europei? europei? «Perché «Perché conosciamo conosciamo le le loro loro condizioni condizioni sociali sociali Europa e Europa nei nei prossimi prossimi anni anni e tecniche tecniche di di lavoro. lavoro. II prodotti prodotti di di questi questi labolaboessere imprenditore in Perché i vostri collaboratori sono tutti ci ratori ci e e artigiani artigiani specializzaspecializzaratori sono sono realizzati realizzati sotto sotto ilil nostro nostro controllo controllo 6, giugno 2014 globalizzato». europei? rispetto delle normative vigentiN. e nel in e nostre nostre piccole piccole e e grandi grandi nel totale totale rispetto delle normative vigentiN. in 4, aprile 2014 «Perché conosciamo le loro condizioni sociali ura materia, ura triarticolata». triarticolata». materia, CE CE e e ISO. ISO. Abbiamo Abbiamo sempre sempre rinunciarinunciaEuropa nei prossimi anni e tecniche di lavoro. offerte I prodotti dipaesi questi labobe? to alle collaborazioni dai dove nepaesi che investe be? to alle collaborazioni offerte dai dove le le il mio essere imprenditore in ci e artigiani specializzaratori sonosociali realizzati sotto ilrispettate nostro controllo S copi emercato compiti del consiglio sfera giuridica che percondizioni non sono e sono rapportoealsono globalizzato». sfera giuridica che percondizioni sociali non sono rispettate LA DITTA E. JANACH SRL eualità nostre piccole e grandi nel totale rispetto delle normative vigenti in svizzero degli anziani La dagli standard europei». Vale a dire? ualità e e lavoro. lavoro. La libertà libertàIN 42distanti distanti standard europei». ESPORTA PAESIdagli NEL MONDO ura triarticolata». materia, CE e ISO. Abbiamo sempre rinunciaartistica Ha la imprevogliamo che in Europa nei prossimi anni artistica e e scientifica scientifica e, e, Ha mai mai pensato pensato di di trasferire trasferire«Se la sua sua imprebe? alle collaborazioni daiIlpaesi dove le CSA rappresenta gli interessi Negli anni ‘80 la to cataratta richiedeva offerte inraterna sfera ecosa in esistano ancora tecnici e artigiani specializzaraterna nella nella sfera ecosa in Svizzera? Svizzera? economici e sociali delle persosfera giuridica che percondizioni sociali non sono rispettate e sono terventi dai tempi«A ad alcu- garanzie volte In maggiori e ti, dobbiamo le nostre piccole e grandi «Alunghi voltee,sì. sì.sino In Svizzera Svizzera garanzie maggioribasare e ne anziane nei confronti della ualità e lavoro. La libertà distanti dagli standard europei». ni anni prima, anche con degenza per il pica meno imprese. Ma, su una pica questa questa triade triade di di meno burocrazia burocrazia agevolano agevolano le leaziende imprese. Ma,struttura triarticolata». Confederazione, delle associaartistica e scientifica Ha mai pensato diartigiani: trasferire la sua imprepaziente. e, pensando ai miei come potrei preIn cosa consisterebbe? pensando ai miei artigiani: come potrei prezioni, delle istituzioni, dei media raterna nella sfera ecosa in Svizzera? Oggi laGuardi cataratta viene eseguita in “Day con ente tendere di loro famiglie?». sfera giuridica che perente realizzabile. realizzabile. Guardi tendere di farli farli spostare spostare con le le«L’uguaglianza loro famiglie?».nella pubblica. e dell’opinione «A volte sì. In Svizzera garanzie maggiori e hospital”, in circa 20 minuti. a: Che ditta? di mantenere qualità e lavoro. La libertà a: la la mia mia azienda azienda invece invece Che futuro futuro vede vede per per la la sua sua metta ditta? Informa e rafforza nella società pica questa triade di meno burocrazia agevolano lenella imprese. Ma, Edoardo Janach, fondatore della E. Ja- al sfera culturale, artistica e scientifica e, d’oltreoceano, aa basso «Di soddisfare sempre meglio le richieste d’oltreoceano, basso «Di soddisfare sempre al meglio le richieste Lindo Deambrosi, Delegato per il Ticno l’immagine delle generazioni depensando ai miei artigiani: come potrei prenach srl, iniziava la attività in nel neiinfine, la solidarietà fraterna nella sfera ecoo e dei chirurghi e continuare processi di o artigiani artigiani del e laboratori laboratori deisua chirurghi e Italia continuare processi di iningli anziani. CSA, vorrebbe contribuitre a risol- connei ente realizzabile. Guardi tendere di farli spostare le loro famiglie?». 1932, inizialmente come rappresentante nomica». in e novazione per bene Il nostro in specializzazione specializzazione e inin-problematiche novazione degli per ililanziani bene dei dei pazienti. pazienti. nostro Info:Ilwww.ssr-csa.ch vere a: la miagaranzie, azienda invececasa Che futuro vede perelauno suastandard ditta? della alcune nota svizzera Grieshaber Sembra quasi utopica questa triade di e fiducia obiettivo è di mantenere qualitae mie mie garanzie, fiducia obiettivo è di mantenere uno standard qualitarispetto alle nuove tecnologie. (Foto A.L.) d’oltreoceano, a basso «Di soddisfare sempre al meglio leprincipi... richieste successivamente come imprenditore con sani si creassero, con bravi tivo di alto livello, nel rispetto delle condizioni si creassero, con bravi tivo di alto livello, nel rispetto delle condizioni oistinti artigiani l’omonimo e laboratori chirurghi e continuare nei miei processi di inbrand dei E. Janach. è concretamente realizzabile. Guardi equo-solidali istinti laboratori laboratori di di produproduequo-solidali nei nei confronti confronti dei dei «Invece miei collaboracollaborain specializzazione e innovazione per il bene dei pazienti. Il nostro A quel tempo la cataratta comportava la alla nostra la mia azienda invece ati da da noi noi sempre sempre favoritisi vogliono tori. Inoltre, Inoltre, confido anche anche nell’interesse nell’interesse esperienza: che ati favoriti tori. confido che Che risultati ottenere? e mie garanzie, fiducia obiettivo di mantenere uno standard qualitadegenza e esopportava le èproblematiche di optare per prodotti d’oltreoceano, a basso namento mia Martina, recentemente introdotta namento professionale professionale e abbiano mia figlia figlia Martina, recentemente introdotta «Che gli anziani sempre più voce in si creassero, con bravi tivo di alto livello, nel rispetto delle condizioni legate all’intervento chirurgico. costo, ha artigiani e laboratori do autonomo, seguendo in azienda nel ruolo di Customer Care, sta do autonomo, seguendo azienda nel ruolo di Customer Care, individuato sta capitolo rimanendo in equamente rappresentati istinti laboratori diHermann produ- Janach, Oggi figlio del fondatoequo-solidali nei confrontisettore. dei con mieiSarei i collaboraqualifelice crescere in specializzazione e inscientifiche. Nonostante manifestando per scientifiche. Nonostante nelle commissioni federali extraparlamentari manifestando per questo questo settore. Sarei felice re, incifavoriti qualità di presidente dell’omonima ati da noi sempre tori. un Inoltre, confido anche nell’interesse cheildato le mie garanzie, fiducia Ho diversi che della proseguisse che si occupano professionale, diversi mercati mercati ci abbia abbia di previdenza che un membro membro della famiglia famiglianovazione. proseguisse il società, dopo 80 figlia anni iniziato diMartina, attività vannamento professionale e oltre mia recentemente introdotta ed appoggio affinché si creassero, con bravi uove fonti di approvvigiopercorso da mio padre, quasi un e di AVS. Aspettiiniziato importantissiuove fonti dell’alloggio di approvvigiopercorso da mio padre, quasi un seseta un’azienda di fa». settorenel in Italia, do autonomo, seguendo leader in azienda ruolo ardi Customer Care, sta due distinti laboratori di produtecnici-artigiani, mane colo mi che sempre vanno regolamentati il contributo mane comunque comunque sempre colopresenza fa». con in ricchita da una forte crescita scientifiche. Nonostante manifestando per questo settore. Sarei felice zione. Questi sono stati da noi sempre favoriti e basatadeisul concreto e più più stretta, stretta, suldiretti rappresentanti degli ansulbasata mercato diversi mercati ci abbiainternazionale. che un membro della famigliaeproseguisse il coinvolti nell’aggiornamento professionale e [email protected] ziani». [email protected] sede principale e gli uffici amminiuove fonti Specie diLa approvvigiopercorso iniziato da mio padre, quasi un selavorano oggi in modo autonomo, seguendo in Italia, magari negli stessi anstrativi si trovano colo nella splendida cornice mane comunque sempre le nostre indicazioni scientifiche. Nonostante ziani svizzeri residentifa». nella Penisola, si della cittàsul di Como da oltre 40 anni, e e più stretta, basata la nostra crescita sui diversi mercati ci abbia ha l’idea che in Svizzera tutti i pensionati oggi, fanno parte della società[email protected] due suoi spinti alla ricerca di nuove fonti di approvvigiosiano ricchi. collaboratori: Antonello Spinnato e Marnamento, con loro rimane comunque sempre «Non è così, ci sono tanti pensionati che fanco Nespoli. viva la collaborazione più stretta, basata sul no molta fatica. Le spese da noi sono alte e reciproco rispetto». non sempre vi si può far fronte. E le fatiche essere essere imprenditore imprenditore in in globalizzato». globalizzato». prile 2014 TA SVIZZERA KATHYA BONATTI 7 7 aumenteranno non solo in senso economiPerché co... ». i vostri collaboratori sono tutti europei? Vale a dire? «Perchéaiconosciamo loro condizioni sociali «Pensi nuovi sistemiletecnologici sempre più e tecniche di lavoro. I prodotti di questi laboin uso in Svizzera per pagare le fatture! Semratoripiùsono il nostro controllo pre sonorealizzati utilizzatisotto sistemi di pagamento nel line totale normative vigenti in on e sirispetto vanno delle eliminando i piccoli uffici materia, CE e ISO. Abbiamo sempre rinunciapostali: mi dica come farà un anziano che già to allenon collaborazioni dai paesi le oggi usa, o usa offerte il computer solodove per le condizioni sociali non sono rispettate e sono e-mail e per navigare in modo minimale, ad distanti dagli standard europei». effettuare simili operazioni finanziarie con coHa mai pensato di trasferire la sua impredici, password e quant’altro». saeffetti in Svizzera? non si pensa mai a questi aspetIn «A ti. volte sì. In Svizzera garanzie maggiori e meno burocrazia agevolano le imprese. Ma, aiutare a risolvere questo pro«Mi piacerebbe pensando ai miei artigiani: come potrei preblema, magari sistemando dei computer nei tendere di o farli spostare loro famiglie?». siti postali in altri luoghicon perlechi vive in piccoli Che futuro perverrebbe la sua ditta? aiutato da un paesi, dove vede l’anziano «Di soddisfare sempre al meglio le richieste addetto. La vedo dura...». dei chirurghi e continuare nei processi di inEppure il problema andrà affrontato. Il novazione perambiti il beneriesce dei pazienti. Il nostro CSA in quali ad operare? obiettivo èvari di mantenere uno standard qualita«Abbiamo gruppi di lavoro che si possono tivo di alto livello, nel rispetto delle condizioni consultare sul nostro sito, tra cui “Sicurezza equo-solidali confronti dei Riforma miei collaborasociale” che nei si occupa della di pretori. Inoltre, confido anche nell’interesse che videnza per la vecchiaia 2020. Poi il gruppo mia figlia Martina, recentemente introdotta “Vecchiaia nella società” che tratta la Dispain azienda nel ruoloe di Customer Care, sta rità di trattamento dignità nella vecchiaia. manifestando per questo settore. Sarei felice e C’è anche quello impegnato su “Vecchiaia che un membro della famiglia proseguisse Migrazione”: gli anziani provenienti da cultureil percorsodalla iniziato dasono mio padre, selontane nostra un’altraquasi sfida un sociacolo fa». le cui si dovrà far fronte» [email protected] [email protected] TA SVIZZERA KATHYA BONATTI opertina_Layout 1 19/09/11 16.44 Pagina 1 I LIBRI DELLA PSICOTERAPEUTA SVIZZERA KATHYA BONATTI Vetrina dei libri usciti in Ticino athya Bonatti icologa, Psicoterapeuta, Sessuologa, Life-Coach, occupa di Eco-Benessere e di crescita evolutiva. athya Bonatti icologa, Psicoterapeuta, Sessuologa, Life-Coach, occupa di Eco-Benessere e di crescita evolutiva. PARTNER MANIPOLATORI PARTNER MANIPOLATORI - MaSangeet Prem Sangeet KathyaKathya BonattiBonatti - Ma Prem Copertina_Layout 1 19/09/11 16.44 Pagina 1 Kathya Bonatti - Ma Prem Sangeet Lo stile vegano imperversa in Ticino come in tutto il mondo. Libri di ricette ed etici rivolti, in particolare, agli onnivori. Per ogni informazione su tutti i libri in vetrina: [email protected] Kathya Bonatti - Ma Prem Sangeet PARTNER PARTNER MANIPOLATORI MANIPOLATORI CUCINA VEGETALE Le manipolazioni vengono agite da persone ha pubblicato “Madri e Padri Manipolatori”, “Partner disturbate, che sovente Guida“Il pratica Manipolatori”, “Le manipolazioni sessuali”, senso per smascherare i partner manipolatori mascherano con “gesti vivere felici delle esperienze”, pubblicati da OlosecoseGuida Edizioni e pratica d’amore”, un preciso per smascherare i partner manipolatori distribuiti in Italia da Mondadori. e vivere felici ha pubblicato “Madri e Padri Manipolatori”, “Partner potere sulle loro vittime, familiari e partner. Manipolatori”, “Le manipolazioni sessuali”, “Il senso [email protected] Bonatti, delleKathya esperienze”, da Olosecos Edizioni e Kathya Bonatti,pubblicati psicoterapeuta e sessuologa, è docente psicoterapeuta svizzera, distribuiti in Italia da Mondadori. di “Sessuologia Forense” nel Master Interfacoltà di II analizza maScienze soprattutto livello in Forensi all’Università la “Sapienza” spiega come riconoscere by piaceretica [email protected] di Roma. e difendersi dai Autrice di manuali di autoaiuto sulla manipolazione manipolatori. In questo tascabile sono proposte ricette di salse e intingoli completamente vegetali dettate dalla necessità di una cucina veloce e tradizionale, apprezzabile da ogni palato. Economiche, facili da preparare in pochi minuti, capaci di soddisfare ogni esigenza. Ottime per condire pasta, riso, verdure e tutte le altre pietanze casalinghe o vivande da consumare fuori casa come panini e tramezzini... Ideali per antipasti e aperitivi. sito per la divulgazione dello stile vegano nella Svizzera di lingua italiana in ambito familiare, relazionale, sessuale e sociale, SALSE SUGHI CREME E ALTRI INTINGOLI ha pubblicato “Madri e Padri Manipolatori”, “Partner Manipolatori”, “Le manipolazioni sessuali”, “Il senso delle esperienze”, da Olosecos Edizioni e Annamaria Lorefipubblicati ce distribuiti in Italia da Mondadori. I TASCABILI DELLA CUCINA VEGETALE by piaceretica [email protected] 8 N. 6, giugno 2014 250 partecipanti ad ascoltare un gruppo di specialisti Fisco, segreto bancario e cooperazione al Congresso del Collegamento a Torino In apertura del 76esimo Congresso del Collegamento svizzero in Italia, a Torino, la presidente Irène BeutlerFauguel ha invitato i presenti a un momento di silenzio per ricordare la scomparsa di Paolo Sala, già presidente del Circolo Svizzero di Torino, e di Jean-Jacques Cevey, ex-presidente dell’Organizzazione degli Svizzeri all’estero. Tra le 250 persone presenti, ha salutato in particolare l’incaricato d’affari a.i. all’Ambasciata di Roma Pietro Lazzari, il presidente del Consiglio comunale, in rappresentanza della Città di Torino, ing. Ferraris, il presidente dell’OSE Jacques-Simon Eggly, il rappresentante delle Relazioni con gli Svizzeri all’estero del DFAE Thomas Kalau, la co-direttrice dell’OSE Ariane Rustichelli e i relatori al Congresso, nonché il console generale Massimo Baggi, i consoli Judith Singenberger (Milano), Patricia Bärtsch (Roma) e i consoli onorari Giacomo Büchi di Torino, Edgar Kraft di Firenze, René Rais di Genova, Renato Vitetta (Reggio Calabria) e Daniel Vonrufs (Bergamo). Ringrazia poi il Circolo Svizzero di Torino e, in particolare, le signore Anna Schellenbaum e Regula Hilfiker per l’organizzazione del Congresso, nonché Federico Sommaruga, di Svizzera Turismo, per i premi messi a disposizione per il quiz. Saluto dell’Ambasciata Pietro Lazzari, l’incaricato d’affari a Roma, in attesa del nuovo ambasciatore, salutando gli ospiti ha sottolineato l’importanza di Torino per l’Italia e per la Svizzera, nonché il ruolo che riveste nell’ambito del calcio nazionale. Ha poi analizzato brevemente i rapporti fra i due paesi soffermandosi su tre punti principali. Le relazioni economiche vedono l’Italia al secondo posto fra i partner commerciali della Svizzera con 35 miliardi di franchi. Inoltre la Svizzera è il quarto destinatario e il sesto investitore, con le ditte svizzere che garantiscono 75’000 posti di lavoro. Si è poi soffermato sulla questione fiscale, ricordando la tendenza in atto verso lo scambio automatico di informazioni. Per entrambi i paesi è ora importante evitare che i capitali in Svizzera si spostino altrove. Lazzari ha concluso ricordando anche l’accor- do sulla tassazione dei frontalieri e l’intensa cooperazione transfrontaliera, soprattutto fra Ticino e Lombardia, ripetendo che il voto dello scorso 9 febbraio impone ora di rinforzare la collaborazione, nonostante i rapporti difficili sia tra Lombardia e Roma, sia tra Ticino e Berna. Saluto della Città L’ingegner, Ferraris, presidente del Consiglio comunale di Torino, ha portato i saluti del sindaco, ricordando che Torino è una città capace di dialogare con altri Stati e ha sempre avuto ottimi rapporti con la Svizzera, Oggi è necessario assumersi un ruolo di corresponsabilità, superando gli steccati locali e regionali. Si dovranno migliorare i rapporti transfrontalieri per costruire un domani fatto di migliori certezze per tutti. Cooperazione Svizzera – Italia L’avvocato Paolo Bernasconi, dottore H.C. dell’Università di Zurigo e consulente del Gruppo Brunetti, costituito dalla ministra delle finanze svizzera, ha fatto riferimento a un foglio a disposizione dei presenti, nel quale il Dipartimento federale delle finanze espone alcuni aspetti dell’accordo con la Comunità Europea sulla fiscalità del risparmio. Prima ancora dell’entrata in vigore di questo accordo, le banche svizzere hanno cambiato modo di lavorare, applicando la strategia del denaro fiscalmente dichiarato. In alcuni casi non è più ammesso il prelievo in contanti, né il trasferimento verso una società. Si tratta di trattamento inatteso e non pattuito che crea un conflitto fra gli obblighi nei confronti del cliente e nei confronti del diritto. Tutto è derivato dallo scontro fra il fisco americano e le banche svizzere, che sono state costrette ad accettare imposizioni molto pesanti, che non finiranno con le multe salate da pagare. L’autorità svizzera di controllo teme che anche altri paesi possano procedere in modo ana- logo ed impone alle banche svizzere misure per evitare queste pressioni. Proprio in concomitanza con la visita del presidente Napolitano in Svizzera si apre un’altra stagione difficile per le autorità politiche. La Svizzera dovrà ratificare nuovi trattati con i paesi dell’Unione Europea che vuole uno standard comune per tutti. Fra Svizzera e Italia i temi in discussione possono cambiare. Per esempio la proposta svizzera di un’imposta liberatoria alla fonte è scomparsa, anche perché ogni paese può ormai invocare la clausola della nazione più favorita e ottenere condizioni pari a quelle americane. D’altra parte la Svizzera chiede in cambio il libero accesso ai mercati finanziari, che risulterà molto difficile perché ognuno tende a difendere il proprio mercato. Con lo scambio automatico di informazioni, l’esistenza di una lista nera italiana comprendente la Svizzera dovrebbe però cadere. Il tema è comunque aperto , poiché si tratta di risolvere parecchi problemi sul come organizzare lo scambio, con quali procedure, con quali riforme, in quali tempi, ecc. A questo punto sono già sorte parecchie domande, particolarmente di cittadini residenti in Italia, ma con nazionalità anche svizzera, che possiedono beni di vario tipo in Svizzera. Dato l’aspetto personale non è possibile fornire le risposte adeguate, per cui si è pensato di dare eventualmente la possibilità ad ognuno di rivolgersi allo specialista. In via generale Paolo Bernasconi ha detto che la banca si preoccupa del rispetto delle leggi applicabili e cerca di trovare una soluzione fattibile nell’ambito della diligenza a cui è sottoposta. Spesso però non c’è chiarezza sulle norme da applicare. Manca quella certezza del diritto a cui eravamo abituati in Svizzera. La situazione cambierà con l’introduzione generalizzata e regolamentata dello scambio automatico di informazioni fiscali. Orientamento svizzero L’avvocato Fulvio Pelli, già consigliere nazionale, presidente del PLR, nonché presidente della Banca dello Stato del Canton Ticino, ha parlato dell’orientamento della Confederazione e delle prospettive del mondo bancario. Si è detto d’accordo sul concetto del Consiglio federale, ma non sul percorso scelto. Finora la Svizzera è 9 N. 6, giugno 2014 riuscita a integrarsi nel mondo quando questo si è rivelato indispensabile. Oggi è cambiato il rapporto fra economia reale e piazza finanziaria, per cui il procedere tra furbizia e cedimento non funziona più, nemmeno con la tradizionale neutralità elvetica. Con la globalizzazione dell’economia e la caduta del muro di Berlino, la Svizzera ha perduto un ruolo particolare. Lo dimostra anche il ristagno dell’economia e l’aumento della quota dello Stato. Da qui è però partito il ricupero con un’economia molto sana rispetto a quella di altri paesi. Il mercato finanziario è solo parzialmente internazionale, ma con molti capitali esteri. La Svizzera corre il rischio di deindustrializzazione. Nascono conflitti fra banche e i loro clienti che si cerca di risanare, ma ci si vede confrontati sia con tendenze protezionistiche nell’UE, sia con ostacoli interni a un accordo istituzionale con la stessa UE. La Svizzera ha compiuto vari tentativi con accordi sulla doppia imposizione, poi con la proposta dell’imposta alla fonte liberatoria e, infine, con la nuova legge sull’assistenza amministrativa fiscale, che prevede informazioni su richiesta, però subito modificata, a seguito dell’evoluzione verso lo scambio automatico, l’adattamento alle direttive del GAFI e dell’OCSE e il concetto di delitto di riciclaggio, peraltro ancora in discussione. Nel 2012/13 la Svizzera firma la Convenzione del Consiglio d’Europa sullo scambio di informazioni che porta a superare la conclusione di accordi bilaterali, senza però ottenere in cambio l’accesso al mercato e la soluzione dei problemi del passato. Ha accettato anche le proposte dell’OCSE, di cui fa parte, senza chiedere nulla in cambio e senza usare il diritto di veto. Pelli conclude che il percorso è stato scelto male, con pesanti conseguenze per la piazza finanziaria e, in caso di reazione, anche per l’industria esportatrice. Del resto già oggi è molto pericoloso per i banchieri svizzeri viaggiare all’estero. La “Voluntary Disclosure” L’ex-presidente della Camera di commercio svizzera in Italia Fabrizio Rindi ha presentato due giuristi che hanno trattato di profili fiscali svizzeri e italiani. Il Dottor Paolo Ludovici ha introdotto il suo intervento parlando del decreto legge sulla “Voluntary Disclosure” in Italia che però il governo non ha convertito in legge. Il nuovo governo ha l’intenzione di riprendere la problematica dopo le elezioni europee. Un punto debole di questa fattispecie è dato dalla mancanza della creazione di un meccanismo di fiducia. La sua applicazione pratica presenterà parecchie difficoltà. Per stabilire l’origine del capitale da dichiarare, bisognerà ricostruirne la storia con la documentazione per dieci anni. Un’eventuale decisione durerà molti mesi e l’amministrazio- ne fiscale non consentirà la compensazione fra utili e perdite. Vi sono parecchi aspetti delicati concernenti le dimostrazioni che saranno imposte al titolare del conto. Non vi sarà nessuna riduzione delle imposte, per cui la “Voluntary Disclosure” apparirà come il minore dei mali. Non c’è però nessuna certezza sul come verrà applicata. In sostanza si riprendono le proposte del vecchio decreto legge, che istituisce una specie di scudo, ma senza i vantaggi di quelli precedenti. L’avvocato Paolo Bottini ha fatto un confronto sul metodo applicato in Svizzera. Il fisco elvetico conosce da tempo la “denuncia spontanea”. Essa risponde alla necessità di far riemergere i capitali tramite amnistie. La procedura si è arenata a livello federale, ma alcuni cantoni la stanno riattivando a livello cantonale e comunale. Dal 2010 questa autodenuncia è esente da pena, ma ad alcune condizioni: per esempio che si tratti della prima autodenuncia e vi sia un impegno a regolarizzare la situazione. Negli altri casi, la multa è pari a un quinto dell’imposta sottratta. Ne possono approfittare anche le società, per esempio in caso di cambiamento del nome, trasferimento della sede, ristrutturazione. La prescrizione è di dieci anni, con possibilità di tempi più brevi, per esempio tre anni in caso di eredi. In Ticino si vota in questi giorni su un’amnistia per le imposte cantonali e comunali, per due anni, con sconto del 70% sull’imposta da pagare. Anche in Svizzera si stanno rivedendo i termini del diritto fiscale con l’introduzione dei reati di riciclaggio e un’estensione in ambito penale, finora sconosciuta al diritto fiscale svizzero. L’adeguamento agli standard internazionali provoca una perdita della sovranità anche in questo campo. Sintesi e conclusione All’avvocato Mar-kus Wiget, membro del Comitato e titolare della nostra “Rubrica legale”, il compito di riprendere il tema dei profili penali e di qualche riflesso italiano, giungendo a una sintesi conclusiva dei lavori. Wiget ha iniziato dicendo che il non dichiarare un patrimonio non è di per sé un reato penale, ma può essere un sintomo di reati penali, che a loro volta sono perseguibili d’ufficio. Ha distinto fra reati rilevanti e reati gravi. Ha citato casi in cui è possibile mitigare le conseguenze penali mediante le attenuanti generiche e il patteggiamento. Per la “Voluntary Disclosure” ha citato alcuni requisiti circa l’origine di somme detenute all’estero: per esempio eredità, liberalità, risparmio. Ha distinto fra reati tributari e reati strumentali ai reati tributari da altri reati quali corruzione o crimine organizzato. Ha ripetuto che vi sono grandi incertezze sulle conseguenze dell’autodenuncia e anche della denuncia indiretta, che in Italia non è coperta. Il coinvolgimento di terzi ignari crea rischi anche per professionisti e imprenditori ed entra anche nelle norme antiriciclaggio. Il quadro normativo è molto frammentato. In sintesi ha ricordato che la strada intrapresa è irrevocabile, comporta rischi di danni e difficoltà nella gestione dei conti. Il quadro realistico non è rassicurante. Ma, come si è visto, il segreto bancario è ormai scomparso e le banche stesse sono disorientate. Conclude riferendosi a una riflessione di Charles Darwin per il quale, in un mondo che cambia, bisognerà adattarsi meglio per sopravvivere. Consiglio pratico Robert Engeler ha riassunto in una frase alcuni consigli pratici che ci ha poi fornito per esteso e che qui riportiamo. È finito il tempo del piccolo gruzzolo nascosto all’estero “Mi è stato dato un minuto, alla fine degli interventi qualificati, per esprimere un mio consiglio alle persone che detengono un piccolo conto in Svizzera, spesso da tempi lontani, e ai quali normalmente non conviene indirizzarsi ad un consulente molto qualificato. Se Vi trovate in queste condizioni, se non avete seguito i numerosi consigli sulla pagina legale e sulla mia di approfittare degli scudi fiscali in passato, se quindi non avete dichiarato questi averi sul modulo RW e non volete seguire la procedura probabilmente complicata della “volutary disclosure 2” in preparazione (se, quando e come ci sarà), chiudete i conti entro quest’anno. Arriverà lo scambio automatico delle informazioni tra gli Stati europei, forse non nel 2015 come l’OCSE propone, ma sicuramente in uno degli anni successivi. Le penalità per non aver dichiarato disponibilità all’estero sul modulo RW sono molto pesanti e non vale la pena di rischiare. E vanno in prescrizione solo dopo 10 anni! Aggiungo: Se non pensate Voi a chiudere il conto, normalmente ci penseranno le banche. Molti di Voi hanno ricevuto ultimamente una lettera della loro banca con l’invito di provare che il conto è dichiarato nel paese di residenza, pena la chiusura del conto in tempi brevi. Per gli altri le lettere arriveranno. Potete per poco tempo ignorare la scadenza indicata e disporre per la chiusura del conto, ritirando in contanti, anche a più riprese; ma il tempo sarà limitato. Metto in guardia i lettori segue a pagina 10 10 N. 6, giugno 2014 continua da pagina 9 da banche che continuano a tenere ancora conti non dichiarati all’estero o ad aprire conti senza questa prova: sono piccole banche disperate per la perdita di clientela che rischiano grosso – con i Vostri soldi. Oppure non siete stati avvertiti per errore, ma questo non Vi salverà dalle conseguenze. Anche per piccole proprietà immobiliari o comproprietà di eredità si pone la stessa scelta: o liquidarle in tempi brevi o approfittare della “voluntary disclosure 2”. Questa sarà lontana dalle favorevoli condizioni degli scudi passati, ma decisamente più conveniente dall’essere scoperto dal fisco italiano. Se invece pensate di trasferirvi in Svizzera o altro paese, questo deve essere reale e comprovato, così come dovrà essere comprovato il pagamento delle imposte all’estero. Il fisco italiano, negli ultimi anni, si è ben attrezzato e tiene sotto controllo tutte le persone che cambiano residenza verso l’estero”. I saluti ufficiali da Berna Jacques-Simon Eggly, presidente del-l’Organizzazione degli Svizzeri all’estero, si è rivolto ai presenti ricordando le conseguenze del voto del 9 febbraio in Svizzera sull’immigrazione. Si possono ora temere conseguenze per i 453’000 Svizzeri che vivono nei paesi dell’UE se la Svizzera denuncerà l’accordo sulla libera circolazione delle persone. La maggioranza degli Svizzeri all’estero ha votato contro l’iniziativa sull’immigrazione. Coloro che hanno beneficiato dell’accordo di libera circolazione sanno che questo ha facilitato la vita. È quindi importante non fare un passo indietro ed evitare che la Svizzera applichi il sistema dei contingenti d’immigrazione. L’UE potrebbe fare altrettanto per gli Svizzeri. I nostri diplomatici non avranno un lavoro facile nelle discussioni, ma sapranno trovare buone soluzioni. Eggly ha poi parlato della Legge sugli Svizzeri all’estero votata dal Consiglio degli Stati il 17 marzo e che sarà esaminata dal Nazionale nella sessione estiva. Questa legge è un punto di partenza per una politica di governo coerente per gli Svizzeri che vivono all’estero. Thomas Kalau, della Sezione Relazioni con gli Svizzeri all’estero del DFAE, ha sottolineato con piacere che 250 presenti in sala sono una proporzione superiore alla media degli Svizzeri in Italia e migliore che quanto avviene in altri paesi. Ha poi ricordato che Berna ha creato uno sportello unico per gli Svizzeri all’estero che è in sostanza la Direzione consolare con tutte le rappresentanze. Questo sportello è in grado di fornire utili informazioni a tutti coloro che si recano all’estero. Ha poi menzionato i punti principali della nuova Legge sugli Svizzeri all’estero che realizza l’idea di avere una sola legge per tutti i nostri emigrati e che potrebbe entrare in vigore nel luglio 2015 o al più tardi nel gennaio 2016. Ariane Rustichelli, co-direttrice dell’OSE, ha parlato delle elezioni federali del prossimo 2015 esortando a iscriversi nei cataloghi elettorali comunali per poter votare. La voce degli Svizzeri all’estero conta, ma si costata che i giovani sotto i 30 anni che votano dall’estero lo fanno in misura sempre minore. Dopo alcune parole a favore di SwissComunity.org ha ricordato che in agosto si svolgerà il Congresso degli Svizzeri all’estero nel canton Argovia, che verrà dedicato a”Tecnologie dell’informazione e media sociali: un’opportunità per la Quinta Svizzera” e vedrà la presenza del consigliere federale Didier Burkhalter. Breve storia del Circolo Svizzero di Torino Franco Schellenbaum, presidente della Società Svizzera di Soccorso di Torino, servendosi di interessanti fotografie d’epoca ha ricordato i 132 anni di storia del Circolo Svizzero di Torino. Il l7 maggio l882, anno dell’apertura della ferrovia del Gottardo, la Turnverein di Torino teneva un’assemblea straordinaria per decidere la costituzione della Società Svizzera di Torino che affittava un locale in via Alfieri 9 per la sede. Uno dei promotori fu Rolf Obermann che era stato chiamato a capo della ginnastica militare e della Regia Militare Accademia dal re Emanuele Filiberto. Nel l897, i molti Svizzeri presenti decisero di dotare la sede di una palazzina, che ospitò la sede fino al l968, quando venne sostituita dall’attuale condominio. La presenza svizzera a Torino data però di molti anni precedenti. Soldati svizzeri servirono i vari regnanti e ancora oggi il Palazzo reale ospita il “Salone degli Svizzeri”. La presenza svizzera è però rilevata già nel 1636 con la costituzione della Società di Sant’Anna dei Luganesi, che riuniva le maestranze operanti nella città. Un’altra opera importante fu quella di creare una scuola svizzera che operò dal 1954 al 1982. Nel 1850, venne creata anche la Società Svizzera di Soccorso di Torino che aiutò molte famiglie svizzere nel bisogno. Nel 1947, per riconoscenza alla Svizzera che accolse molti rifugiati piemontesi, al nostro paese venne intestata una strada di Torino e venne creata l’Associazione Piemonte-Svizzera. Nel 1970, la famiglia Caratsch, rientrando in Svizzera, donò alla sede della Società una bella “Stube” di origine engadinese. Cena ufficiale e gita Alla sera i partecipanti si sono ritrovati al ristorante del Circolo Esperia, in un magnifico quadro in riva al Po, per la cena tradizionale. In questa occasione , Pietro Lazzari, l’incaricato d’affari a Roma, ha rinnovato il saluto al Congresso e ha aggiunto che se la capitale dell’Italia fosse rimasta Torino, i rapporti con la Svizzera sarebbero stati migliori. Comunque l’Italia è l’unico paese che ha una lingua e una cultura in comune con la Svizzera e si trova quindi in una situazione molto particolare. Sono parecchi i problemi da risolvere e un apporto fondamentale può essere dato dalla comunità svizzera n Italia. In conclusione della serata, la presidente Irène Beutler ha ringraziato sentitamente Bianca Rubino, che ha presieduto il Comitato dei Giovani, e ha annunciato che la presidenza viene ora assunta da Edoardo Trebbi. In segno di ringraziamento per l’organizzazione del Congresso, offre un mazzo di fiori ad Anna Schellenbaum e a Regula Hilfiker, nonché un gagliardetto a Franco Schellenbaum. Una rappresentante dei giovani di Torino ha preso brevemente la parola per esortare i giovani a credere nel gruppo e a continuare. Il presidente onorario del Collegamento Ugo Guidi ha poi preso brevemente la parola per ringraziare la presidente del Collegamento e gli organizzatori del Congresso, sottolineando che con questa bella manifestazione anche la bandiera svizzera è sventolata sul Po. Al termine della cerimonia, la presidente ha proceduto alla proclamazione dei vincitori del quiz proposto durante la pausa del Congresso. Il presidente dell’OSE, Jacques-Simon Eggly, ha ricordato i rapporti tra Torino e Ginevra e la guerra del 1602, la cui vittoria viene ancora oggi festeggiata a Ginevra sotto il nome di “L’Escalade”. Se le sorti del conflitto fossero state diverse, egli sarebbe oggi probabilmente torinese. Un’eventuale vittoria del duca di Savoia avrebbe creato un regno al nord e probabilmente cambiato i destini dell’Italia. Oggi, grazie ai rapporti umani, gli Svizzeri di Torino hanno realizzato una sinergia internazionale, proprio qui dove è partita l’unità d’Italia. La tradizionale gita della domenica ha visto un folto gruppo visitare in pullman la città e soffermarsi dapprima al Museo Egizio e poi alla Mole Antonelliana e al Museo del Cinema, intercalando il tradizionale pranzo d’addio con l’invito a ritrovarsi a Genova il prossimo anno. I risultati del quiz del Congresso sono riportati a pagina 28/29. 11 N. 6, giugno 2014 Assemblea dei delegati del Collegamento Svizzero in Italia 17 maggio 2014 Relazione del Presidente per l’anno 2013 l 76° anno del Collegamento Svizzero in Italia si è svolto in modo positivo. Tutte le istituzioni hanno fatto un buon lavoro. E come sempre – UN GRANDE GRAZIE DI CUORE A TUTTI: PRESIDENTI, COMITATI E SOCI. Rapporto con le istituzioni Il Collegamento Svizzero in Italia conta in questo momento sessantuno membri. Un vivo contatto per posta elettronica con diverse istituzioni mi tiene informato delle ultime novità. Con molto piacere leggo tutte le lettere, gli avvisi e gli inviti dei nostri associati. Molti circoli sono stati visitati dai delegati di zona, membri del comitato, che tengono il contatto con i singoli circoli. Personalmente ho partecipato a un pranzo del Circolo Svizzero a Trieste, in occasione della piantagione di un melo, offerto dal comune ticinese di Capriasca, comune natale di Pietro Nobile. Collegamento per i giovani – giovani per il Collegamento è il simbolo del Comitato Giovane nel Collegamento. Anche quest’anno, un bel gruppo di giovani ha partecipato al congresso di Bergamo. Abbiamo potuto ascoltare Bianca Rubino e Cecilia Döring. Il loro entusiasmo ci fa ben sperare. Bildungplatz Schweiz Una persona ha partecipato a spese del Collegamento a questo progetto organizzato dall’OSE per i giovani, un progetto “su misura” per conoscere meglio le possibilità di una formazione in Svizzera. Da parte del Collegamento riteniamo molto importante sostenere le iniziative per i giovani – è il nostro futuro. Il 75° congresso del Collegamento, 18/19 maggio 2013 a Bergamo è stato un grande successo. Il tema il ruolo e l’importanza della 5° Svizzera nel mondo di oggi ha riscosso molta interesse, grazie anche ai relatori di alto livello. L’organizzazione era perfetta. Ringrazio il presidente Daniel Bösch, i suoi collaboratori e il console onorario Daniel Vonrufs per il grande impegno. Il 91° Congresso degli Svizzeri all’Estero ha avuto luogo dal 16 al 18 agosto 2013 a Davos. Tema: La Svizzera verso la globalizzazione. Consiglio degli Svizzeri all’Estero 5 dei nostri sei delegati hanno partecipato alla riunione a fine marzo a Berna. Tutti i sei delegati hanno partecipato alla seduta del consiglio a Davos. Comitato del Collegamento Il Comitato si è riunito il 15 maggio 2013 a Bergamo e il 23 novembre 2013 a Milano. Ringrazio tutti i membri del comitato per il costante lavoro e mi auguro una continuazione della nostra collaborazione. Situazione economica La situazione economica del Collegamento si presenta tranquilla e non dovrebbe destare preoccupazione. Il fondo per i Giovani, sostenuto dalla Società di Soccorso di Torino, è a disposizione per le iniziative che il “Comitato Giovani” vorrà intraprendere, sempre sotto la supervisione del comitato del Collegamento, per vivacizzare e soprattutto per ricercare nuova “linfa” per tutti i nostri circoli. Un particolare grazie al nostro tesoriere Gianni Definti il quale vi indicherà in seguito i dettagli di bilancio e conto economico. Un grazie alla Signora Marlies Knus per la perfetta contabilità e ai revisori dei conti, Marianne Rueger e Alberto Hachen. Il Presidente Irène Beutler-Fauguel Collegamento Svizzero in Italia Bilancio al 31 dicembre 2013 (Euro) STATO PATRIMONIALE ATTIVO Cassa Banca Popolare di Milano Debitori Gazzetta Svizzera Titoli Totale 2012 2013 EuroEuro 150.00 250.00 10’550.35 15’429.88 100.00 – 45’000.0045’000.00 55’800.3560’679.88 PASSIVO Creditori Gazzetta Svizzera Fondo Org. Congressi Fondo Bildunsplatz Schweiz Fondo progetto giovani Debiti verso membri comitato Debiti verso circoli Debiti per diaria delegati ASO Patrimonio netto Totale utile d’esercizio Totale – 1’677.62 1’500.00 1’980.00 – – – 49’702.12 1’000.00 1’680.00 1’500.00 1’677.62 1’410.70 70.00 1’700 50’642.73 54’859.7459’681.05 940.61 998.83 55’800.3560’679.88 CONTO ECONOMICO Costi Ricavi Avanzo d’esercizio 4’264.57 5’205.18 4’571.62 5’570.45 940.61 998.83 VARIAZIONE DEL PATRIMONIO Patrimonio netto al 31 dicembre 2012 Utile 2013 50’642.72 998.83 Nuovo patrimonio al 31 dicembre 2013 51’641.55 12 N. 6, giugno 2014 Assemblea Generale dell’Associazione Gazzetta Svizzera 17 maggio 2014 Relazione del Presidente per l’anno 2013 Anche quest’anno dobbiamo confrontarci con una leggera riduzione della quantità di giornali stampati e spediti ogni mese. In media ne abbiamo spediti 22’790 al mese, rispetto ad una media di 23’043 giornali nell’anno 2012. Nello stesso tempo vediamo un notevole aumento di lettori on-line, che hanno raggiunto il numero 4’400 nel mese di ottobre 2013. Redazione, produzione e spedizione della Gazzetta La collaborazione estremamente positiva con il nostro Redattore, Dr. I. Bonoli, è continuata anche quest’anno. La Buona Stampa è sempre il perno centrale, intorno al quale ruotano la creazione e la produzione della Gazzetta. I contatti sono costruttivi e positivi. Situazione economica Abbiamo passato un anno difficile. Dovevamo trovare in continuazione risparmi per far fronte al previsto aumento dei costi dato dall’IVA dovuto alle Poste Italiane. Alla fine siamo riusciti a fermare l’aumento dei costi a poco meno di SFr 2’000. Non avevamo previsto la forte diminuzione delle entrate! In particolare abbiamo dovuto costatare una riduzione dei contributi da parte dei nostri lettori di SFr. 10’000! Ancora l’anno scorso potevo esprimere la mia soddisfazione per un leggero incremento di questa voce, invece adesso sono preoccupato perché vedo un cambiamento all’inverso! Siamo arrivati al punto, dove dobbiamo prendere delle decisione importanti. L’equilibrio fra costi e ricavi va ricercato nuovamente percorrendo nuove vie. Per ulteriori dettagli relativi al bilancio 2013 rimando alla relazione del nostro tesoriere, Gian Franco Definti. Nuovo processo produttivo per la Gazzetta Svizzera All’incirca un anno fa, abbiamo iniziato una vera e propria verifica di tutti i costi del processo di produzione della Gazzetta. Con altre parole, abbiamo iniziato una “spending review” mirata al risparmio tramite la riduzione dei costi. Abbiamo cercato e finalmente anche trovato delle soluzioni. In funzione di queste stiamo creando uno nuovo processo che renderà la procedura più snella, semplice e meno costosa. Il comitato dell’Associazione Gazzetta Svizzera dovrà deliberare questa proposta durante il suo prossimo incontro. L’assemblea verrà informata sul nuovo processo, al punto 5) Preventivo 2014, facendo presente che l’effetto del nuovo processo potrebbe dare i suoi primi frutti già dal quarto trimestre 2014. Ringraziamenti Continuiamo ad affrontare una notevole mole di lavoro, in particolare per la nuovo organizzazione del processo di produzione. Il mio ringraziamento è rivolto al presidente del collegamento, Irène Beutler-Fauguel, ed allo staff della Gazzetta, senza di loro non sarebbe stato possibile la descrizione della possibile riorganizzazione della Gazzetta Svizzera! Arwed G. Buechi Presidente Associazione Gazzetta Svizzera Bilancio al 31 dicembre 2013 STATO PATRIMONIALE ATTIVO 2012 Fr.Fr. Cassa 23.22 UBS Lugano 69’182.07 535.22 UBS Lugano Euro CCP Lugano 69-7894-4 172’649.70 CCP Lugano 92-133280-4 CCP Milano 125’897.47 Banca Popolare di Milano 2375 1’278.87 Clienti per pubblicità diretta 135.42 Clienti Svizzera pubblicità diretta 3’100.00 Clienti Italia – Collegamento – Debitori vari – Totale 2013 372’801.97 83.41 35’194.37 534.81 106’562.15 150’191.95 55’040.91 4’868.74 9’216.00 109.05 4’761.60 1’228.80 221.24 368’013.03 PASSIVO Creditori Creditori Euro Ratei Passivi Fondo Oneri Futuri Utili e Perdite riportate Patrimonio Associazione Collegamento 12’786.71 20’133.70 25’743.50 23’855.66 10’866.60 – 125’000.00 125’000.00 137’360.76 148’284.42 50’000.00 50’000.0 120.74– Utile 10’923.66759.25 Totale372’801.97 368’013.03 CONTO ECONOMICO Costi –294’371.79 Ricavi305’295.45 Utile di esercizio –296027.52 296’786.77 10’923.66 759.25 199’043.67 198’284.42 324’043.67 323’284.42 _ 759.25 EVOLUZIONE DEL PATRIMONIO Patrimonio netto al 31 dicembre 2013 Patrimonio netto al 31 dicembre 2012 Aumento del patrimonio 13 N. 6, giugno 2014 Cambio presidenza: da Bianca Rubino a Edoardo Trebbi I giovani svizzeri al Congresso di Torino e le prossime iniziative Con una cena, offerta dalla Società Svizzera di Soccorso di Torino, si è aperto il fine settimana dei giovani Svizzeri in Italia che ha avuto luogo in contemporanea al Congresso annuale del Collegamento. Il giorno successivo, sabato 17 maggio 2014, l’Hotel Majestic di Torino, sede del congresso, ha anche ospitato l’assemblea ufficiale del gruppo Giovani Svizzeri che con i saluti ed il benvenuto della Presidente del Collegamento Irène Beutler, del Presidente della Gazzetta Svizzera Arwed G. Buechi, e dell’avvocato Markus W. Wiget, ha iniziato i lavori. In un’atmosfera serena si è sviluppato un interessante, costruttivo ed avvincente dibattito che ha toccato temi vicini ai partecipanti, primo fra tutti le modalità di incontro e di frequentazione tra i giovani elvetici, in alcuni casi difficoltoso. Dopo le presentazioni dei nuovi partecipanti, si è proceduto al rinnovo della carica del Presidente. È stato eletto all’unanimità Edoardo Trebbi che ringraziando tutti per la fiducia conferita ha elogiato e ringraziato Bianca Rubino per l’impegno profuso per aver dato il via a questo nuovo gruppo che oggi è diventato realtà. Sono quindi stati trattati argomenti cruciali per il futuro del gruppo, fra i quali la necessità di realizzare una normativa per regolare l’esistenza ed il funzionamento del gruppo stesso. Ragazze e ragazzi si sono susseguiti in un dibattito costruttivo e propositivo, grazie al quale sono stati stabiliti nuovi ruoli e formata una squadra di lavoro al fine di ampliare le fila dei componenti e di impiegare al meglio le capacità di ognuno. Il Comitato Giovani ha infine rinnovato il suo impegno essenziale di collegamento, dimostrando inoltre grande volontà di partecipare al prossimo Congresso che si terrà a Genova il prossimo maggio 2015 Basato sul modello svizzero con un programma dedicato ai giovani. Copertura medica privata a vita I partecipanti si sono anche congratulati con Cecilia Döring, il cui Libera scelta del medico e dell’ospedale impegno ha consentito di pianificare un programma giovanile del Conin tutto il mondo gresso che ha pienamente soddisfatto tutti. Le proposte di un fine settimana a Firenze in autunno e di visitare i In più: luoghi che ospitano le maggiori istituzioni elvetiche, per poter cono Assicurazione int. perdita di guadagno scere meglio il sistema politico svizzero, sono state apprezzate da Cassa pensioni internazionale numerosi membri. Il gruppo è sempre aperto ad accogliere nuovi giovani interessati a partecipare e/o organizzare le attività; è sufficiente contattare il Comitato. Soluzioni individuali per: Il Congresso sui temi della fiscalità è stato seguito con interesse dai Svizzeri all‘estero giovani. L’intensa giornata si è conclusa con una cena offerta dal Col Espatriati di ogni nazionalità legamento in una suggestiva location in riva al Po (anche quest’anno Temporaneamente assegnati / Local hire il quiz non è mancato!) seguita da un giro in città organizzato dai ragazzi di Torino. L’appuntamento giovani, divenuto ormai annuale in abbinamento al Collegamento Svizzero vuole essere un punto di incontro e un laboratorio di idee che sia di ispirazione alle attività che i giovani potranno Contattateci! stimolare all’interno dei singoli Circoli. La bellissima giornata di domenica ha congedato il gruppo non prima di un brunch offerto dalla Tel: +41 (0)43 399 89 89 Società Svizzera di Soccorso di Torino ed una passeggiata nel Parco Valentino con visita del Borgo Medievale. Seguiteci sul gruppo facebook Giovani Collegamento Svizzero, sulla sezione giovani del sito web “circolosvizzero.it” e sulla Gazzetta ASN, Advisory Services Network AG Bederstrasse 51 Svizzera. CH-8027 Zürich Prossima tappa Firenze! [email protected] Comitato Giovani Collegamento Svizzero in Italia [email protected] Assicurazione malattia e infortuni internazionale www.asn.ch 14 N. 6, giugno 2014 Poesia e prosa1 per una giornata a Bellinzona La Società Svizzera di Milano visita la Stazione FFS, il Castello, la Collegiata “Je réponds ordinairement à ceux qui me demandent raison de mes voyages: que je sais bien ce que je fuis, et non pas ce que je cherche” Michel E. de Montaigne2 Milano svegliata da poco si muove convulsa, nell’aria leggera d’un giorno di marzo. Il sole nel cielo, attenua quel poco di freddo rimasto da ieri. Leggero e ritmato brontolio d’un motore: il pullman ch’è pronto – le porte già aperte – c’attende in Palestro di fronte ai giardini. Ed Erwin è lì, con lista e matita, a segnare chi arriva e svelto ci invita a salire sul pullman. È l’ora fissata, ci siamo, siam pronti, siam tutti? Allora, si parte o quasi! Appena una sosta in zona “Sempione”, per quelli fissati da prendere in corsa e poi così, alla via, alla volta del nostro vicino Ticino. E come una guida – signor d’altri tempi – il nostro Erwin, s’avvicina ad ognuno, ad ognuno chiede qualcosa, a tutti domanda se va, se manca qualcosa, se piace, se il posto a sedere va bene così! A tutti riassume la gita di oggi, a tutti secondo richiesta aggiunge parole e consigli; si ferma, si mette a sedere, si alza di nuovo, si sposta, percorre di nuovo il pullman dal fondo, ove si trova un tavolo tondo per gruppo d’amiche in chiacchiere svelte. E via che si va! Si lascian le case, la grande città, cominciano i campi con l’area dell’Expo, con campi e cantieri colore del fango. Si vedono i monti coperti di neve e presto s’arriva a Chiasso in frontiera. È0 breve la sosta, per rapidi atti e veloci disbrighi di bolli e “vignetta”. Si parte di nuovo nel viaggio tranquillo: Mendrisio, Melide, Lugano, il Ceneri ancora, infine la strada che scende ed eccoci in vista alla meta. Si esce allo svincolo nord ed agli occhi si apre la grande città: Bellinzona la bella!3 Si scende di fronte alle belle Officine in attesa di guida, giubbetti ed occhiali. Ci portan giubbetti d’arancio ‘sì vivo, occhiali per tutti. Arriva la guida ed inizia quel giro d’azzurro couloir che snoda sicuro percorso e cammino. Comincia quel giro a ruote ed assali che entrano nere e rotte e vecchiotte ed escon d’argento, lucenti e nuove “di pacca”. Le chiamano “sale” per termine breve di “asse o assale,” giacchè qui s’intende la coppia di ruote unite e congiunte dall’asse centrale. E poi l’Officina dei carri e vagoni e dopo – a seguire – quella più ampia dei locomotori. Ed ecco ci appare la gran “Cattedrale” che ospita i grandi e vecchi motori. Gli storici e rossi locomotori, che entran “sfiniti”, battuti e mal messi e n’escono belli, lucenti e perfetti di nuovo. Un bell’edificio in pietra di fuori e dentro di scienza, con scuola, officina e mensa per tutti. In questo santuario le squadre ben pronte attendono il treno, vagoni e motori: li smontan, li lavano tutti, sisteman carrelli e ruote e le “sale”: gli arredi van via e restano le “scocche”. Puliti, stuccati e poi verniciati, rimessi gli arredi, apparati, le ruote e i carrelli e poi trenta giorni son nuovi, rimessi e pronti ad uscire di nuovo in corsa. Ancora un reparto di nuovi motori e vecchie turbine, di nuovi apparati e vecchi pannelli. Si smontan rotori, si fanno contatti, s’avvolgon cavi e fili di rame, s’approntan pannelli e luci e bobine. È tutto perfetto con poco rumore, nell’aria si sente dell’olio l’odore, solventi e vernici e stucco e gasolio. Ma tutto in misura e ben sopportato. Ancora una sosta a vedere gli assali spostati con gesti robusti ed atti precisi, ciascuna al posto suo proprio per poi ritornare a girar sulla rete. Officina di riparazione delle locomotive. Azzurro il cammino ci conduce all’uscita, si leggon sul muro le tappe e i successi di questa Officina. E grazie ancora alle guide che tanto c’han fatto capire cos’è il lavoro qui dentro: è fatica, attenzione, studio e lavoro e prove su prove. Non esce da qui neppure una “sala” che non sia garantita da prove e riprove. Ognuna riporta l’elenco di note e lavori: i nomi di chi la portò, di quello che pur la smontò, di chi ancor la lavò e chi la rimise alla marcia, sta scritto nel libro/registro del carro o del pezzo. Ancora un grazie a guide e uscieri e poi si son fatte le ore che chiamano al pranzo. Allora si va alle mense già pronte e presto siam tutti a sedere per tavola e piatti disposti con gusto: ognuno si sceglie il vicino, si trova nel posto che vuole, si fa confidente al locale e subito arrivano i cibi. Fumanti zuppiere di buon minestrone al sapor di pancetta e verdure: si scopron coperchi, si versa nei piatti la buona verdura, formaggio qualcuno ne chiede e dunque il pranzo s’avvia. Arrivan cestini di pane, il vino è lì sulla tavola bianca e buono si dice quel primo gustoso. Ancora un poco si chiede e molto n’arriva in aggiunta. Si parla, si ride: racconti di oggi e di ieri, giudizi e pareri sul giro già fatto stamani. E mentre si pensa al dopo e all’adesso, si levan cucchiai, fondine e zuppiere ed ecco che arriva brasato e polenta, con salsa in aggiunta del nostro Ticino. 15 N. 6, giugno 2014 La Murata. Ci dicon che tutto è fresco e del posto: verdure, la carne, polenta e il buon vino. E tutto è ben cotto e tagliato con arte. Ancora si chiede la carne e pur la polenta: col sugo, o da sola, o solo polenta, ancora un pochino. E presto già sazi, allegri e contenti: con calma e vero piacere godiamo quel sole che passa per trine e finestre e spande un grato calore su bianche tovaglie e bicchieri. Ancora un evviva per tutti i presenti: ci servon gelato e rossi “magiustri”. È buono il dessert, è buono il caffè e mentre si gusta, si fanno programmi e accordi, si sente di fuori la guida che chiama la “truppa” a raccolta. E fuori, al “dehors” qualcuno si gode quei raggi di sole in attesa degli altri e l’arrivo del pullman. Si sale, si cercan i posti di prima, si va e prosegue la gita! Si torna in città a veder la Centrale che veglia e controlla i treni e la linea da Chiasso al Gottardo ed oltre per Svitto. Ci accolgon gentili, ci portano in sala riunioni mostrandoci i treni di ieri, di oggi e domani. Ci spiegan che presto non saran più stazioni a segnare la linea , ma quattro centrali ai “quattro cantoni”. Ci parlan del Tunnel del Grande Gottardo e quello di Vezia che va a Bellinzona: ci mostran le foto, i disegni e le stime, chiamando l’Italia in ritardo pel tratto che va da Stabio a Varese e poi Gallarate! Persino la sera passata, nel colmo del bel Rabadan, son sfilate nel Corso “marmotte e tortughe”: al lavoro le prime a rifare gli Elvezi e sui gusci quell’altre a rifar gli Italiani. Fra risa d’amara realtà, nella sera del gran Carnevale, con burle e risate han fatto all’Italia il ritratto e critica dura, sanzione di fatto al ritardo che dura. Tornando alla gita di oggi: c’han portato in Sala Comando ove alcuni e alcune belle signore, d’aspetto gradevole e fine, han mostrato su schermi e colori, i percorsi, le tratte, gli scambi ed incroci d’una rete sicura e ben fatta Dal continuo variar di colore, d’ammiccanti lucine e segnali, dai messaggi in perpetuo mutare e con il capo nel centro a vedere, ciascuno una tratta controlla ed al capo domanda e risponde. Il treno che sembra lontano accende di verde lo schermo, si vede, compare a sinistra, s’accende e si spenge cambiando binario al comando: la voce comanda sul 5 e questo sul 5 si trova che verde si fa! Lo vedi, lo scambio che rosso ritorna, s’accende in un tratto diver- so e poi a seguire quelli altri, uscendo alla destra sul video. Ed ecco un altro che arriva da destra e percorre di verde lo schermo che presto rosso ritorna. Dov’è quel binario e quel treno e lo scambio – si chiede la gente – lontano, non qui, a Melide, sul ponte già verso Lugano – risponde una voce. Quassù non si sente rumore di sorta, né il fischio, né il blocco o il rumor degli scambi e binari. E così nel silenzio dell’ora, nel veloce digitar di tastiere, nello scambio di voci e comandi, pare proprio un gioco di bimbi, ma tale per certo non è! Pur si è persa l’idea del treno che sbuffa e fatica, dell’omino che fischia al binario e non più alle curve stridio di freni, non palette o comandi al partire del treno per gente che corre in ritardo. Ma soltanto regia di comandi e di luci e tastiere con schermi e binari. Si lascia la Sala, saluti veloci e grazie del tempo; si scendon le scale, si va sulla via e senza fatica per passi e passeggio si scende alla piazza, alla Piazza del Sole. La guida è già lì che attende ed aspetta: in fianco alla Piazza, ci spiega la storia dal tempo che fu: preistoria, del ferro e del rame e l’era del bronzo; Romani e Popoli Celti e poi l’evo medio e quello recente. I Cantoni sovrani, Baliaggi e Signori di fuori: Milano, gli Sforza ed anche i Visconti e poi il Corso fatale che dette – mediando (1803) – al grande Ticino la forza e i colori. Ed oggi siam sempre e comunque una terra di mezzo, sospesa da sempre fra Chiasso e Airolo fra lago e ghiacciai, fra palme e genziane fra spiagge ed alpeggi. Ci guardan da nord come terra del sole, ci dicon da sud che siam “alpi” e formaggio! Ma ecco si sale al Grande Castello: si apre dinnanzi il verde del prato, il grigio di mura possenti e ben forti, il bianco di neve lontano sui monti a farne corone, le grida argentine di bimbi e ragazzi. Ed Anna ci parla di porte e di torri, di ponti e murate, di merli e portali; degli altri castelli a chiuder la Valle in alto sul monte e giù ai suoi piedi la bella Città che vive e lavora al sicuro di quelli. Gli spalti e murate son belle di loro e prati e colline son piene di gente: seduti, sdraiati, ragazzi che cantan, ragazzi abbracciati ed altri a giocare e il cielo che sta al di sopra a guardare. La bella murata che scende e protegge, ci offre il ricordo di anni e battaglie, giacché la città difese per anni il suolo da nord e poi fatta Stato e libera insieme, dovette guardarsi dalla parte del sud. Nell’aria che piano diviene più La Collegiata. fresca le voci d’argento di gio- vani e belle, di gruppi e di coppie dai biondi capelli, si scende per strade e scale più antiche si sosta in Piazza del Vecchio teatro: ad ogni passaggio son cose assai belle e case e palazzi e vecchie botteghe. Le vie del mercato nel centro città, la Piazza Nosetto per via di quel noce che oggi ancor c’è e poi il Comune con logge e finestre, cortile e fontana e fiori e colori d’antiche finestre. E poi alla Chiesa4 protetta da scale e ripide e belle, di dentro nel freddo dell’ultimo sole un rapido giro di marmi e sculture, affreschi e pitture per archi e finestre. Un grazie ad Anna, la guida discreta dal chiaro narrare, per sintesi estrema di storia e racconti. Seduti tranquilli, le spalle alle mura, in faccia e corona di monti innevati, di giochi di bimbi e grida di mamme con figli alla mano, ci siam riposati seduti al Caffè. Promessi le foto in scambio e regalo, la bella città pian piano scolora nel sole che cala. S’accendon le luci, compaiono l’ombre, s’incendiano i monti per neve di fuoco e presto i palazzi s’ammantan di buio. Il pullman c’attende con l’Erwin che conta e ci invita a salire. Si prendon i posti che già eran nostri, con qualche commento di membra un po’ stanche. S’avvia il motore, si contan di nuovo presenti e gitanti e via si riparte per strade già note. E mentre si va, ci scorrono innanzi per vetri e riflessi, le strade percorse stamani e quelle di adesso; le immagini tutte e quelle di oggi: le luci a Milano stamani già spente, l’argento lucente color delle “sale”, l’allegro parlar in tempo di pranzo, le voci dei bimbi con l’ombre dei merli, la luce dorata per finestre di chiesa, le giovani coppie passeggiar per le strade, l’azzurro dei passi al sicuro stamani e quello del cielo ch’è tornato sereno. Niccolò G. Ciseri [email protected] ______ Note: 1. Gita a Bellinzona – Cronaca in prosa della gita: Lo scorso 13 marzo la Società Svizzera di Milano ha realizzato con il determinante contributo organizzativo e logistico di Erwin Maier, una gita a Bellinzona: alla Città, alle Officine delle Ferrovie Federali Svizzere, al Centro di Controllo delle FFS ed al Castelgrande che domina la Capi- segue a pagina 16 16 N. 6, giugno 2014 all’arte ed alla architettura. Abbiamo visto e saputo così come Castelgrande per secoli è stato difesa e baluardo della Città per le ostili popotale ticinese. Nella prima parte della gita accomlazioni che venivano da nord quando Bellinzona pagnati da guide e tecnici specializzati, abbiamo era Lombarda, e poi con ardita trasformazione visitato camminando su corridoi verniciati di bleu, per la costruzione della “murata” quando è divei grandi stabilimenti e capannoni dove vengono nuta svizzera, la città si è dovuta difendere dai riparati i carri ed i locomotori nonché le ruote/ popoli del sud. Nel discendere dal Castelgrande assali (qui dette “sale”) dei vagoni (chiamati carri) abbiamo visitato alcune piazze (quella del teatro e dei locomotori, nonché i motori e gli apparati o della foca, la Piazza Nosetto così chiamata per elettrici. Abbiamo visitato la grande officina dei un noce tuttora lì piantato) e palazzi (Comunale locomotori detta “la Cattedrale”perché richiama e Signorile), per poi terminare la visita alla Colnell’architettura la forma di un santuario. Dopo legiata con i suoi marmi, fontana ed affreschi. un abbondante quanto delizioso pranzo al Grotto Prima di ripartire, una buona sosta in un bel bar del Nando a Carasso, nel pomeriggio, previa una per necessità ed un piacevole caffè o tea con breve introduzione con foto e diapositive, abbiapasticcini. Qualche coda autostradale al rientro mo visitato la Sala Controllo e Comando delle e per le ventuno anche l’ultimo dei gitanti (chi FFS che da Bellinzona disciplina tutto il traffico scrive) era a casa! Un grazie ad Erwin ed alla ferroviario da Chiasso ad Arth-Goldau in Canton Società Svizzera per la bella giornata! Svitto, passando per il Gottardo, per la Galleria 2. Michel Eyquem de Montaigne: (Bordeaux, di base dell’Alp Transit e per quella del Ceneri 28 febbraio 1533 – Saint-Michel-de-Montaigne, da Vezia a Giubiasco. In una sala rotonda con 6 13 settembre 1592) fu un filosofo, scrittore e postazioni e decine e decine di schermi ciascuno politico francese noto anche come aforista. con i diagrammi dei binari in rosso quelli occuNel 1580 e nel 1581 effettuò un lungo viaggio pati ed in verde quelli liberi al transito, abbiamo fra Francia, Svizzera, Germania ed Italia, nella potuto vedere come si svolge in pratica questo speranza di trovare beneficio nelle acque termali lavoro accurato, delicato ed essenziale al traffico per combattere la calcolosi renale di cui soffried alla sicurezza delle persone e delle merci. A va. Dopo aver sostato brevemente a Verona ed seguire, dopo una breve passeggiata per Via dela Venezia, giunse, ricevuto con tutti gli onori, a la Stazione verso Piazza del Sole (così chiamata Roma, dove rimase fino all’aprile del 1581. A per un antica locanda) siamo saliti al Castelgranmaggio ripartì e visitò più approfonditamente la de che domina la Piazza e difende con Castello di Toscana, passando per le Marche dove fu affaMontebello e Castello di Sasso Corbaro, la Città. scinato dalla città di Macerata, che aveva già La nostra guida Anna ci ha offerto tutte le spieattraversato nell’autunno dell’anno precedente. gazioni possibili che hanno spaziato dalla preistoRimase impressionato anche da Lucca, Pistoia ria ai giorni nostri, dalla geografia alla geologia, e altri centri minori, ma non da Firenze che trovò dalla storia alla cronaca, dalla strategia militare incomparabilmente meno bella di Venezia. Si trattenne lungamente a Bagni di Lucca, per sottoporsi alla cura delle acque. A settembre dello stesso anno, ebbe notizia della sua nomina a sindaco di Bordeaux e prese la via del ritorno. Le annotazioni sul lungo viaggio furono da lui raccolte nel Journal du voyage en Italie par la Suisse • Società e Contratti et l’Allemagne – Diario del viaggio in Italia at• Contenzioso amministrativo traverso la Svizzera e la Germania – pubblicato • Fallimento ed altre procedure concorsuali soltanto due secoli do• Proprietà e locazioni po, nel 1774. Si tratta di un libro di straordi• Diritto di famiglia e successorio nario interesse contenente varie notizie • Responsabilità civile sull’Italia (usi, costumi, tradizioni) che l’autore ammirava moltissimo. Studio Legale Il pensiero in epigrafe è tratto dai “Saggi” Avv. ALESSANDRA FRANCESCA IURLARO (Essais) la sua opera più eclettica e nota patrocinio innanzi le giurisdizioni superiori nelle sue molte edizioni dal 1580 al 1595: “A chi mi domanda raVia Sertorio, 2 | 20900 Monza MB gione dei miei viaggi, solitamente rispondo Tel. 039 232 8452 | 039 390 1623 che so bene quel che www.avvocatoiurlaro.it fuggo, ma non quello che cerco” [email protected] 3. Bellinzona: si pensa che il primo nucleo continua da pagina 15 o insediamento umano sulla collina di Castelgrande, attestato durante gli scavi dal 19841985, risalga al 5500/5000 a C. (neolitico). Su questo primo insediamento, nel IV secolo d. C. si costruì la prima fortificazione accertata archeologicamente (scavi del 1967). Anche vari documenti del VI secolo ricordano l’esistenza di una struttura fortificata. Nel XIV secolo il castello è per la prima volta chiamato Castrum Magnum, Castel Grande. È il nome odierno, anche se durante l’occupazione svizzera venne chiamato d’Uri (1630) o di Altdorf, e nel 1818 Catello di S. Michele. Il complesso attualmente visibile risale nel suo insieme a varie epoche: ad un primo momento costruttivo, datato al XIII sec., si sovrappose una fase «milanese» (1473-1486), cui seguì un intervento di ripristino all’inizio del Seicento ed infine grandi interventi nell’Ottocento. L’odierno aspetto è il risultato degli ultimi restauri (1984-1991), diretti dall’architetto Aurelio Galfetti. Da ricordare infine l’imponenza della Torre detta Bianca (1250-1350), alta 27 metri, e l’eleganza della Torre Nera (1310), alta 28 metri. La cinta merlata si suddivide in tre settori; da uno di essi si stacca la murata che scende fino in città. All’epoca dei Visconti scendeva fino al fiume Ticino; costruita verso la fine del XIV sec., fu potenziata dagli Sforza tra il 1486 e il 1489, e distrutta in parte dalla «buzza di Biasca» nel 1515. Da questo castello la vista è bellissima. Ad esso si può arrivare salendo per ripidi viottoli, da piazza Collegiata, da piazza Nosetto e per una comoda strada partendo da via Orico. Dalla Piazzetta Della Valle si può inoltre salire al castello con il comodo ascensore. 4. La collegiata di Bellinzona: La Collegiata di Bellinzona, dedicata ai santi Pietro e Stefano, è stata costruita sul sedime ricavato dalla demolizione di una vecchia chiesa di S. Pietro, caduta in rovina. Il progetto per la ricostruzione è stato affidato dal Consiglio del Comune nel 1511 ad un ingegnere comasco, Tomaso Rodari, scultore e architetto del Duomo di Como. I lavori di costruzione si sono iniziati nel 1517 o nel 1518 e si sono protratti per tutto il XVII secolo. L’edificio venne terminato nel 1785. La facciata, di pietra nera di Castione, si eleva maestosa nel centro storico cittadino. Sulla sommità delle lesene sorgono le statue seicentesche dei re Davide e Salomone mentre, sul frontone centrale triangolare, svetta il simulacro della Vergine affiancato da due angeli tubicini della stessa epoca. Il portale maggiore, sul cui architrave si può ammirare lo stemma della città e, sopra, in una nicchia, la statua di S. Pietro, è attribuito a Giovanni Ghiringhelli, patrizio bellinzonese. Stupendo è il rosone di cinque metri di diametro a dodici raggi, eseguito verso la fine del Cinquecento o principio del Seicento. Ai suoi lati fan bella mostra di sé, entro due nicchie, le statue dei santi Stefano e Lorenzo. Il tetto della chiesa è in pietra e sopra il tamburo quadrangolare della cupola si alza la lanterna a forma di tempietto, costruita nel 1745-47. Il campanile, che si erge sul lato settentrionale del tempio, iniziato nel 1567 e terminato nel 1583, accoglie alla sua sommità sei campane, tutte fuse nel 1823 da Bizzozero di Varese. L’interno di questa chiesa a navata unica con cinque cappelle per lato è dominato dall’altare maggiore, e questi, a sua volta, sul fondo dell’abside dal quadro raffigurante la Crocifissione, opera attribuita a Simone Peterzano. Il dipinto, che misura m. 5,80 per 2,55, è del 1568-69. L’altare maggiore, progettato da Giuseppe Baroffio di Varese, è stato realizzato da Francesco e Giacomo Marchese e da Bernardo Giudice di Saltrio, nel periodo 1763-65. 17 N. 6, giugno 2014 Alla Società Svizzera di Milano Gran Veglione di Carnevale Swiss Made Is it not monstrous that this player here, but in a fiction, in a dream of passion, could force his soul so to his own conceit, that from her working all his visage wann’d; tears in his eyes, distraction in’s aspect, a broken voice, and his whole function suiting, with forms to his conceit? W. Shakespeare Amlet II 21 Lo scorso 6 marzo in una Sala Meili con bei tavoli disposti sui lati, due imbanditi buffet all’ingresso ed un palco apparentemente libero, si è svolta una splendida Festa di Carnevale, con moltissimi invitati, tante maschere ed un menù di particolare qualità. Quest’anno, la serata di Carnevale era all’insegna del “Swiss Made” ed era stata organizzata con una sostanziale semplicità a tutto vantaggio di una formale offerta di… “ricercata qualità”. Il tutto con una particolare attenzione all’ottimizzazione della spesa che poi sarebbe come dire con un occhio “swiss made” al servizio offerto ed uno alla soddisfazione dei presenti. Così quest’anno, abbiamo deciso di organizzare una serata nel solco sì della tradizione, ma con novità e stimolanti idee: nell’intrattenimento, nel buffet, nella musica, nella disposizione dei tavoli e nel programma. In primo luogo ai lati dell’ingresso erano stati disposti due lunghi tavoli: uno a sinistra con bei calici di freschissimo prosecco e rosato analcolico e due a destra per i “primi” di cui parleremo e per i dolci che hanno riscontrato un successo strabiliante. Pur trattandosi di una cena a buffet dunque in piedi, l’instancabile Sara, venendo incontro ad alcune richieste, aveva opportunamente assegnato non i posti, ma i tavoli che in breve sono stati occupati dagli allegri presenti, in attesa dei “primi” che erano stati annunciati per le otto. Con qualche minuto di ritardo, ma questa volta con la soddisfazione di due piatti così ben fatti, è giunto e subito servito, uno squisito risotto “scamorza e trevigiana” cui si sono aggiunte subito dopo, profumatissime pennette al salmone. Così da un lato abbiamo gustato un riso così ben mantecato e saporito e tuttavia non eccessivo da sopravanzare le vicine pennette, ma tale da far risaltare, nel perlaceo colore della leggera mantecatura, il rosa scuro del ben rosolato radicchio trevigiano e dall’altro delle pennette con un tal equilibrio fra la loro perfetta cottura al dente e la morbidezza delle piccole strisce di aranciato salmone unite – queste a quelle – da un velo di burro e panna, tali da non far prevalere questo o quelle. E così si comprende il motivo di chi ha più volte gustato i due squisiti “primi” e più volte ne ha richiesto anche un… duplice bis. E mentre gli questi gustavano le ultime for- chettate di riso e le rosate pennette, come da una cornucopia di dorate fragranze, per opera e magia del Pasticcere Gianni2, presente con i suoi collaboratori, si sono materializzate sui tavoli preparati, tonde e profumatissime frittelle e leggere e friabile chiacchiere semplici o con una leggera spolverata di zucchero o – altre ancora – con sottili decorazioni di cioccolato. Cosa dire delle frittelle o meglio dei tortelli quelli vuoti, quelli con lo zucchero o “nature”, oppure ripieni di vellutata crema pasticcera e/o di cioccolato e tutti con granella di zucchero sulla superficie esterna? Di tanto hanno incontrato il gusto dei presenti che diversi vassoi di queste e di quelle sono andati a ruba in men che non si dica. Ed in un soffio pure le chiacchiere “nature” o classiche e quelle al cioccolato; quelle senza la velatura dello zucchero e quelle appena appena spruzzate d’impalpabile zucchero. Ed allora, il previdente Gianni, che senza esserne richiesto, aveva abbondato nelle dosi, ha potuto riempire di nuovo i quasi vuoti vassoi e riottenere un nuovo e più entusiasmante successo, di gusto, pubblico e soddisfazione. E quando questo pubblico aveva gustato per intero o quasi i già ripieni vassoi, ecco che l’infaticabile Gianni, si poneva come un fine imbonitore a decantare i tortelli (quelli vuoti e con lo zucchero semolato) ottenendo una nuova “ondata” di soddisfatti avventori. Mentre si stava mettendo in scena una sì fatta rappresentazione, dal palco prendevano l’avvio le note del duo “Insieme”3 che abbiamo ospitato per la serata e su queste “prime note” del duo, Riccardo ha iniziato a chiamare sul palco la Giuria che di lì a poco avrebbe valutato le numerose maschere che fin dall’inizio della serata avevano fatto bella mostra in Sala. E dunque ecco che fra applausi ed evviva si da il via alla gara, alla sfilata, alla… promenade, con una verdissima tartaruga, una “fasciatissima” mummia, una multicolore Statua della libertà, una “fioritissima” Primavera e tante altre ancora tutte degne di nota e menzione. Fra due ali di tavoli completamente occupati, fra applausi scroscianti e sonori commenti dei presenti, la Giuria ha avuto il suo bel daffare per decretare il vincitore o la vincitrice, che dopo diversi minuti e molto parlottare è risultata la botticelliana Primavera cui è stato attribuito il premio dei biglietti delle Ferrovie Retiche. Agli altri premi minori e pur sempre ambiti: bianco ed italico Prosecco e vallese Fendant. Ma già durante la cena e sin dalle prime forchettate di riso e pennette, gli “Insieme” avevano allietato le nostre mense con una leggera e pur avvolgente musica di sottofondo né troppo elevata per volume né troppo impegnativa per genere. Così mentre gli invitati erano ancora con qual- segue a pagina 18 “Primavera” la maschera premiata con i biglietti delle Ferrovie Retiche. 18 N. 6, giugno 2014 Il duo “Insieme” di Igor Mazzoni e Ilaria Pregnolato in concerto. prima delle scale e degli ascensori. continua da pagina 17 ___________________________ Ed allora, vuoti gli ambienti, silente la sala, che frittella nei piatti ed un paio di scricchiolanti e fragranti chiacchiere in mano, Igor e Ilaria hanno cominciato a deliziarci con un’accattivante ed invogliante musica, cui faceva eco e guida la magnifica voce di lei dalle sonorità calde e coinvolgenti. E sulle note di questa musica e più ancora sulle ali di quella voce dalle inaspettate quanto coinvolgenti e sensuali tonalità non disgiunte da una naturale capacità di non comune presenza scenica, iniziavano le danze che coinvolgevano immediatamente i presenti e gli “impazienti” ballerini. E così anche i più esigenti hanno trovato note per le loro mai ferme estremità e musica per i loro inarrestabili… “scarpini da ballo”. Igor e Ilaria ci hanno poi deliziato con qualche brano tratto sulle corde della chitarra suonata da Igor con un’insolita e non usuale maestria ed apparente semplicità, nonostante la difficoltà degli accordi e l’arditezza delle sonorità ora caraibiche, ora classiche ora dal raffinato e ricercato tono jazzistico. E via così, in un’alternanza fra la musica sola di lui, la voce calda ed avvolgente di lei e suoni, note ed accordi dei due, la serata se ne andata via con la leggerezza dei cibi appena gustati, la fragranza dei dolci della tradizione e la novità di una coppia che vorremmo certamente riascoltare per la loro capacità di coinvolgere ed attrarre sia il non facile pubblico dei presenti quanto quello degli esigenti ballerini. Un divertente e coinvolgente “trenino” guidato e sostenuto da una caraibica e ritmata musica – con note via via più ritmate – stava conducendo allegramente al termine la serata, ma l’esplicito ed evidente piacere dei presenti ha richiesto un paio di altri brani che fra musica e voce hanno reso meno tristi i saluti che hanno preso il via sulle ultime note e sono proseguiti per una ventina minuti. Tutti si sono avviati verso l’uscita: prima con una piccola sosta alle mense via via incontrate, poi un’altra ai piccoli tavoli tondi con qualche coppia in piedi ed infine – un’altra – con quei gruppi in piacevole attesa alla porta 1 scarsi i presenti ed attivi i camerieri, anche gli organizzatori ormai tranquilli e soddisfatti per prova e certezza, han principiato a spenger le luci, a chiuder le porte a guardar per finestre e vetrate, le luci di fuori. Passando su stemmi e segni di pietra4, si esce, si parla di nuovo della bella serata: le pietre son passi nell’ora già tarda e l’aria leggera dei profumi di marzo che sembran d’aprile, il resto è il silenzio e Milano che dorme 1. Niccolò G. Ciseri [email protected] _______ Note: 1. W. Shakespeare: (Stratford-upon-Avon, 23 aprile 1564 – 23 aprile 1616) Il brano è tratto da Amleto principe di Danimarca, atto II scena 2° ed ha per oggetto, diremmo meglio per argomento, la capacità dell’attore, del musico, del cantante o di chi comunque è sulla scena, di immedesimarsi a tal punto nella parte da coinvolgere – in questa sua trasposizione – il pubblico dei presenti. Come i migliori attori, così i nostri Ilaria ed Igor! Dice infatti Amleto:” Non è forse affascinante (nel senso di terribile) che quell’attore lì, solo fingendo, sognando la sua passione, possa forzare l’anima ad un’immagine, tanto da averne il viso tutto scolorato, le lacrime agli occhi, la pazzia nell’aspetto, la voce rotta ed ogni altra funzione tesa a dar forma ad un’idea.” Anche “la chiusa” dell’articoletto, richiama un passaggio dell’Amleto (atto V- scena II). 2. Pasticceria Artigianale Giovanni Turi : nel suo laboratorio e negozio di Via Bonghi, 16 angolo Via Brioschi (t. 028466648) dal 1999 pensa, realizza, produce e vende personalmente (tutto l’anno) dolci, pasticcini ed ogni sorta di leccornie sia a carattere stagionale che per specifiche ricorrenze, sia di propria ideazione che su precisa indicazione del cliente (le c.d. torte a tema). Nella Pasticceria Turi si utilizzano materie prime e prodotti di primissima qualità, abbinati e lavorati in un ambiente tradizionale, con modernissimi e lucentisssimi macchinari costantemente aggiornati ed al tempo stesso profondamente radicati nella tradizione. Fateci una visita! Non ne rimarrete delusi… 3. Il Duo “Insieme” il duo formato da Ilaria Pregnolato ed Igor Mazzone con poco preavviso e molta bravura ha allietato la nostra serata con bravura, coinvolgimento e maestria. Ma ci sono? Igor Mazzone: è nato a Silvi Marina il 27 Ottobre del 1974. Il suo amore per la musica sboccia già a 14 anni, quando inizia a suonare la chitarra classica per poi proseguire, dopo un solo anno, con la chitarra elettrica e con la creazione della sua prima band, animata dalle note di gruppi come i Beatles, gli Eagles ed i Queen. Verso i 16 anni ha il suo primo approccio con la musica Jazz ed in particolare con le melodie di Carlos Jobim, PatMetheney, Mike Stern, Allan Oldsworth, Frank Gambale, Tuck Andresse molti altri grandi. All’età di 19 anni, dopo la scuola, guidato dalla pura passione per la musica decide di trasferirsi a Milano per studiare al C.P.M. con Andrea Braido. Parallelamente alla musica studia e si laurea presso la Facoltà di Informatica dell’Università Statale di Milano. Sin dal 1994 si appassiona all’informatica musicale, riuscendo così a sfruttare la tecnologia digitale in ambito musicale.Nel 2001 incontra il comico Gabriele Cirilli ed inizia con lui una collaborazione artistica che gli permette di partecipare alla sua tourneè estiva come cantante chitarrista con la band “L’ultimo cerchio”. In tutto questo tempo Igor continua a studiare chitarra e canto, appassionandosi ai versi e ai suoni di Stevie Wonder e All Jarreau. Negli anni successivi proseguono le sue collaborazioni artistiche in molti spettacoli teatrali. Nel 2004 partecipa al Festival di Castrocaro con la canzone “Libero con te” di I. Mazzone/G. Di Pasquale, arrivando in semifinale. Nel 2005 e nel 2006 riprende a collaborare con Gabriele Cirilli nei suoi spettacoli estivi e teatrali e nel 2009, diventa endorser per Garbujo Guitars. Sempre nel 2009 nasce e continua fino ai giorni nostri, la collaborazione con Ilaria Pregnolato, giovane cantante milanese, con cui si esibisce nei locali e nei teatri milanesi e che accompagna come chitarrista, assieme a bassista Fabio Businaro, nelle trasmissioni televisive di Antenna 3 e Telelombardia. Ilaria Pregnolato: è nata a Milano il 5 agosto del 1985, ha sviluppato una passione innata per la musica sin dai tempi della culla. Una passione vera e concreta con le hanno portato tanti riconoscimenti e soddisfazioni. Già all’età di 9 anni canta la sigla tv per la trasmissione “Birimbao” di Antenna 3. Negli anni a seguire è ospite di trasmissioni televisive come Rete 55, “Italianissima”, Tv7 Lombardia, Televalsassina, “Lista di attesa” e Telenova. Vincitrice di vari Concorsi canori e prima classificata alla selezione svizzera per L’Accademia di Sanremo nel 2001. Nel frattempo in tour per le selezioni di Miss Italia in tutta la Lombardia ininterrottamente negli anni dal 2000 al 2004. Nel 2005 ha prodotto – insieme a Cristina Rovelli, prima donna guardia caccia, John Toso, Luigi Gasparini – un DVD musicale, contenente splendide immagini che vanno dal Gran Canyon alle Alpi, all’Oceano Pacifico, alle grandi foreste del mondo, toccando ogni ecosistema terrestre e acquatico. Questo DVD con 3 canzoni cantate da Ilaria, composte a 8 mani, sono collegate al libro “la mia vita con Bambi” di Cristina Rovelli. Nel 2010 è vocalist su RAI 2 per la Trasmissione “Minissima”. Ma le collaborazioni televisive non finiscono qui: “Fiore all’occhiello” su Alta Italia TV, all’evento al Teatro Alberti a Desenzano del Garda con New Model Today, alla “World Footbal Show” svoltosi nel dicembre 2010 a Rho e trasmessa su Top24 Calcio e Sky. Vincitrice del Premio Sezione Giovani – Giovanni D’Anzi 2010 – presentato da Eugenio Ban e Tony Martucci, e trasmessa su Telelombardia e Antenna 3. Interprete di diversi brani per le trasmissioni “O la va o la spacca”, “TAM” e “Festa in Piazza” su Antenna 3 - Telelombardia. Da anni Ilaria si esibisce nelle piazze e nei teatri di tutta Italia anche a scopo benefico, in gruppo e come solista; accompagnata da musicisti professionisti e con vari personaggi della canzone e dello spettacolo: Ivana Spagna, Fausto Leali, Enrico Ruggeri, Gatto Panceri, Annalisa Minetti, Paolo Meneguzzi, Danilo Amerio, Irene Fargo, Bobby Solo, Little Tony, Mino Reitano, Dallara, Franco Fasano, Enzo Jannacci, i nuovi angeli, Camaleonti, DikDik, Marco Ferradini. E ancora, Ezio Greggio, Giorgio Faletti, Patrizia Rossetti, Miriana Trevisan e attori di soap opere. Ha girato un po’ per i corridoi della B&G in Svizzera facendo i cori per il disco di Zeo che in Svizzera è andato piuttosto bene. Continua a cantare e ad avere nuove collaborazioni con diversi studi di registrazione e giovani cantanti. Ha cantato ed ha preparato e realizzato i cori per Alberto Plaza (il famoso cantante cileno) per il disco “Un dia mas” registrato in Italia nella casa discografica di RON. Avrebbe dovuto partecipare al Festival di Vigna del Mar, ma il brano è stato mandato in onda da una radio prima e si è ritrovata in classifica in Cile per tre mesi con la canzone Suena Suena (Emi) assieme a Brithney Spears, Nelly Furtado, Shakira, Jamiroquai, Noelia, Zucchero!!! Arriviamo al 2013 e ai giorni nostri: un’altra collaborazione davvero molto importante è quella nata insieme al grande musicista – maestro Gigi Cifarelli, con cui Ilaria ha l’onore di condividere il palco e duettare durante i tour milanesi proponendo grandi classici del mondo soul blues e jazz dallo stesso riarrangiati. Possiamo sintetizzare il pensiero e le speranze di Ilaria ed Igor in una parola o una frase e cioè che il loro impegno prosegua con grande impegno e rinnovata passione per un cammino insieme e per mantenere vivo il loro sogno in attesa che questo diventi realtà! 4. “Passando su stemmi e segni di pietra”: la pavimentazione del cortile sul retro fra la “Casa bassa” e “Casa alta” del Centro Svizzero, che si apre su Via del Vecchio Politecnico, è stata concepita e realizzata come un mosaico di pietre bianche e grigie con – in ordine sparso – i segni ed i simboli svizzeri dei Cantoni e della sua storia. 19 N. 6, giugno 2014 Annunciato da tempo, il piacevole incontro è avvenuto all’inizio di aprile Gran cena di selvaggina nella Stube della Società Svizzera di Milano C’è pure dell’altro vino che promette di non tradire mai, dolce nelle anfore e (che) profuma di fiori. In mezzo alla sala si diffonde un profumo d’incenso e vi è acqua fresca, dolce e limpida. Son già pronti pani dorati e le mense sono imbandite con formaggi e favi di miele dolcissimo. Senofane di Colofone: Elegie 1, 1-121 Carissimi Amici, sfoglia e sangrilin queste poche la, altri in cucina righe voglio raceran dietro a contarvi di una castagne bollite bellissima cena e passate nel abbiamo che burro, altri infine organizzato lo a spätzli scolati scorso 2 aprile e rosolati a dovere. nella nostra StuAlle 20.00 precibe di Via Palese, ma forse un stro a Milano. po’ prima, già si Già annunciata da tempo, con gustavan sangrilla e patate e una carne attentamente scelta e tagliata con arte in bocconpiù di ogni altro saluti ed abbracci per amici presenti giungevan sonori a noi in cucina. cini magri di polpa posti a marinare in rosso Tre tavoli belli formavan la sala, per gruppi fra Merlot, abbiamo dato il via alla serata con la rosolatura in un battuto di verdure ed aromi loro già noti e comuni. finemente tagliati. Così poco dopo, approntate le mense e disposti a sedere, son stati serviti con arte e Ne abbiamo portato avanti la preparazione maestria dal sempre presente – ormai fatto con brodo e marinatura, aggiunti a poco a nostro – amico Giuliano. poco con sapienza di tempi e di dosi, sino ad In sala perfetto, ai tavoli bravo, servizio di una quasi completa cottura. classe per piatti, bevande e colmi vassoi. Nel pomeriggio, abbiamo rimesso sul fuoco Un bianco Verduzzo servito ghiacciato ha da– leggero e dosato – lo spezzatino che già to la stura a cena e discorsi. rilasciava incredibili profumi di bosco e ginepro dell’alpe. Un piccolo tocco di kirsch e poi Finite le sfoglie, s’è fatto silenzio in attesa coperto il tegame, l’abbiam posto in disparte del cervo che pronto e nei piatti attendeva in a finir la cottura. cucina. Veloce il Giuliano ed altri al servizio, in In un’altra parte della cucina si preparava una breve han tutti gustato quel piatto. coloratissima e freschissima sangrilla, con Al centro la carne con fondo e cottura, intorno mango, banane, fragole, mele e succosissiin corona le brune castagne e dorati gnocchetti saltati nel burro. me arance. Evviva sonori e bravi in cucina, con gioia di Un forte e buon vino ne costituiva la base, buoni e pregiati liquori l’eccipiente alcoolico, tutti su tavole e mense e vino ben rosso… un ghiaccio e zucchero ne completavano gli Caldaro del Lago. ingredienti che l’ampio argenteo bacile già Scintilla al rubino in coppe e bicchieri, colore accoglieva. per gli occhi, sapore alle labbra, piacere al Il bel recipiente veniva poi posto all’ingresso palato e gioia alle mense per chiacchiere e con una corona di gustose patate al gusto storie. di senape, piccole boules di mais al sapor di E mentre la sala gustava quel piatto anche noi paprica dolce e coloratissimi bicchieri per il in cucina seduti a piacere e serviti a dovere. servizio che poi veniva affidato al volenteroso Ma presto del vino han chiesto di là, del cervo giovane socio Emerenziano Palmieri. e gli spätzli… se ancora ce n’è? Venivano poi approntate piccole sfoglie con Ma certo, signori… ancora ne abbiamo! ___________________________ verdura e ricotta, pizzette con filante forAncora un riposo in sala e ai fuochi, con scammaggio ed origano in foglia, piccoli wurstel 1 bio di voci fra Stube e cucina. in pasta brisée. Di nuovo al lavoro per dolce e dessert con fresca colomba del Cova più noto con pere Mentre dunque alcuni attendevano a carne, e cacao ed ananas in fianco. Tagliata in porzioni, composta con arte e servita con stile, c’è stato sonoro l’evviva per grappe, spumante e kirsch a finire. I nuovi presenti son fatti già amici ed altri han promesso di esserci ancora: è questo il piacere di far queste cene, veder che nel breve passar di una sera, il simile a quello si sente vicino, affine a sua volta per quello di fronte. E basta una sera, due cene e un concerto a sentire amico il vicino e gioir d’una bella bevuta, a scambiare pensieri e parole ed a dir che per scelta e natura “liberi noi perché liberi gli altri, sol se liberi tutti”. È dal tempo degli avi e del Rütli che nessuno vogliam ci comandi, ma per monti, per valli o per case ospitali sia piacer a chi viene a trovarci, il gustare e seder alla mensa sol che leggi ed usi e costumi per intero accetti e rispetti. E la stube, la sala e le cene, son la prova di questo costume. Ogni volta che apriamo la Stube, si rinnova il piacer della cena, di scambiar ricordi e racconti e sentir le radici comuni. Come fiumi – per Stemmi e Cantoni – siam divisi e diversi per lingua, come un lago ch’accoglie quei fiumi, siamo un popolo solo ed unito. Ed allora amici e presenti date voce al piacere provato stasera ed un grazie sentito e profondo all’Alberto che il cervo comprò e con arte poi cucinò. A Riccardo che prese le sfoglie ed a Luca che il vino servì. Alla Sara che ben preparò ed all’Angela che apparecchiò. A Giuliano che bene servì ed a chi tutto questo or or vi narrò. Grazie ancora a tutti i presenti, un pensiero pure agli assenti e l’invito di sempre e per tutti per l’allegre serate d’inverno fra gli amici di ieri e di oggi, al calor della Stube e del vino. Niccolò G. Ciseri [email protected] ________ Note 1. Senofane di Colofone: (Colofone, 570 a.C. Asia Minore – Elea (?) 475 a.C.) filosofo greco presocratico. Le poche notizie sulla sua vita ci sono fornite da Diogene Laerzio: “Senofane di Colofone, figlio di Dexio o di Ortomeno... lasciata la patria, dimorò a Zancle (l’odierna Messina) e poi prese parte alla fondazione della colonia di Elea (fondata dai Greci della Focide) ove insegnò. Abitò anche a Catania. Secondo alcuni non fu discepolo di nessuno, secondo altri, dell’ateniese Betone o i Archelao. Sozione dice he fu contemporaneo di Anassimandro. Scrisse versi epici, elegie e giambi, in opposizione a quanto Omero ed Esiodo avevano detto sugli dei. Cantava egli stesso le sue composizioni. Si dice che abbia polemizzato contro Talete, Pitagora ed Epimenide. Si narra che visse fino a 95 anni. 20 N. 6, giugno 2014 Fra cronaca e storia, tradizione e mito, araldica e diritto Le chiavi dei due semicantoni che formano l’Unterwalden Unterwalden della autonoma amministrazione della giustizia nei territori dei rispettivi Cantoni. Stans Ennetmoos Stans Ennetmoos Per designare questo (e l’altro Cantone di Obwalden) nei testi più antichi di lingua tedesca veniva utilizzata la denominazione «Unterwalden ob dem Wald» et «Unterwalden nid dem Wald», ciò a dire Unterwald sopra la foresta e Canton Nidvaldo Unterwald sotto la foresta. Unterwalden In origine lo stemma cantonale fu “donato” dalKanton Nidwalden (D) la Chiesa di Stans ed era costituito dall’immagiCanton de Nidvald (F) ne di S. Pietro suo patrono, con il simbolo delle Chantun Sutsilvania (R) due chiavi e come tale era in uso alle guarniKanton Nidwaudä (in dialetto locale) gioni dei soldati del Cantone. Con il passare Dal punto di vista araldico, lo stemma è: del tempo (XIII secolo) l’immagine di S. Pietro “di rosso, alla chiave d’argento, a doppio venne eliminata e rimasero solo le chiavi, poi congegno, posta in palo” solo una di queste (XIV secolo). Unterwalden in francese Questa chiave era ad un solo “pettine” e così “de gueules, à la clé d’argent, au double è passata nello stemma di Obwalden, mentre panneton, posée en pal” in quello di Nidwalden, a partire dal XV secolo, Più semplicemente: si tratta di uno scudo gorisulta “doppia” cioè non solo con una doppia tico moderno, a fondo rosso con una chiave mappatura metà a destra e metà a sinistra, ma bianca a doppia mappatura (pettine) a tutto proprio doppia come le originarie due chiavi di campo, posta in senso verticale con l’impuS. Pietro tanto che le due chiavi bianche sono gnatura in basso. divise da una striscia rossa. La particolarità dello stemma di questo CanNel “pettine” o mappatura sono rinvenibili la tone, conosciuto con il nome di Unterwalden, croce di Cristo con a fianco Maria e Giuseppe risiedeva non solo nel fatto che in passato (figura questa conosciuta come “Regno Divia quello di Obwalden era affiancato Emmetten Buochs (posto a Beckenried no”) schematicamente raffigurati dalle tacche sinistra nell’illustrazione), dei due pettini della chiave stessa. Unterwalden Intorno al 1500 le genti di Nidwaldo e Obwaldo Unterwalden erano occupate quali mercenari in molti paesi dell’Europa ed in particolare presso il Papa. Nel 1512 Papa Giulio II concesse al Canton Nidwalden il diritto di utilizzare come stemma la doppia chiave bianca (argento) su sfondo rosso quale rappresentazione cromatica del mantello papale. Dallenwil Oberdorf Ennetbürgen All’avvento di Napoleone, il Cantone rimase del Obwalden Nidwalden tutto impermeabile alle idee rivoluzionarie e riformiste e nel Cantone venne respinta persino ma che tale affiancamento era destinato (e la Costituzione repubblicana. lo fu limitatamente nel tempo) al solo “uso Per questo il 9 settembre 1798 le truppe franesterno” ai due Cantoni, mentre all’interno, cesi invasero il Cantone e ne saccheggiarono il Nidwalden e Obwalden, continuarono a voler territorio, uccidendo circa 400 persone. essere contraddistinti dalle singole ed irrinunAlla fine del dominio napoleonico nel 1814 ciabili insegne. tutte le riforme ed i cambiamenti introdotti Tale decisione di unire i due stemmi nel vessillo vennero abrogati e nel 1877 venne prepara“comune” venne adottata il 12 agosto 1816, Buochs ta, votata e introdotta la nuova Costituzione dopo una Emmetten lunga e difficile disputa araldica tra Beckenried a partecipazione popolare con al centro le i due Cantoni che ebbe ad oggetto non solo assemblee pubbliche (Landsgemeinde) durate la forma, ma anche la disposizione dei colori, fino al 1997. il disegno delle chiavi, la loro configurazione e Nel 1816 venne infine “codificato per legge” la spettanza della posizione “al palo” ritenuta lo stemma del Semi-Cantone Nidvaldo rielaboaraldicamente d’onore. rando la chiave di S. Pietro, patrono della Città Come tutti sanno, Unterwalden (Nidwalden e di Stans capitale del Cantone come già veniva Obwalden) fu uno dei tre Cantoni che, assieme utilizzata sin dal XIII secolo, mentre la Capitale a Svitto ed Uri – ai primi d’agosto del 1291 confermò quale proprio stemma “di rosso allo – strinse Dallenwil il patto di eternaOberdorf alleanza sul RütliEnnetbürgen stambecco saliente troncato di nero e di giallo, promettendosi reciproco aiuto in caso di aglampassato di nero”. gressione e soprattutto sancendo il principio Stans Stans Emmetten Emmetten Buochs Buochs Beckenried Beckenried Nidwanden è un Semi-Cantone governato da un Regierungsrat, mentre il potere legislativo appartiene ad un Landrat formato da 60 membri. Cantone, nel senso che Sotto tutti i profili è unUnterwalden Unterwalden Unterwalden ha i medesimi poteri, diritti degli altri Cantoni, ma non la medesima “forza” in quanto invia a Berna (Consiglio degli Stati) un solo deputato. Nel Cantone vengono organizzati incontri e gare di musica tradizionale ed in particolare di jodel. La capitale è Stans ed il Cantone è diviso in altre 10 municipalità (Beckenried, Buochs, Dallenwil, Emmetten, Ennetbürgen, Ennetmoos, Hergiswil, Oberdorf, Stansstad e Wolfenschiessen), alcune delle quali hanno stemmi particolarmente belli e fantasiosi. Ennetmoos Stans Dallenwil Stans Oberdorf Stans Emmetten Emmetten Emmetten Buochs Stans Emmetten Buochs Ennetmoos Dallenwil Ennetmoos Dallenwil Oberdorf Ennetbürgen Stansstad Beckenried Ennetmoos Ennetmoos Ennetmoos Dallenwil Ennetbürgen Dallenwil Dallenwil Oberdorf Ennetbürgen Buochs Buochs Beckenried Beckenried Beckenried Oberdorf Oberdorf Oberdorf Ennetbürgen Ennetbürgen Ennetbürgen Hergiswil Il Cantone di Nidwalden si trova nella Svizzera centrale e confina a nord con il Lago dei Quattro Cantoni, il Canton Lucerna e Svitto, ad est con il Canton Uri ed a sud con Obwalden. Il Cantone ha una superficie di 276 km2 sui quali vivono circa 42.000 abitanti per il 93% di lingua tedesca, per l’1,5% di lingua italiana e per l’1,2% di lingua serbo-croata. La sua targa automobilistica è NW. È uno dei Cantoni dove la pressione fiscale è più bassa e l’87% della popolazione risiede nella capitale Stans. In questi ultimi anni al fine di decongestionare e preservare il centro di Stans sono stati incentivati insediamenti periferici e verso Lucerna, nonché progetti di delocalizzazione. Niccolò G. Ciseri [email protected] 21 N. 6, giugno 2014 Chiesa Cristiana Protestante in Milano Tagesausflug nach Genua (Nervi) Auch in diesem Jahr machen wir einen frühsommerlichen Tagesausflug und laden dazu alle unsere Gemeindeglieder, Freunde und Interessierte ein. Unser Ziel ist diesmal Genua. Genauer gesagt der Vorort Nervi, wo sich unweit der Küste die schöne Kirche der Evangelisch-Lutherischen Gemeinde Genua befindet. Zusammen mit Pfarrer Jakob Betz und den Genueser Gemeindegliedern wollen wir einen schönen gemeinsamen Tag verbringen. Ganz herzlich eingeladen sind auch die Mitglieder der Chiesa Evangelica Riformata Svizzera in Genua, die Evangelisch-Lutherischen Gemeinde in San Remo und die Freunde des Circolo Svizzero del Sud Piemonte. Wir freuen uns auf ein Wiedersehen bei dieser Gelegenheit. Wir treffen uns am Bahnhof Milano Centrale tigen die Kirche. Nach einem gemeinsamen, hausgemachten Mittagessen im Garten der Kirche laden wir ein zu einem Spaziergang in den Parks von Nervi und entlang der Küste. Je nach Ideen und Lust besteht auch die Möglichkeit für Einiges mehr. Am Abend sind wir wieder zurück in Mailand. am Samstag, den 21. Juni 2014, pünktlich (!) um 7.00 Uhr morgens am Zentral- eingang des Bahnhofs und nehmen den Zug um 7.25 Uhr. Vom Bahnhof in Nervi geht es ein kleines Stück zu Fuß zur Kirche. Dort feiern wir eine kleine Andacht und besich- Teilnehmerbeitrag: €uro 35.Anmeldung (möglichst bald, damit wir planen können) im Pfarrbüro Via Marco De Marchi, 9 – 20121 Milano Tel. & Fax: 02 655 28 58 E-mail: [email protected] Homepage: www.ccpm.org Mit herzlichen Grüßen Robert Maier, reformierter Pfarrer Gita giornaliera a Genova (Nervi) Anche quest’anno faremo una gita della durata di un giorno all’inizio dell’estate ed invitiamo tutti i nostri membri ed amici della Comunità, nonché tutti gli interessati, a partecipare. Questa volta la nostra destinazione sarà Genova, precisamente Nervi, un sobborgo pittoresco della città portuale. A pochi passi dalla stazione della ferrovia e molto vi- Reformierte Gottesdienste Culti Riformati a Milano Die nächsten Termine/ le prossime date domenica, 1 giugno 2014 domenica, 15 giugno 2014, culto per piccoli e grandi domenica, 29 giugno 2014 domenica, 6 luglio 2014 domenica, 14 settembre 2014: Giornata Riformata, dopo aperitivo e pranzo comunitario tra l’altro con specialità svizzere nell’Orto della Fede cino al mare si trova la chiesa della Comunità Evangelica Luterana di Genova. Insieme al pastore Jakob Betz ed ai membri della Comunità genovese vogliamo trascorrere una bella giornata in compagnia. Invitiamo altresì i membri della Comunità Evangelica Riformata Svizzera in Genova, la Comunità Evangelica Luterana di San Remo nonché i membri del Circolo Svizzero del Sud Piemonte. Non vediamo l’ora di incontrarci in quest’occasione. Ci incontreremo alla Stazione Milano Centrale, sabato, 21 giugno 2014, puntualmente (!) Culti Riformati mensili a Malnate (VA) alla casa di riposo svizzera Fondazione “La Residenza” Via Lazzari, 25 – 21046 Malnate tel. 0332 42 61 01 Particolarmente e cordialmente sono invitati tutti i riformati della zona a partecipare. I culti sono tenuti la domenica alle 17.00. ogni volta alle ore 10.00 di mattina Pastore riformato Le prossime date sono le seguenti: Robert Maier Piazzale Susa, 14 – 20133 Milano Tel. 02 73 37 51 – Cell. 339 146 62 68 E-mail: [email protected] domenica 21 settembre 2014 domenica 29 giugno 2014 ogni volta alle ore 17.00 (pomeriggio) alle ore 7.00 di mattina all’ingresso centrale e prenderemo il treno alle 7.25. Dalla Stazione Nervi andremo due passi a piedi alla vicina chiesa. Lì visiteremo la chiesa guidati dal pastore Betz e celebreremo un breve culto. Dopo un pranzo “fatto in casa” nel giardino della chiesa invitiamo tutti ad una passeggiata attraverso i bei parchi della zona e lungo il mare. A piacere sussiste la possibilità di fare anche altro. Nel tardo pomeriggio torneremo in treno e raggiungeremo Milano verso sera. Tariffa di partecipazione: €uro 35.L’iscrizione (il più presto possibile, perché dobbiamo programmare il tutto) presso l’Ufficio Parrocchiale Via Marco De Marchi, 9 – 20121 Milano (Metro 3: Turati; Bus 43 + 94; Tram 1) Tel. & Fax: 02 655 28 58 E-mail: [email protected] Homepage: www.ccpm.org Cordiali saluti Robert Maier, pastore riformato 22 N. 6, giugno 2014 Un’alunna vince il premio della miglior salsa estera Premio a minicuoca della Scuola Svizzera di Caslino di Cadorago (Como) La 14cesima edizione della gara Minicuochi, organizzata da Aclichef-Como domenica 13 aprile 2014 ha visto protagonisti 31 bambini dai 6 ai 13 anni, di cui anche alcuni nostri allievi della SSM – Campus Caslino. Nello specifico una nostra alunna della 3a elementare ha vinto il premio di migliore salsa estera. Hanno stupito non solo l’abilità dei piccoli gourmet, ma anche la grande affluenza di pubblico venuto a rimirare questa originale performance e, ovviamente, ad assaggiare i piatti. Mountainbikeschnupperkurs Caslino 30 Kinder der Schweizerschule Mailand nahmen am 1. Mountainbikeschnupperkurs in Caslino teil. Der gelungene Anlass fand auf dem neu erstandenen Grundstück der Schweizerschule Caslino statt und wurde von Ilaria Balzarotti (bekannte Mountainbikerin) und Alessandra Maletta perfekt organisiert. Vive da qualche anno nella Casa di riposo di via Romita Die jungen Biker waren mit grosser Begeisterung am Werk und überwanden die aufgebauten Hindernisse mit zunehmender Sicherheit. Auf nächsten September planen die Organisatorinnen die Eröffnung einer Mountainbikeschule in Caslino. Christian Zwingli, Direttore Campus Caslino I 105 anni di Pia Carbonara festeggiati a Domodossola con la Console Elisa Canton Un mazzo di fiori e una scatola di cioccolatini svizzeri. È questo il dono che il Console di Svizzera a Milano con delega per Expo 2015, Elisa Canton, ha voluto consegnare alla Signora Pia Carbonara di Domodossola, cittadina con nazionalità italiana e elvetica, che il 5 febbraio scorso ha festeggiato 105 anni. In occasione della sua visita nella Casa di riposo di via Romita, il Console Canton è stata accolta molto amichevolmente da un conoscente della Signora Carbonara, dalla Direttrice della struttura in cui abita da qualche anno e dal Vice sindaco di Domodossola Liliana Graziobelli. Dopo essersi intrattenuta brevemente con la festeggiata, che purtroppo per l’età ormai avanzata non è stata in grado di esprimersi come avrebbe voluto, il Console Canton è stata accompagnata in Municipio dove ha avuto modo di dialogare anche con l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune Antonio Leopardi e di visitare con quest’ultimo il centro storico di Domodossola. Resterà sempre un bel ricordo del particolare apprezzamento della Signora Carbonara per i cioccolatini che, si sa, sono una dolce tentazione anche a quell’età. Elisa Canton 23 N. 6, giugno 2014 Per parlare della Svizzera, della storia e dell’economia Rome Swiss Network ospite di Rai 1 nel programma televisivo Unomattina La crisi e la ripresa della emigrazione verso la Svizzera è stato il tema centrale affrontato da Fabio Trebbi, Presidente del Circolo Svizzero Roma e da Goffredo Russo Wälti membro coordinatore del Comitato fondatore di Rome Swiss Network ospiti, in diretta, della trasmissione televisiva UNOMATTINA andata in onda lo scorso martedì 13 maggio dalle ore 9.40 alle ore 10.00. Il programma televisivo in onda sul canale RA1, con notizie su politica, economia e lavoro, approfondimenti, collegamenti con l’Italia e il resto del mondo, per interpretare i cambiamenti della società, del costume, delle abitudini degli italiani e molto altro, racconterà l’Italia di oggi tra crisi e voglia di ripresa. Oggi la Svizzera è un paese ricco ma la vita non è stata sempre facile. Fino alla II Guerra mondiale, c’erano più emigranti che immigranti. La maggior parte partiva per fuggire la povertà, altri, dal XVI secolo emigrarono per sfuggire alle persecuzioni religiose. Alcuni di loro avevano mestieri apprezzati sul mercato: artigiani, lavorazione del marmo, pasticceria, cioccolatai e caffetterie, spazzacamini, vetrai, scalpellini, maestranze artistiche, audaci cercatori d’oro. Per circa 450 anni il mestiere più noto esportato dalla Svizzera era quello del soldato. Si è calcolato che tra il 1400 e il 1848 più di due milioni di svizzeri combatterono come mercenari in guerre straniere. Con l’introduzione della legge federale contro il mercenariato del 1848, gli emigranti sono diventati banchieri, negozianti ed industriali. Dopo la definitiva proibizione del 1859 l’unica eccezione rimasta é la Guardia Svizzera Pontificia. Il CSR con la sua storia di 128 anni si è presentato come soggetto attivo per implementare il rapporto italo svizzero nella innovazione per superare la crisi italiana. Solo quest’anno il Circolo ha promosso ben 9 incontri-dibattiti su questioni attuali economico sociali quali ad esempio energia, turismo, rifiuti economia sostenibile tutto documentato sul sito web circolosvizzero.it. Euromediterraneità, progetto comune? L’Italia è lo sbocco naturale della Svizzera sul bacino mediterraneo: unendo la creatività Italiana e la cultura svizzera. Dagli anni Novanta si è accentuato il trasferimento di imprenditori italiani in Svizzera, soprattutto nel Canton Ticino (favorita dalla vicinanza geografica, dalla lingua italiana a dalla sua politica di marketing territoriale). Le ragioni di questi trasferimenti sono principalmente: la burocrazia svizzera più snella, il carico fiscale più modesto, migliori infrastrutture e la presenza di parchi tecnologici. www.circolosvizzeroroma.it Convegno promosso anche con la collaborazione del Circolo Svizzero di Roma Italia e Svizzera insieme per i mercati asiatici Quali scenari economici potrebbero verificarsi se si riuscisse a mettere insieme la precisione svizzera, la creatività italiana e le occasioni offerte dallo sterminato mercato cinese? Non si tratta di un luogo comune, ma è l’obiettivo ambizioso del Circolo Svizzero di Roma che ha dato appuntamento ad imprenditrici ed imprenditori, svizzeri ed italiani, desiderosi di fare business nei mercati cino-asiatici. Questo é l’articolo apparso sul Corriere della Sera lo scorso 2 maggio che ha illustrato l’incontro tenuto presso il Grand Hotel Minerva, sul tema “Italia e Svizzera per affrontare insieme i mercati asiatici”. Una collaborazione volta ad affrontare insieme i mercati asiatici. L’evento seminariale promosso ed organizzato dal Circolo Svizzero Roma (CSR), dall’Associazione della Piccola e Media Impresa Euromediterranea – APIEUROMED e dall’Associazione Italia China MED, per proporre un “modello” di nuovo bacino di mercato/prodotto atto a realizzare un settore in continua evoluzione come il “Made in Italy tecnico e scientifico volto all’ innovatività culturale e finanziaria svizzera per affrontare con successo i mercati Cino-Asiatici”. Una collaborazione, quella dei proponenti, finalizzata ed organizzata per attrarre nuovi investimenti e valutare sinergicamente sboc- chi e socio – economici – lavorativi congiunti. Durante l’incontro sono state presentate le specifiche delle potenzialità offerte dai mercati cinesi asiatici ad un asse Italia – Svizzera. Il mercato cinese necessita di investire per Il presidente Fabio Trebbi con due relatori. sviluppare prodotti, creare reti commerciali (network) mondiali. Una realtà che vuole portare innovazione imprenditoriale per una segue a pagina 24 24 N. 6, giugno 2014 continua da pagina 23 nuova filosofia operativa economico – finanziaria. Il governo popolare della citta di Yaya, sta realizzando un programma – intervento per proporre la città cinese come nuovo polo innovativo lavorativo. Una realtà unica che unirà oriente ed occidente, un ponte virtuale e reale che darà vita ad un unico centro professionale e commerciale. Le procedure interne per l’approvazione dell’Accordo di libero scambio tra la Svizzera e la Cina si sono concluse e dunque l’ALS entrerà in vigore il prossimo 1° luglio 2014. Questo accordo bilaterale di ampia portata era stato firmato il 6 luglio 2013 dal consigliere federale Johann Schneider-Ammann e dal ministro del commercio cinese. L’ALS migliora l’accesso reciproco ai rispettivi mercati per le merci e i servizi, aumenta la sicurezza giuridica in materia di proprietà intellettuale e, in generale, per gli scambi economici bilaterali. L’ALS prevede l’eliminazione totale o parziale dei dazi doganali su gran parte del commercio bilaterale, contemplando talvolta dei periodi transitori. L’accordo bilaterale in materia di lavoro e occupazione, stipulato contemporaneamente con l’accordo di libero scambio, entrerà in vigore già il 9 giugno. I lavori sono stati presieduti dal Presidente del Circolo Svizzero Roma, Dr. Fabio Trebbi, introdotti dall’Ing. Alessandro Di Loreto, dell’Associazione ITALI – CHINA MED, e coordinati dal Prof. Fabrizio Traversi, Presidente dell’APIEUROMED. L’esauriente relatore è stato il Dr. Arrigo Montella, che ha risposto alle domande di un pubblico attento, interessato, curioso e propositivo. La serata seminariale è stata chiusa splendidamente con la professionale accoglienza del Grand Hotel Minerva e dalla “stellare” cucina del suo chef napoletano. È possibile proporre interventi programmati sul tema “sviluppo mercati cinesi” scrivendo un quesito ed inviandolo a “Circolo Svizzero – via Marcello Malpighi, n. 14 – 00161 Roma oppure a [email protected]”. Sul sito web, verranno date le risposte nell’apposita rubrica che verrà costituita a disposizione degli interessati ed a cura della scrivente. Fabiana Traversi In Coppa Italia di fioretto Una buona gara di Claudia Svalduz Dopo il recente successo del Palariccia dello scorso aprile durante la “Coppa Lazio” che ha visto la qualificazione alla Coppa Italia Nazionale della categoria assoluti, della campionessa Claudia Svalduz con i colori del Circolo Svizzero si è svolta domenica 11 maggio ad ancona la gara per coppa Italia nazionale individuale fioretto femminile. La nostra Maestra Claudia Svalduz con le insegne del Circolo Svizzero ha sfiorato la qualificazione ai campionati italiani assoluti. Dopo un girone superato anche se non in maniera eccelsa, è riuscita a battere nel tabellone di diretta ai 128 due giovani pro- messe del club scherma Roma accedendo così al tabellone dei 32. La campionessa si è arresa invece per entrare nei 16, traguardo utile per la qualificazione, con la giovane padovana Argenti che ha concluso la gara arrivando al 2° posto. Ci congratuliamo con la Maestra Claudia Svalduz per l’ottimo traguardo raggiunto che ha permesso di far conoscere il nome della nuova Società della Comunità svizzera a livello sportivo – schermistico nazionale. Ancora un evviva per i buon risultato che il Circolo Svizzero ha portato a casa. www.circolosvizzeroroma.it Benvenuti Welcome Bienvenue Willkommen Il VICTORIA albergo romano di PRIMISSIMA CLASSE • Costruito nel 1899 • Rinnovato, combina stile classico e comfort moderno • Un angolo di quiete nel centro storico, affacciato sul Parco di Villa Borghese, a due passi da Via Veneto e dalle vie più famose per lo «shopping» Con piacere Vi proponiamo l’atmosfer a del nostro RISTOR ANTE BELISARIO • la sua cucina classica italiana e le specialità regionali regionali sfiziosamente rivisitate • La CULTUR A DEI VINI ITALIANI è espressa in una carta ben selezionata, composta sopr attutto da «BEST BUYS » • Il VIC’ S BAR, piacevole punto d’ incontro, il giardino pensile SOPR A I PINI, BAR E RISTOR ANTE, romantico ritrovo estivo, completano il vostro indimenticabile soggiorno a roma Proprietà e gestione Svizzer a R.H. Wirth - N.A. Labhart (gen. Mgr.) 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I componenti degli Stati Esteri presenti sul territorio hanno così voluto dare “continuità” al percorso affidato ed intrapreso dal Console Vitetta due anni orsono, ritenuta una delle armi vincenti per poter sempre di più essere presi in considerazione nei rapporti con gli Enti, le Amministrazioni, il mondo imprenditoriale ed il suo tessuto economico, in primis quello alla voce “Turismo”, ed anche in alcuni settori in passato poco attenzionati, quali quello dei giovani e del mondo scolastico. Il Corpo Consolare della Calabria quindi manterrà per il prossimo biennio 2014/2016 la sua Sede ancora presso il Consolato Onorario Elvetico, che tramite il Decano Avv. Vitetta, che ha ringraziato per la stima e la rinnovata fiducia ricevuta da Colleghi delle altre diplomazie, sta continuando ad operarsi affinchè anche in una Regione come la Calabria si realizzi una positiva integrazione tra la popolazione locale e gli stranieri che vi risiedono stabilmente, oltre quelli che vi soggiornano per motivi turistici soprattutto nei mesi estivi, attirati dalle bellezze della cultura della Magna Grecia, che in alcuni Centri si respira ancora a piene mani, oltre che dalle lunghissime spiagge e dal mare cristallino che lambisce per centinaia di chilometri tutta la Calabria. E proprio in ottica di migliorare sempre di più quest’efficienza nel tessuto sociale e nei rapporti tra i popoli di diversa Circolo Svizzero di Roma Circolo Svizzero di Firenze Prossime proposte La stagione 2013-2014 del Circolo Svizzero di Firenze si avvia alla conclusione. Dopo l’assemblea generale ordinaria nella quale la presidente in carica Marianne Pizzi è stata riconfermata insieme all’intero comitato, sono state definite le attività in calendario fra maggio e giugno. Come già accennato nei numeri precedenti della Gazzetta Svizzera, il 16 maggio si è svolta l’ultima serata del Cineforum (un’iniziativa che sarà ripetuta in futuro), mentre il 25 maggio c’è stato l’incontro col Circolo svizzero dell’Umbria per la visita alla Fondazione Scienza e Tecnica a Firenze, seguita da un simpatico pranzo nei locali di Via del Pallone. Il 31 maggio gli artisti del circo “En piste” sono tornati ad esibirsi, dopo la prima fortunata performance di qualche tempo fa. Come tradizione, infine, chiuderà la stagione la cena di inizio estate, programma- (per partecipare agli eventi sociali è necessario essere Soci ed è gradito un cenno di prenotazione presso la Scuola Svizzera 06 440 21 09 oppure [email protected]): Venerdì 6 giugno ore 20.00 Cena d’estate Menu proposto: Verdure gratinate, Patè di fegato, pane, Hörnli mit Gehacktem (carni miste: maiale, manzo, vitellone) accompagnate da cipolline in agro dolce, Apfelstrudel mit Vanillecreme. Appuntamento: giardino della Casa Svizzera – Roma, via Marcello Malpighi 14 Per informazioni e prenotazioni consultare il sito web: www.circolosvizzeroroma.it etnia, che il Console Vitetta promuove nuove sinergie nei vari settori che possono essere impiegati quali “veicoli di promozione” per dare la giusta visibilità a Paesi stranieri come la Svizzera e gli altri presenti sul territorio, in un ottica di interscambi e totale reciprocità con la popolazione di Calabria. Confermati dall’Assemblea la presidente e il Comitato ta quest’anno per il 20 giugno, in Via del Pallone. Si tratta di un evento sempre molto amato dai soci, e se le condizioni meteorologiche lo permetteranno, ci sarà la possibilità d’intrattenersi anche nel cortile antistante il Circolo, in piacevole conversazione. Alcuni soci potranno poi ritrovarsi il 1° agosto in occasione della festa nazionale svizzera che si svolgerà come d’abitudine presso il Park Palace Hotel, sede del consolato onorario di Svizzera a Firenze. Il comitato è già al lavoro per definire una bozza generale della prossima stagione, che inizierà a settembre-ottobre. Nel corso della riunione del 12 maggio sono state già avanzate alcune interessanti proposte per iniziative di vario genere, che dovrebbero incontrare il favore dei soci. David Tarallo 26 N. 6, giugno 2014 Visita guidata a uno dei più bei monumenti d’Italia Il Circolo Svizzero di Napoli alla splendida Reggia di Caserta Sabato 29 marzo 2014 il Circolo Svizzero di Napoli ha organizzato una visita guidata della splendida Reggia di Caserta, definita da molti studiosi ed amanti dell’arte più bella e sontuosa di quella di Versailles. A volere la sua costruzione fu, divenuto re di Napoli, l’illuminato Carlo di Borbone, figlio di Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese, che affidò nel 1751 il grandioso progetto e la sua esecuzione a Luigi Vanvitelli, famoso architetto della Curia pontificia. Il lavoro fu fatto alla perfezione, ma subì un arresto quando re Carlo nel 1759 partì per la Spagna per succedere al fratello che era defunto. Questo enorme e lussuoso complesso fu molto contestato, quando, essendo salito al trono il figlio di re Carlo, Ferdinando IV, di appena otto anni, il potere passò nelle mani di ministri potenti, tra i quali Bernardo Tanucci. Dopo il matrimonio del nuovo giovanissimo sovrano con Maria Carolina d’Austria, la coppia reale fece riprendere la costruzione che raggiunse quindi la sua definitiva bellezza. Entrando nell’ampio atrio della Reggia, dominato dalla statua di Carlo di Borbone sul dorso di un leone, si apre l’importante scalone d’Onore coperto da una ingegnosa doppia volta ellittica affrescata, creata così dal Vanvitelli per nascondere ai nobili ospiti i musicisti ed i cantanti che li avrebbero deliziati con i loro suoni e canti durante le feste importanti. Abbiamo avuto la fortuna di poter salire, attraverso ripide scale, fino ai sottotetti, dove abbiamo molto ammirato il fitto sistema di impalcature, ancora perfetto, in travi di robusto legno di ciliegio che sostengono queste volte, che ci ha mostrato la Il gruppo dei soci negli splendidi giardini della Reggia di Caserta. eccezionale genialità dell’architetto nell’ideare questa struttura. Continuando il nostro percorso, arrivati al vestibolo superiore, siamo entrati nella Cappella Palatina, nella quale gli esperti vedono precise somiglianze con quella di Versailles, e negli altri lussuosi ambienti di rappresentanza. Il successivo lungo susseguirsi di stanze, tutte riccamente ornate con marmi, pregevoli pitture e tipici arredamenti delle varie epoche, mostrano i diversi gusti dei regnanti che hanno fatto eseguire questi nobili appartamenti privati. Attraversando la camera da letto di Francesco II e quella di Gioacchino Murat, siamo giunti nell’ala del palazzo abitata prima da Ferdinando IV e poi da Ferdinando II, con volte finemente affrescate con allegorie mitologiche. In seguito, in una sala ellittica, abbiamo ammirato un bellissimo Presepe napoletano del 1700, formato da più di 1200 figure; nella Biblioteca Palatina della colta Maria Carolina d’Austria ci siamo stupiti nell’apprendere che la sovrana possedeva ben 14.000 volumi; nella Pinacoteca sono invece esposti numerosissimi dipinti di artisti italiani ed europei, raffiguranti soprattutto i sovrani borbonici fino a Francesco II e Maria Sofia di Baviera. Dopo il nostro lungo percorso all’interno della Reggia, siamo arrivati nel famoso Parco definito uno dei più belli d’Italia. La sua imponenza ed il suo fascino sono impossibili da descrivere. Il viale centrale lungo tre chilometri attraversa immensi giardini alberati, ornati da getti d’acqua, rapide, cascate, gruppi statuari, fino ad arrivare in alto alla Grande Cascata, famosa per la ricca fontana che rappresenta il mito di Diana ed Atteone, dalla quale si ammirano veramente il genio e la bravura di Luigi Vanvitelli e del figlio Carlo che lo sostituì alla sua morte. Dopo esserci soffermati a lungo ad apprezzare tutte queste bellezze, siamo risaliti su uno degli autobus che accompagnano su e giù i visitatori in questo Parco fantastico, salutandoci, in attesa del nostro prossimo appuntamento. Gabriella Moesch Lezza 27 N. 6, giugno 2014 Per la prima volta nel Circolo Svizzero del Trentino Socio nel direttivo del Collegamento e nomina di due soci onorari Il 9 aprile scorso si è svolta, presso l’Hotel America di Trento, l’Assemblea generale del Circolo svizzero del Trentino. Il Presidente, Rodolfo Menna, dopo un saluto di benvenuto, ha presentato il consuntivo generale sull’attività del Circolo nell’anno appena trascorso. In particolare, ha comunicato che il consigliere Pietro Germano è stato nominato nel direttivo del Collegamento svizzero in Italia e sottolineato come tale nomina, la prima all’interno di questo organismo, sia motivo di soddisfazione per il Circolo trentino. Il Presidente ha informato inoltre i presenti che nell’ultima seduta del Comitato si è deliberato di proporre all’Assemblea la nomina a “socio onorario” di due soci che, negli anni, hanno dimostrato un grande attaccamento al Circolo, collaborando e partecipando attivamente alle sue iniziative. Anche in questo caso il Presidente ha messo in evidenza che tali nomine sono proposte per la prima volta nella storia trentennale del Circolo svizzero del Trentino. L’Assemblea ha approvato all’unanimità e nominato quindi soci onorari Paolo Deanesi e Oswald Siegrist. Dopo avere esaurito la discussione sui rimanenti punti all’ordine del giorno l’Assemblea ha riconfermato, all’unanimità, il Comitato di- rettivo per il biennio 2014/2015, che risulta essere così composto: Presidente: Rodolfo Menna Vice Presidente: Pierino Zing Segretaria: Elisabeth Zeni-Engel Tesoriere: Martha Spahni Consiglieri: Pietro Germano, Armano Paolazzi, Adolf Walser Revisori dei conti: Esther Moser-Thomann, Adrienne Caldana-Gygax. A chiusura dell’Assemblea è stata offerta a tutti i presenti una merenda. Avrebbe voluto partecipare al Congresso del Collegamento a Torino In memoria dell’ingegnere Paolo Sala ex presidente del Circolo Svizzero Duramente provato da una inguaribile malattia si è spento ai primi di maggio l’ing. Paolo Sala. Vorremmo ricordarlo ai lettori della Gazzetta riportando qui di seguito quanto lui stesso aveva preparato poco tempo fa per il volume «Svizzera-Piemonte: un confine che unisce». F. S. Dei due fratelli Sala, Cirillo e Romeo, giunti in Piemonte nella seconda metà dell’Ottocento, il primo fece parte del Corpo Volontario Ticinese nella seconda guerra di Indipendenza e raggiunse il grado di Colonnello; il secondo intraprese l’attività di costruttore edile. All’operosità del Sala, sia come imprenditore privato che come costruttore nell’Azienda generale del patrimonio privato del Re, si debbono interventi di costruzione nella tenuta della Mandria a Venaria Reale e nelle tenute di Mirafiori, Fontanafredda e Valdieri, il ponte sul Sangone tra Torino e Stupinigi e la edificazione sempre a Torino, del Teatro Vittorio Emanuele, ora sede dell’Auditorium della Rai. Il figlio Alberto, ingegnere, realizza le prime strutture in cemento armato quando questa tecnologia era ancora in fase semi-sperimentale costruendo importanti edifici industriali per la FIAT e la Michelin. Il nipote Paolo, pure Paolo Sala all’inaugurazione dei restauri della Cappella dei Luganesi. ingegnere, si dedica all’industria automobilistica assumendo incarichi direttivi in varie aziende per la progettazione di carrozzerie per auto ed autobus. Paolo ricopre la carica di Presidente del Circolo Svizzero di Torino dal 1975 al 1999. Come il padre, risulta essere il fedele custode dei seicenteschi verbali della Compagnia di Sant’Anna dei Luganesi in Torino da cui è possibile trarre preziosissime notizie sulla loro attività, nazionalità, e sui paesi di origine dei suoi membri. Nel 1988-89 promuove il restauro della Cappella di Sant’Anna nella chiesa di San Francesco d’Assisi a Torino, il patronato della quale, con “diritto di sepoltura”, era stato concesso da Carlo Emanuele I alla Compagnia di Sant’Amna il 19 febbraio 1636 subito dopo avere istituito l’Università dei Luganesi. www.gazzettasvizzera.it www.revue.ch le plaisir d’unevisita visite. FateciFaites-nous dunque ildonc piacere di una 28 N. 6, giugno 2014 I risultati del concorso (le risposte esatte sono indicate in rosso) Il quiz del Congresso di Torino 2014 1. Come si salutano due adulti che non si conoscono, in Schwiizerdütsch? A = sali B = grüezi C = grüesdi 7. Il Fondo Nazionale Svizzero (FNS) è stato fondato nel 1952 per promuovere A = il terzo pilastro B = la ricerca scientifica C = l’AVS 2. Chi è il promotore principale della nuova legge sugli Svizzeri all’Estero? A = Filippo Lombardi B = J.-S. Eggly C = Nicoletta Sommaruga 8. Qual è la particolarità della discesa di sci del Lauberhorn? A = è la più lunga B = è la più ripida C = è la più difficile del mondo 3. I giovani sciatori svizzeri che gareggiano in Coppa Europa, hanno ottenuto risultati eccellenti. Quante coppe hanno vinto sulle 12 in palio? A = 10 coppe B = 9 coppe C = 8 coppe 4. Quanti comuni esistono ca. in Svizzera? A = ca. 3’000 comuni B = ca. 2’600 comuni C = ca. 2’000 comuni 5. In quale anno è stato fondato a Ginevra il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR)? A = 1863 B = 1893 C = 2003 6. Chi ne è stato il fondatore? A = Guglielmo Tell B = Henri Dunant C = Henri Guisan 9. Quale autore russo del 19mo secolo si rovinò al casinò di Saxon? B = Dostoevskij C = Tolstoi A = Asimov 10.Quale divisione dell’Esercito Svizzero fu creata nel 1941. A = La Marina Svizzera B = Fucilieri di Montagna C = Bersaglieri 11.Nel 2001 la Posta Svizzera emise un francobollo con un odore particolare. Quale ? A = genziana B = cioccolata C = miele 12.Che cosa ha inciso il gruppo giurassiano ”Bélier” sulla pietra dell’Unspunnen? A = la croce svizzera B = lo stemma del giura C = le 12 stelle dell’UE Nostalgia? Chiama casa gratis e senza limiti con Swisscom iO. io.swisscom.ch 29 N. 6, giugno 2014 13.Quante donne fanno parte del consiglio federale quest’anno? A = 2 B = 3 C=4 14.Chi è il Presidente della Confederazione quest’anno (2014)? A = Ueli Maurer B = Didier Burkhalter C = Evelyne Widmer-Schlumpf 15 Qual’è la distanza dall’estremo settentrione a quello meridionale in linea d’aria? A =260 km B = 315 km C = 220 km 16.Il sindaco di quale luogo italiano ha tenuto il discorso del 1° maggio a Zurigo? A = Lampedusa B = Firenze C = Arezzo 17.In quale anno venne approvata la creazione del “Franco Svizzero” A = 1848 B = 1850 C = 1852 18.In preparazione del congresso 2015: Aggiungete alle sigle dei seguenti partiti svizzeri la sigla in tedesco o in francese: Partito Liberale Radicale PLR PRD – FDP Partito Evangelico PE PEV – EVP Partito Socialista Svizzero PS PSS – SPS francese – tedesco 19. Quanti Euro contiene questo vasetto di vetro? EURO 57,32 I premi del concorso sono stati offerti da: SVIZZERA TURISMO. “Sconcerto per il voto del 9 febbraio” Napolitano in Svizzera Visita a Berna e Lugano «Il percorso europeo della Svizzera ha subito una battuta di arresto» con l’accettazione dell’iniziativa del 9 febbraio scorso contro l’immigrazione di massa. Lo ha detto a Berna il presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano, in Svizzera per una visita di Stato di due giorni, che è proseguita a Lugano. Dal canto suo, il presidente della Confederazione Didier Burkhalter ha chiesto all’Italia la fine delle “liste nere” fiscali contro imprese e persone svizzere. Nel suo discorso Napolitano si è espresso in questi termini: «Siamo troppo amici per nascondervi lo sconcerto provato nell’apprendere un risultato che si pone in controtendenza rispetto alla consolidata politica europea della Confederazione». Il presidente italiano ha preso atto della decisione sovrana dell’elettorato svizzero, ma auspica che «il modesto margine di vantaggio dei “sì” lasci ampio spazio al confronto sui possibili scenari di collaborazione su questo spinoso terreno tra Svizzera e Unione Europea». Il capo dello Stato italiano si è detto peraltro soddisfatto della recente adozione del mandato di negoziazione in vista di un accordo istituzionale tra Svizzera ed UE. A suo avviso, la presidenza italiana dell’UE nel secondo semestre del 2014 potrebbe contribuire a «facilitare la comprensione » tra i due attori. Napolitano si è inoltre detto convinto che il voto del 9 febbraio non rimetterà in discussione «le caratteristiche fortemente ancorate nella storia della Svizzera» di accoglienza degli immigrati. 30 Elezioni e votazioni cantonali e comunali N. 6, giugno 2014 Il PBD tiene bene e si rinforza nelle elezioni cantonali grigionesi Nel cantone della consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf, il Partito borghese democratico (PBD) non ha subito il tracollo che si è verificato nel canton Berna, ma si è perfino rinforzato. Come già quattro anni fa, l’UDC non è invece riuscita a entrare in governo con il consigliere nazionale Heinz Brand. Tutti gli uscenti sono stati rieletti, con in testa Barbara Janom Steiner (PBD), seguita da Mario Cavigelli (PDC), Christian Rathgeb (PLD), Jon Domenic Parolini (PBD) e Martin Jaeger (PS). Il governo continuerà dunque a essere composto da 2 PBD, 1 PDC, 1 PLD e 1 PS. Parolini ha vinto alla distanza la lotta contro l’UDC Heinz Brand, mentre i sondaggi li davano in parità. Assumerà probabilmente la direzione del Dipartimento dell’economia pubblica e socialità, lasciato libero da Trachsel. Anche i risultati del Gran Consiglio confermano la buona tenuta del PBD, ma anche un avanzamento dell’UDC, a scapito dei Liberali, che sono i perdenti di questa elezione. Glarona di nuovo al voto Nel canton Glarona si dovrà votare di nuovo in giugno per designare il successore del consigliere agli Stati UDC This Jenny, ritiratosi in febbraio causa malattia. Nessuno dei 7 candidati in lizza ha raggiunto la maggioranza richiesta. Il maggior numero di voti è andato all’UDC Werner Hösli. Ballottaggio anche a Basilea-Città Nella votazione per la successione di Carlo Conti nel governo di Basilea-Città, nessuno dei 4 candidati ha raggiunto la maggioranza assoluta. In testa è risultato il PPD Lukas Engelberger, seguito dalla Verde liberale Martina Bernasconi. Carlo Conti aveva annunciato a sorpresa in gennaio le dimissioni, dopo aver ammesso di non aver riversato Fr. 110’000.- di indennità per attività accessorie, che nel frattempo ha rimborsato. Equilibri immutati a Nidvaldo La composizione del governo del semicantone di Nidvaldo non ha subito cambiamenti. Alfred Bossard, del PLR, e Othmar Filliger del PPD, alla prima esperienza nel governo cantonale, hanno chiaramente superato il secondo turno elettorale. L’esecutivo cantonale continuerà quindi a comporsi di 3 rappresentanti del PLR, 2 del PPD e 2 dell’UDC. Il Verde Konrad Wagner non è quindi riuscito a compiere il passo in governo. Sì del Ticino a misure fiscali Gli elettori ticinesi erano chiamati ad espri- mersi su tre argomenti. In votazione hanno accettato il sistema del freno ai disavanzi, che introduce anche il moltiplicatore cantonale d’imposta e l’amnistia fiscale. Hanno invece respinto con il 52,7% di voti contrari la riforma dei criteri di calcolo di sussidi cantonali di cassa malati che avrebbe permesso un risparmio di 14 milioni di franchi. Vaud: protezione moderata nel Lavaux I cittadini del canton Vaud hanno respinto con oltre i due terzi dei voti la terza iniziativa cantonale dell’ambientalista Franz Weber (“Sauvez Lavaux”). Hanno però accettato il controprogetto del Gran Consiglio che restringe la zona di protezione edilizia da 40 a 20 ettari. L’iniziativa avrebbe in pratica vietato qualsiasi edificabilità. Neuchâtel pioniere dell’energia eolica I cittadini del canton Neuchâtel hanno chiaramente respinto un’iniziativa che chiedeva la votazione popolare obbligatoria per qualsiasi impianto di energia eolica. Hanno però accettato un controprogetto che prevede l’istallazione massima di 59 turbine eoliche. Da notare che il controprogetto è stato accettato anche nelle zone più direttamente interessate. Mühleberg in servizio fino al 2019 I cittadini del canton Berna hanno respinto un’iniziativa che chiedeva l’arresto immediato del reattore della centrale atomica di Mühleberg, dal momento che la chiusura della centrale è già prevista. Secondo i promotori, ogni anno d’esercizio aumenta il rischio nucleare. Il Parlamento aveva già respinto l’iniziativa. San Gallo per le energie rinnovabili I cittadini del canton San Gallo, in votazione popolare, hanno accettato un complemento alla Legge sull’energia che prevede l’aumento da 2,4 a 5,4 milioni di franchi dei mezzi a disposizione per la promozione delle energie rinnovabili. La votazione era resa necessaria da un’iniziativa dei Verdi che chiedevano incentivi annuali per 50 milioni di franchi. L’iniziativa è però stata respinta. Governo più piccolo in Appenzello I cittadini del canton Appenzello Esterno hanno deciso di ridurre da 7 a 5 i membri del Consiglio di Stato. Nel contempo il loro impiego passa però da parziale a totale. Borse private a Lucerna Nel canton Lucerna si è molto dibattuto sulla nuova Legge per il finanziamento della formazione. Essa permette infatti di sollecitare anche fondazioni e privati a sostenere con i mezzi propri la formazione degli studenti. L’allarme suscitato da chi temeva una privatizzazione della formazione è stato però respinto con il 70,3% dei favorevoli alla nuova legge. No di Sciaffusa al Reno più alto Il corso normale del Reno a 390,8 metri sul mare viene mantenuto. Il popolo ha infatti respinto una modifica della Legge sull’economia delle acque che avrebbe permesso un allentamento nella protezione del Reno. La modifica di legge avrebbe permesso la costruzione di una seconda centrale elettrica lungo le celebri cascate. Dialetto all’asilo in Argovia Dopo Zurigo, anche i cittadini del canton Argovia hanno approvato un’iniziativa popolare che chiede che nelle scuole dell’infanzia del cantone venga parlato soltanto il dialetto del posto. Il 55,5% di voti favorevoli crea una certa sorpresa, poiché in cantoni come Glarona e Lucerna simili iniziative sono state respinte e nel canton Soletta non hanno raccolto un numero sufficiente di firme. Bus meno cari a Ginevra Nel canton Ginevra è stata accettata per la seconda volta un’iniziativa che propone di ridurre le tariffe dei trasporti pubblici. La prima votazione era stata annullata a causa di un errore nelle spiegazioni. Soletta riduce il digiuno federale Nel canton Soletta, il tradizionale “digiuno federale” non è più considerato un alto giorno festivo. Di conseguenza non sono più vietate tutte le manifestazioni. Contemporaneamente i cittadini hanno deciso anche di partecipare al Concordato anti-hooligan. No di Chiasso al “TrenHotel” I cittadini di Chiasso hanno respinto un credito che avrebbe permesso di ospitare nella stazione di confine un treno che fungesse da albergo durante l’Expo 2015 a Milano. Sì alla trincea di Massagno I cittadini di Massagno hanno approvato una convenzione fra Massagno e Lugano per la copertura dell’attuale trincea in cui passa la ferrovia, per permettere la realizzazione di un campus universitario e di un parco pubblico. L’idea era molto combattuta, ma il Municipio è riuscito a ottenere il 67,9% di voti favorevoli. Aus dem Bundeshaus 31 N. 6, giugno 2014 Wie plane ich meine Auslandsreise? «Ich habe in der Zeitung gelesen, dass Sie hier sind. Wie sieht es in Thailand aus?», fragt die Dame, noch bevor sie richtig an unserem EDA-Stand angekommen ist. Diese Frage wurde uns an den Ferienmessen in Basel und Genf, an denen wir vertreten waren, häufig gestellt. Die Reisenden machen sich Sorgen wegen politischer Unruhen. Sollen sie ihre Reise jetzt reservieren und vom Frühbuchrabatt profitieren oder noch abwarten und die Lage beobachten? Das muss natürlich jede und jeder für sich selbst entscheiden, aber wir können ihnen zeigen, wo und wie sie die Reisehinweise des EDA finden. Mit zwei Tablets haben wir Zugang auf unsere InternetSeite. «Die neueste Technologie», stellt ein junger Mann anerkennend fest. «Kann man die auch mitnehmen?» Reisevorbereitung Ein Tablet erhält er natürlich nicht, dafür unsere Reise-Checkliste im Kreditkartenformat. Wer sie Blatt für Blatt durcharbeitet, informiert sich in den Reisehinweisen über die Sicherheitslage und in Reiseführern über Kultur und Sehenswürdigkeiten, beantragt sein Visum rechtzeitig, macht die nötigen Impfungen – kurz: ist optimal auf die Reise vorbereitet und verhält sich im Ausland risikobewusst. Zur Reisevorbereitung gehören zudem n eine umfassende Reiseversicherung. Sie übernimmt je nach Vertrag Kosten bei Krankheit, Annullierungen oder Umbuchungen und leistet Unterstützung nach Diebstahl von Geld und Ausweisen oder bei Unfall etc. n das Online-Erfassen der Reisedaten auf itineris, der Registrierungsplattform des EDA. So können wir die Reisenden im Krisenfall einfacher kontaktieren. Die registrierten Personen erhalten ein SMS oder E-Mail, wenn sich die Sicherheitslage in ihrem Aufenthaltsgebiet massiv verschlechtert. Die Online-Registrierung itineris ist aber kein Vorwarnsystem für Naturereignisse wie Erdbeben, Tsunami, Wirbelstürme etc. In solchen Fällen sind immer die Warnungen und Anweisungen der zuständigen lokalen Behörden zu befolgen. Ein reisefreudiges Volk Passionierte Reisende erzählen uns an der Messe von ihren Erlebnissen und Reiseplänen. Was wir aus den Statistiken wissen, spüren wir hier: Die Schweizerinnen und Schweizer sind reisefreudig. Die Reisehinweise mit der Einschätzung der Sicherheitslage in 176 Ländern und allgemeinen Tipps für die Reisevorbereitung und für unterwegs sind denn auch die am häufigsten besuchte Internet-Seite des EDA. Via Twitter informieren wir laufend über die wichtigsten Updates der Reisehinweise und via itinerisApp können Sie diese Informationen herunterladen. Entführungsrisiko Ein Ehepaar schwärmt von seiner einmaligen Reise durch Mauretanien und Mali im vergangenen Jahr und zieht Bilanz: «Ausser einer Reifenpanne hatten wir kein Problem und wurden überall freundlich empfangen. Das EDA übertreibt, wenn es von Reisen in diese Länder abrät.» – Nein, wir übertreiben nicht. Wir überprüfen die Reisehinweise laufend und raten nur von Reisen ab, wenn wir das Risiko aufgrund unserer Informationen als zu hoch einschätzen. Das Risiko entführt zu werden, ist in der Sahara und den angrenzenden Gebieten seit mehreren Jahren sehr hoch und die Lage unberechenbar: Mehrere westliche Ausländer sind zurzeit in der Hand von Terroristen. Natürlich passiert nicht jedem Ausländer etwas – aber es kann jedem etwas passieren. Und dann? Dann beginnen für die Entführten unendlich lange Tage und Wochen körperlicher und psychischer Belastung und für die Angehörigen eine Zeit quälender Ungewissheit. Für den Staat beginnen langwierige und komplizierte Verhandlungen mit ungewissem Ausgang. Lösegeld bezahlt die Schweiz keines, einerseits um ihre Bürger und Bürgerinnen nicht zum Ziel von Entführungen zu machen und andrerseits um die Terroristen nicht zu stärken. Broschüre, Checkliste, Flyer Unsere Besucherinnen und Besucher drängt es weiter. Zum Abschied erhalten sie neben der Reise-Checkliste auch die Broschüre «Wenn einer eine Reise tut» und den Helpline-Flyer mit der abtrennbaren Karte, sodass sie die Nummer der Helpline und die wichtigsten Anlaufstellen des EDA für Reisende immer griffbereit haben. Seit Juli 2013 wird der Flyer übrigens auch allen neuen Schweizerpässen beigelegt. Diese Dienstleistungen und Informationen stehen allen Mitbürgerinnen und Mitbürgern weltweit zur Verfügung. Beachten Sie unsere Internet-Seiten und wenden Sie sich bei Fragen an die Botschaft, das Generalkonsulat oder an die Helpline EDA in Bern. Diese beantwortet Ihre Anfragen rund um die Uhr mündlich oder schriftlich. Das EDA-Ferienmesse-Team Dienstleistungen n www.eda.admin.ch/reisehinwese: länderspezifische Lage-Einschätzung und allgemeine Reisetipps n www.eda.admin.ch/itineris: OnlineRegistrierung der Reisedaten n itinerisApp für iPhone und Android: Zugang zu Reisehinweisen, OnlineRegistrierung itineris, Helpline EDA und Adressen der Schweizerischen Auslandsvertretungen n www.twitter.com/travel_edadfae: Updates der Reisehinweise und Ferientipps n Helpline EDA +41 800 24-7-365 oder Skype helpline-eda: Konsularische Fragen aller Art n www.helpline-eda.ch 32 N. 6, giugno 2014 ete V in c d n e ll a n ! eeke o gni un w i vostri s om/ de nd.c cit tà erla o witz MyS concors Scoprite le nostre sorprendenti e piacevolissime città boutique svizzere: graziosi centri storici dal carattere accogliente offrono molteplicità culturale e sono un invito alla scoperta. MySwitzerland.com/citta Jet d’eau, Ginevra, Regione di Ginevra Scrivete la vostra storia su una città.
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