Padova, 10 Febbraio 2014 GLI ATTEGGIAMENTI PREVENTIVI DIVENSIVI E OFFENSIVI Relatori: MAURIZIO VISCIDI (vice coordinatore Nazionali Giovanili) e MARCO SCARPA (osservatore Nazionale A) Per un approfondimento dell’argomento si rimanda all’articolo “L’importanza dell’attacco preventivo e della difesa preventiva” di Marco Scarpa e Maurizio Viscidi Notiziario del Settore Tecnico FIGC numero 4/2013 Maurizio Viscidi introduce i concetti di MARCATURA PREVENTIVA (come atteggiamento preventivo difensivo – e quindi chiusura preventiva e copertura preventiva) e SMARCAMENTO PREVENTIVO (come atteggiamento preventivo offensivo). Quando si attuano questi atteggiamenti? Quando si è dietro la linea della palla e non si sta facendo la fase di attacco si deve fare chiusura preventiva. Quando invece si è davanti la linea della palla e non si sta facendo la fase di difesa si deve fare smarcamento preventivo. 1 Relazione scritta da Matteo Filira (allenatore Settore Giovanile San Paolo Padova) ESERCITAZIONE: 11>O con attenzione alle chiusure preventive LEGENDA: rossi: cinesini che simboleggiano gli attaccanti avversari. Bianchi: la squadra (11). Frecce blu : chiusura preventiva. Freccia nera: passaggio Tratteggio: movimento In un sistema 1-4-4-2 nel momento in cui un terzino va a fare la fase offensiva, è necessario che i restanti membri della fase difensiva (non siano semplici osservatori dello sviluppo dell’azione) ma vadano ad eseguire una chiusura preventiva sugli attaccanti (in questo caso sono i tre cinesini rossi). Nel caso in cui durante lo sviluppo della fase offensiva viene perso il possesso della sfera, si evita la veloce ripartenza (basta una semplice palla in profondità, l’attaccante riuscirà a girarsi ed utilizzare lo spazio concesso). Bisogna inoltre prendere in considerazione il concetto di COPERTURA PREVENTIVA (come da figura sotto). Copertura preventiva ! Variante: durante lo sviluppo dell’azione il mister sistemerà a caso un cinesino (che simboleggia l’attaccante avversario su cui effettuare la marcatura e chiusura preventiva). Variante: Si gioca sempre un 11>0 ma all’interno del campo ci sono anche due attaccanti avversari che si muovono con un pallone in mano. 2 Relazione scritta da Matteo Filira (allenatore Settore Giovanile San Paolo Padova) Non appena viene segnato un gol il mister chiamerà il nome di uno dei due attaccanti rossi, questo dovrà utilizzando il suo pallone e con l’aiuto del suo compagno (che intanto avrà lanciato via il pallone non utilizzato) cercare di far gol nella porta avversaria. Viene così introdotto anche il concetto di TRANSIZIONE (dalla fase offensiva si passa rapidamente alla fase difensiva). Variante: Al gol il mister urlerà “secondo pallone” e andrà a servire uno dei due attaccanti rossi per far gol. Nota bene: invitare l’uscita dei difensori centrali e farlo andare in porta – spesso questo movimento non viene fatto per paura, perché alle proprie spalle non si realizza una chiusura preventiva. Invitare anche l’uscita del terzino in sovrapposizione al proprio esterno alto (non deve in questo caso scendere un centrocampista, ma deve fare la chiusura preventiva il centrale di difesa). Sviluppo: al gol il mister andrà a giocare il secondo pallone, questa volta però sono presenti 3 attaccanti rossi (e non più due come prima). ESERCITAZIONE: 1vs1 e smarcamento preventivo. Zona intermedia dove l’attaccante verde non può essere marcato Linea di meta. 3 Relazione scritta da Matteo Filira (allenatore Settore Giovanile San Paolo Padova) L’attaccante verde palla al piede deve superare nel confronto 1vs1 il difensore blu. Intanto il suo compagno deve effettuare uno smarcamento preventivo (al fine di poter ricevere palla, puntare il difensore blu e fare meta). Nel caso in cui il secondo difensore blu recuperi palla, deve servire il suo compagno nella zona intermedia (dove nel frattempo ha effettuato uno smarcamento preventivo). L’esercizio si svolgerà dunque a specchio dalla parte opposta. Il difensore non può invadere la zona intermedia fino a quando l’attaccante non ha toccato il pallone, poi dovrà rapidamente accorciare. Nota bene: mentre c’è l’1vs1 bisogna effettuare smarcamento preventivo La posizione ottimale dell’attaccante che ha fatto smarcamento preventivo: con una spalla verso il ricevente ed una spalla verso l’obiettivo (porta o meta che sia). In modo da esser già girato. Spesso gli attaccanti sono serviti spalle alle porta, questo tipo di servizio per gli attaccanti favorisce la ripartenza soprattutto nel caso in cui la difesa non faccia chiusura preventiva. Accortezze per il mister: il suo punto d’attenzione è dove non c’è la palla, per vedere se viene fatto gioco preventivo. Variante: accorciare la zona intermedia (l’ideale sarebbe riuscire ad accorciare prima che l’attaccante riesca a girarsi). 4 Relazione scritta da Matteo Filira (allenatore Settore Giovanile San Paolo Padova) ESERCITAZIONE: doppio 2vs1 I due verdi devono eseguire un doppio due contro uno: prima oltrepassando la fascia intermedia e poi andando a fare mèta. Non appena realizzata la mèta dovranno velocemente andare a fare la copertura preventiva. Evitare che il blu riesca con un filtrante a trovare il suo compagno posizionato nella zona intermedia, e che questo possa disporre di ampio spazio disponibile. ESERCITAZIONE: 3 quadrati per ripartire. Nella metà campo destra si svolge un 3vs2; obiettivo dei due verdi è conquistare palla e fare gol, obiettivo dei tre blu è quello di andare a servire il proprio compagno che effettuerà smarcamento preventivo (potrà farlo andando ad occupare uno dei tre quadrati). Il difensore verde potrà occupare solo il quadrato centrale e potrà aggredire l’attaccante blu solo dopo che questo avrà toccato palla. Si sviluppa dunque un 1vs1. 5 Relazione scritta da Matteo Filira (allenatore Settore Giovanile San Paolo Padova) Accortezze per l’attaccante blu: se occupa il quadrato centrale è “ignorante”, è marcato e spalle alla porta, avrà difficoltà a girarsi e non riuscirà a crearsi lo spazio per l’1vs1. Deve invece andare ad occupare i quadrati laterali (EFFETTUA UNA SMARCAMENTO FUORI LINEA) Accortezze: - essere sempre collegato con la squadra (deve dunque cambiare quadrato nello sviluppo dell’azione). – posizione del corpo aperta, una spalla al ricevente, una verso l’obiettivo (vedere contemporaneamente palla e porta). Se i verdi perdono palla devono subito fare una prima pressione sul portatore. ESERCITAZIONE: partita su due metà campo con gioco preventivo Nella metà campo di sinistra si gioca un 2vs2 (due difensori verdi e due attaccanti blu) – nella metà campo di destra si gioca un 4vs4 (quattro difensori blu e quattro attaccanti verdi). Mentre si gioca il 4vs4, gli attaccanti (ed anche i difensori) nell’altra metà campo devono fare gioco preventivo. “Bisogna arrivare ad avere in campo undici giocatori in posizione attiva” . 6 Relazione scritta da Matteo Filira (allenatore Settore Giovanile San Paolo Padova) ESERCITAZIONE per dare mobilità in mezzo al campo. 1° quadrante: 1vs1 (blu è attaccante) Quadrante CENTRALE: 3vs3 3° quadrante: 1vs1 (blu è difensore) Si svolge una partita Blu vs Verdi, suddividendo il campo in 3 fasce. Nel primo quadrante si svolge un 1vs1 (obiettivo dell’attaccante Blu è quello di segnare in una delle due porticine), nel quadrante centrale invece si svolge un 3vs3 con l’obiettivo di andare a servire il rispettivo attaccante; nel terzo quadrante si gioca un altro 1vs1 (questa volta però il difensore blu può utilizzare il portiere – l’attaccante verde deve segnare nella porta). L’attenzione del mister deve sempre essere posta nelle zone di 1vs1; l’attaccante deve fare smarcamento preventivo, questo infatti può essere servito direttamente dal proprio difensore (che salterebbe così l’intero quadrante centrale). Il difensore invece deve essere bravo a fare chiusura preventiva e subito a staccarsi per poter ricevere lo scarico di uno dei tre centrocampisti. I tempi del difensore sono diversi dai tempi dell’attaccante. “Più marco meno copro, più copro meno marco” frase cara a mister Viscidi. 7 Relazione scritta da Matteo Filira (allenatore Settore Giovanile San Paolo Padova) ESERCITAZIONE partita 3 colori su 3 settori Zona dello smarcamento Preventivo. Si svolgerà un continuo 5vs3 sui due quadranti laterali. I tre giocatori rossi andranno a creare la superiorità numerica in aiuto degli attaccanti in possesso di palla. I tre difensori verdi, anche con l’aiuto del P, dovranno cercare di servire i due attaccanti che intanto faranno smarcamento preventivo nella fascia intermedia (i difensori avversari non potranno inizialmente entrare in questa fascia, ma aggrediranno solo una volta che gli attaccanti hanno toccato la sfera). Al recupero del pallone da parte dei difensori, i rossi (jolly) si gireranno e andranno a fare la fase offensiva dalla parte opposta. Variante: i difensori possono aggredire gli attaccanti che hanno fatto smarcamento preventivo solo dopo che questi toccano la sfera Variante: i difensori possono aggredire gli attaccanti che hanno fatto smarcamento preventivo appena la palla viene servita verticalmente. Variante: per avvicinare ancora di più l’esercitazione alla situazione reale in partita, si può accorciare la zona intermedia fino ad eliminarla. 8 Relazione scritta da Matteo Filira (allenatore Settore Giovanile San Paolo Padova)
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