La Stampa - Funize.com

CHAMPIONS LEAGUE
Juve, missione compiuta
Con l’ Atletico basta il pari
Bianconeri agli ottavi
PH.VITEZ­AG. ALDO
LIVERANI
IL FILM DI NATALE
GRANDE GUERRA
“Così sono
diventato
povero”
Lettere
e diari
dalle trincee
Giacomo Poretti RACCONTA
LA NUOVA FAVOLA DEL TRIO A PAG. 38
Garanzini, Nerozzi e Oddenino ALLE PAGINE 42 E 43
Boatti e Sabadin ALLE PAGINE 34 E 35
ANSA
LA
LA STAMPA
STAMPA
QUOTIDIANO FONDATO NEL
QUOTIDIANO
NEL 1867
1867
MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 & ANNO 148 N. 339 & 1,50 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE ­ D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB ­ TO www.lastampa.it
Dossier al Senato Usa
Prelevato il Dna: verrà confrontato con quello trovato sul piccolo. La procura: delitto efferato
Linea dura del governo
“Le torture
della Cia
ai terroristi”
L’ira di Obama
Loris, tutti contro la mamma
Ma lei respinge ogni accusa
Renzi: 6 anni
ai corrotti
e prescrizione
più lunga
Dossier-choc sulle torture della Cia ai sospettati o
accusati di terrorismo dopo
l’11 settembre. Lo ha pubblicato la commissione Intelligence del Senato Usa, dopo
cinque anni di lavori e una
spesa di 40 milioni di dollari.
Immediata la reazione di
Obama, artefice dell’operazione trasparenza: «Traditi i
nostri valori».
n
Mastrolilli, Molinari
e Semprini ALLE PAGINE 12 E 13
UNA SCELTA
IMMORALE
E INUTILE
Nuovo interrogatorio di 5 ore: non sono stata io. In carcere le gridano “assassina”
«Assassina, devi morire». Urla e insulti hanno accolto in carcere Veronica Panarello, la mamma di Loris, il
bambino ucciso nel Ragusano. La donna, fermata con
l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere, è stata
sottoposta a un altro lungo
n
interrogatorio. Cinque ore nel
corso delle quali ha continuato
a negare: «Non l’ho ucciso io,
era il mio bambino». Ma la procura insiste: «Un delitto efferato ». Prelevato il Dna: verrà
confrontato con quello trovato
sul bimbo. Albanese, Grignetti
e Sapegno ALLE PAG. 2 E 3
I DUE VOLTI DI UNA TRAGEDIA
Quei padri feriti E una madre
vicini alle mogli non può crederci
Maria Corbi
Elena Loewenthal
A PAGINA 5
A PAGINA 5
I REPARTI ANTI­ISLAMICI AVANZANO NEL DESERTO LIBICO. «SENZA PAGA DA MESI, MA BATTEREMO I MERCENARI»
Con l’esercito che sogna di riprendersi Tripoli
GIANNI RIOTTA
Q
CONTINUA A PAGINA 27
Favorevoli e contrari
Il Campidoglio va sciolto?
«Sì, lo impone la legge»
«No, se Marino non c’entra»
A PAGINA 27
COMMISSIONE UE
Katainen:senza
riformenonserve
ilpianoJuncker
MARCO ZATTERIN
CORRISPONDENTE DA BRUXELLES
ANADOLU AGENCY/AHMET IZGI/AFP
Un islamista del fronte «Fajar», «Alba», in una base dell’esercito riconquistata ad Az­Zawiyah, a 20 chilometri da Tripoli
DOMENICO QUIRICO
INVIATO A SABRATHA (LIBIA)
I
l sole ci inondava, sciogliendosi nelle nostre fibre. Dalla sabbia
saliva un calore gemello che ci univa alla terra. La nera irrequietezza che agita la natura prima dell’alba si è dissolta nella luce
del deserto. Ancora una volta mi accorgo che uno degli aspetti più
Buongiorno
MASSIMO GRAMELLINI
u Le
9 771122 176003
DA PAG. 9 A PAG. 11
Guido Ruotolo e Fabio Martini
uanti anni ci vorranno
perché il Rapporto del
Senato Usa sulle torture della Cia dopo l’11 settembre 2001 sia valutato con serenità? Troppi, se ancora il
Rapporto 1975 del senatore
Church, sugli abusi dell’intelligence, divide come se su Saigon sventolasse la bandiera a
stelle e strisce e Kissinger intrigasse corrucciato sul Cile.
Il rapporto, voluto dall’influente senatrice democratica Feinstein, prova che la
Central Intelligence Agency
ha torturato detenuti sospettati di terrorismo, eluso l’amministrazione - spesso il segretario di Stato Powell veniva tenuto all’oscuro -, creato
una rete occulta, che violando la legge federale e le convenzioni internazionali, cercava il sostegno del presidente G.W. Bush, del suo vice
Cheney e del ministro della
Difesa Rumsfeld, che invece
nel documentario di Morris
«The unknown known» anticipa l’autodifesa davanti «alla Storia».
41210
Dopo gli ultimi sviluppi
dell’inchiesta «Mafia Capitale» si muove il governo. Matteo Renzi annuncia un pacchetto anti-corruzione che
arriverà in Consiglio dei ministri già domani. «Modificheremo il codice penale innalzando la pena minima da
quattro a sei anni», ha assicurato il premier. Inoltre «saranno allungati i tempi della
prescrizione ed è prevista la
confisca dei beni per chi ha
rubato». Ma resta il patteggiamento.
Longo e Sorgi
n
due notizie viaggiano sui siti l’una accanto all’altra
ed è difficile sfuggire alla tentazione di prenderle per mano. La mamma di Santa Croce Camerina, accusata di avere strangolato il figlio di otto anni. E il fratello maggiore di
Mango che muore di crepacuore durante la veglia funebre del cantante fulminato da un infarto trentasei ore prima. Due storie e un’unica protagonista, la famiglia. Questa struttura protettiva ma anche innaturalmente costrittiva che Platone voleva abolire, almeno per le classi
dominanti, nella convinzione che estraesse il peggio dagli
esseri umani. In realtà tira fuori quello che c’è. La famiglia è un pennarello evidenziatore.
Se sei di pasta buona come il fratello di Mango, talmente
in equilibrio da non avere mai consentito all’invidia per il suo
i confetti della felicità
enigmatici della paura è che non è veramente proporzionale al grado di pericolo. Un diabolico frastuono risuona come una tempesta
tropicale, ogni tanto si spegne in spari isolati per poi riaccendersi in
salve assordanti. «Quando sentirai la voce della mitragliera da ventitré non ti puoi sbagliare, allora cominciano le cose serie».
Gli Stati devono
fare ordine
in casa per
stimolare la ripresa
A Italia e Francia
più tempo
per i conti:
a marzo tutto
sarà possibile
L’INTERVISTA A PAGINA 7
CONTINUA ALLE PAGINE 14 E 15
La famiglia
successo di prevalere sull’amore, la famiglia diventa il luogo
dei legami indissolubili e dei sentimenti assoluti. Ma se hai
qualche baco nel cuore o nel cervello e, magari una madre
così immatura e incosciente da dirti che sei nata per sbaglio,
non assocerai la famiglia al rifugio di un abbraccio ma all’umiliazione di un rifiuto. Puoi salvarti, e in tanti si salvano.
Qualcuno evolvendo, altri accettando la menomazione e rinunciando a perpetuarla in una nuova famiglia. Oppure
puoi reagire da bestiolina ferita e riprodurre il trauma che ti
ha segnato la vita. Allora sarai anche tu una madre-bambina, anche tuo figlio nascerà per sbaglio, anche a lui lo farai
pesare. A quel punto nella tua psiche alterata potrà scaturire di tutto. Persino l’impulso di sacrificare un innocente per
regolare idealmente i conti con tua madre e con te stessa.
i confetti della felicità