Palermo, pm furiosi Ricorsi contro Lo Voi

Il presidente del Coni Malagò esalta l’idea di portare il tiro con l’arco olimpico
in Piazza San Pietro. Cosa non si fa per compiacere il Renzi a cinque cerchi
Venerdì 19 dicembre 2014 – Anno 6 – n° 349
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RE GIORGIO: “ME NE VADO”
LASCIA L’ITALIA NEI CASINI
Dopo settimane di melina, Napolitano rompe gli indugi: “Le mie
dimissioni sono imminenti”. La data è prevista dopo il 13 gennaio,
con la chiusura del semestre europeo a guida Renzi. Venti mesi dopo
la sua rielezione, politica e istituzioni nel caos. Traballano Italicum
e riforma del Senato. E l’elezione del successore è a rischio Vietnam
Caporale, d’Esposito, Marra e Nicoli » pag. 2 - 3
CINQUESTELLE
VIVA FIDEL
Grillo attacca:
“Non si dimetta,
si costituisca”
Il leader M5S: “Serve
un presidente fuori dalla
politica”. E in un’intervista
scarica Prodi: “Non lo
votiamo” De Carolis » pag. 3
» CSM » Gli esclusi Lari e Lo Forte si rivolgono al Tar
Palermo, pm furiosi
Ricorsi contro Lo Voi
Secondo i due magistrati,
la scelta del nuovo
procuratore è viziata da una
palese violazione delle regole:
il giudice di Eurojust non
ha mai ricoperto incarichi
direttivi e da 17 anni non
gestisce ruoli investigativi.
In Procura rabbia e allarme
per la “normalizzazione”:
qualcuno pensa persino
a un documento di protesta
ADDIO LISI
Pace Cuba-Stati Uniti:
adesso anche L’Avana
festeggia Barack Obama
Sul quotidiano del regime
il discorso del presidente
Usa. I problemi di Castro
nel guidare il cambiamento
Amurri, Chierici, Ciconte
e Corlazzoli » pag 6 -7
Mascali, Pipitone e Rizza » pag. 10
I KILLER NERI
THE INTERVIEW
I DUE MARÒ
E LA FAVOLETTA
DI NATALE
Virna Lisi LaPresse
Virna, bellezza
assoluta
e controcorrente
È morta a 78 anni la diva che visse tante volte:
Carosello, Cannes, il no a Hollywood, il ritorno
nelle fiction Delbecchi, Liuzzi e Pagani » pag. 4 - 5
Udi Daniela Ranieri
» pag. 22
Uccisero il cassiere
di Mokbel: quegli
incroci pericolosi
con Mafia Capitale
Lillo e Pacelli » pag. 8
La Corea del Nord
vince: Sony ritira
il film sequestrato
dagli hacker
Pontiggia » pag. 18
LA CATTIVERIA
Procura di Palermo,
hanno scelto Lo Voi.
Il tu solo
per i confidenti
» www.forun.spinoza.it
Fuoco, fuochino...
di Marco Travaglio
imminente la conclusione del mio man“È
dato...”. Ma va? È quasi un peccato che se
ne vada, Re Giorgio II di Borbone: proprio sui
titoli di coda, sta cominciando a diventare simpatico. Mentre il solito esercito di aruspici, indovini, esegeti, giorgiologi e aspiranti eredi al trono
consulta i fondi di caffè, le viscere animali, le congiunzioni astrali, la curvatura della schiena e le
virgole di ogni monito per azzeccare la data esatta
dell’abdicazione, lui continua imperterrito a non
farvi il minimo cenno. È imminente, ancora un
po’ di pazienza, ci siamo quasi, fuoco, fuocherello,
fuochino... Li sta facendo impazzire. Qualcuno
ormai teme che, per pura tigna, si faccia imbalsamare e resti lì altri cinque anni. In realtà si diverte un mondo, anche alle spalle dei corazzieri
più servili: siccome gliele han sempre fatte passare
tutte lisce, esaltando come saggio e doveroso ogni
suo abuso di potere, lui di abusi ne fa cinque o sei
al giorno. Come a dire, con Totò: “Chissà questi
stupidi dove vogliono arrivare!”. Quelli, figuriamoci, arriverebbero a giustificargli una rapina in
banca: infatti si producono in imbarazzanti tripli
salti mortali carpiati con avvitamento per dire che
è tutto normale, anzi è troppo poco, ancora ancora, dai dai. Mercoledì ha fatto nominare dal
Csm, in sua assenza, il procuratore di Palermo che
voleva lui contro tutte le regole del Csm stesso. E
nessuno ha fatto un plissè. Così come martedì,
quando il monarca, nel saluto natalizio alle alte,
medie e basse cariche dello Stato, ha impartito disposizioni all’intero orbe terracqueo: nessuna
delle quali era consentita dai suoi poteri costituzionali. Ricapitolando. Il premier non deve evocare le elezioni con “discussioni ipotetiche” che
“creano instabilità” (e andrebbero possibilmente
abolite). Le minoranze interne ai suoi partiti preferiti, Pd e Forza Italia, devono evitare ogni minimo accenno a “venti di scissione”, onde sventare “lo spettro dell’instabilità” foriero di “danni
gravi” non si sa bene a chi.
Le opposizioni non si oppongano con fastidiosi
emendamenti (lui li chiama “spregiudicate tattiche emendative”) alle leggi imposte dal governo e
si uniscano come un sol uomo alla maggioranza
per “procedere con coerenza e senza battute d’arresto sulla strada delle riforme”: non perché gli
italiani ne traggano beneficio, anzi (“il 2014 non si
chiude bene per l’economia”), ma perché “i nostri
amici in Europa e nel mondo si attendono precisamente questo” e “non dobbiamo deluderli”
(in Lituania, in Groenlandia e nell’Isola di Pasqua,
per dire, non si parla d’altro). I giuristi critici sul
nuovo Parlamento dei nominati stiano zitti, perché lui ne conosce un paio favorevoli (perlopiù
defunti): se, per Johnny Stecchino, il problema di
Palermo era il traffico, per lui il problema dell’Italia è “il bicameralismo paritario”, l’“inutile doppione” Camera-Senato che infatti resterà intatto,
solo senza elezioni (nelle fabbriche che chiudono
e nelle famiglie senza soldi, non si parla d’altro). I
sindacati e i lavoratori, poi, devono astenersi dal
protestare contro la “riforma del lavoro” che “è un
risultato molto importante”. Chi l’ha detto, oltre a
Squinzi? Lui che, in Parlamento dal 1953, non ha
mai lavorato in vita sua.
“Discorso incisivo”, si congratula Laura Boldrini,
entusiasta per il nuovo ruolo di timbro umano.
Stefano Folli, su Repubblica, traduce: “Istruzioni
per il successore”. Titolo azzeccatissimo: Sua
Maestà vuole scegliersi l’erede al trono, che purtroppo non sa ancora chi sarà (ah i guasti dei regimi repubblicani!). Intanto gli lascia le consegne
sul tavolo, come la padrona di casa alla colf. In
preda all’horror vacui, ha tutta l’aria di dirci, sgomento: “Che farò senza di me?”. Tranquilli, lui
sarà sempre con noi, come il Papa Emerito. Solo
che, a differenza di Ratzinger, seguiterà a monitare sciarade, rebus, oracoli sibillini e consigli utili
a chi, orbo di tanto Faro, restasse al buio dinanzi ai
grandi dilemmi esistenziali. Limone o pistacchio?
Boxer o slip? Riscaldamento autonomo o centralizzato? Bagno o doccia? Cravatta o papillon?
Chiamate il numero verde del call center ProntoNapo, vi risponderà una voce amica.