TRENTO l'Adige Dopo le anticipazioni dell’assessore Dallapiccola la categoria prende posizione: «Siamo inascoltati La Provincia non tiene conto della nostra proposta» TURISMO Redazione: 0461 886111 fax 0461 886263 email: [email protected] G sabato 15 febbraio 2014 15 Le associazioni si schierano: «Dobbiamo rimettere mano alle Apt . Dieci milioni di euro si trovano rendendo più efficiente la macchina organizzativa della promozione» Albergatori: no alla tassa di soggiorno Ma Rossi tira dritto: «Sarà realtà nel 2015» Bort: «Medievale». Libardi: «Apt costose» ANDREA TOMASI La tassa di soggiorno? Una decisione «incomprensibile», secondo i rappresentanti dell’Associazione albergatori, Confcommercio e Unat. Dopo il colpo di acceleratore dato dall’assessore provinciale Michele Dallapiccola - che in seconda commissione consiliare ha illustrato le linee del piano di riforma del comparto turismo - ieri pomeriggio i presidenti Luca Libardi e Gianni Bort, in fretta e furia, hanno convocato una conferenza. Sostengono che l’idea del «balzello» (che dicono si possa tradurre in un totale annuo di 10 milioni di euro) è «fuori dal tempo». «In un periodo di crisi, mentre i nostri diretti concorrenti austriaci hanno minori costi (dai mutui alle spese per l’energia), il governo provinciale si comporta come quello romano: aumenta le tasse. E poi... soldi destinati a chi? A cosa?» a chiederlo è Bort, che poi sembra richiamare la scena di Troisi e Benigni in «Non ci resta che piangere», quello sulla tassa di passaggio. In Trentino, ad ogni turista, non si chiederebbero i famosi «due fiorini» ma un euro/giorno o poco più, a seconda della zona. Un tributo, questo, che verrebbe imposto con il 2015. Poco prima della conferenza degli albergatori a Palazzo Stella, dall’altra parte della città, in Provincia, il governatore Ugo Rossi annunciava che la posizione di chi possiede e gestisce alberghi «è nota» e che, entro l’anno, dovrebbe essere A sinistra Luca Libardi e Gianni Bort: i presidenti degli albergatori trentini contestano l’assessore Dallapiccola per la «fuga in avanti» varata la riforma del settore. «Era nel programma di legislatura». Insomma l’ordine del presidente è «avanti tutta, motori al massimo!». L’ipotesi è che della gestione della tassa si occupino le Comunità di valle. Pare che quello di questi giorni sia qualcosa di più di un incidente diplomatico tra assessore e categoria. Ed è Libardi a far notare che tutti si sono stupiti della presentazione, da parte di Dallapiccola, dei capisal- Personale stressato NURSING UP «Un fondo per le sostituzioni» Il blocco del turn over e la non sostituzione del personale sta creando un sovraccarico di lavoro sui professionisti con il pericolo di un crollo della sicurezza. A farlo presente è il sindacato Nursing Up che ha lanciato un appello alla politica trentina. «Il livello di qualità assistenziale raggiunto negli anni viene di fatto garantito con grande fatica e sacrificio a causa dell’aumento del carico di lavoro e spesso il recupo psicofisico dei nostri professionisti non viene adeguatamente garantito in quanto ferie e risposi sono continuamente sospesi dai frequenti richiami in servizio», spiega Cesare Hoffer, consigliere regionale Nursing Up. Il sindacato fa presente che in servizio ci sono professionisti sempre più stanchi. La richiesta è quella di individuare un apposito fondo economico dedicato per le sostituzioni del personale assente per maternità o aspettative in aggiunta ai 436 milioni annui attualmente previsti per le assunzioni. di del progetto normativo-organizzativo. «Gli accordi erano diversi. Noi stavamo elaborando, con i nostri uffici, una proposta, che si sarebbe dovuta presentare alla fine del mese. Ci sembrava che ci fosse condivisione anche a livello di governo. Siamo tutti convinti della necessità di rimettere mano a turismo e promozione ma di sicuro non con l’introduzione di una tassa che va a sacrificare una categoria che paga già la crisi». Gli albergatori illustrano le statistiche europee sulle fughe dei tour operator esteri (il 63% nel 2013) a fronte dell’introduzione di nuovi costi. «Spese - dicono - a Palazzo Stella che di fatto vengono caricate su di noi albergatori». E per sintetizzare il presidente Libardi si affida alla metafora automobilistica: «Prima di introdurre una nuova tassa, si deve fare il tagliando alla “macchina”. Prima di chiedere risorse supplettive, si deve fare una revisione e, se necessario, cam- biare dei pezzi». Si snocciolano i numeri: «Sono circa 380 i collaboratori delle Apt e Trentino Marketing: risorse che, messe nella condizione di lavorare in un certo modo, potrebbero produrre meglio». Secondo Libardi un 10-15% del budget potrebbe essere recuperato dando una «registrata» al sistema. «La dotazione 2013 per la promozione turistica è di circa 45 milioni. Quei 10 milioni che si vogliono recuperare, si possono trovare in modi alternativi ad una nuova tassazione». E per quanto riguarda la retromarcia sul Trentino Marketing (lo scorporo da Trentino Sviluppo Spa) gli albergatori si dicono d’accordo, ma mettono le mani avanti: «Serve un veicolo svelto e reattivo. Serve un ruolo forte di Trentino Marketing sul mercato estero in sinergia con le Apt». Bort parla di «occasione persa» per collaborare con i legislatori. «Spero solo che non tornino a fare un’agenzia di tipo pubblico». Il caso delle «esternazioni» dell’assessore provinciale Michele Dallapiccola in merito al possibile nuovo «impianto organizzativo» del «settore turismo» non fa arrabiare solo i rappresentanti degli albergatori (vedi articolo sopra). Il caso - oltre allo scorporo della società Trentino Marketing dalla società Trentino Sviluppo, c’è la questione della tassa di soggiorno - diventa «politico», tanto che il presidente della seconda commissione Luca Giuliani (Patt) ha scritto un comunicato, indirizzato alla stampa ma rivolto al suo assessore. «In un periodo di crisi economica come questo - scri- tutto in casa Patt. Sull’argomento è intervenuto anche il deputato Mauro Ottobre. A Dallapiccola ha fatto sapere di non avere gradito. Insomma si sarebbe dovuto discutere. «I consiglieri non sono servi sciocchi». Sull’argomento intervengono anche gli esponenti del Movimento Cinque Stelle Manuela Bottamedi e Filippo Degasperi: «Partiamo da un livello di pressione fiscale già oltre il 44%: le risorse sottratte a cittadini e imprese e incamerate dal bilancio di Piazza Dante dovrebbero già essere sufficienti. Dove la tassazione è più elevata il turismo tende a svilupparsi molto meno». Ottobre attacca Dallapiccola. Cinque Stelle: stop alla leva fiscale ve - parlare di tasse è come sparare sulla Croce Rossa, troppo facile. Tutti si rendono conto della difficoltà delle aziende, anche se in questo momento servono risorse nuove per continuare a promuovere il territorio, ma non sempre la strada delle tasse è la migliore, anzi la maggior parte delle volte è deleteria. Quindi, visto che i tempi per licenziare la legge dipendono anche dal sottoscritto, credo che mi prenderò tutto il periodo necessario per verificare, anche attraverso colloqui con gli operatori del settore e i rappresentanti di categoria per capire se la situazione è avvallata an- che da loro oppure no. Certamente i servizi uniti a questa tassa devono dare valore aggiunto, attendiamo lo studio finale per capirlo. Ritengo comunque che il 2014 non possa e non debba prevedere ulteriori tassazioni, ad ora è sufficiente che gli operatori possano godere dello sconto Irap. Il ritorno di Trentino Marketing? Da valutare, la problematica secondo me è legata alla gestione delle risorse umane. Le Apt non sono mai decollate e in un momento come questo,considerando i costi/benefici, penserei a ridurle, 1 per ogni 2 Comunità, tutto da valutare e rivedere». Un litigio L’assessore provinciale Michele Dallapiccola A4020699 Riforma delle Apt: una pioggia di critiche E il presidente Giuliani frena: necessario sentire gli operatori del settore POLITICA
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