- venerdì 13 febbraio 2015 - CORRIERE DEL TRENTINO - Pagina: 11 Tassa sul turismo rinviata La norma slitta a novembre Vittoria di Asat e Unat. Dallapiccola: copertura con oltre 1,5 milioni delle Apt TRENTO Gli albergatori di Asat e Unat ottengono sei mesi in più senza tassa di soggiorno. L’applicazione dal primo maggio 2015, fissata in legge finanziaria, verrà spostata al primo novembre, dopo un passaggio in giunta e in consiglio provinciale, che dovrà votare la modifica normativa. La copertura: 1,5 milioni di euro verranno distolti dal finanziamento di progetti inter-territoriali fra Apt, «ma ne serviranno di più» ammette l’assessore Michele Dallapiccola. L’accordo è inserito in un protocollo d’intesa firmato ieri, che comprende una serie di questioni sulle quali albergatori e assessorato hanno ritrovato volontà di collaborazione, dopo gli aspri scontri delle scorse settimane. Per Luca Libardi (presidente dell’Asat) e Gianni Bort (presidente dell’Unat), quella sulla tassa di soggiorno è la vittoria di una battaglia; per Dallapiccola è una sconfitta nella medesima battaglia, che profila però un’accettazione della tassa dal primo novembre in poi, «come condizione strutturale», senza nessuna possibilità di ripensamento (la guerra, che alla fine l’assessore andrebbe a Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) Contrari In serata è arrivata la critica della Uil, che esprime «massima contrarietà ed insofferenza alla decisione dell’assessore e della giunta di rinviare novembre l’attivazione della già minima tassa di soggiorno» Turismo Luca Libardi (Asat), Michele Dallapiccola e Gianni Bort (Unat). Foto Renzi vincere). Certo, sul piano politico si tratta per lo meno di un’anomalia, che non è escluso possa avere delle conseguenze. Il motivo fondamentale per cui Asat e Unat hanno tanto insistito è che, allo stato attuale, ci sono già le prenotazioni per le vacanze estive, soprattutto sul lago di Garda, con i costi della tassa che gli albergatori sarebbero pronti a caricarsi sulle spalle, pur di non far trovare sorprese ai propri clienti. «Invece applicare la tassa da novembre renderà la sua introduzione meno fastidiosa possibile» commenta l’assessore. L’effetto più atteso, confermato da Libardi, è la rinuncia da parte degli albergatori alla minaccia di uscire dalle Apt. Una prova di forza, comunque la si voglia vedere, che ha il «Ieri ai sindacati sono stati presentati gli aumenti, dal primo luglio, dei costi dei servizi socio assistenziali e il rinvio dei miglioramenti dell’Apss» merito anche di riaprire il dialogo su altri argomenti, dettagliati nel protocollo. La stessa tassa, compresa in un delta da 0,70 centesimi a 1,30 euro, verrà estesa anche «agli alloggi turistici concessi in locazione in forma non imprenditoriale», gli stessi che erano stati «risparmiati» grazie all’emendamento di Giacomo Bezzi (Fi). Dal 2016, una volta raccolti i dati, si applicherà la tassa anche a questi immobili. Fra gli altri punti, riprende il confronto fra Provincia, Trentino marketing, associazioni, Pro Loco e Apt, su temi come: revisione della spesa, principi omogenei nella comparazione dei bilanci delle Apt, formalizzazione del tavolo azzurro; funzionamento della Guest card. Ci sarà poi un regolamento attuativo per disciplinare la «frazionabilità degli alberghi già stabilità da norma provinciale, per consentire alle strutture di utilizzare parte della superficie per l’insediamento di altre attività, enogastronomiche, bancarie ecc. Si procederà poi all’estensione della copertura a banda larga nei rifugi alpini ed escursionistici attualmente non raggiunti. Infine c’è l’impegno ad approfondire ulteriormente la fattibilità dell’ipotesi di istituire un Fondo immobiliare e di un provvedimento per la «rottamazione» degli alberghi che consenta la trasformazione della destinazione d’uso per quelle strutture che non hanno prospettiva di continuità aziendale. Il fatturato turistico vale il 10,7% del Pil provinciale. Enrico Orfano © RIPRODUZIONE RISERVATA
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