Indicatori» (edizione ottobre 2014)

Dipartimento federale delle finanze DFF
Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali SFI
Analisi dei mercati finanziari
Spiegazioni relative alla pubblicazione
«Piazza finanziaria svizzera – Indicatori» (edizione ottobre 2014)
Tabella 1
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Dopo la Seconda guerra mondiale il benessere economico di un Paese si misura con
il prodotto interno lordo (PIL). Questo indicatore presenta tuttavia alcune lacune poiché considera soltanto i beni e i servizi valutati al prezzo corrente. Già nel 1968 Robert Kennedy (1925–1968), ex senatore statunitense, criticò duramente questo indicatore dato che «il PIL misura tutto, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di
essere vissuta». Le alternative al PIL sono, ad esempio, l’indice di sviluppo umano
«Human Development Index» (HDI), pubblicato dal 1990 dall’ONU, e l’indice della
ricchezza «Inclusive Wealth Index» (IWI), basato sul capitale umano, produttivo, naturale e sociale. Nel 2011 l’OCSE ha presentato l’indice per misurare la qualità della
vita «Better Life Index» e nel 2006 il gruppo di esperti inglese «New Economics
Foundation» ha lanciato l’indice della felicità «Happy Planet Index», che misura la felicità individuale e l’impatto ambientale. Nonostante le sue lacune, il PIL rimane il
principale strumento della politica economica poiché tiene conto dei fattori quali sanità, istruzione, libertà, standard di vita e felicità1.
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Attualmente diversi Paesi stanno implementando lo standard «System of National
Accounts2» (SNA), che è stato rivisto per la quinta volta. Lo SNA contiene definizioni
e regole ai fini del calcolo del PIL ed è stato sviluppato nel 1968 dal gruppo di esperti
della Commissione Statistica dell’ONU. L’Australia ha già adeguato il suo conto economico nazionale ai nuovi metodi e gli Stati Uniti hanno portato a termine questo processo alla fine di luglio del 2013, con l’effetto che il PIL è aumentato di circa
500 miliardi di dollari americani. A partire dallo SNA la comunità europea ha creato
un sistema proprio in funzione delle sue necessità, ovvero il sistema europeo dei conti economici nazionali (SEC). D’intesa con i Paesi europei alla fine di settembre del
2014 la Svizzera ha introdotto la versione SEC 2010. In questa occasione sono stati
calcolati i dati annuali e trimestrali rivisti a partire dal 1995 dall’Ufficio federale di statistica (UST) e dalla SECO nei quali è compresa la capitalizzazione delle uscite per la
ricerca e lo sviluppo. A seguito della revisione, il PIL svizzero è nel complesso più
elevato e nel 2013 il suo valore ammonta a 635 331 milioni di franchi. Anche i valori
delle due attività economiche «Prestazione di servizi finanziari» e «Assicurazioni»
sono leggermente più alti. Secondo il SEC 2010, la quota della piazza finanziaria è
ora pari al 10,3 per cento del PIL.
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Anche se a prima vista un’elevata quota del PIL imputabile al settore finanzario sembrerebbe auspicabile, bisogna considerare che ciò avviene sempre a favore di altri
settori. Il rischio di una struttura economica unilaterale e vulnerabile può però essere
contrastato attraverso una diversificazione equilibrata dei settori di attività.
Cfr. A. Müller, Das Armaturenbrett der Wirtschaftspolitik, Handelszeitung, 18 luglio 2013.
Concetto dei conti economici nazionali.
Tabella 2
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Il sottosettore «Attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative»
comprende tra l’altro il commercio di valori mobiliari e di merci nonché la direzione e
gestione di fondi. Nel quadro del rilevamento della creazione di valore aggiunto, questo sottosettore non figura separatamente nella tabella 1 ma è ripartito nei due sottosettori «Prestazione di servizi finanziari» e «Assicurazioni».
Tabella 3
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Gettito fiscale delle persone fisiche (stima): Sulla base dello stipendio lordo annuo (valore centrale) nel settore finanziario, l’AFC calcola l’onere fiscale di tutti i livelli statali per le città di Zurigo, Ginevra e Lugano secondo la rilevazione svizzera della struttura dei salari
(RSS) 2008, 2010 e 2012. Sono considerati settori finanziari le attività economiche NOGA
64-66: Prestazione di servizi finanziari e assicurativi secondo la tabella T1_b della RSS.
L’onere fiscale viene rilevato per le categorie d’imposta «Coniugato con due figli», «Coniugato senza figli» e «Nubile/Celibe». Dall’onere fiscale di queste tre città e delle tre categorie
d’imposta viene calcolata una media ponderata come valore di stima per l’onere fiscale di
tutta la Svizzera e di tutte le categorie d’imposta. La ponderazione avviene in base alla ripartizione percentuale della somma di tutti i redditi netti (stipendio netto determinante ai fini
dell’imposta federale diretta) delle città di Zurigo, Ginevra e Lugano per le categorie
d’imposta «Coniugato senza figli», «Coniugato con figli e famiglie monoparentali» e «Rimanenti». Come approssimazione per tale ponderazione sono considerati i contribuenti
che versano l’imposta federale diretta (anni fiscali 2008 e 2010). L’onere fiscale medio così
ottenuto è moltiplicato per il totale del numero di equivalenti occupati a tempo pieno nel settore finanziario secondo la Statistica dell’impiego STATIMP.
La RSS, realizzata per la prima volta nel 1994, fornisce informazioni dettagliate su livello,
struttura e componenti dei salari percepiti in Svizzera. In occasione della sua 10a edizione
(2012) e di fronte alla necessità di adeguare l'offerta informativa alle effettive esigenze nazionali e internazionali, l'Ufficio federale di statistica (UST) ha effettuato una revisione della
RSS. Le principali novità del questionario 2012 riguardavano l’armonizzazione delle definizioni delle componenti salariali secondo standard più simili ai concetti già in uso nelle imprese (tipi di salari rilevati nella contabilità salariale, componenti del certificato di salario
ecc.) e riconosciuti da altre unità amministrative che effettuano rilevazioni di dati sui salari
(casse di compensazione, amministrazioni delle contribuzioni, Suva, assicurazioni). Inoltre
viene eseguita un’articolazione più dettagliata delle componenti di remunerazione per disporre pure di informazioni sui costi del lavoro e sui complementi salariali (fringe benefits)
senza ricorrere a rilevazioni specifiche supplementari. Il 24 giugno 2014 i nuovi risultati
della RSS sono stati pubblicati per la prima volta in questa forma. I risultati degli anni
2008 e 2010 sono stati rivisti successivamente per cui nella tabella 3 è garantito il
confronto dei dati fiscali degli anni 2008, 2010 e 2012.
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Gettito fiscale delle persone giuridiche: La categoria non comprende le casse malati sottoposte alla sorveglianza dell’UFSP nonché le succursali estere di assicurazioni svizzere.
Non sono neppure considerate le imposte sull’utile e sul capitale dei rimanenti fornitori di
prestazioni finanziarie (ad es. gli amministratori indipendenti di capitali) che non appartengono al settore bancario e assicurativo, ma che sono registrati come persone giuridiche
(NOGA 66: Attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative).
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Delimitazione del gettito fiscale del settore finanziario: Non sono contemplate le distribuzioni degli utili del settore finanziario che presso il destinatario diventano assoggettate
all’imposta e neppure le tasse di bollo e l’imposta preventiva che non sono considerati tributi specifici del settore finanziario.
Tabella 4
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Nel suo rapporto sull’evoluzione della bilancia dei pagamenti della Svizzera per il
2012, la Banca nazionale svizzera (BNS) ha pubblicato un articolo in cui rileva
l’importanza del settore finanziario svizzero per la bilancia delle transazioni correnti.
L’analisi pone l’accento sul contributo che le banche e le assicurazioni hanno fornito
alla bilancia delle transazioni correnti prima (2002–2007) e dopo (2009–2012) la crisi.
Nel complesso si può affermare che la piazza finanziaria svizzera è tuttora fondamentale ai fini della bilancia delle transazioni correnti, ma la sua importanza è diminuita
dopo la crisi.3
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I redditi da capitale costituiscono le principali componenti della bilancia delle transazioni correnti e dipendono in misura determinante dall’evoluzione economica nazionale ed estera nonché dalla situazione sui mercati finanziari. I redditi netti da capitale
sono determinanti per l’evoluzione del saldo delle transazioni correnti, che nel 2007 a
causa della recente crisi finanziaria sono sensibilmente calati comportando in particolare una riduzione delle entrate svizzere da investimenti in capitale all’estero. Per la
prima volta dall’esistenza della statistica della bilancia delle transazioni correnti (ovvero dal 1947), nel 2008 si è pertanto verificata in ambito di redditi da capitale
un’eccedenza di uscite.4
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Nel 2014 la bilancia dei pagamenti e il patrimonio estero vengono modificati secondo
i nuovi standard della bilancia dei pagamenti del FMI ‒ Balance of Payments and International Investment Position Manual, Sixth Edition (BPM6). Per la prima volta la bilancia dei pagamenti e il patrimonio estero del 1° trimestre del 2014 vengono pubblicati secondo i nuovi standard. In relazione alla conversione BPM6 vengono pubblicati
per la prima volta anche i risultati delle nuove rilevazioni della bilancia delle prestazioni. L’introduzione dei nuovi standard della bilancia dei pagamenti è parte di
un’ampia modernizzazione della bilancia dei pagamenti e del patrimonio estero. Vi
rientra l’adempimento dei requisiti posti dall’Accordo bilaterale di cooperazione
nell’ambito della statistica con l’UE e la revisione della statistica sugli investimenti di-
Cfr. BNS: Bilancia dei pagamenti della Svizzera 2012, pag. 39–44 (disponibile in francese, tedesco e inglese).
Cfr. BNS: Bilancia dei pagamenti della Svizzera 2010, pag. 6 (disponibile in francese, tedesco e inglese).
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retti secondo il manuale OECD Benchmark Definition of Foreign Direct Investment,
Fourth Edition (BMD4). Questi due elementi saranno però implementati solo nel 2015
quando saranno disponibili i risultati dei nuovi rilevamenti sul mercato dei capitali.5
Tabella 6
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Dei 20 Cantoni e dei 6 Semicantoni, i Cantoni di Appenzello Esterno e di Soletta non
hanno più una banca cantonale.
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Nelle statistiche della BNS del 2003 sono state indicate tre grandi banche, ovvero
UBS, Credit Suisse e l’ex Credit Suisse First Boston (CSFB). Nelle statistiche figurano le unità giuridicamente autonome. Considerate sotto il profilo economico, anche
allora esistevano solo due grandi banche, dato che il Credit Suisse e il CSFB erano
integrati in una struttura comune di holding.
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Le banche Raiffeisen comprendono il gruppo Raiffeisen e 316 banche Raiffeisen.
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Le banche sotto dominazione estera sono organizzate secondo il diritto svizzero. Le
succursali di banche estere non hanno personalità giuridica propria e dal profilo economico e giuridico sono subordinate alla società madre, ovvero soggiacciono alla legislazione estera. Dal 1972 le succursali di banche estere e le banche sotto dominazione estera si sono riunite nell’Associazione delle banche estere in Svizzera.
Tabella 7
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L’ultimo rilevamento è stato effettuato presso 111 banche (livello della rilevazione: filiali bancarie).
Tabella 8
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L’ultimo rilevamento è stato effettuato presso 78 banche (livello della rilevazione: filiali
bancarie).
Tabella 9
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Con il termine «captive» si intende una forma di trasferimento di rischi alternativo ai
fini dell’autoassicurazione (esterna). A tale scopo un’impresa di assicurazione fonda
un’impresa (o un gruppo) che non opera nel settore assicurativo.
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In linea di massima le casse malati sono sorvegliate dall’Ufficio federale della sanità
pubblica (UFSP), ma nell’ambito della loro assicurazione complementare ai sensi della LCA sottostanno anche alla sorveglianza della FINMA. Otto gruppi assicurativi sono assoggettati alla sorveglianza di gruppo della FINMA, ma non figurano nella presente tabella. Si tratta delle seguenti imprese: Bâloise Holding SA, Helvetia Holding
5 Cfr.
http://www.snb.ch/it/
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SA, Nationale Suisse, Mobiliare Svizzera Holding SA, Swiss Life Holding, Swiss Re
SA, Vaudoise Assicurazioni Holding SA, Zurich Insurance Group SA. 6
Tabella 10
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Si tratta di istituti di previdenza con prestazioni regolamentari e assicurati attivi.
Tabella 11
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A partire dal 2008 l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) ha introdotto tre nuove voci patrimoniali, ossia investimenti collettivi di capitale, investimenti alternativi e crediti da strumenti finanziari derivati. Queste tre voci sono state
estrapolate dalla voce «Azioni e investimenti simili». Nella nostra pubblicazione
«Piazza finanziaria svizzera - Indicatori» esse non appaiono separatamente, ma sono
attribuite alle due voci «Fondi di investimento, azioni e obbligazioni proprie» e «Altri
investimenti». Questa modifica statistica spiega in primo luogo il forte calo della voce
«Azioni e investimenti simili» tra il 2003 e il 2008. Questo spiegherebbe pure la notevole crescita nello stesso periodo di entrambe le voci «Fondi di investimento, azioni e
obbligazioni proprie» e «Altri investimenti».
Tabella 12
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Gli attivi dei contratti d’assicurazione non sono compresi nel totale degli investimenti
di capitale.
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Per investimenti collettivi si intendono diritti, quote e partecipazioni presso fondazioni
d’investimento, fondi d’investimento ecc. (dal 2010 incl. gli investimenti nel mercato
monetario).
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L’articolazione delle singole voci patrimoniali si differenzia leggermente da quelle della tabella 11. Ciò è dovuto al fatto che i dati relativi alle voci patrimoniali delle assicurazioni (tabella 11) vengono rilevati dalla FINMA, mentre quelli riguardanti gli istituti di
previdenza (tabella 12) vengono rilevati dalle Autorità di vigilanza cantonali. Ne consegue che nel loro insieme i dati non sono purtroppo confrontabili.
Tabella 15
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Nella categoria dei fondi di investimento svizzeri ed esteri rientrano anche gli exchange traded funds.
6
Cfr. FINMA, Bericht über den Versicherungsmarkt 2013, pag. 3 segg. Il 7 luglio 2014 è stato comunicato che
Helvetia vorrebbe assumere la Nationale. Di conseguenza dopo tale assunzione ancora 7 gruppi di assicurazioni
sottostarebbero alla vigilanza della FINMA.
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