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EFFETTI DI FARMACI E DROGHE SULLA SESSUALITÀ
di Francesca Aversa
Per effettuare una diagnosi di Disfunzione Sessuale dovuta all’uso di sostanze e farmaci, occorre
innanzitutto valutare, attraverso l’anamnesi, l’esame fisico o dati di laboratorio, se la presenza dei
sintomi sia antecedente all’inizio dell’utilizzo di tali sostanze e abbia una persistenza dalla durata
abbastanza consistente, di almeno un mese, anche dopo l’interruzione dall’assunzione, e soprattutto
se esistono altri fattori che possano ricondurre la disfunzione a fattori psicologici indipendenti
dall’uso o abuso di medicinali o droghe. Spesso, infatti, le disfunzioni di chi assume farmaci
possono essere direttamente riconducibili alle malattie per le quali si è in cura, come nel caso della
depressione, di per sé in grado di modificare negativamente la risposta sessuale.
Diversi tipi di farmaci possono avere conseguenze di vario tipo sulla sessualità: in particolare, gli
uomini, su cui sono stati condotti la maggior parte degli studi in proposito, risentono principalmente
di cali del desiderio e deficit erettili, che costituiscono i più frequenti effetti prodotti dall’uso di
alcuni antipertensivi, che aumentano i livelli di prolattina e hanno azione di blocco centrale del
sistema nervoso simpatico. L’aumento della secrezione di prolattina può essere prodotto sia dagli
antidepressivi triciclici, che da alcuni ansiolitici e da farmaci bloccanti i recettori H2 istaminici, che
possono causare negli uomini ipogonadismo, ginecomastia, cioè l’ingrossamento delle mammelle, e
bassi livelli di testosterone nel sangue, oltre al calo della libido, alla diminuzione del volume
dell’eiaculato e della capacità fecondante dello sperma, mentre nelle donne si possono manifestare
amenorrea, cioè assenza di mestruazioni, e galattorrea, vale a
dire un’anomala secrezione del latte, quando esse non devono
provvedere all’allattamento.
Il calo del desiderio può essere causato da una moltitudine di
farmaci, tra cui barbiturici, benzodiazepine, litio, neurolettici,
antidepressivi triciclici, inibitori delle monoaminossidasi,
ipolipemizzanti, inibitori del reuptake della serotonina,
anticolinergici, antistaminici, progesterone ed estrogeni nel maschio, anoressizzanti come
fenfluramina e dietilproprione, glucorticoidi e l’antimicotico ketoconazolo. Tra gli antipertensivi
con maggiori effetti sulla fase del desiderio, troviamo il clortiazide, un diuretico che induce
soprattutto impotenza per la sua azione vasodilatatrice e causa l’alterazione della pressione
sanguigna a livello del pene, lo spironolattone , un altro diuretico che, oltre a produrre un
abbassamento della libido, è causa di impotenza e ginecomastia nell’uomo. Anche la clonidina può
determinare un calo del desiderio, ma sembra che questa sia più una conseguenza delle difficoltà
d’erezione e di eiaculazione, che costituiscono gli effetti principalmente prodotti dalla sostanza.
Anche alcuni farmaci antistaminici usati per alleviare allergie e sintomi del raffreddore, possono
diminuire il desiderio a causa del loro effetto sedativo, e, per la loro ulteriore azione sui recettori del
sistema nervoso autonomo, possono causare anche deficit erettili. I farmaci antidepressivi hanno dei
veri e propri effetti inibitori sulla sessualità in entrambi i sessi: i derivati triciclici innalzano i tassi
di prolattina, il carbonato di litio causa l’abbassamento del desiderio sessuale negli stati maniacali;
anche gli IMAO e gli antidepressivi di “seconda generazione” , hanno effetti negativi sulla
sessualità, che, tuttavia, tendono in genere ad attenuarsi o a scomparire dopo le prime settimane di
trattamento. Inoltre, anche con l’uso degli antiepilettici si può assistere ad un calo della libido, ma
non è chiaro se questo sia un effetto direttamente prodotto dai farmaci .
Alcune donne riferiscono una riduzione della libido ed episodi di secchezza vaginale in seguito
all’assunzione del contraccettivo orale: la pillola produce una riduzione dei livelli di androgeni, ma
questi sintomi non sono sperimentati da tutte le donne e, pertanto, i dati non possono essere
completamente generalizzati.
I bloccanti dei recettori adrenergici, che vengono usati sia come antipertensivi che per alcuni
particolari disturbi cardiaci e per l’asma, influiscono sulla risposta sessuale maschile, con
conseguenze sulla potenza erettile e sull’eiaculazione: il prazosin può infatti provocare impotenza e
rari casi di priapismo.
Il priapismo corrisponde ad una persistente e spesso dolorosa erezione, non accompagnata da
desiderio sessuale, che può essere determinata anche da altri farmaci, come clorpromazina,
tiotixene, flufenazina, clozapina, ed infine tioridazina, che, insieme a clomipramina e imipramina,
può anche provocare orgasmi dolorosi.
I farmaci antipsicotici, a causa dei loro effetti antiadrenergici e/o anticolinergici e
antidopaminergici, possono indurre sia cali del desiderio, che, soprattutto, inibizione dell’erezione e
dell’eiaculazione: alcune fenotiazine influiscono su quest’ultime, mentre i tioxanteni e, in
particolare, le benzamidi aumentano i tassi di prolattina, diminuendo il desiderio.
Deficit erettili possono essere anche prodotti da antipertensivi come la
digossina, ossia un farmaco cardiaco anticongestivo che abbassa i livelli
di testosterone ed eleva quelli di estrogeni provocando fenomeni di
ginecomastia, dall’antibiotico metronidazolo, dai farmaci bloccanti i
recettori H2 istaminici, da alcaloidi naturali (atropina), altri
anticolinergici come bantina, probantina e composti ammoniaci, da
antinfiammatori steroidei, che, se usati per trattamenti prolungati
insieme a derivati cortisonici, possono causare calo della libido in
entrambi i sessi. Inoltre, la disfunzione erettile può essere determinata da
barbiturici, benzodiazepine, antidepressivi triciclici, già sopra citati, e dai farmaci endocrini, come i
progestinici, quando vengono utilizzati nel trattamento dell’iperplasia prostatica benigna, e gli
antiandrogeni, spesso usati a scopo di “castrazione chimica” in caso di stupri e altri crimini
sessuali, sebbene con risultati discutibili, analoghi del LhRh ed estrogeni.
Difficoltà orgasmiche, generalmente indotte da farmaci antidepressivi (SSRI), sedativi e
antipsicotici, possono essere sperimentate anche con l’assunzione di anfetamine e narcotici: questi
ultimi, producendo una depressione centrale del sistema nervoso, possono inoltre determinare effetti
inibitori su ogni tipo di risposta sessuale e le disfunzioni indotte dall’abuso di eroina, morfina e
codeina, permangono anche dopo il passaggio all’assunzione del metadone. Gli oppioidi, infatti,
inibiscono l’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi HPG e aumentano i livelli di prolattina, interferendo con
la risposta sessuale in entrambi i sessi.
Molti elementi che influenzano la sessualità sono ad oggi sconosciuti dalla maggior parte delle
persone e restano un tabù anche in concomitanza della prescrizione medica di determinate sostante.
Esistono ampie prove che dimostrano come l’abuso di droghe condizioni il rapporto sessuale e la
motivazione ad agirlo, sia negli uomini che nelle donne. Le droghe, infatti, agiscono su numerose
aree del cervello e i vari sistemi neurotrasmettitori, influendo sulle diverse componenti del
comportamento sessuale, intese sia come risposte prettamente fisiologiche nelle diverse fasi del
ciclo della risposta sessuale, sia come comportamenti a rischio che possono favorire il contagio di
malattie sessualmente trasmissibili, sia come performance sessuale stessa, che ad esempio può
essere modificata da atteggiamenti maggiormente aggressivi o violenti e/o dalla disfunzione
sessuale . Talvolta si pensa alle droghe come possibili “afrodisiaci”, in grado di migliorare le
prestazioni sessuali e favorire lo stato di rilassamento psicologico durante il rapporto: uomini che
soffrono già di eiaculazione precoce pensano che cannabis ed eroina aiutino a ritardare
l’eiaculazione, mentre chi ha problemi di erezione preferisce la cocaina. All’inizio i risultati
possono essere abbastanza soddisfacenti e rispettare le aspettative del soggetto, ma a lungo andare
le conseguenze diventano disastrose.
La cocaina, infatti, all’inizio ha effetti stimolanti per le sue proprietà
dopaminergiche, aumenta il desiderio e diminuisce le inibizioni, ma
a lungo andare genera carenza della dopamina stessa, esaurendo le
risorse che innescano il desiderio e creando difficoltà nel
mantenimento dell’erezione ed eiaculazione ritardata negli uomini,
che possono persistere anche dopo che il consumo della sostanza è
cessato. Tra le donne, la cocaina contribuisce a difficoltà nel raggiungere l’orgasmo e carenza del
desiderio sessuale. Anche l’uso della cannabis è associato ad un aumento iniziale del desiderio e
dell’eccitazione, ma il suo utilizzo cronico abbassa il livello di testosterone, diminuendo il desiderio
e la forza nell’attività sessuale, e può causare impotenza ed oligospermia, riducendo quindi anche la
fertilità.
Gli allucinogeni possono inizialmente esaltare le sensazioni sessuali, ma il loro uso prolungato può
determinare una vera e propria depressione della funzione sessuale: l’LSD, ad esempio, produce
allucinazioni che in realtà non hanno per nulla contenuto sessuale, come invece spesso si crede, ma
altera lo stato di coscienza, favorisce fenomeni di depersonalizzazione, mutamenti dell’umore e
distorsioni percettive spazio-temporali.
Sostanze di uso più comune possono avere conseguenze sulla sessualità al pari di quelle date da
sostanze rinomatamente più dannose. Infatti, l’alcool, che in piccole quantità aumenta il desiderio e
diminuisce le inibizioni come la cocaina, se assunto per un periodo di tempo prolungato e ad alte
dosi, può diminuire la libido, causare difficoltà di erezione e di eccitazione, con scarsa
lubrificazione per le donne e inibizione dell’orgasmo per entrambi i sessi. Infine anche la nicotina
può indurre a sviluppare disturbi dell’erezione, forse a causa dei suoi effetti di vasocostrizione.
Ad oggi gli studi si sono maggiormente concentrati sugli effetti che le diverse sostanze hanno sugli
uomini, tuttavia qualsiasi droga influisce sulle prestazioni e sui comportamenti sessuali di entrambi
i sessi, ma tale incidenza dipende dal tipo di droga, dalla quantità consumata, dalla durata del
periodo di impiego, da fattori ambientali e aspettative individuali.
Sostanza
Effetti iniziali sulla sessualità
Oppiacei
Rilassamento,
Eiaculazione ritardata
Cocaina
Aumento del desiderio,
Diminuzione inibizioni
Cannabinoidi
Aumento del desiderio e
dell’eccitazione
Alcool
Aumento del desiderio,
Diminuzione inibizioni
Effetti a lungo termine sulla
sessualità
Disinteresse sessuale, Calo del
desiderio, Disfunzione erettile,
Difficoltà orgasmiche
Calo del desiderio, Disfunzione
erettile, Eiaculazione ritardata,
Difficoltà orgasmiche
Calo del desiderio, Disfunzione
erettile, Oligospermia
Calo del desiderio, Difficoltà di
erezione ed eccitazione, Scarsa
lubrificazione, Inibizione
dell’orgasmo.
CATEGORIA
FARMACO
ANTIPERTENSIVI
BLOCCANTI DEI
RECETTORI
ADRENERGICI
(Alfa-bloccanti)
(Beta-bloccanti)
PRINCIPIO ATTIVO
Reserpina
Idralazina
Idroclorotiazide
Clortiazide
Spironolattone
Digossina
POSSIBILI EFFETTI DEL
PRINCIPIO ATTIVO
Ginecomastia
Clonidina
Metildopa
Difficoltà di eiaculazione e
ginecomastia per l’uomo;
Ritardo o assenza
dell’orgasmo per la donna
per la donna.
Fenossibenzamina,
Eiaculazione asciutta
Prazosin
Priaprismo
POSSIBILI EFFETTI
DELLA CATEGORIA
Calo del desiderio
Disfunzione erettile
Calo del desiderio
Disfunzione erettile
Propranolo
Sertralina
Paroxetina
ANTIDEPRESSIVI
Fluoxetina
(SSRI)
(Triciclici)
(IMAO)
(Di “seconda
generazione”)
Amitriptilina,
Doxepina
Isocarbossazide, Fenelzina,
Tranilcipromina
Trazodone
ANTIPSICOTICI
(Fenotiazine)
(tioxanteni)
(benzamidi)
(butirrofenoni)
Erezioni spontanee,
priaprismo, anestesia
peniena e vaginale
Tioridazina, clorpromazina,
Cloroprotixene
Sulpiride, levosulpiride,
sultopride, tiapride
Aloperidolo
Difficoltà orgasmiche
Calo del desiderio
Disfunzione erettile
Priaprismo (anche
clitorideo), erezioni
spontanee
Inibizione dell’erezione
e dell’eiaculazione,
Priaprismo
Amenorrea e galattorrea
nella donna;
Ginecomastia e deficit
erettili nell’uomo
Difficoltà orgasmiche
Calo del desiderio
ANSIOLITICI
(Benzodiazepine)
Clorazepam,
Diazepam,Flurazepam,
Lorazepam,
Clordiazepossido
Calo del desiderio
Disfunzione erettile
Ritardo o assenza
dell’orgasmo
N.b. Le tabelle non sono comprensive di tutti i farmaci e le sostante, bensì di quelli più utilizzati e prescritti.