COMITATO SCIENTIFICO prof. Domenico PREZIOSO Professore Associato “Federico II” di Napoli di Urologia Università dott. Francesco Paolo DE LIGUORO Presidente MediCoop VESEVO - MMG ASL Napoli 3 sud dott. Gennaro IAPICCA Aiuto Urologo presso la clinica “VILLA ESTHER S.P.A” di Avellino dott. Mario DI MARTINO Specialista urologo dott.ssa Ester ILLIANO Specialista urologo dott. Emanuele ANNUNZIATA Assistente in Formazione in Urologia La disfunzione erettile nel maschio adulto nella pratica clinica del medico di Medicina Generale dott. Raffaele GALASSO Specialista urologo ECM n. 370-81403 Organizzato con il contributo NON condizionato di Torre del Greco 18 gennaio 2014 Società Prodotti Antibiotici ore 9.00 - 14.00 Sala convegni MediCoop VESEVO Via C. Battisti, 10 PROGRAMMA SCIENTIFICO Prima Sessione (modera prof. Domenico PREZIOSO) ore 8:00 - Registrazione dei partecipanti al Convegno ore 9:00-09:30 - Inquadramento: etiopatogenesi e fattori di rischio dott.ssa E. ILLIANO ore 09:30 – 10:00 - Diagnostica dott. G. IAPICCA ore 10:00 – 10:30 - Attualità terapeuticheo dott. M. Di MARTINO ore 10:30 – 11:00 - Patologie prostatiche e disfunzione erettile: i costi della terapia medica dott. E. ANNUNZIATA ore 11:00 – 11:30 - COFFEE BREAK Seconda Sessione (modera prof. Domenico PREZIOSO) ore 11:30-12:00 - Patologie prostatiche ed antiestrogeni: una terapia veramente attuale dott. R. GALASSO ore 12:00-12:30 - Discussione interattiva Tutti i Relatori ore 14:00-14:30 – Compilazione questionario ECM ore 14:30 – Chiusura dei lavori RATIONALE Oggi il medico di medicina generale costituisce sempre più il primo riferimento per il paziente per qualsiasi patologia, non solo di tipo cronico, ma anche per manifestazioni di tipo acuto ed improvvise. Se parliamo poi di patologie di interesse sociale il medico di medicina generale è oggi sempre più posto di fronte alla precisa richiesta di pazienti di trovare un preciso ed efficace rimedio al problema occorsogli. Nell’ambito delle patologie uro-andrologiche più frequenti, gli ultimi anni hanno visto una vera e propria rivoluzione nella individuazione non solo di più chiari fattori di rischio ma di interventi terapeutici volti a prevenire sia le patologie che le possibili complicanze. Nell’ambito delle patologie andrologiche più frequenti, gli ultimi anni hanno visto una vera e propria rivoluzione nella individuazione non solo di più chiari fattori di rischio ma di interventi terapeutici volti a prevenire sia le patologie che le possibili complicanze. La Disfunzione Erettile (DE), anche conosciuta come impotenza maschile, è definibile come l’incapacità a raggiungere e/o mantenere un’erezione sufficiente a condurre un rapporto soddisfacente. Interessa milioni di uomini nel mondo e, anche se non pregiudica l’aspettativa di vita, ne peggiora notevolmente la qualità. Per la terapia della DE vi sono sia trattamenti medici che chirurgici che possono essere associati o integrati. Prima di procedere al trattamento sarà fondamentale discernere le cause psicogene da quelle organiche (vascolari, neurogene, ormonali etc) e valutare la presenza concomitante di alterazioni dello stile di vita e malattie associate che possono essere curate. La psicoterapia rappresenta il metodo di scelta in caso di presenza di fattori psicologici, ma il ricorso alla terapia farmacologica è possibile anche in questa situazione. La terapia endocrina è volta alla normalizzazione dei livelli di testosterone nei casi di ipogonadismo e alla riduzione dei livelli di prolattina in caso di iperprolattinemia. I principali farmaci orali utilizzati per la terapia della DE sono i cosiddetti inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (Sildenafil, Tadalafil e Vardenafil), che inducono vasodilatazione a livello del pene. Tali farmaci amplificano la risposta ai normali stimoli erotici e inducono una erezione normale. Per il loro funzionamento è pertanto indispensabile un normale stimolo sessuale. Il trattamento chirurgico della DE si basa su terapia protesica che consiste sulla sostituzione del normale meccanismo erettile con dispositivi applicati direttamente all’interno dei corpi cavernosi che hanno la capacità di sviluppare un’idonea rigidità. Si riserva quest’opzione nei casi in cui le altre terapie non hanno avuto esito favorevole. Si distinguono protesi semirigide, che possiedono una rigidità permanente e mantengono il pene in uno stato di costante semirigidità, e idrauliche, che invece hanno la capacità di passare dallo stato di flaccidità a quello di erezione, grazie ad una serie di dispositivi interni, imitando il normale processo erettivo. Per quanto riguarda La malattia di La Peyronie , definita anche come Induratio Penis Plastica (IPP), è caratterizzata tipicamente dalla formazione di tessuto indurito (fibrotico e/o calcifico) nel pene che causa dolore e curvatura durante l’ erezione e difficoltà durante il rapporto sessuale. Le opzioni di trattamento per i pazienti con malattia di La Peyronie sono purtroppo limitate. Oggi, nonostante il gran numero di farmaci sperimentati per questa patologia, attualmente, nessun trattamento medico ha dimostrato la sua efficacia. Pertanto l'obiettivo del trattamento medico e puramente palliativo, mirando alla riduzione del dolore e al rallentamento della progressione della malattia. La chirurgia è l'unico trattamento efficace e risolutivo. Il trattamento non chirurgico dovrebbe essere effettuato entro 6 mesi dall'inizio dei sintomi e prima che la placca si calcifichi. L'assunzione prolungata di vitamina E, una sostanza antiossidante, rappresenta una opzione di trattamento medico economica e priva di effetti collaterali. Un' altra opzione di trattamento medico e rappresentata dall' iniezione direttamente nella placca di farmaci quali inibitori del calcio (per esempio, verapamil), enzimi che dissolvono il tessuto connettivo (collagenasi) o di steroidi (per esempio, cortisone). La terapia chirurgica viene impiegata nei casi severi e persistenti di Peyronie, che non hanno risposto al trattamento non chirurgico. Le procedure utilizzate includono: la plicatura del tessuto posizionato al lato opposto della placca al fine di ridurre la curvatura (interventi di Nesbit e di Yachia); l'incisione della placca stessa allo scopo di rilassare la tonaca albuginea, con innesto di un materiale protesico o l’ impianto di una protesi peniena. Il corso, interamente interattivo, si avvale del confronto diretto tra specialista e medico di medicina generale e tende a favorire l’azione tempestiva e quindi l’efficacia del medico generalista chiamato in prima persona per tali problematiche, con particolare attenzione alla farmaco-economia ed al management sanitario, aspetti particolarmente importanti nelle decisioni diagnostico-terapeutiche. Inoltre tratteremo in maniera interattiva quelle che sono le attuali modalità di prevenzione con l’ausilio di casi clinici. ECM n. 370-81403 Segreteria organizzativa prof. Domenico PREZIOSO dott. Francesco Paolo DE LIGUORO Clinica Urologica Università di Napoli “Federico II” Tel. + 39 081 742606 - Cell. 335 6287208 [email protected] Cooperativa MediCoop VESEVO Cell. 330 500431 [email protected]
© Copyright 2024 ExpyDoc