Anno III – Numero 483 AVVISO Ordine 1. Elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo dell’ordine 4 - 6 ottobre 2. Sito: Nasce Offro e Cerco Lavoro - Napoli Notizie in Rilievo Scienza e Salute 3. Le donne con il sedere grosso sono più intelligenti e sane 4. Cellulare a letto per 6 ragazzi su 10, l’insonnia è in aumento 5. Studi sperimentali su un nuovo farmaco hanno mostrato totale remissione della malattia 6. Sport, le corsette brevi fanno meglio della maratona Prevenzione e Salute 7. Un corretto stile di vita può evitare quattro infarti su cinque Alimenti e Salute 8. Il grano «antico» utile nella sindrome dell’intestino irritabile 9. 9 cibi velenosi... che mangiamo abitualmente Mercoledì 24 Settembre 2014, S. Pacifico Proverbio di oggi…….. ‘U ppoco abbasta, ‘u supierchio avanza ELEZIONI per il RINNOVO del CONSIGLIO DIRETTIVO dell’ORDINE 4, 5 e 6 OTTOBRE 2014 In ultima pagina la lista dei candidati e modalità di votazione. Venerdì 26 Settembre ore 21.00, presentazione della lista al Circolo Canottieri Napoli. Vi aspettiamo per trascorrere insieme una serata all’insegna dell’amicizia e della convivialità. LE DONNE CON IL SEDERE GROSSO SONO PIÙ INTELLIGENTI E SANE Amato e odiato, il didietro pronunciato è dovuto a un accumulo di Omega 3. Questi grassi contribuiscono allo sviluppo del cervello Il grasso che si accumula proprio lì sul fondoschiena, croce e delizia. Molte donne cercano di combatterlo con sessioni sfiancanti di step, altre hanno fatto del lato B abbondante un pass per il successo, come Kim Kardashian e Jennifer Lopez. A prescindere dai gusti, per gli scienziati della University of Oxford le donne che hanno la tendenza ad accumulare grasso sul sedere e sulle cosce sono più intelligenti e più sane. Più cervello e più salute - Avere il fondoschiena pronunciato richiede un eccesso di grassi Omega 3. E' stato provato che questo tipo di lipidi promuovono lo sviluppo del cervello. Ma i vantaggi non si limitano al cervellone. Chi ha un sedere più grande ha livelli più bassi di colesterolo ed è più propenso a produrre gli ormoni che metabolizzano lo zucchero. La caratteristica forma "a pera" sarebbe, dunque, un'arma in grado di prevenire il diabete. Il grasso concentrato sull'addome, invece, fa male alla salute. (Salute, Tgcom24) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 483 PREVENZIONE E SALUTE UN CORRETTO STILE DI VITA PUÒ EVITARE QUATTRO INFARTI SU CINQUE Determinante mangiare in modo equilibrato, bere poco e muoversi Cambiare il proprio stile di vita orientandosi su scelte più sane può prevenire addirittura quattro casi di infarto su cinque tra gli uomini. Lo rivela uno studio pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology. La ricerca a lungo termine - Sono stati tenuti sotto osservazione per undici anni 21 mila maschi con un'età dai 45 ai 79 anni. A parità di altri fattori, gli uomini che hanno adottato una corretta alimentazione unitamente a pratica sportiva e mantenimento del peso corporeo, nonché ridotto consumo di alcol e astensione dal fumo, hanno un rischio infarto ridotto dell'86%. A influire di più sulla percentuale, l'astensione dal fumo, in grado di tagliare i rischi del 36%. Gli uomini che sono andati in bicicletta o hanno camminato almeno 40 min. al giorno e hanno fatto altri tipi di attività fisica per almeno un'ora settimanale hanno abbassato il rischio del 3%. Anche il giro vita ha la sua importanza, chi non arriva a 94 cm abbassa le possibilità di incorrere in un infarto del 12%. La continenza del bere è un altro fattore rilevante: chi non assume più di due drink al giorno ha un rischio più basso dell'11%. Una dieta ricca di frutta, ortaggi, legumi, cereali integrali e pesce influisce per il 18%. Ma difficilmente si seguono tutte queste indicazioni per il proprio benessere. "Solo l'1% della popolazione fa parte del gruppo a basso rischio seguendo questo set di buone pratiche". (Salute, Tgcom24) CELLULARE A LETTO PER 6 RAGAZZI SU 10, L’INSONNIA È IN AUMENTO Messaggiami, sto solo dormendo» è il titolo della ricerca appena pubblicata su Family and Community Health, in cui risulta che il 62,9% dei ragazzi dai 12 ai 20 anni porta il telefono cellulare nel letto alla sera e dorme meno. « L’indagine è stata condotta su un campione di 454 ragazzi e ragazze che hanno compilato un sondaggio mentre erano nelle sale d’attesa degli ambulatori medici. Il 57% dei giovani lo tiene acceso e il 45,7% lo usa some sveglia. Il 36,7% messaggia durante la notte e circa l’8% viene svegliato dal suono degli sms in arrivo e fa fatica a riprendere sonno. «Il nostro, seppure limitato, è il primo studio che valuta quanto il cellulare frammenti il riposo dei ragazzi e conferma quanto già ipotizzato e cioè che i telefonini riducono il sonno degli adolescenti che faticano a riaddormentarsi e possono incidere sul livello di attenzione e performance durante il giorno» concludono gli autori. (Salute, Il Secolo XIX) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 483 ALIMENTI E SALUTE IL GRANO «ANTICO» UTILE NELLA SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE Il grano khorasan ha dimostrato in uno studio dei ridurre i sintomi del disturbo Crampi, dolore addominale, gonfiore, gas, spasmi, diarrea e costipazione. Si chiama sindrome dell’intestino irritabile (Ibs), colpisce l’intestino crasso (colon). È una condizione cronica, con alti e bassi. Periodi tranquilli e attacchi improvvisi. Difficile la diagnosi, perché solo un piccolo numero di persone con Ibs hanno gravi segni e sintomi. E perché in alcuni casi, una buona parte, è sottovalutata dal medico non specialista collocando una vera e propria malattia nell’area dei disturbi psicosomatici. Alcuni sofferenti, infine, adottano un “fai da te” nel gestire i sintomi. Che può essere efficace se avviene attraverso cambiamenti della dieta, dello stile di vita, della capacità di controllare lo stress. Altri pazienti hanno bisogno di farmaci e di consulenze specialistiche. Perché l’Ibs grave incide in modo importante sulla salute in generale e sulla qualità di vita. E attenzione ai numeri: si stima che, nel mondo, soffrano di questa sindrome oltre 420 milioni di persone. Nella maggioranza dei casi inascoltati nei sintomi e relegati nel limbo degli stressati psicosomatici. Finora snobbata dalle aziende farmaceutiche, soltanto da aprile di quest’anno un farmaco specifico, e non uno psicofarmaco o un anti-spastico, è stato approvato in Italia per la sindrome con costipazione (Ibs-C) che riguarda un terzo dei pazienti con Ibs cronica. Prescrivibile solo dagli specialisti. La nuova molecola, il linaclotide, “occupa” gli agganci (recettori) per una proteina naturale (guanilina) che si trovano sulle cellule della parete intestinale. Così facendo, attenua il dolore viscerale e aumenta la velocità di transito gastrointestinale in chi soffre di Ibs-C. In pratica, il linaclotide crea uno scudo intestinale verso dolore, scarsa motilità intestinale, costipazione. Verso tutti quei sintomi che portano alla diagnosi di Ibs. Grano antico e grano moderno: C’è però chi cerca di comprendere che influenza ha sulla sindrome l’alimentazione di oggi, essendo moderno il male stesso, mettendo a confronto, per es., il grano “antico” con quello “moderno”. In uno studio sull’uomo il grano antico ha dimostrato di diminuire i fastidiosi sintomi. Sono stati confrontati gli effetti del grano moderno con quelli del grano khorasan. La sindrome, infatti, provoca gonfiore a seguito del consumo di prodotti alimentari, soprattutto grano e latticini. «Il nostro studio fa seguito a quello, pubblicato un anno fa, che confrontava gli effetti delle diete a base di grano antico e moderno su soggetti umani sani. Studiando i marcatori nel sangue, si è visto che una dieta a base di prodotti fatti con grano khorasan aumenta l’attività anti-infiammatoria e antiossidante a livello cellulare. Cosa che non fa una dieta a base di frumento moderno». Spesso le persone cui viene diagnosticata la sindrome dell’intestino irritabile sono invitate a eliminare il grano dalla loro dieta per evitare di aggravare la loro condizione e i sintomi dolorosi. Ora però possono mangiare tranquillamente il khorosan perché diminuisce nettamente i sintomi dell’Ibs. Venti pazienti con moderata sindrome dell’intestino irritabile hanno consumato per sei settimane prodotti a base di grano quali pane, pasta, biscotti e crackers, fatti con grano duro moderno biologico semi-integrale o con grano antico biologico semi-integrale. I partecipanti sono stati divisi a caso in due gruppi: «Dopo il consumo di prodotti a base di grano antico, i pazienti hanno sperimentato un significativo miglioramento globale nella portata e gravità dei sintomi legati alla sindrome dell’intestino irritabile, come gonfiore, distensione addominale, dolore addominale e relativa frequenza, stanchezza e consistenza delle feci, con un conseguente miglioramento della qualità della vita. Al contrario, nessun miglioramento significativo è stato rilevato durante il periodo di intervento con il grano moderno». (Salute, Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 483 SCIENZA E SALUTE SPORT, LE CORSETTE BREVI FANNO MEGLIO DELLA MARATONA Negli Stati Uniti è febbre da allenamenti brevi che, in mancanza di tempo libero, sono il nuovo toccasana. La corsa di un miglio, equivale ad 1,6 km da percorrere al massimo della velocità, vive una seconda giovinezza diventando sempre più popolare tra i maratoneti, i bambini e i corridori amatorali che non hanno più tempo per allenarsi su distanze più lunghe. L'esercizio intenso batte gli sport d'endurance come la maratona e una recente ricerca dell'American college of cardiology ha scoperto che chi corre un miglio ha gli stessi benefici dei maratoneti sulla lunghezza della vita ma con meno acciacchi. Agonisti a parte, tutti gli altri, bambin inclusi, si possono cimentare in corse brevi alla massima velocità, intervallate da passeggiate, fare le scale o rilassarsi con la propria attività preferita, come lo yoga, per avere benefici per la salute. mpleta STUDI SPERIMENTALI SU UN NUOVO FARMACO HANNO MOSTRATO TOTALE REMISSIONE DELLA MALATTIA. (Salute, Il Mattino) Premettiamolo subito: al momento non esiste una cura definitiva per l'artite reumatoide. Ma una nuova speranza arriva da un farmaco sperimentale realizzato da un'equipe guidata dal professor Dario Neri al Politecnico di Zurigo in collaborazione con ricercatori della Philogen, azienda di biotecnologie Italo-Svizzera con sede a Siena e Zurigo. Si tratta di un prodotto antinfiammatorio chiamato Tetravil (F8-IL4), costituito da una miscela di anticorpi e proteine (definiti "anticorpi armati") in grado di raggiungere e attaccare in modo selettivo le giunture malate. Il farmaco si è dimostrato capace di promuovere un’attività terapeutica di eccezionale efficacia in modelli animali: topi affetti da artrite trattati con F8-IL4, in combinazione con un antinfiammatorio steroideo (il dexametasone), hanno mostrato guarigione completa. E' un risultato senza precedenti, tanto che le conclusioni dello studio sono state pubblicate sul numero del 4 agosto della rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America". Tra meno di un anno comincerà la sperimentazione clinica su pazienti artritici Prof. Dario Neri, Politecnico di Zurigo. La malattia, cronica, che colpisce prevalentemente gli over quaranta e donne in pre-menopausa, si manifesta con una progressiva infiammazione (sinovite) della membrana che ricopre le articolazioni, causando gonfiore e dolore. Con il tempo, la sinovite erode la cartilagine articolare, portando alla distruzione dell’articolazione e provocando così un danno osseo irreversibile. Il farmaco contiene 'anticorpi armati', che veicolano una sostanza curativa direttamente nelle zone colpite Prof. Dario Neri, Politecnico di Zurigo. Attualmente, le terapie più innovative, che prevedono la somministrazione di agenti biologici (tipicamente anticorpi in grado di bloccare le molecole prodotte dall'infiammazione), riescono a conferire un sensibile miglioramento della qualità della vita a numerosi pazienti. Ma non possono eliminare completamente la patologia e per molti altri soggetti il trattamento risulta inefficace o produce solo risultati parziali. (Salute, Panorama) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 483 9 CIBI VELENOSI... CHE MANGIAMO ABITUALMENTE Alcuni alimenti che consumiamo di frequente sono tossici o poco salutari in alcune parti, o in determinate preparazioni. Ecco quali sono le pietanze che possono causare intossicazioni, e come evitare brutte sorprese. Funghi. Da crudi, anche quelli commestibili contengono tossine termolabili (evaporano in cottura, a circa 80°) che possono creare difficoltà digestive: meglio quindi, consumarli cotti. Anche se ci piacciono è bene consumarne in quantità moderate, evitando di darne ai bambini: la chitina, la sostanza che costituisce la loro membrana cellulare, è difficile da digerire, specie prima dei 13-14 anni, quando gli enzimi deputati al suo smaltimento non sono presenti in quantità adeguato. Noce moscata. Aggiunta in quantità moderata dà sapore e carattere ai ripieni, ma con la noce moscata è bene non esagerare. Contiene infatti miristicina, una sostanza neurotossica che, se assunta in quantità elevate, provoca allucinazioni e convulsioni. Dosi elevate di questa spezia risultano inoltre tossiche per il feto in gravidanza. Ciliege. Una tira l'altra, è vero, ma se vi piacciono le ciliegie attenti ad evitare, anche accidentalmente, di ingoiarne il nocciolo: questo contiene, infatti, acido cianidrico, un potente veleno largamente presente nel regno vegetale che ostacola il trasporto dell'ossigeno da parte del sangue. Niente paura, però: la polpa delle ciliegie è totalmente innocua. L'acido si libera solo se si danneggia il nocciolo con i denti o se lo si ingerisce Pomodori. No, non stiamo asserendo che l'ingrediente cardine della dieta mediterranea è velenoso, anche se un tempo il pomodoro veniva ritenuto tale per l'elevata quantità di solanina, una sostanza a bassa tossicità che la pianta produce come naturale pesticida. Elevate quantità di solanina sono contenute tuttavia in fusto e foglie dei pomodori, che non sono commestibili e vanno scartati Patate. Diverse tossine, come la solanina, sono contenute nei germogli e nella buccia delle patate: ecco perché è bene sbucciarle prima di cuocerle, stando attenti a rimuovere la parte verde (dove la solanina si concentra). Meglio evitare del tutto, invece, le patate che appaiono verdi anche prima di essere sbucciate: contengono infatti valori di solanina che arrivano fino a 100 mg/100 g, e l'alcaloide tossico non viene eliminato con la cottura (degrada a oltre 243 °C) Mandorle. Sono un alimento altamente energetico e salutare per il nostro corpo, ma quelle amare andrebbero evitate o consumate in quantità minima. Contengono infatti elevate quantità di amigdalina, una sostanza che nell'organismo produce acido cianidrico (da cui si ottiene il velenoso cianuro). Si stima che la dose letale di mandorle amare sia, per un uomo, di 50 o 60 di questi frutti. Fortunatamente il loro sapore sgradevole dissuade dal mangiarle. Mele. Continuate a mangiarle: sono piene di vitamine e hanno un elevato potere antiossidante. Ma abbiate cura di rimuoverne i semi: contengono amigdalina, la stessa sostanza tossica presente nelle mandorle amare. Se assunti in elevate quantità possono risultare letali; in dosi non letali, provocano sbalzi d'umore, depressione e difficoltà respiratorie. Fortunatamente, ogni frutto ne contiene talmente pochi che accusereste prima i sintomi di un'indigestione. Fagioli. Cotti sono un alimento nutriente e ricco di proteine, che può sostituire la carne senza immettere colesterolo nell'organismo. Ma crudi i fagioli sono velenosi: contengono infatti una tossina detta fitoemoagglutinina, i cui sintomi da avvelenamento sono nausea, vomito e diarrea. Prima di cuocerli è bene lasciarli in ammollo per un paio d'ore, ed eliminare poi l'acqua utilizzata prima della cottura. La FDA americana consiglia addirittura 5 ore d'ammollo a 100 °C Rabarbaro. È comunemente usato in pasticceria (chi non ha mai mangiato le caramelle ottenute dal suo estratto?): ma solo lo stelo di questa pianta è commestibile. Le foglie di rabarbaro sono ricchissime di acido ossalico, una sostanza dagli elevati poteri lassativi PAGINA 6 Speciale Elezioni Rinnovo Ordine 2015 – 2017 Anno III – Numero 483 ELEZIONI E RINNOVO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO 2015-2017 RINNOVO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DELL’ORDINE E DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI, 2015-2017 PROCEDURE E MODALITA’ Di seguito modalità e procedure Elettorato attivo: Hanno diritto di voto (c.d. ”elettorato attivo”) per l’elezione dei componenti il Consiglio Direttivo e per il Collegio dei Revisori dei Conti, tutti gli iscritti all’Albo dell’Ordine, compresi gli iscritti nell’elenco speciale dei docenti e ricercatori universitari, che non siano sospesi dall’esercizio della professione (art. 2 DLgsCPS 233/46, come modificato dalla Legge 80/2005). Elettorato passivo: La normativa, ai fini delle procedure elettorali, non prevede “liste”. Pertanto, indipendentemente dall’inserimento o meno in eventuali liste ufficiose, sono comunque eleggibili (c.d. “elettorato passivo”) tutti gli iscritti all’Albo dell’Ordine, compresi gli iscritti nell’elenco speciale dei docenti e ricercatori universitari e compresi i Consiglieri uscenti (art. 16 DPR 221/50). Avviso di convocazione: Le vigenti disposizioni prevedono che: la convocazione dell’assemblea per l’elezione del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori dei conti si effettua mediante avviso spedito almeno dieci giorni prima a tutti gli iscritti, esclusi i sospesi dall’esercizio della professione, per posta prioritaria, per telefax o a mezzo di posta elettronica certificata; è posto a carico dell’Ordine l’onere di dare prova solo dell’effettivo invio delle comunicazioni; della convocazione deve essere dato altresì avviso mediante annuncio, entro il predetto termine di dieci giorni, sul sito internet della Federazione nazionale degli Ordini. Operazioni di voto: la Corte di Cassazione ha recentemente mutato il proprio precedente orientamento (in base al quale le schede debbono riportare, a pena di nullità, un numero di nomi pari a quello dei componenti da eleggere) e ha fissato il principio in base al quale la scheda conserva la sua validità anche nel caso in cui contenga un numero di nomi inferiore a quello dei componenti da eleggere.
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