I.I.S. Statale “ETTORE MAJORANA” Licei Classico – Linguistico - Scientifico MIRANO - VENEZIA CIRCOLARE N. 98 30 gennaio 2014 Ai Docenti Agli Alunni Ai Genitori Al personale A.T.A. Oggetto: Sospetto caso di tubercolosi polmonare. Si trasmette il comunicato del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL N.13 di Mirano pervenuto in data odierna. Il docente in classe lo leggerà agli studenti. Quanto prima saranno contattati i genitori degli studenti e gli insegnanti della classe di appartenenza della/o studente/studentessa. La Dirigente Scolastica Carla Berto Servizio Sanitario Nazionale - Regione Veneto AZIENDA UNITA' LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 13 Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene e Sanità Pubblica Dolo, 30.01.2014 AGLI STUDENTI E DOCENTI Oggetto: Prevenzione della tubercolosi polmonare A fine Gennaio il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell'ULSS 13 di Mirano è venuto a conoscenza di un caso sospetto di tubercolosi polmonare in uno studente del liceo Majorana di Mirano. In questi casi, le "Linee Guida per il controllo della tubercolosi nella Regione Veneto" prevedono l'identificazione e la sorveglianza delle persone venute a contatto stretto di un ammalato, allo scopo di prevenire lo sviluppo dell'infezione. Per contatto stretto si intende il soggetto che condivide con l'ammalato uno spazio chiuso indicativamente per almeno 8 ore al giorno, e quindi sono interessate le persone che hanno condiviso la stessa aula. Contatti occasionali sono invece quelli che avvengono nei luoghi di frequentazione collettiva come scale, mensa, bar, ecc. e pertanto non vanno controllati. Per questa ragione, verranno contattati dal nostro Servizio SOLO gli studenti e gli insegnanti della classe coinvolta. Pochissime persone che sono venute a contatto con un ammalato di tubercolosi svilupperanno un'infezione. L'identificazione di queste persone viene effettuata mediante il Test Intradermoreazione alla Mantoux o il Test Quantiferon. Se il Test risulta positivo, significa che la persona è realmente venuta a contatto con il batterio e quindi è necessario approfondirne la situazione clinica. Questi Test risultano positivi dopo circa 8-10 settimane dal contatto con il batterio della tubercolosi, perché lo sviluppo dell'infezione ha un periodo di incubazione molto lento, mediamente di circa 8-10 settimane. Essendo difficilmente quantizzabile il tempo che ogni studente ha trascorso con il caso sospetto, in via del tutto cautelativa, agli studenti ed ai docenti della classe frequentata dal soggetto in questione verranno effettuati l'lntradermoreazione alla Mantoux o il Test Quantiferon durante il mese di Febbraio 2014. I test verranno eseguiti da personale sanitario presso la scuola stessa. In caso di positività al Test, questo Servizio provvederà ad organizzare ulteriori accertamenti (indicativamente RX torace e visita specialistica pneumologica), le cui modalità saranno comunicate direttamente agli interessati. Nel frattempo, gli studenti potranno svolgere le loro normali attività. Si precisa che tale attività di screening sarà svolta nell'ambito delle norme in materia di trattamento dei dati personali di cui al D. Lgs. n. 196/03 "Codice in Materia di protezione dei dati personali". Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica resta a disposizione per informazioni dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.30 al te!. 041-5133496. Distinti saluti Responsabile UOS Prevenzione Malattie Infettive Dott.ssa Lucia Silvestri 30035 MIRANO (VE) via Mariutto, 76 - tel. 04//5794111 -30031 DOW (VE) via 29Aprile, 2- tel. 041/5133111 .c.F. e Partita /VA 02799530270 SISP - Servizio Igiene e Sanità Pubblica - URL: www.ulss13mirano.ven.it DOLO - 30031- Riviera XXIX Aprile, 2 .041/5133246 Fu: 041/5133936 Email: [email protected]:[email protected] Cos'è la tubercolosi? E' una malattia infettiva causata da un batterio chiamato Mycobacterium tuberculosis o Bacillo di Koch, dal nome del medico tedesco che lo scoprì nel 1882. E' una malattia che può colpire qualsiasi organo, ma che predilige l'apparato respiratorio ed in particolare i polmoni. I sintomi più frequenti sono: febbricola serale (37,2°- 37,5 °C), stanchezza, perdita di appetito, sudorazione notturna, tosse lieve ma frequente (nel caso sia colpito il polmone), con emissione di catarro bianco giallastro spesso striato di sangue. Le persone con malattia polmonare conclamata sono in grado di trasmettere la malattia e sono poste in isolamento (ospedaliero o domiciliare) che durerà fino alla eliminazione del batterio dali 'escreato (sputo), che avviene dopo 15-20 giorni di terapia antibiotica. Oggi esistono farmaci molto efficaci nel guarire questa malattia (oltre il 95% dei pazienti guariscono completamente) e la guarigione avviene dopo circa 6 mesi di terapia Come si trasmette? E' una malattia poco infettante. Viene trasmessa prevalentemente per via aerea attraverso le goccio/ine emesse con la tosse: le condizioni più favorevoli alla trasmissione sono costituite dai luoghi chiusi, condivisi dal malato, per un tempo prolungato (ad esempio più di 8 ore continuative per più giorni) . Le condizioni più a rischio sono: familiari, compagni della stessa classe, compagni di lavoro nello stesso ufficio, degenti nella stessa stanza ospedaliera. La Tubercolosi non si trasmette con gli indumenti, lenzuola, stretta di mano, facendo uso di piatti e posate, ecc . Non è necessaria nè indicata la disinfezione dei locali. E necessario dire che solo una piccolissima parte delle persone che vengono a contatto con una persona infettante sviluppano una infezione o la tubercolosi conclamata Qual è il periodo di incubazione? E' una ma/attia che si sviluppa lentamente. Da/l'avvenuta contatto del bacillo con l'organismo umano, allo sviluppo di una infezione può trascorrere un periodo variabile dalle 2 alle 12 settimane ma mediamente 8-10 settimane. Per valutare l'avvenuta infezione sono usati test tubercolinici (Intradermoreazione di Mantoux o Quantiferon). I test positivi sono indice di infezione, ma non vuole dire automaticamente malattia attiva Nella maggior parte di queste persone infettate, l'infezione rimarrà per tutta la vita latente senza provocare una malattia attiva (Tubercolosi Latente), mentre in una piccolissima parte si svilupperà una tubercolosi attiva in un tempo molto variabile (da mesi ad anni). Come si fa la diagnosi di malattia tubercolare attiva? La diagnosi si basa essenzialmente sui sintomi e segni presenti e sull 'esame radiologico del torace. La conferma può essere ottenuta dal ritrovamento dei bacilli nello sputo o in altri liquidi corporei del paziente sottoposti ad esame microscopico o coltura/e. La tempestività della diagnosi insieme ad una terapia efficace è fondamentale per il controllo della malattia. Come si fa a sapere se si è venuti a contatto con il batterio? Mediante il Test di intradermoreazione di Mantoux o il Test Quantiferon, che possono dimostrare il contatto anche in tempi passati e rimanere positivi per anni. Il Test Manutoux è un test che consiste nell'iniezione intradermica sulla faccia palmare dell'avambraccio di O,lml di Tubercolina, ossia una soluzione salina che contiene piccolissime proteine purificate del batterio della Tubercolsoi (PPD "Purified Protein Derivative"che si ottiene filtrando colture del bacillo M tuberculosis ed estraendo la frazione proteica). Il test va letto dopo 48-72 ore e risulta positivo se c'è un rigonfiamento piuttosto duro di almeno 10 mm di diametro Il Test Quantiferon è eseguito su sangue ed è necessario un prelievo. E' un test che misura il rilascio di interferon-gamma (IFN-y) da /infociti sensibilizzati a proteine del M tuberculosis. Cosa significa essere positivi al Test Mantoux o al test Quantiferon? La positività ad uno dei test significa che il soggetto ha avuto un contatto con il Microrganismo Mycobacterium Tuberculosis. Infezione e malattia sono due stati diversi e la positività al test non è sinonimo di malattia .. In caso di positività, deve essere esclusa la malattia tubercolare attiva mediante visita medica e radiografia del torace. Se si conferma la tubercolosi latente, il medico valuta l'indicazione a una specifica profilassi antitubercolare con antibiotici per ridurre significativamente il rischio di sviluppare in futuro la malattia.
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