TECNICHE COGNITIVE Avere un’emozione significa sentire le conseguenze fisiche dei nostri pensieri • Le persone (NOI COMPRESI…) interpretano e reagiscono agli eventi in base al loro significato percepito 2. L’inadeguatezza cognitiva può causare disturbi emozionali e comportamentali MODIFICARE LE COGNIZIONI DEI PAZIENTI (magari anche le nostre … !) A C situazione emozion i B pensieri … modificare le cognizioni 3 classi di tecniche - METODI DI RISTRUTTURAZIONE COGNITIVA - METODI DI AUTOISTRUZIONI DI COPING - STRATEGIE DI PROBLEM SOLVING RISTRUTTURAZIONE COGNITIVA Sostituire pensieri irrazionali / disfunzionali con pensieri razionali e valutazioni adeguate delle informazioni In che senso “adeguate” ? Confucio, Lao Tse, Buddha, Epitteto, Marco Aurelio, William James, …. “ Il sentimento coincide con il pensiero” “Se siete afflitti da qualcosa di esterno, il dolore non è dovuto alla cosa in sé ma alla valutazione che voi ne fate, valutazione che avete il potere di revocare in qualsiasi momento” “Molte persone credono di pensare, in realtà stanno solo riorganizzando i loro pregiudizi” REBT terapia razionale comportamentale emotiva Albert Ellis TERAPIA COGNITIVA Aaron Beck REBT - TERAPIA RAZIONALE COMPORTAMENTALE EMOTIVA Lo scopo non è eliminare le emozioni negative, ma apprendere strategie di gestione. Nel 1970 Ellis presenta la sua RET, terapia razionale emotiva identificando - CATEGORIE FONDAMENTALI DI PENSIERO IRRAZIONALE - CRITERI DI RAZIONALITA’ PENSIERO IRRAZIONALE DOVERIZZAZIONI “Io devo, gli altri devono…” INSOPPORTABILITA’ “Io non sopporto, è intollerabile, … GIUDIZI TOTALI “Non valgo niente, la gente è cattiva, …” CATASTROFIZZAZIONE “E’ terribile, sarebbe un disastro… INDISPENSABILITA’ “Bisogna assolutamente, …” Queste categorie però sono in contrasto con i principi base identificati da Ellis EDONISMO ricerca di soddisfazione e piacere RAZIONALITA’ ANTIASSOLUTISMO ANTI “MUSTURBAZIONE” FALLIBILITA’ UMANA 3 criteri di RAZIONALITA’ Un modo di pensare è razionale se: PRAGMATICO serve per conseguire scopi fondamentali come sopravvivere, provare soddisfazione, avere rapporti positivi (EDONISMO, ecc.) LOGICO parte da premesse valide e porta quindi a deduzioni esatte EMPIRICO si basa su fatti reali, è congruente con la realtà oggettiva TECNICHE DI INTERVENTO TECNICHE COGNITIVE DETECTING individuazione delle convinzioni irrazionali attivate in una situazione DEBATING confutazione attraverso domande che mirano a constatare illogicità e inconsistenza (il TERAPEUTA utilizza MOLTA CREATIVITA’ !!) DISCRIMINATING discriminazioni delle convinzioni irrazionali espresse in termini assolutistici e doverizzazioni dalle convinzioni razionali espresse in termini relativi e di preferenze TECNICHE DI INTERVENTO TECNICHE IMMAGINATIVE IMMAGINAZIONE RAZIONALE EMOTIVA Immaginare o rievocare una situazione spiacevole cercando di provare lo stato d’animo disfunzionale collegato. Successivamente si cerca di arrivare a sperimentare un’emozione più “appropriata” continuando a immaginare la situazione spiacevole. TECNICHE DI INTERVENTO TECNICHE COMPORTAMENTALI Fin dall’inizio Ellis dichiarava con forza che “IL CAMBIAMENTO COGNITIVO DA SOLO NON BASTA SE NON SI IMPARA AD AGIRE DIVERSAMENTE” - ESERCIZI ANTIVERGOGNA - ESERCIZI ASSUNZIONE DI RISCHI - USCIRE DAL PROPRIO RUOLO - DESENSIBILIZZAZIONE IN VIVO - GESTIONE DELLE CONTINGENZE rinforzi o penalità Importante nella REBT il concetto di INSIGHT cioè la conquista della CONSAPEVOLEZZA su pensieri, emozioni e comportamenti per chi è appassionato di Zen … il Satori, risveglio, illuminazione (per la serie continuiamo a non aver inventato niente …..) SUPER IMPORTANTE ! Negli anni la REBT è rimasta SALDAMENTE ancorata al METODO SCIENTIFICO TECNICHE EVITATE NELLA REBT - QUELLE CHE RENDONO LA PERSONA DIPENDENTE DAL TERAPEUTA - SI BASANO SU SUGGESTIVITA’ E COREOGRAFIA DEL SETTING - RICHIEDONO TEMPI LUNGHI E SCARSI RISULTATI CONCRETI - FANNO SENTIRE MEGLIO TEMPORANEAMENTE - MIRANO SOLO A ELIMINARE EVENTI DISTURBANTI - NON HANNO DIMOSTRATO VALIDITA’, SONO SOLO DI MODA TERAPIA COGNITIVA di Beck Simile a REBT, ideata da Beck negli anni ’70 (1976), inevitabili le reciproche influenze. Vuole introdurre un nuovo approccio al trattamento della depressione. “E’ un metodo attivo, direttivo, limitato nel tempo e strutturato.” “Poggia sul fondamento logico-teorico per cui gli affetti e il comportamento degli individui sono in larga parte determinati dal suo modo di strutturare il mondo” TERAPIA COGNITIVA di Beck Le cognizioni si fondano su atteggiamenti o presupposti, schemi, nati da esperienze precedenti. Scopo della terapia è individuare, provare sulla realtà e correggere gli schemi disfunzionali alla base di queste cognizioni. “Nella terapia cognitiva si usano varie strategie COGNITIVE e COMPORTAMENTALI” TERAPIA COGNITIVA di Beck STRATEGIE COGNITIVE - IDENTIFICARE PENSIERI NEGATIVI AUTOMATICI (NAT) – COGNIZIONI - RICONOSCERE CONNESSIONI TRA PENSIERI, EMOZIONI E COMPORTAMENTI - ESAMINARE LE PROVE A FAVORE E CONTRO I PENSIERI NEGATIVI - SOSTITUIRE QUESTI PENSIERI CON INTERPRETAZIONI PIU’ CENTRATE SULLA REALTA’ - IMPARARE A INDIVIDUARE E MODIFICARE SCHEMI DISFUNZIONALI CHE PORTANO A TRAVISARE LA REALTA’ TERAPIA COGNITIVA di Beck STRATEGIE COMPORTAMENTALI Usate per far emergere le cognizioni connesse con determinati comportamenti. “Il paziente di solito necessita di queste tecniche all’inizio della cura, quindi noi le presentiamo prima di esporre quelle cognitive”. Sono piccoli esperimenti volti a verificare la validità delle ipotesi o idee del paziente. TERAPIA COGNITIVA di Beck La terapia di Beck è applicabile a svariate problematiche, ma il suo impiego d’elezione e rivolto alla depressione, di cui fece un’osservazione clinica sistematica derivandone il modello cognitivo che sottopose a verifica sperimentale fin dagli anni ’60. MODELLO COGNITIVO DELLA DEPRESSIONE • LA TRIADE NEGATIVA 2. GLI SCHEMI 3. GLI ERRORI COGNITIVI O DISTORSIONI MODELLO COGNITIVO DELLA DEPRESSIONE LA TRIADE NEGATIVA Visione negativa di SE STESSI, del MONDO e del FUTURO MODELLO COGNITIVO DELLA DEPRESSIONE GLI SCHEMI Il termine SCHEMA designa modelli cognitivi stabili Uno schema costruisce la base per vagliare, differenziare o codificare gli stimoli a cui l’individuo deve far fronte. Determina il modo in cui l’individuo struttura le diverse esperienze. È la base per trasformare i dati in cognizioni. MODELLO COGNITIVO DELLA DEPRESSIONE GLI ERRORI COGNITIVI O DISTORSIONI Errori sistematici nel modo di pensare che mantengono la convinzione di validità dei concetti negativi malgrado ci siano prove del contrario. GLI ERRORI COGNITIVI O DISTORSIONI - - DEDUZIONE ARBITRARIA ASTRAZIONE SELETTIVA - GENERALIZZAZIONE ECCESSIVA - INGIGANTIRE O MINIMIZZARE - PERSONALIZZAZIONE PENSIERO ASSOLUTISTICO O DICOTOMICO METODI DI AUTO ISTRUZIONI DI COPING STRESS INOCULATION TRAINING – SIT Donald Meichenbaum 1977 STRESS INOCULATION TRAINING Chi usa lo Stress Inoculation non cerca di attenersi a rigide tecniche, ma seleziona quella che sembra più appropriata in quel momento, per quella persona, per quel problema. Non è UNA TECNICA SINGOLA, è adattabile, personalizzato, flessibile. STRESS INOCULATION TRAINING OBIETTIVI - Modificare il comportamento - Sviluppare abilità di auto regolazione - Modificare convinzioni, aspettative e pensieri automatici PER GESTIRE PRESENTI E FUTURE SITUAZIONI DI STRESS STRESS INOCULATION TRAINING TECNICHE - Dialogo socratico - Ristrutturazione cognitiva - Problem solving - Rilassamento - Auto istruzioni - … CIO’ CHE FUNZIONA L’intera procedura del SIT ha natura educativa FASI • • • CONCETTUALIZZAZIONE stabilire relazione collaborativa con la persona e aiutarla a comprendere natura dello stress, suoi effetti su emozioni e azioni e riconcettualizzarlo. ACQUISIZIONE ABILITA’ e REHEARSAL la persona elabora e ripete una varietà di abilità di coping prima in studio e poi gradualmente in vivo. APPLICAZIONE e RICHIAMO sedute successive di follow up con esposizioni simulate agli stress in immaginazione e in vivo. Alcuni chiamano questa fase TRAINING STRESS INOCULATION TRAINING AMBITI DI APPLICAZIONE Stress professionale, ansia, fobie, dolore cronico, rabbia, collera, preparazione a procedure diagnostiche stressanti e invasive, preparazione interventi chirurgici, pazienti infartuati, ipertensione essenziale, cefalee, alcolismo, stress post traumatico, sport, ecc ……… PROBLEM SOLVING 1971 MARVIN GOLDFRIED TOMAS J D’ZURILLA PROBLEM SOLVING FASI • • RENDERSI CONTO CHE C’E’ UN PROBLEMA • INDIVIDUARE IL PROBLEMA • STABILIRE GLI OBIETTIVI • INDIVIDUARE SOLUZIONI – Brainstorming VALUTARE PRO E CONTRO DI OGNI SOLUZIONE • SCELTA SOLUZIONE / I • ATTUAZIONE • VERIFICA RISULTATO
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