Operazioni in Q+ - ARC di Renato Agati

OPERAZIONI CON LE FRAZIONI
ADDIZIONE : prima di eseguire l’operazione si riducono le frazioni (se è possibile) ai minimi termini.
Si riconoscono tre situazioni:
1. Le frazioni hanno lo stesso denominatore : si traccia una linea lunga di frazione come denominatore si mette lo stesso denominatore e per numeratore si scrive l’addizione tra i numeratori:, quindi si esegue la somma
3 1 3 1 4
 

8 8
8
8
2. Le frazioni hanno denominatore diverso: si traccia una linea lunga di frazione, come 2
Le frazioni hanno denominatore diverso si traccia una linea lunga di frazione come
denominatore si mette il m.c.m. dei denominatori (m.c. d.) e per numeratore si divide l’m.c.d. trovato per ogni denominatore e si moltiplica il quoto ottenuto per ogni numeratore poi si esegue l’addizione tra i numeratori così trasformati (in pratica si p
g
( p
trasformano le frazioni date in altre equivalenti con lo stesso denominatore)
1 2 7  10 17
 

5 7
35
35
35:7=5; 5 x2 =10
m.c.d (5;7) =35
35:5=7; 7 x1 =7
3. Il numero misto cioè un numero intero + una frazione propria.
Per risolverlo basta ricordare che il numero intero ha per denominatore 1 quindi si procede come
Per risolverlo basta ricordare che il numero intero ha per denominatore 1 quindi si procede come per il caso 2. Il risultato è sempre una frazione impropria
2 3 2 15  2 17
3   

5 1 5
5
5
IlIl numero misto consente anche l’operazione inversa cioè il passaggio da una frazione it
t
h l’
i
i
i è il
i d
f i
impropria al numero misto: si scompone il numeratore della frazione in due addendi tali che uno sia un multiplo del denominatore, si passa quindi alla situazione con 2 frazioni che hanno lo stesso denominatore e per denominatore ognuno dei due addendi quindi
che hanno lo stesso denominatore e per denominatore ognuno dei due addendi, quindi si semplifica quella apparente e si arriva al numero misto.
4
23 20  3 20 3
3

  4

5
5
5 5
5
1
SOTTRAZIONE : prima di eseguire l’operazione si riducono le frazioni (se è possibile) ai minimi termini.
Si riconoscono due situazioni:
Si
riconoscono due situazioni
1. Le frazioni hanno lo stesso denominatore : si traccia una linea lunga di frazione come denominatore si mette lo stesso denominatore e per numeratore si scrive la sottrazione tra i numeratori, poi si esegue la differenza:
p
g
3 1 3 1 2
 

8 8
8
8
2. Le frazioni hanno denominatore diverso: si traccia una linea lunga di frazione, come denominatore si mette il m.c.m. dei denominatori (m.c. d.) e per numeratore si divide l’m.c.d. trovato per ogni denominatore e si moltiplica il quoto ottenuto per ogni numeratore poi si esegue La differenza tra i numeratori così trasformati (in pratica si trasformano le frazioni date in altre equivalenti con lo stesso denominatore)
trasformano le frazioni date in altre equivalenti con lo stesso denominatore)
4 2 28  10 18
 

5 7
35
35
35:7=5; 5 x2 =10
m.c.d (5;7) =35
35:5=7; 7 x4 =28
La frazione complementare di una frazione propria è la parte frazionaria che manca per formare l’intero
per formare l’intero 3 1
2
Es: la frazione complementare di è ; la frazione complementare di è
4 4
7
MOLTIPLICAZIONE
IlIl prodotto tra due frazioni è una frazione che ha per numeratore il prodotto tra i numeratori e prodotto tra due frazioni è una frazione che ha per numeratore il prodotto tra i numeratori e
per denominatore il prodotto dei denominatori; se si può prima si semplifica a croce, questo tipo di semplificazione si può fare solo nella moltiplicazione
1
5
3 25
2
1x5 5
x


5 21 1x7 7
1
7
La frazione reciproca o inversa di una frazione data si ottiene scambiando il numeratore con il denominatore ( non si può fare se il denominatore è 0). Il prodotto tra una frazione e la sua reciproca è 1.
Es
5 la reciproca è Es
7
7
5
3
7
la reciproca è Es : 3 la reciproca è 1
7
3
3
DIVISIONE
IlIl quoziente tra due frazioni è la frazione che moltiplicata alla seconda dà come quoziente tra due frazioni è la frazione che moltiplicata alla seconda dà come
prodotto la prima; operativamente per eseguire il quoziente tra due frazioni , di cui la seconda diversa da 0 si deve moltiplicare la prima frazione per l’inverso della seconda;
Es: 1
1
3 9 3 2 1x1 1
:  x 

8 2 8 9 4 x3 12
4
3
Nell’insieme Q si può sempre calcolare il quoziente, esso è quindi chiuso rispetto alla divisione a meno di due casi:
m
: 0 (impossibile) e 0 :0 (indeterminata)
n
FRAZIONI A TERMINI FRAZIONARI
Sono frazioni che hanno come numeratore e come denominatore altre frazioni. Poiché la linea di frazione corrisponde alla divisione basterà dividere la frazione del numeratore con quella del denominatore
del numeratore con quella del denominatore.
3
1
4  3:5  3x2  3
5 4 2 4 5 10
2
2
ELEVAMENTO A POTENZA
Per elevare a potenza una frazione bisogna moltiplicare sia il numeratore che il denominatore per se stessi tante volte quante sono le unità dell’esponente.
3
 3  3 x3x3 27

  
x
x
5
5
5
5
125
 
Per l’elevamento a potenza delle frazioni valgono le stesse proprietà studiate per l’insieme N:
0
1. Una frazione elevata a 0 è uguale a 1 2
  1
7
1
2 2
  
7 7
2. Una frazione elevata a 1 è uguale a se stessa
3. Il prodotto tra frazioni che hanno la stessa base è una potenza con la stessa base che ha per esponente la somma degli esponenti.
4
3
2 2 2
  x    
7 7 7
7
4. Il quoto tra frazioni che hanno la stessa base è una potenza con la stessa base che ha per esponente la differenza degli esponenti.
4
3
1
2 2 2
  :    
7 7 7
5. Una potenza elevata ad altra potenza ha per base la stessa base e per esponente il prodotto tra gli esponenti.
2
 2 3   2  6
     
 7    7 
6. Il prodotto tra potenze con basi diverse ma lo stesso esponente è uguale a 6.
Il prodotto tra potenze con basi diverse ma lo stesso esponente è uguale a
una potenza che ha per base il prodotto tra le basi e per esponente lo stesso esponente
4
4
 2 3  6 
  x    
 7   5   35 
4
7. Il quoto tra potenze con basi diverse ma lo stesso esponente è uguale a una potenza che ha per base il quoto tra le basi e per esponente lo stesso h h
b
il
l b i
l
esponente
4
4
4
4
 2   3   2   14   4 
  :      x    
 7   14   7   3   3 
4