O N N A IV LE IA EC SP 14 20 INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ NEL SETTORE FARMACEUTICO 1. Introduzione vasivo intervento pubblico: non a caso, pur rimanen- Innovazione e Sostenibilità sono concetti ricorrenti nei do irrisolte importanti questioni metodologiche, nella dibattiti di politica sanitaria e, in particolare, nell’am- pratica si sono sviluppati approcci sostanzialmente bito del farmaceutico. Non di meno, né uno né l’altro pragmatici per affrontare la tematica. sono facilmente definibili e delimitabili. Non a caso, si Il punto di partenza di tali approcci è, a ben vedere, tratta di concetti che nelle discussioni spesso si danno l’assunzione da parte della teoria economica del prin- per scontati, pur non essendolo, con il reale rischio di cipio di razionalità delle scelte individuali, cui segue, generare equivoci e confusioni tali da portare ad una in un mercato di concorrenza perfetta, l’automatico apparente aporia. Nel presente contributo si cercherà perseguimento dell’efficienza. In tale approccio la di argomentare su entrambi gli aspetti, e sulle loro re- questione distributiva ha un peso secondario e, estre- ciproche interrelazioni, ma non prima di averne tenta- mizzando, viene relegata nell’ambito delle scelte di to, se non una definizione, almeno una delimitazione. imposizione. A questo approccio teorico si contrappone la realtà, fatta invece di fallimenti di mercato, come Evidentemente, sarebbe presuntuoso, quand’anche anche di necessità sociale e morale di coniugare atten- non impossibile, “risolvere” la questione della difficile tamente efficienza ed equità distributiva: è proprio da conciliazione di esigenze per lo più contrapposte; a queste due esigenze che trova giustificazione - teorica maggior ragione perché approcci e conclusioni pos- e pratica - l’intervento pubblico, e quindi la necessità sono differire radicalmente in funzione del contesto di sviluppare una “teoria delle decisioni pubbliche”. pubblico o privato nel quale si posiziona la riflessione; Assumendo l’ottimalità (in termini di efficienza) delle ci si limiterà, quindi, a tentare di fornire un quadro scelte individuali in un contesto di concorrenza perfet- logico nel quale sia possibile innestare un dibattito ta, ne segue che le scelte pubbliche dovrebbero pro- sperabilmente fruttuoso. durre un risultato di efficienza non inferiore, a meno di valutazioni equitative. La difficoltà risiede, quindi, 2. Scelte pubbliche e scelte private nella “replicazione” della razionalità individuale, come La questione dell’approccio razionale alle scelte pub- anche nell’incorporazione di valutazioni equitative, bliche è centrale nella teoria economica ma, proba- che evidentemente sono di competenza della politica. bilmente, non definitivamente risolta con unanime A ben vedere, a queste logiche si riconduce tutto lo consenso. Non di meno, ai fini pratici, si tratta di una sviluppo dell’approccio alla costo-efficacia (o costo questione di vitale importanza, specialmente in un set- utilità) dei progetti sanitari, che ha assunto un ruolo tore, come quello sanitario, caratterizzato da un per- crescente nelle decisioni pubbliche di rimborso delle 01 ITALIAN HEALTH POLICY BRIEF tecnologie sanitarie da parte dei siste- ancora di una misura di sintesi, di fatto vante dalla loro crescente complessità, mi sanitari. La costo-efficacia replica il rendendo opaco il “peso” che i deciso- esitando in definitiva in condizioni processo decisionale di un individuo ri attribuiscono alle varie dimensioni. di concorrenza fra le molecole stesse (“medio”), per definizione razionale, In funzione di quanto argomenteremo che, di fatto, riduce di molto il tempo il quale valuta se investire le proprie nel seguito, vale la pena di aggiunge- di effettivo monopolio (teoricamente) risorse sul consumo di una definita re che possiamo riassumere nel para- garantito dalla protezione brevettuale; tecnologia (ad esempio un farmaco), digma dell’HTA, anche la crescente e, a ben vedere, l’affollamento oltre sia o meno value for money. Questo ri- incorporazione di valutazioni di tipo che il tempo riduce anche la quota chiede la valutazione dell’incremento finanziario, da tenere ben distinte dal- di mercato aggredibile, che è poi ul- di utilità ottenibile con tale tecnologia, le valutazioni economiche, che per ef- teriormente ridotta sia dalla tendenza rispetto ad ogni altra scelta possibile. fetto della crisi economica, assumono alla maggiore “targettizzazione” delle I limiti dell’approccio, non sempre crescente importanza. Oggi gli obietti- terapie, sia dalla subordinazione della adeguatamente debito vi di “finanza pubblica” tendono a so- rimborsabilità, voluta dalle autorità re- conto, sono importanti; intanto, per vrapporsi sempre più a quelli di massi- golatorie, al rispetto di tetti di prodot- ragioni di feasability, le tecniche di mizzazione dell’utilità (dell’assistenza to. Quindi il futuro per l’innovazione è misura dell’utilità adottano in pratica sanitaria), specialmente nei Paesi a certamente difficile, non solo per i mo- un approccio cosiddetto di equilibrio sistema sanitario pubblico universale. tivi di Sostenibilità che saranno affron- parziale, ovvero limitano la compara- Quanto sopra ci porta ad un primo tati nel prossimo paragrafo, ma anche zione alle sole cosiddette alternative snodo fondamentale del ragionamen- per ragioni di naturale evoluzione dei rilevanti (una tecnologia sanitaria vs to intorno alle possibilità di accesso al mercati farmaceutici. Quindi, realismo una tecnologia sanitaria alternativa); mercato dell’innovazione: le valuta- vuole che ci si possa attendere una inoltre, tali tecniche si limitano a valu- zioni di costo-efficacia implicano, in- espansione tendenziale dei budget far- tare l’efficienza, non essendo in grado fatti, la possibilità di avere un budget maceutici, trainata dall’innovazione; di dire nulla sulla distribuzione dei be- pubblico variabile. Tale affermazione per questo affermiamo che le valuta- nefici e dei costi. Non è quindi un caso, potrebbe essere smentita qualora le zioni basate su un criterio di efficien- che negli anni si sia sviluppato un ap- innovazioni dovessero risultare cost- za, quale la costo-efficacia, richiede- proccio, definito di Health Technolo- saving: il problema in tal caso non si rebbe una possibilità di espansione dei gy Assessment (HTA), il quale adotta, porrebbe, ma questa chance è ormai budget pubblici (a meno di assumere appunto, un’ottica multidimensionale considerabile un evento raro; questo una willingness to pay, il famoso thre- (e quindi multi professionale) alla va- perché è ragionevolmente probabile shold che oggi guida le scelte regola- lutazione, tentando una integrazione che i prezzi delle innovazioni saran- torie, irragionevolmente bassa, tale da delle valutazioni di efficienza. Anche no maggiori delle tecnologie a cui si non permettere l’accesso al mercato in tale approccio non mancano i punti sostituiranno, sia perché i costi degli da parte delle innovazioni). Ma molti controversi: ad esempio, mentre si en- investimenti in ricerca sono crescenti, Paesi, non a caso per lo più quelli a fatizzano aspetti quali l’efficacia e la sia perché sono anche diminuite le op- minore reddito (limitandosi all’Europa sicurezza, che in via di principio sono portunità di rientro dall’investimento. - figura 1), tendono a definire a prio- già valutati negli indicatori di efficien- Queste ultime dipendono sia dal fat- ri un budget, che ove non c’è crescita za sviluppati dalla teoria economica, tore tempo (di effettiva protezione (come in Italia) risulta sostanzialmente rischiando così duplicazioni logiche, dell’innovazione), sia dalle dimensioni costante nel tempo. In tal caso, il crite- non si sono visti passi avanti rilevan- del mercato stesso: ed entrambi questi rio di costo-efficacia può ancora dare ti sull’aspetto distributivo, che rima- fattori sono in diminuzione; si osserva, un contributo, permettendo di stilare ne per lo più implicito nel cosiddetto infatti, un crescente “affollamento” di una lista di priorità (ad esempio in appraisal. Ancora, alla struttura dei molecole con indicazioni sovrapponi- base al costo per QALY incrementale), report di HTA, pur esaustiva, manca bili, probabilmente a sua volta deri- ma la decisione sulla rimborsabilità è 02 tenuti nel ANNO IV - SPECIALE 2014 160 mento implica un qualche elemento di 141,1 INDICE LASPEYRES 140 134,4 129,6 premialità. Peraltro la sua definizione 127,1 è controversa; in Italia, ai fini regola- 124,6 120 111,9 111,5 107,8 100 100,0 98,8 tori, si adotta spesso il concetto di In95,5 novazione Terapeutica (distinguendola dalla Innovazione Potenziale) che, 80 seguendo l’ISDB [2001], potremmo 60 declinare definendo innovativa “ogni 40 nuova molecola che porti un benefi- 20 cio incrementale per il paziente o per PORTOGALLO GRECIA ITALIA SPAGNA AUSTRIA FRANCIA FINLANDIA BELGIO UK IRLANDA GERMANIA la Società”. Si tratta di un criterio di inclusione/esclusione ma, di fatto, nell’applicazione pratica entra in gioco la quantità di beneficio incrementale apportato, e la conseguente problematica della misura del suo valore. Di fatto se il tema è, come è, quello Figura 1. Prezzo (ricavo industria) medio ponderato farmaci territoriali sui mercati europei 2012. Fonte: OSMED del valore della premialità nell’accesso al mercato, l’applicazione letterale di condizionata da altre variabili decisio- regolatoria, condizionata da proble- questa definizione non porta realmen- nali. Il budget impact, quindi l’aspetto mi di Sostenibilità? In altri termini, il te lontano: se la tecnologia porta un finanziario, è certamente uno degli budget fisso implica (più per ragioni incremento di beneficio è, ovviamen- elementi chiave delle decisioni, ma positive che normative) l’integrazione te, candidata ad essere rimborsata, ma possono essercene altri (qui in perfetto del criterio di pura efficienza (la costo- rimane lo scoglio di definire a quale ossequio alla logica dell’HTA). efficacia), con altre dimensioni (de- prezzo sia socialmente adottabile, tor- Ad esempio, simulando (in maniera finibili qui per comodità “HTA like”) nando al paradigma della costo-effica- naive) le scelte di una autorità rego- che, a ben vedere, per lo più afferi- cia; e persino prodotti che non portano latoria, immaginiamo che la prima scono alla sfera equitativa: e, come si un beneficio incrementale, ad esempio molecola, nella lista di priorità, assor- è anticipato, la produzione scientifica perché “non inferiori”, non potrebbero ba tutto il budget disponibile e che, sul tema è praticamente nulla. Non ragionevolmente essere discriminati: invece, “saltandola”, possano avere a caso, nei cosiddetti “QALY countri- qualora costassero meno degli esi- accesso al mercato le tre successive: es” l’appraisal risulta certamene più stenti, perché non dargli ugualmente l’ortodossia economica ci direbbe che facile e alla fine trasparente, men- accesso al mercato, liberando risorse? la scelta più efficiente rimane la pri- tre nei “Partially QALY countries” Ovviamente si può spostare l’ottica ma, ma siamo certi che l’autorità re- (che in prima battuta comprendo- del ragionamento, prevedendo che golatoria, per ragioni equitative, non no almeno i Paesi del Sud Europa), quanto più l’incremento di beneficio possa propendere per la seconda o la multidimensionalità della scelta dovesse risultare grande, tanto più per una via di mezzo? Analogamente, rende il processo per lo più opaco. si potrebbe aumentare la willingness immaginiamo di avere due molecole to pay (WTP) per quel prodotto; ma con lo stesso costo per QALY, ma con 3.Innovazione e Sostenibilità anche questo è opinabile: perché una budget impact diversi … di nuovo l’or- L’Innovatività è certamente una delle tecnologia che permette di guadagna- todossia economica ci direbbe che la dimensioni fondamentali delle scelte re il doppio dei QALY di un’altra do- scelta è indifferente, ma siamo sicuri in una ottica di HTA e, per quanto vrebbe poter costare più del doppio di che tale sarà considerata dall’autorità sopra argomentato, il suo riconosci- essa? È come dire che il primo QALY 03 ITALIAN HEALTH POLICY BRIEF vale diversamente dal secondo e sa- opinabile che una nuova modalità di economica e finanziaria, essa risulta rebbe un approccio dai contorni equi- somministrazione non possa ricadere altresì oggi tendenzialmente decre- tativi poco chiari, oltre che, per inciso, nell’ambito dell’Innovatività Terapeu- scente: appare evocativo che gli italia- persino contrario alla logica economi- tica. Consideriamo, inoltre, che una ni sotto la pressione della crisi abbiano ca che, di norma, assume valori margi- maggiore convenience dovrebbe im- salvaguardato la spesa sociale per gli nali decrescenti. Le difficoltà descritte plicare un miglioramento della quali- anziani (non autosufficienti), mentre si evidenziano nella difficoltà di utiliz- tà della vita, dimostrando ancora una abbiano tendenzialmente rinunciato zo dell’algoritmo (in via di superamen- volta che l’approccio della costo-utilità alle spese sanitarie, dimostrando di to) di Innovatività proposto da Monta- (pur scontando problemi di elicitazio- avere una chiara priorità nella scala naro et. al. (2000), sinora considerato ne delle preferenze) è in via di princi- dei propri bisogni. di riferimento nelle decisioni dell’AI- pio sostanzialmente olistico. La spesa sanitaria pubblica italiana FA. A ben vedere, l’algoritmo si basa Di nuovo, il ragionamento va a in- incide sulle entrate dello Stato più o su una preventiva suddivisione basata frangersi sul “valore” intrinsecamen- meno come in media negli altri Paesi sull’idea di patologia orfana (non trat- te attribuito ai benefici incrementali: europei, mostrando una dimensione tabile o non adeguatamente trattata), sul lato dell’efficienza questo sembra, dell’effetto redistributivo aggregato so- misurando poi il beneficio in base alla a tutti gli effetti, ben misurato nella stanzialmente sovrapponibile, ma vuoi gravità della patologia e all’effetto del costo-efficacia; mentre, sul lato della perché il nostro PIL, nel 2012, era già trattamento: approccio certamente per loro distribuzione, le conoscenze sono in media inferiore del 12% a quello alcuni aspetti condivisibile, ma pregno complessivamente molto scarse. europeo (EU12), vuoi perché una par- di tutte le problematicità sinora espo- L’altro tema rilevante è quello della te consistente delle entrate è vincolata ste. Il tentativo di definire una classe Sostenibilità, di cui va attentamente dal pagamento degli interessi passivi di prodotti terapeuticamente innovati- delimitato il contorno. sull’abnorme debito pubblico, l’esito è vi, nella pratica sembra avere, quindi, In termini assoluti, la Sostenibilità po- che la nostra spesa sanitaria totale sia in una valenza sostanzialmente discrimi- trebbe essere semplicemente definita valore pro capite inferiore del 23,9% nante, nei confronti delle cosiddette dalla WTP della popolazione. (22,2% quella pubblica, 29,4% quel- innovazioni “minori”. In un ambito di scelte pubbliche il la privata) a quella media europea Infatti, ad un estremo limite si potreb- terreno si fa invece minato: in primo (EU14), pur assistendo una popola- be considerare innovativo qualunque luogo, perché subentra il problema zione più vecchia e pur dovendo sop- nuovo prodotto in commercio, o quan- di quanta parte di tale disponibilità portare costi di tipo sociale derivanti to meno tutti i prodotti che contengano a pagare debba essere trasformata in dalla mancanza di una assicurazione qualche “novità”, sia essa (ad esempio) imposte, per divenire oggetto di redi- per la non autosufficienza (Figura 2). una nuova forma, una nuova modalità stribuzione; in secondo luogo, perché Ovviamente il gap si fa socialmente di somministrazione, e così via. spesso condizioni oggettive rendono più rilevante nei settori aperti alla con- In effetti, tali innovazioni sono spesso materialmente scarse le risorse pub- correnza internazionale, quale quello considerate poco degne di attenzione, bliche, rispetto ai fini prefissati. farmaceutico, ove i prezzi dei prodotti ma anche questa posizione ha conside- Per dare un significato pratico a que- sono abbastanza comparabili e, quin- revoli limiti sia normativi, che positivi. ste affermazioni, non possiamo che di, una minore spesa implica, almeno Dal primo punto di vista si noti come fare ricorso a qualche statistica: la spe- in una certa misura, minori beni e la definizione di Innovatività Terapeu- sa sanitaria totale in Italia si ferma al servizi, ovvero minori opportunità te- tica prima esposta citi esplicitamente 9% del PIL, la spesa privata tende ad rapeutiche. la maggiore efficacia e sicurezza, ma arretrare più di quella pubblica, facen- In altri termini, la spesa sanitaria so- anche la maggiore convenience, tra- do presagire che la WTP degli italiani stenibile a livello totale (pubblico + ducibile in maggiore utilità persona- in tale ambito non si discosti dalle per- privato) è, banalmente, quella libe- le, facilità d’uso, etc.; quindi, risulta centuali citate; e, per effetto della crisi ramente determinata dalle scelte di 04 ANNO IV - SPECIALE 2014 improntata al contenimento sostanzia- 0% -5% 2001 le della spesa pubblica: la cosiddetta 2011 spending review ne rappresenta, ad -10% oggi, l’ultimo (ma presumibilmente -15% non finale) atto. E non è un caso che l’Italia in modo assolutamente eviden- -20% te sia annoverabile fra i Paesi a budget -25% farmaceutico fisso (si veda sopra per -30% quello che ciò comporta in termini di -35% processo di accesso al mercato), essenSPESA TOTALE SPESA PUBBLICA SPESA PRIVATA do questo chiaramente normato. PIL Figura 2. PIL e Spesa Sanitaria Totale Pubblica e Privata pro-capite - Gap verso EU14. Fonte: IX Rapporto Sanità - CREA Sanità Università di Roma Tor Vergata Come è noto, successive modifiche hanno ridotto il tetto della spesa farmaceutica portandolo al 14,85% del fondo sanitario complessivo, suddivi- 500 480 dendolo ulteriormente fra quota terri- 460 toriale (11,35%) e quota ospedaliera 440 (3,5%). In pochi anni il tetto si è ri- 420 dotto significativamente, partendo da 400 valori che in origine (L. 405/2001) 380 erano fissati al 13% per la sola terri- 360 toriale (con un bias di confrontabilità, 340 derivante dalla diversa classificazione 320 300 della spesa diretta e per conto), por2005 2006 2007 SPESA PRO-CAPITE EU15 (ESCLUSA ITALIA) 2008 2009 SPESA PRO-CAPITE ITALIA 2010 2011 SPESA PRO-CAPITE EU15 PESATA Figura 3. Spesa farmaceutica pro-capite (semplice e a popolazione pesata) - Gap verso EU14. Fonte: IX Rapporto Sanità - CREA Sanità Università di Roma Tor Vergata tati poi al 16% (13+3%) complessivo dalla L. 326/2003. L’effetto è stato significativo, avendo portato la spesa farmaceutica pro capite italiana su valori decisamente inferiori (-14,5% nel 2011 e -21,4% standardizzando consumo della popolazione; la spesa mediamente inferiore ai Paesi del per età) a quelli medi europei (EU14) sanitaria pubblica sostenibile è, invece, Nord Europa (sebbene con una di- (Figura 3). oggetto di decisione politica (in base a stribuzione molto dispari a livello re- Ciò che maggiormente vale notare in obiettivi redistributivi), subordinata- gionale), un abnorme debito pubblico termini regolatori, è che al contrario di mente ai vincoli di finanza pubblica. che vincola le politiche di Welfare (e agenzie quali il National Institute for non solo) e una stagnazione economi- Health and Care Excellence (NICE) 4.La regolazione in Italia ca ormai di lungo corso. Consideran- che non hanno responsabilità dirette Si è già sinteticamente accennato ad do che il 75% della spesa sanitaria è sul budget (anzi la normativa prevede alcuni dati macroeconomici che ri- pubblica, i vincoli precedentemente che il National Health Service (NHS) guardano l’Italia e che spiegano le riportati sono chiaramente evocativi fornisca fondi e risorse per i farmaci e politiche sanitarie e la relativa norma- delle difficoltà di gestione finanziaria i trattamenti raccomandati dal NICE, zione, di cui ci occuperemo in questo (e a cascata economica) che oggi vive normalmente entro tre mesi dalla paragrafo. L’Italia ha, in ordine di cre- il SSN. Non è un caso che tutta la poli- pubblicazione degli appraisal), nei scente importanza, un livello di PIL tica sanitaria negli ultimi anni sia stata compiti dell’Agenzia Italiana del Far05 ITALIAN HEALTH POLICY BRIEF maco (AIFA) è esplicitamente previsto si riverbera da alcuni anni sulla stasi tratta di prodotti con maggiori prove il governo della spesa e il controllo dei (quand’anche una riduzione in termini di efficacia terapeutica, ma dove sarà prezzi e dei “tetti”. La riduzione del reali) del fondo farmaceutico, renden- presumibilmente scarsa la competizio- tetto va allora letta insieme alle ridu- do molto arduo il mantenimento del- ne sul prezzo. Se guardiamo al 2013 zioni per via amministrativa dei prezzi le “posizioni” da parte delle Aziende: (e per quanto detto il prossimo bien- (facoltà dell’AIFA ex L. 178/2002) non a caso, il settore ha perso 20.000 nio appare ancor più compromesso), il intervenute nell’ultimo decennio, a posti di lavoro in un decennio. In que- fondo per l’innovazione si è attestato a iniziare con la determina AIFA del sto contesto, l’Innovatività assume un circa 170 milioni di euro (di cui meno 16.12.2004. Ma, principalmente, dal ruolo preminente, nella misura in cui di 20 sulla territoriale e il resto sulla sistema di governance sancito con l’in- può proteggere gli investimenti in ri- ospedaliera); “giocando” con i numeri, troduzione del payback nel 2003, che cerca e sviluppo, in qualche modo e adottando una prospettiva naive, il “blinda” definitivamente il rispetto del virtuosamente indirizzando la compe- sistema ha dichiarato la disponibilità a tetto. Appare chiaro che un sistema tizione fra imprese per mantenere le “comprare” circa 5.700 QALY (ad un che prevede, da parte delle Aziende, quote di mercato. threshold medio di 30.000 euro): il il ripiano del 100% dello sforamen- La normativa italiana introduce (o che potrebbe voler dire 10.000 perso- to della territoriale, e del 50% della esplicita) il requisito dell’Innovativi- ne che incrementano marginalmente ospedaliera, di fatto sposta tutto il ri- tà con la L. 222/2007, riservando la propria sopravvivenza (meno di un schio finanziario sui produttori (tranne al comparto dei prodotti innovativi il QALY a testa), o meno di 2.000 che per la quota regionale sulla ospedalie- 20% del fondo farmaceutico aggiun- aggiungono 3 QALY alla loro aspetta- ra). Di fatto, oggi la competizione fra le tivo (e, successivamente, secondo la tiva di vita (in piena salute). Aziende avviene nel “recinto” definito L. 189/2012, in teoria l’80% a livello Ovviamente una riduzione ulteriore dal tetto, giocandosi (quasi) tutto sugli ospedaliero). del fondo, a buon senso, renderà qua- spostamenti delle quote di mercato. Dove casca l’effettività della norma si impossibile l’accesso al mercato di Ma, a parte alcune technicalities (qua- è nella determinazione del fondo ag- farmaci riconosciuti come innovativi: li, ad esempio, la sovrapposizione dei giuntivo che, se si annulla, vanifica la la domanda è quanto il budget con- cosiddetti company budget e dei tetti protezione dell’innovazione. dizioni di fatto il riconoscimento della di prodotto), la vera problematica è la Stante la congiuntura economica, la innovazione terapeutica importante, crescita del fondo farmaceutico: appa- crescita del fondo negli ultimi anni ha che di fatto avviene con il contagocce. re evidente che una crescita significa- poggiato in modo praticamente esclu- La patente di Innovatività comporta tiva “olia” il processo di riallocazione sivo sulle risorse liberate dalle generi- poi alcuni altri vantaggi, in larga misura delle quote di mercato (potenzialmen- cazioni (quindi sempre a carico dell’in- correttivi di “colli di bottiglia” creatisi te permettendo spostamenti senza ar- sieme del comparto industriale): nel con il passaggio al federalismo: l’accor- retramenti), mentre un incremento mi- prossimo biennio, però, verrà meno in do Stato Regioni del 18/11/2010 ha, nimo o addirittura nullo rende molto larga misura anche questo “polmone” infatti, sancito l’automatico inserimen- forte l’impatto. (relativo), ponendo seri dubbi sulla ca- to dei farmaci innovativi nei prontuari La crescita del fondo farmaceutico, es- pacità del sistema di poter governare ospedalieri regionali, volontà ribadita sendo quest’ultimo determinato come l’accesso dei nuovi farmaci. e rafforzata dal cosiddetto decreto una percentuale delle risorse del SSN, A seguire, l’avvento sul mercato di al- Balduzzi (convertito in L. 189/2012) dipende quindi dalla crescita del fon- cuni biosimilari di prodotti con rilevan- che parla di immediata disponibilità do complessivo per la Sanità e dal ti quote di mercato potrebbe liberare indipendentemente tetto. Si è già detto che quest’ultimo risorse, sebbene la loro entità sia oggi nei prontuari, dando però facoltà alle si è significativamente ridotto, ma la di difficile previsione; di certo, rispetto Regioni di far riesaminare all’AIFA la vera emergenza è rappresentata dal agli equivalenti, sono più le differenze concessione del requisito. primo fattore: la stagnazione del PIL che le similitudini: paradossalmente si Di fatto l’automatico inserimento nei 06 dall’inserimento ANNO IV - SPECIALE 2014 prontuari è norma spuntata, dato che al più potenziale). sufficienti, dall’altra, pone anche un si tratta di un accesso formale: il reale Le reali possibilità di accesso al merca- problema di politica industriale. accesso si ha quando i farmaci sono to delle innovazioni dipendono, però, A questo si sovrappone una normativa disponibili presso gli erogatori (le mi- dal combinato disposto della norma- regolante i rapporti fra livello centrale sure di ritardo basate sull’inserimento tiva e della congiuntura economica. e regionale, che contiene elementi di- nei prontuari ospedalieri sembrano af- Infatti, già oggi le normative di mag- scutibili, quali la sostanziale ridiscus- fette da significativi bias, e la battaglia gior favore per l’innovazione risultano sione dei criteri di Innovatività: senza fatta per abolire i ritardi appare fran- inefficaci, nella misura in cui il vero nulla togliere al fatto che l’elemento camente miope). vincolo rimane la disponibilità finan- chiave in tema di market access, rima- In tal senso la “norma Balduzzi” sem- ziaria regionale, quand’anche non lo- ne la disponibilità locale (dei provider) bra molto forte, ma implica o l’ab- cale. di risorse finanziarie. bandono della logica del budget fisso che, nel sistema, non c’è garanzia, o Peraltro, la tematica è resa oltremo- (tetto) o la sicurezza che le risorse sufficiente incentivo, per vincolare o do complessa dall’osservazione della regionali siano sufficienti, cosa per lo almeno orientare i consumi verso i difficoltà di mediare i criteri di ef- meno discutibile (ragionando statisti- farmaci innovativi. ficienza, camente) a livello di tetto ospedaliero, La norma Balduzzi prevede l’obbligo con elementi quali l’Innovatività che in quanto praticamente nessuna Re- di rendere accessibili immediatamen- hanno un contenuto sostanzialmente gione è in grado oggi di rispettarlo. te i farmaci innovativi, ma rischia di riconducibile ad elementi equitativi e Non è forse un caso che venga previ- infrangersi contro la difficoltà di mo- anche etici: materie complesse e sulle sta una sorta di impugnabilità regiona- nitorarne la reale disponibilità nei quali la riflessione metodologica è an- le, che di fatto può vanificare l’obietti- singoli Centri, come anche l’eventuale cora molto limitata. vo della previsione normativa. adeguatezza delle prescrizioni rispetto L’auspicio dovrebbe essere quello di Peraltro, così facendo si dimentica che ai bisogni. porre una maggiore attenzione alle mentre avrebbe senso prevedere che A parte i meri ritardi nei recepimen- numerose interrelazioni (e quindi ai le Regioni si esprimano sulle modalità to nei prontuari regionali e locali, il rischi di cattiva sovrapposizione) fra di erogazione (ad esempio limitando- vero collo di bottiglia rimane, quindi, le norme nonché agli effetti di politi- la alle sole strutture dotate di risorse l’eventuale carenza di risorse locale. ca industriale (quali quelli derivanti umane e strumentali adeguate), non La stasi, quand’anche non l’arretra- dal rischio di forti ritardi nell’accesso ha senso una doppia valutazione mento delle risorse per la Sanità, e al mercato italiano dei farmaci); ma, sull’efficacia o sulla sicurezza (ed è più l’esaurimento “anomala” soprattutto, una maggiore riflessione che doppia, essendo quella AIFA nor- delle genericazioni, lascia prevedere metodologica sulla materia: se non si malmente preceduta dalle valutazioni per il futuro ulteriori e grandi difficol- riconosce che l’aspetto critico è quel- delle agenzie sovranazionali, e anche tà nell’attribuzione a livello nazionale lo equitativo, sul quale il confronto è di quelle nazionali in altri Paesi), che di risorse vincolate all’innovazione pressoché nullo sia a livello politico invece di fatto è riconosciuta dalla (sebbene davvero incrementali a livel- che scientifico, difficilmente si può possibilità di chiedere la revisione del- lo di comparto non lo siano comun- giungere ad una mediazione dei di- la decisione AIFA. que, data l’azione congiunta del tetto versi interessi di cui sono portatori gli complessivo e del payback), e di con- stakeholder. L’esperienza recente dimostra dell’onda sufficientemente obiettivi, 5.Riflessioni finali seguenza un peggioramento a livello La normativa italiana prevede un locale dei livelli di esigibilità dei LEA budget fisso per la farmaceutica, e un da parte della popolazione. Federico Spandonaro trattamento in teoria di maggior favo- Se questo pone, da una parte, un pro- Docente di Economia e Management re per i farmaci dotati del requisito di blema di accesso alle opportunità tera- Sanitario presso l’Università di Roma Innovatività terapeutica importante (o peutiche di chi non ha risorse proprie Tor Vergata; CREA Sanità 07 Italian Health Policy Brief Editore Anno IV - Speciale 2014 Direttore Responsabile Eleonora Benfatto Direttore Editoriale Marcello Portesi Altis S.r.l. Via della Colonna Antonina, 52 00186 Roma Tel. +39 06 95585200 Fax +39 06 95585299 [email protected] Contatti redazione Tel. +39 06 95585200 Fax +39 06 95585299 [email protected] Comitato degli esperti: Pier Luigi Canonico Achille Caputi Claudio Cricelli Carlo Favaretti Renato Lauro Nello Martini Antonio Nicolucci Patrizio Piacentini Annarosa Racca Walter Ricciardi Francesco Rossi Federico Spandonaro Ketty Vaccaro Stefano Vella www.ihpb.it Tutti i diritti sono riservati, compresi quelli di traduzione in altre lingue. Nota dell’Editore: nonostante l’impegno messo nel compilare e controllare il contenuto di questa pubblicazione, l’Editore non sarà ritenuto responsabile di ogni eventuale utilizzo di questa pubblicazione nonché di eventuali errori, omissioni o inesattezze nella stessa. Ogni prodotto citato deve essere utilizzato in accordo con il Riassunto delle Caratteristiche di Prodotto (RPC) fornito dalle Case produttrici. 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