CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE “Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi” DESCRIZIONE DELL’ESPERIENZA Scuola Elementare Fiorentino Docente: Rosa Paci Classe: 1a Tipologia di esercitazione: DEFINIZIONE DI LETTERE, ALFABETO, SILLABA, IPONIMO E IPERONIMO Modalità, fasi e strumenti di realizzazione Per comprendere che l’alfabeto è l’insieme delle lettere, vocali e consonanti, della lingua italiana elencate in un ordine preciso, i bambini hanno svolto un compito di realtà. In seguito hanno eseguito attività alla LIM e arricchito il lavoro con schede sul quaderno che hanno consentito loro di capire meglio che cosa sono le lettere e che cos’è l’alfabeto. Hanno infine ultimato le attività completando lo schema che permette di rappresentare il significato di lettere e di alfabeto. Come rinforzo i bambini hanno realizzato anche lo schema inerente al significato di sillaba, di iponimo e iperonimo. 1. Compito di realtà I bambini sono stati disposti in cerchio intorno ad un banco sul quale si trovavano tre scatole di dimensioni diverse (due piccole e una grande) e le ventuno lettere dell’alfabeto in legno. Ho chiesto di fare ordine nel modo migliore che conoscevano. I bambini hanno partecipato all’attività proponendo diverse soluzioni come ad esempio: - suddividiamo in parti uguali le lettere nelle tre scatole; - mettiamo le vocali nella scatola piccola e le consonanti in quella grande; - nella scatola grande sistemiamo le lettere che conosciamo, nelle due piccole le vocali e le consonanti che dobbiamo ancora conoscere (C – G – Q – H). Le classificazioni proposte sono state provate e, attraverso la discussione, confutate. A questo punto un bambino, riflettendo sugli ultimi ragionamenti, ha proposto di sistemare le vocali e le consonanti nelle scatole piccole e chiudere le due scatole dentro la scatola grande che contiene tutte le lettere. Ho consegnato le etichette (“consonanti”, “vocali”, “lettere”) da collocare sul coperchio delle scatole per classificare nel modo suggerito dal compagno. I bambini hanno eseguito la classificazione e si sono trovati d’accordo sul fatto che questo sia il sistema migliore per fare ordine. 2. Attività alla LIM Alcuni giorni dopo ho presentato ai bambini un’attività alla LIM, nella quale si dovevano classificare le lettere seguendo lo stesso criterio sperimentato con il gioco delle scatole. I bambini hanno eseguito l’esercizio con facilità e sicurezza. In seguito hanno completato individualmente la scheda che proponeva lo stesso esercizio svolto alla LIM. Attività alla LIM e sul quaderno 3. Definizione di lettere La settimana successiva i bambini hanno svolto nuovamente l’esercizio di classificazione delle lettere alla LIM. Hanno giocato poi sul significato di segno e suono (in italiano si scrive A e si legge A, ma in inglese lo stesso segno si pronuncia EI, , ma non ha un suono). A questo punto ho chiesto qual era secondo loro la definizione della parola: “lettere”. (“Se dovessi spiegare ad un bambino della scuola dell’infanzia che cosa sono le lettere, che cosa diresti?”) Dopo la conversazione, hanno completato lo schema alla LIM e sulla scheda personale. Dallo schema hanno capito che, seguendo le frecce, si poteva dare una definizione della parola “lettere”, completa e uguale per tutti. Con l’aiuto dello schema, tutti i bambini sono riusciti a esprimere verbalmente il significato della parola “lettere”, definizione che in seguito hanno scritto sul quaderno. Attività alla LIM Attività sul quaderno Le lettere sono i suoni e i segni della lingua italiana, si suddividono in vocali e consonanti, servono per parlare e scrivere. Le vocali e le consonanti sono le lettere, cioè i suoni e i segni della lingua italiana, che permettono di parlare e scrivere. Definizione di alfabeto I bambini hanno visto il video (www.babymusic.it) e cantato la canzoncina dell’alfabeto, hanno eseguito giochi specifici alla LIM per memorizzare l’ordine delle lettere e hanno utilizzato nuovamente le scatole per riporre le lettere in ordine alfabetico. Attività alla LIM e sul quaderno Anche in questa unità didattica ho domandato ai bambini di spiegare il significato della parola “alfabeto”. Al termine della discussione e del confronto in classe, per riuscire ad esprimere la definizione di alfabeto ho mostrato lo schema alla LIM. Tutti sono riusciti a leggerlo, poi hanno completato lo stesso schema su una scheda nel quaderno. Attività alla LIM e sul quaderno Utilizzando lo schema, i bambini hanno scritto sul quaderno la definizione della parola “alfabeto”. Che cos’è l’alfabeto? L'alfabeto è l'insieme delle lettere della lingua italiana, elencato con un ordine preciso. Serve per rappresentare i suoni e i segni della lingua. Definizione di iponimo e iperonimo Ho pensato di far esercitare i bambini sull’ordine alfabetico introducendo le definizioni di iponimo e iperonimo. Usando subito i termini senza spiegare, ma fornendo numerosi esempi, i bambini da soli hanno attribuito alla parola iponimo il significato di una parola “piccola”, cioè dal significato ben preciso e alla parola iperonimo il significato di una parola “grande”, dal senso generale e che può contenere al suo interno tante parole più piccole. Attività sul quaderno Alcuni giorni dopo gli alunni hanno eseguito altri esercizi sull’ordine alfabetico utilizzando sempre i termini iponimo e iperonimo. Mostrato lo schema per definire i due nuovi termini, tutti con facilità hanno dato le nuove definizioni e le hanno riportate sul quaderno. Attività alla LIM e sul quaderno Definizione di sillaba Dopo avere presentato il lavoro sulle sillabe, i bambini hanno svolto gli esercizi di consolidamento alla LIM e sul quaderno, poi ho fornito lo schema della definizione della parola “sillaba” e ho chiesto loro di leggerlo. Con facilità hanno seguito la direzione delle frecce ed espresso verbalmente la definizione, arricchendola con esempi e parafrasando il significato. (“Il suono quando pronunci una sillaba è unico, lega insieme vocali e consonanti, per questo non puoi spezzare la sillaba quando la scrivi…”). Attività alla LIM A conclusione dell’attività i bambini hanno completato lo schema con le parole mancanti, poi hanno scritto sul quaderno la definizione della parola “sillaba”. Che cos’è la sillaba? La sillaba è l'unione di vocali e consonanti, si pronuncia con una sola emissione di voce e quando si scrive non può essere spezzata. Valutazione degli alunni Luca: “Lo schema è facile da leggere perché seguo l’ordine dei cerchi: dal piccolo al medio, al grande”. Sara: “Per me è stato divertente leggere gli schemi, finalmente riuscivo a dire quello che pensavo ma non trovavo le parole per dirlo.” Lorenzo: “I giochi mi sono piaciuti molto, così ho imparato l’alfabeto senza fatica!” Anita: “Mi è piaciuto giocare con le lettere, trovare un modo per ordinarle dentro le scatole è stato divertente.” Valutazione dell’insegnante Svolgere alcune attività sui processi induttivi mi ha consentito di riflettere sull’importanza dei ruoli nei processi di insegnamento/apprendimento: l’insegnante ricopre l’importante funzione di “regista” predisponendo le attività e adattandole in corso d’opera , mentre gli alunni sono i veri “attori” che vivono da protagonisti l’esperienza d’apprendimento. Documentando il lavoro in itinere e variando le attività didattiche che, tuttavia, mantenevano lo stesso obiettivo finale (la realizzazione dello schema per le definizioni), mi sono resa conto di rendere le attività più mirate alla formazione del pensiero astratto nel bambino e quindi allo sviluppo di specifiche competenze. In quest’ambito l’utilizzo dello schema per rappresentare ed esprimere la definizione delle parole “lettere”, “alfabeto”, “iponimo”, “iperonimo” e “sillaba”, è sicuramente una forma chiara e diretta, che permette di costruire una struttura vera e propria del pensiero: classificare dal particolare al generale e viceversa. Lo schema per le definizioni delle parole ha permesso di iniziare ad equipaggiare i bambini di una struttura logica che andrà a rafforzare un modo efficace di pensare non solo al significato delle parole, ma anche di classificare ciò che è intorno al bambino in diversi ambiti disciplinari. Grazie alle osservazioni e alle discussioni svolte in classe, è stato interessante anche scoprire i processi metacognitivi che stanno alla base dei ragionamenti dei bambini nel momento dell’apprendimento. Gli alunni, protagonisti attivi dell’esperienza proposta, si sono ben inseriti in questo nuovo contesto di apprendimento, divertendosi durante lo svolgimento dei giochi e cogliendo stimoli importanti per crescere durante le conversazioni e il confronto. Hanno inoltre trovato profonde gratificazioni quando, utilizzando lo schema, sono riusciti ad esprimere e a comprendere il significato delle parole sulle quali si stava lavorando.
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