Didattica per competenze e CLIL- lezione 8-5-2014

Progetto di Rete “FORMAZIONE PER L’ INNOVAZIONE”
Istituto Capofila : “I.C. ROMAGNOSI”- Carate Brianza
MISURA DI ACCOMPAGNAMENTO-INDICAZIONI NAZIONALI 2012
C.M.22/ 26.08.2013
DIDATTICA PER COMPETENZE E CLIL
GIOVEDI’ 8 MAGGIO 2014
15.00/18.00
CONTENUTI:
• L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO CLIL: AZIONI E STRATEGIE;
• TASK BASED APPROACH E CLIL;
• APPROCCIO ALLO STRUMENTO OPERATIVO DI SINTESI.
Brainstorming
Per iniziare…
I hear and I forget,
I see and I remember,
I do and I understand.
(Confucius)
LEARNING OBJECT
A. L’ambiente di apprendimento
B. L’ambiente di apprendimento CLIL
1- Azioni e strategie didattiche per favorire
l’apprendimento: approcci metodologici.
2 - Il “Task based approach” e
l’interazione “TRA” le metodologie didattiche
per realizzare una DIDATTICA PER COMPETENZE.
A. L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
Dalle Indicazioni Nazionali Settembre 12:
“Una buona Scuola … si costituisce come un
contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi …”.
Cos’è un ambiente di apprendimento?
L’ambiente di apprendimento
è dato dall’ insieme delle
situazioni e attività
progettate
che
coinvolgono insegnanti e allievi .
Esso si fonda sulla necessità di passare:
- dal concetto di “insegnamento” a quello di “apprendimento”;
- da una visione incentrata sull'insegnamento e sul
che cosa insegnare
- ad una prospettiva focalizzata sui
processi del soggetto che apprende ,
con
meticolosa e minuziosa attenzione a
come facilitare, come guidare, come accompagnare
gli allievi nella costruzione dei loro saperi
e perciò quali situazioni organizzare
per favorire l'apprendimento.
B. L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
DI TIPO CLIL
In un ambiente di apprendimento di tipo CLIL le
strategie metodologiche assumono una rilevanza
importante.
Per poter attuare efficacemente un percorso CLIL è
necessario rivedere l’impostazione metodologica
originale dell’insegnamento della materia da veicolare
nella LS.
La revisione riguarda tutti gli aspetti dell’ambiente di
apprendimento:
1.
organizzazione della classe;
2.
peso percentuale L1/L2;
3.
esercizi/attività utilizzati.
Riflettiamo …
Quanto l’uso di strategie
didattiche e materiali
multisensoriali rientra nella
nostra didattica?
Potreste citare dei modi per
stimolare gli alunni ad
imparare attraverso la
pratica
(“learning by doing”), che
conoscete / utilizzate/ avete
utilizzato?
STRATEGIE PER RENDERE
COMPRENSIBILE L’INPUT
Per promuovere l’acquisizione linguistica negli alunni è
fondamentale che l’insegnante renda chiaramente
interpretabile l’input linguistico a cui espone i propri
allievi.
WORK IN PAIRS …
Guardiamo la lezione CLIL che segue e
analizziamola, utilizzando la Scheda di
Osservazione.

http://www.youtube.com/v/OWF1djK
CY3M&fs=1&source=uds&autoplay
SCHEDA DI OSSERVAZIONE
(visione di filmati CLIL)
Focus: rendere l’input comprensibile
STRATEGIE
Tra le seguenti strategie, quali sono state utilizzate
dall’insegnante per rendere comprensibile l’input?

uso di sinonimi
esempi:

ripetizione
esempi:
l’insegnante torna sempre sul concetto chiave quando i
bambini trovano i vari esempi;
quando c’è la memorizzazione dell’immagine delle linee
il concetto viene ripetuto in forma corale.
riformulazione
Esempi:

nella lezione di matematica il concetto di PARALLEL
LINES viene riformulato con le espressioni
“… go on …” o “… never touch …”
semplificazione
Esempi:

i concetti dei vari tipi di linee sono presentati con un
espressioni brevi e semplici.
L‘insegnante parla lentamente, articola le parole
chiaramente ed usa un linguaggio appropriato (frasi non
complesse, grammaticalmente corrette e di un livello
leggermente superiore ma tale da non compromettere la
comprensione - Vygotsky).
Ridondanza
Esempi:

La docente ripete parecchie volte il lessico specifico
(CALP) per assicurarsi che gli studenti lo comprendano e
chiede loro di ripeterlo.
Altro
Esempi:

STRATEGIE NON VERBALI
Quali delle seguenti strategie non verbali sono state
utilizzate dall’insegnante?

mimica / linguaggio del corpo / gesti
esempi:
mimando il movimento delle linee, usando tutto il corpo
per comunicare le consegne delle varie attività.

Supporti visuali
specifica: immagini sulla LIM;
Altro:
oggetti che coadiuvano la comprensione,
quali i righelli, le squadre e gli arredi presenti nella
stanza.

COMPRENSIONE

In che modo l’insegnante verifica la comprensione?
L’insegnante richiede la ricerca di esempi
nell’ambiente in cui si svolge la lezione e svolge
un’attività alla lavagna alla fine.
In quali situazioni l’insegnante verifica la
comprensione?
La comprensione viene verificata sia in itinere, con
la ricerca di esempi e con i giochi, sia alla fine con
il riepilogo attraverso le attività alla lavagna.
CONTENUTO E LINGUA

L’insegnante riesce a creare il giusto equilibrio tra
il livello del contenuto e la complessità
linguistica?
Sì


L’insegnante si sofferma su parole o chunks
(“pezzetti di frase”) specifici?
Se sì, in quali situazioni e perché?
Nella lezione di matematica si sofferma sul linguaggio specifico dei
concetti:PARALLEL LINES, INTERSECTING LINES E PERPENDICULAR LINES
perché essi sono i focus di contenuti cui mira l’insegnante e che saranno
verificati.
PER RIASSUMERE
STRATEGIE
VERBALI
CHUNKS
“PEZZETTI DI
FRASE”
FEEDBACK
IN ITINERE
E FINALE
STRATEGIE NON
VERBALI
STRATEGIE PER RENDERE
COMPRENSIBILE L’INPUT
SUPPORTI VISUALI
MIMICA,
LINGUAGGIO DEL
CORPO,GESTI
APPROCCI METODOLOGICI
TPR
(TOTAL PHYSICAL RESPONSE)
Gli alunni utilizzano tutto il corpo come risposta agli stimoli di apprendimento,
mimando le azioni, eseguendo istruzioni e mostrando praticamente ciò che hanno
imparato.
VAK
( VISIVO, UDITIVO, CINESTETICO)
Gli alunni utilizzano tutti i canali sensoriali per
APPRENDERE
Learning by doing
Attraverso le semplici azioni si memorizzano
azioni meccaniche.
Ma per comprendere deve intervenire la
riflessione, il pensiero.
Le azioni debbono essere interiorizzate,
eseguite mentalmente.
Occorre riflettere, pensare, acquisire
consapevolezza delle azioni.
All’azione si deve accompagnare il pensiero:
quindi learning by doing, ma anche learning
by thinking.
Operare pensando, riflettendo, discutendo con
se stessi e con gli altri
(Cooperative Learning).
COOPERATIVE LEARNING
Il Cooperative Learning costituisce una
specifica metodologia di insegnamento
attraverso la quale gli studenti apprendono
in piccoli gruppi,aiutandosi reciprocamente e
sentendosi corresponsabili del reciproco
percorso.
L’insegnante assume un ruolo di facilitatore
ed organizzatore delle attività, strutturando
“ambienti di apprendimento” in cui gli
studenti, favoriti da un clima relazionale
positivo, trasformano ogni attività di
apprendimento in un processo di
“problem solving di gruppo”, conseguendo
obiettivi la cui realizzazione richiede il
contributo personale di tutti.
“TASK BASED APPROACH”
La metodologia “Task-based” si basa sul concetto di
“TASK” e consente allo studente di utilizzare la lingua
straniera come se utilizzasse la lingua materna.
Contiene una sfida cognitiva ed è dunque maggiormente
coinvolgente.
Il task- based permette di elaborare
proposte di attività in modo da far
PARLARE, DISCUTERE, RIFLETTERE,
ARGOMENTARE, PROPORRE.
CHE COS’E’ IL TASK?
È un compito in cui:
• il significato è primario (uso pragmatico della lingua);
• c’è un problema da risolvere (situazione problema);
• c’è un legame con il mondo reale (compito autentico);
• coinvolge una o più di 4 abilità (memoria, attenzione,
percezione, riconoscimento,comprensione,
linguaggio, abilità sociali…);
• richiede l’uso di processi cognitivi
(alto livello : dalla conoscenza, comprensione, applicazione,
all’analisi, sintesi e valutazione);
• viene data priorità al processo che porta il completamento
del compito;
• l’esito deve rappresentare il raggiungimento dell’obiettivo .
Esercizio/Attività/Task

Esercizio:
è “form-focused”, centrato sulla forma
e gli studenti rivestono il ruolo di “learners”, di allievi.
Apprendimento intenzionale.
Finalizzo il mio impegno per imparare qualcosa che non
conosco.

Attività:
coinvolge uno scambio di significato e si può
focalizzare su qualche aspetto linguistico.
E’ uno step
verso il completamento del task.

Task:
è “meaning-focused”, centrato sul significato.
Gli studenti rivestono il ruolo di “language users”,
di utilizzatori della lingua.
Apprendimento incidentale.
“Vivo” un’esperienza rispondendo a stimoli esterni ed
imparo “facendo/vivendo”.

L’ Apprendimento incidentale
“succede” si realizza attraverso un’esperienza.
E’ automotivante.
L’obiettivo principale non è generare apprendimento
ma realizzare un’esperienza.
Ha bisogno quindi di attività di rinforzo
per puntualizzare e fissare
gli apprendimenti spontaneamente vissuti.
Esercizio
ESEMPIO : Volgi al plurale:
foot feet
man men
child children
ESERCIZIO:
-esito linguistico
-di natura scritta
-svolto individualmente
Attività
ESEMPIO :
A coppie. Ogni studente ha una fotografia che deve
descrivere al compagno.
ATTIVITA’
- di natura orale
- implica la presenza di più interlocutori
- non ha scopo comunicativo
Task
ESEMPIO :
A coppie. Insegnante mostra per breve tempo un’immagine agli studenti e poi la
nasconde. Ricorrendo alla propria memoria, gli studenti devono scrivere 4 cose
vere e 4 cose false riguardo l’immagine e poi leggerle alle altre coppie per verificare
se sanno riconoscere le cose vere.
ATTIVITA’ CON SCOPO COMUNICATIVO
-Gli studenti devono ricordare l’immagine
-Gli studenti cooperano per presentare le 8 opzioni con un certo grado
di sfida
-Gli studenti cercano di raggiungere lo scopo: focus prima sul significato e poi
focus sulla lingua per esprimere correttamente il significato.
Task e CLIL?
Il task favorisce spazio
per un uso reale, concreto
della LS e il discente è
attivo e propositivo.
Lo studente manipola
contenuto (e lingua) e
acquisisce le competenze
previste dagli obiettivi.
La natura globale del task
richiede allo studente di
lavorare sia dal punto di
vista linguistico che cognitivo.
Tipi di task: one way/two way
One way
Task monodirezionale:
uno dei partecipanti ha
tutte le informazioni
(input)
Two way
Task bidirezionale:
le informazioni vengono
distribuite fra tutti i
partecipanti
c’è information gap e scambio
obbligatorio di
informazioni
Tipi di task : chiuso/aperto
Task chiuso:
convergente
c’è un unico esito
possibile maggiore
interazione e
negoziazione per
raggiungere l’esito
Task aperto:
divergente
non c’è una
soluzione
corretta
Tipi di task:pianificato/non pianificato
Task pianificato
Lo studente ha il
tempo per
pianificare;
maggiore
correttezza e
complessità della
produzione
linguistica.
Task non pianificato
Lo studente non ha il
tempo di pianificare
il lavoro.
Modello di task in CLIL
Jane Willis (1996)
PRE-TASK
Introduzione
all’argomento, scopo,
tempo per pianificazione
TASK
1-Svolgimento
2-Progettazione presentazione
3-Riferire l’esito
POST-TASK
Analisi e feedback
del contenuto
(e lingua)
L’interazione “TRA” le metodologie didattiche
per una DIDATTICA PER COMPETENZE
COME ORGANIZZARE IL TASK
COOPERATIVE
LEARNING
PAIR WORK
Interdipendenza positiva;
responsabilità individuale;
interazione faccia a faccia;
insegnamento di competenze nel lavoro di gruppo;
verifica dell'efficienza dei gruppi, del lavoro eseguito e dei
processi che lo hanno caratterizzato
(valutazione qualitativa).
ESEMPIO DI TASK
LET’S EXPLORE THE PYRAMIDS!
LET’S EXPLORE THE PYRAMIDS!
CONTESTO FORMATIVO
Destinatari: 21 alunni di classe 4^
Insegnanti coinvolti: Lauria Giovanna ( insegnante di LSI e di Storia )
Ambienti necessari alla realizzazione: propria classe, laboratorio di
informatica.
Tempo: 6 ore
Obiettivi formativi:
-conoscere le civiltà del passato e le risposte date dall’uomo di allora a
specifici problemi;
-riflettere sul percorso realizzato dall’uomo;
-potenziare le abilità ricettive e produttive in LS;
-descrivere ed esprimere situazioni specifiche in LS.
Macro – obiettivi:
•la società egizia;
•la religione degli Egizi;
•tecnica e arte egizia:le piramidi: perché gli Egizi costruirono questi
monumenti.
Pre-requisiti disciplinari:
gli alunni hanno già appreso alcune informazioni specifiche riguardanti la
civiltà egizia; in particolare luogo e tempo in cui essi sono vissuti, la
struttura piramidale della società e la religione degli Egizi.
Pre-requisiti linguistici:
Gli alunni conoscono il passato dei verbi, uso dell’ausiliare DID e
pongono domande formulate con i pronomi interrogativi.
Micro-obiettivi delle 4 ore di attività progettate nel dettaglio:
OSA CURRICOLARI
-conoscere il luogo e il periodo un cui vennero costruite le Piramidi;
-l’importanza delle Piramidi nella società egizia: perché vennero
costruite;
-Le piramidi come fonti per conoscere la vita quotidiana degli Egizi.
OSA LS
-Potenziare le abilità ricettive e produttive.
-porre domande utilizzando i pronomi interrogativi WHEN, WHERE,
WHAT e l’ausiliare DID.
Rispondere alle domande utilizzando il passato dei verbi (PAST
SIMPLE)
Osservare delle immagini e dire le notizie conosciute con semplici
frasi.
THINKING SKILLS
Recognizing, recalling, interpreting, classifying, planning,
summarizing, explaining, producing.
SOCIAL SKILLS
Agire in modo autonomo e responsabile;
stabilire e rispettare regole riferite al gruppo di lavoro;
collaborare e partecipare;
comunicare e comprendere;
progettare, elaborare e realizzare in cooperazione.
1.Fase di pre compito
(PRE TASK):
Nelle ore di lingua inglese si rinforza l’uso dei pronomi interrogativi con
delle attività di “Ask and Answer” in coppia partendo dall’ osservazione
di alcune immagini e ponendo le domande al passato.
Durante l’ ora di storia si osserva la cartina della Valle del Nilo, si
individua l’Altopiano di Giza e si presenta il lessico specifico relativo
alle Piramidi e si propongono giochi come il MEMORY GAME, GUESS
THE NAME, etc.
Fase dello svolgimento del compito si
articola in 3 momenti (TASK CYCLE):
Svolgere il compito
Modalità di lavoro: group work
Tempo: 2 ore
A special lesson about The Pyramids of Giza.
You are the Egyptologists of our school and you must prepare a
short lesson about the Pyramids.
Ogni gruppo sarà invitato a consultare alcuni siti forniti per poter avere
informazioni ulteriori sulle Piramidi e realizzare il proprio PPT.
Progettare il compito
What can you say about the Pyramids of
Giza?
EVERY GROUP
-Find information and some pictures about the
Pyramids of Giza using these websites.
- Make A Power Point Presentation about the
Pyramids of Giza.
Riferire l’esito
Show us your work.
Choose one of you for speaking about
your work.
The speaker says the information about
the Pyramids of Giza.
Fase di post-compito
(POST-TASK):
Dopo aver eseguito il compito la classe sarà invitata a realizzare
uno schema di sintesi riguardante le Piramidi utilizzando le 5 W.
La compilazione dello schema consentirà di riflettere sulle
caratteristiche morfosintattiche delle frasi lette e prodotte dagli
alunni.
GROUP WORK
Provate ora a pensare ad un piccolo task che
potreste proporre alla vostra classe e che rispetti
le caratteristiche illustrate nello schema di Willis.



Individuate una situazione problema;
compilate le tre fasi: PRE-TASK, TASK CYCLE e
POST-TASK.
Esplicitate nel dettaglio tutte le azioni
didattiche che pensate di fare nelle tre fasi,
scrivendo consegne e esercizi, attività, materiali
che utilizzereste, modalità di lavoro della classe,
tempi previsti, difficoltà che prevedete ecc.
Homework
1.Osservazione con scheda di analisi dei seguenti filmati:
 http://www.primarylanguages.org.uk/training_zone/teachers/embedding/
clil/water_theme_-_africa.aspx
 http://www.primarylanguages.org.uk/training_zone/teachers/embedding/
clil/water_theme_-_water_use.aspx

2. Progettate un Task (pre-task, task and post-task),
indicando con chiarezza gli obiettivi di lingua e contenuto
della vostra attività, descrivendo bene le modalità di
svolgimento e ricercando il materiale nei siti proposti
nell’elenco che segue.
Elenco siti

http://www.richmondelt-clil.com/

http://www.schoolsliaison.org.uk/kids/access/index.htm

http://www.childrensuniversity.manchester.ac.uk/

http://www.mrdowling.com/index.html

http://www.bbc.co.uk/arts/0/