TGLAB MAG XXII 06 06 14

Anteprima del Notiziario Settimanale Web TgLab
Edizione del 6 giugno 2014
Anno III
Direttore Responsabile: Pierangelo Raineri
Redazione: Natalino Famà, Paola Mele
Registrazione presso il Tribunale Civile di Roma n° 117 in data 1/4/2010
Numero XXII
Evasione fiscale e imposte Al Fisco mancano 120 miliardi, ma lo Stato recupera imponendo balzelli a decine. Il commento di Raineri
«Il peso del Fisco non può abbattersi soprattutto sui lavoratori»
Le cifre dei rilievi statistici non
cessano di stupire. E di creare
serie preoccupazioni. Un euro su
quattro non arriva a destinazione
nelle casse del Fisco in Italia. Ma
tra imposte, bolli, concessioni e
balzelli, lo Stato recupera con
ampi interessi il credito. Preleva
alle famiglie italiane a reddito
fisso qualcosa come 402 miliardi
di euro in un anno: il 60 per cento
di tutti gli introiti
fiscali.
Ogni anno fra i 100 e i
120 miliardi mancano
l’appuntamento
con
l’erario. È uno dei più
vasti, sistematici e
distorsivi fenomeni di
evasione fiscale nel
mondo avanzato. In tre
decenni la forza evasiva è quasi
triplicata ed oggi vale circa l'8 per
cento del Pil, segnalano le stime
Bankitalia e Istat. Ma non c'è
alcun dato che possa considerarsi
assolutamente certo, perché nessun Governo in Italia ha mai osato
certificare una stima pubblica e
ufficiale.
Nonostante ciò, secondo uno
studio congiunto Cisl - Università
di Firenze, tra il 2007 e il 2012, il
peso crescente del fisco, il cosiddetto fiscal drag, ha sottratto oltre
mille euro di reddito annuo alle
famiglie italiane. Quindi se da una
parte l'evasione esiste, dall'altra ci
sono decine di balzelli - di varia
natura e fonte impositiva - che
rendono il conto del Fisco in netto
recupero, fortemente incisivo per
le categorie di lavoratori a reddito
fisso. Dal bollo auto, si va ai
canoni su telecomunicazioni e Rai
Tv, dalle concessioni governative
alle addizionali Irpef regionali,
comunali e provinciali
sull'energia elettrica,
passando per il contributo al Servizio
sanitario nazionale sui
premi Rc auto, i diritti
catastali, le imposte di
bollo, le imposte di
soggiorno, la Tares, la
Tasi e ancora altre
decine.
«L’evasione fiscale rischia
di mettere l’Italia fuori dall’Europa
- ha commentato il segretario generale della Fisascat Pierangelo Raineri Significa anche evasione contributiva con danno definitivo grave per i
lavoratori. E’ necessario quindi
partire con il chiaro intento di
affrontare il problema. La lotta
all’evasione deve essere ripristinata,
condotta in maniera sistematica per
poter consentire al nostro Paese di
uscire da una situazione, nella quale
si continua ad assistere ad un peso
fiscale sopportato soprattutto dai
lavoratori dipendenti».
Monito dal convegno Cisl - Fisascat di Porto Cervo
«Fronteggiare gli effetti della direttiva Bolkestein»
“Quando la libertà economica prevale sui diritti
sociali: è il caso dello sfruttamento dei lavoratori
low cost”. E’ questo, in sintesi, il tema del convegno organizzato a Porto Cervo dalla Cisl di Olbia
Tempio e dalla Fisascat Sardegna. Nel turismo
cresce la manodopera low-cost in arrivo dai paesi
dell’Est Europa. Sono gli effetti della direttiva
Bolkestein. La denuncia arriva dalla Cisl di Olbia
Tempio e dalla Fisascat Sardegna che a Porto
Cervo hanno lanciato l’allarme sulla concorrenza
sleale nel mercato turistico italiano. «L’elasticità
della direttiva Bolkestein consente un risparmio
medio del costo del lavoro del 35/40% dei versamenti retributivi» ha segnalato Mirko Idili segretario generale della Cisl Gallura. C'è una situazione
da fronteggiare, per la Cisl nazionale, con un piano
straordinario del lavoro regionale e nazionale
«finalizzato ad accrescere la qualità della produzione attraverso investimenti sul lavoro mirati alla
qualità professionale», ha dichiarato il segretario
confederale Cisl, Annamaria Furlan. E’ Oriana
Putzolu, segretario generale della Cisl Sardegna, a
sottolineare invece «la necessità di interventi a
favore delle imprese locali e che impongano delle
regole all’ingresso delle multinazionali». «Senza
sottovalutare l’aspetto occupazionale di un settore
il cui volume di affari aumenterà con il crescere
dei redditi nei paesi emergenti» ha evidenziato poi
il segretario generale della Fisascat Pierangelo
Raineri.
Cassa Assistenza Sanitaria Quadri
Studi professionali, intesa M. Business e Mercatone
sulla detassazione salari accordo mancato
Proseguono i negoziati per il rinnovo del contratto
degli studi professionali. Al tavolo di trattativa la
Fisascat ha ribadito le rivendicazioni contenute
nella piattaforma: rafforzamento del 2° livello di
contrattazione, salario di produttività, potenziamento della bilateralità di settore e del welfare contrattuale, estensione dei diritti e delle tutele anche per i
rapporti di lavoro atipici. Tra le priorità: la definizione della normativa per i nuovi profili delle
figure professionali già entrate nella sfera di
applicazione contrattuale, vale a dire personale del
recupero crediti, dei laboratori di analisi e ruoli
autonomi e non iscritti all’albo professionale. A
margine del confronto, i sindacati di categoria
hanno siglato con Confprofessioni l’intesa sulla
detassazione del salario di produttività.
Si è conclusa con un verbale di mancato accordo
la fase sindacale della procedura di mobilità che ha
coinvolto 304 lavoratori di M. Businnes, 236
negozi a marchio Mercatone Uno e 68 punti
vendita ad insegna Tre Stelle. A rischio ci sono
anche 70 posizioni lavorative della sede centrale ed
amministrativa di Imola. «Si è arrivati al mancato
accordo in quanto al momento, stante la massiccia
presenza di associati in partecipazione presso i
negozi, non è possibile quantificare il reale esubero
- ha dichiarato il segretario nazionale della Fisascat
Vincenzo Dell’Orefice - La Fisascat non avallerà la
strategia aziendale che tende a licenziare i dipendenti e a sostituirli con forme contrattuali precarie.
La proprietà deve interpretare strategie maggiormente finalizzate al rispetto dei lavoratori».
news
Profumerie Limoni
Centrali Cooperative
E' stato siglato nei giorni scorsi presso il
Ministero del Lavoro un accordo tra Fisascat,
Filcams, Uiltucs e la società Profumerie
Limoni in relazione alla seconda procedura di
mobilità avviata dalla nota catena commerciale. Riguarda 26 lavoratori di otto punti
vendita, 2 a Genova, e gli altri a San Giovanni Milanese, La Spezia, Montecatini, Prato,
Matera e Monopoli, negozi che chiuderanno
entro la fine del mese di luglio. Per tutti i
dipendenti oggetto del provvedimento
scatterà la cassa integrazione a zero ore. La
società si è impegnata ad anticipare il trattamento e ha offerto ai lavoratori la possibilità
di una ricollocazione presso altri punti
vendita. In proposito, la Fisascat, ha sollecitato l’azienda a dar corso agli incontri territoriali che non si stanno svolgendo nei tempi
previsti.
Sottoscritto l’accordo tra Cisl, Cgil, Uil e le
centrali cooperative Agci, Confcooperative e
Legacoop, per la detassazione del salario di
produttività 2014. Negli accordi di detassazione che verranno stipulati a livello aziendale, la Fisascat rimarca l'importanza di far fede
al contratto in applicazione, al fine di dare
valore ai contenuti innovativi introdotti dagli
ultimi rinnovi contrattuali. La Fisascat,
inoltre, rivolge ai lavoratori un invito a
partecipare alle assemblee per prendere
conoscenza dei benefici economici che si
recuperano attraverso la detassazione in
funzione della flessibilità.
Dai territori, Palermo e Bari
Dai territori giungono due notizie, una
sconcertante da Palermo e un'altra decisamente di tenore diverso da Bari. Nel capoluo-
go siciliano, due individui sarebbero riusciti a
"convincere" oltre cento lavoratori ad abbandonare la Fisascat Cisl e ad affiliarsi ad altri
sindacati, garantendosi così un maggior
controllo su di loro. E' il retroscena che
emerge dall'indagine sulla Euroservice di
Palermo, Srl che aveva in appalto i servizi di
pulizia all'ospedale Policlinico. Le persone
finite sotto accusa per estorsione, secondo gli
investigatori, riuscivano a minacciare i
lavoratori iscritti alla Fisascat, spezzando
l'orario di lavoro ai pendolari, minacciando di
licenziarli e addirittura minacciando l'incolumità dei figli. A Bari, l'Ente Fiera ha quantificato nei giorni scorsi il numero di esuberi
necessari per sanare i conti pesantemente in
rosso. Sarebbero 45 su 67, vale a dire 2
lavoratori su 3. Il dato di per se è choccante,
ma offrirebbe un margine di possibilità
alternative secondo Giuseppe Boccuzzi,
segretario generale aggiunto Fisascat di
Puglia e Basilicata. «Riteniamo che la
soluzione sia a portata di mano - ha dichiarato
- Al contratto di solidarietà, dovremo aggiungere la mobilità a gruppo e sarà anche necessario concordare un piano di prepensionamenti. La Fisascat si batterà quindi per
trovare la meno traumatica delle alternative».
In risposta alla mobilità alcune proposte di
assunzione sono già giunte da Comune e da
Apulia Film Commission.
Seminario con Ancl
Prosegue la sinergia formativa tra Fisascat,
Associazione Nazionale dei Consulenti del
Lavoro, Centro Studi Cisl di Firenze e
sistema universitario, per lo svolgimento dei
seminari congiunti. Oltre 40 i partecipanti al
2° modulo incentrato sul tema “Welfare
contrattuale, tempi di vita e di lavoro”. I
seminari proseguiranno il 6 e 7 ottobre.
Il videonotiziario sindacale del terziario, turismo e servizi è consultabile sul web agli indirizzi
www.tglab.it e www.fisascat.it. Sui siti è inoltre possibile accedere on demand a tutte le notizie
CASSA DI ASSISTENZA SANITARIA
SUPPLEMENTARE PER I DIPENDENTI
DEGLI STUDI PROFESSIONALI