CANTON TICINO GENICO, PRIMO CENTRO PER LA CONSERVAZIONE DELLE STAMINALI PLACENTARI Cellule staminali della placenta come “pezzi di ricambio” M ettere in banca la salute per il futuro dei propri figli: si può, in una biobanca per la conservazione delle cellule staminali. È il servizio che offre Genico SA, azienda con sede ad Ascona, in Svizzera, che da oltre dieci anni custodisce le staminali del sangue cordonale dei bambini di tutta Europa (cellule utili per la cura di malattie del sangue, come le anemie e leucemie) e che ha appena lanciato l’innovativo servizio, per ora unico in Italia, di conservazione delle cellule staminali contenute nei villi coriali della placenta. “La loro scoperta è più recente, ma sono impressionanti i passi fatti dalla medicina nell’ultimo decennio – sottolinea il direttore scientifico di Genico SA, Carlo Ventura, professore di biologia molecolare, tra i luminari della ricerca sulle staminali a livello internazionale – . Le cellule staminali contenute nella placenta sono prevalentemente di tipo mesenchimale e sono in grado di riparare un ampio numero di tessuti: cardiovascolari, neuronali, ossei”. Sebbene non esistano ancora terapie protocollate per la rigenerazione di organi e tessuti con le staminali mesenchimali, i successi delle sperimentazioni lasciano ben sperare per il prossimo futuro. Per ora, grazie alle loro spiccate proprietà antin- 22 Stil’è fiammatorie, queste cellule sono già largamente utilizzate nell’uomo per contrastare il possibile rigetto in seguito ad un trapianto di midollo. Raccogliere i tessuti che contengono le cellule staminali, non è per nulla rischioso né per la mamma né per il bambino, oggi tuttavia la placenta viene gettata nei rifiuti dopo la nascita del bimbo. Eppure è una risorsa importantissima: avere a disposizione in caso di necessità delle KIT GENICO PER LA RACCOLTA DEL SANGUE CORDONALE E DELLA PLACENTA IN SEGUITO AL PARTO. IL KIT MANTIENE LA TEMPERATURA PER 72 ORE E GIUNGE IN LABORATORIO ENTRO LE 48 ORE ANCHE DURANTE I WEEKEND E LE FESTIVITÀ CAMPIONI DI CELLULE STAMINALI CONSERVATI cellule che sono al 100% compatibili con il proprio corredo cromosomico, e “pulite”, cioè non contaminate, è un’opportunità che vale la pena di essere sfruttata. Soprattutto se si considerano i passi da gigante che la scienza ha compiuto negli ultimi vent’anni in questo settore. “Di fatto è un investimento per il proprio futuro” sottolinea Jean Charles Ianni, presidente di Genico SA. Si tratta di prospettive ancora tutte da verificare, ma potenzialmente le staminali da placenta potrebbero aprire una rivoluzione epocale per la medicina: metterebbero a disposizione una sorta di “armadietto dei medicinali intelligente”, veri e propri pezzi di ricambio per tessuti e organi lesi, utilizzabili più volte grazie alla loro capacità differenziativa e proliferativa (mentre ad esempio le staminali cordonali proliferano in vitro con più difficoltà). Oltretutto il loro utilizzo è al riparo da problematiche di carattere etico, dato che vengono recuperate dalla placenta, fino a oggi considerata un rifiuto biologico. Per ora in Italia nessuno offre questo servizio di bancaggio, mentre negli Usa ci sono già banche private attive su questo fronte. “Ma il fatto che in Italia una struttura pubblica, a Treviso, conservi la membrana amniotica, che contiene cellule staminali mesenchimali della stessa tipologia di quelle dei villi coriali placentari, avvalora la tesi dell’utilità di questo genere di conservazione” sottolinea Jean Charles Ianni. Oltre alla conservazione delle cellule staminali, Genico SA effettua screening neonatali su oltre 50 disturbi metabolici e SA.FE Test, un’analisi non invasiva di genetica prenatale per indagare i rischi di sindromi come quella di Down. La cura del cliente, considerata l’estrema delicatezza e sensibilità dei “prodotti” che vengono trattati, è uno dei tratti distintivi dell’azienda: “Ci rivolgiamo alle mamme attraverso i nostri consulenti che seguono la gestante personalmente e rimangono il punto di riferimento in ogni evenienza durante tutta la gravidanza e anche dopo il parto”. Il consulente tra le altre cose, infatti, verifica la completezza e il confezionamento del kit in ospedale, prima che sia spedito al laboratorio in Svizzera. Sottoposta ai rigorosi controlli di Swissmedic, la biobanca di Genico rispetta gli standard internazionali NetCordFACT e dispone di una crio-sala dove i tank a vapori di azoto mantegono una temperatura di 196 gradi sotto zero, che garantisce uno stoccaggio NELLA BIOBANCA DI GENCO IN VAPORI DI AZOTO A -196º teoricamente illimitato delle cellule staminali. La scienza, che in questo campo è relativamente “giovane”, perché la prima conservazione risale a poco più di venti anni fa, non ha ancora stabilito se le cellule abbiano una “data di scadenza”. Il periodo più lungo di conservazione finora risulta essere stato di 23,5 anni per le cellule staminali e di 50 per altre cellule umane, ma non sono conosciute cause che possano far prevedere deterioramenti delle staminali sottoposte a crioconservazione per periodi più lunghi. European Medicines Agency (Ema) e Food and Drug Administration (Fda), le istituzioni che monitorano lo stoccaggio di materiale biologico a livello europeo e internazionale, non hanno pubblicato alcuna restrizione sull’utilizzo di cellule staminali conservate per periodi superiori. Informazioni sulla conservazione della placenta e del sangue cordonale si trovano nel sito Internet www.genico.ch o al numero verde 800 40 11 11. GENICO ASCONA (SVIZZERA) www.genico.ch Stil’è 23
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