S t i v i l i | Primo anno dall'unione di Povo coop e Pulicoop, utile di 600 mila euro Gea fattura 9 milioni, investe e assume: +8% TRENTO - Nei giorni scorsi si è svolta l'assemblea dei soci della nuova società cooperativa Ge@ trentina servizi di Trento, che conclude il suo primo anno di vita dopo la fusione delle due cooperative storiche Povo coop 81 e Pulicoop Trento. L'assemblea dei 43 soci, di cui 40 lavoratori, si è tenuta nella nuova sede certificata Leed di via Kufstein a Spini di Gardolo, costruzione con standard avanzati di risparmio energetico, che sarà conclusa entro il mese di giugno e che concentrerà le cooperative del gruppo e i consorzi di servizio a loro annesse. Al momento della fusione, all'inizio del 2013, Ge@ trentina servizi contava circa 500 lavoratori. Oggi dopo un anno di lavoro il numero di dipendenti si è incrementato di quasi l'8%. Tale risultato, in un anno di crisi dei mercati e di contrazione del lavoro, è stato ottenuto grazie a consistenti investimenti fatti dalla cooperativa, resi possibili in particolare dalla forte patrimonializzazione, che risulta pari a 2 milioni 361 mila euro. Il fatturato 2013 si avvicina ai 9 milioni di euro. L'utile risulta di 600.000 euro. Il direttore Ruggero Scanzoni prevede un netto incremento dei ricavi quest'anno, considerato l'andamento del primo trimestre. Gli investimenti sono stati supportati da una politica aziendale attenta alle nuove opportunità di lavoro, che guarda anche ai mercati delle vicine regioni e ai nuovi sistemi di appalto, come il partenariato pubblicoprivato, che in periodi di limitazione delle risorse pubbliche permetterà buoni sviluppi nel medio periodo. Persone con elevata professionalità, idee innovative, investimenti e duro lavoro di squadra, come ha affermato il presidente Alessandro Barbatovi e ribadito la vicepresidente Fiorella Corradini nei loro interventi in assemblea, hanno permesso di chiudere il primo bilancio con ottimi risultati nel lavoro e nelle marginalità e «pongono Ge@ all'avanguardia tra le cooperative di lavoro della provincia di Trento e non solo».