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Anno XXV - N. 18 - 16 maggio 2014
Primo piano
Welcome Day, Legacoop
accoglie le nuove aderenti
Due giorni a Palermo per presentare opportunità e servizi messi a disposizione dall’associazione
a pagina 2-3
Lombardia
Convegno“Lemafiein
Lombardia:irischidel
territorio bresciano”
“Le mafie in Lombardia: i rischi del territorio bresciano”.
Questo il tema al centro del
convegno, organizzato dell’Alleanza Cooperative Lombardia, Confcooperative
Bresciae e Libera che si
terrà giovedì 22 maggio a
Brescia, presso il Bistrò Popolare della Cooperativa La
Rete, (Via Industriale 14)
“Il distretto bresciano presenta una realtà di criminalità organizzata multiforme
ed altamente operativa...
Nota della redazione
Questo numero è stato chiuso
il 15 maggio 2014 alle ore 15
Legacoop
Lusetti
LaCooperazione
perun’Europapiù
competitivaesolidale
Settori
Turismo
“Lampedusa: guida
a un turismo umano
e responsabile”
La cooperazione e il ruolo Pubblicato dalla cooperache può e deve giocare tiva Altreconomia il libro
nella costruzione di un’Eu- “Lampedusa: guida...
ropa più competitiva e solidale. È questo il tema che il
presidente di Legacoop
Mauro Lusetti ha messo
al centro del proprio...
Territori
Veneto
Zanardi, sì
alla costituzione
della cooperativa
Dopo la lunga assemblea di
lunedì 12 maggio, nella
sede del gruppo editoriale...
Segreteria di Redazione:
Anna Colomberotto
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Organo ufficiale
della Lega Nazionale
delle Cooperative e Mutue
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Cia-Conad
Crescono fatturato
e vendite, 100 mln. di
investimenti nel 2014
Osservatorio SWG
Europee: italiani
pronti a scommettere
su Renzi
Nel 2014 Commercianti Indipendenti Associati investirà più di 100 milioni di
euro, come parte di un
piano di sviluppo che già
l’anno scorso ha comportato immobilizzazioni per 53
milioni. È uno dei dati che
emergono dal bilancio della
cooperativa che verrà presentato all’assemblea dei
soci, in programma il 15
maggio a Forlì. Nel 2013 le
vendite al dettaglio sono
state di circa 1,3 miliardi di
euro (+4% in valori...
L’appuntamento del 25
maggio si avvicina e, tensioni elettorali a parte, in Italia il clima sta migliorando.
C’è meno rabbia, si crede di
più alle riforme e l’attuale
Premier potrebbe essere il
reale vincitore di questa tornata elettorale.
Nel Paese si fa strada un ritrovato sentimento di fiducia. Forse ancora cauto, ma
in questa nuova fase, i cittadini sembrano progressivamente meno arrabbiati nei
confronti di questa Italia...
Settimanale di notizie a cura
dell’Ufficio Stampa di Legacoop
Direttore Responsabile:
Dora Iacobelli
Registrazione al Tribunale di Roma
n. 00503/90 del 6-08-1990
Primo piano
Welcome Day, Legacoop
accoglie le nuove aderenti
2
Due giorni a Palermo per presentare alle nuove cooperative opportunità
e servizi messi a disposizione dall’associazione
Torna Welcome Day, l’evento che Legacoop
dedica ogni due anni alle nuove aderenti.
Dopo l’appuntamento di Genova nel 2012, il
29 e 30 maggio, a Palermo, l’associazione
presenterà l’insieme dei servizi e delle opportunità a disposizione delle cooperative.
Due giorni nella struttura Città del Mare, tra
momenti di networking tra le nuove imprese
e visite alle cooperative di Libera Terra, incontri con gli uffici e le strutture di sistema.
“Il nostro Paese – spiega il presidente di Legacoop Mauro Lusetti – sta attraversando
una fase complessa e difficile.Tutti fanno appello all’intraprendenza e al coraggio di rischiare, noi vogliamo fare un passo in più.
Vogliamo essere, ogni giorno, un’associazione a fianco di chi questo coraggio lo trova,
unendosi ad altri ed aprendo una cooperativa. Vogliamo essere a loro disposizione, per
garantire tutto il supporto possibile e le opportunità che una rete come la nostra è in
grado di mobilitare. Questo è per noi il significato del Welcome Day: non un evento fine a
se stesso, ma l’inizio di un cammino insieme”.
Si parte giovedì 29 alle 14.30 con il benvenuto, per passare poi alla presentazione del
programma della due giorni e, soprattutto, all’intervento con cui Mauro Lusetti racconterà
alle nuove cooperative che cos’è Legacoop
e come funziona, legando valori e servizi.
La giornata del 30 sarà dedicata all’illustrazione pratica delle opportunità e dei servizi
che l’associazione mette a disposizione delle
imprese aderenti. Si inizia al mattino incontrando i responsabili delle associazioni di settore: ogni cooperativa potrà così conoscere i
responsabili e i referenti che ogni giorno si
occupano nello specifico del mondo in cui
l’impresa opera, approfondendone problemi
e cercando insieme soluzioni ed opportunità.
Nella seconda parte della mattinata spazio
allo speed date con le strutture di sistema.
Tutte le cooperative partecipanti saranno divise in tavoli ai quali si alterneranno i referenti
delle strutture che si occupano tra l’altro di
credito, finanza, lavoro, previdenza: strumenti
su cui l’impresa cooperativa può contare ogni
giorno per affrontare le sfide del mercato e
di un contesto, anche normativo, che ancora
fatica ad imboccare la strada della semplificazione effettiva.Animatore dell’incontro sarà
Gene Gnocchi, che si tratterrà al Welcome
Day fino alla cena conclusiva.
Dopo il pranzo sarà dato spazio ai servizi associativi e alle presentazioni degli uffici: ogni
responsabile avrà a disposizione 3 slide e 5
minuti per illustrare la propria attività cercando di farne percepire l’utilità per le coo-
Continua>>
Primo piano
ACI
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perative. Al termine del tempo previsto ogni
intervento sarà bruscamente interrotto. Nel
pomeriggio spazio ancora per un aperitivo
con una personalità che proporrà un breve
viaggio tra storia, cultura e valori dell’isola.
La due giorni del Welcome Day si concluderà
poi con la cena di gala.
“Questa iniziativa - spiega il direttore di Legacoop Nazionale Giancarlo Ferrari - è un
passo significativo nel percorso per la costruzione di un’associazione capace di garantire alle cooperative una vicinanza reale e
una capacità di rispondere con efficacia ed
eccellenza alle loro necessità, per riuscire
ogni giorno a coniugare capacità di stare sul
mercato e valori”.
Il programma dettagliato e il link al modulo
per iscriversi sono presenti sul sito di Legacoop Nazionale (www.legacoop.coop/tuttopronto-a-palermo-per-la-terza-edizione-delwelcome-day/). Tutti i partecipanti, volendo
avranno poi la possibilità di fermarsi a Città
del Mare anche per il weekend, potendo
usufruire di tariffe super scontate.
LA SCHEDA
Città del Mare, turismo sociale
a picco sul Golfo di Terrasini
Città del Mare sorge su una rupe affacciata sul Mar Mediterraneo nel Golfo di
Castellamare a Terrasini. Una vista mozzafiato su uno dei tratti più affascinanti
della costa siciliana. Il villaggio vacanze,
immerso in un parco naturale di 27 ettari,
ombreggiato da piante mediterranee ed
esotiche, accoglie gli ospiti in spazi che si
perdono all’orizzonte. In questa cornice
Legacoop accoglierà le nuove aderenti
per il Welcome Day 2014, il 29 e 30
maggio.
Il villaggio, fu realizzato nel 1971 dal movimento cooperativo in collaborazione
con partner del turismo sociale anche
stranieri per favorire la vacanza dei lavoratori, dei soci delle cooperative, delle
loro famiglie, in una parola: il turismo sociale praticato.
Negli anni il territorio, inizialmente brullo,
sassoso e disabitato, è diventato uno
splendido parco in cui si combinano
piante autoctone, una vegetazione rigogliosa, fiorita, ricca di profumi, in cui maturano fichi, nespole, fichi d’India,
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ACI
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carrube, oltre agli olivi.
Si estende a picco sul mare, con 3 piscine collegate da scivoli che terminano
nelle acque del Golfo. Ampi spazi sono
dedicati alla ristorazione per gustare i
piatti tipici della regione ricca di specialità, al divertimento, al relax nella quiete
delle sue oasi naturali e nel centro benessere, e allo sport per vivere giornate
in cui la noia sia bandita e il divertimento
sempre protagonista. Per chi è poi alla
scoperta di arte e cultura da Città del
Mare sono facilmente raggiungibili, le località di Terrasini, Scopello, Balestate,
San Vito Lo Capo e la Riserva Naturale
dello Zingaro, i Templi di Segesta e Selinunte, Palermo.
Legacoop e il Gruppo Turistico Mediterraneo (GTM), che oggi gestisce il villaggio Città del Mare di Terrasini (PA), hanno
firmato una convenzione che prevede
condizioni molto convenienti per i soci e
i dipendenti delle cooperative aderenti
che desiderano trascorrere le loro vacanze nel villaggio.
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>> Alleanza Cooperative Lombardia
ALLEANZA COOPERATIVE LOMBARDIA
Convegno “Le mafie in Lombardia:
i rischi del territorio bresciano”
“Le mafie in Lombardia: i rischi del territorio bresciano”. Questo il tema al centro del
convegno, organizzato dell’Alleanza Cooperative Lombardia, Confcooperative Bresciae
e Libera che si terrà giovedì 22 maggio a
Brescia, presso il Bistrò Popolare della Cooperativa La Rete, (Via Industriale 14)
“Il distretto bresciano presenta una realtà
di criminalità organizzata multiforme ed altamente operativa, capace di individuare
tempestivamente ogni nuova prospettiva di
illecito arricchimento, di interfacciarsi, al bisogno, con interlocutori istituzionali, di sperimentare infiltrazioni nel tessuto
economico-sociale, di misurarsi senza remore con i complessi problemi di interazioni
e di conflitti fra le varie consorterie criminali
in competizione”. Direzione Nazionale Antimafia, Gennaio 2014
Programma
Introduzione a cura di Lorenzo Frigerio,
Libera Informazione
“La presenza delle mafie nel territorio bresciano”
Sandro Raimondi, Procuratore
aggiunto della Repubblica di Brescia
“Le ecomafie e i danni per il territorio e l’economia”
Enrico Fontana, Direttore nazionale Libera
Dibattito “Il ruolo dell’associazionismo nel contrasto alle mafie”
partecipano
Daniela Faiferri, Referente provinciale Libera
La cooperazione lombarda e l’impegno contro la criminalità organizzata
Luca Bernareggi, Presidente Lega
Coop Lombardia
Marco Menni, Presidente Confcooperative Brescia
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>> Legacoop
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LEGACOOP
Lusetti: “Cooperazione fondamentale
per un’Europa più competitiva e solidale”
La cooperazione e il ruolo che può e deve giocare nella costruzione di un’Europa più competitiva e solidale. È questo il tema che il
presidente di Legacoop Mauro Lusetti ha
messo al centro del proprio intervento nel
corso dell’incontro “Europa 2014-2019: dall’austerità alla crescita” con il candidato alla
Presidenza della Commissione europea per i
Socialisti e i Democratici Martin Schulz.
All’appuntamento, che si è svolto mercoledì
14 maggio a Verona, hanno partecipato tra
gli altri il vicepresidente nazionale di Confindustria Lisa Ferrarini, il presidente di Banca
Popolare di Vicenza Gianni Zonin, il presidente
di Federvini Sandro Boscaini, il segretario provinciale Cisl di Verona Massimo Castellani e
Donata Gottardi, docente di Diritto del lavoro
a Verona.
“La cooperazione in Europa – ha spiegato Lusetti – rappresenta 160mila imprese e impiega 5,4 milioni di persone ed è presente in
tutti i settori. Ma soprattutto realizza tutto ciò
riunendo 123 milioni di cosi: le nostre sono
davvero imprese di persone, unite da valori
che hanno dimostrato, anche durante la crisi
economica iniziata nel 2008, di saper produrre risultati positivi per la nostra economia
e le nostre comunità: la cooperazione ha dato
prova di una grande capacità di resilienza,
mantenendo o addirittura rafforzando l’occupazione”.
“Questi valori – ha concluso il presidente di
Legacoop il proprio primo intervento – possono oggi giocare un ruolo fondamentale
nella costruzione di un’Europa più competitiva
e solidale”. Martin Schulz ha riconosciuto il
ruolo stabilizzante della cooperazione in Europa e la sua capacità di promuovere coe-
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Settori
sione e benessere. Tutto ciò, ha spiegato, fa
sì che la cooperazione possa giocare un ruolo
importante anche per sostenere le Pmi, ad
esempio attraverso i consorzi tra imprese, o a
favore della nascita e dello sviluppo delle start
up.
Nel suo secondo intervento il presidente Lusetti ha sottolineato il ruolo fondamentale che
la cooperazione gioca ogni giorno per l’occupazione, ricordando anche l’esperienza dei
workers buyout e chiedendo al candidato alla
Presidenza della Commissione un impegno
concreto su alcuni punti fondamentali per la
cooperazione: il percorso per una Roadmap
cooperativa, il rafforzamento dell’Intergruppo
sull’economia sociale al Parlamento europeo,
la definizione di un Cooperative Business ACT
al pari dello Small Business ACT o della Social Business Initiative. Punti su cui Schulz ha
garantito il proprio impegno diretto.
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Settori
>> Turismo
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TURISMO
Il libro “Lampedusa: guida a un turismo umano e responsabile”
Pubblicato dalla cooperativa Altreconomia
il libro “Lampedusa: guida a un turismo
umano e responsabile” scritto da Ivanna
Rossi, con contributi di Maurizio Davolio
(AITR), Carlo Testini (ARCI) e Sebastiano
Venneri (Legambiente), con introduzione
del Sindaco di Lampedusa e Linosa Giusi
Nicolini.
La Guida è stata scritta secondo i principi del turismo
responsabile, consente infatti
la visita delle due isole seguendo le narrazioni dei protagonisti della vita civile,
sociale, culturale e politica del
luogo: i Sindaci che si sono
succeduti nell’incarico, il Parroco, le associazioni ambientaliste e culturali, i pescatori,
gli artigiani, gli storici locali, gli
operatori turistici.
La Guida affronta anche i problemi dell’isola, a partire dal
dramma umano dell’immigrazione e dalle
criticità ambientali (acqua, rifiuti, trasporti,
legalità ecc.).
Viene riportata anche la testimonianza di
Onder Vecchi, ex dirigente di Coop Nord
Est e già presidente di Nuova Planetario,
che intervenendo con la sua barca contribuì
al salvataggio di numerosi naufraghi nella
tragedia dello scorso ottobre.
La Guida cita anche gli organizzatori di viaggio aderenti ad AITR che già da quest’anno
propongono la visita di Lampedusa: la cooperativa Viaggi Solidali e Four Seasons.
La Guida è stata presentata al Salone del
Libro di Torino domenica 11 allo stand di
Federcultura Turismo Sport (Confcooperative) e sarà presentata a Bologna venerdì
pomeriggio 6 giugno al Centro di Docu-
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ACI
Legacoop
Settori
mentazione della Cooperazione in occasione dell’assemblea di AITR.
Forum Italiano sul Turismo
e la Sostenibilità
Si è tenuto a Perugia, dall’8 al 10 maggio,
il FITS, Forum Italiano sul Turismo e la Sostenibilità organizzato dalla cooperativa
umbra EcoCongress, aderente a Legacoop
e al Consorzio Itaca.
Il FITS si è articolato su tre giornate che
hanno consentito di affrontare il tema del
turismo e della sostenibilità nei loro aspetti
di studio e ricerca, negli aspetti normativi,
nelle migliori esperienze e buone pratiche.
Al FITS hanno preso parte ricercatori, docenti, operatori turistici, rappresentanti di
istituzioni pubbliche e di organizzazioni di
categoria, giornalisti.
Il Responsabile Turismo di Legacoop e presidente di AITR Maurizio Davolio ha tenuto alcune comunicazioni dedicate al
turismo responsabile, ad AITR e ad alcune
esperienze maturate dalle cooperative (turismo di comunità, turismo coi migranti, alberghi diffusi, pescaturismo, inclusione
sociale delle categorie svantaggiate, ecoturismo scolastico, gestione dei beni confiscati ecc.).
Anna Grazie Laura, del Consorzio CO.IN è
intervenuta nella sua veste di presidente di
ENAT, European Network for Accessible
Tourism, e ha parlato del tema dell’accessibilità, portando numerosi dati statistici che
rivelano l’importanza del tema a livello europeo.
Matteo Ragnacci, presidente del Consorzio Itaca, ha descritto l’esperienza del suo
consorzio, che associa ormai una quarantina di cooperative che operano nel campo
del turismo, della cultura, dell’ambiente e
della comunicazione.
Ai lavori è intervenuto anche l’Assessore
Regionale al Turismo Fabrizio Bracco.
Territori
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Territori
>> Veneto
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VENETO
Zanardi, arriva il sì dei lavoratori
alla costituzione in cooperativa
>> Veneto
>> Liguria
>> Emilia Romagna
>> Romagna
>> Marche
>> Marche
>> Generazioni Lazio
>> Fossalta
>> Bologna
Dopo la lunga assemblea di lunedì 12 maggio, nella sede del gruppo editoriale Zanardi di via Venezuela a Padova, la
maggioranza assoluta dei dipendenti
della società ha scelto la costituzione
in cooperativa: i sì sono stati 73 su 103
voti. Oltre ai lavoratori presenti anche
Devis Rizzo, responsabile del settore Produzione e Lavoro di Legacoop Veneto - che
ha accompagnato tutto il percorso, da
quando si è profilata l’ipotesi della costituzione in cooperativa -, e Mario Grillo, ad del
gruppo editoriale.
Dopo l’ormai celebre caso di workers buy
out della D&C Modelleria, società cooperativa di Vigodarzere nata dal fallimento dell’ex Modelleria il Quadrifoglio e associata a
Legacoop, quello della Zanardi è un ulteriore caso di azienda padovana in crisi (è
stata presentata al Tribunale di Padova la
richiesta procedura di concordato) che vede
i propri dipendenti pronti a rilevarla diventando di fatto imprenditori di se
stessi. Spiega Devis Rizzo: «A giorni avverrà la stipula dell’atto costitutivo davanti al
notaio, che vedrà la nascita di una società
cooperativa costituita da dipendenti della
Zanardi e sarà inizialmente composta da un
gruppo ristretto di soci».
Mission primaria sarà iniziare una serie di
trattative con i consulenti dell’azienda per
stabilire quanto prima tempi e modalità per
rilevare strumenti e macchinari, sulla base
di un’analisi preventiva del fabbisogno della
cooperativa. Trattative che porteranno alla
stipula di un contratto di affitto o acquisto.
Comincia così un percorso dall’esito non
certo scontato e i cui primi risultati potranno
>> Agrigento
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
essere misurati solo nel medio termine,
dunque intorno alla fine del 2015: «Come
Legacoop Veneto abbiamo valutato positivamente la fattibilità economica del progetto per cui siamo fiduciosi - prosegue
Rizzo -. Ora si tratta di approfondirne i dettagli e reperire i fondi necessari all’avvio
della produzione: ricorreremo all’anticipo
dell’indennità di mobilità dei soci che sarà
messo a capitale, ma ci avvarremo anche
degli strumenti finanziari del sistema cooperativistico di Legacoop e delle risorse disponibili presso gli investitori istituzionali».
Nel caso di affitto o vendita di azienda in
crisi o di rami della stessa, il diritto di prelazione a favore delle società cooperative
costituite dai dipendenti dell’impresa sottoposta a procedura è previsto dalla novità legislativa contenuta nel decreto legge
“Destinazione Italia” pubblicato in Gazzetta
nel febbraio 2014.
Durante l’ultimo mese Legacoop Veneto ha
organizzato per i lavoratori alcuni momenti
di formazione per chiarire agli interessati gli
aspetti normativi, oltre che il significato di
workers buy out e forma cooperativistica di
impresa, delineandone prospettive, rischi e
opportunità per aiutare il percorso di scelta.
«La manifestazione di volontà espressa dai
lavoratori è stata molto chiara» conclude
Rizzo aggiungendo: «L’obiettivo è che la
cooperativa rimanga attiva nello stesso settore, dunque quello editoriale, specializzandosi però nella realizzazione di volumi di
pregio, per assicurare ai progetti d’impresa
maggiori margini di guadagno. È evidente
che l’attività richiederà alcuni mesi di work
in progress, e che molto dipenderà da come
si svilupperanno nel tempo volumi e redditività, ma la prospettiva, compatibilmente
con le esigenze aziendali, è senz’altro quella
di coinvolgere nella cooperativa il più alto
numero possibile di lavoratori».
L’assessore regionale all’Economia e allo
Sviluppo Maria Luisa Coppola sottolinea
come il lavoro svolto sul caso Zanardi sia
parte di un progetto più complessivo della
Regione e di Unioncamere del Veneto, che
mira proprio a promuovere e a incentivare
per le aziende in crisi operazioni di workers
buy out quali alternative al ricorso tradizionale agli ammortizzatori sociali. «La Regione Veneto è pronta a fare la sua
parte anche investendo del caso la
propria finanziaria Veneto Sviluppo,
Territori
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Territori
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che ha tutti gli strumenti per intervenire in
operazioni di questo tipo».
VENETO
Nasceil“colosso”italianodell’ortofrutta. Brio include Agrintesa
Dall’unione di due importanti attori protagonisti del settore nasce il colosso italiano
dell’ortofrutticolo biologico: la società veronese BRIO - fondata nel 1993 dalla cooperativa La Primavera e protagonista di
primo piano, in Italia e all’estero, nella vendita dei prodotti alimentari bio - includerà
nella propria compagine societaria la cooperativa faentina Agrintesa (insieme alla
società commerciale Alegra e l’organizzazione di produttori Apo Conerpo).
La nascita del nuovo soggetto agroalimentare permetterà di allargare e completare
l’offerta per raggiungere nuovi mercati, grazie alla qualità certificata dei prodotti e alla
moderna organizzazione dell’intera filiera.
Obiettivo: raddoppiare il proprio fatturato
globale (100 milioni di euro) entro i prossimi cinque anni e conquistare la leadership nella produzione e nel mercato
dell’ortofrutta coltivata con tecniche naturali e certificate, rispettose della salute e
dell’ambiente.
La coop Agrintesa entra nel capitale di Brio
con una quota del 39% (Alegra con il 7% e
Apo Conerpo il 5%) mentre il 49% resta
della cooperativa fondatrice La Primavera,
pioniera del biologico italiano, e di altri soci
minori. Dopo il riassetto delle quote è previsto inoltre un aumento di capitale di
2,5milioni di euro per rafforzare ulteriormente la società.
In vent’anni la Brio ha registrato una crescita costante e oggi commercializza quasi
20mila tonnellate di prodotti ortofrutticoli, a
cui si aggiungono 1.650 tonnellate di altre
derrate alimentari, tutte rigorosamente biologiche. Il fatturato 2013 ha sfiorato i 37
milioni di euro (per il 40% realizzato all’estero), con un incremento del 9% rispetto
all’anno precedente: «Sono dati che ben testimoniano il ruolo di primo piano ricoperto
dalla società in questo settore – commenta
Andrea Bertoldi, amministratore delegato di
BRIO – senza dimenticare che l’invidiabile
Primo piano
ACI
patrimonio di esperienza e conoscenza accumulato nel corso degli anni è ora a disposizione del nuovo progetto di crescita
che vede Agrintesa, Alegra ed Apo Conerpo
“portare in dote” la loro straordinaria capacità produttiva, organizzativa e commerciale».
«Con venticinque anni d’attività alle spalle –
dichiara Gaetano Zenti, presidente de La
Primavera – la nostra cooperativa si conferma la prima azienda italiana interamente
specializzata nelle coltivazioni biologiche ed
ora si appresta a diventare una realtà ancora più moderna, dinamica e organizzata,
in grado di raggiungere rapidamente i propri obiettivi di sviluppo».
LIGURIA
Incontro su cooperative
di comunità
Si è svolto oggi un incontro fra il Presidente
regionale di Legacoop Gianluigi Granero, il
responsabile Legacoop per le Cooperative di
Comunità, Roberto La Marca, e i Sindaci di
Stella, Marina Lombardi, di Sassello, Daniele
Buschiazzo, e il Vice Sindaco di Urbe, Lorenzo Zunino. Alla presenza delle cooperative già operanti sul posto (Dafne – turismo -,
Coop Vat – manutenzioni ambientali -, Club
Campeggiatori Valle Scura Coop - turismo),
si è parlato di cooperative di comunità.
I Comuni inseriti dalla Regione nel progetto
nelle aree interne, previsto dalla legge di stabilità 2014 per migliorare i servizi nell’entroterra (sanità, sociale, scuola e mobilità), hanno
previsto come azione trasversale al loro progetto, che ha azioni in particolar modo su sanità, mobilità, scuola ed energie rinnovabili, la
creazione di una Cooperativa di Comunità.
Che cos’è, però, una cooperativa di comunità? La cooperativa di comunità è un’iniziativa collettiva, promossa da un gruppo di
cittadini i quali partecipano in relazione alle
loro esigenze e alla loro volontà di contribuire
Legacoop
Settori
alla crescita della comunità. I Cittadini si mettono insieme con l’intento di gestire servizi e
migliorare la qualità della vita della comunità
ponendo al centro dell’agire la forma associata e la partnership tra pubblico e privato.
Le Amministrazioni Comunali, ritenendo la
creazione e lo sviluppo della “Cooperativa di
Comunità” un punto importante di questo
progetto, vogliono quindi esercitare un ruolo
di facilitazione e sostegno per concorrere ad
un percorso di sviluppo locale attivo ed innovativo in linea con i loro programmi amministrativi. I punti fondamentali da cui
partire sono stati individuati nel turismo, nella
mobilità e sulle energie rinnovabili. I prossimi
passi saranno una riunione con gli operatori
turistici assieme all’Ente Parco del Beigua
per provare a costruire una “rete” ed un incontro pubblico col Sindaco di Melpignano
(LE), Ivan Stomeo, per toccare con mano
un’esperienza ci Cooperativa di Comunità. A
Melpignano hanno realizzato, tramite una
cooperativa di comunità, gli impianti fotovoltaici sui tetti di proprietà dei cittadini (soci
utenti della Cooperativa) che avevano manifestato la propria disponibilità permettendo
agli stessi di usufruire dell’energia prodotta
(scambio sul posto) per gli usi domestici.
L’utile ricavato dalla Cooperativa di Comunità
di Melpignano viene utilizzato per migliorare
la qualità della vita della comunità (sistemazione di strade, parchi urbani, illuminazione,
scuole e tutto ciò che riguarda la comunità)
e per creare altre opportunità di lavoro nella
comunità stessa (verde pubblico, imprese di
pulizie, gestione di ludoteche, etc.).
EMILIA ROMAGNA
Legacoop Sociali, Alberani: “accreditamento da aggiustare”
Sono 150 i cooperatori sociali di Legacoop
Emilia-Romagna che si sono riuniti ieri e
oggi a Riccione per l’annuale assemblea regionale di Legacoopsociali. Il tema centrale
dell’assemblea è stato l’innovazione.
«Non è casuale – spiega il responsabile di
Legacoopsociali Emilia-Romagna Alberto
Alberani – che si parli di innovazione connettendolo alla cooperazione sociale, una
realtà che si è affermata grazie alla capacità
di leggere e interpretare i cambiamenti pro-
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Imprese
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Territori
9
ponendo attività e azioni innovative. Siamo
stati protagonisti nella chiusura dei manicomi e delle scuole speciali, nell’inventare
l’assistenza domiciliare e i servizi per minori, nella promozione di percorsi di inserimento lavorativo e arrivando in questi ultimi
anni a diventare leader nei servizi alla prima
infanzia. Innovazioni che hanno riguardato
anche la costante acquisizione di competenze manageriali trasformando motivati e
volonterosi operatori sociali in imprenditori
che hanno dovuto acquisire competenze
bancarie-finanziarie, gestionali-organizzative, legislative, fiscali, giuslavoristiche e politiche sia nei rapporti interni, sia nelle
relazioni esterne».
La cooperazione sociale, anche in EmiliaRomagna, è cresciuta moltissimo, assumendo un ruolo sempre più importante
nelle politiche di welfare. Sono 24.000 i lavoratori che operano in 220 cooperative,
che esprimono 1 miliardo di fatturato.
Uno sviluppo affrontato sempre con la massima attenzione ai valori cooperativi, alla
qualità del lavoro e, appunto, all’innovazione. Nella due giorni di Riccione sono
state presentate 18 esperienze di innovazione sociale attuate con risultati sempre
positivi. Sono cose già fatte, come indica
lo slogan dell’assemblea, che riguardano le
cooperative che operano nel settore socioeducativo e di inserimento lavorativo.
Nel corso dell’assemblea, che è stata
aperta dal presidente di Legacoop Romagna Giancarlo Ciaroni, è intervenuto il consigliere regionale Marco Carini, uno dei
promotori della nuovo disegno legge regionale sulla cooperazione sociale, la cui prima
definizione che risale al 1994.
Pur con la consolidata collaborazione con
le amministrazioni pubbliche, infatti, non
mancano i problemi: «Il sistema di accreditamento messo in atto nella nostra Regione
– spiega Alberani – è un sistema da aggiustare, con limiti e contraddizioni che abbiamo con forza segnalato e che
continueremo ad evidenziare. Nonostante
questo siamo orgogliosi di fare parte e di
essere in un sistema che ci vede impegnati
con tante altre brave persone della pubblica
amministrazione a coniugare qualità dei
servizi, affermazione dei diritti e sostenibilità
economica».
«Per quanto riguarda le cooperative di inPrimo piano
ACI
serimento lavorativo – prosegue il responsabile di Legacoopsociali – ci arrabbiamo
quando riscontriamo contradditori atteggiamenti nelle stazioni appaltanti o nelle
aziende multiservizi che, per presentare
buoni dividendi ai propri azionisti, non si
preoccupano di quelli che sono gli effetti sui
lavoratori. Pensiamo alle gare al massimo
ribasso, così diffuse anche nel settore
socio-educativo. Non sono poche le coop di
tipo b, quelle che hanno tra i soci persone
svantaggiate, che di fronte a condizioni di
lavoro al limite dello sfruttamento cercano
altri settori e mercati innovativi dove sia
possibile garantire lavoro buono».
ROMAGNA
Elezioni; Legacoop propone
documento di programma
Quattro parole chiave per i candidati alle
prossime elezioni amministrative ed europee
del 25 maggio: “Costruire, Coltivare, Cooperare, Cambiare”. È questo il titolo del documento programmatico che Legacoop
Romagna rivolge in maniera trasversale a tutti
i settori, toccando nelle sue sedici pagine numerosi temi: dalla necessità di dare credito
alle imprese a quella di ridurre i carichi burocratici e normativi, dal superamento della pratica del massimo ribasso agli investimenti per
l’innovazione, la riqualificazione e le infrastrutture, fino alla tutela dell’esperienza significativa della cooperazione sociale.
La prospettiva che emerge dal documento
programmatico è quella della città metropolitana Romagna, partendo dalla considerazione che con poco più di un milione di
abitanti l’area vasta è un sistema urbano policentrico che ben si presta a sviluppare reti e
nodi sinergici che potrebbero aiutarla a diventare competitiva su temi come salute, be-
Legacoop
Settori
nessere, welfare, lavoro, ambiente, alimentazione, turismo, cultura e arte. Un altro punto
chiave è la richiesta di valorizzare le imprese
legate al territorio - in particolare nel settore
edile - sostenendo e premiando quelle che
lavorano bene, creando un albo che le differenzi in termini di fiscalità, finanziamenti e
semplificazione autorizzativa.
Alle forze politiche Legacoop Romagna
chiede progetti volti a «consolidare la nostra
Università; incrementare la formazione e la
cultura; valorizzare le opportunità ambientali;
consolidare la nostra sanità e la ricerca». Turismo e cultura sono settori industriali che
come tali devono essere considerati, ma «a livello infrastrutturale non possiamo più essere
attendisti, a partire dal tracciato della E55 per
il trasporto su gomma, alle vie di collegamento (via Emilia Bis), alla metropolitana di
superficie o al potenziamento dei collegamenti ferroviari più deboli da Bologna per la
costa, così come all’approfondimento dei fondali del porto di Ravenna per il traffico marittimo delle merci. Della migliore gestione e
razionalizzazione delle piattaforme logistiche,
in proiezione futura all’intermodalità, su cui
tante risorse si sono impiegate. Il territorio e
il sistema economico della Romagna non
possono, inoltre, fare a meno di un moderno
sistema aeroportuale».
Al seguente link il documento completo
http://www.legacoopromagna.it/il-documento-programmatico-di-legacoopromagna/
MARCHE
Credito, “Le cooperative
puntano verso i minibond”
Le cooperative sono pronte a sperimentare
nuove forme di credito come l’emissione dei
minibond. Nelle Marche sono 7 le cooperative
su 407 in tutta Italia, con un valore di produ-
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
10
zione di oltre 50 milioni di euro, potenzialmente interessate ad accedere al mercato dei
capitali di debito e fra queste la Moncaro di
Montecarotto (An) che si è già attivata verso
questa opportunità. E’ emerso il 9 maggio nel
convegno “Le cooperative e il credito: verso la
ripresa possibile”, organizzato da Legacoop
Marche ad Ancona.“Come cooperazione, abbiamo necessità di avere strumenti legati alla
specifica natura giuridica delle nostre imprese
– ha detto Gianfranco Alleruzzo, presidente di Legacoop Marche -, che possano integrarsi con quelli del sistema bancario dove
le nostre imprese sono quelle che creano
meno problemi per sofferenze. Come organizzazione, siamo a fianco delle coop aderenti
nel necessario processo di miglioramento
dell’organizzazione e di crescita aziendale per
ottenere ancora più fiducia del credito. Quello
di oggi è solo una prima iniziativa di un percorso di sostegno in questo campo”. Fabio
Grossetti, responsabile Area economica e finanziaria di Legacoop Marche, ha presentato
un’analisi dei bilanci delle 1.866 cooperative
iscritte alle Camere di Commercio al 2012
che, nel complesso, registrano un valore della
produzione di 2,74 miliardi di euro, il 74,5%
espresso da cooperative aderenti alle Centrali. Mauro Gori, direttore del Dipartimento
economia e finanza di Legacoop, tracciando
un’analisi dell’economia nazionale e internazionale, ha sottolineato che “il movimento
cooperativo ha necessità di creare nuove
strategie per l’accesso al credito e per ridurre
la dipendenza dal sistema bancario”. Fra le
azioni possibili, è stato ribadito, quella dell’emissione dei minibond. “La nostra è
un’operazione finalizzata al processo di sviluppo della nostra impresa – ha spiegato Doriano Marchetti, presidente Moncaro – che
prevede un’emissione pari a 5 milioni di euro
in cinque anni”. Aldo Soldi, direttore generale di Coopfond, ha spiegato che il fondo
mutualistico cooperativo punta, in particolare,
a stare a fianco delle imprese “orientate allo
sviluppo dell’internazionalizzazione e delle reti
d’impresa” oltre ad investire nelle nuove
aziende create da donne, giovani e professionisti. A fianco delle cooperative, c’è anche
Confidicoop Marche, come ha ricordato il presidente Graziano Mariani, che ha deliberato, nel 2013, 7 milioni di garanzie per il
sistema a fronte di oltre 14 milioni di finanziamenti deliberati dalle banche. Alle coop è
arrivato l’invito di Luciano Goffi, presidente
Abi Marche, “a fronte di un credito più seletPrimo piano
ACI
tivo”, di lavorare sempre più sull’organizzazione e sulla pianificazione e sulla gestione di
controllo.
MARCHE
Agrinsieme: “Un PSR
al passo con i tempi”
Un Piano di sviluppo rurale al passo con i
tempi condiviso dal mondo degli agricoltori,
con procedure semplici, e di facile applicazione. E’ questo il messaggio che Agrinsieme
Marche, il soggetto che riunisce Cia Marche,
Confragricoltura, Copagri e le realtà di settore
delle Centrali cooperative Agrital Agci, Fedagri Confcooperative e Legacoop Marche
Agroalimentare, ha lanciato nel corso dell’incontro che si è svolto oggi ad Ancona, nell’Auditorium della Fiera, alla presenza del
coordinatore nazionale di Agrinsieme, Mario
Guidi.
L’iniziativa si è tenuta a pochi giorni dalla pesante alluvione che ha colpito in particolare il
territorio provinciale del capoluogo regionale,
con conseguenze gravissime per l’agricoltura. Un evento per il quale sono arrivate le
richieste di Agrinsieme Marche. Innanzitutto
l’immediata dichiarazione dello Stato di calamità per dirottare le fondamentali risorse economiche in grado di sostenere gli agricoltori
e, più in generale, l’intera comunità profondamente ferita. In questo senso è necessario
applicare pienamente la misura 126 per mettere mano agli investimenti economici.Agrinsieme Marche ha ribadito quanto sia rilevante
la manutenzione della campagna, la tutela del
territorio in grado di prevenire disastri come
quello che si è verificato sabato. A chi punta
il dito su una presunta pervasività delle colture, si ricorda come la legge sulla “condizionalità” obbliga gli agricoltori a rispettare certi
parametri.All’incontro è intervenuto Simone
Cecchettini, responsabile regionale di Legacoop Marche Agroalimentare, per parlare
del credito per le imprese cooperative agricole.
Per quanto riguarda le proposte per il nuovo
Piano di sviluppo rurale regionale,Agrinsieme
Marche chiede la “tempestiva attivazione del
“Tavolo Verde” dove poter approfondire le
scelte da intraprendere nella definizione del
Psr Marche 2014-2020”. Si tratta di ribadire
la “centralità dello sviluppo dell’impresa agricola, singola e associata, come volano per il
Legacoop
Settori
rilancio dello sviluppo economico” e il sostegno per favorire lo sviluppo a forme aggregate di impresa, la sussidiarietà delle politiche
di inclusione sociale”. Per il nuovo Psr, si sottolinea la necessità di una sburocratizzazione
con norme chiare e facilmente applicabili. Nel
Piano precedente c’erano 50 norme che non
facevano altro che appesantire il documento
con conseguenze negative.
In un periodo di crisi la Regione deve attivarsi
per facilitare l’accesso al credito. In quest’ambito deve essere data all’imprenditore
la possibilità di scegliere tra contributo in
conto capitale e conto interessi, in quanto il
solo contributo in conto capitale nel precedente Psr non ha fornito risultati soddisfacenti. Bisogna favorire l’aggregazioni di
imprese “essenziali per affrontare la sfida
economica e commerciale del futuro” e “preservare una particolare attenzione ai giovani
imprenditori under 40 perché il ricambio generazionale è essenziale per la sopravvivenza
dell’agricoltura nelle Marche”.
GENERAZIONI LAZIO
Giornata conclusiva
del progetto Inform@zione
Si è svolto il 10 maggio l’evento conclusivo
del progetto Inform@zione di Italia
Orienta a Roma. L’iniziativa, partita lo scorso
14 febbraio 2014, ha visto la partecipazione
di circa 150 studenti delle terze e delle quarte
classi del Liceo Scientifico “Vito Volterra” di
Ciampino in un percorso di orientamento
basato su metodi innovativi.
Il progetto ha coinvolto – oltre agli esperti ed
ai rappresentanti di Italia Orienta – CNA,
RENA, Coldiretti e la Lega delle Cooperative, rappresentata in questa occasione
dall’Esecutivo dei giovani cooperatori di Generazioni Lazio.
Attraverso lezioni frontali di gruppo, i cooperatori hanno avuto modo di descrivere sia che
cos’è una cooperativa dal punto di vista giu-
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ridico ed organizzativo, sia di portare reali
esempi concreti, descrivendo la propria cooperativa e mettendosi a disposizione per
eventuali chiarimenti o richieste. Durante gli
incontri, è stato presentato anche il bando di
Legacoop INNOVA in COOP, che prevedeva
per le dieci migliori idee imprenditoriali presentate un voucher per trasformarle in vere
imprese cooperative (la call si è chiusa lo
scorso 31 marzo).
L’evento del 10 maggio è iniziato con il saluto della professoressa Ezia Palmierili, dirigente scolastico del “Vito Volterra”, che si è
complimentata con gli studenti per la loro
partecipazione e coinvolgimento nel progetto.
Successivamente, è intervenuto il presidente
di Italia Orienta Mariano Berriolla che, oltre
a ringraziare tutti i rappresentanti degli enti
coinvolti e i giovani partecipanti, ha descritto
il carettere innovativo del progetto Inform@zione. L’incontro si è concluso con una
rappresentazione teatrale di quattro studenti,
che hanno raccontato aspettative e sogni per
la propria vita professionale.
FOSSALTA
Al Future Lab storie non ordinarie
di cooperazione sociale
Il 10 maggio al Fossalta Future Lab di Fossalta di Portogruaro (l’11 maggio al Salone
del libro di Torino e il 16 maggio a Fano) è
giunto Michele Gianni che ha pubblicato
pochi mesi fa il romanzo “Il piombo e l’orologio”. Nella rocambolesca ricerca di questo
testo, viene coinvolta la ricchissima umanità
della cooperativa sociale di tipo B “Il cavaturaccioli” che irrompe nella vicenda con i suoi
particolarissimi personaggi. L’evento si inserisce all’interno del Fossalta Future Lab, festival dedicato alla cultura, alla letteratura, al
web e ai giovani svotosi il 10 e 11 maggio
nel Veneto orientale. L’iniziativa è stata organizzata dal Comune e dalla Biblioteca comunale di Fossalta di Portogruaro in
collaborazione con le associazioni locali, la
serata del 10 maggio ha visto in prima fila
l’associazione culturale Porto dei Benandanti.
Ed è stato proprio il presidente dei Benandanti, Roberto Ferrari, a presentare il libro
e dialogare con l’autore.
Da vent’anni attivo nella cooperazione sociale
di tipo B di Pesaro e dintorni, ma anche scrittore e autore teatrale, Michele Gianni ha pubPrimo piano
ACI
blicato pochi mesi fa il romanzo “Il piombo e
l’orologio”. Apparentemente la trama si riconduce ad un filone classico, molto ripreso
anche dal cinema, di questi anni: la ricerca di
un libro scomparso, in questo caso il primo
libro al mondo stampato in arabo con caratteri tipografici, che risulta prodotto a Fano
(Pu) nel 1514, esattamente 500 anni fa.
Ma, nella rocambolesca ricerca di questo
testo, viene coinvolta la ricchissima umanità
della cooperativa sociale di tipo B “Il cavaturaccioli” che irrompe nella vicenda con i suoi
particolarissimi personaggi: il presidente
della cooperativa, angustiato da un nuovo
membro del consiglio di amministrazione,
messo lì da una finanziaria di partecipazione,
che interviene su ogni decisione; Mina, la segretaria affetta da mutismo elettivo che parla
con i clienti e i lavoratori, ma non con il presidente della cooperativa; Francesco, ex tossico ricaduto nella dipendenza dai farmaci
“stabilizzatori dell’umore”; Cenerentolo, ergastolano in semilibertà la cui vita è scandita
dal “trattamento” definito per lui dal magistrato di sorveglianza; Chouaibi, truffatore
maghrebino in lotta per non farsi togliere i
figli dal tribunale dei minori.
La trama si snoda dei giorni di Carnevale tra
Damasco, Roma e la provincia marchigiana
(Fano, Urbino, il Montefeltro, il supercarcere
di Fossombrone) e non lesina colpi di scena:
contro un nemico potente e misterioso la
lotta appare improba, ma la giovane ricercatrice Manuela ha dalla sua gli straordinari
suoi alleati della cooperativa sociale “Il cavaturaccioli”.
Con “Il piombo e l’orologio”, la cooperazione
sociale di tipo B, con la sua grande ricchezza
e con le sue contraddizioni entra così prepotentemente nella letteratura. Edito dalle edizioni “Nuove Catarsi” di Urbino, il libro
inaugura la collana “Dalla pagina alla scena”.
Per chi non lo trovasse in libreria, il libro
può essere ordinato via mail a [email protected].
primo grado di Bologna e provincia. Si tratta
di un concorso di ricerca, promosso da Legacoop Bologna e dal Centro di Documentazione sulla Cooperazione e l’Economia
Sociale, che finora ha coinvolto 14 istituti, 16
insegnanti e oltre 300 studenti. Coopyright
Junior si svolge grazie ai contributi della Camera di Commercio di Bologna e della Fondazione del Monte e alla collaborazione di:
Istituto Storico Parri Emilia-Romagna, Voli
Group, Coop Adriatica e Librerie.coop e alla
Coop Sociale La Baracca, la cooperativa che
gestisce il teatro Testoni che oggi ha ospitato
i ragazzi delle sei classi in concorso per le
premiazioni.
Hanno partecipato a Coopyright Junior 20132014 le classi: 3°E della scuola media Farini
di Bologna, la 2°D Rodari dell’istituto RodariJussi di San Lazzaro di Savena, la 3°A dell’Istituto Salvo D’Acquisto di Bologna, la 3°F
della scuola media Volta di Bologna, la 3°A e
3°B della scuola media Saffi di Bologna, la
3°C della scuola media di San Giorgio di
Piano.
Ai ragazzi è stato chiesto di presentare una
ricerca storico/sociale sul pensiero e sulle
pratiche della solidarietà economica e cooperativa del territorio bolognese. Tutte le ricerche presentate hanno rispettato i requisiti
richiesti dal concorso, la giuria ha deciso
pertanto di assegnare a tutte le classi il
premio di partecipazione di 500 euro.
Il primo premio di mille euro è andato
alla 3°F della scuola media Volta di Bologna che ha presentato una ricerca sulla vicenda storica della cooperativa edificatrice
Ansaloni;
il secondo premio di 500 euro è andato
alla 3°E della scuola media Farini di Bologna per la riflessione in termini storici e
comparativi sulla legislazione in materia di disabilità anche nel confronto tra l’Italia e altre
nazioni.
In tutto sono stati assegnati premi per
BOLOGNA
Alla scoperta della cooperazione
con Coopyright Junior
Con una cerimonia-spettacolo, in occasione
delle premiazioni, si è conclusa la terza edizione del concorso Coopyright Junior, riservato agli studenti delle scuole secondarie di
Legacoop
Settori
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complessivi 4.500 euro. I fondi saranno
consegnati agli istituti per l’acquisto di
materiale didattico. I promotori del concorso hanno deciso di assegnare anche un
riconoscimento individuale, sotto forma di
buono per l’acquisto di libri alle Librerie.coop,
ai ragazzi e agli insegnanti che si sono cimentati nel concorso.
Coopyright Junior, è un progetto che ha
l’obiettivo di avvicinare i giovanissimi ai valori
della cooperazione, e intende diffondere i valori e la cultura cooperativa tra le nuove generazioni. La settimana scorsa si è conclusa
la settima edizione della versione Senior di
Coopyright (riservata ai ragazzi delle scuole
superiori) con una cerimonia di premiazione
alla quale hanno partecipato oltre 130 studenti di sei classi. Coopyright Junior è parte
del progetto regionale Bellacoopia
Info su: www.coopyright.it/junior.
Primo piano
ACI
AGRIGENTO
Legacoop incontra
Banca Prossima
Giovedì 22 maggio alle ore 11.00, presso la
sede della Camera di Commercio di Agrigento in Via Atenea, 317, Legacoop Agrigento ha organizzato un incontro con Banca
Prossima che vedrà la partecipazione della
dott.ssa Alessandra Di Forti (Referente
Territoriale Sicilia), del dott.Giuseppe Navetta (Direzione Commerciale Nazionale) di
Banca Prossima, Banca del Gruppo Intesa
Sanpaolo dedicata esclusivamente al mondo
delle cooperative, del dott. Carmelo Greco
(Referente Area Credito e Finanza) di Legacoop Agrigento e del Presidente della Camera di Commercio dott. Vittorio Messina
(Presidente Reg.le di Confesercenti).
Legacoop
Settori
L’incontro è stato promosso per informare
sul modello innovativo di RATING e su tutti
gli strumenti finanziari che Banca Prossima
ha sviluppato in maniera specifica per il
mondo delle cooperative.
Si parlerà anche del delicato tema dell’accoglienza immigrati: con soluzioni finanziarie e
risposte concrete per tutte le cooperative/comunità che oggi con grande difficoltà
operano in questo settore.
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>> Cia-Conad
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CIA-CONAD
>> Coop Adriatica
Crescono fatturato e vendite, nel
2014 investimenti per 100 milioni
>> Boorea
Nel 2014 Commercianti Indipendenti Associati investirà più di 100 milioni di euro, come
parte di un piano di sviluppo che già l’anno
scorso ha comportato immobilizzazioni per
53 milioni. È uno dei dati che emergono dal
bilancio della cooperativa che verrà presentato all’assemblea dei soci, in programma il
15 maggio a Forlì. Nel 2013 le vendite al dettaglio sono state di circa 1,3 miliardi di euro
(+4% in valori assoluti), mentre il fatturato
ha raggiunto i 918 milioni (+5%). Cresce
anche l’occupazione. Fra dipendenti dei negozi, cooperativa e società collegate gli occupati sono circa 5.600 (300 in più dell’anno
prima). Il patrimonio netto ha raggiunto i 560
milioni, mentre i costi operativi sono stati pari
al 2,09% del fatturato.
Commercianti Indipendenti Associati è la
cooperativa di dettaglianti del sistema Conad
che opera in Romagna, Marche, Veneto e
Friuli-Venezia Giulia. In queste regioni associa 206 negozi che ogni anno battono 60 milioni di scontrini.
Giovedì 15 maggio all’assemblea di bilancio,
svoltasi presso la Fiera di Forlì, insieme al
presidente Maurizio Pelliconi e agli amministratori delegati Vladimiro Cecchini e
Luca Panzavolta sono intervenuti l’assessore regionale al Commercio e Turismo
Maurizio Melucci e il nuovo presidente di
Legacoop Nazionale, Mauro Lusetti.
>> Gruppo Granterre-Parmareggio
>> Unipol
>> Dugoni
>> Coop Costruzioni
>> Pesceazzurro
>> Car Server
>> Industria Plastica Toscana
>> Altri Colori
>> Coopselios
>> Piadina Loriana
Prezzi bassi sempre, cresce il prodotto
a marchio Conad La crisi dei consumi che
prosegue ormai da 7 anni ha provocato un
effetto importante sulle scelte dei consumatori e, di conseguenza, sui prezzi. Si assiste
a un fenomeno nuovo di “deflazione” del paniere della spesa e Commercianti Indipendenti Associati sta adeguando le proprie
strategie. Già nel 2013 Conad ha messo in
campo l’attività “Bassi&Fissi”, sul prodotto
a marchio, che proseguirà per tutto il 2014
coinvolgendo ancora un maggior numero di
prodotti e l’ortofrutta. In aggiunta Commercianti Indipendenti Associati ha diminuito e
continuerà ad abbassare i prezzi di oltre
1000 prodotti di marca, evidenziandoli sullo
scaffale dei punti vendita. Da notare che il
35% dei prodotti venduti dalla cooperativa
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
ai soci è a marchio Conad, uno dei valori più
alti in Italia nel settore della grande distribuzione.
Le novità di rete e logistica Le principali
aperture degli ultimi mesi riguardano l’Iper di
Treviso, i superstore di Porcia e Forlì, il City
“Sapori&Dintorni” del Foro Annonario di Cesena ed il Conad City “ Spesa Facile” di Rovigo, un format sperimentale che dice addio
alle promozioni per puntare su prezzi il più
possibile bassi tutti i giorni dell’anno. A fine
anno è previsto il Conad di Brisighella, con il
trasferimento del negozio esistente in uno
spazio di 800 metri quadri. Il nuovo magazzino dei freschi di Forlì, da poco inaugurato,
è il fulcro di una strategia logistica chiamata
“Agorà” che consente di approvvigionare
tutti i giorni i negozi della rete con i prodotti
freschi, migliorando di conseguenza la qualità percepita dai clienti. Il progetto ha comportato una decina di nuove assunzioni.
Carburanti Dalla loro apertura i distributori
Conad di Faenza, Cesena e Azzano Decimo
hanno fatto risparmiare quasi 11 milioni di
euro agli automobilisti. Lo sconto medio
praticato dai distributori Conad, rispetto al
dato medio del mercato nazionale, è di circa
9 centesimi al litro sul gasolio e di 10 centesimi sulla benzina. A questi va sommato
l’ulteriore sconto di 2 centesimi al litro per
chi paga i rifornimenti con la Carta Insieme
più-Conad card e il risparmio indiretto derivante dal calmieramento prezzi che produce l’apertura di un distributore Conad sul
mercato locale.
Scuola e sociale Nel 2013 la raccolta
punti per la scuola di Conad ha fruttato agli
istituti del territorio di Commercianti Indipendenti Associati quasi mezzo milione di
euro sotto forma di attrezzature didattiche,
come lavagne multimediali, computer e
proiettori. L’iniziativa è ripartita il 7 aprile
scorso, con la prospettiva di coinvolgere più
di 700 scuole primarie e di primo grado. Nel
2013 è proseguita anche la collaborazione
con lo IOR-IRST nonché il sostegno allo
sport ed alle attività sociali e culturali del
proprio territorio. Investiti nell’anno complessivamente 492mila euro.
Conad Card Commercianti Indipendenti
Associati gestisce il sistema nazionale delle
carte di pagamento Conad. Quelle attive nel
territorio di CIA-Conad sono 122mila. Con
esse i clienti hanno effettuato operazioni per
più di 360 milioni di euro.
Territori
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COOP ADRIATICA
Bilancio solido nonostante
le difficoltà dei consumi
Coop Adriatica chiude il 2013 con un bilancio solido in un contesto di grande difficoltà
dei consumi: utile d’esercizio pari a di 32,8
milioni di euro (+6,2 milioni sul 2012), patrimonio netto di 942,9 milioni di euro (+33,6
milioni sul 2012). Le vendite pari a 2,079 miliardi di euro, segnano rispetto al 2012 una
lieve flessione (-0,6%). Nonostante questo
contesto grazie a una buona gestione e all’impegno dei lavoratori, ai quali sarà corrisposto un salario variabile complessivamente
pari a 6 milioni di euro, il Bilancio 2013 di
Coop Adriatica consentirà anche di erogare il
Ristorno ai suoi soci. I risultati economici, sociali e ambientali saranno discussi e votati da
oggi al 5 giugno in 92 assemblee separate
nei territori in cui opera Coop Adriatica, oltre
l’Emilia Romagna, il Veneto, le Marche e
l’Abruzzo.
Anche gli oltre 274 mila soci Coop della Romagna sono chiamati a partecipare agli incontri sul Bilancio (in allegato il calendario
delle assemblee) anche per votare il rinnovo
degli organi sociali: del Consiglio di amministrazione e della Commissione etica; nel
corso delle assemblee i soci voteranno anche
i delegati che parteciperanno, il 14 giugno,
all’assemblea generale di Cesenatico (Fc).
Difesa del potere d’acquisto
“Abbiamo chiuso in positivo, e senza mai venire meno ai nostri impegni anche in campo
sociale, un anno molto duro per i consumi e
il lavoro – spiega il presidente di Coop Adriatica Adriano Turrini – “E ora, è tempo di cambiamenti radicali: dobbiamo offrire più
convenienza e dare nuove risposte ai nuovi
bisogni delle famiglie. È proprio questa la missione di una cooperativa di consumatori”.
L’impegno di Coop Adriatica per la difesa del
potere d’acquisto è stato apprezzato dalla
base sociale (+3,9% rispetto al 2012), che
con più di 47 mila adesioni arriva a contare
1.258.452 soci. Hanno confermato la loro fiducia nella Cooperativa anche i soci prestatori, che hanno raggiunto quota 248.771
(oltre 9 mila libretti aperti in più, rispetto al
2012). Le iniziative per la convenienza hanno
trasferito ai soci ben 175,6 milioni di euro di
benefici (+5,5 milioni sul 2012) così suddivisi:
Primo piano
ACI
158,4 dalle promozioni; 11,8 dalla raccolta
punti; 0,6 milioni dalla rivalutazione delle
quote sociali e 4,8 dal Ristorno, in crescita sul
2012 (pari allo 0,30% sulla spesa effettuata
nel 2013 dai soci). Coop Adriatica ha investito risorse per offrire maggiore convenienza
sugli articoli di uso quotidiano scelti dai soci,
intensificando le promozioni soprattutto sul
prodotto a marchio. Sono proseguite le promozioni solidali, con sconti del 10% per le
persone più colpite dalla crisi: lavoratori in difficoltà, famiglie con bambini piccoli e gli studenti universitari.Tali promozioni, di cui hanno
usufruito quasi 23.000 soci, hanno trasferito
benefici per circa 2.163.000 di euro nel
2013.
Estensione della mutualità:servizi innovativi a prezzi calmierati
Coop Adriatica consolida e estende la mutualità nei settori che più incidono sui bilanci
delle famiglie, dai parafarmaci, alla telefonia,
ai carburanti. Nel 2013, il punto Coop Salute
è stato aperto in altri 2 supermercati, a Bologna e Ancona: salgono così a 23 le parafarmacie, con un fatturato che segna un +27%
sul 2012. Coop Voce ha registrato un incremento del numero degli utenti del 17,7%;
molto apprezzato anche il servizio che consente l’acquisto di testi scolastici nei che ha
consentito ai soci di risparmiare 1,9 milioni di
euro. Nel 2013, inoltre, Coop Adriatica ha garantito servizi innovativi a prezzi calmierati
aprendo 2 distributori di carburanti Enercoop,
a Castel Maggiore (Bo) e a San Benedetto del
Tronto (Ap), e sostenendo l’inaugurazione di 2
studi della cooperativa di dentisti I.denticoop
a Bologna e Imola (Bo), con tariffe vantaggiose per i soci di Coop Adriatica.
Occupazione, sviluppo, impegno per
l’ambiente
Coop Adriatica ha garantito maggiore stabilità
ai suoi lavoratori, in uno dei momenti più difficili per l’occupazione. I contratti a tempo indeterminato sono saliti al 95,5%, su un
organico che conta 8.979 dipendenti. Nel
2013, inoltre, sono state gettate le basi per
la definizione del nuovo welfare aziendale, diventato realtà quest’anno, che garantisce
vantaggi ai dipendenti e strumenti di conciliazione tra vita lavorativa e privata. Sul fronte
dello sviluppo la Cooperativa nel 2013 ha investito 49,6 milioni di euro, per incrementare
e riqualificare la rete di vendita. Infatti l’apertura di un nuovo negozio a Bologna, e del
Legacoop
Settori
primo ristorante De Gusto all’ipercoop Esp di
Ravenna, si aggiungono alle 4 ristrutturazioni:
Bologna Corticella, Ravenna Aquileia, Forlì
Curiel, e Venezia Piazzale Roma. La Cooperativa ha coniugato sviluppo e impegno ambientale: sono diventati 112 i negozi dotati di
illuminazione ad alta efficienza. In totale, le
azioni di contenimento dei consumi energetici e l’impiego di energie da fonte rinnovabile
nel 2013 hanno permesso di ridurre l’impatto
ambientale in misura pari a 25.400 tonnellate
di anidride carbonica, equivalenti alla piantumazione di circa 32 mila alberi.
Gli obiettivi per il 2014: più servizi e attenzione ai territori
Coop Adriatica ha in corso un importante processo di riposizionamento che la porterà ad
essere ancora più efficiente, per rispondere
meglio alle esigenze dei suoi soci, aumentando l’attenzione nei confronti delle comunità e dei territori in cui è presente.Allo studio
anche un ulteriore ampliamento della mutualità nel settore dei servizi socio-assistenziali.
Dall’inizio dell’anno sono stati aperti 2 nuovi
supermercati, a Marghera e Urbino, e si sono
conclusi il recupero della storica struttura del
Mercato di Mezzo a Bologna e la ristrutturazione del punto vendita di Ancona Montagnola. Da giugno sarà effettiva la fusione con
Coop Veneto, votata dai soci nelle assemblee
di novembre e dicembre 2013: a far parte di
Coop Adriatica saranno 17 nuovi negozi, 190
lavoratori e quasi 22 mila soci.
GRUPPO GRANTERRE-PARMAREGGIO
Bilancio, 2013 un anno
di ulteriore rafforzamento
Sono stati presentati il 15 maggio all’Assemblea dei Soci presso l’Istituto L. Spallanzani di Castelfranco Emilia – scelto come
sede dell’iniziativa per ribadire l’impegno
del Gruppo a sostegno dell’istruzione e dei
giovani, e per valorizzare le professioni legate all’agroalimentare - il bilancio di esercizio e il bilancio consolidato 2013 del
Gruppo Granterre-Parmareggio, leader e
specialista nel mercato del Parmigiano
Reggiano. Un bilancio che, grazie ai risultati conseguiti, consente di definire il 2013
un anno di ulteriore rafforzamento:
crescono i volumi, i fatturati e l’utile
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netto. E questa crescita, che prosegue da
diversi anni nonostante un contesto tutt’altro che facile, permette di riconoscere ai soci
circa 2 milioni di euro di dividendi e di
ristorno sui conferimenti, aggiuntivi rispetto ai valori di mercato già liquidati in
corso d’anno.
In occasione dell’Assemblea è stato poi approvato il rinnovo della Governance del
Gruppo, in una logica di ulteriore consolidamento: Ivano Chezzi sarà il nuovo Presidente di Granterre e di Parmareggio, e
verrà affiancato da Adolfo Maurizio Filippini, nel ruolo di Vicepresidente Granterre, e da Ivan Chiari, quale
Vicepresidente Parmareggio. Confermato
nel ruolo di Amministratore Delegato delle
due società Giuliano Carletti.
I risultati della gestione 2013 del
Gruppo Granterre-Parmareggio
Questi i dati principali dell’esercizio 2013: il
fatturato consolidato del Gruppo supera i
276 milioni di euro, in crescita di oltre 8 milioni sul 2012, nonostante la riduzione dei
prezzi medi di vendita ed il progressivo abbandono della vendita di formaggio in forme
intere.
Crescono del 6,8% a volume i formaggi confezionati, che segnano un fatturato di circa
178 milioni di euro; ottimi risultati anche per
il burro, il cui fatturato si attesta a circa 40
milioni di euro, con una crescita sul 2012 del
29%, pari a 9 milioni di euro.
La strategia commerciale si è ancora una
volta focalizzata sul prodotto confezionato a
marchio Parmareggio. In particolare è proseguito lo sviluppo del Parmareggio 30 mesi,
del Parmareggio Snack, dei nuovi prodotti a
base di Parmigiano Reggiano (i Formaggini
Parmareggio, le Fettine Parmareggio, lo
Spalmabile Parmareggio, il Filoncino Parmareggio) e del Burro Parmareggio.
I risultati raggiunti sono stati straordinari: il
fatturato dei prodotti a marchio “Parmareggio” ha raggiunto i 116 milioni di euro; la
crescita a valore rispetto all’anno precedente
è stata di oltre 16 milioni di euro, pari ad un
+16,7%, e a volume addirittura del 30,5%
grazie anche al raddoppio del fatturato del
Burro Parmareggio. Andamenti che acquistano ancora maggior valore se si considera
che vengono dopo anni di costante crescita
a doppia cifra: negli ultimi quattro anni, inPrimo piano
ACI
fatti, il fatturato del marchio Parmareggio è
raddoppiato.
Da sottolineare che, tra le 100 principali
aziende di marca operanti nel Largo Consumo Confezionato, Parmareggio è stata
quella che ha registrato nel 2013 la crescita
percentuale più elevata (fonte ACNielsenTrade*Mis AT29dic2013).
Questi risultati sono stati resi possibili anche
dai forti investimenti in marketing: circa 5,6
milioni di euro destinati in particolare alla comunicazione televisiva e alla raccolta punti
“Regali da Intenditori”.
Il fatturato export, realizzato in circa 47 Paesi,
si è attestato a circa 40 milioni di euro, di cui
la metà a marchio Parmareggio (+12,5%),
portando la propria incidenza sul fatturato
complessivo al 14,4%.
La crescita dei volumi venduti e l’aumento
del conferimento dei caseifici soci, ritornati
alle normali condizioni di operatività dopo i
noti eventi sismici del 2012, hanno generato
un aumento del formaggio in stagionatura e,
di conseguenza, dell’indebitamento finanziario netto a 106 milioni di euro, rispetto ai 95
milioni di fine 2012.
Prosegue la crescita del patrimonio netto del
Gruppo, che passa da 80 a circa 83 milioni
di euro.
Da sottolineare, in un anno caratterizzato da
grandi tensioni sull’occupazione, la stabilità
degli organici del Gruppo, che ammontano a
circa 300 unità.
L’utile netto consolidato è cresciuto di circa
500 mila euro raggiungendo i 6 milioni di
euro, dopo aver spesato imposte per circa
2,7 milioni di euro.
Questi risultati positivi hanno consentito all’Assemblea dei Soci di destinare ai soci
circa 2 milioni di euro di dividendi e di ristorno sui conferimenti, aggiuntivi rispetto ai
valori di mercato già liquidati in corso d’anno.
E’ proseguito anche nel 2013 l’impegno del
Gruppo nel sostegno di iniziative sportive,
culturali e di solidarietà nei territori di Modena e Reggio Emilia dove hanno sede i due
stabilimenti di proprietà.
In particolare, Parmareggio ha sponsorizzato
la maglia del libero di Pallavolo Modena, ha
partecipato al pool di sponsor a sostegno di
Pallacanestro Reggiana, supporta l’Associazione Ridere per Vivere Onlus ed il Gruppo
CEIS-Centro di Solidarietà.
Legacoop
Settori
BOOREA
Dinamismo e concretezza;
Luca Bosi nuovo presidente
Il 2014 è iniziato per Boorea con importanti
cambiamenti. Oltre alla nomina di un nuovo
presidente, il trentottenne Luca Bosi, che è
succeduto a Ildo Cigarini, la compagine sociale della cooperativa si è allargata a 46
unità, acquisendo 4 nuovi associati: Istituto
Cervi, Quadir, Gvc e cooperativa La Lumaca.
L’Istituto Cervi, vera e propria eccellenza del
territorio emiliano,sarà un punto di riferimento per l’impegno di Boorea sui temi della
memoria e dei valori cooperativi. L’organizzazione non governativa Gvc, presente da
oltre 40 anni con progetti di solidarietà in tutti
i continenti, permetterà un consolidamento
e una ulteriore qualificazione delle attività di
Boorea nella cooperazione internazionale,
con potenziali ricadute positive anche sulla
internazionalizzazione delle imprese cooperative reggiane e non solo. Quadir, la società
di formazione manageriale del mondo cooperativo, arricchirà ulteriormente l’offerta di
servizi alle imprese e alle istituzioni di Boorea.
Inoltre anche altre cooperative stanno valutando la possibilità di associarsi a Boorea.
In merito ai numeri del bilancio chiuso al 31
dicembre 2013, va detto che l’esercizio da
poco concluso è stato segnato per Boorea
da operazioni straordinarie di “solidarietà intercooperativa”, come il conferimento di oltre
5,4 milioni di euro di patrimonio alla società
Retecoop nell’ambito del piano di salvaguardia del prestito sociale di imprese cooperative in difficoltà. All’accantonamento
prudenziale fatto in merito a questa operazione è dovuta la perdita di 844.000 euro
con la quale si chiude il conto economico
2013 di Boorea.
“Benché l’attivo di Boorea – dichiara il presidente Luca Bosi – sia investito in gran parte
in un settore da anni in sofferenza come
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
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quello immobiliare, i conti della cooperativa,
che ha sfidato la crisi continuando a effettuare rilevanti investimenti, come quello a
Corte Tegge nella nuova sede di Telereggio,
si confermano in equilibrio, come ampiamente certificato anche dalla relazione della
società di revisione Ria Grant Thornton.
Oltre alla creazione infatti di un fondo rischi
di circa 1,35 milioni di euro, il patrimonio
netto di Boorea esibisce una riserva legale
pari a 3,8 milioni di euro e riserve statutarie
per 10,3 milioni.”
Nel 2014 Boorea continuerà a operare in sinergia con Legacoop e con le altre imprese
associate del movimento cooperativo, favorendo le partnership con altri soggetti e istituzioni, nelle aree che le sono assegnate
dallo statuto.
Nella cooperazione internazionale proseguirà
l’attività di supporto al progetto di sostegno
alle donne cambogiane vittime di “Human
trafficking”. Nell’ambito della internazionalizzazione delle imprese il focus sarà rivolto sull’Africa Australe, con una proficua
collaborazione già in atto con le ambasciate
di Sudafrica, Zambia e Mozambico.
Per quanto riguarda il tema della promozione
dei valori cooperativi il lavoro sarà concentrato, insieme a Istituto Cervi e Istoreco, su
memoria e cittadinanza. Nella solidarietà sociale proseguirà il sostegno al progetto multiculturale Mus-E nelle scuole a forte
presenza di bambini immigrati.
L’assemblea di dell’8 maggio ha approvato
all’unanimità il bilancio 2013 e nominato i
sindaci revisori nelle persone del dott. Nicola
Vezzani, dott. Lucio Ferretti prof. Paolo Di
Toma.”
UNIPOL
Nasce Unipol Ideas, il programma
di accelerazione per start up
con un team di esperti di innovazione sociale
e sviluppo d’impresa a disposizione, selezionato e coordinato con il supporto di Make a
Cube. Al termine del percorso sarà garantita
un’attività di accompagnamento per i successivi 4 mesi e la possibilità di entrare nell’Albo fornitori del Gruppo. I team più
promettenti riceveranno un ulteriore finanziamento da Unipol per continuare a crescere.
All’evento saranno presenti Pierluigi Stefanini, Presidente del Gruppo Unipol e Renzo
Avesani, Direttore Area Risk Management e
Ricerca e Sviluppo, che illustreranno le motivazioni che hanno portato Unipol ad investire
in questo percorso e le opportunità che verranno offerte.
Olivier Bremer, Fondatore e Country Manager Italia e Germania di Blablacar e Massimo
Memmola, CEO di MediaHospital, racconteranno il loro percorso di innovatori.
L’evento sarà anche l’occasione per raccontare culturability – fare insieme in cooperativa, il bando promosso nel 2013 da
Fondazione Unipolis al quale hanno partecipato più di 800 team da tutta Italia e da cui
sono nate a gennaio 15 startup attive in ambito culturale e creativo. Silvia Avesani di
Progetto QUID, una delle 15 startup vincitrici,
porterà la sua esperienza, mentre Paola Dubini, Direttore del corso di laurea in Economia
per le Arti, la Cultura e la Comunicazione dell’Università Bocconi, farà il punto sulla situazione delle imprese culturali in Italia.
In chiusura il dibattito tra Carlo Cimbri, AD
del Gruppo Unipol e Stefano Firpo, Capo
della Segreteria tecnica del Ministro dello Sviluppo Economico.
L’evento sarà moderato da Debora Rosciani, conduttrice di Radio24.
Al termine dell’incontro è previsto un aperitivo
di networking e la performance musicale di
Matteo Bennici.
Lunedì 19 maggio, dalle 17:00 alle 20:00
(CEST) presso spazio Superstudio di Milano
(via Tortona 27), evento di presentazione di
“Unipol Ideas: l’incubatore d’impresa per l’innovazione sociale del Gruppo Unipol”.
Un bando per la selezione di 10 startup
che accederanno ad un programma di
accelerazione di 2 mesi, a Bologna, in uno
spazio appositamente allestito per accoglierle,
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
DUGONI
Delegazione brasiliana
in “Missione Italia”
Nel giorni dal 2 al 6 maggio 2014 Dugoni ha
ospitato una delegazione brasiliana in missione in Italia.
Dugoni, realtà già nota all’Amministrazione
Brasiliana da quando nel 2011 ha costituito
una società di diritto brasiliano nel territorio di
Criciuma, è stata individuata quale partner sul
territorio italiano per assistere la delegazione
nel percorso di conoscenza del territorio.
La visita si è articolata in più azioni di approfondimento dei settori industriali del facility
management (ospedali, energia, edilizia, rifiuti, cimiteri, turismo, agroalimentare, informatica), in cui Dugoni ha potuto presentare
alcune delle eccellenze italiane da esportare
in Brasile, grazie ad una una rete di imprese
che Dugoni ha creato mettendo in condivisione il sapere di oltre 40 anni di impresa.
La visita ha visto il primo giorno la presenza
di tutta la delegazione, con a capo il Sindaco
della città Sig. Màrcio Bùrigo, nel gruppo
esponenti di matrice politica, imprenditori, dirigenti universitari, dirigenti dei settori sanitario e welfare, dirigenti del settore commercio
e della locale CCIAA
La delegazione suddivisa per gruppi di lavoro
ha visitato alcune delle principali realtà territoriali.
Supportati dallo staff tecnico di Dugoni un
gruppo ha visitato l’Azienda Ospedaliera
Carlo Poma che, con il suo nuovo reparto pediatria, ha reso tangibile le migliori modalità
di assistenza sanitaria pediatrica italiana.
Un altro gruppo si è spostato sul territorio per
conoscere alcuni degli impianti di trattamento ed estrazione di inerti, per l’approvvi-
Territori
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Sondaggio
Imprese
17
gionamento
di materia prima e per il recupero di cicli produttivi in edilizia.
La delegazione ha poi approfondito con interesse il tema dell’igiene urbana e della raccolta differenziata, secondo il modello attuato
dal Comune di San Benedetto Po, che Dugoni, nella sua esperienza ventennale, ritiene
il più equilibrato fra utente e necessità ambientali.
Il secondo giorno di visita è stato riservato
agli incontri tecnici di approfondimento con
l’Assessore allo sviluppo economico Sig.
Jader Jacò
Westrup ed i Direttori delle Associazioni imprenditoriali della Regione di Santa Catarina.
Particolare rilievo ha avuto la collaborazione
scientifica con l’Azienda Ospedaliera “Carlo
Poma” (partner storico di Dugoni), capeggiata dalla Dott.ssa Roberta Ladisa con il
proprio staff, e con COPRAT, storica cooperativa mantovana di ingegneri e architetti.
La rete d’imprese coordinata da Dugoni ha
visto gli imprenditori di aziende storiche
Mantovane, Venete, Lombarde, Piemontesi
e della Repubblica di S.Marino, dimostrare
agli ospiti quanto si sta trasformando oggi in
Italia il modo di fare Impresa, lavorare assieme per comunicare l’eccellenza della
forza del gruppo.
Nella cornice del capolavoro monastico di S.
Benedetto Po, il Vice Sindaco Roberto Lasagna, ha accolto la delegazione affrontando i temi dell’enogastronomia e del
turismo, eccellenze italiane riconosciute a livello mondiale.
In conclusione sono nati nuovi progetti di collaborazione e di scambi fra i Paesi; grande
soddisfazione per Dugoni che ha potuto ancora una volta far leva su esperienza e professionalità gettando le basi per nuove
collaborazioni internazionali.
COOP COSTRUZIONI
Scomparso l’ex presidente
Armando Aureli
Coop Costruzioni dà l’addio a Armando Aureli, ex presidente della cooperativa dal
1990 al 2003, uno dei protagonisti della
crescita di Coop Costruzioni e del movimento cooperativo bolognese. Aureli, 76
Primo piano
ACI
anni, è deceduto la notte scorsa per le conseguenze di una malattia che lo aveva colpito da tempo.
“Se Coop Costruzioni è oggi una delle principali aziende del settore in Italia, lo dobbiamo anche ad Armando – dichiara il
presidente di Coop Costruzioni Luigi Passuti, esprimendo, a nome di tutti i soci e
dipendenti, cordoglio alla famiglia di Aureli
– Per quasi cinquant’anni è stato uno dei
protagonisti della cooperazione di produzione e lavoro; è stato protagonista di molte
fusioni di piccole cooperative comunali di
costruzioni che hanno portato alla nascita
di una grande cooperativa capace di competere e dare lavoro di qualità ai propri soci.
Armando Aureli ha assunto la guida di Coop
Costruzioni in una fase drammatica per il
settore delle costruzioni bolognesi. Insieme
a Renato Martino è riuscito a mettere al riparo la nostra cooperativa dalle forti turbolenze dei mercati che in quegli anni hanno
portato alla chiusura di molte grandi
aziende, portando avanti un processo di
crescita della cooperativa legato alla centralità del socio, alla qualità del lavoro, all’innovazione, alla soddisfazione del cliente
e con forte attenzione ai grandi cambiamenti in atto nella nostra società. Con Armando scompare un grande cooperatore,
per me anche un amico e maestro – conclude Passuti – Una persona che ha sempre goduto della collaborazione dei colleghi,
stimato, ha sempre avuto un rapporto eccezionale con gli altri, nonostante il carattere difficile, e questo lo ha sempre riempito
di soddisfazione. Sentiremo la sua mancanza, ma non dimentichiamo mai il suo
esempio e questo ci resterà per sempre”.
Armando Aureli ha iniziato a lavorare nella
cooperazione nel 1958, subito dopo il diploma. Prima come apprendista, poi con incarichi di sempre maggiore responsabilità
nella Cooperativa Edilizia di Crespellano,
paese nel quale era nato. Quella cooperativa, nel corso degli anni, assorbì le cooperative di Monte San Pietro, di Zola Predosa
e Savigno. Dalla serie di fusioni nacque la
Cooperativa Edile Intercomunale, nella
quale Aureli ebbe un ruolo da direttore generale. La CEI, nei primi anni ’80, si fuse
con la Cooperativa Posatori e Selciatori di
Bologna guidata da Renato Martino, con la
Cooperativa Intercomunale di Casalecchio
Legacoop
Settori
di Reno e la Cooperativa SACCE di Calderara di Reno. In quegli anni nacque la Cooperativa Costruzioni attraverso la fusione
delle quattro cooperative. Aureli ne divenne
presidente nel dicembre 1990 fino a giugno 2003, con incarichi operativi sia commerciali, sia nell’ambito della direzione
immobiliare.
In un’intervista del 2006, pubblicata in un
libro uscito in occasione dei settant’anni di
Coop Costruzioni, Aureli rispose a chi gli
chiedeva di dare un consiglio ai nuovi soci:
“Non c’è dubbio che se uno ha le capacità,
anche nella Cooperativa, ha la possibilità di
emergere. Il consiglio che do è quello di
credere nella cooperazione, credere nel
movimento cooperativo, e soprattutto di
continuare a credere in un’azienda solida e
sana come la nostra”.
PESCEAZZURRO
La catena di ristoranti
solidale con Senigallia
Il Pesceazzurro è a fianco di Senigallia (An).
Per un mese, fino al prossimo 6 giugno, la
catena di ristoranti self-service donerà 5
centesimi alla città colpita dall’alluvione per
ogni cliente che ha consumato un pasto in
uno dei quattro locali di Fano (Pu), Cattolica
(Rn), Milano Marittima (Ra), Rimini. I fondi
raccolti saranno consegnati al sindaco di
Senigallia, Maurizio Mangialardi, per
un’azione benefica da destinare alla comunità senigalliese sabato 7 giugno quando
sarà consegnato il premio Pesceazzurro
nello storico ristorante fanese.
“Vogliamo essere vicini a questa meravigliosa città – dice Marco Pezzolesi, amministratore unico del Pesceazzurro –, alle
famiglie e a tutti i cittadini e, nel nostro piccolo, contribuire alla grande solidarietà che
Territori
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da tutte le Marche e da tutta Italia sta già riscaldando il cuore dei suoi cittadini e di tutti
quanti la amano, noi compresi. Siamo sicuri che Senigallia saprà rialzarsi in fretta e
con ancora maggior vigore per ricostruire
l’armonia della sua comunità, affrontare i
prossimi fondamentali mesi estivi e per proseguire nel suo ruolo da protagonista nell’economia regionale e nazionale”.
CAR SERVER
La Regione sceglie
il noleggio a lungo termine
Spending review intelligente: in periodo di
forte necessità di contenimento della spesa
pubblica, la Regione Emilia-Romagna ha
emesso un bando per la fornitura di auto a
noleggio destinate alle Pubbliche Amministrazioni. La convenzione stipulata con Car
Server permette agli Enti Locali di avvalersi
di nuovi mezzi più efficienti ed ecologici, ottimizzando la gestione delle flotte. Triplice il
vantaggio offerto da questa forma di mobilità innovativa: razionalizzazione dei costi,
attenzione all’ambiente e semplificazione.
Risparmio: innanzitutto il contenimento dei
costi, grazie alla scelta di modelli più economici nel prezzo e nei costi di funzionamento. Ecologia: forte attenzione ai
consumi, alle emissioni e all’ambiente, che
hanno portato alla scelta di modelli con alimentazione a basso impatto, come gpl e
metano. Rinnovare un parco auto vetusto a
favore di mezzi di nuova generazione ha di
per sé un concreto valore green oriented.
Semplificazione: mobilità garantita a
360°. Il noleggio a lungo termine solleva
l’Ente pubblico da ogni incombenza, evitando la necessità di ricorrere a risorse o
fondi interni alle pubbliche amministrazioni.
“La convenzione con la Regione si traduce
anche in un miglioramento della qualità dei
servizi erogati ai cittadini – spiega Giovanni Orlandini, Amministratore Delegato
di Car Server – Gli Enti Locali dell’EmiliaRomagna potranno svolgere i propri compiti
con maggiore sicurezza ed efficienza, razionalizzando gli investimenti e rispettando
gli spazi urbani, proprio quelli in cui più
spesso circolano i veicoli delle Pubbliche
Amministrazioni”.
Primo piano
ACI
Car Server, del Gruppo Ccpl, prima azienda
nazionale nel noleggio a lungo termine a
capitale interamente italiano, si è aggiudicata per la terza volta a partire dal 2009 il
bando di Intercent-ER, l’agenzia che gestisce gli acquisti per tutte le pubbliche amministrazioni dell’Emilia Romagna. La
Convenzione prevede la fornitura di 250
mezzi a noleggio a lungo termine, fra cui
city car, berline, veicoli 4X4, furgoni e mezzi
multifunzione per trasporto di persone o
merci. Il bando comprende un’assistenza
totale: Car Server si fa carico della manutenzione ordinaria e straordinaria dei veicoli
– grazie ad una rete di 11.319 centri di assistenza convenzionati – del soccorso stradale e dei mezzi sostitutivi, della gestione
delle pratiche amministrative, assicurative
e dei bollini blu.
L’importo del bando Intercent-ER ammonta
a 3.429.516,00 euro e avrà durata annuale, rinnovabile per altri 12 mesi. La necessità pubblica di rinnovare il parco mezzi
in circolazione attenendosi a criteri di mobilità più moderni ed efficienti trova così una
risposta concreta, in un partner emiliano
forte di un know-how specifico nel Fleet
Management e di una presenza sul territorio da oltre 20 anni.
INDUSTRIA PLASTICA TOSCANA
Vent’anni di crescita
e responsabilità sociale
L’industria Plastica Toscana compie vent’anni. Nata nel 1994 per iniziativa di alcuni
ex dipendenti di un’azienda precedente fallita, l’ormai famosa cooperativa di Scarperia rappresenta oggi una delle realtà italiane
più importanti nel settore dell’imballaggio a
Legacoop
Settori
film sottile, con prodotti come shopper da
asporto, sacchi nettezza o materiale tecnico
per alimenti. I risultati raggiunti dall’IPT con
il bilancio 2013 hanno permesso non solo
di mantenere stabile l’occupazione (l’impresa attualmente occupa 51 lavoratori, di
cui 37 soci), ma anche di confermare la
tendenza a un consolidamento dei volumi
produttivi e a un progressivo aumento del
valore della produzione. A seguito di una
fase di riorganizzazione produttiva avviata
nel 2006 l’azienda ha infatti raggiunto nel
2010 un fatturato di oltre 14 milioni di euro,
nel 2011 di oltre 26 mln, nel 2012 di oltre
27 mln e nel 2013 di oltre 28 mln. Lo
scorso anno, in particolare, è stata ulteriormente consolidata la diversificazione della
produzione del biodegradabile e compostabile avviata 12 mesi prima, con grandi investimenti in innovazione impiantistica ed
infrastrutturale e con la ricerca di nuovi
spazi nel mercato. Il tutto nonostante le incertezze legislative in materia degli ultimi
anni e il perdurare di una crisi generalizzata
che ancora coinvolge tutti i settori dell’economia. Attualmente i nuovi prodotti biocompostabili IPT sono quattro: borsine per
le farmacie, sacchi nettezza in roll confezionati singolarmente, sacchi ortofrutta e
guanti ortofrutta. Per la realizzazione di alcuni di questi prodotti la cooperativa ha
avuto bisogno di nuovi gradi di Materbì, che
sono stati appositamente sviluppati in collaborazione con la Novamont, l’azienda detentrice del brevetto sul materiale. “La
ragione sociale e le finalità mutualistiche
che ci caratterizzano – ha voluto però sottolineare Graziano Chini, presidente dell’IPT – hanno spinto e continuano a
spingere gli amministratori e i soci-dipendenti ad adoperarsi non solo per garantire
continuità produttiva e occupazionale, ma
anche per dare la giusta attenzione alle
questioni della sicurezza sul lavoro e della
salute in fabbrica, oltre che ai temi della
qualità ambientale e dello sviluppo sostenibile del territorio. Da questo punto di vista,
siamo orgogliosi di poter dare un contributo
a progetti che abbiano una ricaduta economica e sociale per tutta la comunità”. Una
delle iniziative in tal senso è rappresentata
dal piano di recupero, approvato dal Comune di Scarperia, connesso al progetto di
riqualificazione edilizia ambientale che
Territori
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Imprese
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l’azienda ha presentato congiuntamente
alla Pianvallico spa e che ha già visto la localizzazione di attività economiche e terziarie a servizio del sistema economico locale,
oltre che il parziale completamento di importanti interventi di riqualificazione anche
della parte esterna del complesso industriale. “Confermiamo - ha aggiunto il presidente IPT - l’impegno e la volontà ferma
a proseguire nell’attuazione, non solo formale, del nostro sistema di responsabilità
sociale. Crediamo di aver contribuito a
mantenere nel nostro territorio una realtà
produttiva significativa. Dal sistema cooperativo abbiamo avuto sostegno e condivisione del nostro progetto, ma molto è
dipeso anche dalla volontà e capacità del
nostro corpo sociale, determinanti nell’affrontare le problematiche connesse anche
all’attuale crisi generale. E’ davvero straordinario l’impegno che ci è richiesto per consolidare e sviluppare la nostra attività.
Contiamo tuttavia di farcela, e i dati degli
ultimi anni ci stanno dando ragione. Vogliamo continuare a lavorare – ha concluso
Chini – per una responsabilità sociale che
coinvolga non solo tutti i soci ma la comunità nel suo complesso”.
ALTRI COLORI
A Frosinone “Scarabocchio”
nuova struttura per bambini
Sabato 24 maggio a partire dalle ore 17:00
in Via Sodine, 2- la cooperativa Altri colori,
aderente a Legacoop Lazio, inaugurerà “Scarabocchio”, la nuova struttura dedicata a
bambini e ragazzi con una festa che prevede
animazione, ludobus, musica, palloncini, zucchero filato e tanto altro.
Scarabocchio è una struttura polivalente che
offre in un solo luogo tutti i servizi all’avanguardia dedicati alle famiglie: Scuola dell’in-
Primo piano
ACI
fanzia; Bottega del gioco; Attività educative;
Doposcuola: Feste di compleanno per bambini e adulti; College estivi durante il periodo
di chiusura delle scuole; Consulenza familiare.
La struttura, aperta tutti i giorni dal lunedì al
venerdì e il sabato e la domenica per le feste
di compleanno, grazie ad orari flessibili e ad
un programma ricco di attività, offre la possibilità di pacchetti personalizzati con un’ampia scelta di offerte, tutto in un unico posto.
Le attività che la nuova struttura presenta
sono studiate appositamente per soddisfare
il desiderio di gioco e divertimento dei bambini e allo stesso tempo garantite in piena sicurezza una costante attenzione educativa
alla crescita e all’apprendimento, alternando
divertimento e didattica, sport, vita all’aria
aperta e momenti di relax, in una struttura
appositamente progettata, con personale
esperto con anni di esperienza nei servizi all’infanzia.
Scarabocchio fornisce un’alternativa inedita
educativa, didattica e ricreativa ai bambini e
alle famiglie, offrendo proposte all’insegna di
una grande varietà di attività, all’interno delle
quali i partecipanti potranno fare esperienze
sociali, educative, ricreative di gruppo che
difficilmente si vivono in altri ambiti quali la
scuola o le convenzionali strutture per il
tempo libero.
La struttura, sita a Frosinone in via Sodine,
2, punta soprattutto sulla qualità delle attività
offerte, grazie alla lunga esperienza nel settore della Cooperativa Sociale Altri Colori, che
da anni svolge servizi per conto di Enti Pubblici e Privati e possiede la certificazione di
qualità sui servizi educativi per Minori.
Lombardia, Reggio Emilia/Romagna e Piacenza) terminerà con l’Assemblea Generale
in programma per il prossimo 27 giugno a
Castelnuovo del Garda (VR).
Coopselios è una cooperativa sociale leader
nei servizi alla persona, in grado di offrire a
istituzioni pubbliche e privati soluzioni avanzate ai bisogni socio-assistenziali, sanitari ed
educativi. Costituitasi a Reggio Emilia nel
1984, offre i propri servizi a oltre 7.000 persone in 7 regioni italiane e conta 2888 dipendenti di cui il 76% soci.
In Veneto, Coopselios occupa 265 addetti e
gestisce 8 strutture tra cui 5 Residenze per
anziani, 1 nido aziendale, 1 asilo nido e 1
Centro Socio - Riabilitativo per Disabili. Da
segnalare, il Centro Servizi per anziani “I Tigli”
di Meolo (VE) inaugurato nel dicembre 2012,
il Centro servizi Valgrande a Sant’Urbano (PD)
e il nido/scuola aziendale Brave Garden a
Breganze (Vicenza); quest’ultimo inaugurato
nel 2010, e riservato ai dipendenti del
gruppo Diesel, si contraddistingue per il progetto pedagogico altamente innovativo.
Coopselios si pone anche in Veneto come
valido riferimento nel sostegno dei bisogni
delle famiglie, prendendosi quotidianamente
cura delle persone anziane, dei disabili e dell’infanzia. La ricerca di un miglioramento
qualitativo costante e percorsi di innovazione
continua rappresentano le linee guida dell’attività della cooperativa e si declinano attraverso politiche di ascolto e orientamento al
cliente. Coopselios punta al radicamento con
il territorio con cui si sono instaurate numerose partnership promosse con diversi attori,
pubblici e privati, contribuendo così alla diffusione dell’utilità sociale e del welfare.
COOPSELIOS
PIADINA LORIANA
Assemblea dei soci; bilancio
e piano strategico 2014/2018
Festeggiati i 40 anni
del marchio
Venerdì 16 maggio 2014 alle ore 18.30
presso l’Ostello Amolara, Località Capitello
11, ad Adria (RO), si terrà l’Assemblea territoriale Veneto e Trentino Alto Adige dei soci
Coopselios per discutere e deliberare su alcuni argomenti importanti, tra cui il Bilancio
consuntivo 2013 e il Piano Strategico
2014/2018 della cooperativa.
Il ciclo di Assemblee territoriali dei soci (Lazio,
Veneto/Trentino Alto Adige, Liguria/Toscana,
Quattordici milioni di pezzi sfornati ogni
anno, quindici milioni di euro di volumi e 50
lavoratori impiegati: sono i numeri dello stabilimento forlivese della Piadina Loriana,
marchio che compie proprio in questi giorni
40 anni. L’anniversario è stato celebrato sabato 10 maggio a Casa Artusi dalla cooperativa produttrice Deco Industrie con un
convegno rivolto agli addetti ai lavori.
A fare gli onori di casa il presidente Gior-
Legacoop
Settori
Territori
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Imprese
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dano Graziani, l’Amministratore Delegato,
Giorgio Dal Prato e il direttore dello stabilimento Loriana di Forlì, Paolo Emilio
Schiavetti. Sono intervenuti anche l’Amministratore Delegato di CIA-Conad, Luca
Panzavolta, il Presidente di Legacoop Romagna, Giancarlo Ciaroni e la Responsabile della Scuola di Cucina di Casa Artusi,
Carla Brigliadori. Ha aperto i lavori il saluto del Sindaco di Forlimpopoli, Paolo Zoffoli.
Piadina Loriana nacque a Forlì per iniziativa
della signora Loriana Cereali e di suo marito
Eolo Ancarani. Furono i due coniugi a fondare la prima attività di produzione locale
della piadina romagnola, che all’inizio veniva venduta solo nei mercati rionali. Oggi
Piadina Loriana è un vero e proprio brand
internazionale venduto in tutte le insegne
della grande distribuzione in Italia e in diversi mercati esteri. Dal 2000 il marchio è
entrato a far parte del gruppo Deco Indu-
Primo piano
ACI
strie, che ha dotato lo stabilimento di via
Fleming di tre linee di produzione modernissime, dove le piadine vengono sfornate
24 ore su 24. «Abbiamo uno staff specializzato nel controllo e qualità del prodotto e
un moderno laboratorio di ricerca e sviluppo», conferma Paolo Emilio Schiavetti,
responsabile dell’impianto produttivo.
Lo stabilimento forlivese è uno dei tre “pilastri” della produzione di Deco Industrie in
Romagna, che a Bagnacavallo produce detersivi e a San Michele di Ravenna dolciumi
Legacoop
Settori
e biscotti. Su 350 dipendenti totali, stagionali compresi, i soci sono 180.
Pur in una situazione di calo dei consumi,
Deco Industrie è cresciuta anche nel 2013,
visto che il fatturato è passato da 112,4 a
quasi 120 milioni di euro. «Nel settore dei
beni di largo consumo - spiega l’AD, Giorgio Dal Prato - il calo è stato del 4% ma noi
siamo riusciti a andare controtendenza. Abbiamo prodotto quasi 130 milioni di confezioni nel 2013; sono quasi 400mila atti di
acquisto al giorno, ovvero 400mila consumatori che ogni giorno acquistano un prodotto Deco. Noi produciamo per 33 diverse
etichette. Ci sono i nostri marchi storici
Scala, Pineta e piadina Loriana, ma anche
grandi aziende come Kraft. I nostri migliori
clienti sono le marche commerciali, Coop e
Conad in primis, ma anche tutte le altre catene della grande distribuzione italiana».
Territori
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OSSERVATORIO SWG
Europee: italiani pronti
a scommettere su Renzi
L’appuntamento del 25 maggio si avvicina
e, tensioni elettorali a parte, in Italia il clima
sta migliorando. C’è meno rabbia, si crede
di più alle riforme e l’attuale Premier potrebbe essere il reale vincitore di questa tornata elettorale
Nel Paese si fa strada un ritrovato sentimento di fiducia. Forse ancora cauto, ma in
questa nuova fase, i cittadini sembrano progressivamente meno arrabbiati nei confronti di questa Italia incapace di ripartire.
Oltre la metà dell’opinione pubblica nazionale è persuasa del fatto che in Italia, per
cambiare veramente le cose, potrebbero
bastare delle valide riforme. Un ventata di
ottimismo attribuibile in buona misura al
nuovo Governo e al suo leader Matteo
Renzi, che per il 44% del Paese sarà il vero
vincitore delle prossime elezioni europee.
Questo il clima che si respira oggi in Italia
secondo l’Osservatorio SWG.
Appena un anno fa la scelta tra riforme e
rivoluzione come possibili strade per dare
una decisiva svolta al Paese era piuttosto
ardua. I cittadini apparivano arrabbiati, sfiduciati e non troppo convinti che attuare
delle riforme potesse servire realmente a
qualcosa. Nell’arco di un anno, tra l’inizio e
la fine del 2012, la voglia di rivoluzione è
passata dal 33 al 46% per rimanere stabile
su un trend che era, per certi versi, allar-
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mante: quasi un cittadino su due vedeva
come possibile soluzione un cambiamento
brusco e di forte impatto. Ma dal dicembre
del 2013 la situazione, il clima e la fiducia
stanno progressivamente migliorando e
l’ultimo dato rilevato dall’Osservatorio SWG
a maggio rivela un atteggiamento nettamente più positivo che non ha ancora raggiunto i livelli pre crisi, ma che si avvicina
molto con il 52% dei cittadini persuasi che
l’attuazione di buone riforme possa finalmente risollevare il Paese dalla drammatica
situazione in cui è piombato e da cui fa fatica ad uscire.
In questa aria di ritrovata fiducia, il nuovo
Premier ha un ruolo da protagonista. Il mostrarsi così diverso, attivo e risolutivo ha donato quel giusto slancio di ottimismo. Da
qui la convinzione del 44% dell’opinione
pubblica nazionale che in queste prossime
elezioni europee il vero vincitore sarà proprio Matteo Renzi. Sembrano avere invece
molte meno chance Grillo e Berlusconi, nonostante la loro imponente presenza mediatica, arma fondamentale in periodo
elettorale.
Per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle,
è un contenuto 12% di cittadini a pensare
infatti che il leader potrà trionfare in questa
tornata elettorale.
Va leggermente peggio a Silvio Berlusconi.
L’ex Premier risulta il potenziale trionfatore
delle elezioni europee per appena l’11%
della popolazione. Diversi fattori giocano a
suo sfavore in questo difficile momento
della sua storia politica. Da una parte la
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condanna da scontare con il lavoro ai servizi sociali e dall’altra vari fatti che hanno
coinvolto degli esponenti di partito, tra cui la
recente vicenda che vede come protagonista l’ex Ministro Scajola.
In questo quadro, emerge un dato importante: per il 22% dell’opinione pubblica nazionale nessuno trionferà realmente in
questa tornata elettorale. E questa sensazione non mette in discussione l’importanza
delle elezioni europee anche se possono
sembrare, a primo acchito, più distanti dalla
realtà quotidiana. Il 32% dei cittadini dà a
queste votazioni un’effettiva importanza e
riconosce il valore e il ruolo che possono
assumere i deputati europei eletti in rappresentanza dei singoli partiti e dell’Italia
chiamati a discutere e a decidere su tematiche e politiche di respiro europeo che incidono pesantemente anche sul futuro del
Paese.
NOTA INFORMATIVA: Dati Archivio SWG.
Data di esecuzione: 5 – 7 maggio 2014.
Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su
un campione rappresentativo nazionale di
1000 soggetti maggiorenni.
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