Visita il sito www.legacoop.coop Anno XXV - N. 18 - 16 maggio 2014 Primo piano Welcome Day, Legacoop accoglie le nuove aderenti Due giorni a Palermo per presentare opportunità e servizi messi a disposizione dall’associazione a pagina 2-3 Lombardia Convegno“Lemafiein Lombardia:irischidel territorio bresciano” “Le mafie in Lombardia: i rischi del territorio bresciano”. Questo il tema al centro del convegno, organizzato dell’Alleanza Cooperative Lombardia, Confcooperative Bresciae e Libera che si terrà giovedì 22 maggio a Brescia, presso il Bistrò Popolare della Cooperativa La Rete, (Via Industriale 14) “Il distretto bresciano presenta una realtà di criminalità organizzata multiforme ed altamente operativa... Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 15 maggio 2014 alle ore 15 Legacoop Lusetti LaCooperazione perun’Europapiù competitivaesolidale Settori Turismo “Lampedusa: guida a un turismo umano e responsabile” La cooperazione e il ruolo Pubblicato dalla cooperache può e deve giocare tiva Altreconomia il libro nella costruzione di un’Eu- “Lampedusa: guida... ropa più competitiva e solidale. È questo il tema che il presidente di Legacoop Mauro Lusetti ha messo al centro del proprio... Territori Veneto Zanardi, sì alla costituzione della cooperativa Dopo la lunga assemblea di lunedì 12 maggio, nella sede del gruppo editoriale... Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Imprese Sondaggio leggi Cia-Conad Crescono fatturato e vendite, 100 mln. di investimenti nel 2014 Osservatorio SWG Europee: italiani pronti a scommettere su Renzi Nel 2014 Commercianti Indipendenti Associati investirà più di 100 milioni di euro, come parte di un piano di sviluppo che già l’anno scorso ha comportato immobilizzazioni per 53 milioni. È uno dei dati che emergono dal bilancio della cooperativa che verrà presentato all’assemblea dei soci, in programma il 15 maggio a Forlì. Nel 2013 le vendite al dettaglio sono state di circa 1,3 miliardi di euro (+4% in valori... L’appuntamento del 25 maggio si avvicina e, tensioni elettorali a parte, in Italia il clima sta migliorando. C’è meno rabbia, si crede di più alle riforme e l’attuale Premier potrebbe essere il reale vincitore di questa tornata elettorale. Nel Paese si fa strada un ritrovato sentimento di fiducia. Forse ancora cauto, ma in questa nuova fase, i cittadini sembrano progressivamente meno arrabbiati nei confronti di questa Italia... Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Dora Iacobelli Registrazione al Tribunale di Roma n. 00503/90 del 6-08-1990 Primo piano Welcome Day, Legacoop accoglie le nuove aderenti 2 Due giorni a Palermo per presentare alle nuove cooperative opportunità e servizi messi a disposizione dall’associazione Torna Welcome Day, l’evento che Legacoop dedica ogni due anni alle nuove aderenti. Dopo l’appuntamento di Genova nel 2012, il 29 e 30 maggio, a Palermo, l’associazione presenterà l’insieme dei servizi e delle opportunità a disposizione delle cooperative. Due giorni nella struttura Città del Mare, tra momenti di networking tra le nuove imprese e visite alle cooperative di Libera Terra, incontri con gli uffici e le strutture di sistema. “Il nostro Paese – spiega il presidente di Legacoop Mauro Lusetti – sta attraversando una fase complessa e difficile.Tutti fanno appello all’intraprendenza e al coraggio di rischiare, noi vogliamo fare un passo in più. Vogliamo essere, ogni giorno, un’associazione a fianco di chi questo coraggio lo trova, unendosi ad altri ed aprendo una cooperativa. Vogliamo essere a loro disposizione, per garantire tutto il supporto possibile e le opportunità che una rete come la nostra è in grado di mobilitare. Questo è per noi il significato del Welcome Day: non un evento fine a se stesso, ma l’inizio di un cammino insieme”. Si parte giovedì 29 alle 14.30 con il benvenuto, per passare poi alla presentazione del programma della due giorni e, soprattutto, all’intervento con cui Mauro Lusetti racconterà alle nuove cooperative che cos’è Legacoop e come funziona, legando valori e servizi. La giornata del 30 sarà dedicata all’illustrazione pratica delle opportunità e dei servizi che l’associazione mette a disposizione delle imprese aderenti. Si inizia al mattino incontrando i responsabili delle associazioni di settore: ogni cooperativa potrà così conoscere i responsabili e i referenti che ogni giorno si occupano nello specifico del mondo in cui l’impresa opera, approfondendone problemi e cercando insieme soluzioni ed opportunità. Nella seconda parte della mattinata spazio allo speed date con le strutture di sistema. Tutte le cooperative partecipanti saranno divise in tavoli ai quali si alterneranno i referenti delle strutture che si occupano tra l’altro di credito, finanza, lavoro, previdenza: strumenti su cui l’impresa cooperativa può contare ogni giorno per affrontare le sfide del mercato e di un contesto, anche normativo, che ancora fatica ad imboccare la strada della semplificazione effettiva.Animatore dell’incontro sarà Gene Gnocchi, che si tratterrà al Welcome Day fino alla cena conclusiva. Dopo il pranzo sarà dato spazio ai servizi associativi e alle presentazioni degli uffici: ogni responsabile avrà a disposizione 3 slide e 5 minuti per illustrare la propria attività cercando di farne percepire l’utilità per le coo- Continua>> Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 3 perative. Al termine del tempo previsto ogni intervento sarà bruscamente interrotto. Nel pomeriggio spazio ancora per un aperitivo con una personalità che proporrà un breve viaggio tra storia, cultura e valori dell’isola. La due giorni del Welcome Day si concluderà poi con la cena di gala. “Questa iniziativa - spiega il direttore di Legacoop Nazionale Giancarlo Ferrari - è un passo significativo nel percorso per la costruzione di un’associazione capace di garantire alle cooperative una vicinanza reale e una capacità di rispondere con efficacia ed eccellenza alle loro necessità, per riuscire ogni giorno a coniugare capacità di stare sul mercato e valori”. Il programma dettagliato e il link al modulo per iscriversi sono presenti sul sito di Legacoop Nazionale (www.legacoop.coop/tuttopronto-a-palermo-per-la-terza-edizione-delwelcome-day/). Tutti i partecipanti, volendo avranno poi la possibilità di fermarsi a Città del Mare anche per il weekend, potendo usufruire di tariffe super scontate. LA SCHEDA Città del Mare, turismo sociale a picco sul Golfo di Terrasini Città del Mare sorge su una rupe affacciata sul Mar Mediterraneo nel Golfo di Castellamare a Terrasini. Una vista mozzafiato su uno dei tratti più affascinanti della costa siciliana. Il villaggio vacanze, immerso in un parco naturale di 27 ettari, ombreggiato da piante mediterranee ed esotiche, accoglie gli ospiti in spazi che si perdono all’orizzonte. In questa cornice Legacoop accoglierà le nuove aderenti per il Welcome Day 2014, il 29 e 30 maggio. Il villaggio, fu realizzato nel 1971 dal movimento cooperativo in collaborazione con partner del turismo sociale anche stranieri per favorire la vacanza dei lavoratori, dei soci delle cooperative, delle loro famiglie, in una parola: il turismo sociale praticato. Negli anni il territorio, inizialmente brullo, sassoso e disabitato, è diventato uno splendido parco in cui si combinano piante autoctone, una vegetazione rigogliosa, fiorita, ricca di profumi, in cui maturano fichi, nespole, fichi d’India, Primo piano ACI Legacoop Settori Territori carrube, oltre agli olivi. Si estende a picco sul mare, con 3 piscine collegate da scivoli che terminano nelle acque del Golfo. Ampi spazi sono dedicati alla ristorazione per gustare i piatti tipici della regione ricca di specialità, al divertimento, al relax nella quiete delle sue oasi naturali e nel centro benessere, e allo sport per vivere giornate in cui la noia sia bandita e il divertimento sempre protagonista. Per chi è poi alla scoperta di arte e cultura da Città del Mare sono facilmente raggiungibili, le località di Terrasini, Scopello, Balestate, San Vito Lo Capo e la Riserva Naturale dello Zingaro, i Templi di Segesta e Selinunte, Palermo. Legacoop e il Gruppo Turistico Mediterraneo (GTM), che oggi gestisce il villaggio Città del Mare di Terrasini (PA), hanno firmato una convenzione che prevede condizioni molto convenienti per i soci e i dipendenti delle cooperative aderenti che desiderano trascorrere le loro vacanze nel villaggio. Imprese Sondaggio 4 >> Alleanza Cooperative Lombardia ALLEANZA COOPERATIVE LOMBARDIA Convegno “Le mafie in Lombardia: i rischi del territorio bresciano” “Le mafie in Lombardia: i rischi del territorio bresciano”. Questo il tema al centro del convegno, organizzato dell’Alleanza Cooperative Lombardia, Confcooperative Bresciae e Libera che si terrà giovedì 22 maggio a Brescia, presso il Bistrò Popolare della Cooperativa La Rete, (Via Industriale 14) “Il distretto bresciano presenta una realtà di criminalità organizzata multiforme ed altamente operativa, capace di individuare tempestivamente ogni nuova prospettiva di illecito arricchimento, di interfacciarsi, al bisogno, con interlocutori istituzionali, di sperimentare infiltrazioni nel tessuto economico-sociale, di misurarsi senza remore con i complessi problemi di interazioni e di conflitti fra le varie consorterie criminali in competizione”. Direzione Nazionale Antimafia, Gennaio 2014 Programma Introduzione a cura di Lorenzo Frigerio, Libera Informazione “La presenza delle mafie nel territorio bresciano” Sandro Raimondi, Procuratore aggiunto della Repubblica di Brescia “Le ecomafie e i danni per il territorio e l’economia” Enrico Fontana, Direttore nazionale Libera Dibattito “Il ruolo dell’associazionismo nel contrasto alle mafie” partecipano Daniela Faiferri, Referente provinciale Libera La cooperazione lombarda e l’impegno contro la criminalità organizzata Luca Bernareggi, Presidente Lega Coop Lombardia Marco Menni, Presidente Confcooperative Brescia Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Legacoop >> Legacoop 5 LEGACOOP Lusetti: “Cooperazione fondamentale per un’Europa più competitiva e solidale” La cooperazione e il ruolo che può e deve giocare nella costruzione di un’Europa più competitiva e solidale. È questo il tema che il presidente di Legacoop Mauro Lusetti ha messo al centro del proprio intervento nel corso dell’incontro “Europa 2014-2019: dall’austerità alla crescita” con il candidato alla Presidenza della Commissione europea per i Socialisti e i Democratici Martin Schulz. All’appuntamento, che si è svolto mercoledì 14 maggio a Verona, hanno partecipato tra gli altri il vicepresidente nazionale di Confindustria Lisa Ferrarini, il presidente di Banca Popolare di Vicenza Gianni Zonin, il presidente di Federvini Sandro Boscaini, il segretario provinciale Cisl di Verona Massimo Castellani e Donata Gottardi, docente di Diritto del lavoro a Verona. “La cooperazione in Europa – ha spiegato Lusetti – rappresenta 160mila imprese e impiega 5,4 milioni di persone ed è presente in tutti i settori. Ma soprattutto realizza tutto ciò riunendo 123 milioni di cosi: le nostre sono davvero imprese di persone, unite da valori che hanno dimostrato, anche durante la crisi economica iniziata nel 2008, di saper produrre risultati positivi per la nostra economia e le nostre comunità: la cooperazione ha dato prova di una grande capacità di resilienza, mantenendo o addirittura rafforzando l’occupazione”. “Questi valori – ha concluso il presidente di Legacoop il proprio primo intervento – possono oggi giocare un ruolo fondamentale nella costruzione di un’Europa più competitiva e solidale”. Martin Schulz ha riconosciuto il ruolo stabilizzante della cooperazione in Europa e la sua capacità di promuovere coe- Primo piano ACI Legacoop Settori sione e benessere. Tutto ciò, ha spiegato, fa sì che la cooperazione possa giocare un ruolo importante anche per sostenere le Pmi, ad esempio attraverso i consorzi tra imprese, o a favore della nascita e dello sviluppo delle start up. Nel suo secondo intervento il presidente Lusetti ha sottolineato il ruolo fondamentale che la cooperazione gioca ogni giorno per l’occupazione, ricordando anche l’esperienza dei workers buyout e chiedendo al candidato alla Presidenza della Commissione un impegno concreto su alcuni punti fondamentali per la cooperazione: il percorso per una Roadmap cooperativa, il rafforzamento dell’Intergruppo sull’economia sociale al Parlamento europeo, la definizione di un Cooperative Business ACT al pari dello Small Business ACT o della Social Business Initiative. Punti su cui Schulz ha garantito il proprio impegno diretto. Territori Imprese Sondaggio Settori >> Turismo 6 TURISMO Il libro “Lampedusa: guida a un turismo umano e responsabile” Pubblicato dalla cooperativa Altreconomia il libro “Lampedusa: guida a un turismo umano e responsabile” scritto da Ivanna Rossi, con contributi di Maurizio Davolio (AITR), Carlo Testini (ARCI) e Sebastiano Venneri (Legambiente), con introduzione del Sindaco di Lampedusa e Linosa Giusi Nicolini. La Guida è stata scritta secondo i principi del turismo responsabile, consente infatti la visita delle due isole seguendo le narrazioni dei protagonisti della vita civile, sociale, culturale e politica del luogo: i Sindaci che si sono succeduti nell’incarico, il Parroco, le associazioni ambientaliste e culturali, i pescatori, gli artigiani, gli storici locali, gli operatori turistici. La Guida affronta anche i problemi dell’isola, a partire dal dramma umano dell’immigrazione e dalle criticità ambientali (acqua, rifiuti, trasporti, legalità ecc.). Viene riportata anche la testimonianza di Onder Vecchi, ex dirigente di Coop Nord Est e già presidente di Nuova Planetario, che intervenendo con la sua barca contribuì al salvataggio di numerosi naufraghi nella tragedia dello scorso ottobre. La Guida cita anche gli organizzatori di viaggio aderenti ad AITR che già da quest’anno propongono la visita di Lampedusa: la cooperativa Viaggi Solidali e Four Seasons. La Guida è stata presentata al Salone del Libro di Torino domenica 11 allo stand di Federcultura Turismo Sport (Confcooperative) e sarà presentata a Bologna venerdì pomeriggio 6 giugno al Centro di Docu- Primo piano ACI Legacoop Settori mentazione della Cooperazione in occasione dell’assemblea di AITR. Forum Italiano sul Turismo e la Sostenibilità Si è tenuto a Perugia, dall’8 al 10 maggio, il FITS, Forum Italiano sul Turismo e la Sostenibilità organizzato dalla cooperativa umbra EcoCongress, aderente a Legacoop e al Consorzio Itaca. Il FITS si è articolato su tre giornate che hanno consentito di affrontare il tema del turismo e della sostenibilità nei loro aspetti di studio e ricerca, negli aspetti normativi, nelle migliori esperienze e buone pratiche. Al FITS hanno preso parte ricercatori, docenti, operatori turistici, rappresentanti di istituzioni pubbliche e di organizzazioni di categoria, giornalisti. Il Responsabile Turismo di Legacoop e presidente di AITR Maurizio Davolio ha tenuto alcune comunicazioni dedicate al turismo responsabile, ad AITR e ad alcune esperienze maturate dalle cooperative (turismo di comunità, turismo coi migranti, alberghi diffusi, pescaturismo, inclusione sociale delle categorie svantaggiate, ecoturismo scolastico, gestione dei beni confiscati ecc.). Anna Grazie Laura, del Consorzio CO.IN è intervenuta nella sua veste di presidente di ENAT, European Network for Accessible Tourism, e ha parlato del tema dell’accessibilità, portando numerosi dati statistici che rivelano l’importanza del tema a livello europeo. Matteo Ragnacci, presidente del Consorzio Itaca, ha descritto l’esperienza del suo consorzio, che associa ormai una quarantina di cooperative che operano nel campo del turismo, della cultura, dell’ambiente e della comunicazione. Ai lavori è intervenuto anche l’Assessore Regionale al Turismo Fabrizio Bracco. Territori Imprese Sondaggio Territori >> Veneto 7 VENETO Zanardi, arriva il sì dei lavoratori alla costituzione in cooperativa >> Veneto >> Liguria >> Emilia Romagna >> Romagna >> Marche >> Marche >> Generazioni Lazio >> Fossalta >> Bologna Dopo la lunga assemblea di lunedì 12 maggio, nella sede del gruppo editoriale Zanardi di via Venezuela a Padova, la maggioranza assoluta dei dipendenti della società ha scelto la costituzione in cooperativa: i sì sono stati 73 su 103 voti. Oltre ai lavoratori presenti anche Devis Rizzo, responsabile del settore Produzione e Lavoro di Legacoop Veneto - che ha accompagnato tutto il percorso, da quando si è profilata l’ipotesi della costituzione in cooperativa -, e Mario Grillo, ad del gruppo editoriale. Dopo l’ormai celebre caso di workers buy out della D&C Modelleria, società cooperativa di Vigodarzere nata dal fallimento dell’ex Modelleria il Quadrifoglio e associata a Legacoop, quello della Zanardi è un ulteriore caso di azienda padovana in crisi (è stata presentata al Tribunale di Padova la richiesta procedura di concordato) che vede i propri dipendenti pronti a rilevarla diventando di fatto imprenditori di se stessi. Spiega Devis Rizzo: «A giorni avverrà la stipula dell’atto costitutivo davanti al notaio, che vedrà la nascita di una società cooperativa costituita da dipendenti della Zanardi e sarà inizialmente composta da un gruppo ristretto di soci». Mission primaria sarà iniziare una serie di trattative con i consulenti dell’azienda per stabilire quanto prima tempi e modalità per rilevare strumenti e macchinari, sulla base di un’analisi preventiva del fabbisogno della cooperativa. Trattative che porteranno alla stipula di un contratto di affitto o acquisto. Comincia così un percorso dall’esito non certo scontato e i cui primi risultati potranno >> Agrigento Primo piano ACI Legacoop Settori essere misurati solo nel medio termine, dunque intorno alla fine del 2015: «Come Legacoop Veneto abbiamo valutato positivamente la fattibilità economica del progetto per cui siamo fiduciosi - prosegue Rizzo -. Ora si tratta di approfondirne i dettagli e reperire i fondi necessari all’avvio della produzione: ricorreremo all’anticipo dell’indennità di mobilità dei soci che sarà messo a capitale, ma ci avvarremo anche degli strumenti finanziari del sistema cooperativistico di Legacoop e delle risorse disponibili presso gli investitori istituzionali». Nel caso di affitto o vendita di azienda in crisi o di rami della stessa, il diritto di prelazione a favore delle società cooperative costituite dai dipendenti dell’impresa sottoposta a procedura è previsto dalla novità legislativa contenuta nel decreto legge “Destinazione Italia” pubblicato in Gazzetta nel febbraio 2014. Durante l’ultimo mese Legacoop Veneto ha organizzato per i lavoratori alcuni momenti di formazione per chiarire agli interessati gli aspetti normativi, oltre che il significato di workers buy out e forma cooperativistica di impresa, delineandone prospettive, rischi e opportunità per aiutare il percorso di scelta. «La manifestazione di volontà espressa dai lavoratori è stata molto chiara» conclude Rizzo aggiungendo: «L’obiettivo è che la cooperativa rimanga attiva nello stesso settore, dunque quello editoriale, specializzandosi però nella realizzazione di volumi di pregio, per assicurare ai progetti d’impresa maggiori margini di guadagno. È evidente che l’attività richiederà alcuni mesi di work in progress, e che molto dipenderà da come si svilupperanno nel tempo volumi e redditività, ma la prospettiva, compatibilmente con le esigenze aziendali, è senz’altro quella di coinvolgere nella cooperativa il più alto numero possibile di lavoratori». L’assessore regionale all’Economia e allo Sviluppo Maria Luisa Coppola sottolinea come il lavoro svolto sul caso Zanardi sia parte di un progetto più complessivo della Regione e di Unioncamere del Veneto, che mira proprio a promuovere e a incentivare per le aziende in crisi operazioni di workers buy out quali alternative al ricorso tradizionale agli ammortizzatori sociali. «La Regione Veneto è pronta a fare la sua parte anche investendo del caso la propria finanziaria Veneto Sviluppo, Territori Imprese Sondaggio Territori 8 che ha tutti gli strumenti per intervenire in operazioni di questo tipo». VENETO Nasceil“colosso”italianodell’ortofrutta. Brio include Agrintesa Dall’unione di due importanti attori protagonisti del settore nasce il colosso italiano dell’ortofrutticolo biologico: la società veronese BRIO - fondata nel 1993 dalla cooperativa La Primavera e protagonista di primo piano, in Italia e all’estero, nella vendita dei prodotti alimentari bio - includerà nella propria compagine societaria la cooperativa faentina Agrintesa (insieme alla società commerciale Alegra e l’organizzazione di produttori Apo Conerpo). La nascita del nuovo soggetto agroalimentare permetterà di allargare e completare l’offerta per raggiungere nuovi mercati, grazie alla qualità certificata dei prodotti e alla moderna organizzazione dell’intera filiera. Obiettivo: raddoppiare il proprio fatturato globale (100 milioni di euro) entro i prossimi cinque anni e conquistare la leadership nella produzione e nel mercato dell’ortofrutta coltivata con tecniche naturali e certificate, rispettose della salute e dell’ambiente. La coop Agrintesa entra nel capitale di Brio con una quota del 39% (Alegra con il 7% e Apo Conerpo il 5%) mentre il 49% resta della cooperativa fondatrice La Primavera, pioniera del biologico italiano, e di altri soci minori. Dopo il riassetto delle quote è previsto inoltre un aumento di capitale di 2,5milioni di euro per rafforzare ulteriormente la società. In vent’anni la Brio ha registrato una crescita costante e oggi commercializza quasi 20mila tonnellate di prodotti ortofrutticoli, a cui si aggiungono 1.650 tonnellate di altre derrate alimentari, tutte rigorosamente biologiche. Il fatturato 2013 ha sfiorato i 37 milioni di euro (per il 40% realizzato all’estero), con un incremento del 9% rispetto all’anno precedente: «Sono dati che ben testimoniano il ruolo di primo piano ricoperto dalla società in questo settore – commenta Andrea Bertoldi, amministratore delegato di BRIO – senza dimenticare che l’invidiabile Primo piano ACI patrimonio di esperienza e conoscenza accumulato nel corso degli anni è ora a disposizione del nuovo progetto di crescita che vede Agrintesa, Alegra ed Apo Conerpo “portare in dote” la loro straordinaria capacità produttiva, organizzativa e commerciale». «Con venticinque anni d’attività alle spalle – dichiara Gaetano Zenti, presidente de La Primavera – la nostra cooperativa si conferma la prima azienda italiana interamente specializzata nelle coltivazioni biologiche ed ora si appresta a diventare una realtà ancora più moderna, dinamica e organizzata, in grado di raggiungere rapidamente i propri obiettivi di sviluppo». LIGURIA Incontro su cooperative di comunità Si è svolto oggi un incontro fra il Presidente regionale di Legacoop Gianluigi Granero, il responsabile Legacoop per le Cooperative di Comunità, Roberto La Marca, e i Sindaci di Stella, Marina Lombardi, di Sassello, Daniele Buschiazzo, e il Vice Sindaco di Urbe, Lorenzo Zunino. Alla presenza delle cooperative già operanti sul posto (Dafne – turismo -, Coop Vat – manutenzioni ambientali -, Club Campeggiatori Valle Scura Coop - turismo), si è parlato di cooperative di comunità. I Comuni inseriti dalla Regione nel progetto nelle aree interne, previsto dalla legge di stabilità 2014 per migliorare i servizi nell’entroterra (sanità, sociale, scuola e mobilità), hanno previsto come azione trasversale al loro progetto, che ha azioni in particolar modo su sanità, mobilità, scuola ed energie rinnovabili, la creazione di una Cooperativa di Comunità. Che cos’è, però, una cooperativa di comunità? La cooperativa di comunità è un’iniziativa collettiva, promossa da un gruppo di cittadini i quali partecipano in relazione alle loro esigenze e alla loro volontà di contribuire Legacoop Settori alla crescita della comunità. I Cittadini si mettono insieme con l’intento di gestire servizi e migliorare la qualità della vita della comunità ponendo al centro dell’agire la forma associata e la partnership tra pubblico e privato. Le Amministrazioni Comunali, ritenendo la creazione e lo sviluppo della “Cooperativa di Comunità” un punto importante di questo progetto, vogliono quindi esercitare un ruolo di facilitazione e sostegno per concorrere ad un percorso di sviluppo locale attivo ed innovativo in linea con i loro programmi amministrativi. I punti fondamentali da cui partire sono stati individuati nel turismo, nella mobilità e sulle energie rinnovabili. I prossimi passi saranno una riunione con gli operatori turistici assieme all’Ente Parco del Beigua per provare a costruire una “rete” ed un incontro pubblico col Sindaco di Melpignano (LE), Ivan Stomeo, per toccare con mano un’esperienza ci Cooperativa di Comunità. A Melpignano hanno realizzato, tramite una cooperativa di comunità, gli impianti fotovoltaici sui tetti di proprietà dei cittadini (soci utenti della Cooperativa) che avevano manifestato la propria disponibilità permettendo agli stessi di usufruire dell’energia prodotta (scambio sul posto) per gli usi domestici. L’utile ricavato dalla Cooperativa di Comunità di Melpignano viene utilizzato per migliorare la qualità della vita della comunità (sistemazione di strade, parchi urbani, illuminazione, scuole e tutto ciò che riguarda la comunità) e per creare altre opportunità di lavoro nella comunità stessa (verde pubblico, imprese di pulizie, gestione di ludoteche, etc.). EMILIA ROMAGNA Legacoop Sociali, Alberani: “accreditamento da aggiustare” Sono 150 i cooperatori sociali di Legacoop Emilia-Romagna che si sono riuniti ieri e oggi a Riccione per l’annuale assemblea regionale di Legacoopsociali. Il tema centrale dell’assemblea è stato l’innovazione. «Non è casuale – spiega il responsabile di Legacoopsociali Emilia-Romagna Alberto Alberani – che si parli di innovazione connettendolo alla cooperazione sociale, una realtà che si è affermata grazie alla capacità di leggere e interpretare i cambiamenti pro- Territori Imprese Sondaggio Territori 9 ponendo attività e azioni innovative. Siamo stati protagonisti nella chiusura dei manicomi e delle scuole speciali, nell’inventare l’assistenza domiciliare e i servizi per minori, nella promozione di percorsi di inserimento lavorativo e arrivando in questi ultimi anni a diventare leader nei servizi alla prima infanzia. Innovazioni che hanno riguardato anche la costante acquisizione di competenze manageriali trasformando motivati e volonterosi operatori sociali in imprenditori che hanno dovuto acquisire competenze bancarie-finanziarie, gestionali-organizzative, legislative, fiscali, giuslavoristiche e politiche sia nei rapporti interni, sia nelle relazioni esterne». La cooperazione sociale, anche in EmiliaRomagna, è cresciuta moltissimo, assumendo un ruolo sempre più importante nelle politiche di welfare. Sono 24.000 i lavoratori che operano in 220 cooperative, che esprimono 1 miliardo di fatturato. Uno sviluppo affrontato sempre con la massima attenzione ai valori cooperativi, alla qualità del lavoro e, appunto, all’innovazione. Nella due giorni di Riccione sono state presentate 18 esperienze di innovazione sociale attuate con risultati sempre positivi. Sono cose già fatte, come indica lo slogan dell’assemblea, che riguardano le cooperative che operano nel settore socioeducativo e di inserimento lavorativo. Nel corso dell’assemblea, che è stata aperta dal presidente di Legacoop Romagna Giancarlo Ciaroni, è intervenuto il consigliere regionale Marco Carini, uno dei promotori della nuovo disegno legge regionale sulla cooperazione sociale, la cui prima definizione che risale al 1994. Pur con la consolidata collaborazione con le amministrazioni pubbliche, infatti, non mancano i problemi: «Il sistema di accreditamento messo in atto nella nostra Regione – spiega Alberani – è un sistema da aggiustare, con limiti e contraddizioni che abbiamo con forza segnalato e che continueremo ad evidenziare. Nonostante questo siamo orgogliosi di fare parte e di essere in un sistema che ci vede impegnati con tante altre brave persone della pubblica amministrazione a coniugare qualità dei servizi, affermazione dei diritti e sostenibilità economica». «Per quanto riguarda le cooperative di inPrimo piano ACI serimento lavorativo – prosegue il responsabile di Legacoopsociali – ci arrabbiamo quando riscontriamo contradditori atteggiamenti nelle stazioni appaltanti o nelle aziende multiservizi che, per presentare buoni dividendi ai propri azionisti, non si preoccupano di quelli che sono gli effetti sui lavoratori. Pensiamo alle gare al massimo ribasso, così diffuse anche nel settore socio-educativo. Non sono poche le coop di tipo b, quelle che hanno tra i soci persone svantaggiate, che di fronte a condizioni di lavoro al limite dello sfruttamento cercano altri settori e mercati innovativi dove sia possibile garantire lavoro buono». ROMAGNA Elezioni; Legacoop propone documento di programma Quattro parole chiave per i candidati alle prossime elezioni amministrative ed europee del 25 maggio: “Costruire, Coltivare, Cooperare, Cambiare”. È questo il titolo del documento programmatico che Legacoop Romagna rivolge in maniera trasversale a tutti i settori, toccando nelle sue sedici pagine numerosi temi: dalla necessità di dare credito alle imprese a quella di ridurre i carichi burocratici e normativi, dal superamento della pratica del massimo ribasso agli investimenti per l’innovazione, la riqualificazione e le infrastrutture, fino alla tutela dell’esperienza significativa della cooperazione sociale. La prospettiva che emerge dal documento programmatico è quella della città metropolitana Romagna, partendo dalla considerazione che con poco più di un milione di abitanti l’area vasta è un sistema urbano policentrico che ben si presta a sviluppare reti e nodi sinergici che potrebbero aiutarla a diventare competitiva su temi come salute, be- Legacoop Settori nessere, welfare, lavoro, ambiente, alimentazione, turismo, cultura e arte. Un altro punto chiave è la richiesta di valorizzare le imprese legate al territorio - in particolare nel settore edile - sostenendo e premiando quelle che lavorano bene, creando un albo che le differenzi in termini di fiscalità, finanziamenti e semplificazione autorizzativa. Alle forze politiche Legacoop Romagna chiede progetti volti a «consolidare la nostra Università; incrementare la formazione e la cultura; valorizzare le opportunità ambientali; consolidare la nostra sanità e la ricerca». Turismo e cultura sono settori industriali che come tali devono essere considerati, ma «a livello infrastrutturale non possiamo più essere attendisti, a partire dal tracciato della E55 per il trasporto su gomma, alle vie di collegamento (via Emilia Bis), alla metropolitana di superficie o al potenziamento dei collegamenti ferroviari più deboli da Bologna per la costa, così come all’approfondimento dei fondali del porto di Ravenna per il traffico marittimo delle merci. Della migliore gestione e razionalizzazione delle piattaforme logistiche, in proiezione futura all’intermodalità, su cui tante risorse si sono impiegate. Il territorio e il sistema economico della Romagna non possono, inoltre, fare a meno di un moderno sistema aeroportuale». Al seguente link il documento completo http://www.legacoopromagna.it/il-documento-programmatico-di-legacoopromagna/ MARCHE Credito, “Le cooperative puntano verso i minibond” Le cooperative sono pronte a sperimentare nuove forme di credito come l’emissione dei minibond. Nelle Marche sono 7 le cooperative su 407 in tutta Italia, con un valore di produ- Territori Imprese Sondaggio Territori 10 zione di oltre 50 milioni di euro, potenzialmente interessate ad accedere al mercato dei capitali di debito e fra queste la Moncaro di Montecarotto (An) che si è già attivata verso questa opportunità. E’ emerso il 9 maggio nel convegno “Le cooperative e il credito: verso la ripresa possibile”, organizzato da Legacoop Marche ad Ancona.“Come cooperazione, abbiamo necessità di avere strumenti legati alla specifica natura giuridica delle nostre imprese – ha detto Gianfranco Alleruzzo, presidente di Legacoop Marche -, che possano integrarsi con quelli del sistema bancario dove le nostre imprese sono quelle che creano meno problemi per sofferenze. Come organizzazione, siamo a fianco delle coop aderenti nel necessario processo di miglioramento dell’organizzazione e di crescita aziendale per ottenere ancora più fiducia del credito. Quello di oggi è solo una prima iniziativa di un percorso di sostegno in questo campo”. Fabio Grossetti, responsabile Area economica e finanziaria di Legacoop Marche, ha presentato un’analisi dei bilanci delle 1.866 cooperative iscritte alle Camere di Commercio al 2012 che, nel complesso, registrano un valore della produzione di 2,74 miliardi di euro, il 74,5% espresso da cooperative aderenti alle Centrali. Mauro Gori, direttore del Dipartimento economia e finanza di Legacoop, tracciando un’analisi dell’economia nazionale e internazionale, ha sottolineato che “il movimento cooperativo ha necessità di creare nuove strategie per l’accesso al credito e per ridurre la dipendenza dal sistema bancario”. Fra le azioni possibili, è stato ribadito, quella dell’emissione dei minibond. “La nostra è un’operazione finalizzata al processo di sviluppo della nostra impresa – ha spiegato Doriano Marchetti, presidente Moncaro – che prevede un’emissione pari a 5 milioni di euro in cinque anni”. Aldo Soldi, direttore generale di Coopfond, ha spiegato che il fondo mutualistico cooperativo punta, in particolare, a stare a fianco delle imprese “orientate allo sviluppo dell’internazionalizzazione e delle reti d’impresa” oltre ad investire nelle nuove aziende create da donne, giovani e professionisti. A fianco delle cooperative, c’è anche Confidicoop Marche, come ha ricordato il presidente Graziano Mariani, che ha deliberato, nel 2013, 7 milioni di garanzie per il sistema a fronte di oltre 14 milioni di finanziamenti deliberati dalle banche. Alle coop è arrivato l’invito di Luciano Goffi, presidente Abi Marche, “a fronte di un credito più seletPrimo piano ACI tivo”, di lavorare sempre più sull’organizzazione e sulla pianificazione e sulla gestione di controllo. MARCHE Agrinsieme: “Un PSR al passo con i tempi” Un Piano di sviluppo rurale al passo con i tempi condiviso dal mondo degli agricoltori, con procedure semplici, e di facile applicazione. E’ questo il messaggio che Agrinsieme Marche, il soggetto che riunisce Cia Marche, Confragricoltura, Copagri e le realtà di settore delle Centrali cooperative Agrital Agci, Fedagri Confcooperative e Legacoop Marche Agroalimentare, ha lanciato nel corso dell’incontro che si è svolto oggi ad Ancona, nell’Auditorium della Fiera, alla presenza del coordinatore nazionale di Agrinsieme, Mario Guidi. L’iniziativa si è tenuta a pochi giorni dalla pesante alluvione che ha colpito in particolare il territorio provinciale del capoluogo regionale, con conseguenze gravissime per l’agricoltura. Un evento per il quale sono arrivate le richieste di Agrinsieme Marche. Innanzitutto l’immediata dichiarazione dello Stato di calamità per dirottare le fondamentali risorse economiche in grado di sostenere gli agricoltori e, più in generale, l’intera comunità profondamente ferita. In questo senso è necessario applicare pienamente la misura 126 per mettere mano agli investimenti economici.Agrinsieme Marche ha ribadito quanto sia rilevante la manutenzione della campagna, la tutela del territorio in grado di prevenire disastri come quello che si è verificato sabato. A chi punta il dito su una presunta pervasività delle colture, si ricorda come la legge sulla “condizionalità” obbliga gli agricoltori a rispettare certi parametri.All’incontro è intervenuto Simone Cecchettini, responsabile regionale di Legacoop Marche Agroalimentare, per parlare del credito per le imprese cooperative agricole. Per quanto riguarda le proposte per il nuovo Piano di sviluppo rurale regionale,Agrinsieme Marche chiede la “tempestiva attivazione del “Tavolo Verde” dove poter approfondire le scelte da intraprendere nella definizione del Psr Marche 2014-2020”. Si tratta di ribadire la “centralità dello sviluppo dell’impresa agricola, singola e associata, come volano per il Legacoop Settori rilancio dello sviluppo economico” e il sostegno per favorire lo sviluppo a forme aggregate di impresa, la sussidiarietà delle politiche di inclusione sociale”. Per il nuovo Psr, si sottolinea la necessità di una sburocratizzazione con norme chiare e facilmente applicabili. Nel Piano precedente c’erano 50 norme che non facevano altro che appesantire il documento con conseguenze negative. In un periodo di crisi la Regione deve attivarsi per facilitare l’accesso al credito. In quest’ambito deve essere data all’imprenditore la possibilità di scegliere tra contributo in conto capitale e conto interessi, in quanto il solo contributo in conto capitale nel precedente Psr non ha fornito risultati soddisfacenti. Bisogna favorire l’aggregazioni di imprese “essenziali per affrontare la sfida economica e commerciale del futuro” e “preservare una particolare attenzione ai giovani imprenditori under 40 perché il ricambio generazionale è essenziale per la sopravvivenza dell’agricoltura nelle Marche”. GENERAZIONI LAZIO Giornata conclusiva del progetto Inform@zione Si è svolto il 10 maggio l’evento conclusivo del progetto Inform@zione di Italia Orienta a Roma. L’iniziativa, partita lo scorso 14 febbraio 2014, ha visto la partecipazione di circa 150 studenti delle terze e delle quarte classi del Liceo Scientifico “Vito Volterra” di Ciampino in un percorso di orientamento basato su metodi innovativi. Il progetto ha coinvolto – oltre agli esperti ed ai rappresentanti di Italia Orienta – CNA, RENA, Coldiretti e la Lega delle Cooperative, rappresentata in questa occasione dall’Esecutivo dei giovani cooperatori di Generazioni Lazio. Attraverso lezioni frontali di gruppo, i cooperatori hanno avuto modo di descrivere sia che cos’è una cooperativa dal punto di vista giu- Territori Imprese Sondaggio Territori 11 ridico ed organizzativo, sia di portare reali esempi concreti, descrivendo la propria cooperativa e mettendosi a disposizione per eventuali chiarimenti o richieste. Durante gli incontri, è stato presentato anche il bando di Legacoop INNOVA in COOP, che prevedeva per le dieci migliori idee imprenditoriali presentate un voucher per trasformarle in vere imprese cooperative (la call si è chiusa lo scorso 31 marzo). L’evento del 10 maggio è iniziato con il saluto della professoressa Ezia Palmierili, dirigente scolastico del “Vito Volterra”, che si è complimentata con gli studenti per la loro partecipazione e coinvolgimento nel progetto. Successivamente, è intervenuto il presidente di Italia Orienta Mariano Berriolla che, oltre a ringraziare tutti i rappresentanti degli enti coinvolti e i giovani partecipanti, ha descritto il carettere innovativo del progetto Inform@zione. L’incontro si è concluso con una rappresentazione teatrale di quattro studenti, che hanno raccontato aspettative e sogni per la propria vita professionale. FOSSALTA Al Future Lab storie non ordinarie di cooperazione sociale Il 10 maggio al Fossalta Future Lab di Fossalta di Portogruaro (l’11 maggio al Salone del libro di Torino e il 16 maggio a Fano) è giunto Michele Gianni che ha pubblicato pochi mesi fa il romanzo “Il piombo e l’orologio”. Nella rocambolesca ricerca di questo testo, viene coinvolta la ricchissima umanità della cooperativa sociale di tipo B “Il cavaturaccioli” che irrompe nella vicenda con i suoi particolarissimi personaggi. L’evento si inserisce all’interno del Fossalta Future Lab, festival dedicato alla cultura, alla letteratura, al web e ai giovani svotosi il 10 e 11 maggio nel Veneto orientale. L’iniziativa è stata organizzata dal Comune e dalla Biblioteca comunale di Fossalta di Portogruaro in collaborazione con le associazioni locali, la serata del 10 maggio ha visto in prima fila l’associazione culturale Porto dei Benandanti. Ed è stato proprio il presidente dei Benandanti, Roberto Ferrari, a presentare il libro e dialogare con l’autore. Da vent’anni attivo nella cooperazione sociale di tipo B di Pesaro e dintorni, ma anche scrittore e autore teatrale, Michele Gianni ha pubPrimo piano ACI blicato pochi mesi fa il romanzo “Il piombo e l’orologio”. Apparentemente la trama si riconduce ad un filone classico, molto ripreso anche dal cinema, di questi anni: la ricerca di un libro scomparso, in questo caso il primo libro al mondo stampato in arabo con caratteri tipografici, che risulta prodotto a Fano (Pu) nel 1514, esattamente 500 anni fa. Ma, nella rocambolesca ricerca di questo testo, viene coinvolta la ricchissima umanità della cooperativa sociale di tipo B “Il cavaturaccioli” che irrompe nella vicenda con i suoi particolarissimi personaggi: il presidente della cooperativa, angustiato da un nuovo membro del consiglio di amministrazione, messo lì da una finanziaria di partecipazione, che interviene su ogni decisione; Mina, la segretaria affetta da mutismo elettivo che parla con i clienti e i lavoratori, ma non con il presidente della cooperativa; Francesco, ex tossico ricaduto nella dipendenza dai farmaci “stabilizzatori dell’umore”; Cenerentolo, ergastolano in semilibertà la cui vita è scandita dal “trattamento” definito per lui dal magistrato di sorveglianza; Chouaibi, truffatore maghrebino in lotta per non farsi togliere i figli dal tribunale dei minori. La trama si snoda dei giorni di Carnevale tra Damasco, Roma e la provincia marchigiana (Fano, Urbino, il Montefeltro, il supercarcere di Fossombrone) e non lesina colpi di scena: contro un nemico potente e misterioso la lotta appare improba, ma la giovane ricercatrice Manuela ha dalla sua gli straordinari suoi alleati della cooperativa sociale “Il cavaturaccioli”. Con “Il piombo e l’orologio”, la cooperazione sociale di tipo B, con la sua grande ricchezza e con le sue contraddizioni entra così prepotentemente nella letteratura. Edito dalle edizioni “Nuove Catarsi” di Urbino, il libro inaugura la collana “Dalla pagina alla scena”. Per chi non lo trovasse in libreria, il libro può essere ordinato via mail a [email protected]. primo grado di Bologna e provincia. Si tratta di un concorso di ricerca, promosso da Legacoop Bologna e dal Centro di Documentazione sulla Cooperazione e l’Economia Sociale, che finora ha coinvolto 14 istituti, 16 insegnanti e oltre 300 studenti. Coopyright Junior si svolge grazie ai contributi della Camera di Commercio di Bologna e della Fondazione del Monte e alla collaborazione di: Istituto Storico Parri Emilia-Romagna, Voli Group, Coop Adriatica e Librerie.coop e alla Coop Sociale La Baracca, la cooperativa che gestisce il teatro Testoni che oggi ha ospitato i ragazzi delle sei classi in concorso per le premiazioni. Hanno partecipato a Coopyright Junior 20132014 le classi: 3°E della scuola media Farini di Bologna, la 2°D Rodari dell’istituto RodariJussi di San Lazzaro di Savena, la 3°A dell’Istituto Salvo D’Acquisto di Bologna, la 3°F della scuola media Volta di Bologna, la 3°A e 3°B della scuola media Saffi di Bologna, la 3°C della scuola media di San Giorgio di Piano. Ai ragazzi è stato chiesto di presentare una ricerca storico/sociale sul pensiero e sulle pratiche della solidarietà economica e cooperativa del territorio bolognese. Tutte le ricerche presentate hanno rispettato i requisiti richiesti dal concorso, la giuria ha deciso pertanto di assegnare a tutte le classi il premio di partecipazione di 500 euro. Il primo premio di mille euro è andato alla 3°F della scuola media Volta di Bologna che ha presentato una ricerca sulla vicenda storica della cooperativa edificatrice Ansaloni; il secondo premio di 500 euro è andato alla 3°E della scuola media Farini di Bologna per la riflessione in termini storici e comparativi sulla legislazione in materia di disabilità anche nel confronto tra l’Italia e altre nazioni. In tutto sono stati assegnati premi per BOLOGNA Alla scoperta della cooperazione con Coopyright Junior Con una cerimonia-spettacolo, in occasione delle premiazioni, si è conclusa la terza edizione del concorso Coopyright Junior, riservato agli studenti delle scuole secondarie di Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Territori 12 complessivi 4.500 euro. I fondi saranno consegnati agli istituti per l’acquisto di materiale didattico. I promotori del concorso hanno deciso di assegnare anche un riconoscimento individuale, sotto forma di buono per l’acquisto di libri alle Librerie.coop, ai ragazzi e agli insegnanti che si sono cimentati nel concorso. Coopyright Junior, è un progetto che ha l’obiettivo di avvicinare i giovanissimi ai valori della cooperazione, e intende diffondere i valori e la cultura cooperativa tra le nuove generazioni. La settimana scorsa si è conclusa la settima edizione della versione Senior di Coopyright (riservata ai ragazzi delle scuole superiori) con una cerimonia di premiazione alla quale hanno partecipato oltre 130 studenti di sei classi. Coopyright Junior è parte del progetto regionale Bellacoopia Info su: www.coopyright.it/junior. Primo piano ACI AGRIGENTO Legacoop incontra Banca Prossima Giovedì 22 maggio alle ore 11.00, presso la sede della Camera di Commercio di Agrigento in Via Atenea, 317, Legacoop Agrigento ha organizzato un incontro con Banca Prossima che vedrà la partecipazione della dott.ssa Alessandra Di Forti (Referente Territoriale Sicilia), del dott.Giuseppe Navetta (Direzione Commerciale Nazionale) di Banca Prossima, Banca del Gruppo Intesa Sanpaolo dedicata esclusivamente al mondo delle cooperative, del dott. Carmelo Greco (Referente Area Credito e Finanza) di Legacoop Agrigento e del Presidente della Camera di Commercio dott. Vittorio Messina (Presidente Reg.le di Confesercenti). Legacoop Settori L’incontro è stato promosso per informare sul modello innovativo di RATING e su tutti gli strumenti finanziari che Banca Prossima ha sviluppato in maniera specifica per il mondo delle cooperative. Si parlerà anche del delicato tema dell’accoglienza immigrati: con soluzioni finanziarie e risposte concrete per tutte le cooperative/comunità che oggi con grande difficoltà operano in questo settore. Territori Imprese Sondaggio Imprese >> Cia-Conad 13 CIA-CONAD >> Coop Adriatica Crescono fatturato e vendite, nel 2014 investimenti per 100 milioni >> Boorea Nel 2014 Commercianti Indipendenti Associati investirà più di 100 milioni di euro, come parte di un piano di sviluppo che già l’anno scorso ha comportato immobilizzazioni per 53 milioni. È uno dei dati che emergono dal bilancio della cooperativa che verrà presentato all’assemblea dei soci, in programma il 15 maggio a Forlì. Nel 2013 le vendite al dettaglio sono state di circa 1,3 miliardi di euro (+4% in valori assoluti), mentre il fatturato ha raggiunto i 918 milioni (+5%). Cresce anche l’occupazione. Fra dipendenti dei negozi, cooperativa e società collegate gli occupati sono circa 5.600 (300 in più dell’anno prima). Il patrimonio netto ha raggiunto i 560 milioni, mentre i costi operativi sono stati pari al 2,09% del fatturato. Commercianti Indipendenti Associati è la cooperativa di dettaglianti del sistema Conad che opera in Romagna, Marche, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. In queste regioni associa 206 negozi che ogni anno battono 60 milioni di scontrini. Giovedì 15 maggio all’assemblea di bilancio, svoltasi presso la Fiera di Forlì, insieme al presidente Maurizio Pelliconi e agli amministratori delegati Vladimiro Cecchini e Luca Panzavolta sono intervenuti l’assessore regionale al Commercio e Turismo Maurizio Melucci e il nuovo presidente di Legacoop Nazionale, Mauro Lusetti. >> Gruppo Granterre-Parmareggio >> Unipol >> Dugoni >> Coop Costruzioni >> Pesceazzurro >> Car Server >> Industria Plastica Toscana >> Altri Colori >> Coopselios >> Piadina Loriana Prezzi bassi sempre, cresce il prodotto a marchio Conad La crisi dei consumi che prosegue ormai da 7 anni ha provocato un effetto importante sulle scelte dei consumatori e, di conseguenza, sui prezzi. Si assiste a un fenomeno nuovo di “deflazione” del paniere della spesa e Commercianti Indipendenti Associati sta adeguando le proprie strategie. Già nel 2013 Conad ha messo in campo l’attività “Bassi&Fissi”, sul prodotto a marchio, che proseguirà per tutto il 2014 coinvolgendo ancora un maggior numero di prodotti e l’ortofrutta. In aggiunta Commercianti Indipendenti Associati ha diminuito e continuerà ad abbassare i prezzi di oltre 1000 prodotti di marca, evidenziandoli sullo scaffale dei punti vendita. Da notare che il 35% dei prodotti venduti dalla cooperativa Primo piano ACI Legacoop Settori ai soci è a marchio Conad, uno dei valori più alti in Italia nel settore della grande distribuzione. Le novità di rete e logistica Le principali aperture degli ultimi mesi riguardano l’Iper di Treviso, i superstore di Porcia e Forlì, il City “Sapori&Dintorni” del Foro Annonario di Cesena ed il Conad City “ Spesa Facile” di Rovigo, un format sperimentale che dice addio alle promozioni per puntare su prezzi il più possibile bassi tutti i giorni dell’anno. A fine anno è previsto il Conad di Brisighella, con il trasferimento del negozio esistente in uno spazio di 800 metri quadri. Il nuovo magazzino dei freschi di Forlì, da poco inaugurato, è il fulcro di una strategia logistica chiamata “Agorà” che consente di approvvigionare tutti i giorni i negozi della rete con i prodotti freschi, migliorando di conseguenza la qualità percepita dai clienti. Il progetto ha comportato una decina di nuove assunzioni. Carburanti Dalla loro apertura i distributori Conad di Faenza, Cesena e Azzano Decimo hanno fatto risparmiare quasi 11 milioni di euro agli automobilisti. Lo sconto medio praticato dai distributori Conad, rispetto al dato medio del mercato nazionale, è di circa 9 centesimi al litro sul gasolio e di 10 centesimi sulla benzina. A questi va sommato l’ulteriore sconto di 2 centesimi al litro per chi paga i rifornimenti con la Carta Insieme più-Conad card e il risparmio indiretto derivante dal calmieramento prezzi che produce l’apertura di un distributore Conad sul mercato locale. Scuola e sociale Nel 2013 la raccolta punti per la scuola di Conad ha fruttato agli istituti del territorio di Commercianti Indipendenti Associati quasi mezzo milione di euro sotto forma di attrezzature didattiche, come lavagne multimediali, computer e proiettori. L’iniziativa è ripartita il 7 aprile scorso, con la prospettiva di coinvolgere più di 700 scuole primarie e di primo grado. Nel 2013 è proseguita anche la collaborazione con lo IOR-IRST nonché il sostegno allo sport ed alle attività sociali e culturali del proprio territorio. Investiti nell’anno complessivamente 492mila euro. Conad Card Commercianti Indipendenti Associati gestisce il sistema nazionale delle carte di pagamento Conad. Quelle attive nel territorio di CIA-Conad sono 122mila. Con esse i clienti hanno effettuato operazioni per più di 360 milioni di euro. Territori Imprese Sondaggio Imprese 14 COOP ADRIATICA Bilancio solido nonostante le difficoltà dei consumi Coop Adriatica chiude il 2013 con un bilancio solido in un contesto di grande difficoltà dei consumi: utile d’esercizio pari a di 32,8 milioni di euro (+6,2 milioni sul 2012), patrimonio netto di 942,9 milioni di euro (+33,6 milioni sul 2012). Le vendite pari a 2,079 miliardi di euro, segnano rispetto al 2012 una lieve flessione (-0,6%). Nonostante questo contesto grazie a una buona gestione e all’impegno dei lavoratori, ai quali sarà corrisposto un salario variabile complessivamente pari a 6 milioni di euro, il Bilancio 2013 di Coop Adriatica consentirà anche di erogare il Ristorno ai suoi soci. I risultati economici, sociali e ambientali saranno discussi e votati da oggi al 5 giugno in 92 assemblee separate nei territori in cui opera Coop Adriatica, oltre l’Emilia Romagna, il Veneto, le Marche e l’Abruzzo. Anche gli oltre 274 mila soci Coop della Romagna sono chiamati a partecipare agli incontri sul Bilancio (in allegato il calendario delle assemblee) anche per votare il rinnovo degli organi sociali: del Consiglio di amministrazione e della Commissione etica; nel corso delle assemblee i soci voteranno anche i delegati che parteciperanno, il 14 giugno, all’assemblea generale di Cesenatico (Fc). Difesa del potere d’acquisto “Abbiamo chiuso in positivo, e senza mai venire meno ai nostri impegni anche in campo sociale, un anno molto duro per i consumi e il lavoro – spiega il presidente di Coop Adriatica Adriano Turrini – “E ora, è tempo di cambiamenti radicali: dobbiamo offrire più convenienza e dare nuove risposte ai nuovi bisogni delle famiglie. È proprio questa la missione di una cooperativa di consumatori”. L’impegno di Coop Adriatica per la difesa del potere d’acquisto è stato apprezzato dalla base sociale (+3,9% rispetto al 2012), che con più di 47 mila adesioni arriva a contare 1.258.452 soci. Hanno confermato la loro fiducia nella Cooperativa anche i soci prestatori, che hanno raggiunto quota 248.771 (oltre 9 mila libretti aperti in più, rispetto al 2012). Le iniziative per la convenienza hanno trasferito ai soci ben 175,6 milioni di euro di benefici (+5,5 milioni sul 2012) così suddivisi: Primo piano ACI 158,4 dalle promozioni; 11,8 dalla raccolta punti; 0,6 milioni dalla rivalutazione delle quote sociali e 4,8 dal Ristorno, in crescita sul 2012 (pari allo 0,30% sulla spesa effettuata nel 2013 dai soci). Coop Adriatica ha investito risorse per offrire maggiore convenienza sugli articoli di uso quotidiano scelti dai soci, intensificando le promozioni soprattutto sul prodotto a marchio. Sono proseguite le promozioni solidali, con sconti del 10% per le persone più colpite dalla crisi: lavoratori in difficoltà, famiglie con bambini piccoli e gli studenti universitari.Tali promozioni, di cui hanno usufruito quasi 23.000 soci, hanno trasferito benefici per circa 2.163.000 di euro nel 2013. Estensione della mutualità:servizi innovativi a prezzi calmierati Coop Adriatica consolida e estende la mutualità nei settori che più incidono sui bilanci delle famiglie, dai parafarmaci, alla telefonia, ai carburanti. Nel 2013, il punto Coop Salute è stato aperto in altri 2 supermercati, a Bologna e Ancona: salgono così a 23 le parafarmacie, con un fatturato che segna un +27% sul 2012. Coop Voce ha registrato un incremento del numero degli utenti del 17,7%; molto apprezzato anche il servizio che consente l’acquisto di testi scolastici nei che ha consentito ai soci di risparmiare 1,9 milioni di euro. Nel 2013, inoltre, Coop Adriatica ha garantito servizi innovativi a prezzi calmierati aprendo 2 distributori di carburanti Enercoop, a Castel Maggiore (Bo) e a San Benedetto del Tronto (Ap), e sostenendo l’inaugurazione di 2 studi della cooperativa di dentisti I.denticoop a Bologna e Imola (Bo), con tariffe vantaggiose per i soci di Coop Adriatica. Occupazione, sviluppo, impegno per l’ambiente Coop Adriatica ha garantito maggiore stabilità ai suoi lavoratori, in uno dei momenti più difficili per l’occupazione. I contratti a tempo indeterminato sono saliti al 95,5%, su un organico che conta 8.979 dipendenti. Nel 2013, inoltre, sono state gettate le basi per la definizione del nuovo welfare aziendale, diventato realtà quest’anno, che garantisce vantaggi ai dipendenti e strumenti di conciliazione tra vita lavorativa e privata. Sul fronte dello sviluppo la Cooperativa nel 2013 ha investito 49,6 milioni di euro, per incrementare e riqualificare la rete di vendita. Infatti l’apertura di un nuovo negozio a Bologna, e del Legacoop Settori primo ristorante De Gusto all’ipercoop Esp di Ravenna, si aggiungono alle 4 ristrutturazioni: Bologna Corticella, Ravenna Aquileia, Forlì Curiel, e Venezia Piazzale Roma. La Cooperativa ha coniugato sviluppo e impegno ambientale: sono diventati 112 i negozi dotati di illuminazione ad alta efficienza. In totale, le azioni di contenimento dei consumi energetici e l’impiego di energie da fonte rinnovabile nel 2013 hanno permesso di ridurre l’impatto ambientale in misura pari a 25.400 tonnellate di anidride carbonica, equivalenti alla piantumazione di circa 32 mila alberi. Gli obiettivi per il 2014: più servizi e attenzione ai territori Coop Adriatica ha in corso un importante processo di riposizionamento che la porterà ad essere ancora più efficiente, per rispondere meglio alle esigenze dei suoi soci, aumentando l’attenzione nei confronti delle comunità e dei territori in cui è presente.Allo studio anche un ulteriore ampliamento della mutualità nel settore dei servizi socio-assistenziali. Dall’inizio dell’anno sono stati aperti 2 nuovi supermercati, a Marghera e Urbino, e si sono conclusi il recupero della storica struttura del Mercato di Mezzo a Bologna e la ristrutturazione del punto vendita di Ancona Montagnola. Da giugno sarà effettiva la fusione con Coop Veneto, votata dai soci nelle assemblee di novembre e dicembre 2013: a far parte di Coop Adriatica saranno 17 nuovi negozi, 190 lavoratori e quasi 22 mila soci. GRUPPO GRANTERRE-PARMAREGGIO Bilancio, 2013 un anno di ulteriore rafforzamento Sono stati presentati il 15 maggio all’Assemblea dei Soci presso l’Istituto L. Spallanzani di Castelfranco Emilia – scelto come sede dell’iniziativa per ribadire l’impegno del Gruppo a sostegno dell’istruzione e dei giovani, e per valorizzare le professioni legate all’agroalimentare - il bilancio di esercizio e il bilancio consolidato 2013 del Gruppo Granterre-Parmareggio, leader e specialista nel mercato del Parmigiano Reggiano. Un bilancio che, grazie ai risultati conseguiti, consente di definire il 2013 un anno di ulteriore rafforzamento: crescono i volumi, i fatturati e l’utile Territori Imprese Sondaggio Imprese 15 netto. E questa crescita, che prosegue da diversi anni nonostante un contesto tutt’altro che facile, permette di riconoscere ai soci circa 2 milioni di euro di dividendi e di ristorno sui conferimenti, aggiuntivi rispetto ai valori di mercato già liquidati in corso d’anno. In occasione dell’Assemblea è stato poi approvato il rinnovo della Governance del Gruppo, in una logica di ulteriore consolidamento: Ivano Chezzi sarà il nuovo Presidente di Granterre e di Parmareggio, e verrà affiancato da Adolfo Maurizio Filippini, nel ruolo di Vicepresidente Granterre, e da Ivan Chiari, quale Vicepresidente Parmareggio. Confermato nel ruolo di Amministratore Delegato delle due società Giuliano Carletti. I risultati della gestione 2013 del Gruppo Granterre-Parmareggio Questi i dati principali dell’esercizio 2013: il fatturato consolidato del Gruppo supera i 276 milioni di euro, in crescita di oltre 8 milioni sul 2012, nonostante la riduzione dei prezzi medi di vendita ed il progressivo abbandono della vendita di formaggio in forme intere. Crescono del 6,8% a volume i formaggi confezionati, che segnano un fatturato di circa 178 milioni di euro; ottimi risultati anche per il burro, il cui fatturato si attesta a circa 40 milioni di euro, con una crescita sul 2012 del 29%, pari a 9 milioni di euro. La strategia commerciale si è ancora una volta focalizzata sul prodotto confezionato a marchio Parmareggio. In particolare è proseguito lo sviluppo del Parmareggio 30 mesi, del Parmareggio Snack, dei nuovi prodotti a base di Parmigiano Reggiano (i Formaggini Parmareggio, le Fettine Parmareggio, lo Spalmabile Parmareggio, il Filoncino Parmareggio) e del Burro Parmareggio. I risultati raggiunti sono stati straordinari: il fatturato dei prodotti a marchio “Parmareggio” ha raggiunto i 116 milioni di euro; la crescita a valore rispetto all’anno precedente è stata di oltre 16 milioni di euro, pari ad un +16,7%, e a volume addirittura del 30,5% grazie anche al raddoppio del fatturato del Burro Parmareggio. Andamenti che acquistano ancora maggior valore se si considera che vengono dopo anni di costante crescita a doppia cifra: negli ultimi quattro anni, inPrimo piano ACI fatti, il fatturato del marchio Parmareggio è raddoppiato. Da sottolineare che, tra le 100 principali aziende di marca operanti nel Largo Consumo Confezionato, Parmareggio è stata quella che ha registrato nel 2013 la crescita percentuale più elevata (fonte ACNielsenTrade*Mis AT29dic2013). Questi risultati sono stati resi possibili anche dai forti investimenti in marketing: circa 5,6 milioni di euro destinati in particolare alla comunicazione televisiva e alla raccolta punti “Regali da Intenditori”. Il fatturato export, realizzato in circa 47 Paesi, si è attestato a circa 40 milioni di euro, di cui la metà a marchio Parmareggio (+12,5%), portando la propria incidenza sul fatturato complessivo al 14,4%. La crescita dei volumi venduti e l’aumento del conferimento dei caseifici soci, ritornati alle normali condizioni di operatività dopo i noti eventi sismici del 2012, hanno generato un aumento del formaggio in stagionatura e, di conseguenza, dell’indebitamento finanziario netto a 106 milioni di euro, rispetto ai 95 milioni di fine 2012. Prosegue la crescita del patrimonio netto del Gruppo, che passa da 80 a circa 83 milioni di euro. Da sottolineare, in un anno caratterizzato da grandi tensioni sull’occupazione, la stabilità degli organici del Gruppo, che ammontano a circa 300 unità. L’utile netto consolidato è cresciuto di circa 500 mila euro raggiungendo i 6 milioni di euro, dopo aver spesato imposte per circa 2,7 milioni di euro. Questi risultati positivi hanno consentito all’Assemblea dei Soci di destinare ai soci circa 2 milioni di euro di dividendi e di ristorno sui conferimenti, aggiuntivi rispetto ai valori di mercato già liquidati in corso d’anno. E’ proseguito anche nel 2013 l’impegno del Gruppo nel sostegno di iniziative sportive, culturali e di solidarietà nei territori di Modena e Reggio Emilia dove hanno sede i due stabilimenti di proprietà. In particolare, Parmareggio ha sponsorizzato la maglia del libero di Pallavolo Modena, ha partecipato al pool di sponsor a sostegno di Pallacanestro Reggiana, supporta l’Associazione Ridere per Vivere Onlus ed il Gruppo CEIS-Centro di Solidarietà. Legacoop Settori BOOREA Dinamismo e concretezza; Luca Bosi nuovo presidente Il 2014 è iniziato per Boorea con importanti cambiamenti. Oltre alla nomina di un nuovo presidente, il trentottenne Luca Bosi, che è succeduto a Ildo Cigarini, la compagine sociale della cooperativa si è allargata a 46 unità, acquisendo 4 nuovi associati: Istituto Cervi, Quadir, Gvc e cooperativa La Lumaca. L’Istituto Cervi, vera e propria eccellenza del territorio emiliano,sarà un punto di riferimento per l’impegno di Boorea sui temi della memoria e dei valori cooperativi. L’organizzazione non governativa Gvc, presente da oltre 40 anni con progetti di solidarietà in tutti i continenti, permetterà un consolidamento e una ulteriore qualificazione delle attività di Boorea nella cooperazione internazionale, con potenziali ricadute positive anche sulla internazionalizzazione delle imprese cooperative reggiane e non solo. Quadir, la società di formazione manageriale del mondo cooperativo, arricchirà ulteriormente l’offerta di servizi alle imprese e alle istituzioni di Boorea. Inoltre anche altre cooperative stanno valutando la possibilità di associarsi a Boorea. In merito ai numeri del bilancio chiuso al 31 dicembre 2013, va detto che l’esercizio da poco concluso è stato segnato per Boorea da operazioni straordinarie di “solidarietà intercooperativa”, come il conferimento di oltre 5,4 milioni di euro di patrimonio alla società Retecoop nell’ambito del piano di salvaguardia del prestito sociale di imprese cooperative in difficoltà. All’accantonamento prudenziale fatto in merito a questa operazione è dovuta la perdita di 844.000 euro con la quale si chiude il conto economico 2013 di Boorea. “Benché l’attivo di Boorea – dichiara il presidente Luca Bosi – sia investito in gran parte in un settore da anni in sofferenza come Territori Imprese Sondaggio Imprese 16 quello immobiliare, i conti della cooperativa, che ha sfidato la crisi continuando a effettuare rilevanti investimenti, come quello a Corte Tegge nella nuova sede di Telereggio, si confermano in equilibrio, come ampiamente certificato anche dalla relazione della società di revisione Ria Grant Thornton. Oltre alla creazione infatti di un fondo rischi di circa 1,35 milioni di euro, il patrimonio netto di Boorea esibisce una riserva legale pari a 3,8 milioni di euro e riserve statutarie per 10,3 milioni.” Nel 2014 Boorea continuerà a operare in sinergia con Legacoop e con le altre imprese associate del movimento cooperativo, favorendo le partnership con altri soggetti e istituzioni, nelle aree che le sono assegnate dallo statuto. Nella cooperazione internazionale proseguirà l’attività di supporto al progetto di sostegno alle donne cambogiane vittime di “Human trafficking”. Nell’ambito della internazionalizzazione delle imprese il focus sarà rivolto sull’Africa Australe, con una proficua collaborazione già in atto con le ambasciate di Sudafrica, Zambia e Mozambico. Per quanto riguarda il tema della promozione dei valori cooperativi il lavoro sarà concentrato, insieme a Istituto Cervi e Istoreco, su memoria e cittadinanza. Nella solidarietà sociale proseguirà il sostegno al progetto multiculturale Mus-E nelle scuole a forte presenza di bambini immigrati. L’assemblea di dell’8 maggio ha approvato all’unanimità il bilancio 2013 e nominato i sindaci revisori nelle persone del dott. Nicola Vezzani, dott. Lucio Ferretti prof. Paolo Di Toma.” UNIPOL Nasce Unipol Ideas, il programma di accelerazione per start up con un team di esperti di innovazione sociale e sviluppo d’impresa a disposizione, selezionato e coordinato con il supporto di Make a Cube. Al termine del percorso sarà garantita un’attività di accompagnamento per i successivi 4 mesi e la possibilità di entrare nell’Albo fornitori del Gruppo. I team più promettenti riceveranno un ulteriore finanziamento da Unipol per continuare a crescere. All’evento saranno presenti Pierluigi Stefanini, Presidente del Gruppo Unipol e Renzo Avesani, Direttore Area Risk Management e Ricerca e Sviluppo, che illustreranno le motivazioni che hanno portato Unipol ad investire in questo percorso e le opportunità che verranno offerte. Olivier Bremer, Fondatore e Country Manager Italia e Germania di Blablacar e Massimo Memmola, CEO di MediaHospital, racconteranno il loro percorso di innovatori. L’evento sarà anche l’occasione per raccontare culturability – fare insieme in cooperativa, il bando promosso nel 2013 da Fondazione Unipolis al quale hanno partecipato più di 800 team da tutta Italia e da cui sono nate a gennaio 15 startup attive in ambito culturale e creativo. Silvia Avesani di Progetto QUID, una delle 15 startup vincitrici, porterà la sua esperienza, mentre Paola Dubini, Direttore del corso di laurea in Economia per le Arti, la Cultura e la Comunicazione dell’Università Bocconi, farà il punto sulla situazione delle imprese culturali in Italia. In chiusura il dibattito tra Carlo Cimbri, AD del Gruppo Unipol e Stefano Firpo, Capo della Segreteria tecnica del Ministro dello Sviluppo Economico. L’evento sarà moderato da Debora Rosciani, conduttrice di Radio24. Al termine dell’incontro è previsto un aperitivo di networking e la performance musicale di Matteo Bennici. Lunedì 19 maggio, dalle 17:00 alle 20:00 (CEST) presso spazio Superstudio di Milano (via Tortona 27), evento di presentazione di “Unipol Ideas: l’incubatore d’impresa per l’innovazione sociale del Gruppo Unipol”. Un bando per la selezione di 10 startup che accederanno ad un programma di accelerazione di 2 mesi, a Bologna, in uno spazio appositamente allestito per accoglierle, Primo piano ACI Legacoop Settori DUGONI Delegazione brasiliana in “Missione Italia” Nel giorni dal 2 al 6 maggio 2014 Dugoni ha ospitato una delegazione brasiliana in missione in Italia. Dugoni, realtà già nota all’Amministrazione Brasiliana da quando nel 2011 ha costituito una società di diritto brasiliano nel territorio di Criciuma, è stata individuata quale partner sul territorio italiano per assistere la delegazione nel percorso di conoscenza del territorio. La visita si è articolata in più azioni di approfondimento dei settori industriali del facility management (ospedali, energia, edilizia, rifiuti, cimiteri, turismo, agroalimentare, informatica), in cui Dugoni ha potuto presentare alcune delle eccellenze italiane da esportare in Brasile, grazie ad una una rete di imprese che Dugoni ha creato mettendo in condivisione il sapere di oltre 40 anni di impresa. La visita ha visto il primo giorno la presenza di tutta la delegazione, con a capo il Sindaco della città Sig. Màrcio Bùrigo, nel gruppo esponenti di matrice politica, imprenditori, dirigenti universitari, dirigenti dei settori sanitario e welfare, dirigenti del settore commercio e della locale CCIAA La delegazione suddivisa per gruppi di lavoro ha visitato alcune delle principali realtà territoriali. Supportati dallo staff tecnico di Dugoni un gruppo ha visitato l’Azienda Ospedaliera Carlo Poma che, con il suo nuovo reparto pediatria, ha reso tangibile le migliori modalità di assistenza sanitaria pediatrica italiana. Un altro gruppo si è spostato sul territorio per conoscere alcuni degli impianti di trattamento ed estrazione di inerti, per l’approvvi- Territori Imprese Sondaggio Imprese 17 gionamento di materia prima e per il recupero di cicli produttivi in edilizia. La delegazione ha poi approfondito con interesse il tema dell’igiene urbana e della raccolta differenziata, secondo il modello attuato dal Comune di San Benedetto Po, che Dugoni, nella sua esperienza ventennale, ritiene il più equilibrato fra utente e necessità ambientali. Il secondo giorno di visita è stato riservato agli incontri tecnici di approfondimento con l’Assessore allo sviluppo economico Sig. Jader Jacò Westrup ed i Direttori delle Associazioni imprenditoriali della Regione di Santa Catarina. Particolare rilievo ha avuto la collaborazione scientifica con l’Azienda Ospedaliera “Carlo Poma” (partner storico di Dugoni), capeggiata dalla Dott.ssa Roberta Ladisa con il proprio staff, e con COPRAT, storica cooperativa mantovana di ingegneri e architetti. La rete d’imprese coordinata da Dugoni ha visto gli imprenditori di aziende storiche Mantovane, Venete, Lombarde, Piemontesi e della Repubblica di S.Marino, dimostrare agli ospiti quanto si sta trasformando oggi in Italia il modo di fare Impresa, lavorare assieme per comunicare l’eccellenza della forza del gruppo. Nella cornice del capolavoro monastico di S. Benedetto Po, il Vice Sindaco Roberto Lasagna, ha accolto la delegazione affrontando i temi dell’enogastronomia e del turismo, eccellenze italiane riconosciute a livello mondiale. In conclusione sono nati nuovi progetti di collaborazione e di scambi fra i Paesi; grande soddisfazione per Dugoni che ha potuto ancora una volta far leva su esperienza e professionalità gettando le basi per nuove collaborazioni internazionali. COOP COSTRUZIONI Scomparso l’ex presidente Armando Aureli Coop Costruzioni dà l’addio a Armando Aureli, ex presidente della cooperativa dal 1990 al 2003, uno dei protagonisti della crescita di Coop Costruzioni e del movimento cooperativo bolognese. Aureli, 76 Primo piano ACI anni, è deceduto la notte scorsa per le conseguenze di una malattia che lo aveva colpito da tempo. “Se Coop Costruzioni è oggi una delle principali aziende del settore in Italia, lo dobbiamo anche ad Armando – dichiara il presidente di Coop Costruzioni Luigi Passuti, esprimendo, a nome di tutti i soci e dipendenti, cordoglio alla famiglia di Aureli – Per quasi cinquant’anni è stato uno dei protagonisti della cooperazione di produzione e lavoro; è stato protagonista di molte fusioni di piccole cooperative comunali di costruzioni che hanno portato alla nascita di una grande cooperativa capace di competere e dare lavoro di qualità ai propri soci. Armando Aureli ha assunto la guida di Coop Costruzioni in una fase drammatica per il settore delle costruzioni bolognesi. Insieme a Renato Martino è riuscito a mettere al riparo la nostra cooperativa dalle forti turbolenze dei mercati che in quegli anni hanno portato alla chiusura di molte grandi aziende, portando avanti un processo di crescita della cooperativa legato alla centralità del socio, alla qualità del lavoro, all’innovazione, alla soddisfazione del cliente e con forte attenzione ai grandi cambiamenti in atto nella nostra società. Con Armando scompare un grande cooperatore, per me anche un amico e maestro – conclude Passuti – Una persona che ha sempre goduto della collaborazione dei colleghi, stimato, ha sempre avuto un rapporto eccezionale con gli altri, nonostante il carattere difficile, e questo lo ha sempre riempito di soddisfazione. Sentiremo la sua mancanza, ma non dimentichiamo mai il suo esempio e questo ci resterà per sempre”. Armando Aureli ha iniziato a lavorare nella cooperazione nel 1958, subito dopo il diploma. Prima come apprendista, poi con incarichi di sempre maggiore responsabilità nella Cooperativa Edilizia di Crespellano, paese nel quale era nato. Quella cooperativa, nel corso degli anni, assorbì le cooperative di Monte San Pietro, di Zola Predosa e Savigno. Dalla serie di fusioni nacque la Cooperativa Edile Intercomunale, nella quale Aureli ebbe un ruolo da direttore generale. La CEI, nei primi anni ’80, si fuse con la Cooperativa Posatori e Selciatori di Bologna guidata da Renato Martino, con la Cooperativa Intercomunale di Casalecchio Legacoop Settori di Reno e la Cooperativa SACCE di Calderara di Reno. In quegli anni nacque la Cooperativa Costruzioni attraverso la fusione delle quattro cooperative. Aureli ne divenne presidente nel dicembre 1990 fino a giugno 2003, con incarichi operativi sia commerciali, sia nell’ambito della direzione immobiliare. In un’intervista del 2006, pubblicata in un libro uscito in occasione dei settant’anni di Coop Costruzioni, Aureli rispose a chi gli chiedeva di dare un consiglio ai nuovi soci: “Non c’è dubbio che se uno ha le capacità, anche nella Cooperativa, ha la possibilità di emergere. Il consiglio che do è quello di credere nella cooperazione, credere nel movimento cooperativo, e soprattutto di continuare a credere in un’azienda solida e sana come la nostra”. PESCEAZZURRO La catena di ristoranti solidale con Senigallia Il Pesceazzurro è a fianco di Senigallia (An). Per un mese, fino al prossimo 6 giugno, la catena di ristoranti self-service donerà 5 centesimi alla città colpita dall’alluvione per ogni cliente che ha consumato un pasto in uno dei quattro locali di Fano (Pu), Cattolica (Rn), Milano Marittima (Ra), Rimini. I fondi raccolti saranno consegnati al sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, per un’azione benefica da destinare alla comunità senigalliese sabato 7 giugno quando sarà consegnato il premio Pesceazzurro nello storico ristorante fanese. “Vogliamo essere vicini a questa meravigliosa città – dice Marco Pezzolesi, amministratore unico del Pesceazzurro –, alle famiglie e a tutti i cittadini e, nel nostro piccolo, contribuire alla grande solidarietà che Territori Imprese Sondaggio Imprese 18 da tutte le Marche e da tutta Italia sta già riscaldando il cuore dei suoi cittadini e di tutti quanti la amano, noi compresi. Siamo sicuri che Senigallia saprà rialzarsi in fretta e con ancora maggior vigore per ricostruire l’armonia della sua comunità, affrontare i prossimi fondamentali mesi estivi e per proseguire nel suo ruolo da protagonista nell’economia regionale e nazionale”. CAR SERVER La Regione sceglie il noleggio a lungo termine Spending review intelligente: in periodo di forte necessità di contenimento della spesa pubblica, la Regione Emilia-Romagna ha emesso un bando per la fornitura di auto a noleggio destinate alle Pubbliche Amministrazioni. La convenzione stipulata con Car Server permette agli Enti Locali di avvalersi di nuovi mezzi più efficienti ed ecologici, ottimizzando la gestione delle flotte. Triplice il vantaggio offerto da questa forma di mobilità innovativa: razionalizzazione dei costi, attenzione all’ambiente e semplificazione. Risparmio: innanzitutto il contenimento dei costi, grazie alla scelta di modelli più economici nel prezzo e nei costi di funzionamento. Ecologia: forte attenzione ai consumi, alle emissioni e all’ambiente, che hanno portato alla scelta di modelli con alimentazione a basso impatto, come gpl e metano. Rinnovare un parco auto vetusto a favore di mezzi di nuova generazione ha di per sé un concreto valore green oriented. Semplificazione: mobilità garantita a 360°. Il noleggio a lungo termine solleva l’Ente pubblico da ogni incombenza, evitando la necessità di ricorrere a risorse o fondi interni alle pubbliche amministrazioni. “La convenzione con la Regione si traduce anche in un miglioramento della qualità dei servizi erogati ai cittadini – spiega Giovanni Orlandini, Amministratore Delegato di Car Server – Gli Enti Locali dell’EmiliaRomagna potranno svolgere i propri compiti con maggiore sicurezza ed efficienza, razionalizzando gli investimenti e rispettando gli spazi urbani, proprio quelli in cui più spesso circolano i veicoli delle Pubbliche Amministrazioni”. Primo piano ACI Car Server, del Gruppo Ccpl, prima azienda nazionale nel noleggio a lungo termine a capitale interamente italiano, si è aggiudicata per la terza volta a partire dal 2009 il bando di Intercent-ER, l’agenzia che gestisce gli acquisti per tutte le pubbliche amministrazioni dell’Emilia Romagna. La Convenzione prevede la fornitura di 250 mezzi a noleggio a lungo termine, fra cui city car, berline, veicoli 4X4, furgoni e mezzi multifunzione per trasporto di persone o merci. Il bando comprende un’assistenza totale: Car Server si fa carico della manutenzione ordinaria e straordinaria dei veicoli – grazie ad una rete di 11.319 centri di assistenza convenzionati – del soccorso stradale e dei mezzi sostitutivi, della gestione delle pratiche amministrative, assicurative e dei bollini blu. L’importo del bando Intercent-ER ammonta a 3.429.516,00 euro e avrà durata annuale, rinnovabile per altri 12 mesi. La necessità pubblica di rinnovare il parco mezzi in circolazione attenendosi a criteri di mobilità più moderni ed efficienti trova così una risposta concreta, in un partner emiliano forte di un know-how specifico nel Fleet Management e di una presenza sul territorio da oltre 20 anni. INDUSTRIA PLASTICA TOSCANA Vent’anni di crescita e responsabilità sociale L’industria Plastica Toscana compie vent’anni. Nata nel 1994 per iniziativa di alcuni ex dipendenti di un’azienda precedente fallita, l’ormai famosa cooperativa di Scarperia rappresenta oggi una delle realtà italiane più importanti nel settore dell’imballaggio a Legacoop Settori film sottile, con prodotti come shopper da asporto, sacchi nettezza o materiale tecnico per alimenti. I risultati raggiunti dall’IPT con il bilancio 2013 hanno permesso non solo di mantenere stabile l’occupazione (l’impresa attualmente occupa 51 lavoratori, di cui 37 soci), ma anche di confermare la tendenza a un consolidamento dei volumi produttivi e a un progressivo aumento del valore della produzione. A seguito di una fase di riorganizzazione produttiva avviata nel 2006 l’azienda ha infatti raggiunto nel 2010 un fatturato di oltre 14 milioni di euro, nel 2011 di oltre 26 mln, nel 2012 di oltre 27 mln e nel 2013 di oltre 28 mln. Lo scorso anno, in particolare, è stata ulteriormente consolidata la diversificazione della produzione del biodegradabile e compostabile avviata 12 mesi prima, con grandi investimenti in innovazione impiantistica ed infrastrutturale e con la ricerca di nuovi spazi nel mercato. Il tutto nonostante le incertezze legislative in materia degli ultimi anni e il perdurare di una crisi generalizzata che ancora coinvolge tutti i settori dell’economia. Attualmente i nuovi prodotti biocompostabili IPT sono quattro: borsine per le farmacie, sacchi nettezza in roll confezionati singolarmente, sacchi ortofrutta e guanti ortofrutta. Per la realizzazione di alcuni di questi prodotti la cooperativa ha avuto bisogno di nuovi gradi di Materbì, che sono stati appositamente sviluppati in collaborazione con la Novamont, l’azienda detentrice del brevetto sul materiale. “La ragione sociale e le finalità mutualistiche che ci caratterizzano – ha voluto però sottolineare Graziano Chini, presidente dell’IPT – hanno spinto e continuano a spingere gli amministratori e i soci-dipendenti ad adoperarsi non solo per garantire continuità produttiva e occupazionale, ma anche per dare la giusta attenzione alle questioni della sicurezza sul lavoro e della salute in fabbrica, oltre che ai temi della qualità ambientale e dello sviluppo sostenibile del territorio. Da questo punto di vista, siamo orgogliosi di poter dare un contributo a progetti che abbiano una ricaduta economica e sociale per tutta la comunità”. Una delle iniziative in tal senso è rappresentata dal piano di recupero, approvato dal Comune di Scarperia, connesso al progetto di riqualificazione edilizia ambientale che Territori Imprese Sondaggio Imprese 19 l’azienda ha presentato congiuntamente alla Pianvallico spa e che ha già visto la localizzazione di attività economiche e terziarie a servizio del sistema economico locale, oltre che il parziale completamento di importanti interventi di riqualificazione anche della parte esterna del complesso industriale. “Confermiamo - ha aggiunto il presidente IPT - l’impegno e la volontà ferma a proseguire nell’attuazione, non solo formale, del nostro sistema di responsabilità sociale. Crediamo di aver contribuito a mantenere nel nostro territorio una realtà produttiva significativa. Dal sistema cooperativo abbiamo avuto sostegno e condivisione del nostro progetto, ma molto è dipeso anche dalla volontà e capacità del nostro corpo sociale, determinanti nell’affrontare le problematiche connesse anche all’attuale crisi generale. E’ davvero straordinario l’impegno che ci è richiesto per consolidare e sviluppare la nostra attività. Contiamo tuttavia di farcela, e i dati degli ultimi anni ci stanno dando ragione. Vogliamo continuare a lavorare – ha concluso Chini – per una responsabilità sociale che coinvolga non solo tutti i soci ma la comunità nel suo complesso”. ALTRI COLORI A Frosinone “Scarabocchio” nuova struttura per bambini Sabato 24 maggio a partire dalle ore 17:00 in Via Sodine, 2- la cooperativa Altri colori, aderente a Legacoop Lazio, inaugurerà “Scarabocchio”, la nuova struttura dedicata a bambini e ragazzi con una festa che prevede animazione, ludobus, musica, palloncini, zucchero filato e tanto altro. Scarabocchio è una struttura polivalente che offre in un solo luogo tutti i servizi all’avanguardia dedicati alle famiglie: Scuola dell’in- Primo piano ACI fanzia; Bottega del gioco; Attività educative; Doposcuola: Feste di compleanno per bambini e adulti; College estivi durante il periodo di chiusura delle scuole; Consulenza familiare. La struttura, aperta tutti i giorni dal lunedì al venerdì e il sabato e la domenica per le feste di compleanno, grazie ad orari flessibili e ad un programma ricco di attività, offre la possibilità di pacchetti personalizzati con un’ampia scelta di offerte, tutto in un unico posto. Le attività che la nuova struttura presenta sono studiate appositamente per soddisfare il desiderio di gioco e divertimento dei bambini e allo stesso tempo garantite in piena sicurezza una costante attenzione educativa alla crescita e all’apprendimento, alternando divertimento e didattica, sport, vita all’aria aperta e momenti di relax, in una struttura appositamente progettata, con personale esperto con anni di esperienza nei servizi all’infanzia. Scarabocchio fornisce un’alternativa inedita educativa, didattica e ricreativa ai bambini e alle famiglie, offrendo proposte all’insegna di una grande varietà di attività, all’interno delle quali i partecipanti potranno fare esperienze sociali, educative, ricreative di gruppo che difficilmente si vivono in altri ambiti quali la scuola o le convenzionali strutture per il tempo libero. La struttura, sita a Frosinone in via Sodine, 2, punta soprattutto sulla qualità delle attività offerte, grazie alla lunga esperienza nel settore della Cooperativa Sociale Altri Colori, che da anni svolge servizi per conto di Enti Pubblici e Privati e possiede la certificazione di qualità sui servizi educativi per Minori. Lombardia, Reggio Emilia/Romagna e Piacenza) terminerà con l’Assemblea Generale in programma per il prossimo 27 giugno a Castelnuovo del Garda (VR). Coopselios è una cooperativa sociale leader nei servizi alla persona, in grado di offrire a istituzioni pubbliche e privati soluzioni avanzate ai bisogni socio-assistenziali, sanitari ed educativi. Costituitasi a Reggio Emilia nel 1984, offre i propri servizi a oltre 7.000 persone in 7 regioni italiane e conta 2888 dipendenti di cui il 76% soci. In Veneto, Coopselios occupa 265 addetti e gestisce 8 strutture tra cui 5 Residenze per anziani, 1 nido aziendale, 1 asilo nido e 1 Centro Socio - Riabilitativo per Disabili. Da segnalare, il Centro Servizi per anziani “I Tigli” di Meolo (VE) inaugurato nel dicembre 2012, il Centro servizi Valgrande a Sant’Urbano (PD) e il nido/scuola aziendale Brave Garden a Breganze (Vicenza); quest’ultimo inaugurato nel 2010, e riservato ai dipendenti del gruppo Diesel, si contraddistingue per il progetto pedagogico altamente innovativo. Coopselios si pone anche in Veneto come valido riferimento nel sostegno dei bisogni delle famiglie, prendendosi quotidianamente cura delle persone anziane, dei disabili e dell’infanzia. La ricerca di un miglioramento qualitativo costante e percorsi di innovazione continua rappresentano le linee guida dell’attività della cooperativa e si declinano attraverso politiche di ascolto e orientamento al cliente. Coopselios punta al radicamento con il territorio con cui si sono instaurate numerose partnership promosse con diversi attori, pubblici e privati, contribuendo così alla diffusione dell’utilità sociale e del welfare. COOPSELIOS PIADINA LORIANA Assemblea dei soci; bilancio e piano strategico 2014/2018 Festeggiati i 40 anni del marchio Venerdì 16 maggio 2014 alle ore 18.30 presso l’Ostello Amolara, Località Capitello 11, ad Adria (RO), si terrà l’Assemblea territoriale Veneto e Trentino Alto Adige dei soci Coopselios per discutere e deliberare su alcuni argomenti importanti, tra cui il Bilancio consuntivo 2013 e il Piano Strategico 2014/2018 della cooperativa. Il ciclo di Assemblee territoriali dei soci (Lazio, Veneto/Trentino Alto Adige, Liguria/Toscana, Quattordici milioni di pezzi sfornati ogni anno, quindici milioni di euro di volumi e 50 lavoratori impiegati: sono i numeri dello stabilimento forlivese della Piadina Loriana, marchio che compie proprio in questi giorni 40 anni. L’anniversario è stato celebrato sabato 10 maggio a Casa Artusi dalla cooperativa produttrice Deco Industrie con un convegno rivolto agli addetti ai lavori. A fare gli onori di casa il presidente Gior- Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Imprese 20 dano Graziani, l’Amministratore Delegato, Giorgio Dal Prato e il direttore dello stabilimento Loriana di Forlì, Paolo Emilio Schiavetti. Sono intervenuti anche l’Amministratore Delegato di CIA-Conad, Luca Panzavolta, il Presidente di Legacoop Romagna, Giancarlo Ciaroni e la Responsabile della Scuola di Cucina di Casa Artusi, Carla Brigliadori. Ha aperto i lavori il saluto del Sindaco di Forlimpopoli, Paolo Zoffoli. Piadina Loriana nacque a Forlì per iniziativa della signora Loriana Cereali e di suo marito Eolo Ancarani. Furono i due coniugi a fondare la prima attività di produzione locale della piadina romagnola, che all’inizio veniva venduta solo nei mercati rionali. Oggi Piadina Loriana è un vero e proprio brand internazionale venduto in tutte le insegne della grande distribuzione in Italia e in diversi mercati esteri. Dal 2000 il marchio è entrato a far parte del gruppo Deco Indu- Primo piano ACI strie, che ha dotato lo stabilimento di via Fleming di tre linee di produzione modernissime, dove le piadine vengono sfornate 24 ore su 24. «Abbiamo uno staff specializzato nel controllo e qualità del prodotto e un moderno laboratorio di ricerca e sviluppo», conferma Paolo Emilio Schiavetti, responsabile dell’impianto produttivo. Lo stabilimento forlivese è uno dei tre “pilastri” della produzione di Deco Industrie in Romagna, che a Bagnacavallo produce detersivi e a San Michele di Ravenna dolciumi Legacoop Settori e biscotti. Su 350 dipendenti totali, stagionali compresi, i soci sono 180. Pur in una situazione di calo dei consumi, Deco Industrie è cresciuta anche nel 2013, visto che il fatturato è passato da 112,4 a quasi 120 milioni di euro. «Nel settore dei beni di largo consumo - spiega l’AD, Giorgio Dal Prato - il calo è stato del 4% ma noi siamo riusciti a andare controtendenza. Abbiamo prodotto quasi 130 milioni di confezioni nel 2013; sono quasi 400mila atti di acquisto al giorno, ovvero 400mila consumatori che ogni giorno acquistano un prodotto Deco. Noi produciamo per 33 diverse etichette. Ci sono i nostri marchi storici Scala, Pineta e piadina Loriana, ma anche grandi aziende come Kraft. I nostri migliori clienti sono le marche commerciali, Coop e Conad in primis, ma anche tutte le altre catene della grande distribuzione italiana». Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 21 OSSERVATORIO SWG Europee: italiani pronti a scommettere su Renzi L’appuntamento del 25 maggio si avvicina e, tensioni elettorali a parte, in Italia il clima sta migliorando. C’è meno rabbia, si crede di più alle riforme e l’attuale Premier potrebbe essere il reale vincitore di questa tornata elettorale Nel Paese si fa strada un ritrovato sentimento di fiducia. Forse ancora cauto, ma in questa nuova fase, i cittadini sembrano progressivamente meno arrabbiati nei confronti di questa Italia incapace di ripartire. Oltre la metà dell’opinione pubblica nazionale è persuasa del fatto che in Italia, per cambiare veramente le cose, potrebbero bastare delle valide riforme. Un ventata di ottimismo attribuibile in buona misura al nuovo Governo e al suo leader Matteo Renzi, che per il 44% del Paese sarà il vero vincitore delle prossime elezioni europee. Questo il clima che si respira oggi in Italia secondo l’Osservatorio SWG. Appena un anno fa la scelta tra riforme e rivoluzione come possibili strade per dare una decisiva svolta al Paese era piuttosto ardua. I cittadini apparivano arrabbiati, sfiduciati e non troppo convinti che attuare delle riforme potesse servire realmente a qualcosa. Nell’arco di un anno, tra l’inizio e la fine del 2012, la voglia di rivoluzione è passata dal 33 al 46% per rimanere stabile su un trend che era, per certi versi, allar- Primo piano ACI Legacoop Settori mante: quasi un cittadino su due vedeva come possibile soluzione un cambiamento brusco e di forte impatto. Ma dal dicembre del 2013 la situazione, il clima e la fiducia stanno progressivamente migliorando e l’ultimo dato rilevato dall’Osservatorio SWG a maggio rivela un atteggiamento nettamente più positivo che non ha ancora raggiunto i livelli pre crisi, ma che si avvicina molto con il 52% dei cittadini persuasi che l’attuazione di buone riforme possa finalmente risollevare il Paese dalla drammatica situazione in cui è piombato e da cui fa fatica ad uscire. In questa aria di ritrovata fiducia, il nuovo Premier ha un ruolo da protagonista. Il mostrarsi così diverso, attivo e risolutivo ha donato quel giusto slancio di ottimismo. Da qui la convinzione del 44% dell’opinione pubblica nazionale che in queste prossime elezioni europee il vero vincitore sarà proprio Matteo Renzi. Sembrano avere invece molte meno chance Grillo e Berlusconi, nonostante la loro imponente presenza mediatica, arma fondamentale in periodo elettorale. Per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle, è un contenuto 12% di cittadini a pensare infatti che il leader potrà trionfare in questa tornata elettorale. Va leggermente peggio a Silvio Berlusconi. L’ex Premier risulta il potenziale trionfatore delle elezioni europee per appena l’11% della popolazione. Diversi fattori giocano a suo sfavore in questo difficile momento della sua storia politica. Da una parte la Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 22 condanna da scontare con il lavoro ai servizi sociali e dall’altra vari fatti che hanno coinvolto degli esponenti di partito, tra cui la recente vicenda che vede come protagonista l’ex Ministro Scajola. In questo quadro, emerge un dato importante: per il 22% dell’opinione pubblica nazionale nessuno trionferà realmente in questa tornata elettorale. E questa sensazione non mette in discussione l’importanza delle elezioni europee anche se possono sembrare, a primo acchito, più distanti dalla realtà quotidiana. Il 32% dei cittadini dà a queste votazioni un’effettiva importanza e riconosce il valore e il ruolo che possono assumere i deputati europei eletti in rappresentanza dei singoli partiti e dell’Italia chiamati a discutere e a decidere su tematiche e politiche di respiro europeo che incidono pesantemente anche sul futuro del Paese. NOTA INFORMATIVA: Dati Archivio SWG. Data di esecuzione: 5 – 7 maggio 2014. Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione rappresentativo nazionale di 1000 soggetti maggiorenni. Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio
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