Diverse abilità, didattica e valutazione

ITAS Vincenzo Luparia
Piano dell’offerta formativa
Diverse abilità, didattica e valutazione
Per tradizione l’Istituto pone riguardo alle diverse abilità di apprendimento . Per gli alunni in
difficoltà sono previste due tipologie di personalizzazione del percorso formativo, attraverso un
PEI (Piano Educativo Individualizzato), o PDP (Piano Didattico Individualizzato).
In tal modo si vuole favorire un corretto apprendimento, tenendo conto delle differenti abilità di
ciascuno, anche attraverso il supporto tra operatori della scuola e servizi sanitari e sociali, in
collaborazione con i familiari.Così facendo si tenderà a meglio valorizzare la dimensione dell'apprendimento, in un percorso
che, opportunamente strutturato sulla base dei singoli casi, permetta di meglio evidenziare ed
applicare finalità e obiettivi didattici, itinerari di lavoro, metodologie di verifica, tempi, modalità di
coinvolgimento della famiglia.
Il PEI o PDP prevede due itinerari di apprendimento:
1) il percorso facilitato o semplificato
2) il percorso differenziato
Nel primo caso lo studente partecipa alle normali attività didattiche e deve rispondere
all’ottenimento degli obiettivi minimi validi per tutta la classe. Al termine del quinquennio, partecipa
all’esame di stato sostenendo la prova ministeriale o ad essa equiparata. Il titolo ottenuto è lo
stesso degli alunni normodotati.
Nel secondo caso, invece, l’alunno partecipa alle attività didattiche con un percorso diversificato
che lo accompagna nel raggiungimento di obiettivi specifici le sue reali capacità e abilità, talvolta
approfondendo aree disciplinari piuttosto che le materie di studio. Al termine del quinquennio
l’alunno ottiene un attestato di frequenza.
Per gli alunni con DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) si realizza il PEP (Piano Educativo
Personalizzato) –o PDP con il quale vengono indicati, anche sulla base di specifiche cartelle
cliniche, i casi di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia. Allo scopo gli studenti che hanno
debitamente presentato, consegnandola in segreteria, la diagnosi di DSA vengono riconosciuti gli
appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica. Va da sé che lo scopo
ultimo delle iniziative è il successo formativo dell’alunno adeguandolo all’acquisizione degli obiettivi
offerti l’intero gruppo classe.
Si ricorda che per gli alunni DSA non è previsto alcun insegnante di sostegno.
I Bisogni Educativi Speciali (BES)
Già si è rilevata l’attenzione delle istituzioni scolastiche alle diverse difficoltà di apprendimento.
La prospettiva dell’integrazione e dell’inclusione ha, del resto, come fondamento, il riconoscimento
e la valorizzazione delle differenze, con particolare attenzione al superamento degli ostacoli
all’apprendimento stesso e alla partecipazione, tali da determinare esclusione e/o disagio nel
percorso scolastico e formativo.
La normativa vigente in Italia relativa all’Inclusione stimola, non a caso, le Istituzioni Scolastiche ad
attuare una lettura dei bisogni degli studenti più ampia di quella legata alla presenza di una mera
certificazione. Ciò comporta particolari attenzioni non soltanto alle disabilità vere e proprie (per le
quali viene affiancato un insegnante di sostegno), ma anche ai Disturbi Specifici di Apprendimento
e ad altre forme di svantaggio e disagio (che, per legge, non richiedono una specifica figura di
insegnante). Tale lettura dei bisogni dovrà, passo dopo passo, diventare sempre più mirata, anche
grazie a forme sempre più qualificate di collaborazione con i Servizi Sociali, Sanitari e con le reti di
Scuole.
Il superamento della lettura dei bisogni comprovati da specifiche certificazioni sanitarie di disabilità
(dovuta ai cambiamenti manifestatisi in questi anni nella popolazione scolastica) impone, pertanto,
forme più ampie, globali e contestuali di analisi della problematica.
Le leggi vigenti hanno, conseguentemente, l’obiettivo di portare le scuole, in autonomia e
professionalità, ad una progettazione pedagogica e didattica globale, che attivi fino in fondo le
risorse umane e materiali normalmente presenti.
In quest’ottica si è così introdotto il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES) fondato su una
visione globale della persona con riferimenti al modello della classificazione internazionale
dell’International Classification of Functioning, disability and health – ICF- [per utilizzare la
definizione scelta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2002) ].
In tale prospettiva la disabilità non riguarda meramente il singolo che ne è colpito ma, nel
complesso, tutta la comunità e le istituzioni.
Il nostro Istituto si è prontamente attivato per far proprio questo approccio integrato con il quale
assumere un’ottica culturale di lettura dei bisogni, con particolare attenzione ai fattori di disagio
sociale, ambientale, economico, linguistico, ecc., in evidente correlazione con lo stato di salute
dell’individuo. Ne è derivato, così, più consapevolmente, un approccio mirato a comprendere
come ogni studente, nel corso del proprio curricolo formativo, possa essere portatore di limitazioni
e bisogni specifici (talvolta temporanei) tali da necessitare di un modello flessibile, integrato e
passibile di revisioni o adeguamenti.
Sono state, a tal fine, recepite, anche a livello procedurale, le norme previste dalla vigente
normativa (in particolare quanto richiesto dalla Legge 170/2010 e dalle Circ. Min. del 27/12/2012,
6/3/2013 e 22.11.2013
Ne è così derivato Il Piano Didattico Personalizzato, vero e proprio documento di riferimento che
oramai fa parte delle “abilità professionali specifiche” dei nostri docenti.
In questo modo si è voluto concretamente realizzare un più ampio e personalizzato percorso per
coloro che, in condizioni di disagio e/o disabilità, necessitassero di supporti non strettamente legati
all’assegnazione di risorse unicamente affidate ad un meccanismo di corrispondenza tra risposta
educativa e certificazione medica.
Così facendo si è –crediamo- meglio realizzato un percorso capace di personalizzare – con
risposate adeguate- i differenti bisogni dei nostri alunni, anche sulla base di osservazioni da parte
del gruppo docente che, anche in assenza di certificazioni, per casi circostanziati e precisi,
possano proporre alla famiglia, un Piano Didattico Personalizzato, qualora esso sia ritenuto
necessario dal Consiglio di Classe.