NOTE ESPLICATIVE: (tratte dai precedenti modelli di PEI in uso nell’I.C, Bassa Atesina) 0) Indicare la scuola che ha segnalato l’alunno ai servizi competenti, o la famiglia nel caso in cui la segnalazione sia partita da quest’ultima 1) Indicare gli enti presso i quali si sono svolti interventi di supporto o di riabilitazione pregressi o contemporanei al percorso scolastico (logopedia, terapie varie, progetti scolastici o attività extrascolastiche) 2) STRUMENTI e TECNICHE COMPENSATIVI (l’alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consentono di compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo) i. ii. iii. iv. v. vi. vii. viii. ix. x. xi. xii. xiii. xiv. xv. xvi. xvii. xviii. xix. xx. Tempi aggiuntivi Uso della calcolatrice uso del vocabolario integrazione o parziale sostituzione delle verifiche scritte con verifiche orali risorse audio (sintesi vocale, registrazioni, libri digitali, audiolibri..) tabella dei mesi, tabella dell'alfabeto e dei vari caratteri tavola pitagorica tabelle delle misure, tabelle delle formule aritmetiche e geometriche verifiche calibrate in volume schemi per la grammatica cartine geografiche e storiche tabelle per ricordare, schemi, sintesi e mappe concettuali di ogni tipo per facilitare il recupero delle informazioni computer con programmi di videoscrittura con correttore ortografico e/o sintesi vocale registrazioni o riepiloghi ad alta voce immagini, disegni dizionari di lingua straniera digitali testo scolastico con allegato CD rom in caso di dettature di più pagine: fotocopie o registrazione software didattici specifici (per la scrittura, per costruire mappe concettuali…) nelle verifiche viene data copia dattiloscritta e/o il testo viene letto alla classe altro_______ xxi. b. AUSILI (strumenti) i. Fotocopie adattate/semplificate, testi semplificati o ridotti ii. Strumenti informatici (computer, libro digitale, programmi didattici specifici) iii. Calcolatrice iv. Testi con immagini v. Schede didattiche vi. Tavola pitagorica e tabelle di calcolo vii. Registratore viii. Materiali multimediali (video, power point…) ix. altro_______ c. MISURE DISPENSATIVE (All’alunno con DSA è garantito l’essere dispensato da alcune prestazioni non essenziali ai fini dei concetti da apprendere) i. ii. iii. iv. v. vi. vii. viii. ix. x. xi. xii. xiii. xiv. xv. xvi. xvii. lettura ad alta voce in classe rispetto dei tempi standard effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati scrittura alla lavagna copiare dalla lavagna scrittura (veloce) sotto dettatura scrittura in corsivo scrittura di appunti durante le lezioni lettura di consegne studio mnemonico delle tabelline, delle coniugazioni verbali, di formule, tabelle, definizioni, poesie dispensa dallo studio delle lingue straniere in forma scritta, a causa delle difficoltà rappresentate dalla differenza tra scrittura e pronuncia interrogazioni non programmate e concordate con l'alunno assegnazione di tutti i compiti a cassa ( assegnazione ridotta) lettura di testi molto lunghi rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti uso del vocabolario cartaceo altro_____ 3) per esempio: attività di recupero individualizzate, attività di consolidamento e/o di potenziamento, attività di laboratorio, attività di classi aperte (per piccoli gruppi), attività curriculari all’esterno dell’ambiente scolastico, attività di carattere culturale, formativo, socializzante, altro 4) OBIETTIVI P.D.P L’alunno/a segue gli obiettivi minimi delle programmazioni disciplinari dei docenti curricolari pertanto si può scrivere " si rimanda agli obiettivi minimi della disciplina ", senza elencarli.Altresì, si possono elencare quegli obiettivi su cui si intende lavorare nello specifico per potenziare alcune capacità/abilità dell’allievo. Per ciascuna materia o ambito di studio vanno individuate le abilità e le conoscenze fondamentali (obiettivi minimi) chel’allievo deve acquisire, affinché sia mantenuta la validità effettiva del corso di studi ma al contempoassicurando un volume di lavoro compatibile con le specifiche modalità di funzionamento di unallievo con DSA o con BES. P.E.I.: Se l’alunno/a segue almeno gli obiettivi minimi si può scrivere, limitatamente a quella determinata disciplina, " si rimanda agli obiettivi minimi della disciplina", senza elencarli. 5) Strategie metodologiche e didattiche per lo studio: Incentivare l’elaborazione di schemi e di mappe concettuali Valorizzare nella didattica semplificata il ricorso a codici espressivi diversi da quello scritto, utilizzando mediatori didattici quali immagini o riepiloghi ad alta voce Dividere gli obiettivi di un compito in sotto obiettivi Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio, per orientare l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari Promuovere l’apprendimento collaborativo Incoraggiare e promuovere l’autonomia nello studio (consolidando le tecniche più congrue per l’alunno: sottolineature, identificazione parole– chiave, costruzione schemi, tabelle o mappe, uso del computer e del correttore ortografico, uso di immagini, colori e di altre strategie per ricordare…) 6) VALUTAZIONE E VERIFICA Per tutte le discipline si concorda: prove scritte e orali differenziate nelle richieste e/o nei contenuti (nel caso di PEI) prove scritte comuni alla classe ma con valutazione differenziata (l.170) l'organizzazione di interrogazioni programmate la compensazione con prove orali di compiti scritti non ritenuti adeguati l'uso di mediatori didattici (strumenti compensativi) durante le interrogazioni specificare se nella valutazione delle diverse discipline l’alunno si avvarrà di strumenti compensativi, misure dispensative e tempi aggiuntivi dovrà essere esclusa la valutazione degli aspetti che costituiscono il disturbo stesso (ad esempio negli allievi disgrafici o disortografici non sarà valutata la correttezza ortografica e sintattica in tutte le materie disciplinari). Prove scritte in lingua straniera/ seconda lingua: riservare maggiore considerazione alla componente orale che a quella scritta 7) Il PDP, una volta redatto, deve essere consegnato alle famiglie, anche per consentire l’attivazione di indispensabili sinergie tra scuola, famiglia, allievo, in vista del raggiungimento di obiettivi comuni e condivisi e secondo modalità integrate, evitando fraintendimenti, dispersione di forze, contraddittorietà, improvvisazione. Nelle modalità di accordo tra i docenti e la famiglia, in particolare andranno considerati i seguenti elementi: -assegnazione dei compiti a casa e modalità su come vengono assegnati (con fotocopie, con nastri registrati, tramite l’autonoma trascrizione sul diario ...) - quantità di compiti assegnati (tenendo conto che i ragazzi con DSA sono lenti e fanno molta più fatica degli altri occorre selezionare gli aspetti fondamentali di ogni apprendimento) - scadenze con cui i compiti vengono assegnati, evitando sovrapposizioni e sovraccarichi soprattutto nel caso di interrogazioni e verifiche - modalità di esecuzione e presentazione con cui il lavoro scolastico a casa può essere realizzato (uso di strumenti informatici, presentazioni di contenuti appresi con mappe, powerpoint …) - segnalare se nello studio autonomo l’alunno è seguito dalla famiglia, da un tutor, se ricorre all’aiuto die compagni e agli strumenti compensativi 8) ACCORDO CON GLI ESERCENTI LA PODESTA’ GENITORIALE E/O CON L’ALUNNO/A Parte riservata alle scuole secondarie di secondo grado NB: le parti scritte in rosso sono indicatori utili alla compilazione tratti dai nostri precedenti modelli di PEI , non prescrittivi INDICAZIONI PER LA REDAZIONE DEL PDP ( PIANO DIDDATTICO PERSONALIZZATO ) Il documento va redatto per tutti gli alunni: • con la ex certificazione di valutazione funzionale • BES non certificati transitori: alunni di recente immigrazione, alunni con difficoltà momentanee ( per i quali il consiglio di classe non ritiene di dover chiedere l’accertamento delle difficoltà ) • BES in via di certificazione Il documento viene: • redatto da tutto il consiglio di classe • firmato da tutto il consiglio di classe e dal Dirigente Scolastico • spiegato e consegnato ai genitori dell’alunno/a • firmato per presa consegna dai genitori dell’alunno/a, per permettere l’attivazione di modalità integrate e di indispensabili sinergie tra scuola e famiglia Questo documento, pur seguendo lo stesso modello del PEI , può avere una struttura più snella e va compilato solo nelle parti di effettivo interesse rispetto al disturbo certificato o al disagio identificato ( nelle altre si può usare la dicitura “ nella norma “) INDICAZIONI PER LA REDAZIONE DELPEI (PIANO DIDDATTICO PERSONALIZZATO ) Il documento va redatto per tutti gli alunni : • con la certificazione di diagnosi funzionale ai sensi della L. 104 Il documento viene • redatto dall’insegnante di sostegno con il contributo di tutto il consiglio di classe e dei genitori dell’alunno/a • firmato da tutto il consiglio di classe e dal Dirigente Scolastico • consegnato e firmato dai genitori dell’alunno/a
© Copyright 2024 ExpyDoc