Attestazione compatibilità paes

COMUNE DI SESTRI LEVANTE
PROVINCIA DI GENOVA
PROGETTO URBANISTICO OPERATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA IN VIA DELLA PACE NEL MONDO
RELAZIONE TECNICA ESPLICATIVA DEI CONTENUTI DI CUI ALLA DISCIPLINA PAESISTICA DI
LIVELLO PUNTUALE ALLEGATA AL PUC
Il sottoscritto Dott. Arch. Luigi Angelo Nicolini ha ricevuto incarico dalla Coop Edilizia S. Stefano
del Ponte, nella persona del suo presidente Sig. Federico Marzi, nato a Sestri Levante il 3 Agosto 1931 e
residente in Sestri Levante in Villa Cascine di Sotto civ. 16, di redigere la documentazione necessaria ad
accompagnare l’Istanza di Permesso di Costruire per PROGETTO URBANISTICO OPERATIVO DI
INIZIATIVA PRIVATA in Via della Pace nel Mondo a Sestri Levante.
A tale fine si attesta la compatibilità paesaggistica dell’intervento in conformità con le norme della
Disciplina Paesistica di livello puntuale del PUC.
1. Inquadramento Urbanistico
Normativa Paesistica
DISCIPLINA PAESISTICA DEL PUC
Zona ID MO – A2
scala 1_5000
La norma Paesistica del PUC di Sestri Levante, coordinata con la Struttura del P.T.C.P. Regionale,
individua l’area come “Insediamenti Diffusi” (CAPO VI, art.17) con Regime normativo di MODIFICABILITÀ
di tipo A (ID – MO – A2), ossia “quelle strutture del territorio caratterizzate da forti elementi di
discontinuità del tessuto edilizio con caratteri che tendono spesso ad avvicinarle alla classificazione TU.
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ID-MO-A: con gli indirizzi della sezione 1° disposizioni generali di cui all’Art.46 titolo 3° capo 2° degli atti
normativi del PTCP.
Nella Struttura del PUC gli ambiti degli ID (insediamenti diffusi) vengono puntualmente classificati a
livello di complessi edilizi distinti per caratteri di omogeneità: all’interno degli ambiti ID-MO-A2 è
riconoscibile una struttura con forti caratteri di disomogeneità derivante dalla presenza di impianti e
strutture a diversa valenza e connotazione.”
La disciplina paesistica dei TRZ (distretti di trasformazione), tenuto conto del disposto di cui al
Capo I Art.1, è contenuta nella disciplina della struttura del PUC.
Capo 1 Art 1
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Con le presenti norme, che costituiscono approfondimento delle indicazione contenute nel PTCP
della Regione Liguria, viene definita la disciplina ambientale di ogni organismo territoriale
individuato dal P.U.C..
L’obiettivo è il corretto inserimento nel contesto ambientale degli interventi sull’esistente e quelli
di nuova edificazione, da attuarsi mediante il rispetto dei caratteri naturali e insediativi.
Ciò comporta la rinuncia verso sperimentazioni architettoniche ed urbanistiche, che
genererebbero soluzioni atipiche nei confronti delle tipologie edilizie presenti e dei sistemi
insediati della tradizione locale.
Vengono definiti i criteri per intervenire, anche modificandolo, sul tessuto edilizio, nonché la
gamma dei materiali utilizzabili, onde attuare corretti interventi siano essi di manutenzione, di
restauro o ristrutturazione.
La coerenza dei progetti alle seguenti norme costituisce condizione imprescindibile per
l’ammissibilità degli interventi in tutto il territorio comunale.
Nello specifico, subordinatamente a quanto consentito dalla normativa di zona, è prescritta
l’osservanza di quanto di seguito riportato:
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Gli infissi, le persiane, i serramenti esterni devono essere preferibilmente in legno e di foggia
tradizionale. È ammesso l’alluminio verniciato. È vietato il metallo anodizzato.
Devono essere conservati e riproposti i materiali tradizionali locali delle coperture, delle
strutture, dei rivestimenti e delle pavimentazioni (ardesia, pietra locale, ciottoli, legnami, paglia,
scandole, ciappe, abbadini, coppi, tegole, ecc.), avendo essi un ruolo determinante nella
definizione del caratteristico aspetto paesistico che si intende proteggere e valorizzare.
…
In tutto il territorio comunale è vietata la collocazione delle utenze in facciata. Deroghe in tal
senso sono consentite solo ed esclusivamente per motivata impossibilità a collocare gli impianti
all’interno dell’edificio. Conseguentemente dovranno essere utilizzati i retri e/o fronti secondari,
scegliendo la localizzazione di minor impatto.
…
La realizzazione di nuove costruzioni, specialmente in siti collinari, richiede appositi accorgimenti
per garantire un inserimento ambientale accettabile. Si ritiene importante che le autorimesse ed
i magazzini siano interrati per attenuarne la percezione paesistica e che siano ricavati nella
proiezione del fabbricato fuori terra con accesso laterale, per consentire la formazione di
un’idonea cornice verde intorno agli edifici con masse arboree, evitando anche piazzali sul lato
valle per la manovra di autoveicoli.
Rimarcando ulteriormente quanto già sottolinea la normativa di PTCP, la realizzazione di opere
per il miglioramento dell’accessibilità a nuclei isolati o ad edifici nuovi e/o esistenti, nonché la
realizzazione di parcheggi deve tenere conto delle caratteristiche orografiche, morfologiche,
vegetazionali dell’intorno e delle tipologie insediative presenti. Tali caratteristiche non devono di
norma essere alterate dai nuovi interventi che devono essere armoniosamente inseriti
nell’insieme. In particolare, per i nuovi accessi, i tracciati viari devono avere la massima
aderenza planoaltimetrica alla morfologia del terreno, seguendo le curve di livello, riducendo al
minimo gli sbancamenti ed i rilevati, rispettando la vegetazione esistente e le colture (orti,
vigne, uliveti, ecc.). Con particolare riferimento alle zone collinari con gravi rischi di impatto
ambientale la realizzazione di parcheggi e di relativi spazi di manovra deve prevedere
sbancamenti ridotti, seguire le curve di livello e mimetizzare l’intervento con murature in pietra
a secco e zone verdi soprastanti per ricostituire continuità con l’intorno. Qualora tali
infrastrutture non fossero eseguibili nel rispetto delle caratteristiche ambientali del luogo, si
deve pervenire alla scelta di una diversa idonea localizzazione, nell’ambito di una progettazione
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paesistica che tenga conto di un’area estesa.
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Le linee elettriche e telefoniche devono essere preferibilmente collocate lontano dai crinali e, ove
possibile, interrate. Gli impianti dismessi devono essere demoliti e rimossi, ripristinando le
condizioni geomorfologiche e vegetazionali originarie.
Nella progettazione delle reti elettriche e’ raccomandata l’osservanza delle indicazioni e tipologie
di cui al manuale «Guida alla progettazione delle reti di distribuzione per un corretto inserimento
nell’ambiente circostante», a cura di ENEL S.p.A., Distretto della Liguria, 1996. Nelle aree
soggette a vincolo ambientale, quando non sia possibile l’interramento totale o almeno parziale
della rete elettrica, per motivi tecnologici ed economici, e’ richiesto l’uso del cavo precordato e di
pali metallici trattati con colorazioni mimetiche.
…
Progettazioni in difformità dalle presenti norme della Disciplina Paesistica, dovranno essere
espressamente autorizzate dalla Commissione Edilizia Integrata, sulla base di un’esauriente ed
appropriata documentazione consistente nella redazione di uno studio d’inserimento ambientale
con relazione dettagliata sullo stato del sito prima dell’intervento.
Struttura del PUC
STRUTTURA DEL PUC
Zona TRZ8
scala 1_5000
Il distretto TRZ 8 è suddiviso in due settori A e B attuabili ciascuno mediante P.U.O. esteso
all’intero settore.
Il settore relativo al presente progetto è il Settore A.
L’edificazione dovrà essere collocata nelle aree lungo Via della Pace nel Mondo mentre le aree
lungo Via Fascie ed in prossimità della rotonda dovranno essere lasciate libere da costruzioni.
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Prestazioni particolari e disciplina paesistica del P.T.C.P.
L’edificazione dovrà svilupparsi parallelamente alla viabilità carrabile di collegamento tra Sestri e
Riva, in posizione tale da consentire la realizzazione di una fitta barriera verde di alberi di alto
fusto lungo il rilevato ferroviario e la collocazione degli spazi a standard in prossimità della
strada.
L’organizzazione volumetrica dovrà ricondursi agli assetti limitrofi in modo da creare continuità
con gli stessi.
Gli edifici, richiamati i tipi edilizi di cui alle tabelle, potranno discostarsi da questi sotto l’aspetto
compositivo ciò motivando mediante specifico Studio Organico d’Insieme la cui redazione è
altresì richiesta dal relativo assetto insediativo di cui al P.T.C.P. regionale.
In ogni caso dovranno essere privilegiate forme semplici contraddistinte da elementi regolari con
copertura a falde.
Per gli stessi fabbricati dovranno essere impiegati infissi in legno o alluminio di colore bianco e
verde vagone per le persiane.
Le gronde ed i pluviali dovranno essere in rame, mentre il manto di copertura in tegole
marsigliesi o ardesia.
La facciata dovrà essere in arenino con coloritura nella gamma delle terre.
La realizzazione di logge e balconi è consentita a condizione che impegni il fronte secondo uno
schema compositivo organico, evitando asimmetrie non corrette.
Per le pavimentazioni esterne è prescritto l’uso di pietra locale.
Le aree verdi, sia private che sia pubbliche, dovranno essere accuratamente progettate con
apposita scelta di specie vegetali adatte al contesto di riferimento.
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2. PROGETTO URBANISTICO OPERATIVO - SETTORE A - TRZ 8
Il progetto prevede la realizzazione di tre nuovi edifici residenziali, per un totale di 23 unità
abitative e uno spazio pubblico destinato ad orti sociali.
L’intervento ben si adegua ai caratteri del contesto rispettandone altezze, materiali e finiture.
Nell’impiego dei materiali si intendono proporre quelli della tradizione costruttiva locale avendo essi un
ruolo determinante nella definizione dell’impronta “ligure” che si intende proporre.
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Nello specifico in conformità a quanto previsto al Capo 1 art.1 della Disciplina Paesistica del PUC:
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le finestre e portefinestre saranno in alluminio (o legno) laccato bianco con vetro camera e taglio
termico;
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le persiane avranno ante alla genovese in alluminio (o legno);
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saranno proposti materiali tradizionali. Le coperture saranno in marsigliesi, la pavimentazioni esterne
in pietra locale, le piane ed i mezzanini in ardesia o pietra grigia;
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l’autorimessa e le cantine saranno interrate, al fine di garantire un inserimento ambientale accettabile
e avranno accesso laterale, per consentire la formazione di un’idonea cornice verde intorno ai tre
edifici;
In conformità alle prestazioni particolari e alla disciplina paesistica del P.T.C.P. come indicate
nella Struttura del PUC:
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L’edificazione si svilupperà parallelamente a Via della Pace nel Mondo, in posizione baricentrica
rispetto al lotto d’intervento in modo tale da mantenere una distacco sia dalla strada che dalla linea
ferroviaria;
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Lungo il rilevato ferroviario sarà realizzata una barriera di alberi di alto fusto;
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I tre edifici avranno forma rettangolare con tetto a due falde in marsigliesi;
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Canali di gronda, lattoneria e pluviali saranno in rame;
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Le facciate avranno finitura in arenino con marcapiano a sottolineare le geometrie principali dei
prospetti e tinteggiature comprese nella gamma delle terre da concordarsi con l’Amministrazione;
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La composizione dei balconi e delle logge seguiranno uno schema compositivo organico, evitando
asimmetrie.
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Lo schema d’assetto dell’art. 31.12 della Struttura del PUC con la localizzazione degli edifici e delle
opere di opere di urbanizzazione sarà in parte modificato. I tre edifici residenziali invece di costituire
un unico blocco saranno distanziati fra di loro di 10 m. Gli edifici si discosteranno dai tipi edilizi
indicati nel PUC sotto l’aspetto compositivo come motivato da specifico Studio Organico d’Insieme.
La superficie di 1500 mq prevista per la realizzazione di un parcheggio pubblico sarà adibita ad orti
urbani pubblici con spazi per attività di socializzazione.
Sestri Levante, 29/10/2013
Arch. Luigi Angelo Nicolini
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