P.O.F. - Istituto Orsoline di S. Carlo

Istituto Orsoline di San Carlo
Liceo Linguistico
VIA S. GIUSEPPE, 60 - SARONNO VA
P.O.F.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Revisione del luglio 2014
Delibera del Collegio dei Docenti settembre 2014
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INDICE GENERALE POF
1. ASPETTI GENERALI
1.1 L’OPERA DI S. ANGELA MERICI E LA NASCITA DELL’ISTITUTO
1.2 RISORSE E STRUTTURE DELL’ISTITUTO SCOLASTICO ORSOLINE DI S. CARLO
1.3 DALLA SPERIMENTAZIONE ALLA RIFORMA DEGLI ORDINAMENTI
1.4 PIANO ORARIO SETTIMANALE
1.5 PROFILO IN USCITA
2. SCELTE EDUCATIVE E CULTURALI
2.1 INTRODUZIONE ALLA MISSION
2.2 PRINCIPI ETICO-PEDAGOGICI CHE ISPIRANO LA MISSION
2.3 LA MISSION DELL’ISTITUTO
3. AUTONOMIA ORGANIZZATIVA E DIDATTICA
3.1 MAPPA DEI SERVIZI
3.2 SERVIZIO CENTRALE: ATTIVITÀ EDUCATIVA E DIDATTICA
3.3 LE LINEE GUIDA DELL’INCLUSIONE: DSA - BES
3.4 REGOLAMENTI E DELIBERE DEL COLLEGIO DOCENTI
4. VALUTAZIONE
3
PETTI GENERALI
1. ASPETTI GENERALI
1. ASPETTI GENERALI
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L’OPERA DI S. ANGELA MERICI
E LA NASCITA DELL’ISTITUTO
La Congregazione delle suore Orsoline di S. Carlo riconosce come fondatrice
Sant’Angela Merici, che istituisce a Brescia il 25 novembre 1535 la Compagnia
di S. Orsola.
Angela Merici, nata a Desenzano sul Garda il 21 marzo 1474, vive una
prolungata esperienza spirituale ed apostolica che la porta a comprendere di
essere chiamata ad una vita di totale dedizione a Dio e ai fratelli, attraverso la
formazione umana e cristiana, soprattutto della donna.
La Compagnia di Sant’Orsola si diffonde assai presto al di fuori di quella città
e in particolare a Milano, dove S. Carlo Borromeo la introduce nella Chiesa
ambrosiana.
L’opera delle Orsoline si svolge da questo momento in due ambiti: la catechesi
parrocchiale e la scuola, fino alla soppressione napoleonica.
Nel 1844 Suor Maria Maddalena Barioli ridà vita all’Istituto, che da allora ha
sede in via Lanzone a Milano.
Riprende l’attività educativa che era stata interrotta.
Con l’avvento dell’obbligo scolastico e l’istituzione delle scuole statali, l’opera
educativa delle Orsoline di S. Carlo ha mantenuto la propria identità,
garantendo un servizio pubblico.
L’Istituto attualmente opera in più realtà scolastiche in Italia e in America
Latina, con la collaborazione di laici che ne condividono gli ideali, conserva
invariato lo spirito delle origini, che le Orsoline di S. Carlo si impegnano a far
vivere oggi, attente alle esigenze delle persone e ai segni dei tempi, secondo
l’invito di S. Angela.
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La fondazione dell’Istituto a Saronno è richiesta nel 1909 da un esponente
dell’Autorità saronnese e dal Superiore del locale Collegio Arcivescovile, i
quali desideravano la sezione femminile della Scuola Tecnica Commerciale
pareggiata.
Nel 1911 hanno inizio la Scuola Elementare e l’Asilo Infantile.
Nel 1939 è concesso il riconoscimento legale alla Scuola Media, iniziata nel
1935.
Nel 1944 viene concesso il riconoscimento legale dell’Istituto Magistrale che,
iniziato nel 1937 e ratificato nel 1946, diventa corso di studi quinquennale ad
indirizzo socio-pedagogico nel 1985.
Nel 1966 è aperta la Scuola Magistrale triennale, che è subito molto
frequentata. È convenzionata con il Ministero P.I. nel 1969; viene annessa la
Scuola Materna, prima privata, poi parrocchiale (Sacra Famiglia) ed ora
comunale. Nel 1988 la Scuola Magistrale triennale è stata gradualmente
sostituita dalla Scuola Magistrale Quinquennale Progetto Egeria.
Nel 1975 è aperto il Liceo Linguistico.
Dall’anno scolastico 1995-96 l’Istituto Magistrale è stato innovato e trasformato
in un Liceo polivalente a tre indirizzi: socio-psico-pedagogico, scientificolinguistico, scientifico-economico (D.M. 10.03.1995).
Dall’anno 2004, l’Istituto ha ottenuto la Certificazione di Qualità ISO 9001 : 2000,
“Progettazione ed erogazione di servizi di istruzione e formazione per la
scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado”. La Certificazione è
stata poi adeguata alla nuova norma ISO 9001:2008 con Verifica di mantenimento
dell’Ente Certiquality nell’aprile del 2014.
Dall’anno scolastico 2010-2011 l’Istituto attiva gli indirizzi liceali previsti dalla
Riforma degli ordinamenti (Scienze Umane con opzione Economico Sociale,
Linguistico, Scientifico con opzione delle Scienze Applicate) nel segno della
innovazione e della tradizione.
L’Istituto di Saronno è scuola fedele al carisma enunciato da S. Angela Merici
ed è caratterizzato da spirito missionario, che favorisce l’apertura a tutti i ceti
sociali attraverso l’istituzione di un apposito Fondo di Solidarietà, che, nei
limiti delle dotazioni disponibili, frutto della sensibilità e della generosità della
società civile e dei Genitori, eroga annualmente contributi e borse di Studio.
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RISORSE DELL’ISTITUTO SCOLASTICO
ORSOLINE DI S. CARLO
Risorse Interne dell’Istituto
I Licei dell’Istituto Orsoline
sono
parte integrante di un complesso scolastico verticale
che comprende
che favorisce
SCUOLA DELL’INFANZIA
(Comune di Saronno)
SCUOLA PRIMARIA
PARIFICATA PARITARIA
SCUOLA SECONDARIA I GRADO
PARITARIA
ISTITUTO PROFESSIONALE
SOCIO SANITARIO
PARITARIO
 la continuità educativa e didattica,
espressa nel curricolo verticale delle
competenze;
 il monitoraggio costante delle scelte
d’indirizzo, nella eventualità del
riorientamento curricolare.
LICEO DELLE SCIENZE UMANE
e opzione economico sociale
LICEO LINGUISTICO,
LICEO SCIENTIFICO
e opzione scienze applicate
PARITARI
Nota: a seguito dell’Accreditamento Regionale, dall’anno
2014 – 15 a completamento dell’Offerta Formativa
dell’Istituto sarà attivato un corso di Istruzione e
Formazione Professionale (IeFP) d’emanazione regionale.
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RISORSE – STRUTTURE
AULA STUDIO D’ISTITUTO
Oltre 6.000 libri: collane, enciclopedie, dizionari, atlanti, saggi, monografie e riviste di
storia, letteratura, arte, psicologia, didattica, pedagogia e filosofia, religione, scienze,
musica con aggiornamento regolare.
MEDIATECA
Audiovisivi prodotti dagli allievi delle scuole sperimentali e audiovisivi didattici:
film, cartoni animati, storia, arte, scienze e geografia, pedagogia, psicologia, diritto ed
economia, formazione della persona e video in lingua originale.
PALESTRA
Palestra regolamentare: pallacanestro – pallavolo – tennis.
Salto in lungo, attrezzi annualmente rinnovati, spogliatoi, docce.
LABORATORIO LINGUISTICO
32 banchi monoposto con fiancate e consolle allargata, multimediale.
TV con VHS e lettore DVD. n. 14 PC - Collezione catalogata di supporti.
LABORATORIO DI INFORMATICA
26 calcolatori in rete con il server, pacchetti applicativi aggiornati.
Disponibilità n. 3 stazioni multimediali mobili (PC, videoproiettore,
lettore DVD e VHS).
SALA VIDEO – SALA VERDE PER CONFERENZE
TV con impianto satellitare, PC con collegamento in rete, proiettore, videoproiettore, maxi
schermo.
SALA TEATRO
Ad uso interno didattico con video ingranditore per proiezioni su maxi schermo.
AULE SPECIALI
Aula di musica, aula di fisica, sale conferenze.
AULE LIM
Alcune aule sono dotate di Lavagna Interattiva Multimediale; sono inoltre disponibili
alcune LIM portatili per l’impiego in classe o in aule speciali.
SALA DA PRANZO
CAPPELLA
Con affresco del Consadori, recentemente restaurato.
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DALLA SPERIMENTAZIONE ALLA RIFORMA
DEGLI ORDINAMENTI
Gli Istituti di istruzione secondaria superiore delle Orsoline di San Carlo a Saronno hanno
vissuto una COSTANTE EVOLUZIONE SPERIMENTALE: in poco più di dieci anni l’Istituto
Magistrale quadriennale è confluito nelle sperimentazioni liceali ad indirizzo socio psico
pedagogico prima, scientifico linguistico e scientifico economico poi, nella costante
intenzione di coniugare tradizione e innovazione, in assenza di un riordino globale del
sistema della scuola superiore.
Dall’anno scolastico 2010-11, il quinquennio a tre indirizzi articolato in socio – psico –
pedagogico
(corrispondenza
diploma:
MAGISTRALE),
scientifico-linguistico
(corrispondenza diploma:
LINGUISTICO), scientifico-economico (corrispondenza
diploma: SCIENTIFICO), lascia gradualmente posto al nuovo assetto ordinamentale,
organizzativo e didattico della scuola secondaria superiore previsto dai Regolamenti sui
licei (G.U. n. 137 – Supplemento Ordinario n. 128/L del 15 giugno 2010).
La vocazione all’autonomia, all’innovazione e alla ricerca metodologico - didattica di tutte
le componenti dell’Istituto sono state riconosciute dal dettato della riforma del 2010, che
ha predisposto quadri orari ed indicazioni programmatiche in termini di conoscenze,
abilità e competenze, già prefigurate dai Progetti di innovazione d’Istituto che nel tempo
hanno caratterizzato l’offerta formativa delle Orsoline.
La Riforma del 2010 richiede ai Licei un rinnovamento preciso nell’ottica dell’acquisizione
delle competenze chiave e degli obiettivi specifici, anche alla luce delle urgenti richieste
provenienti dall’Unione Europea, che esige il superamento di alcune criticità specifiche
negli apprendimenti dei nostri studenti.
In linea con la tradizione delle sperimentazioni orsoline, lo scopo ultimo dei licei è quello
di fare in modo che ogni studente, al termine dei percorsi liceali, sia in possesso delle
conoscenze, delle abilità e delle competenze indispensabili per il proseguimento degli
studi e per continuare ad imparare autonomamente lungo tutto l’arco della sua vita.
Con grande entusiasmo tutte le componenti dell’Istituto si impegnano nella costruzione
dei nuovi Licei, nella responsabile consapevolezza che contenuti, finalità educative,
orizzonti culturali, processi di insegnamento/apprendimento, quadro di valori e
significati, definizione di futuro possibile e sostenibile siano rivolti sempre allo studente
come persona singola in relazione con lo spazio e con il tempo.
Il valore e il significato di una scuola nel complesso panorama contemporaneo possono
forse essere misurati proprio dalla disponibilità continua di tutti sul terreno educativo: in
questo la riforma degli ordinamenti conferisce ulteriore slancio alla mission dell’Istituto
Orsoline.
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PIANO ORARIO SETTIMANALE
LICEO LINGUISTICO
Il percorso del Liceo Linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e
culturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le
abilità, a maturare le competenze necessarie per acquisire la padronanza
comunicativa di tre lingue, oltre l’italiano e per comprendere criticamente l’identità
storica e culturale di tradizioni e civiltà diverse.
MATERIE
Religione cattolica
Lingua e letteratura italiana
Lingua e cultura latina
Lingua e cultura inglese
Lingua e cultura francese
Lingua e cultura spagnola
Storia e Geografia
Storia
Filosofia
Matematica (con informatica in biennio)
Fisica
Scienze naturali
Storia dell’arte
Scienze motorie e sportive
Totale ore
10
I
2
4
2
4
3
3
3
II
2
4
2
4
3
3
3
3
3
2
2
2
28
2
28
III
1
4
IV
1
4
V
1
4
3
4
4
3
4
4
3
4
4
2
2
2
2
2
2
2
30
2
2
2
2
2
2
2
30
2
2
2
2
2
2
2
30
PROFILO IN USCITA
Liceo Linguistico
A conclusione del percorso di studio, gli studenti oltre a raggiungere i risultati di
apprendimento comune, dovranno:
1. avere acquisito in due lingue moderne strutture, modalità e competenze
comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di
Riferimento;
2. avere acquisito in una terza lingua moderna strutture, modalità e competenze
comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di
Riferimento;
3. saper comunicare in tre lingue moderne in vari contesti sociali e in situazioni
professionali utilizzando diverse forme testuali;
4. riconoscere in un’ottica comparativa gli elementi strutturali caratterizzanti le lingue
studiate ed essere in grado di passare agevolmente da un sistema linguistico
all’altro;
5. essere in grado di affrontare in lingua diversa dall’italiano specifici contenuti
disciplinari;
6. conoscere le principali caratteristiche culturali dei paesi di cui si è studiata la lingua,
attraverso lo studio e l’analisi di opere letterarie, estetiche, visive, musicali,
cinematografiche, delle linee fondamentali della loro storia e delle loro tradizioni;
7. sapersi confrontare con la cultura degli altri popoli, avvalendosi delle occasioni di
contatto e di scambio.
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2. SCELTE EDUCATIVE E
CULTURALI
“Voi dovete vivere e comportarvi in tal modo che i vostri figlioli
si specchino in voi.
E quel che volete che essi facciano, fatelo voi prima”.
[S. Angela, RICORDO VI]
“Non chiedete nulla per forza,
Dio ha dato a tutti la libertà
e non forza nessuno, ma dimostra, invita, consiglia”.
[S. Angela, LEG.III]
La Mission dell’Istituto Orsoline di S. Carlo - Saronno
ha radici nei principi educativi di S. Angela Merici
e nella sua tradizione sempre attenta
alla persona, al contesto sociale, alle nuove esigenze formative.
Essa si concretizza
nell’attenzione alla CRESCITA INTEGRALE di ogni allievo
come PERSONA
in RICERCA e in RELAZIONE con se stessa e con gli altri.
Per questo, operiamo secondo i tre principi:
ACCOGLIENZA, CONTINUITÀ, ORIENTAMENTO.
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13
PRINCIPI ETICO – PEDAGOGICI
CHE ISPIRANO LA MISSION
1. Uguaglianza e diritto di scelta
a. Le scuole della Congregazione Suore Orsoline di S. Carlo a Sant’Ambrogio,
nel rispetto dell’individuo, nel riconoscimento dell’uguaglianza e nell’ottica
PARITARIA prospettata dalla normativa vigente ACCOLGONO SENZA
DISCRIMINAZIONI di etnia, lingua, cultura e religione diversa, OGNI
ALUNNO purché sia aperto al confronto con le finalità educative dell’Istituto.
b. Le scuole della Congregazione Suore Orsoline di S. Carlo a Sant’Ambrogio si
impegnano a garantire il diritto allo studio dei soggetti diversamente abili, per
l’inclusione dei quali sono messe in atto idonee iniziative di sostegno
educativo e didattico, anche attraverso il costante e sistematico aggiornamento
degli operatori.
c. È ferma volontà della Congregazione Suore Orsoline di S. Carlo a
Sant’Ambrogio favorire l’accesso a tutti i ceti sociali. Per perseguire l’obiettivo,
in presenza del costo delle rette e in attesa della effettiva parità ECONOMICA
tra scuola statale e non statale paritaria, è stato istituito un Comitato Borse di
Studio incaricato di erogare contributi alle famiglie meno abbienti che
chiedano l’accesso all’Istituto.
2. Imparzialità e regolarità
a. L’azione educativa è opera di tutta la comunità scolastica: alunni, genitori,
educatori religiosi e laici.
b. L’esercizio dell’autorità è inteso come servizio e si esplica nella autorevolezza
che deriva dalla professionalità con la quale ciascuna componente persegue il
raggiungimento dei propri obiettivi.
c. Il PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA, nella sua concreta realizzazione di
programmazione curricolare annuale, garantisce la regolarità e la continuità
dell’azione educativa sotto il controllo costante della Presidenza e degli
Organi Collegiali.
3. Accoglienza, continuità e orientamento
a. L’accoglienza della persona nella sua irripetibile unicità è fondamentale per il
progetto educativo proposto ai giovani.
b. La scuola predispone percorsi mirati di orientamento, di recupero e di
sostegno per accogliere gli alunni, favorendone l’inserimento ed
accompagnandoli durante tutto il corso degli studi, fino al loro
completamento.
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4. Partecipazione, efficienza ed efficacia
a. Ciascun componente la comunità scolastica è chiamato a svolgere il proprio
servizio con qualità e competenza.
b. Lo spirito di collaborazione e di solidarietà, nel rispetto dei ruoli e nell’ambito
degli organi di partecipazione democratica della scuola, è fondamento
dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione formativa.
5. Aggiornamento e libertà di insegnamento
a. L’Istituto garantisce la qualità del servizio impegnandosi nella formazione
permanente del personale, operando in sede e/o usufruendo delle risorse del
territorio.
b. Coordinatore delle attività educative e didattiche, Docenti ed Educatori
attraverso la realizzazione del Piano dell’Offerta formativa garantiscono il
conseguimento delle finalità e degli obiettivi formativi propri della scuola, non
solo nell’ottica di conoscenze, competenze, capacità, ma anche in termini di
condivisione di valori educativi.
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LA MISSION DELL’ISTITUTO
Favorire la
formazione della
persona secondo la
propria originalità ed
irripetibilità, nel
cammino di scoperta
delle qualità
personali e dei propri
bisogni
Creare occasioni per
suscitare negli alunni lo
stupore, la curiosità
come desiderio di
analizzare, conoscere,
comprendere la realtà e
i suoi valori al fine di
operare scelte di qualità
Favorire lo sviluppo
di abilità logiche, di
riflessione e operative
per consentire
all'alunno di
acquisire conoscenze,
competenze, capacità
per una formazione
permanente
Creare occasioni di
condivisione
educativa con le
famiglie degli allievi
Attenzione alla
CRESCITA
PERSONALE di ogni
allievo come PERSONA
in RICERCA e in
RELAZIONE con se
stesso e gli altri
Attivare procedure
per realizzare un
ambiente favorevole
all’accoglienza
reciproca, al dialogo,
al confronto
Favorire la relazione intra ed
extrapersonale come strumento per:
Riconoscersi in
cammino insieme agli
altri e scoprire il
proprio ruolo nella
società
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Inserirsi gradualmente
ed attivamente nella
vita sociale con un
atteggiamento di
dialogo interculturale
Leggere la realtà in
prospettiva
evangelica,
ecumenica ed
interreligiosa
3. AUTONOMIA
ORGANIZZATIVA E
DIDATTICA
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MAPPA DEI SERVIZI
SERVIZI STRUMENTALI
che garantiscono
il Servizio Centrale
SERVIZIO CENTRALE:
ATTIVITÀ EDUCATIVA E
DIDATTICA
SERVIZI COMPLEMENTARI
E PROGETTI
che qualificano il Servizio
Centrale
A.
B.
C.
D.
E.
F.
Reception
Segreteria didattica
Segreteria amministrativa
Aula studio
Fotocopie
Assistenza infermieristica
G. Pulizia ambienti e Manutenzione ordinaria
e straordinaria
H. Commissione sicurezza
1. Orario
2. Attività didattica




Programmazione
Erogazione didattica ordinaria
Valutazione
Orientamento
A. INIZIATIVE DELL’OFFERTA
FORMATIVA (cfr. sussidio):
1. Supporto dell’apprendimento
2. Uscite didattiche e interventi di esperti
3. Stages
4. Progetti lingue
5. Certificazioni
6. Attività di Scienze motorie e sportive
7. Proposte libere di attività formativa,
compreso sportello volontariato
B. Collaborazione con realtà del territorio
(Scuole - Enti Pubblici - Biblioteche)
C. Attività con le famiglie
D. Collegamento e collaborazione con un
Centro Psico-Pedagogico
E. Servizio Mensa
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SERVIZI STRUMENTALI
A.
B.
C.
D.
E.
F.
G.
Reception
Segreteria didattica
Segreteria amministrativa
Aula studio
Fotocopie
Assistenza infermieristica
Pulizia ambienti e Manutenzione ordinaria e
straordinaria
H. Commissione sicurezza
RECEPTION
Il servizio portineria di via S. Giuseppe 60 è in funzione tutti i giorni dalle ore 7.30 alle ore
19.00 (tel. 02.9670.20.80).
È a disposizione di tutti i plessi dell’istituto e ha la funzione principale di centralino e di
primo orientamento agli spazi scolastici.
L’entrata e l’uscita degli studenti avvengono da via Ramazzotti e da via S. Giuseppe e
sono controllate dalla portineria con circuito interno.
SEGRETERIA DIDATTICA
È posta al piano terra dell’Istituto ed è aperta al pubblico dalle ore 8.30 alle ore 12.30.
Servizi principali erogati:
Gestione iscrizioni
Gestione allievi
Gestione docenti
Raccolta e archiviazione documenti
Supporto all’attività didattica
Tel. 02.9670.20.80 - Fax 02.9670.25.64 - e-mail: [email protected]
SEGRETERIA AMMINISTRATIVA
È posta al piano terra dell’Istituto e gli orari di apertura al pubblico sono i seguenti:
Lunedì – Martedì e Venerdì: 8.00 – 11.00;
Mercoledì: 8.00 – 12.00;
Giovedì: 8.00 – 10.00/14.00 -15.30;
Sabato: 8.30 – 12.30.
La Segreteria Amministrativa della Scuola, in stretto collegamento con l’Ufficio
Amministrativo Generale della Fondazione Orsoline di S. Carlo, cura l’amministrazione
dell’Istituto.
Tel. 02.9670.20.80 - Fax 02.9670.25.64 - e-mail: [email protected]
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AULA STUDIO
È a disposizione degli studenti, per le attività di studio pomeridiano, col seguente orario di
apertura: dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00 (con prenotazione obbligatoria).
È un luogo di studio, pertanto si richiedono silenzio, ordine e rispetto.
FOTOCOPIE
Una fotocopiatrice a tessera è a disposizione degli alunni. Le tessere sono acquistabili
presso la Segreteria Amministrativa della Scuola, che non è responsabile di eventuali
smagnetizzazioni delle tessere.
ASSISTENZA INFERMIERISTICA
In caso di infortunio durante l’orario scolastico l’alunno usufruisce di una copertura
assicurativa, se necessario viene accompagnato al Pronto Soccorso.
La famiglia viene tempestivamente avvisata. La famiglia completerà il modulo INAIL
relativo all’infortunio in ogni parte di sua competenza e dovrà restituirlo alla Segreteria
Amministrativa della Scuola entro 24 ore dal verbale del Pronto Soccorso e/o di
ricovero.
PULIZIA AMBIENTI
MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA
Il “ben-essere” della vita scolastica è garantito anche dalla pulizia e dalla cura degli
ambienti.
La manutenzione ordinaria dipende da un responsabile dell’Istituto che si avvale del
servizio di un’impresa di pulizia certificata.
La manutenzione straordinaria è competenza dell’Ente Gestore su richiesta della
Segreteria Amministrativa locale.
COMMISSIONE SICUREZZA
Come richiesto dalla vigente normativa, è istituita una Commissione che vigila
sull’applicazione delle norme di sicurezza.
COMUNICAZIONI CON LA PRESIDENZA
Per le comunicazioni urgenti con il Coordinatore delle attività educative e didattiche si
segnala il seguente indirizzo e-mail: [email protected]
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SERVIZIO CENTRALE
ATTIVITÀ EDUCATIVA E DIDATTICA
1- SCANSIONE DELL’ANNO SCOLASTICO 2014-15
2- RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA
3- ATTIVITÀ DIDATTICA
- PROGRAMMAZIONE
- EROGAZIONE DIDATTICA ORDINARIA
- VALUTAZIONE
- SCHEDA DI VALUTAZIONE PER LE PRESTAZIONI ORALI
4- LE LINEE GUIDA DELL’INCLUSIONE: D.S.A. e B.E.S.
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3.
1 – SCANSIONE DELL’ANNO SCOLASTICO 2014-15
1. L’anno scolastico 2014-2015 è distinto in due periodi:
per le classi 1^
A. Dall’inizio delle lezioni al 16 dicembre (trimestre)
B. Dal 17 dicembre alla fine delle lezioni (pentamestre)
per le classi 2^- 3^- 4^ - 5^
A. Dall’inizio delle lezioni al 19 dicembre (trimestre)
B. Dal 7 gennaio alla fine delle lezioni (pentamestre)
2. Criteri per la strutturazione dell'orario:
-
attenzione nella distribuzione delle materie all’impegno richiesto e alle esigenze
didattiche.
-
Rispetto dei vincoli:

disponibilità palestra, laboratori, aule specifiche

necessità delle classi articolate in cinque indirizzi

docenti impegnati in più plessi o scuole

articolazione settimanale in 5 giorni
3. Variazioni nell’orario per:

visite culturali e didattiche

viaggi di istruzione

interventi di esperti

assenze docenti

altre iniziative dell’offerta formativa
2 – RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
1. Colloqui genitori-docenti su appuntamento in giorni, ore, periodi dell’anno scolastico
fissati (si veda MOD7562a), per un numero di 18 ore annuali (18 settimane) in orario
scolastico.
Sono inoltre previsti 2 colloqui plenari (sabato 13 dicembre 2014 dalla ore 14.00 e
sabato 11 aprile 2015 dalle ore 14.00) solo per i genitori che risultino impossibilitati ad
accedere ai colloqui in orario scolastico.
2. Il Coordinatore delle attività educative e didattiche e la Vicaria ricevono su
appuntamento.
3. Dopo il 15 maggio il Coordinatore delle attività educative e didattiche riceve solo le
famiglie espressamente convocate, su mandato del relativo consiglio di classe.
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3 – ATTIVITA' DIDATTICA
PROGRAMMAZIONE
La programmazione tiene conto:
a. delle scelte educative dell'istituto
b. delle Indicazioni Nazionali emanate in applicazione del nuovo assetto ordinamentale,
organizzativo e didattico della scuola secondaria di II grado
c. degli obiettivi specifici elaborati dai dipartimenti e formulati in Consiglio di Classe
d. della situazione iniziale a livello di conoscenze e abilità
e. dei traguardi di competenza (scanditi anno per anno e verificati nelle “prove esperto”)
e dei profili in uscita dei singoli licei
Fasi della programmazione:
1. Incontro con i colleghi delle discipline comuni e/o affini
Scelta dei contenuti
Individuazione dei collegamenti
Programmazione integrata del Consiglio di Classe
2. Stesura del piano annuale secondo lo schema del MOD7301 Progettazione e controllo
dell’azione formativa.
3. Confronto delle programmazioni
individuazione di snodi fondanti e
connessione attraverso la trattazione pluridisciplinare.
4. Eventuale stesura di PEI (Piano Educativo Individualizzato – equipollente o
differenziato sulla base della Diagnosi Funzionale e del Profilo) per studenti
diversamente abili e di PDP (Piano Didattico Personalizzato) per alunni con Disturbi
Specifici di Apprendimento certificati, come da D.M. 12.07.2011 e per studenti con
Bisogni Educativi Speciali, come da direttiva MIUR 27.12.2012
5. Verifica in itinere della programmazione iniziale durante i Consigli di classe
Conferma del piano previsto
Adeguamento ai livelli e ai tempi di
apprendimento della classe
6. Validazione del progetto a conclusione delle attività (scrutinio periodico e finale)
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EROGAZIONE DIDATTICA ORDINARIA
Fasi del servizio:
1. Proposta delle attività secondo la scansione del piano di lavoro annuale e la
metodologia didattica.
2. Puntuale verifica scritta e orale, grafica, pratica, formativa e sommativa delle
conoscenze, delle competenze e delle capacità. Di norma si prevede non più di una
verifica scritta in una giornata. Le verifiche scritte, in numero non inferiore a 6
all’anno per disciplina, vengono programmate all’inizio dell’attività didattica.
L'organizzazione delle interrogazioni orali, in numero non inferiore a 6 per
disciplina, viene decisa dal singolo insegnante e non è programmata.
3. Valutazione delle prove secondo i criteri stabiliti dal Collegio Docenti e dai
Dipartimenti di materia. [su www.orsolinesaronno.it, allegate al P.O.F., sono
disponibili tutte le griglie di valutazione delle varie tipologie di prova].
4. Confronto e condivisione dei risultati nei Consigli di Classe e nelle operazioni di
scrutinio.
5. Attenzione a situazioni particolari:
a. Recupero curricolare, extracurricolare e sportello help (sia a domanda dello
studente sia a richiesta del docente con segnalazioni sul libretto personale) in
base alle difficoltà e alle tipologie degli studenti per superare le incertezze,
secondo le disposizioni della normativa vigente;
b. Tutoring: piano individuale organizzato per studenti in difficoltà cognitiva;
c. Peer tutoring: sostegno cognitivo condotto dagli studenti dell’Istituto e rivolto ai
ragazzi di biennio per il superamento delle lacune di base e il consolidamento del
metodo di studio;
d. Potenziamento: momenti di approfondimento per gli alunni "eccellenti";
e. Settimana di sospensione delle lezioni: attività di sostegno, corsi di recupero e
iniziative di potenziamento.
VALUTAZIONE
I Licei dell’Istituto Orsoline adottano griglie per la valutazione dell’apprendimento degli
studenti.
Questi strumenti, elaborati dal Collegio Docenti e approfonditi in varie occasioni di
aggiornamento e di riflessione collegiale, rispondono a tre esigenze fondamentali:

Omogeneità di criteri

Oggettività nell'attribuzione dei voti

Trasparenza nella relazione docente/discente
24
Tali esigenze trovano espressione nella Collegialità, ovvero nella condivisione di un
quadro di riferimento comune, specialmente per la prestazione orale.
I dipartimenti disciplinari, nell’ambito della loro autonomia organizzativa e dei traguardi
di competenza delle indicazioni nazionali, elaborano griglie di valutazione per tutte le
tipologie di prova scritta.
Ogni prova somministrata dichiara i criteri di valutazione ed esplicita i livelli di
sufficienza.


La valutazione formativa riguarda il processo di insegnamento-apprendimento:
1.
la griglia di valutazione per le prestazioni orali viene illustrata ai genitori e agli
allievi perché siano consapevoli del processo formativo (Contratto formativo);
inoltre è pubblicata sul Libretto Personale dello studente
2.
le griglie delle prove scritte sono disponibili in allegato al POF sul sito
www.orsolinesaronno.it e in presidenza.
3.
la capacità di autovalutazione degli alunni viene sviluppata attraverso il dialogo
perché essi siano guidati nell'analisi di ogni prestazione; in tal modo viene
garantita la coerenza nei diversi momenti della valutazione e la chiarezza nella
comprensione dei criteri
La valutazione sommativa riguarda gli esiti periodici e la certificazione finale. Il Collegio
Docenti ha approvato una scheda di sintesi al fine di fornire a studenti e genitori
un'informazione precisa e puntuale intorno alla corrispondenza tra le variabili
cognitive della griglia di valutazione e il voto espresso dai singoli docenti.
Tale strumento, integrato da note di atteggiamento ed osservazioni sul metodo di
studio, consente di osservare il processo di apprendimento che ha concorso alla
valutazione conclusiva.
La valutazione degli apprendimenti del periodo A, trascritta sul Registro Generale dei voti
e sul documento di valutazione (pagella scolastica), tiene conto della Circolare ministeriale
18 ottobre 2012 n, 89 (reperibile nella versione integrale nel sito www.istruzione.it) che
indica alle Istituzioni scolastiche “l’opportunità di deliberare che negli scrutini intermedi delle
classi prime, seconde e terze la valutazione dei risultati raggiunti sia formulata, in ciascuna
disciplina mediante voto unico, come nello scrutinio finale”.
Il voto espresso dal consiglio di classe in sede di scrutinio del periodo A è comunque
espressione di sintesi valutativa e si fonda sulla pluralità delle prove
(scritte/orali/grafiche/pratiche/di laboratorio) coerenti con la progettazione didattica dei
docenti e con le indicazioni nazionali per i Licei
Il voto formulato in sede di scrutinio del primo periodo fa esplicito riferimento agli
obiettivi di apprendimento delle discipline e tiene conto del percorso delle studentesse e
degli studenti verso i traguardi di competenza espressi nelle Indicazioni Nazionali dei
licei.
25
È cura di ogni docente dei Licei, in stretta relazione con il competente Consiglio di
classe e con il Coordinatore delle attività educative e didattiche, far conoscere a studenti e
famiglie tipologia e forme di verifica, modalità e criteri di valutazione adottati al
termine di ogni periodo valutativo.
Nello scrutinio finale:

Viene deliberata l’ammissione all’anno successivo oppure, sulla base della vigente
normativa e applicando le delibere del Collegio dei Docenti, l’atto dello scrutinio
viene sospeso per lo studente che presenti una o più insufficienze che in sé non
compromettano l’esito dell’intero anno scolastico.

In classe 2^, in sede di scrutinio finale, il Consiglio di Classe compila la
certificazione delle competenze, anche alla luce delle otto competenze chiave di
cittadinanza, come richiesto dalla vigente normativa (DPR 122/2009).

Nella classe 3^ viene attribuito il Credito Scolastico, secondo le disposizioni di legge.
La partecipazione costruttiva ai corsi di Religione cattolica concorre alla
formazione del credito (la valutazione Moltissimo colloca lo studente nella fascia
alta della sua banda di oscillazione). Esso può essere integrato dal Credito Formativo
ottenibile attraverso attività svolte in orario extra-scolastico e certificate dall’Ente
promotore.

Gli studenti per i quali il Consiglio di Classe abbia deliberato la sospensione del
giudizio di ammissione in una o più discipline sono tenuti allo studio autonomo
secondo le indicazioni dei docenti di classe e, contestualmente, frequentano i corsi
di recupero predisposti dalla scuola.
Prima dell’inizio del nuovo anno scolastico agli studenti viene somministrata una
verifica che accerti il superamento delle lacune.
26

Il Consiglio di Classe, riconvocato, delibera ammissione o non ammissione alla
classe successiva, completando le operazioni degli scrutini.

È facoltà delle famiglie avvalersi o meno dei Corsi di recupero, tuttavia gli studenti
sono in ogni caso tenuti alla prova di verifica.
SCHEDA DI VALUTAZIONE per prestazioni orali
VOTI CONOSCENZA COMPRENSIONE ESPOSIZIONE APPLICAZIONE
10
Esauriente e
approfondita
Fluida, con
coerenza logica
Padroneggia con
Autonoma,
Lessico
sicurezza i concetti
pertinente, sicura
specifico, ricco
ed appropriato
9
Esauriente e
approfondita
Fluida e
Padroneggia con
coerente
sicurezza i concetti Lessico ricco e
specifico
8
Completa e
coordinata
7
Completa,
abbastanza
organica
Autonoma e
pertinente
Rielaborazione
autonoma,
valutazione
personale
Sicura e corretta
Lessico
appropriato
Generalmente
autonoma e
corretta
Rielaborazione
abbastanza
autonoma, con
spunti personali
Coglie il significato
Corretta
corretto dei concetti Lessico preciso
Generalmente
autonoma, con
qualche
imprecisione
Rielaborazione
corretta, anche se
parziale
Ha buona
padronanza dei
concetti
Semplice, talora
Rielaborazione
Evidenzia qualche
mnemonica
semplice, priva
imprecisione
Lessico non
di apporti
anche se guidata
sempre preciso
personali
Coglie i concetti
fondamentali
Superficiale e
generica
Coglie solo il
significato generale
dei contenuti
essenziali
Semplice,
meccanica o
faticosa
Lessico
improprio
4
Frammentaria e
confusa
Presenta errori
anche riguardo
i contenuti
essenziali
Caotica,
contraddittoria
e difficoltosa
Lessico
improprio
3
Errata e
lacunosa
Sconnessa, errata
2
Inesistente
5
CRITICA
Rielaborazione
autonoma
Valutazione
personale e
approfondita
Essenziale,
manualistica
6
CAPACITÀ
Evidenzia errori Rielaborazione
anche se guidata incerta e faticosa
Evidenzia gravi
errori
27
4 - LE LINEE GUIDA DELL’INCLUSIONE: D.S.A. e B.E.S.
4.1 - Premessa
La gestione adeguata del percorso formativo degli studenti con Disturbi Specifici di
Apprendimento (DSA) e Bisogni Educativi Speciali (BES) è un impegno dei Licei della
Congregazione Suore Orsoline di San Carlo a Sant’Ambrogio e si fonda sulla convinzione
che il disturbo non impedisca a priori l’intervento dell’insegnante e il processo di
apprendimento degli studenti.
Anzi, per gli studenti con disturbi specifici di apprendimento e bisogni educativi speciali
gli interventi di natura pedagogica e didattica sono fondamentali ai fini del successo
formativo mediante opportune strategie di insegnamento e di strutturazione del lavoro
scolastico.
Sulla base dei principi sanciti dalla legge 53/2003 l’Istituto Orsoline si impegna, infatti, a
definire e a realizzare strategie educative e didattiche che tengano conto “della singolarità
e della complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni,
capacita e delle fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.”
4.2 - Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA): dislessia, discalculia, disgrafia,
disortografia.
Elemento fondamentale e imprescindibile della normativa vigente è l’avere sancito che è
un diritto degli alunni con DSA l’impiego di strumenti compensativi e dispensativi di
flessibilità didattica, che debbono essere esplicitati nel Piano Didattico Personalizzato
(PDP) che è redatto dal consiglio di classe ed è condiviso con lo studente e la sua famiglia.
Gli insegnanti in servizio nei Licei dell’Istituto Orsoline sono impegnati in un adeguato e
costante aggiornamento culturale e professionale, che li renda disponibili e reattivi di
fronte alla suggestione della differenza. La normativa di riferimento (Legge 8/10/2010 n.
170) ha introdotto un elemento nuovo che può determinare un radicale cambiamento nella
gestione degli studenti con DSA, e che può anche diventare un’occasione importante sulla
via di un rinnovamento della didattica sempre più attenta alle differenze e alle esigenze
individuali. Lavorare in ambiente DSA concretizza un aspetto rilevante della mission
dell’Istituto e rende la scuola protagonista di un processo virtuoso di aggiornamento e
formazione in servizio.
4.3 - Bisogni Educativi Speciali (BES)
Del tutto analogo il discorso per gli studenti in situazione di Bisogno Educativo Speciale
(BES) (Direttiva MIUR 27/12/2012).
L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla
presenza di deficit. In più classi ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale
attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi evolutivi
specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana
perché appartenenti a culture diverse. Per questi motivi alcuni studenti,
continuativamente o per determinati periodi, presentano difficoltà di apprendimento, di
sviluppo di abilità e competenze, nonché disturbi del comportamento.
L’impiego dell’acronimo BES indica una vasta area di alunni per i quali il principio della
personalizzazione dell’insegnamento, sancito dalla Legge 53/2003, va applicato con
particolari accentuazioni in quanto a peculiarità, intensività e durata delle modificazioni.
28
4.4 - Organizzazione dell'Istituto
Nell'Istituto è presente un Gruppo di Lavoro per l'Inclusione (GLI) costituito da un équipe
di docenti disciplinari che svolge le seguenti funzioni:
1) raccolta e documentazione degli interventi didattico - educativi;
2) focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai docenti sulle strategie/metodologie
di gestione dei casi e delle classi;
3) rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
4) coordinamento continuo con il Gruppo di Lavoro sulla disabilità sulla base delle
effettive esigenze.
5) collaborazione con i Centri Territoriali per l’Inclusione (CTI) a livello di distretto
sociosanitario e con i Centri Territoriali di Supporto (CTS) istituiti dall’ Ufficio Scolastico
Regionale in accordo con il MIUR.
I Licei dell’Istituto Orsoline accolgono, inoltre, nel piano dell’Offerta Formativa il Piano
Annuale dell’Inclusività (PAI) (C.M. 8/03/2013), emanato dal Gruppo di Lavoro per
l'Inclusione (GLI), condiviso e deliberato dal collegio dei Docenti. Detto piano predispone
la calendarizzazione dei lavori per la messa a punto dei PDP sia DSA sia BES, partendo
dalle osservazioni sistematiche in classe, dall’analisi delle certificazioni, se presenti, fino
alla prima stesura in bozza, da analizzare di concerto con la famiglia dello studente.
Rientrano nelle attività del Gruppo e nelle indicazioni del Piano Annuale le revisioni
annuali del modello provinciale PDP e le proposte di formazione in servizio.
4.5 - Piano attività per l'inclusione scolastica DSA e BES
Per consentire agli alunni con DSA e BES di raggiungere gli obiettivi di apprendimento
stabiliti i Licei della Congregazione Suore Orsoline di San Carlo prevedono il seguente
percorso:
1) colloqui con lo studente e con la famiglia;
2) fase di osservazione delle risorse e delle difficoltà;
3) definizione delle strategie più idonee per lo sviluppo di un apprendimento efficace;
4) progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli attesi per le competenze in uscita;
5) stesura di un Piano Didattico Personalizzato (PDP) contenente indicazioni relative alle:
attività didattiche individualizzate e personalizzate;
- strategie adottate dall'alunno nello studio domestico;
- strategie educative e didattiche di potenziamento e aiuto;
- strumenti compensativi;
- misure dispensative adottate;
- forme di verifica e valutazione personalizzate.
29
REGOLAMENTI
E DELIBERE DEL COLLEGIO DOCENTI
Il Collegio Docenti degli indirizzi liceali dell’Istituto Orsoline concorre alla
realizzazione della qualità del servizio centrale attraverso regolamenti e/o delibere
che contribuiscono a puntualizzare l’identità della scuola e a definire le modalità di
approccio degli operatori al servizio centrale.
Tutte le iniziative sono soggette alle pratiche dell’autovalutazione e della revisione
periodica, nell’ottica del controllo del processo e dell’assunzione della responsabilità
educativa.
Oltre alle direttive e ai regolamenti disposti dalla normativa vigente, il Piano
dell’Offerta Formativa richiama le seguenti delibere del Collegio Docenti:
30

CONTRATTO FORMATIVO

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ REGOLAMENTO SCOLASTICO

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

REGOLAMENTO COMPITI IN CLASSE

REGOLAMENTO AULA STUDIO

REGOLAMENTO PALESTRA

REGOLAMENTO ASSEMBLEA DEGLI STUDENTI

STATUTO DEGLI STUDENTI
CONTRATTO FORMATIVO
Nell’ambito del Patto Educativo di Corresponsabilità, sancito con l’atto d’iscrizione
nell’Istituto Orsoline di San Carlo, in funzione di un’educazione personalizzata ai singoli
studenti, viene sottoscritto il seguente contratto formativo tra la famiglia, lo studente e
l’Istituto che, attraverso il Coordinatore Didattico ed i propri docenti, assicurano la
realizzazione del POF.
Poli di riferimento nei diversi ruoli educativi sono:
Il Coordinatore delle attività educative e didattiche, garante della realizzazione concreta
del POF, ha la funzione di:






curare che vengano esplicitati (all’inizio dell’anno e nel corso dello stesso) i criteri
dell’azione didattica, gli obiettivi formativi comuni;
curare che i singoli piani di lavoro confluiscano in una più ampia programmazione
educativa di cui tutto il Consiglio di Classe si fa carico;
fare in modo che ci si attenga ai criteri - obiettivi decisi collegialmente;
garantire che ogni disciplina abbia dignità all’interno dell’attività educativa globale;
garantire la dignità d’ogni docente;
mettere i genitori nella condizione di conoscere l’impostazione dell’attività didattica
e educativa, aiutandoli ad avere una percezione più ampia della vita della scuola,
non riferita esclusivamente alla situazione dei propri figli.
Ciascun docente del Consiglio di classe ha il compito di:




concorrere ad individuare e valorizzare le attitudini specifiche d’ogni studente;
concorrere a migliorare la comunicazione, la partecipazione ed il senso di
responsabilità;
operare collegialmente nella realizzazione del curricolo con le sue caratteristiche di
conoscenza, competenze e capacità;
motivare e sostenere il valore della scelta di una scuola libera e cattolica.
Il Coordinatore di classe ha il compito di:





ricordare alla classe gli intendimenti didattico - educativi dei docenti;
recepire le istanze specifiche della classe in ordine al processo di formazione;
aiutare i rappresentanti di classe degli studenti nell’adempimento del proprio
compito;
informare la classe, anche con sintesi scritta, sulle decisioni e sul lavoro del
Consiglio di classe, sulla programmazione, sul criterio di valutazione ed in generale
sulle attività e sulle scelte che interessano la classe;
rendere edotti i colleghi delle particolari istanze emerse nella classe;
31



redigere il verbale dei Consigli di classe e la documentazione sull’attività del
Consiglio (mettere in evidenza, alla fine d’ogni verbale, le delibere assunte);
preparare gli elementi utili per condurre un’analisi precisa della situazione della
classe e dei singoli studenti;
presentare la situazione generale della classe nei Consigli aperti a genitori ed
alunni.
Il Revisore ha il compito di:





32
revisionare periodicamente il registro di classe e il libretto personale d’ogni
studente;
tenere sotto controllo la situazione scolastica globale (rendimento, impegno,
motivazione) del singolo alunno;
sostenere la motivazione e l’impegno nell’ottica del raggiungimento dei traguardi a
livello di conoscenze, competenze, capacità;
rendere consapevole lo studente della sua situazione scolastica globale;
rilevare, qualora sia possibile, le dinamiche della classe e farle diventare oggetto di
attenzione educativa.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
REGOLAMENTO SCOLASTICO
Il Regolamento recante modifiche ed integrazioni al Decreto concernente lo Statuto delle
studentesse e degli studenti della Scuola Secondaria, emanato con il D.P.R. N. 235 del
21/11/2007 stabilisce che, contestualmente all’iscrizione alla singola istituzione scolastica,
sia richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto Educativo di
Corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa i rispettivi
diritti e doveri.
Il Regolamento di Istituto disciplina le procedure di sottoscrizione, nonché di elaborazione
e revisione condivisa del patto.
Tale collaborazione si svolge nel rispetto delle regole di vita sociale, nell’adoperarsi per
attuare le condizioni favorevoli per la crescita umana e culturale degli studenti.
Per promuovere in sinergia tale patto è necessario condividere alcune regole essenziali
nella vita scolastica con responsabilità di ciascuno nell’uso degli ambienti e delle
attrezzature, nella consapevolezza dei rispettivi diritti e doveri.
La vita scolastica è fondata sul reciproco rispetto tra tutti i componenti la Comunità
Educante.
Il presente Regolamento disciplina lo svolgimento dell’attività scolastica nel rispetto e in
attuazione della normativa vigente (D.P.R. N. 235 del 21/11/2007 ; D.P.R. n. 249 del
24.06.1998 “Statuto delle studentesse e degli studenti”, emanato in attuazione dell’art. 21,
commi 1, 2, 13 della legge 15.03.1997 n. 59).
DOVERI DEGLI STUDENTI
Art. 1 Libretto personale
a. Gli studenti devono portare sempre a scuola il libretto personale, compilato in ogni sua
parte, conservandolo ordinato e completo per tutto l’anno scolastico.
b. Non è consentito scrivere in matita e usare correttore sul libretto personale.
c. Gli studenti sono responsabili del danneggiamento, dello smarrimento e della falsificazione
del libretto personale.
Art. 2 Norme di comportamento
a. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Capo d’istituto, della Vicaria, delle
Suore, dei Docenti, di tutto il Personale e dei loro compagni lo stesso rispetto che
richiedono per se stessi.
b. Gli studenti devono astenersi da ingiurie, diffamazioni, minacce e da qualsiasi atto di
violenza inteso ad offendere o ledere l’integrità fisica e morale delle persone e i loro beni
personali.
c. Nella scuola è fatto divieto di fumare ovunque e di introdurre e consumare bevande
alcoliche, secondo le disposizioni di legge e la delibera del Consiglio d’Istituto.
d. Durante le ore di lezione non è permesso l’uso del telefono (neppure per SMS, appunti,
promemoria, sveglia). I telefoni cellulari devono rimanere spenti per l’intera durata
dell’orario scolastico; in caso di seria e urgente necessità sarà possibile utilizzare il cellulare
in Presidenza o Vice Presidenza.
e. Durante l’orario delle lezioni gli studenti possono allontanarsi dalla aule singolarmente
solo per seri motivi e previa autorizzazione docente.
f. Non è consentito durante l’intervallo accedere alle palestre e alle aule speciali.
33
g. Soprattutto durante l’intervallo, oltre che all’entrata e all’uscita e nei cambi d’aula o
d’insegnante, gli studenti devono mostrare senso di autocontrollo e responsabilità ed
evitare comportamenti che mettano in pericolo se stessi e gli altri.
h. Per la diffusione di biglietti di spettacoli, volantini, locandine, riviste, manifesti, ecc. è
necessaria l’autorizzazione della Presidenza.
Art. 3 Assenze
a. La frequenza assidua e la partecipazione attiva alla vita della Scuola sono elementi positivi
che concorrono alla valutazione favorevole del profitto dello studente. Ai sensi dell’art. 14
c. 7 D.P.R. 122/2009, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale
personalizzato. La normativa prevede la possibilità della deroga (sulla base di
documentazione fornita dalla famiglia), purché sia possibile accertare l’effettivo
conseguimento degli obiettivi specifici di apprendimento da parte dello studente. Lo
studente che superi il limite stabilito delle assenze, di norma, è escluso dallo scrutinio finale
b. Ogni assenza deve essere giustificata dai genitori sul libretto personale.
c. Gli studenti che hanno compiuto 18 anni possono firmare da sé le giustificazioni delle
assenze.
d. Gli studenti che si presentano senza giustificazione possono essere ammessi alle lezioni
soltanto dalla Presidenza
Art. 4 Ritardi ed entrate –uscite fuori orario
a. La soglia per l’ingresso in ritardo con nota siglata dal docente della prima ora è fissata alle
ore 8.15.
b. Dopo le ore 8.15 lo studente sarà inviato al Coordinatore delle attività educative e
didattiche o alla Vicaria per accedere alla classe dalla seconda ora, solo dopo aver esibito
documento rilasciato da Strutture Sanitarie o Società di Trasporto.
c. I permessi d’entrata o uscita fuori orario devono essere richiesti alla Presidenza nei giorni
immediatamente precedenti quello per il quale si chiede il permesso e devono essere
corredati da opportuna documentazione (prenotazione visita, indicazione circostanziata
del motivo familiare, ecc.).
d. La Presidenza negherà il permesso a tutte le domande che non siano prodotte nei modi e
nei tempi stabiliti.
e. La giornata scolastica si considera valida se lo studente è presente ad almeno quattro o
cinque ore di attività didattica, rispettivamente in giornate da cinque o sei ore di lezione.
f. Di conseguenza, non potendo lo studente “perdere” più di un’ora nella giornata scolastica,
dopo l’inizio della seconda ora, gli studenti non sono ammessi alle lezioni.
g. Non è consentito, neppure su prescrizione medica, lasciare la scuola nel corso della
mattinata per farvi rientro ad esame clinico completato.
Art. 5 Impiego e conservazione degli spazi interni
a. La conservazione dell’arredo scolastico è affidata al senso di responsabilità degli studenti,
alla loro buona educazione unita alla capacità di rispettare le cose.
b. Non è consentito lasciare libri e strumentazione scolastica sotto il banco o nella classe salvo
che nell’apposito armadio.
c. Gli studenti possono fermarsi a studiare o per attività diverse nel pomeriggio negli
ambienti scolastici, compatibilmente con le esigenze organizzative dell’Istituto.
d. La richiesta d’autorizzazione all’uso degli ambienti deve essere inoltrata alla responsabile
del piano e registrata sull’apposita agenda entro le ore 11.00.
34
e. L’uso delle aule speciali (palestre, laboratori, aula di informatica, biblioteca, aula TV) in
orario extrascolastico, può essere autorizzato con la presenza del docente responsabile delle
rispettive discipline e subordinato al regolamento interno proprio di ciascuna aula.
f. Non è consentito consumare il pranzo al sacco (pizza, patatine, coca-cola, ecc.) nelle aule
scolastiche. Per questo l’Istituto mette a disposizione degli alunni la sala da pranzo dove
funziona anche il servizio mensa.
g. Si può accedere all’infermeria in caso di seria necessità e solo se accompagnati dalla
responsabile del piano.
h. Non è consentito agli studenti parcheggiare auto e moto nel cortile dell’Istituto. Cicli e
motocicli possono essere depositati nello spazio apposito. L’entrata e l’uscita dei motocicli è
consentita a motore spento, solo dal cancelletto laterale di via S. Giuseppe.
SANZIONI DISCIPLINARI A CARICO DEGLI STUDENTI
1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono a rafforzare il senso
di responsabilità e a ripristinare rapporti corretti all’interno della Comunità
scolastica.
2. Nessuno può essere sottoposto a sanzione disciplinare senza che gli addebiti gli
siano stati contestati e senza che abbia esposto le proprie ragioni.
A - CLASSIFICAZIONE
DELLE VIOLAZIONI E SANZIONI PARTICOLARI A CARICO
DEGLI STUDENTI
Le violazioni relative all’articolo 1 – Libretto personale - se non reiterate sono ritenute
mancanze non gravi ad eccezione della falsificazione.
Le violazioni relative all’articolo 2 – Norme di comportamento – sono ritenute mancanze
gravi, ad eccezione di quelle previste dai punti f (impiego erroneo aule speciali), h
(diffusione materiale di propaganda).
In caso di impiego del telefono cellulare in classe, il docente procederà al sequestro del
telefono stesso, che sarà consegnato in custodia in Presidenza. Il Coordinatore delle
attività educative e didattiche segnalerà il provvedimento alla famiglia e restituirà il
telefono allo studente dopo una settimana.
Le violazioni relative agli articoli 3 e 4 – Assenze/Ritardi - entrate uscite fuori orario - se
non reiterate sono ritenute mancanze non gravi.
Assenze frequenti tuttavia saranno oggetto di colloquio con la famiglia per opportuni chiarimenti.
Gli studenti in ritardo saranno ammessi in classe dal docente della prima ora se giunti a
scuola entro le ore 8.15. Il docente segnalerà il ritardo sul Giornale di classe e sul
libretto personale dello studente. Al quinto ritardo per quanto riguarda il periodo
didattico A (trimestre) e all’ottavo per quanto riguarda il periodo didattico B
(pentamestre), con provvedimento segnalato sul libretto personale, il Coordinatore
delle attività educative e didattiche non ammette lo studente alle lezioni. Lo studente
trascorrerà la mattinata in aule didattiche con l’obbligo di attività specifiche.
Le violazioni relative all’articolo 5 – Impiego e conservazione degli spazi interni – sono
considerate più o meno gravi a seconda dell’entità del danno causato e sono soggette a
risarcimento.
35
B - SANZIONI DISCIPLINARI
1. Ammonizione scritta per mancanze non gravi e non reiterate. (Docenti)
2. Allontanamento dalla classe per mancanze non gravi ma reiterate. (Docenti)
3. Ammonizione scritta del Docente e/o del Coordinatore delle attività educative e
didattiche per mancanze gravi o per mancanze non gravi ma reiterate.
4. Sospensione dalle lezioni da un minimo di 1 giorno fino ad un massimo di 15 giorni
per mancanze gravi e/o reiterate, per la persistenza di comportamenti lesivi e/o
offensivi. (Consiglio di classe)
5. Risarcimento dei danni materiali. Il risarcimento è a carico del singolo studente,
della classe o delle classi responsabili. La necessità e l’entità del risarcimento sono
stabilite dal Coordinatore delle attività educative e didattiche, con il parere
vincolante del Rettore o di Suo rappresentante.
6. Allontanamento dalla scuola (Coordinatore delle attività educative e didattiche, su
proposta del Consiglio di classe all’unanimità, sentito il parere vincolante del
Rettore. Delibera definitiva in Consiglio d’Istituto).
Le sanzioni disciplinari saranno irrogate, sentito l’interessato, nel rispetto dei criteri
espressamente previsti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti.
IMPUGNAZIONI
Contro i provvedimenti disciplinari è ammesso ricorso all’Organo di garanzia, composto
da Coordinatore delle attività educative e didattiche, Vicaria, un docente (designato
annualmente dal Collegio dei docenti), un genitore e uno studente (designati annualmente
dal Consiglio d’Istituto).
DISPOSIZIONI FINALI
1. Il presente Regolamento è adottato o modificato con delibera del Collegio dei
docenti e del Consiglio d’Istituto, previa consultazione degli studenti.
2. Il presente Regolamento è esposto all’albo e trascritto integralmente sul Libretto
personale degli studenti.
36
TABELLA RIEPILOGATIVA
MOTIVI
SANZIONE
AUTORITÀ
Mancanze non gravi e non
reiterate
Ammonizione
scritta
Docente
Mancanze non gravi ma
reiterate
Allontanamento
dalla classe
Docente
Mancanze gravi o
mancanze non gravi
reiterate dopo richiami
anche verbali.
Ammonizione
scritta
Coordinatore didattico
Mancanze gravi e/o
reiterate; comportamenti
lesivi.
Sospensione dalle
lezioni da 1 a 15 Consiglio di Classe
giorni
RICORSO
EFFETTI
Coordinatore didattico Annotazione sul registro di classe
Vicaria
Variabili condotta scheda di valutazione
Comunicazione alla famiglia da parte
Coordinatore didattico del Coordinatore didattico
Vicaria
Variabili di condotta scheda di
valutazione
Organo di Garanzia
Annotazione sul registro di classe
Variabili condotta scheda di valutazione
Organo di Garanzia
Dirigente
dell’amministrazione
scolastica periferica
Annotazione sul registro di classe
Annotazione sul registro personale del
professore
Comunicazione con notifica alla
famiglia
Registrazione sul giornale dei verbali di
classe
Informazione al Rettore.
Variabili condotta scheda di valutazione
Organo di garanzia
Annotazione sul registro di classe
Danni strutture e beni della Risarcimento del
scuola
danno
Coordinatore didattico
Reati di particolare gravità,
perseguibili d’ufficio o per i Allontanamento
quali l’Autorità giudiziaria dalla scuola
ha avviato procedimento.
Coordinatore didattico su proposta
del Consiglio di Classe
all’unanimità. Parere del Rettore. A norma di legge
Delibera definitiva del Consiglio
d’Istituto
Annotazione sul registro di classe.
Registrazione sul giornale dei verbali di
classe.
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
ATTENZIONE
AUTONOMIA
SOCIALITÀ
FREQUENZA
SANZIONI IRROGATE
10 È sempre attento ed
interessato.
Interviene spesso e in
modo pertinente in tutte
le discipline.
Costante nella preparazione
approfondita e nello
svolgimento dei compiti,
affronta l’impegno scolastico
con puntualità e autonomia.
È sempre puntuale.
Partecipa assiduamente
alle lezioni.
Rispetta sempre le
scadenze fissate per le
prove.
Assenza di qualsiasi richiamo.
Ritardi scolastici solo in presenza di cause di forza
maggiore.
9 È attento, interessato,
capace di interventi
pertinenti.
Regolare nella preparazione e
nello svolgimento dei
compiti, affronta l’impegno
scolastico con puntualità.
Partecipa alla vita scolastica, nel
rispetto delle regole di Istituto. Favorisce l’interazione con e tra insegnanti
e compagni, assumendosi le proprie
responsabilità e rispettando le
scadenze. Il libretto è tenuto con
ordine e costantemente aggiornato.
Partecipa alla vita di classe.
Rispetta le regole di Istituto.
Nel rapporto con insegnanti e
compagni è sempre disponibile.
Il libretto è tenuto con ordine.
Non partecipa con regolarità alla vita
di classe e talora non rispetta le regole
di Istituto. È generalmente
disponibile con insegnanti e
compagni, ma fatica ad interagire.
Non sempre il libretto è aggiornato.
Spesso non è rispettoso delle regole,
non sempre rispetta le scadenze, anche nella tenuta del libretto è approssimativo, quando non irrispettoso. Di
rado collabora alla realizzazione di
un clima di lavoro costruttivo.
In genere non rispetta le regole. È
scarsamente disponibile con
insegnanti e compagni. L’uso del
libretto è irrispettoso, quando non
fraudolento.
Salvo rarissime eccezioni,
è sempre puntuale, partecipa con assiduità alle lezioni, rispetta le scadenze
fissate per le prove.
Si assenta dalle lezioni
con una certa frequenza.
Non sempre è rispettata
la scadenza fissata per le
prove.
Fino a 3 richiami per mancanze non gravi.
Periodo A - Massimo 4 ritardi segnalati
Periodo B – Massimo 7 ritardi segnalati
La frequenza non è
regolare, i ritardi sono
frequenti. Più di una
prova è stata recuperata
in data diversa da quella
fissata.
Partecipa in modo irregolare alle lezioni per
assenze e ritardi. Spesso
svolge le prove di verifica
in data diversa da quella
fissata.
Assenze e ritardi sono
tali da rendere anche
difficile il recupero delle
prove in date diverse.
4 richiami per mancanze gravi. 2 sanzioni per
ritardi reiterati, Sospensione da 1 a 3 giorni su
delibera del Consiglio di classe.
8 Talvolta si distrae e non
si dimostra interessato.
Non sempre affronta
con interesse tutte le
discipline.
Talora non affronta l’impegno scolastico con costanza,
ma nel complesso sa assumersi la responsabilità della
attività scolastica. In qualche
caso ricorre a giustificazione.
7 Si distrae con facilità,
Talora non si prepara con
rendendo necessari
puntualità e adeguatamente.
frequenti richiami
Si sono verificati 1 - 2 episodi
verbali in classe.
di rifiuto di interrogazione; i
Manifesta interesse
lavori assegnati non vengono
incostante.
svolti con regolarità.
6 Non è concentrato in
Poco o per nulla puntuale
classe, è disinteressato in nello studio e nello
tutte le discipline,
svolgimento dei lavori
passivo, necessità di
assegnati. Si sono verificati
continui richiami
più di 2 episodi di rifiuto di
verbali.
interrogazione.
5 È costantemente disat- Irregolare nello studio,
tento e il suo atteggiatotalmente irresponsabile
mento incide negativa- rispetto agli adempimenti
mente sul gruppo classe. scolastici.
L’interesse è nullo e
nulla possono i continui
richiami verbali.
38
Non rispetta le regole, non è
disponibile con insegnanti e
compagni. È offensivo e ineducato
nelle relazioni a danno del gruppo
classe.
Richiami per mancanze non gravi ma reiterate.
Massimo 11 ritardi annuali segnalati.
Approccio quasi sempre contrario al Patto
educativo di corresponsabilità. Doppia sanzione per
ritardi. Sospensione da 4 a 15 giorni su delibera del
Consiglio di classe .
Comportamenti che impongano l’obbligatorietà
dell’azione penale. Comportamenti lesivi della
dignità delle persone. Si vedano Patto educativo di
corresponsabilità, art. 5 D.M. 16.01.2009.
Sospensione da 4 a 15 giorni, nel caso in cui il
percorso rieducativo previsto dalla normativa non
abbia portato gli effetti attesi dal Consiglio di classe.
REGOLAMENTO COMPITI IN CLASSE
Il compito scritto è, a tutti gli effetti, un documento che non può essere alterato o
manomesso.
Di conseguenza:
-
deve essere scritto a penna e non a matita;
-
non può essere scritto con inchiostro cancellabile;
-
non può esser alterato con il correttore;
-
non deve essere cancellato con gomme;
-
non deve recare pasticci e correzioni disordinate;
-
deve esser scritto con grafia leggibile;
il Collegio Docenti ha deliberato (13 giugno 2014), che gli studenti abbiano
l’obbligo di sottoporre, dopo la correzione dei docenti, gli elaborati scritti ai
genitori, che firmeranno per presa visione.
Inoltre, poiché in alcuni casi si deve allegare al compito archiviato anche la minuta,
è necessario che anche quest’ultima:
-
sia scritta a penna (blu o nera);
-
non rechi disegni o scritte non pertinenti;
-
non sia alterata con il correttore.
REGOLAMENTO RECUPERO COMPITI IN CLASSE
Sia nel Periodo A, sia nel Periodo B agli studenti assenti nella data prevista dalla
programmazione dei docenti, i compiti in classe saranno somministrati in secondo appello
in orario pomeridiano, in specifiche settimane che saranno tempestivamente comunicate.
Per le materie orali l’eventuale recupero di una prova scritta avverrà con un’altra prova
scritta che il docente somministrerà in ora utile secondo le sue esigenze.
REGOLAMENTO AULA STUDIO
1.
1.1
1.2
Attività didattica di classe
Attività didattiche di classe o di gruppo guidata dall’insegnante devono essere segnalate
tempestivamente alla bibliotecaria perché si evitino sovrapposizioni e perché la
bibliotecaria sia presente.
Quando il testo in consultazione è affidato a più studenti, uno studente del gruppo ne è
responsabile e dà il suo nome alla bibliotecaria
REGOLAMENTO PALESTRA
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
40
È consentito l’uso pomeridiano della palestra il mercoledì dalle ore 14.00 alle ore 15.30, a
partire da metà ottobre fino a metà maggio.
Per poter utilizzare la palestra è necessario fare richiesta scritta al Coordinatore delle
attività educative e didattiche e al proprio insegnante di Educazione Fisica su apposito
modulo.
La richiesta scritta dovrà contenere:
 data della richiesta;
 nome e cognome del richiedente responsabile;
 data uso della palestra;
 attività che si vogliono svolgere;
 nome, cognome, classe dei componenti il gruppo partecipante all’attività (non inferiore
a 10/12 persone per pallavolo).
La richiesta dovrà pervenire almeno il giorno precedente la data di uso della palestra.
L’attività potrà essere autogestita, alla presenza del docente o, se richiesto, gestita
dall’insegnante presente.
È obbligatorio presentarsi in palestra con tuta e scarpe idonee all’attività.
Si riserva il diritto alle Presidenze di accettare o meno le richieste o di revocare le
autorizzazioni per cause di forza maggiore.
Non saranno rinnovate autorizzazioni a quei gruppi che avessero tenuto comportamenti
non responsabili negli incontri precedenti.
REGOLAMENTO ASSEMBLEA DEGLI STUDENTI
Premessa
 Le assemblee studentesche nella scuola secondaria superiore costituiscono occasione di
partecipazione democratica per l’approfondimento dei problemi della scuola e della società in
funzione della formazione culturale e civile degli studenti.
 La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l’esercizio del diritto di riunione e di
assemblea degli studenti.
Regolamento
 È consentito lo svolgimento di un’assemblea di classe al mese nel limite di un’ora. Una seconda
ora può essere richiesta per l’approfondimento di problemi della scuola o della società: le
proposte precise riguardano gli argomenti da trattare, i mezzi, gli interventi di eventuali
esperti e gli strumenti di verifica del lavoro di formazione svolto, dovranno pervenire per
iscritto in presidenza entro la fine di ottobre di ogni anno scolastico.
 L’assemblea di classe non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana e nell’ora
della medesima disciplina. Non è consentito chiedere l’assemblea alla prima ora. Altra
assemblea mensile può svolgersi fuori dall’orario delle lezioni subordinatamente alla
disponibilità dei locali.
 A richiesta degli studenti, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo
svolgimento di attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo.
 Non possono aver luogo assemblee nella settimana precedente la chiusura dei periodi didattici
e a partire dal 10 maggio.
 La richiesta di assemblea di classe deve essere indirizzata e presentata per iscritto al
Coordinatore delle attività educative e didattiche almeno una settimana prima della data
stabilita, previo consenso dell’insegnante dell’ora interessata.
 Nella richiesta devono essere precisati i punti di discussione all’ordine del giorno. I
rappresentanti di classe e l’insegnante della disciplina interessata apporranno le loro firme. Il
Coordinatore delle attività educative e didattiche restituirà la richiesta con il visto di
autorizzazione.
Svolgimento dell’assemblea
 Nel biennio il docente dell’ora interessata assisterà all’assemblea di classe a garanzia del
disciplinato svolgimento di essa. Nel triennio i docenti o il Coordinatore delle attività
educative e didattiche potranno presenziare su esplicita richiesta degli allievi.
 In ogni assemblea sarà eletto un moderatore che regolerà gli interventi e garantirà l’ordinato e
democratico svolgimento del dibattito.
 Tutti gli allievi dovranno partecipare costruttivamente con la consapevolezza dell’importanza
del momento assembleare per una viva partecipazione alla vita scolastica.
 Dovrà inoltre essere designato un segretario col compito di redigere il verbale dell’assemblea
di cui sarà fatta pervenire una copia in Presidenza.
 Ogni classe conserverà in un raccoglitore i verbali delle singole assemblee.
 Qualora il clima assembleare arrecasse disturbo al normale svolgimento dell’attività didattica
delle altre classi, l’assemblea verrà sospesa.
41
STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI DELLA SCUOLA
SECONDARIA (D.P.R. N. 249 DEL 24/06/1998, D.P.R. N. 235 DEL 21/11/2007)
Art. 1 (Vita della comunità scolastica)
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle
conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori
democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari
dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la
realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle
situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione
internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi
generali dell'ordinamento italiano.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte,
fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente,
contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla
consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della
loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali
adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di
religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e
condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
Art. 2 (Diritti)
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e
valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle
idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali
degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di
sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello
studente alla riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della
scuola.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti
scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti
un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione
degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e
del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva,
volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di
forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.
5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli
studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad
esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le
stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori.
6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto
di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla
scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate
secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita
degli studenti.
7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla
quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela
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della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali. La scuola si impegna a
porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
a. un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di
qualità;
b. offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente
assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;
c. iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la
prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;
d. la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche
con handicap;
e. la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;
f. servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
8. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di
assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.
9. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di
associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e
associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli
studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la
continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.
Art. 3 (Doveri)
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli
impegni di studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto
della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.
3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a
mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1.
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai
regolamenti dei singoli istituti.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e
a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne
cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.
Art. 4 (Disciplina)
1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comporta-menti che configurano
mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei
rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le
relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di
seguito indicati.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al
recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio
della comunità scolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari
senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare
connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di
opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al
principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse
tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle
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conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in
attività in favore della comunità scolastica.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono
adottati dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici
giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di
Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio di istituto.
7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo
in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni.
8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto
con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei
periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove
necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di
recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile,
nella comunità scolastica.
9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando
siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo
per l'incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la
durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della
situazione di pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8.
9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza
grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme
sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello
studente nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento
dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di
Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine
dell'anno scolastico.
9-ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto previa
verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione
disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato.
10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla
famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza,
allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola.
11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte
dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.".
Art. 5 (Impugnazioni)
1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro
quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia
interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del
quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e
dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, è
composto da un docente designato dal consiglio di istituto e, nella scuola secondaria superiore, da
un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella
scuola secondaria di primo grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed è' presieduto dal
dirigente scolastico.
2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria
superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in
merito all'applicazione del presente regolamento.
3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via
definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi
abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti
degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale
composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dal coordinamento
44
regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati
nell'ambito della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'Ufficio Scolastico
Regionale o da un suo delegato. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri
due genitori.
4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei
regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della
documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o
dall'Amministrazione.
5. Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di
decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al
comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale può
decidere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo
16, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241.
6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di
designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno dell'organo di garanzia
regionale al fine di garantire un funzionamento costante ed efficiente dello stesso.
7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici.". Patto educativo
di corresponsabilità e giornata della scuola.
1. Dopo l'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, è inserito il
seguente:
Art. 5-bis (Patto educativo di corresponsabilità)
1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da
parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità finalizzato a definire
in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica
autonoma,studenti e famiglie.
2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di
elaborazione e revisione condivisa, del patto di cui al comma 1.
3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione
scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi
studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del
piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità."
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4. VALUTAZIONE
LA VALUTAZIONE DEGLI INDIRIZZI LICEALI DELL’ISTITUTO ORSOLINE
NEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ
L’Istituto scolastico gestito dalla Fondazione Orsoline di San Carlo pianifica e attua i
processi di monitoraggio, di misurazione e di analisi e di miglioramento necessari a:
 dimostrare la conformità dei servizi erogati
 assicurare la conformità del sistema di gestione per la qualità
 migliorare in modo continuo l’efficacia di tutti i processi.
Per approfondire il tema delle misurazioni, dell’analisi e del miglioramento si rinvia al
capitolo 8 del Manuale di gestione della Qualità dell’Istituto Orsoline di San Carlo,
certificato conforme dalle visite ispettiva di mantenimento e rinnovo della certificazione:
“Progettazione ed erogazione di servizi di istruzione e formazione per la scuola
primaria e secondaria di primo e secondo grado”.
Al fine di uniformare gli Istituti scolastici gestiti dalla Congregazione Suore Orsoline di
San Carlo a Sant’Ambrogio, la Certificazione di Qualità dell’Istituto di Saronno, adeguata
alla norma ISO 9001:2008, è stata trasferita all’Ente Certiquality, che ha realizzato l’audit di
sorveglianza nell’aprile del 2014, con piena soddisfazione per i livelli di coinvolgimento
nella gestione, per le prospettive di miglioramento e per l’attento monitoraggio dei
risultati.
È rilevante osservare che la scuola della Congregazione Suore Orsoline di San Carlo a
Sant’Ambrogio eredita tradizione secolare e Qualità in continuo divenire.
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