Ray Caesar in mostra a Palazzo Paesana

torino magazine arte in città
La delicatezza onirica
di Ray Caesar
Una mostra che parla di angeli,
di desideri e di simboli misteriosi.
Un artista dal fascino e
dalla personalità singolare.
Nella suggestiva scenografia
delle sale dell’Appartamento
Padronale di Palazzo Saluzzo
Paesana
di GIULIA BOSCHINI
foto COURTESY OF DOROTHY CIRCUS GALLERY
/GALLERY HOUSE/RAY CAESAR
ed ENRICO FRIGNANI
‘
The Trouble with Angels', attesissima personale di
Ray Caesar, ha dato il via alla programmazione
2014 di Palazzo Saluzzo Paesana. Patrocinata dalla Città di Torino e realizzata in collaborazione con
la Dorothy Circus Gallery, è stata inaugurata lo scorso 15 febbraio. La mostra vuole offrire un sguardo sull'universo onirico, enigmatico e seducente del
maestro, che da sempre meraviglia il pubblico per la
ricchezza dei suoi pensieri, costantemente intrisi di inattesi colpi di scena e innovativi dettagli tecnici.
Nato a Londra nel 1958, Caesar è oggi considerato il
leader indiscusso della digital art, punto di riferimento per tutti gli artisti che sono indirizzati verso questa
disciplina. Nelle sue creazioni riesce a mixare art
déco, stile vittoriano e codici visivi del primo ’900,
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‘A beautiful thought’, 2014
Nella pagina accanto: l’ingresso
della mostra a Palazzo Saluzzo
Paesana
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torino magazine arte in città THE TROUBLE
WITH ANGELS
Fino al 19 aprile
Palazzo Saluzzo Paesana
Via della Consolata, 1/bis – Torino
Orari: da martedì a domenica
dalle 15 alle 19
Tel. 347.0103021
[email protected]
[email protected]
Possibilità di organizzare eventi e
visite esclusive oltre il normale
orario di mostra
Fino al 10 aprile
Dorothy Circus Gallery
Via dei Pettinari, 76 – Roma
Tel. 06.68805928
[email protected]
‘Home coming’, 2013
A lato: Un dettaglio di ‘Desire’, 2014
In basso da sinistra:
Un dettaglio di ‘La Chambre’, 2012;
‘Love Letters’, 2011
Nella pagina accanto:
‘Mother and Child’, 2013;
Un dettaglio di ‘Aria’, 2013
lasciando emergere una personalità forte e un fascino singolare. Dopo aver lavorato in diverse realtà, nel
2010 espone le sue opere in due mostre: 'Art from the
New World', al City Museum di Bristol, e l’italiana 'Pop
Surrealism', al Museo Carandente di Spoleto. Ad
esse, nel 2011, segue la prima personale alla
Jonathan Levine Gallery di New York. Tante le celebrities che hanno il privilegio di possedere una sua opera: da Madonna a Riccardo Tisci fino alla famiglia
Hearst, tutti sono rimasti conquistati dai suoi dettagli
decorativi e dai periodi architettonici, che rendono i suoi
lavori senza tempo.
Le 20 opere esposte provengono sia da collezioni private che da recenti produzioni: alcune, infatti, sono qui
presentate al pubblico per la prima volta. Tra queste
troviamo 'Mother and Child', il più grande lavoro mai
realizzato dall'artista ed esibito in esclusiva a Torino.
Caesar riesce a ornare i suoi angeli di seducenti
armonie, tipiche delle ere della memoria e del desiderio, cucendo enigmi e simboli misteriosi tra particolari sofisticati, perché ogni opera ci travolga con nuovi
interrogativi e suggestioni. In 'The Trouble with Angels',
l'arte gioca con la percezione del visitatore confermando il suo immenso potere evocativo, di cui il maestro
riesce a farsi interprete al punto da intuire i nostri pensieri e desideri: dalla necessità di evasione alla visione di un possibile itinerario interiore, dalla ricerca di luoghi familiari e rassicuranti alla scoperta degli angoli oscu224
ri e segreti dalla mente. Un viaggio in cui il tempo e lo
spazio hanno radici nel nostro immaginario, con citazioni di Fragonard, Hopper, Watteau e Boldini.
Unica e innovativa anche la tecnica utilizzata dall'artista. Grazie al software 3D Maya, Caesar costruisce
modelli digitali con scheletri e articolazioni anatomiche
invisibili, che possono essere piegate e manipolate per
assumere qualsiasi posizione. Successivamente avvolge i modelli in vesti sfarzose, aggiunge capelli, pelle,
ciglia e unghie e li posiziona in ambienti 3D illuminati
digitalmente e costruiti con strati architettonici, finestre,
carta da parati, tende e mobili. Il processo prevede inoltre elementi di disegno, pittura, collage e scultura, con
lo scopo di raggiungere un contesto composito e complesso. Le sue protagoniste potrebbero essere para225
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PALAZZO
SALUZZO PAESANA
Realizzato da Gian Giacomo Plantery
fra il 1715 e il 1722 per ordine di
Baldassarre Saluzzo di Paesana, è uno
dei più grandi e articolati palazzi
nobiliari di Torino. Affacciato
sull’ampio cortile d’onore, l’atrio è
coperto da una tipica volta a vela
lunettata che poggia esclusivamente
sulle strutture del perimetro, mentre i
due grandi saloni posti sopra gli atri
assolvevano, un tempo, la funzione di
aulici vestiboli per ciascuna coppia di
appartamenti.
L’Appartamento Padronale dei Saluzzo
conserva ancora oggi arredi e decori
settecenteschi, tra cui spiccano le
volte affrescate e le sovrapporte di
Domenico Guidobono. Oggi destinato
a spazio per eventi privati, aziendali e
culturali, fa rivivere lo spirito che
animò la famiglia Saluzzo di Paesana,
già all’epoca interessata
all’esplorazione delle avanguardie,
anche al di fuori dei codici morali
imposti dall’etichetta nobiliare
settecentesca. La proprietà
dell’Appartamento Padronale sostiene
le sue attività anche grazie al
contributo spese richiesto per
l’utilizzo degli spazi in vista
dell’organizzazione di eventi culturali
e relazionali.
‘The Forgotten’, 2014
Nella pagina accanto:
‘The Gift of Time’, 2013;
‘The Gift of Love’, 2013;
‘The Gift of Joy’, 2013
In basso: ‘Consort Study’, 2014
gonate a un’estensione avanzata di un’ossessione
infantile: il gioco delle bambole. Quel che tradisce, però,
è lo sguardo penetrante dei soggetti, la loro forza interiore in contrasto con la fragile apparenza fisica. Detta226
gli oscuri che si manifestano procedendo dall'inconscio dell’artista e definiscono realtà simulate, trasportando l’osservatore in mondi fatti di segreti e verità nascoste. I
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