IV TOSCANA OGGI VITA NOVA 3 agosto 2014 È UFFICIALE MA IL PAPA NON VERRÀ NELLA NOSTRA CITTÀ celebrare la Santa Messa conclusiva A della route nazionale non sarà papa Francesco. A chiudere definitivamente il tam tam sulla presenza del pontefice a Pisa per il maxi raduno scout (voci cui, per la verità, il nostro settimanale non si era mai accodato), sono stati gli stessi presidenti del comitato nazionale dell’Agesci, Marilina Laforgia e Matteo Spanò: «Il Papa ha assicurato vicinanza e preghiera, ma non sarà presente alla cerimonia di chiusura». La celebrazione eucaristica di fine raduno sarà presieduta dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente dei vescovi italiani e concelebrata da diversi altri arcivescovi e vescovi, tra cui anche quello di Pisa Giovanni Paolo Benotto. Per convincere papa Francesco a concludere i lavori del maxiraduno, gli scout avevano persino girato un video in una decina di città italiane per invitare a Le testimonianze dei vari gruppi sono state raccolte in una lettera Nonostante chiamata #carofranceil «pressing» sco, il cui tema principale è il coraggio: un dei tanti che il Papa giovani che lo coraggio ha dimostrato di possedere in tante scelte avrebbero della sua vita e che voluto alla può essere da stimolo cerimonia per tutti i ragazzi presenti. «Abbiamo bisoconclusiva. gno di te», avevano «Ma ha detto gli scout nel video, «perché ci puoi assicurato la il coraggio di sua preghiera fornire affrontare scelte diffie la sua cili in un futuro incerto e che fa paura. Spievicinanza» gaci cosa pensi del coraggio: l’incontro con te può accendere una scintilla per cambiare il mondo». Tra gli autori di questo messaggio vi erano anche numerosi gruppi toscani, soprattutto fiorentini ed aretini. Dopo la lunga fase di realizzazione del video, era iniziato un «tam tam» che aveva visto migliaia di ragazzi e capi di tutte le regioni condividere nello stesso momento su internet e sui social network il filmato. Con l’intera associazione che si è unita per darne massima diffusione e visibilità. «In quest’anno - ricordano i responsabili scout - abbiamo camminato portando con noi la rilevazione dell’Apocalisse, che è un messaggio profetico capace di rileggere la storia con gli occhi del Risorto e annunciare un mondo nuovo. Ora i nostri passi reali nell’incontro con i fratelli e con il Signore sono chiamati a guardare oltre, a leggere la mia e la vostra vita con gli occhi di Dio. Così ogni giorno attraverso i brani dell’Apocalisse siamo chiamati a rileggere alcuni passi del Vangelo per poi applicarli alla nostra quotidianità. A questo aggiungiamo un cammino sul sacramento della riconciliazione, semplice, ma capace di ricordarci che il modo per fare nuova la nostra vita passa assolutamente da lì e dalle opere vissute con amore. L’ultima notte di campo, la “notte del coraggio” risponderemo alla domanda “Sentinella, quanto manca nella notte?” (cfr Isaia) rispondendo “Eccomi! Signore!” nel voler far nuove con Gesù tutte le cose, a partire dalla nostra vita». A.B. Attesi oltre 30 mila tra rover, scolte e capi. Dal prossimo giovedì occuperanno una città di tende, che poi sarà smontata all’alba di domenica 10 agosto. Le route regionali A San Rossore il grande raduno degli sc O I l prossimo giovedì 7 agosto, tutti i clan d’Italia confluiranno a San Rossore per la route nazionale. Qui, tra Cascine Vecchie e Cascine Nuove - chiuse al pubblico fino al 17 agosto - gli scout Agesci stanno montando una vera e propria città di tende. I ragazzi saranno distribuiti in cinque quartieri: il quartiere della gioia (dal colore giallo) con la piazza San Francesco e la zona artigianale Guido Rossa. Il quartiere della speranza (dal colore verde) con la Piazza San Giorgio e la zona artigianale Peppino Impastato. Il quartiere della responsabilità (dal colore viola) con la Piazza San Paolo e la zona artigianale Adriano Olivetti. Il quartiere della fedeltà (dal colore azzurro) con la piazza Santa Chiara e la zona artigianale Marco Biagi. Il quartiere della novità (dal colore arancione) con la piazza Santa Caterina e la zona artigianale Massimo D’Antona. Ogni quartiere accoglierà tra i cinque ed i seimila ragazzi. Non mancheranno le infrastrutture, con i servizi igienicosanitari, i presidi di primo soccorso, i magazzini per la distribuzione dei pasti. I responsabili di quartiere (gli incaricati regionali di rover e scolte) presiederanno il consiglio di quartiere a cui parteciperanno gli assessori (i referenti delle aree eventi, logistica, comunicazione, servizio, tesorerie) ed un capo per clan di formazione. Ci sarà poi il quartiere del servizio multicolore, con la piazza San Giovanni Paolo II. Passeggiando, gli scout potranno percorrere vie Aquile randagie, via FalconeBorsellino, via Nelson Mandela, via Gandhi, via don Peppe Viasna, persone che hanno sperimentato il coraggio nella loro vita. E poi vedere il «Campo del futuro», dove si svolgeranno le cerimonie, la celebrazione della Messa, le attività plenarie. La mattina di giovedì gli scout Agesci si ritroveranno al centro del quartiere assegnato per la recita della «promessa» e per il «benvenuto». Poi la giornata proseguirà con la visita della città, mentre gli alfieri si riuniranno nel consiglio nazionale di rover e scolte. Alle ore 18 la grande cerimonia di apertura: gli scout si ritroveranno tutti nel Campo del futuro per partecipare all’incontro con cui sarà ufficialmente inaugurata la route nazionale. Alla cerimonia parteciperà anche l’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto, che ha assicurato la sua presenza anche per la celebrazione eucaristica conclusiva Nei due giorni successivi - venerdì e sabato - gli scout Agesci saranno DI ANDREA BERNARDINI ltre trentamila rover e scolte degli scout Agesci, provenienti da 1.600 clan e da venti regioni d’Italia, si sono messi in questi giorni in cammino, sulle strade del nostro Paese. Da venerdì 1 a mercoledì 6 agosto, accompagnati dai coetanei di clan locali «gemellati», i giovani scout attraverseranno città, paesi, villaggi, montagne e, alla sera, monteranno le loro tende per trascorrervi la notte. Zaino in spalla e scarpe comode, recupereranno il gusto dello scorrere lento tempo. Incroceranno e si confronteranno con i volti e le storie dei compagni di cammino e degli abitanti dei luoghi attraversati. Cresceranno in coraggio e in autostima. Lasceranno una traccia del loro passaggio - una tavoletta intorno a cui si faranno fotografare - e con i gps dei loro smartphone invieranno ad una community le coordinate delle loro tappe - sì che tutti, scout, guardie alpine, guardie forestali, genitori potranno tenersi aggiornati sui loro spostamenti. Ogni giorno rover e scolte cammineranno fino a 15 km, giocheranno, ascolteranno catechesi, pregheranno, loderanno il Signore per le bellezze del creato di cui si sentiranno chiamati ad essere custodi. 456 gli «itinerari» proposti: nella sola Toscana si svolgeranno 26 route. I rover e le scolte del clan di Bientina 1, ad esempio, si uniranno con sessanta scout agesci provenienti dai gruppi di Vicenza, Adria (Ro) e Cagli (Pu) in un viaggio tra gli antichi monasteri e le fortezze dei monti pisani. Il clan di Livorno 2 affiancherà una sessantina di coetanei di Grottammare (Ap) ed Elmas (Ca) lungo le strade della Val di Cecina, delle Colline pisane e dei monti livornesi. Il clan Viareggio 3 condividerà con i ragazzi di Locorotondo (Ba) e Vicenza le strade della Versilia, delle Alpi Apuane e di Sant’Anna di Stazzema. I clan di Pisa 2 e Pisa 3 condurrà 64 ragazzi di Nardò (Le) lungo le vie della riserva naturale di Monterufoli-Caselli e di Berignone. Gli altri gruppi scout della nostra diocesi saranno impegnati in route fuori regione. I rover e le scolte di Pisa 1 sono impegnati in una route in Veneto con un clan di Cornedo (Vi) e di Foggia. Quelli di Pisa 4 si trovano in Lombardia, insieme agli scout Agesci di Castano (Mi), Staranzano (Go) e San Giovanni La Punta (Ct). In Lombardia anche i ragazzi di Pisa 5, che si sono uniti ai rover e alle scolte di Mantova, di Siracusa e di Fiumicello (Go). Il clan di Ponsacco fa la sua route in Piemonte con un gruppo di Torino ed uno di Bozzolo (Mn). Infine, il clan di Pontedera è impegnato in una route in Puglia con Ceglie Messapica (Br). impegnati in 650 laboratori e in 33 tavole rotonde. Filo conduttore della route: il coraggio. In particolare i ragazzi si confronteranno su tutti i dubbi e le incertezze che il futuro riserva loro in ambito lavorativo, sulle capacità e le possibilità che avranno di realizzare i loro sogni e di costruirsi il futuro a cui ambiscono e sulle difficoltà che incontreranno sul loro cammino. Ricercheranno la forza necessaria per scegliere di ascoltare la propria vocazione, seguendola con determinazione e passione. Si confronteranno su questi temi con l’economista Stefano Zamagni, già presidente dell’Agenzia per il terzo settore, il giornalista Piero Badaloni, Maria Chiara Carrozza, già ministro dell’Istruzione, Enrico Giovannini, già presidente Istat e ministro del Lavoro e Politiche sociali, con il professor Luigino Bruni, docente alla Lumsa, ma anche con Federica Lisi, coraggiosa moglie del pallavolista Bovolenta. E poi si confronteranno sul coraggio di farsi ultimi. «In un momento drammatico come quello attuale spiegano gli incaricati nazionali Elena Bonetti e Sergio Bottiglioni - gli scout vogliono tenere vivo il problema della povertà e della nuova povertà nella nostra società, interrogandosi, anche attraverso l’apporto di chi lavora a contatto con i poveri, sul perché oggi esiste la povertà e su quali potrebbero essere le soluzioni applicabili. Affronteranno anche il tema della guerra, in cui gli innocenti sono loro malgrado protagonisti di un conflitto che porta via tutto, anche la dignità». Su questi temi, si confronteranno con il professor Ugo De Siervo, giurista e accademico italiano ex presidente della Corte costituzionale con il professor Emanuele Rossi, docente di Diritto costituzionale alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con don Maurizio Patriciello, prete che ha fatto della lotta alla camorra la sua battaglia dal cuore della Terra dei Fuochi, con Rita Borsellino, sorella di Paolo Borsellino, don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, don Roberto Davanzo, direttore Caritas ambrosiana, don Aldo Buonaiuto, della comunità Papa Giovanni XXIII, ma anche con la giovane Beatrice Vio, schermitrice medaglia d’oro ai Campionati italiani paraolimpici. I ragazzi rifletteranno anche sul coraggio di essere Chiesa. A confrontarsi con loro ragazzi ci saranno Luciano Manicardi, rappresentante della comunità di Bose, Alberto Chiara, giornalista di Famiglia Cristiana e don Antonio Rizzolo, direttore di Credere. Altri temi da affrontare: la tutela dell’ambiente, la necessità di tenersi informati e di riscoprire l’identità nazionale attraverso i principi della Costituzione. Interverranno Pietro Grasso, presidente del Senato della Repubblica, il giornalista Gian Antonio Stella, Renato Grimaldi, direttore generale del ministero dell’Ambiente, Cesare Patrone, capo del Corpo Forestale dello Stato e molti altri.
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