PONTE CONCA E LE SUE CASCATE Ponte Conca situato sulle sponda a nord dell’ omonimo fiume è abitato da 16 abitanti, ma era un vero e proprio centro produttivo e commerciale con ben tre mulini, il Mulino Galanti usato anche come segheria, il mulino Boldrini poco sopra vicino a Capraia e quello di Capriola acquistato, dalla Famiglia Cesarini successivamente spostato al di sotto del ponte. Va ricordato che tutte le macine dei mulini di questa zona provenivano fino a che era aperta dalla Cava del Montalino lungo il Fiume Conca poco sotto Petorno. Dal 1922 al 1924 sfruttando l’acqua dell‘ adiacente torrente, la ditta l’Alto Savio posizionò in una casa una turbina elettrica per produrre la corrente a 125 Volt, utilizzata per una rudimentale l’ illuminazione pubblica dei paesi sottostanti fino a Monte Grimano. A Ponte Conca vi furono anche le uniche vittime civili del Comune durante la Seconda Guerra Mondiale. Il 6 settembre 1944 i tedeschi sono in ritirata dalla Linea Gotica. In un attacco aereo alleato su un convoglio tedesco nei pressi del ponte, scambiandoli forse per militari vi persero la vita il Sig. Galanti Paolo, la Moglie Cesarini Eurosia e la Nipote Galanti Rita, di soli tre anni. Una volta ultimato il ritiro i tedeschi minarono il ponte e alle ore 23.00 del 20 settembre 1944 lo polverizzarono, il boato spaventò le popolazioni anche nei Comuni limitrofi. Sotto questo fitto bosco trascurato scorre il fiume Conca visto dal nuovo Ponte costruito nel dopoguerra. Al lato opposto del ponte risalendo lungo la sponda del fiume si arriva alle cascate. Quando la pastorizia era fiorente si portavano a lavare sotto queste cascate le pecore dopo il lungo inverno per rimuovere i parassiti e le impurità, una volta asciugate al sole venivano immediatamente tosate al pascolo per ricavarne la lana. Con il contributo del documentario, “ Montecopiolo la sua storia, le sue bellezze, … “
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