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Due parole sulla nostra pratica
Il Karate per prepararci allo “scontro”, per essere sempre pronti a combattere.
Nel quotidiano ci si imbatte con il problema fisico, la
difficoltà economica, la delusione affettiva e tutto a volte
sembra ci remi contro.
È con il Karate che dobbiamo sentirci sicuri, decisi, forti per affrontare “l’avversario” con la giusta energia il giusto spirito… Non basta, per affrontare il quotidiano sereni dobbiamo combattere prima di tutto contro il nostro
“negativo” che è sicuramente l’avversario più agguerrito. Il
nostro negativo che fra l’altro è mancanza di autostima,
fragilità emotiva, insicurezza che sono l’anticamera, spesso, della depressione.
Bisogna essere pronti allo scontro per meglio essere preparati alla Vita! Bisogna essere sempre in grado di stringere i denti, di avere coraggio, di essere tenaci.
Nello “scontro” si potrà anche perdere, ma solo la morte
dovrà e potrà rendere vano il nostro reagire, sempre con
caparbietà, a qualunque cosa ci renda la vita difficile.
No non è facile tutto questo, non è facile, ma un karateka della preparazione allo scontro ne deve fare una ragione di vita. Giorno dopo giorno, kata dopo kata.
Così penso, così pratico.
I nostri giovani agonisti cominciano a maturare, per
ora in senso sportivo, circa la preparazione allo scontro,
al combattimento allenamento dopo allenamento, gara dopo gara.
Il 30 marzo a Desio al Gran Prix Internazionale di karate kata/kumite hanno fatto veramente bene. La squadra
femminile di kata (Giorgia, Martina, Siria) si è classificata al primo posto. Andreas è arrivato 3° nel kumite e 4°
nel kata. Alessia è arrivata 2ª nel kata, Giorgia 3ª e Siria
4ª. Niente male, anche se non a podio, Raffaele, Michele e
Marina.
È stata per tutti loro una bella esperienza.
Con Sabrina, che gli sta trasmettendo, con l’esempio, lo
spirito e l’atteggiamento del combattente abbiamo deciso
di farli partecipare, coinvolgendo qualche altro ragazzo, al
Memorial Carlo Henke (gara internazionale) che si svolgerà a Montecatini il 31 maggio e il 1° giugno.
Ulteriori notizie…
A Fabrizio Pila all’allenamento “cinture nere” di marzo
è stato conferito, con l’approvazione di Soke Tomoyori, il
3° Dan. Se lo merita! Serietà, fedeltà, rispetto e tenacia nel
praticare “nonostante tutto”, si un buon 3° Dan.
Anche quest’anno l’adesione ai due stage di fine anno,
uno per i bambini e i ragazzi l’altro per gli adulti, è stata
massiccia. I primi saranno 40, gli altri 35. Per l’occasione
(stage adulti) verrà molto probabilmente a trovarci, dal
Giappone, la nostra amica Mizue per vivere con noi tre
giorni di Karate e non solo.
Soke e Aiko Sensei
NOTIZIARIO TIBURTINO - n° 4 - Aprile 2014
• Kenyu-Kai Italia •
Kihon Kumite
Per concludere un aggiornamento sul viaggio in Giappone di ottobre. Sarà il 75° anniversario della Kenyu Kai
e il 60° Campionato di stile. È prevista la presenza delle
delegazioni di tutti i paesi dove è presente il kenyu ryu
karate-do (Brasile, Argentina, India, Sri Lanka, Taiwan e
naturalmente Italia).
La nostra delegazione sarà composta oltre a me e Sabrina da Nicola, Giorgia, Martina, Elena, Fiorella e Federico. I cinque ragazzi già da ora non stanno nella pelle e…
fanno bene perché vi posso garantire che quando metteranno piede a Osaka, l’emozione che vivranno in quei 18
giorni (dal 29 ottobre al 16 novembre) sarà indimenticabile… come del resto lo è stata per tutti coloro che, prima di loro, hanno vissuto questa esperienza.
Claudio Chicarella
I ragazzi ammirano
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