I l karate è una delle arti marziali più diffuse al mondo per l’efficacia delle sue tecniche, frutto della combinazione di potenza, precisione e velocità esecutiva. Lo stile shotokan invece è una delle correnti moderne di questa disciplina. Nato dall'incontro di varie arti marziali cino-nipponiche, fu codificato dal Maestro Gichin Funakoshi (1868-1957) e adattato alla sua forma attuale dal figlio, il Maestro Yoshitaka Funakoshi (1906-1945). Giunge in Italia negli anni sessanta grazie al Maestro giapponese Hiroshi Shirai, inviato dalla Japan Karate Association con lo scopo di diffondere questi insegnamenti nel nostro Paese. Quest’arte marziale viene definita come “completa” in quanto insegna a destreggiarsi in ogni possibile scenario di scontro sfruttando la totalità del nostro corpo. Infatti comprende, oltre alle classiche tecniche da combattimento quali ad esempio pugno e calcio, lo studio di proiezioni, prese, leve, difesa da mano armata, e così via. Inoltre si tratta di uno stile basato sul contrattacco (è finalizzato quindi alla difesa personale e non all’aggressione!), pertanto non si sbilancia né in favore di un assetto completamente offensivo né tantomeno difensivo, ma piuttosto tende trovare un’equilibrata ed efficace via di mezzo. La pratica dello Shotokan è in genere divisa in tre parti: kihon (tecniche fondamentali), kata (forme o sequenze di mosse atte a rappresentare uno scontro reale con più avversari immaginari) e kumite (il combattimento). Le tecniche eseguite nei kihon e nei kata sono composte generalmente da posizioni lunghe e profonde, che consentono stabilità, equilibrio e permettono movimenti caratterizzati da forza, esplosività e precisione. Le tecniche del kumite rispecchiano queste posizioni e movimenti ad un livello essenziale, ma con la tendenza a renderli più flessibili, fluidi e rapidi. Questo stile di karate prevede inoltre un sistema di nove kyu (steps intermedi tra la cintura bianca e quella marrone) e di dan (i diversi gradi della cintura nera) per designare la gerarchia tra gli atleti del dojo (ovvero la palestra) a seconda del livello di preparazione. La filosofia alla base dello Shotokan fu riassunta dal Maestro Gichin Funakoshi nei “Venti Principi del Karate” (o Niju kun), fortemente basati sul bushido (codice di condotta samurai) e sullo zen (insieme di dottrine buddhiste). Queste regole contengono nozioni di umiltà, rispetto, compassione e calma, sia interiore che esteriore, ma anche di disciplina, autocontrollo e perseveranza. Questi concetti vengono richiamati e celebrati da una serie di pratiche tradizionali svolte durante l’allenamento, dal saluto al maestro, ai compagni ed alla palestra ad inizio e fine lezione, o all’avversario prima e dopo il combattimento, sino alla ripetizione delle norme del “Dojo Kun” (cinque principi che determinano lo sviluppo psico-fisico del praticante). Il Maestro Funakoshi riteneva infatti che attraverso la pratica del karate e l'osservazione di questi principi, il karateka era in grado di migliorarsi sia a livello personale che spirituale: "Lo scopo ultimo del karate non si trova nella vittoria o nella sconfitta, ma nella perfezione del carattere dei partecipanti". Il Maestro Falchetti sferra un calcio mawashigery I l Maestro Francesco Falchetti (Cintura Nera III° DAN) è capo-istruttore del corso. Figlio del Maestro Luigi Falchetti, inizia la sua esperienza in questa disciplina all’età di sei anni. A diciannove aveva già conquistato il suo primo dan. Nel 1989 raggiunge il grado di Istruttore e Presidente di Giuria, e nel ’90 consegue il titolo di Maestro, conferitogli dalla FENALC (ente riconosciuto dal Ministero degli Interni) presso Fiuggi (RO). Inizia ad insegnare a tempo pieno nel lontano 1992, dando vita al “Team Falchetti Karate Il Maestro Francesco Falchetti (al centro), l’Istruttore Mattia Minzolini (a destra) e l’Istruttore Shotokan”. I suoi insegnamenti sono indirizzati Daniele Carta (a sinistra) soprattutto alla "salvaguardia personale” dell'individuo, specie se indifeso per indole o statura fisica. Ad affiancare Falchetti troviamo i due istruttori, nonché allievi della palestra, Mattia Minzolini e Daniele Carta. Q uesta disciplina marziale è studiata per essere appresa e praticata con efficacia a qualsiasi età, e senza limiti dettati dal sesso, ma è sconsigliata a coloro che avessero seri problemi cardiaci, gravi forme di asma, o fossero di costituzione fisica eccessivamente cagionevole. Viene richiesta da parte dell’allievo la massima concentrazione ed una ferrea disciplina, oltre che un forte senso del rispetto nei confronti dell’istruttore e dei compagni. La pratica di quest’attività si propone infatti non solo come un ottimo allenamento fisico, ma anche come un percorso dedito allo sviluppo della persona, incrementando il self-control, l’auto-disciplina e la sicurezza in sé stessi. Dal punto di vista atletico i Gli allievi eseguono il saluto al Maestro all'inizio della lezione vantaggi offerti da quest’attività sono innumerevoli, essa infatti comporta una vera e propria riscoperta del proprio corpo e delle sue potenzialità. Elasticità, equilibrio, coordinazione, reattività, forza, resistenza fisica e controllo del corpo sono tutte doti necessarie al karateka, pertanto vengono coltivate incessantemente, con la tendenza a migliorarle sempre più. L’allenamento consiste in una fase iniziale di riscaldamento e stretching, necessari a preparare le articolazioni e le fasce muscolari e nervose ad una corretta estensione o contrazione, al fine di eseguire nel modo migliore e senza il minimo danno gli esercizi previsti dal programma. Successivamente inizia la lezione vera e propria a partire dallo studio approfondito delle tecniche fondamentali (kihon), quali pugni, percosse e calci, dei meccanismi dinamici per rendere efficaci questi colpi secondo i principi del karate tradizionale, e delle posizioni necessarie a supportarli. In secondo luogo viene posta l’attenzione sui kata (ovvero le forme), i quali rappresentano lo spunto per imparare Gli atleti del corso esperti effettuano la parata shuto-uke nuove mosse, sempre più complesse e progredite, nella posizione kokutsu dachi allenando e sviluppando la tecnica e le caratteristiche essenziali alla pratica dello shotokan: potenza, velocità e precisione. A seguire si passa al kumite, il combattimento. Questo è un momento molto importante della lezione poiché permette di applicare e mettere alla prova tutte le nozioni apprese durante i due steps precedenti dell’allenamento, ma non solo. Infatti il kumite consiste in un ottimo training per imparare a gestire lo stato psicologico durante lo scontro, prerogativa essenziale per ottenere la vittoria in una situazione di conflitto. Infine gli allievi si cimentano in una preparazione atletica specifica atta ad irrobustire muscoli e ossa, aumentando così forza e resistenza del praticante. Ogni tre/cinque mesi si tengono quindi delle sessioni d’esame dove l’atleta sarà valutato da una commissione formata da Maestri ed istruttori per stabilire l’idoneità al passaggio di cintura e di grado nel dojo. L e lezioni si tengono il LUNEDÌ’ dalle ore 19.00 alle 20.00 per neofiti e principianti, mentre dalle 20.00 alle 21.00 per gli esperti; il GIOVEDI’ dalle ore 18.00 alle 19.00 (neofiti e principianti), e dalle 19.00 alle 20.00 (esperti), presso la palestra delle scuole elementari di Mezzate, P.zza della Costituzione 16, Peschiera Borromeo (MI). Il calendario del corso si attiene a quello della struttura scolastica ospitante. E’ possibile partecipare a due lezioni di prova gratuite prima di confermare l’iscrizione. L • • • • • ’abbigliamento ed il materiale richiesto per la partecipazione al corso comprende: un keikogi karate gi (kimono da karate) con obi (cintura da arti marziali) bianca un paio di paratibie con annessi parapiedi guantini protettivi da karate conchiglia protettiva (per gli allievi di sesso maschile) paradenti Per qualsiasi difficoltà nel reperire i materiali è possibile rivolgersi al Maestro Falchetti per ottenere la gamma completa. M odalità d’iscrizione, costi e partecipazione agli esami: per completare la pratiche di registrazione al corso è necessario consegnare all’addetto presente in palestra il modulo di iscrizione (scaricabile dal sito http://nuke.olimpiapb.com/) compilato e sottoscritto, una foto tessera ed un certificato medico di idoneità all’attività ludico-motoria. La quota d’iscrizione atta a coprire il tesseramento, l’affiliazione e l’assicurazione sull’atleta è di 25€ all’anno, mentre la tariffa mensile ammonta a 40€ da versare entro la seconda lezione di ogni mese, presentando la volta successiva in palestra la ricevuta di versamento. Infatti il pagamento deve essere effettuato tramite bonifico bancario sul conto corrente della Polisportiva, intestato a “ASD Polisportiva Olimpiapb”, IBAN IT31 H076 0101 6000 0009 0941 030. Nella casuale dovrà essere indicato: ”corso di Karate” e “nome/cognome dell’allievo”. E’ prevista inoltre una quota di partecipazione di 20€ e l’obbligo a presentare il Tesserino dell’Atleta (rilasciato all’atto di iscrizione) ogniqualvolta si prenda parte ad un esame per il passaggio di cintura. P er qualsiasi informazione contattare i numeri 338/3633272 (Francesco), 333/7521065 (Mattia) o 328/4874630 (segreteria Polisportiva), oppure scrivere agli o indirizzi e-mail [email protected], [email protected] [email protected].
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