Comunicato Stampa n° 02 del 26 novembre 2014 I NUOVI VINI CAFAGGIO. ‘WINE ADVOCATE’ (ROBERT PARKER - USA) LI PREMIA CON OLTRE 90 PUNTI, il ‘GAMBERO ROSSO’ NE PROPONE 2 IN FINALE. ‘RISULTATI GARANTITI DA UN GRANDE LAVORO DI SQUADRA’ COMMENTA IL PRESIDENTE ZANONI. “Cafaggio evoca nei grandi conoscitori del mondo del vino, profondo rispetto. Valori al pari di: storia, terroir, tradizione e prodotto, trovano in questa azienda del Chianti Classico estrema sintesi che diviene blasone per i suoi vini diffusi in Italia e nel mondo, e che ne certificano un percorso qualitativo sempre all’insegna dell’eccellenza. – così commenta l’Ing. Marco Zanoni Presidente di Cafaggio i primi giudizi delle Guide dei Vini 2015”. – “Rispetto che diviene immediatamente responsabilità – continua Zanoni - che è anche una sorta di sfida, perché ogni intervento in azienda, è già in partenza carico di aspettative che non possono essere disattese” – conclude Zanoni all’indomani della svolta tecnica ed agronomica impresse all’azienda di Panzano in Chianti oramai dal 2010, ora che è finalmente possibile intravvedere i primi risultati all’interno di queste bibbie del vino. Sorride Zanoni quando proferisce queste parole mentre ripensa al grande lavoro svolto, agli sforzi compiuti, alle strategie elaborate, le risorse di prim’ordine chiamate a dare il proprio risolutivo contributo… che sono state anche una scommessa con il territorio e la sua storia. L’apporto offerto da uomini dello spessore di Giuseppe Caviola, affermato enologo e cultore del Sangiovese piuttosto che da Ruggero Mazzilli stimato agronomo ed esperto di viticoltura biologica, sapientemente coordinati da Vincenzo Ercolino uomo del vino di provata esperienza ed esperto di Marketing chiamato in qualità di General Manager a tutelare il valore dell’azienda, ha costituito con gli altri tecnici aziendali (Corrado Aldrighetti, Ezio Dallagiacoma Moreno Nardin su tutti) una squadra unita ed affiatata chiamata a far esprimere a questi vini la quint’essenza di un’area straordinaria: quella della Conca d’Oro, da sempre deputata all’eccellenza del Chianti Classico. I “gran cru della già prestigiosa area di Panzano” come ama definire i vini Cafaggio la Guida de L’Espresso, sono prodotti che entusiasmano e dal grande equilibrio, chiamati a confrontarsi con un mercato particolarmente agguerrito in perenne trasformazione in cui risulta complesso proporre correttamente anche l’eccellenza. Ma veniamo alle valutazioni. Vini d’Italia 2015, la Guida del Gambero Rosso nell’esaltare la qualità sempre prodotta da questa azienda, invita alla scoperta di suadenza e delicatezza del Basilica S. Martino Chianti Classico Riserva 2010 e alla struttura e concentrazione della rivelazione Basilica Solatìo Chianti Classico Riserva 2010 conferendovi i ‘2 bicchieri rossi’ (vini da finale); Basilica Solatìo che sorprende anche i degustatori di Veronelli che assegnano anche per Basilica del Pruneto IGT Toscana 2010 e Basilica del Cortaccio IGT Toscana 2010, valori di degustazione attorno ai 90 punti. Oltreoceano negli Usa, uno dei principali mercati di Cafaggio, i Chianti Classico dell’azienda toscana si sono ancora una volta imposti nella severa selezione compiuta da Robert Parker per la rivista Wine Advocate. Su tutti è il Chianti Classico Basilica Solatìo 2010 ad affermarsi e raggiungere i 91 punti in degustazione, ma distanziando di 1 solo punto altre pregiate riserve come il Chianti Classico Riserva 2011 e il Basilica S. Martino Chianti Classico Riserva 2010. Punteggi riservati solo a vini di enorme prestigio e tradizione come Cafaggio ha dato prova di meritare nel corso della sua lunga storia. Sempre in chiave internazionale da annoverare il medagliato successo delle selezioni Basiliche al Decanter Asia Wine Awards tenutosi lo scorso settembre in Cina. E’ qui che il Gruppo La-Vis – di cui anche Cafaggio fa parte – sta ora concentrando la propria azione di internazionalizzazione dei propri brand attraverso specifiche azioni per la valorizzazione delle eccellenza made in Italy. Vincenzo Ercolino così infine commenta i risultati conseguiti. “Sono particolarmente orgoglioso di aver restituito all’azienda il ‘Basilica Solatìo’, un grande vino che contribuì a far conoscere Cafaggio nel mondo negli anni ’90. Il progetto attivato, ed apprezzato come vediamo dal giudizio di Parker – garantisce il General Manager – saprà presto portare nuove soddisfazioni all’insegna di quella coniugazione tra tradizione e cultura moderna del vino a cui le grandi aziende italiane sono ora chiamate a rispondere per confermare il prestigio dei vini italiani nel mondo”.
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