www.cappuccinipesaro.it - Parrocchia S. Francesco d’Assisi - Cappuccini- PU Anno LV n° 5 del 1 Febbraio 2015 (IV del salterio) lunedì Dal Vangelo secondo Luca (2, 22-32) [...] Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore [...] «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» - e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti [...]. GIOvedì Dal Vangelo secondo Marco (6,7-13) Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro». Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse [...] VENERdì Dal Vangelo secondo Marco (6,14-29) ...Erode, sentendo parlare di Gesù, diceva: «Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, è risorto!». Proprio Erode, infatti, aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello»... Venne però il giorno propizio...fece un banchetto... .Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò»... Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista»... E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio... MARTedì Dal Vangelo secondo Marco (5,21-43) ...Venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno. Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male. E Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?»... MERCOLedì Dal Vangelo secondo Marco (6,1-6) In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità. Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando. SABATO Dal Vangelo secondo Marco (6,30-34) In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. Avvisi -LUNEDì 2, ore 21.10: Inizia il Corso in preparazione al Sacramento del Matrimonio. -MERCOLEDì 4, ore 21.15: Adorazione Eucaristica e Santo Rosario. -Venerdì 6, ore 17.30: Incontro del Gruppo di Preghiera di Padre Pio. -DOMENICA 8, a partire dalla Santa Messa delle ore 11.45: Incontro del Gruppo Famiglie parrocchiale. A seguire: pranzo, catechesi (ore 15.00) e condivisione. È garantito il babysitting. -Domenica 8, in cattedrale, ore 18.30: l’Arcivescovo conferirà il ministero dell’accolitato a 8 nuovi fratelli tra cui il nostro validissimo Livio Antinori. Accompagnamolo con la preghiera. ITINERARIO DELLA BENEDIZIONE ALLE FAMIGLIE 2014 (dalle ore 15.30 in poi) LUNEDì 02.2 SANFELICE / POERIO MARTEDì 03.2 TOMMASEO / MANARA / BALBO MERCOLEDì 04.2 BANDIERA / CADUTI LAVORO GIOVEDì 05.2 CAMPO SPORTIVO / CHIESA VENERDì 06.2 CANTORE / CONFALONIERI NOTIZIE *Incontro con la Parola di Dio nei giorni consueti (Lunedì ore 21.15 e Martedì ore 17.00). *LUNEDì 2 : 19° Giornata Mondiale della vita consacrata. Ore 18.30: Solenne Messa in Cattedrale presieduta dall’ Arcivescovo. *Presso la nostra Caritas Parrocchiale giungono molte richieste di lavoro, soprattutto da parte di signore disponibili a prestare assistenza diurna e notturna. *Sabato 14 febbraio (in palestra) a partire dalle 19.30: cena di carnevale per tutte le famiglie della parrocchia. Spesa di partecipazione per persona: 5 euro. Chi può porterà un dolce. Le maschere sono fortemente gradite (Iscrizioni con messaggio al cell: 339 47 67 535 oppure: [email protected]). «Riprendiamo il cammino di catechesi sulla famiglia. Oggi ci lasciamo guidare dalla parola “padre”. Una parola più di ogni altra cara a noi cristiani, perché è il nome con il quale Gesù ci ha insegnato a chiamare Dio: padre. Il senso di questo nome ha ricevuto una nuova profondità proprio a partire dal modo in cui Gesù lo usava per rivolgersi a Dio e manifestare il suo speciale rapporto con Lui. Il mistero benedetto dell’intimità di Dio, Padre, Figlio e Spirito, rivelato da Gesù, è il cuore della nostra fede cristiana. “Padre” è una parola nota a tutti, una parola universale. Essa indica una relazione fondamentale la cui realtà è antica quanto la storia dell’uomo. Oggi, tuttavia, si è arrivati ad affermare che la nostra sarebbe una “società senza padri”. In altri termini, in particolare nella cultura occidentale, la figura del padre sarebbe simbolicamente assente, svanita, rimossa. Il problema dei nostri giorni non sembra essere più tanto la presenza invadente dei padri, quanto piuttosto la loro assenza, la loro latitanza. I padri sono talora così concentrati su se stessi e sul proprio lavoro e alle volte sulle proprie realizzazioni individuali, da dimenticare anche la famiglia. E lasciano soli i piccoli e i giovani. Ora, in questo cammino comune di riflessione sulla famiglia, vorrei dire a tutte le comunità cristiane che dobbiamo essere più attenti: l’assenza della figura paterna nella vita dei piccoli e dei giovani produce lacune e ferite che possono essere anche molto gravi. E’ più profondo di quel che pensiamo il senso di orfanezza che vivono tanti giovani. A volte sembra che i papà non sappiano bene quale posto occupare in famiglia e come educare i figli. E allora, nel dubbio, si astengono, si ritirano e trascurano le loro responsabilità, magari rifugiandosi in un improbabile rapporto “alla pari” con i figli. E’ vero che tu devi essere “compagno” di tuo figlio, ma senza dimenticare che tu sei il padre! Se tu ti comporti soltanto come un compagno alla pari del figlio, questo non farà bene al ragazzo. E questo problema lo vediamo anche nella comunità civile. La comunità civile con le sue istituzioni, ha una certa responsabilità – possiamo dire paterna - verso i giovani, una responsabilità che a volte trascura o esercita male. Anch’essa spesso li lascia orfani e non propone loro una verità di prospettiva. I giovani rimangono, così, orfani di strade sicure da percorrere, orfani di maestri di cui fidarsi, orfani di ideali che riscaldino il cuore, orfani di valori e di speranze che li sostengano quotidianamente. Vengono riempiti magari di idoli ma si ruba loro il cuore; sono spinti a sognare divertimenti e piaceri, ma non si dà loro il lavoro; vengono illusi col dio denaro, e negate loro le vere ricchezze. E allora farà bene a tutti, ai padri e ai figli, riascoltare la promessa che Gesù ha fatto ai suoi discepoli: «Non vi lascerò orfani» (Gv 14,18). È Lui, infatti, la Via da percorrere, il Maestro da ascoltare, la Speranza che il mondo può cambiare, che l’amore vince l’odio, che può esserci un futuro di fraternità e di pace per tutti. Che il Signore ci aiuti a capire bene queste cose. Grazie. ». (Tratto dall’Udienza di mercoledì 28 gennaio 2014 di Papa Francesco, cfr www.vatican.va) Ci hanno lasciato per il Cielo: Fernanda DI CESARE, via Mancini e Iole CARNAROLI, via Speri
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