Composito - Markit Economics

Comunicato Stampa
Purchasing Managers’ Index®
INFORMAZIONI SENSIBILI AL MERCATO
EMBARGO: 10:00 (ora italiana) 4 febbraio 2015
Markit PMI® Composito Eurozona – dati finali
Include Markit PMI® sul Terziario dell’Eurozona
La crescita più rapida in Germania, Spagna e Italia porta il PMI
dell’eurozona ai massimi su sei mesi
Punti salienti:
 Indice Finale Composito della Produzione
nell’Eurozona: 52.6 (Flash 52.2, Dicembre 51.4)
 Indice Finale delle attività Terziarie nell’Eurozona:
52.7 (Flash 52.3, Dicembre 51.6)
L’eurozona ha avuto un positivo inizio d’anno, visto
che la crescita delle attività ha accelerato per il
secondo mese consecutivo fino a toccare il record da
luglio dell’anno scorso. Tra le quattro nazioni
principali, la produzione di Germania, Italia e Spagna
ha registrato un’espansione, ma il calo dell’economia
francese si è protratto per il nono mese.
A gennaio l’Indice Finale Markit PMI® della
Produzione Composita nell’Eurozona a 52.6 è
risultato superiore alla precedente stima flash di 52.2
e nel complesso in linea con la media dell’intero 2014
(52.7). Salgono a 19 i mesi in cui l’indice segna
un’espansione.
La produzione è aumentata nel manifatturiero e nel
terziario. Il tasso più rapido di crescita è stato ancora
una volta rilevato nel terziario, anche se entrambi i
settori hanno segnato un’accelerazione all’inizio
dell’anno.
L’ultimo aumento della produzione economica è stato
evidenziato dall’ulteriore acquisizione di nuovi ordini,
con un netto incremento in Irlanda (sebbene ad un
tasso leggermente più lento di dicembre) e Spagna
(record su sei mesi). Anche in Germania è stata
registrata un’espansione, dopo il calo dei due mesi
scorsi. L’andamento in Francia è risultato vicino alla
stagnazione e in Italia si è segnata una contrazione
per il quinto mese consecutivo.
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Le commesse inevase sono calate solo leggermente
in gennaio. Con le commesse inevase che hanno
dato segno di stabilizzazione e i nuovi ordini che
accelerano la crescita, le aziende sono state
incoraggiate ad assumere, contribuendo all’aumento
dell’occupazione sia nel settore manifatturiero che nel
terziario.
Nazioni in ordine di crescita della produzione
composita (gennaio)
Irlanda
Spagna
Germania
Italia
60.4
56.9
53.5 (flash: 52.6)
51.2
minimo su 2 mesi
massimo su 5 mesi
massimo su 3 mesi
massimo su 2 mesi
Francia
49.3 (flash: 49.5)
minimo su 2 mesi
In Germania, il tasso di creazione di posti di lavoro è
salito ai massimi su 11 mesi, al record su 88 mesi in
Spagna, ed è rimasto forte in Irlanda (seppure il più
debole incremento da ottobre). In Italia e Francia sono
stati registrati nuovi tagli agli organici.
A gennaio si sono visti gli effetti del recente crollo dei
prezzi del petrolio con ripercussioni nell’andamento
sia dei prezzi di vendita che di acquisto. La media dei
costi è diminuita per la prima volta in 20 mesi, visto
che il leggero aumento del terziario (dovuto
principalmente a un incremento dei salari minimi e
degli stipendi) è stato più che controbilanciato dal
record di calo dei prezzi di acquisto del manifatturiero
su cinque anni e mezzo. Germania, Francia e Spagna
hanno indicato una media dei costi inferiore, mentre
Irlanda e Italia hanno riportato un aumento.
A gennaio si assiste alla flessione della media dei
© Markit Economics Limited 2015
prezzi di vendita al tasso più veloce in quasi cinque
anni, riportato tra l’altro da tutte e quattro le principali
nazioni.
Servizi:
A gennaio, il tasso di crescita delle attività del
settore
terziario
dell’eurozona
ha
avuto
un’accelerazione fino a toccare il record in cinque
mesi. Con l’Indice delle Attività Terziarie
dell’Eurozona a 52.7, da 51.6 di dicembre, l’attuale
sequenza di espansione si protrae da ormai un
anno e mezzo. Anche l’ottimismo* è migliorato,
toccando il record su dieci mesi.
Resta in Irlanda l’incremento più rapido, dove la
crescita della produzione è rimasta simile al record
su sei mesi di dicembre. La Spagna ha assistito al
più rapido aumento delle attività da agosto dello
scorso anno, mentre in Germania la crescita ha
toccato i massimi su tre mesi.
L’Italia è tornata sul territorio dell’espansione con il
terzo incremento di produzione negli scorsi quattro
mesi, dopo il breve intervallo di dicembre.
Viceversa, la produzione del terziario francese si è
mossa nella direzione opposta con un calo per la
quarta volta negli ultimi cinque mesi.
A sostenere l’ultima espansione della produzione
del settore dei servizi dell’eurozona, è stato
l’ulteriore incremento dei nuovi ordini, che ha
segnato una crescita in Germania, Spagna, Irlanda
e Francia. Nel frattempo, l’andamento delle
commesse inevase si è stabilizzato, dopo un calo
per sette mesi consecutivi.
Per il terzo mese consecutivo si è registrato un
aumento dei posti di lavoro nel settore terziario, ad
un tasso che, sebbene ancora soltanto modesto, è
stato comunque il più rapido da luglio 2014.
La crescita più rapida di posti di lavoro è stata
segnalata in Irlanda, anche se più lenta di
dicembre, mentre si sono avute accelerazioni in
Germania (record su sei mesi) e Spagna (record su
nove mesi).
Sia la Francia che l’Italia hanno entrambe riportato
tagli occupazionali a gennaio. Il tasso di calo in
Italia è stato il più rapido da aprile dello scorso
anno, mentre per la Francia la contrazione ha
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segnato il ritmo più debole, raggiunto per la
seconda volta negli ultimi 15 mesi di sequenza di
calo.
L’inflazione dei prezzi di acquisto di gennaio ha
rallentato fino a toccare i minimi in quasi cinque
anni, visto che i segnali di aumenti degli stipendi e
delle retribuzioni minime del settore terziario sono
stati in parte controbilanciati dalla riduzione del
prezzo del petrolio e di svariati altri costi derivati.
Nel frattempo la media delle tariffe dei servizi è
calata ad uno dei tassi più rapidi registrati negli
ultimi cinque anni.
*in merito all’ottimismo, alle aziende vengono richieste le
aspettative per gli affari di qui ad un anno, se superiori, uguali o
inferiori rispetto al mese corrente.
Commento:
Chris Williamson, Chief Economist presso Markit
ha detto:
“L’economia dell’eurozona di gennaio ha mostrato
uno slancio maggiore rispetto a quanto ci si
aspettava, con la lettura del PMI finale che ha
superato la stima flash fino a toccare il tasso di
crescita più rapido degli ultimi sei mesi.
“L’occupazione è aumentata ad un tasso che non si
vedeva dalla metà del 2011, affiancandosi ai segnali
di un accresciuto ottimismo delle aziende sulle
prospettive di qui ad un anno.
“I dati dell’indagine evidenziano un livello in linea con
un possibile incremento del PIL durante il primo
trimestre dello 0.3%, e la scelta da parte della BCE
di applicare il quantitative easing su vasta scala
dovrebbe incentivare una crescita persino più forte
nei mesi a venire. Sono comunque chiari diversi
rischi, compresi gli sviluppi della crisi greca e le
bagarre politiche con la Russia.
“Secondo i dati raccolti, la Spagna e l’Irlanda si sono
entrambe distinte sia per il tasso di crescita
economica che di occupazione, quest’ultimo
dimostratosi particolarmente incoraggiante e che fa
sperare che i tassi di disoccupazione potrebbero
cominciare a diminuire seriamente nel 2015 anche
nel resto della regione. In Spagna il tasso di
creazione di posti di lavoro si è consolidato toccando
© Markit Economics Limited 2015
il valore più rapido da settembre 2007, mentre
l’Irlanda ha recentemente vissuto il più forte periodo
di aumento dell’occupazione dal 2000, anno d’inizio
dell’indagine.
cinque anni, indicando che permarranno pressioni
deflazionistiche finché la diminuzione dei prezzi del
petrolio si rifletterà sul livello economico generale,
ridando vita al potere d’acquisto dei consumatori.”
“Ulteriori sviluppi positivi sono stati il rialzo della
crescita tedesca e il ritorno all’espansione in Italia,
mentre la Francia è rimasta in ritardo frenata dal
nono mese consecutivo di calo dell’attività.
-Fine-
“Allo stesso tempo, i prezzi di vendita hanno
accusato il calo più netto su base mensile in quasi
Per ulteriori informazioni contattare:
Markit
Chris Williamson, Chief Economist
Telefono +44-20-7260-2329
Mobile +44-779-5555-061
Email [email protected]
Rob Dobson, Senior Economist
Telefono +44-1491-461-095
Mobile +44-7826-913-863
Email [email protected]
Joanna Vickers, Corporate Communications
Telefono +44 207 260 2234
Email [email protected]
Michaela Bernardini, Associate Panel Manager
Telefono +44 1491461031
[email protected]
Note per gli Editori:
®
®
Il PMI (Purchasing Managers' Index ) Composito sull’Eurozona è prodotto dalla Markit Economics e si basa su dati originali d’indagine
raccolti da un gruppo rappresentativo di oltre 5000 aziende sia del settore manifatturiero che terziario. I dati nazionali sul manifatturiero
riguardano Germania, Francia, Italia Spagna, Olanda, Austria, Irlanda e Grecia. I dati nazionali sul terziario riguardano Germania,
Francia, Italia, Spagna e Irlanda.
Il PMI (Purchasing Managers' Index) Terziario sull’Eurozona è prodotto dalla Markit Economics e si basa su dati originali d’indagine
raccolti da un gruppo rappresentativo di oltre 2000 aziende del settore terziario. I dati nazionali includono: Germania, Francia, Italia,
Spagna e Irlanda. Nell’insieme queste nazioni rappresentano circa il 78% delle attività del settore privato nell’Eurozona.
Il PMI finale Composito sull’Eurozona segue la stima flash che viene normalmente pubblicata una settimana prima e si basa su circa il
75%-85% delle risposte totali del PMI raccolte ogni mese. Il flash composito di gennaio è calcolato sull’89% delle risposte usate per i dati
finali. Il flash del terziario di gennaio è calcolato sul 82% delle risposte usate per i dati finali. I dati sono stati raccolti tra il 12 e il 27
gennaio.
Da quando questa comparazione ha cominciato ad essere disponibile nel gennaio del 2006, le differenze medie tra i valori flash e i valori
finali dell’indice PMI (finale meno flash) sono le seguenti (le differenze in termini assoluti forniscono un’indicazione migliore delle
variazioni reali, mentre le differenze medie costituiscono un’indicazione migliore di qualsiasi inclinazione):
Differenza
Media
Differenza media
in termini assoluti
PMI® Composito sulla Produzione nell’Eurozona
0.0
0.3
PMI Attività Terziario Eurozona
0.0
0.3
Indice
La metodologia dell’indagine Purchasing Managers’ Index (PMI) ha raggiunto una reputazione eccezionale per la sua capacità di
fornire le indicazioni più aggiornate possibili di ciò che sta realmente accadendo nel settore privato, tramite il monitoraggio di variabili
come le vendite, i livelli occupazionali, le scorte ed i prezzi. Gli indici sono usati su larga scala da aziende, governi ed analisti economici
all’interno di istituzioni finanziarie come mezzo per capire meglio le condizioni degli affari e come guida per le strategie aziendali e di
investimento. In modo particolare le banche centrali di molti paesi, tra cui la Banca Centrale Europea, usano questi dati come supporto
nelle decisioni sui tassi d’interesse. Le indagini PMI sono i primi indicatori delle condizioni economiche pubblicati ogni mese e sono quindi
disponibili molto prima dei dati comparabili prodotti dagli enti governativi .
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La Markit non effettua correzioni ai dati dopo la pubblicazione, ma i fattori stagionali, dove applicabile, posso essere modific ati di tanto in
tanto andando quindi a cambiare l’intera serie di dati destagionalizzati. I dati storici che riguardano i principali valori (grezzi), la prima
pubblicazione di dati destagionalizzati, e i successivi dati corretti sono disponibili per gli abbonati Markit. Per informazioni contattare
[email protected].
Markit
Markit è un fornitore mondiale leader di prodotti diversificati nel settore dei servizi di informazione finanziaria. Forniamo prodotti che
migliorano la trasparenza, riducono i rischi e migliorano l’efficienza operativa. Tra i nostri clienti annoveriamo banche, hedge funds, asset
managers, banche centrali, revisori contabili, società assicurative e gestione fondi. La Markit è stata fondata nel 2003 e oggi conta oltre
3000 impiegati in 10 nazioni. Le azioni Markit sono quotate sul NASDAQ con il simbolo “MRKT”. Per maggiori informazioni consultare il
sito www.markit.com.
PMI
Ora disponibili per 32 Paesi e principali regioni come l’Eurozona, Purchasing Managers’ Indexes® (PMIs ®) sono diventate le indagini
economiche più seguite a livello mondiale dalle banche centrali, dai mercati finanziari e da coloro che prendono decisioni nel mondo degli
affari grazie alla capacità che hanno di fornire indicatori mensili di trend economici unici, aggiornati, ed accurati. Per maggiori informazioni
visitate www.markit.com/economics.
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