markit-pmi-italia - Il Campo delle Idee

Comunicato Stampa
Purchasing Managers’ Index®
INFORMAZIONI SENSIBILI AL MERCATO
EMBARGO: 10:10 (ora italiana), 5 marzo 2015
®
Markit PMI sulle Vendite al Dettaglio in Italia
Nuovo e netto calo delle vendite al dettaglio nel mese di febbraio
Punti salienti:

L’Indice PMI si posiziona a 42.3

Occupazione stabile, chiudendo
prolungata di tagli agli organici

Obiettivi mancati, ma record di ottimismo dalla
fine del 2010
la
serie
ulteriore forte calo delle vendite con 42.3. Eppure,
in rialzo rispetto a 41.2 di gennaio, l’indice ha
indicato un tasso di contrazione leggermente più
lento rispetto all’inizio dell’anno. Le aziende
monitorate hanno commentato che il fattore
principale della contrazione delle vendite è stato il
generale calo del volume di spesa dei consumatori.
A febbraio le vendite su base annua sono
nettamente diminuite e a un tasso più rapido di
quello registrato nel precedente periodo d’indagine.
Andamento storico:
Circa la metà delle aziende del settore (47%) ha
segnalato vendite inferiori rispetto agli obiettivi
precedentemente pianificati, mentre il 6% ha notato
vendite in qualche modo superiori. Questi risultati
rappresentano il peggiore divario registrato in oltre
un anno e mezzo.
Riepilogo:
Le vendite al dettaglio in Italia sono di nuovo
diminuite nettamente nel mese di febbraio,
prolungando la continua flessione del settore
osservata dall’inizio del 2011. Il calo delle vendite
ha contribuito all’ulteriore contrazione dei margini
lordi e dei livelli d’acquisto dei dettaglianti, questi
ultimi ridotti come tentativo di contenere i livelli di
giacenza in un clima di vendite inferiori agli
obbiettivi. Tuttavia, due segnali positivi sono stati
l’aumento delle aspettative al record su oltre quattro
anni e la fine dei tagli occupazionali.
Nella terza più grande economia dell’eurozona,
®
l’indice destagionalizzato Markit PMI sulle Vendite
al Dettaglio in Italia, che con un singolo valore
segnala i cambiamenti su base mensile delle
effettive vendite comparabili, ha segnato un
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Eppure i dettaglianti si sono mostrati ottimisti nel
raggiungere gli obiettivi di vendita nel prossimo
mese, alcuni dei quali nutrendo la speranza di
recuperare le perdite precedenti. Infatti, il livello di
fiducia è stato il più forte da novembre 2010.
Alcune delle aziende monitorate hanno anche
menzionato che nuove iniziative hanno avuto un
impatto positivo sulle aspettative.
Riflettendo in qualche modo il maggiore ottimismo
del settore, febbraio ha mostrato che i dettaglianti
hanno generalmente mantenuto i loro organici,
nonostante l’ulteriore calo delle vendite. Si
conclude così un periodo di tagli occupazionali che
continuava dall’inizio del 2008.
I dati dell’indagine di febbraio hanno nel frattempo
indicato una contrazione più lenta dei livelli di
acquisto del settore, ad un tasso che è risultato il
meno forte da aprile dello scorso anno. I dettaglianti
che hanno diminuito il livello di acquisti di forniture
all’ingrosso, lo hanno spesso fatto per evitare un
accumulo indesiderato di merce in magazzino. Le
© Markit Economics Limited 2015
giacenze mensili, nel complesso, sono leggermente
calate, dopo gli invariati livelli registrati a gennaio.
A febbraio i margini lordi del settore delle vendite al
dettaglio sono diminuiti nettamente e al tasso più
rapido su 15 mesi. Le aziende monitorate
dall’indagine lo hanno attribuito all’effetto combinato
di vendite inferiori e sconti maggiori.
In ogni caso, la pressione sui margini lordi da parte
dei costi è stata relativamente debole, con
l’inflazione dei prezzi d’acquisto solo marginale
rispetto ai dati storici d’indagine (e ai minimi su tre
mesi). Se l’indebolimento dell’euro ha contribuito
all’aumento dei costi di articoli d’importazione,
questo è stato parzialmente controbilanciato dagli
sconti dei fornitori e dal calo del prezzo del petrolio
e dei derivati.
Commento:
Phil Smith, economista presso Markit, e autore del
®
report Markit PMI sulle Vendite al Dettaglio in
Italia, ha detto:
“Il PMI delle vendite al dettaglio di febbraio ha
indicato un ulteriore e netto calo del commercio al
dettaglio, sebbene alcuni tra gli altri indicatori di
indagine abbiano offerto spiragli incoraggianti di un
rallentamento della contrazione del settore.
L’occupazione si è mantenuta invariata, terminando
una serie continua di tagli occupazionali iniziata nel
2008, mentre il livello degli acquisti all’ingrosso è
diminuito ad un tasso che è stato il penultimo tra i
minimi degli ultimi quattro anni. Entrambi gli
indicatori, guardando attraverso l’instabilità dei
livelli di spesa da parte dei consumatori, vantano
buoni risultati nel tracciare il sottostante stato di
salute del settore e, salvo altre sorprese, indicano
che nei mesi a venire i tassi di contrazione delle
vendite saranno più lenti.”
-Fine-
Per ulteriori informazioni contattare:
Markit
Phil Smith, Economist
Telephone +44-1491-461-009
Email: [email protected]
Joanna Vickers, Corporate Communications
Telephone +44-207-260-2234
Email [email protected]
Michaela Bernardini, Panel Manager
Telephone +44-1491-461-031
Email [email protected]
Note per gli Editori:
L’acronimo “PMI” sta per Purchasing Manager’s Index, un tipo di indagine nata originariamente per tracciare le condizioni degli affari nel
settore manifatturiero. La Markit ora adotta il termine “PMI” per descrivere la metodologia utilizzata per le indagini svolte anche nel settore
dei servizi, nel settore edilizio e nel settore delle vendite al dettaglio.
Per il PMI del settore delle vendite al dettaglio in Italia, la Markit Economics ha messo insieme un gruppo di aziende dettaglianti campione,
tra esse ci sono sia grosse catene di negozi che dettaglianti più piccoli, in modo da assicurare una rappresentazione bilanciata della
struttura reale del settore delle vendite al dettaglio nel paese. Allo stesso modo la composizione del gruppo di aziende in t ermini geografici
e di classificazione del dettagliante (ovvero il tipo di prodotti venduti) viene monitorata in modo da assicurare una rappresentazione
accurata.
La Markit si accerta che la struttura nel tempo rimanga corretta e che il livello di risposte rimanga sufficientemente alto da generare dati
economici affidabili.
La raccolta dei dati avviene nella seconda metà di ogni mese per mezzo del completamento di questionari da parte delle aziende
campione.
Le percentuali fornite dalle aziende che riportano un miglioramento, peggioramento o una situazione stabile per ciascuna vari abile del
sondaggio sono convertite in un’unica cifra per variabile che è l`indice di diffusione”. Questi indici variano da 0 a 100, con letture di 50.0 che
indicano l’assenza di cambiamenti rispetto al mese precedente. Letture al di sopra di 50.0 indicano aumenti rispetto al mese precedente e
letture al di sotto di 50.0 indicano diminuzione. Maggiore è la divergenza da 50.0, maggiore sarà il cambiamento segnalato.
La metodologia include la valutazione automatica di ogni risposta al sondaggio in modo da assicurare che l’effetto di ciascuna risposta sul
numero finale sia proporzionale alla dimensione dell’azienda che ha fornito le risposte.
Dove necessario gli indici sono stati destagionalizzati per tenere in considerazione le variazioni stagionali annue prev iste per quel periodo
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© Markit Economics Limited 2015
dell’anno.
L’uso della metodologia dell’indice di diffusione significa che i risultati del PMI del settore delle vendite al dettaglio sono direttamente
paragonabili ai PMI di altri settori come il manifatturiero, quello dei servizi o l’edilizio.
La Markit non effettua correzioni ai dati dopo la pubblicazione, ma i fattori stagionali, dove applicabile, posso no essere modificati di tanto in
tanto andando quindi a cambiare l’intera serie di dati destagionalizzati. I dati storici che riguardano i principali valori (grezzi), la prima
pubblicazione di dati destagionalizzati, e i successivi dati corretti sono disponibili per gli abbonati Markit. Per informazi oni contattare
[email protected].
Markit
Markit è un fornitore mondiale leader di prodotti diversificati nel settore dei servizi di informazione finanziaria. Forniamo prodotti che
migliorano la trasparenza, riducono i rischi e migliorano l’efficienza operativa. Tra i nostri clienti annoveriamo banche, hedge funds, asset
manager, banche centrali, revisori contabili, società assicurative e gestione fondi. La Markit è stata fondata nel 2003 e oggi conta oltre 3000
impiegati in 10 nazioni. Le azioni Markit sono quotate sul NASDAQ con il simbolo “MRKT”. Per maggiori informazioni consultare il sito
www.markit.com.
PMI
Le indagini Purchasing Managers’ Index® (PMI®) sono ora disponibili per 32 paesi e principali regioni come l’Eurozona. Si tratta delle
indagini più seguite a livello mondiale dalle banche centrali, mercati finanziari e da coloro che prendono decisioni nel mondo degli a ffari
grazie alla capacità che hanno di fornire indicatori mensili di trend economici unici, aggior nati, ed accurati. Per maggiori informazioni visitate
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