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MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L
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PRESENTAZIONE
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MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L
INDICE
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LA SOCIETA’ NEWCo
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ORGANIGRAMMA
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L’INIZIATIVA
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IL PRODOTTO SKUDO®WAVE
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IL MERCATO
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AMBITO SICUREZZA
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CERTIFICAZIONE
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CONTATTI
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MOBISAFE
DISTRIBUTION ITALIA
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MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L
LA SOCIETA’ NEWCO
Mobisafe Distribution Italia s.r.l. ha sede legale in Via Amalasunta n. 6, Ravenna.
ORGANIGRAMMA
Presidente
Vice Presidente
Testimonial
Marcello Marrocco (socio)
Ivano Bonetti (socio)
Antonio Cabrini
L’INIZIATIVA
Il settore nel quale si inserisce l’iniziativa è quello della promozione e della vendita a livello
internazionale nei settori della sanità e dello sport del dispositivo accessorio di protezione per
apparecchiature che emettono campi elettromagnetici denominato Skudo®Wave.
La Mobisafe Distribution ha ottenuto dalla società produttrice di Skudo®Wave l’esclusiva di
vendita mondiale del prodotto che, in data 17 marzo 2008, è stato certificato dall’Università degli
Studi di Perugia, Sezione Sanità Pubblica.
Il prodotto certificato Skudo®Wave protegge l’essere umano dai potenziali e irreversibili danni
arrecati al DNA dalle onde elettromagnetiche emesse dai telefoni cellulari e da tutti i dispositivi
elettronici.
Partendo da questo presupposto, la strategia di Mobisafe Distribution consiste nel personalizzare i
dispositivi e di commercializzarli
nel mondo dello sport e del calcio in particolare per abbinare la tutela della salute ai brand
delle squadre
-
nelle farmacie per promuovere l’aspetto salutistico
-
nelle università per sensibilizzare la prevenzione
nell’ambito dell’ IT (information tecnology), TLC (telecomunicazioni/telefonia) per
salvaguardare la salute degli utilizzatori (utenti clienti) a beneficio ed incentivo dell’utilizzo dei
devices elettronici
Il prodotto è personalizzabile con i brand delle squadre,
delle associazioni sportive o delle aziende.
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IL PRODOTTO SKUDO®WAVE
Skudo®Wave è un dispositivo accessorio di protezione per apparecchiature che emettono campi
elettromagnetici di bassa e media entità (fino a 0,2 microTesla di induzione magnetica e fino a 100
V/m di campo elettromagnetico a tutte le frequenze) che, come accertato dal Dipartimento di Sanità
Pubblica dell’Università di Perugia, riduce il rischio del danno biologico al DNA che può verificarsi
con l’utilizzo prolungato del telefono cellulare. L’alta tecnologia del prodotto e le sue qualità sono
anche state oggetto di una recente tesi di Laurea presso la Facoltà di Medicina dell’Università di
Siena.
Skudo®Wave è un filtro che, all’interno delle apparecchiature, opera a livello sub-atomico
correggendo il disturbo generato dallo stato energetico alterato degli elettroni che costituiscono
l’apparecchiatura, stato alterato a causa dell’energia indotta dalla batteria inserita all’interno del
telefonino. L’effetto vibratorio di questa energia provoca infatti l’emissione di fotoni che, a contatto
con la testa dell’utente, possono arrecare un disturbo tale da causare anche un danno biologico al
DNA. Il prodotto, accertato scientificamente, opera quindi in modo da ridurre notevolmente tale
fenomeno inducendo una modifica “spintronica” che porta ad ottenere emissioni fotoniche più
compatibili con l’organismo umano, con la conseguente notevole diminuzione del rischio di danno
biologico.
L’azione protettiva di Skudo®Wave è efficace anche su tutte le apparecchiature elettriche e/o
elettroniche che emettono campi elettromagnetici di bassa-media entità (computer, tv,
elettrodomestici, videogiochi, videoterminali, sistemi wi-fi, ecc.).
Skudo®Wave è formato da una piastrina in resina adesiva con nanoprocessore interno; una volta
tolta la pellicola a contatto con la parte adesiva, Skudo®Wave può essere applicato a proprio
piacimento sul telefonino. È sufficiente un solo dispositivo per telefono.
Skudo®Wave non ha bisogno di manutenzione o di pulizia; nel caso si staccasse dall’apparecchio, è
sufficiente riattaccarlo con una qualsiasi colla adesiva senza il pericolo di ridurne l’efficacia.
Skudo®Wave non indebolisce il segnale del telefono cellulare, non provoca emissioni
elettromagnetiche e non interferisce con le prestazioni del dispositivo sul quale viene applicato.
NOTE: Al termine del suo ciclo di vita (2 anni), il prodotto può essere smaltito come qualunque
altro rifiuto solido urbano.
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PERCHÉ UTILIZZARE Skudo®Wave
Una ricerca degli scienziati svedesi guidati da Lennart Hardell del Dipartimento di oncologia
dell'ospedale universitario di Orebro, ha calcolato che usare per più di dieci anni telefonini o
apparecchi senza fili, appoggiati sempre allo stesso orecchio, moltiplica da tre a cinque volte e
mezzo il rischio di ammalarsi di glioma (tumore del sistema nervoso centrale), una forma di cancro
al cervello.
Anche la IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) classifica le radiofrequenze
come possibili cancerogeni per l'uomo (classe 2B). I ricercatori della IARC hanno concordato, con
la Monografia n. 102, su una limitata evidenza di glioma e di neurinoma del nervo acustico fra gli
utilizzatori di telefono cellulare e inadeguata evidenza per tutti gli altri tipi di tumore.
Il gruppo di lavoro non quantifica il rischio, ma cita uno studio che dimostra un incremento del 40%
di rischio di ammalarsi di glioma negli utilizzatori “pesanti" cioè coloro i quali utilizzano il telefono
cellulare per almeno trenta minuti al giorno per almeno dieci anni.
Per leggere le conclusioni IARC: http://www.iarc.fr/en/media-centre/pr/2011/pdfs/pr208_E.pdf
In riferimento alla confutazione di detta tesi da parte di un recente studio danese, è stata posta la
domanda al famoso fisico italiano, Emilio Del Giudice, scomparso il 31 gennaio scorso; Del
Giudice afferma : «… In principio bisogna essere attenti perché un campo elettromagnetico
applicato dall’esterno su un organismo vivente non è privo di conseguenze Queste conseguenze
non sono necessariamente negative però possono esserlo, per questo motivo è necessario studiare
di più e non negarne l’esistenza a priori».
DOMANDA Parliamo di telefonini cellulari: nonostante l’Oms abbia assegnato alle loro emissioni
una pericolosità di livello 2B, dunque “potenzialmente cancerogene”, il mese scorso è stata data
molta enfasi a uno studio danese, pubblicato sul prestigioso BMJ (il British Medical Journal),
secondo cui non c’è invece alcun rischio per la salute. Cosa ne pensa?
«Ho sentito proprio su questo studio una relazione di una ricercatrice francese…, che ha fatto
notare che nel campione su cui si basava lo studio danese erano incluse anche persone che usavano
il telefonino una volta alla settimana. In sostanza hanno diluito il campione mettendoci persone che
insomma non erano in condizione di ricevere danni dal cellulare, per cui chiaramente il numero
delle patologie osservate era drasticamente ridotto».
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IL MERCATO
U.N. Agency ha affermato che nel mondo ci sono 2.7 miliardi di cellulari attivi, un numero
enorme se si pensa che molte persone (neonati e bambini, paesi meno sviluppati e popolatissimi)
non lo possiedono affatto.
È questo il mercato di riferimento sul quale Mobisafe Distribution si affaccia, un mercato che non
conosce crisi.
Gartner, società multinazionale leader mondiale nella consulenza strategica, ricerca e analisi nel
campo IT, ha rilasciato un comunicato sulle vendite di cellulari secondo cui gli smartphone, nel
quarto trimestre del 2013 e l’intero anno solare, hanno inciso rispettivamente per il 57,6% e per il
53,6% sulla domanda totale di telefoni mobili. Il salto in avanti dei cellulari smartphone è stato su
base annuale del 42,3%, per un totale di poco meno di 968 milioni di apparecchi venduti.
Due i principali fattori che stanno determinando il boom dei dispositivi smart in tutto il mondo: il
crollo dei prezzi di oggetti che sono ormai diventati veri e propri PC tascabili, e la diffusione delle
reti di quarta generazione (4G). Una sempre maggiore (e fino a poco tempo fa inimmaginabile)
velocità di trasferimento dei dati sta infatti rendendo gli smartphone sempre più efficaci e attraenti
in tutti i mercati.
L’esperienza “mobile” degli utenti è aumentata vertiginosamente e il modo in cui i cellulari
vengono utilizzati oggi non è paragonabile a quello di solo cinque o sei anni fa.
Nel 2014 l’utilizzo internet dal telefonino supererà quello dal personal computer; il cellulare viene
anche utilizzato per effettuare il 25% delle ricerche locali, per i social network (91% dal telefonino
contro il 79% da PC) e per guardare i video su YouTube (200 milioni di visualizzazioni al giorno).
L’86% degli utenti usano i cellulari persino mentre guardano il televisore.
IN ITALIA
L’Italia è in zona rossa ossia dove esiste già un rapporto sim card/abitanti di 1,2; più precisamente
l’Italia con 1,5 è in quarta posizione. In testa ci sono gli Emirati Arabi con 1,95 seguiti a 1,91
dall’Estonia e da Hong Kong a 1,61. In Russia è 1,3 con 187 milioni di cellulari, negli USA 0,87
con 270 milioni, in Cina 0,47 con 634 milioni.
Le statistiche parlano di circa 20 milioni di smartphone che circolano in Italia e le stime sul futuro
vedono la linea dei cellulari intelligenti superare quella dei cellulari tradizionali.
Ogni giorno gli italiani trascorrono circa 37 minuti parlando al telefonino, un quarto d’ora se ne va
inviando sms e per circa tre ore e un quarto si naviga sul web da cellulare. In totale, vengono
trascorse ben quattro ore tra sms, chiamate e navigazione web, vale a dire un quarto del nostro
tempo da svegli.
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“In un periodo di gravi difficoltà economiche come quello che l’Italia sta attraversando, stupisce
rilevare come gli italiani siano disposti a spendere così tanto tempo e denaro in un’attività
apparentemente non indispensabile, come l’uso del cellulare - ha detto Andrea Manfredi,
amministratore delegato di SuperMoney -. In realtà, è evidente che per la maggior parte dei
consumatori, il telefonino e internet siano ormai diventati beni di prima necessità, non soltanto per
svagarsi e comunicare, ma anche per affrontare le molteplici attività della vita quotidiana, come la
ricerca di un lavoro o di una casa”.
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AMBITO SICUREZZA
VALUTAZIONE DEI RISCHI IN AMBIENTE DI LAVORO
Rischio fisico generato da campi elettromagnetici artificiali
Decreto Legislativo 9/4/ 2008 n. 81 ed integrazioni
OBBLIGHI DI LEGGE
L’Art. 180 del Decreto stabilisce che, tra gli agenti fisici da prendere in considerazione per
l’esecuzione del fascicolo della Valutazione dei Rischi, vi sono i campi elettromagnetici.
L’Art. 28 nel comma 1 lettera a) stabilisce che tale documento deve contenere una “relazione sulla
valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l’attività lavorativa” ,
Nell’ Art. 18 (Obblighi del datore di lavoro e del dirigente) alla lettera z) del comma 1 si legge che
tali figure devono “aggiornare le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e
produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute e sicurezza del lavoro, o in relazione al grado di
evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione”. Questo vuol dire che se vengono
immessi in commercio sistemi e dispositivi che rappresentano un’evoluzione della tecnica di
prevenzione o protezione dei lavoratori, allora è il caso che siano presi in considerazione ed inseriti
nelle postazioni degli operatori.
Una volta che il datore di lavoro e il responsabile della sicurezza vengono informati in merito alle
“innovazioni tecnologiche”, non possono ignorarle ma devono metterle in atto perché, in caso di
controversia con un dipendente per richiesta di “malattia professionale” (vedi sotto il caso
Marcolini), dovrebbero spiegare le ragioni della scelta effettuata dimostrando anche che non è stato,
ad esempio, il campo elettromagnetico, ad aver generato o co-generato la malattia.
LA SENTENZA
Sentenza di Cassazione “Malattia Professionale” per uso telefonino in ambiente di lavoro
Un ex direttore finanziario di una multinazionale bresciana, il sig. Innocente Marcolini, avendo
utilizzato per anni il telefono cellulare per motivi di lavoro, si è ammalato gravemente di tumore al
trigemino (area della testa dove teneva spesso il telefonino a contatto); la sentenza ha confermato
il nesso causa-effetto per cui l’INAIL ha dovuto ritenerlo invalido all’80% e corrispondergli una
rendita. In questo caso specifico l’INAIL si è rivalsa sul datore di lavoro e sul responsabile per la
sicurezza che non avevano preso specifiche precauzioni sul rischio fisico generato da campi
elettromagnetici.
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Questa sentenza può diventare un precedente pericoloso se non vengono per tempo adottati idonei
sistemi di prevenzione e protezione dalle fonti di emissione elettromagnetica.
L’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) con sede a Lione (Francia) ha classificato
i campi elettromagnetici a radiofrequenza come “possibilmente cancerogeni”. L’allarme è stato
lanciato dal Consiglio d’Europa e ripreso proprio dall’INAIL che afferma come “telefonini e
dispositivi wireless dovrebbero essere proibiti nelle scuole per i potenziali rischi per la salute dei
bambini”.
LA SOLUZIONE
Un suggerimento per ridurre il rischio senza incorrere in costi proibitivi, per lo meno quando le
fonti di emissione si presume siano modeste (es. computer, telefonino, sistema wireless interno,
mouse, stampante, calcolatrice elettronica, lampada, ecc), è il dispositivo di protezione
Skudo®Wave.
L’acquisto dei nanoprocessori Skudo®Wave utilizzati in ambiente di lavoro, è interamente
deducibile dai costi.
Skudo®Wave è distribuito in esclusiva mondiale da Mobisafe Distribution Italia srl.
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GAZZETTA DELLO SPORT 11 MAGGIO 2014
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CONTATTI
Mobisafe Distribution Italia s.r.l.
Via Amalasunta n. 6
Ravenna
www.skudowave.com
Presidente
Vice Presidente
Marcello Marrocco
[email protected]
Tel. 335 588 55 15
Ivano Bonetti
[email protected]
Tel. 335 24 91 70
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