MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“VALDONEGA” 37129 VERONA (VR) Via Breccia S. Giorgio, 1 C.F. 93184420235 C.M. VRIC880008 Tel. 045/912172 – fax 045/8340533 e-mail: [email protected] Prot. n. 378/b04 Verona, 6 febbraio 2015 Alle famiglie degli studenti della Scuola Secondaria di I grado “G. Valerio Catullo” di Verona Al Consiglio di Istituto Ai docenti e al personale ATA Al sito LETTERA APERTA AI GENITORI “ACCENDIAMO I CERVELLI E SPEGNIAMO I CELLULARI” per proteggere i ragazzi dai rischi delle nuove tecnologie e promuovere un uso consapevole e responsabile degli strumenti informatici Cari Genitori, come già sapete, la nostra Scuola, dopo aver registrato alcuni casi di uso distorto ed improprio dei telefoni cellulari sia all’interno della scuola sia a casa, al seguito di una consultazione tra i docenti, ha deciso, in via transitoria, di ritirare detti strumenti tecnologici all’inizio delle lezioni giornaliere per riconsegnarli al termine della giornata scolastica. Il provvedimento, preso di urgenza, verrà discusso dal prossimo Consiglio di Istituto del 9 febbraio 2015 e detto Organo Collegiale ne deciderà il prosieguo e i provvedimenti educativi connessi. In realtà la decisione del ritiro del cellulare ai ragazzi è avvenuta successivamente ad una serie di interventi ordinari sulla prevenzione del bullismo e del cyberbullismo, messi in atto dagli insegnanti nelle classi, che hanno coinvolto anche esperti quali la Polizia Postale e lo specialista dell’età evolutiva che collabora regolarmente con la scuola. Anche al seguito dei recenti fatti mediatici, sentiamo ora più che mai la necessità di condividere con voi il problema per cercare un coinvolgimento reale delle famiglie al fine di trovare una maniera comune per affrontarlo, secondo la modalità di quell’ “alleanza educativa” tra scuola e famiglia che da molto tempo presiede all’ impostazione pedagogica della nostra istituzione. Anche in Italia, come in quasi tutti i paesi europei, l’uso del cellulare a Scuola è vietato in base alla direttiva ministeriale del 15 marzo 2007 emanata dall’ex Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni, la quale invita ogni Istituto scolastico a fornirsi di un apposito Regolamento interno. Il nostro Regolamento non vieta agli studenti la detenzione del telefono cellulare ma li invita a tenerlo spento durante le ore di lezione. Il divieto di utilizzare il cellulare a scuola risponde, infatti, ad una generale norma di correttezza, perché l’uso dei dispositivi elettronici rappresenta un elemento di distrazione sia per chi li usa sia per i compagni e costituisce una grave mancanza di rispetto verso l’insegnante. 1 Siamo tutti consapevoli che l’uso eccessivo degli smartphone abitua a ricevere tante informazioni, ma non fornisce gli strumenti per operare una selezione critica e per mettere ordine tra le stesse; inoltre distrae dallo studio, soprattutto quando la connessione è sempre attiva. L’uso prolungato e ossessivo della rete può in alcuni casi produrre un isolamento dal mondo reale, in una sorta di universo immaginario e parallelo e, in casi estremi, si viene a creare una vera e propria dipendenza E’ necessario perciò che i Genitori, tanto quanto i Docenti, siano consapevoli dei pericoli potenziali insiti nella rete e capaci di educare i ragazzi ad un uso consapevole e responsabile di essa. Per questo motivo il nostro Istituto è in costante contatto con lo Sportello Provinciale per la prevenzione del Bullismo a scuola, con sede presso l’UST 12 di Verona, e con esso condivide le linee di intervento. Inoltre, la Scuola ha predisposto sul tema, già nel corso del corrente anno scolastico, più interventi della Polizia Postale. Riguardo poi al colpire intenzionalmente persone indifese, è importante che i genitori indichino come inaccettabili comportamenti quali: usare un linguaggio offensivo o mandare messaggi volgari on-line o nei gruppi di amici tramite applicazioni quali WhatsApp; pubblicare fotografie, video o informazioni private; spargere maldicenze attraverso messaggi di testo con il cellulare o con la posta elettronica. E’ necessario spiegare che questi comportamenti sono da considerarsi reati perseguibili per legge e, soprattutto, insegnare e rinforzare valori positivi nel trattare gli altri con rispetto e dignità. Per tutti questi motivi, in qualità di Preside e insieme al corpo docente della scuola media Catullo, ho voluto dare un segnale forte ai giovani e alle famiglie attraverso il provvedimento del ritiro dei telefoni cellulari, decisione entrata in vigore il 2 febbraio 2015. Evidentemente, lo scopo non è quello, anacronistico, di negare la diffusione delle nuove tecnologie tra i ragazzi né, tantomeno, di demonizzarle. Al contrario, poiché la scuola Catullo riconosce il ruolo sempre più importante che esse rivestono e il valore che possono assumere, ritiene indispensabile guidare i propri alunni a un utilizzo consapevole di queste tecnologie dalle potenzialità pressoché infinite, per evitare che essi ne diventino vittime. In effetti, la società attuale, con la sua complessità, e il facile accesso a informazioni di qualsiasi natura espongono i nostri ragazzi a stimoli e modelli dannosi, se non addirittura pericolosi, considerata la fragilità che connota questa fascia d’età. Ciò rende particolarmente importante e gravoso il compito educativo; per questo la nostra scuola, lungi dal volersene sottrarre, si assume in piena coscienza l’impegno di preparare i suoi ragazzi a vivere una realtà così complicata. E, infatti, da tempo si fa parte attiva nell’opera di sensibilizzazione e di educazione al riconoscimento e al rispetto della propria e altrui unicità, riservando particolare attenzione e cura all’inclusione, all’educazione, all’affettività e alla legalità. Tuttavia essa è altrettanto consapevole di non essere sola in questo fondamentale compito, poiché condivide con le famiglie, pur nel doveroso riguardo dei rispettivi ruoli, un comune progetto formativo. La collaborazione e la reciproca fiducia diventano, pertanto, principi irrinunciabili, perché l’azione educativa trova un imprescindibile sostegno proprio nell’esempio quotidiano di un comportamento corretto e coerente con i valori che si vogliono trasmettere. Ricordo, infine, che qualsiasi grave esigenza, necessità e/o imprevisto, che richieda alle famiglie di comunicare con i figli o viceversa, trova la piena disponibilità della Scuola attraverso l’uso del telefono fisso dell’Istituto. Confermo a tutti Voi che la Scuola continuerà, come ha fatto finora con sistematicità ed incisività, nella cura della sorveglianza attenta degli alunni in ogni momento dell’attività didattica e nell’impegno per la realizzazione di progetti educativi che aiutino i ragazzi, i genitori ed i docenti a riflettere sulle attualissime tematiche in questione. Ringrazio per l’attenzione e colgo l’occasione per porgere i più cordiali saluti. Il Dirigente scolastico Dott.ssa Lidia Marcazzan 2
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