nella lettera - Enti Locali

Colleghe e Colleghi,
sin dal mio insediamento ho indicato nella lotta alla corruzione uno dei doveri a cui non ci è
consentito rinunciare né derogare, al pari della semplificazione e dei servizi ai contribuenti, del
contenzioso e dell’accertamento.
Il 15 dicembre scorso eravamo simbolicamente tutti insieme a L’Aquila - luogo tristemente
evocativo di come la corruzione sappia insinuarsi nelle tragedie, deteriorando il vivere sociale fino
a sradicarne il comune senso di appartenenza - per lanciare un messaggio chiaro, inequivocabile.
Quel messaggio è: “NOI CONTRO LA CORRUZIONE”.
Posso dire con orgoglio che ancora una volta siamo stati tra i primi a non passare oltre ma a
guardarci dentro, assumendoci la piena responsabilità e accollandoci INSIEME il carico di
denunciare i comportamenti illeciti, non solo i reati, ma tutte quelle condotte che non possono e non
devono appartenere al comune sentire di una Amministrazione sana, che chiede ogni giorno
correttezza e trasparenza a 43 milioni di italiani.
La stessa onestà, il medesimo rigore, devono appartenere intimamente a chi quella correttezza e
quella trasparenza reclama, a NOI. I valori della legalità, imparzialità e buona fede, per chi riveste
un ruolo di servizio nello Stato, sono valori scolpiti nella nostra Costituzione, quindi non
negoziabili.
Se intendiamo perseguire davvero la lotta all’illegalità fiscale, NOI per primi dobbiamo essere
l’emblema della legalità e dell’onestà che quell’impegno domanda. Nessuno deve nutrire dubbi su
di NOI, né tanto meno sul nostro modo d’operare, di servire il Paese. Il sonno dell’etica non c’è
consentito, così come non c’è permesso di optare per un sentimento d’onestà magari a tempo
determinato, o peggio, a intermittenza.
Da oggi, abbiamo fatto un significativo passo avanti in questa direzione grazie all’attivazione di una
procedura che prende il nome di Whistleblowing. Una misura che spero possa incoraggiare chi
viene a conoscenza di condotte illecite e desidera segnalarle ma, per timore o ritrosia, non si sente
ancora abbastanza supportato per farlo.
Mi auguro che questa iniziativa possa contribuire a rafforzare il grado di percezione del nostro
essere un’Amministrazione credibile, sempre più salda nella sua etica interna. Si tratta di un passo
che ritengo decisivo per creare un nuovo rapporto di fiducia tra fisco e contribuenti, senza steccati
né preclusioni.
A tutti Voi va la mia stima e la mia riconoscenza per il prezioso lavoro che tutti i giorni svolgete
con impegno e dignità al servizio del Paese.
Grazie.
Rossella Orlandi