28.02.2015 Decalogo di Roberto Saviano.

SCUDO CARABINIERI
“Ente morale a tutela dei doveri e dei diritti dei Carabinieri”
DECALOGO
di Roberto Saviano
Roberto Saviano sulla rivista “l’Espresso”, dopo aver posto una fotografia con due carabinieri in grande uniforme, senza
testa , formula al neo Comandante Generale dell’Arma, Tullio del Sette, le seguenti richieste:
1) avere un ruolo riformista all’interno dell’Arma, affinché essa possa ancora una
volta giocare un ruolo fondamentale in un Paese che sta vivendo un momento
difficilissimo;
2) equilibrare le risorse, non cedere ai timori di attentati terroristici e continuare a
valutare ogni situazione per l’importanza e l’urgenza che ha, dando risorse
all’antimafia, alle investigazioni, alla presenza sul territorio, alla prevenzione,
gestendo questo momento di emergenza;
3) avere una voce autorevole che dia il punto di vista dei Carabinieri
sull’immigrazione. Non può essere tutto sempre e solo affidato ai presidi sul
territorio, ma il Paese deve avere consapevolezza, deve essere messo a
conoscenza di quali sono le strategie;
4) svolgere una comunicazione che non sia quella di strizzare l’occhio alla stampa,
passare informazioni, ma che sia rigorosa, che serva a parlare al cittadino più
che a creare rapporti personali, trovando il modo per farlo nella maniera più
corretta possibile;
5) arginare la quantità di sprechi e privilegi: limitare al massimo l’interlocuzione,
quella nociva, con la politica, fatta di assunzioni e favori, che indebolisce politici
e forze dell’ordine;
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6) mantenere un profilo di totale indipendenza rispetto alla politica, divenendo
controllore e poi garante di fronte ai cittadini;
7) mantenersi autonomo da un governo che tende a mal sopportare qualunque
voce critica, per non trovarsi impelagato in queste sabbie mobili;
8) dare trasparenza assoluta alle indagini sui Carabinieri anche sui casi più spinosi,
perché chi sbaglia deve pagare;
9) porre i Carabinieri nelle condizioni di esserci e di presidiare, di dialogare e
conoscere, di cercare e creare vicinanza.
Noi dello SCUDO dei Carabinieri, che abbiamo valutato positivamente la nomina del Generale del Sette, per
tutti i requisiti che egli possiede, vigileremo giorno dopo giorno che il decalogo di Saviano, da noi
pienamente condiviso, venga rispettato in pieno
Ovviamente staremo vicini al Generale Del Sette, che in un articolo, pubblicato sui nostri giornali online,
abbiamo definito “Un Galantuomo”. Lo sarà ancor di più se rispetterà questo DECALOGO.
Il Generale Del Sette dovrà dare la testa ai due Carabinieri, che per ora, con felice intuizione, Saviano ha
decapitato, in quanto ormai da troppi anni l’Arma opera ed agisce senza autonomia decisionale, schiava
non più sol del dovere, ma di poteri occulti, che la stanno portando ad allontanarsi dal cuore dai Cittadini.
24 febbraio 2015
Il Presidente
Gen. Antonio Pappalardo
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