STRATEGIE DI ALLENAMENTO NEL CICLISMO Busto Arsizio, 26 febbraio 2015 CATEGORIE ciclisti Praticanti ciclismo Strada Agonisti Mtb Amatori Granfondo Agonisti Gare 60/70 Km Categorie giovanili Esordienti/allievi Categorie assolute Juniores/under Gran fondo Cicloturisti Pista Amatori STORIA metodologia allenamento ciclismo Blocco occidentale: - sensazioni individuali - distanza a basso regime + salita a tutta - grossa pausa invernale - periodo agonistico uscite di gruppo Blocco orientale: - metodologia atletica (pista/strada) - enormi chilometraggi - competizioni non paragonabili (corsa Pace e Giochi Olimpici) STORIA metodologia allenamento ciclismo Anni 70/80: - evoluzione metodologie dell'est - inizio metodiche specifiche applicate al ciclismo - interessamento fisiologia - periodizzazione stagione - competizioni come fasi vere e proprie della preparazione Anni 80/90: - inizio metodologia basate su studi fisiologia - scienza al servizio della prestazione - sponsor METODOLOGIA allenamento ciclismo Giorni nostri: - > capacità lavoro - allenamento specifico per 12 mesi - obiettivi differenziati Italia: - lavoro aerobico periodo invernale - SFR - esercitazioni anaerobiche fase pre agonistiche e agonistiche - fc x monitoraggio allenamento - iperspecializzazione giovanile METODOLOGIA allenamento ciclismo Spagna: - grosso lavoro aerobico tutta la stagione - poco lavoro forza - importante quantità lavoro salita - esercitazioni anerobiche vicino a gare a tappe METODOLOGIA allenamento ciclismo Germania: - importante lavoro aerobico - forza tutto l'anno - utilizzo W come parametro allenamento - esercitazioni anaerobiche vicino alle competizioni Belgio: - + lavoro glicolitico che lipolitico - lavoro per incremento potenza METODOLOGIA allenamento ciclismo Inghilterra/Australia: - grosso lavoro pista - Olimpiade 2012 (Londra) - utilizzo W come parametro allenamento - grossi investimenti (Sky) PROGRAMMAZIONE piano allenamento Incontro o questionario Definire le tappe preparazione (PERIODIZZAZIONE) in base agli obiettivi prefissati Stesura struttura dei vari microcicli esempio PERIODIZZAZIONE annuale Periodo di preparazione generale aerobica (Base 1-2-3) metà novembre, dicembre, gennaio Periodo di preparazione aerobica specifica (build 1-2) febbraio, marzo Periodo pre-gara (pre-race) aprile Periodo agonistico maggio, giugno, luglio 1° periodo di transizione: 15 gg. agosto Periodo misto aerobico / pre-gara 15 gg. agosto 2° periodo agonistico settembre, metà ottobre 2° periodo di transizione: metà ottobre – metà novembre Valutazione funzionale Test per la individuazione soglia anaerobica (test Conconi – Mader - CP) Test recupero Curva F/V TEST Test di ingresso (valori basali) 1/2 novembre / primi gg. dicembre ■ 1° test verifica fine periodo costruzione resistenza aerobica (fine gennaio / metà febbraio) ■ 2° test di verifica fine periodo costruzione potenza aerobica (fine marzo / metà aprile) INTERPRETAZIONE test P.L. Cap. latt. Ritmi gara Soglia anaerobica Potenza aerobica Capacità aerobica Preparazione aerobica di base FC di RIFERIMENTO FR (fondo rigenerativo) 75% fc soglia FL (fondo lento) 80-83% fc soglia FLS (fondo lento salita) 83-88% fc soglia FM (fondo medio) 88-92% fc soglia FV (fondo veloce) 92-95% fc soglia Soglia 96-102% fc soglia Fuori-soglia > fc soglia MEZZI di allenamento Preparazione aerobica di base: pratica di discipline alternative aerobiche (sci di fondo, nuoto, corsa, roller, etc) Capacità aerobica: FLL, FL, FLe, FLS, FML Potenza aerobica: FM, FMV, FV, SFR, , fartleck, lavoro intermittente, salite lunghe Soglia anaerobica: ripetute medie in pianura, ripetute medie in salita Ritmi gara: tratti di varia lunghezza ad andatura di gara (percorso, abbigliamento, mezzo) Capacità o tolleranza lattacida: ripetute brevi – recupero incompleto Potenza lattacida: ripetute brevi max – recupero completo Preparazione INVERNALE Obiettivi: Riequilibrio muscolare e corretta lunghezza segmenti corporei Potenziamento Condizionamento organico (fondo lento) Sviluppo capacità coordinative (abilità) Stretching Riequilibrio muscolare Potenziamento naturale Potenziamento Sovraccarichi Potenziamento Specifico Giovane 3-4 * 30’ 2-3*20’- 30’ 2*60’- 90’ 1*30’- 45’ Amatore 3-4 * 30’ 2-4*15’- 30’ 1*60’- 120’ 1-2*45’ 1*60’-75’ Elite 3-4 * 40’ 2*15’- 30’ 30’- 45’ 2*60’- 120’ 1 - 2*90’- 150’ Esempi preparazione invernale Programma AMATORE a) Riequilibrio muscolare b) Corretta lunghezza muscolare c) Potenziamento muscolare (a carico naturale o con sovraccarichi) d) diminuzione della monotonia e ripetitività dello stimolo allenante e) acquisizione e/o affinamento corretto della tecnica e del gesto specifico Esempi preparazione invernale Programma ATLETA EVOLUTO a) Riequilibrio muscolare b) Corretta lunghezza muscolare c) Potenziamento generale d) Potenziamento attraverso il gesto specifico e) Aumento volume generale allenamento Ciclismo e PALESTRA Negli ultimi anni aumento % ciclisti tra popolazione palestra; 1983 anno di svolta preparazione ciclismo (record ora Moser); Nascita spinning; Maggior attenzione culturale alla ricerca di fitness e wellness; Esempio di lavoro per detensione e corretta lunghezza muscolare Detensione muscolare FOAM ROLLER POTENZIAMENTO Quantità Particolare attenzione rivolta ad addominali, lombari, adduttori, abduttori, glutei Alternare nelle sedute leg - estension a pressa a 45° Eserci zio % massimal e 20/30' riscaldamento al ciclosimulatore 4*20 Addo minali 40% 2*(2*20) Glutei 40% 4*20 Lomba ri 40% 4*20 Leg extens ion 50% 4*15 Abdutt ori 60% 4*15 Addutt ori 40% 4*20 Leg Curl 60% 15,10,5 Leg Estens ion 60,70,80% 15' defaticamente ciclosimulatore ad elevate rpm MEZZI di allenamento Allenamento a ritmo uniforme Allenamento con variazioni di ritmo Ripetute in pianura Salite Esercizi per il miglioramento della economia di pedalata Mezzi allenamento RITMO UNIFORME Mezzo allenamento Obiettivo Fondo lungo Adattamento cardiocircolatorio Metabolismo grassi Aspetto psicologico/posizione Fondo lento Recupero - defaticamento Fondo medio Fondo veloce Utilizzo O2 potenziando attività mitocondriale miglioramento velocità di soglia anaerobica Utilizzo O2 miglioramento velocità di soglia anaerobica fc rpm Durata - 20/25% Pi 85/95 3-4 h 90/100 90’/150’ - 10% Pi 75/100 45' -90' -4/6% 95/100 15’-30’ - 20/25% Pi Mezzi allenamento con VARIAZIONE di RITMO Mezzo allenamento Fartlek Allenamento a velocità crescenti Obiettivo fc Condizionamento cardiocircolatorio a trasportare più sangue, aumentando la disponibilità di ossigeno a muscoli. Reclutamento di un numero sempre maggiore di fibre muscolari interessate dalla prestazione. Da - 20/25% a 6% Pi rpm Durata elevate 45’ 90/100 45’ Le SALITE Mezzo allenamento Salite brevi max V Obiettivo Miglioramento dei tempi di smaltimento del lattato, e capacità dei muscoli di lavorare con alte concentrazioni di acido lattico ( tolleranza lattacida). Salite lunghe Migliorare la resistenza alla forza Salite medie Adattamento cardio-circolatorio utilizzo O2 con alte tensioni muscolari. SFR Aumento forza resistente fc rpm Durata > Pi 85/90 1’30”-3’ 70/80 20’/40’ Pi o leggermente > 80 8' -20' < Pi 40/50 1’-5’ Leggermente < Pi miglioramento FREQUENZA di PEDALATA Mezzo allenamento Obiettivo fc rpm Durata Dietro motore Gestualità tecnica ad alta frequenze di pedalata (azione economica e decontratta). FM 115/125 30’/60’ Rapporto fisso pedalata decontratta/economica. 110/120 1-2 h 120 /140-150 5' -10' Max possibile 7”10” 120/150 2’/3’ Coordinazione intramuscolare e intersegmentaria diminuire la spesa energetica durante l’azione della pedalata anche a regimi differenti. Tratti a elevata frequenza di pedalata costante Allunghi velocizzanti Miglioramento efficacia pedalata Variazioni pedalata Coordinazione intramuscolare e intersegmentaria diminuire la spesa energetica durante l’azione della pedalata anche a regimi differenti. di ritmo di FM/FV FM/FV RIPETUTE in pianura/salita 3’ - 8’ a velocità costante migliorare soglia anaerobica e aspetti coordinativi ad intensità ed impegno metabolico elevato f.c. soglia – o leggermente superiore 70<rpm>110 Volume totale lavoro a soglia da 20’ a 50’ E la POTENZA… Picco di frequenza cardiaca Picco di potenza Grazie per l’attenzione!!! Integrazione e sport AMERICAN COLLEGE OF SPORTS MEDECINE “It is the position of the American Dietetic Association,Dietitians of Canada,and the American College of Sports Medecine that physical activity,athletic performance,and recovery from exercise are enhanced by optimal nutrition.These organitations reccomend appropriate selection of food and fluids,timing of intake,and supplement choice for optimal health and exercise performance” VALUTAZIONE RAPPORTO MASSA MAGRA-MASSA GRASSA COMPOSIZIONE CORPOREA DELL’ATLETA DELLE DISCIPLINE DI ENDURANCE: VALORI OTTIMALI Obiettivo di massa grassa variabile in funzione del livello sportivo - agonistico e dell’età dell’atleta • Atleti professionisti: intorno al 5% del peso corporeo • Atleti amatori agonisti di buon livello: intorno al 7-8% del peso corporeo • Atleti amatori agonisti in genere e non agonisti: intorno al 10-12% del peso corporeo Errori più comuni nell’alimentazione integrazione sportiva Idratazione inadeguata Scelta sbagliata della tipologia dei carboidrati Timing dell’assunzione dei nutrienti Integrazione non coerente con il tipo di sport praticato Abuso dell’integrazione Hydration and Performance COSA DOBBIAMO RICORDARE IMPORTANTISSIMO BERE PRIMA DELLA COMPETIZIONE : 500 ml. da assumere nelle due ore prima della gara. BERE OGNI 10\15 min almeno 80 ml. di liquidi SE L’ATTIVITA’ FISICA SI PROTRAE OLTRE L’ORA E’ INDISPENSABILE AGGIUNGERE SODIO, MAGNESIO, POTASSIO E CARBOIDRATI REIDRATARSI ALLA FINE DELLA COMPETIZIONE IN MANIERA ADEGUATA: bere 1,5 volte il peso perso. LO SPORT DRINK IDEALE MALTODESTRINE E FRUTTOSIO COME FONTE DI ZUCCHERI SODIO (10 – 25 mmol/L) POTASSIO (3 – 5 mmol/L) MAGNESIO CALCIO CAFFEINA (1,5mg/kg) ENERGIA PER LO SPORT I SUBSTRATI ENERGETICI • CARBOIDRATI: 4 kcal/g • LIPIDI (GRASSI): 9 kcal/g • PROTEINE: 4 kcal/g LA PRESTAZIONE E’ MIGLIORATA DALL’ASSUNZIONE DI PROTEINE PRIMA O DURANTE ESSA ? PROTEINE PRIMA DELLE PRESTAZIONI Non c’è evidenza che il consumo di proteine prima di una prestazione ne migliori il risultato Il consumo di proteine in associazione a carboidrati aumenta la produzione insulinica ed è probabile che questo ostacoli l’attuazione della strategia nutrizionale del basso indice glicemico del pasto pre-esercizio Nutrition 2004;20:662-8 L’ASSUNZIONE DI PROTEINE DURANTE L’ESERCIZIO MIGLIORA LA PRESTAZIONE ? AMINOACIDI COME SUBSTRATI ENERGETICI Non più dell’1-6% dell’energia utilizzata dai muscoli durante l’esercizio di endurance deriva dall’ossidazione di aminoacidi Nutrition 2004;20:662-8 CARBOIDRATI O LIPIDI: QUAL’E’ LA PIU’ IMPORTANTE FONTE DI ENERGIA ? GRASSI: QUALI UTILITA’ NELLO SPORT ? • Copertura del fabbisogno energetico giornaliero • Supporto energetico alla prestazione sportiva quando possibile (intensità bassamoderata) • Copertura del fabbisogno di acidi grassi essenziali, non sintetizzabili dall’organismo ma necessari per la salute • Modulazione del metabolismo energetico durante l’esercizio • Azione antinfiammatoria Grassi monoinsaturi e polinsaturi (olio extravergine di oliva, noci, nocciole etc..) Acidi grassi omega-3 OMEGA-3, INFIAMMAZIONE E METABOLISMO LIPIDICO Am J Clin Nutr 2006;83(Suppl):1520S-5S ©Eicotech Corporation, 1999 Restano pertanto da valutare solo i Carboidrati: servono come substrato energetico durante l’attività fisica ma anche per ripristinare le riserve di glicogeno epatico e soprattutto muscolare TIMING DI ASSUNZIONE E TIPOLOGIA DEI CARBOIDRATI Tre momenti fondamentali: prima della gara> basso I.G. durante la gara> medio-alto I.G. dopo la gara> alto I.G. ALTI LIVELLI D’ INSULINA: EFFETTO SULL’OSSIDAZIONE DEI GRASSI DEL TESSUTO ADIPOSO LIPOLISI NEL TESSUTO ADIPOSO INSULINA ACIDI GRASSI LIBERI NEL PLASMA (E GLICEROLO) OSSIDAZIONE DEGLI ACIDI GRASSI NEI MUSCOLI INTENSITA’ DELL’ESERCIZIO ED OSSIDAZIONE DI GRASSI NELLE FIBRE MUSCOLARI Ann N Y Acad Sci 2002;967:217-35 PASTO PRE-ESERCIZIO A BASSO IG E PRESTAZIONE DI ENDURANCE : 109 min. 97 min. Stevenson E et al. Int J Sport Nutr Exerc Metab 2005;15:333-49 FACCIAMO UN ESEMPIO TE’ O CAFFE’ PANE INTEGRALE TOSTATO CON PROSCIUTTO COTTO MAGRO E FRUTTA OPPURE PASTA A BASSO INDICE GLICEMICO CON OLIO E PARMIGIANO IN ENTRAMBI I CASI: 20 MINUTI PRIMA DELLA GARA ASSUMERE ZUCCHERI FACILMENTE DIGERIBILI ALIMENTAZIONE IN GARA Molta attenzione!!!!! ALIMENTAZIONE IN GARA OK!!!!! ALIMENTAZIONE IN GARA L’assunzione di carboidrati durante attività sportiva permette: • • • • di fornire energia costante alla muscolatura risparmiare scorte glicogeno previene insorgenza fenomeni ipoglicemici garantisce supporto energetico SNC MISCELE DI CHO CON DIVERSI TRASPORTATORI INTESTINALI: Lume intestinale Epitelio GLUT5 Sangue GLUT2 fruttosio fruttosio SGLT1 GLUT2 glucosio e glucosio e (galattosio) (galattosio) Sodio OSSIDAZIONE DI MISCELE DI GLUCOSIO E FRUTTOSIO DURANTE L’ESERCIZIO Glc + Fru 1,2 g/min + 0,8 g/min Glc 1,2 g/min Jentjens RL. Br J Nutr 2005;93:485-92 CAFFEINA E VELOCITA’ DI OSSIDAZIONE DI CARBOIDRATI ESOGENI DURANTE L’ESERCIZIO Caffeina ~ 1 mg/kg Velocità di assorbimento intestinale di glucosio aumenta del 23% in confronto all’assunzione di sola acqua Van Nieuwenhoven MA. J Appl Physiol 2000;89:1079-85 EFFETTO DIURETICO DELLA CAFFEINA Deve essere evitato Si manifesta quando la quantità di caffeina assunta in 6 ore di tempo eccede i 300 mg Questo quantitativo è relativamente piccolo, non lontano dal contenuto in caffeina di 3 tazzine di caffè espresso QUALI MALTODESTRINE? FASE RECUPERO Nell’immediato post allenamento impegnativo/gara è fondamentale ripristinare velocemente le condizioni iniziali per essere pronti a ricevere un nuovo stimolo allenante ed aumentare la performance. Le ricerche segnalano come ideale la combinazione di carboidrati/proteine (aminoacidi a catena ramificata) nel rapporto di 3-4/1. Da preferire il post wourkout liquido nei confronti di cibo solido. ATTENZIONE AL TIMING VELOCITA’ DI SINTESI DEL GLICOGENO mM / h 25 5 3 0-30 min 30 min – 1 h 1-7h Tempo dopo la fine dell’esercizio Price TB et al. J Appl Physiol 1994;76:104-11 ©Eicotech Corporation, 1999 VITAMINA D Il deficit di Vitamina D si associa a riduzione della forza muscolare, alla comparsa di dolore nelle strutture muscolari e a disturbi dell’equilibrio, con conseguente aumento del rischio di caduta, che amplifica ulteriormente la probabilità di incorrere in fratture in soggetti con ipovitaminosi. Altro ruolo rilevante della Vitamina D è il suo intervento nella regolazione di alcune funzioni cellulari del sistema immunitario (linfociti T). Una sua carenza si associa a una maggiore predisposizione alle infezioni (in particolare a quella tubercolare) e ad alcune malattie a genesi autoimmune, come la sclerosi multipla, le malattie infiammatorie intestinali e le artriti infiammatorie. VITAMINA D GLUTAMMINA La supplementazione di glutammina prima e\o dopo l'attività fisica (ad esempio, 6-10 g) possono contribuire a ottimizzare l'idratazione delle cellule e la sintesi proteica durante l’attività e porta maggiori guadagni di massa muscolare e di forza. A sostegno di questa ipotesi, un recente studio di Colker e collaboratori ha trovato che i soggetti che hanno integrato la loro dieta con la glutamina (5 grammi) e BCAA (3 grammi) arricchito di proteine del siero di latte durante l'allenamento ha promosso un guadagno maggiore in la massa muscolare e guadagni di forza maggiore che l'ingestione di proteine del siero di latte da sole. Un allenamento intenso è “letto” dall’organismo come una condizione traumatica. Atleti sovrallenati hanno bassissimi valori di glutammina ematica. GRAZIE PER L’ATTENZIONE E BUON ALLENAMENTO
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