Testo integrale

12 marzo 2015
IV Trimestre 2014
LE ESPORTAZIONI DELLE REGIONI ITALIANE

Nel quarto trimestre del 2014, rispetto ai tre mesi
precedenti, le vendite di beni sui mercati esteri
risultano in aumento per l’Italia nord-occidentale
(+1,4%), nord-orientale (+3,7%) e centrale (+1,6%),
mentre le regioni meridionali e insulari registrano una
lieve flessione (-0,3%).
 Nell’intero anno 2014, la crescita dell’export
nazionale (+2,0%) è diffusa a tutte le aree territoriali, a
eccezione dell’Italia insulare (-13,8%). L’Italia nordorientale registra la crescita più ampia (+3,5%),
seguita dalle ripartizioni centrale (+3,0%), nordoccidentale (+2,2%) e meridionale (+1,1%).
 Le regioni che contribuiscono maggiormente
all’espansione dell’export nazionale nel 2014 sono
Emilia-Romagna (+4,3%), Lombardia (+1,4%), Veneto
(+2,7%), Piemonte (+3,3%) e Marche (+7,5%). Tra
quelle che forniscono invece un contributo negativo si
segnalano Sicilia (-13,9%) e Sardegna (-13,6%).
 Nel 2014, l’aumento delle esportazioni di
autoveicoli da Piemonte ed Emilia-Romagna, e di
articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da
Lazio e Marche fornisce un impulso positivo alle
vendite nazionali sui mercati esteri (0,7 punti
percentuali).
 Nello stesso periodo, la contrazione delle vendite
di prodotti petroliferi raffinati da Sicilia e Sardegna e di
metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine
e impianti, da Toscana e Piemonte contribuiscono a
frenare l’export nazionale.
 Nel corso del 2014 le esportazioni del Lazio verso
il Belgio e di Lombardia, Piemonte, Toscana ed EmiliaRomagna verso gli Stati Uniti sono in forte espansione.
Per contro, le vendite della Lombardia verso la
Svizzera e del Lazio verso il Giappone rallentano la
crescita delle esportazioni.
 Nell’anno 2014, le province che contribuiscono in
misura maggiore a sostenere le vendite sui mercati
esteri sono Bergamo, Torino, Genova, Modena,
Frosinone, Vicenza e Ascoli Piceno. Siracusa, Cagliari,
Roma e Arezzo contribuiscono invece alla contrazione
dell’export.

I dati territoriali per settore di attività economica della merce
(CPA) e paese di destinazione dei flussi di esportazione sono
disponibili sulla banca dati on-line www.coeweb.istat.it.
Prossima diffusione: 11 Giugno 2015
ESPORTAZIONI PER RIPARTIZIONE TERRITORIALE
IV trimestre 2010-IV trimestre 2014, dati destagionalizzati,
milioni di euro
Italia nord-occidentale
Italia nord-orientale
Italia centrale
Italia meridionale e insulare
45.000
40.000
35.000
30.000
25.000
20.000
15.000
10.000
5.000
IV
I
II
2010
III
IV
I
II
2011
III
IV
I
II
2012
III
IV
I
II
2013
III
IV
2014
ESPORTAZIONI PER RIPARTIZIONE TERRITORIALE
IV trimestre 2012-IV trimestre 2014, dati destagionalizzati,
variazioni percentuali congiunturali
Italia nord-occidentale
Italia centrale
10
8
6
4
2
0
-2
-4
-6
-8
-10
IV
I
II
2012
Italia nord-orientale
Italia meridionale e insulare
III
IV
I
II
2013
III
IV
2014
ESPORTAZIONI PER RIPARTIZIONE TERRITORIALE
IV trimestre 2012-IV trimestre 2014, dati grezzi cumulati
variazioni percentuali tendenziali
Italia nord-occidentale
Italia centrale
Italia insulare
25
Italia nord-orientale
Italia meridionale
15
5
-5
-15
-25
I-IV
2012
I
I-II
I-III
2013
I-IV
I
I-II
I-III
2014
I-IV
PROSPETTO 1. ESPORTAZIONI PER RIPARTIZIONE TERRITORIALE
Gennaio-dicembre 2014, variazioni percentuali e valori
DATI GREZZI
RIPARTIZIONI TERRITORIALI
MILIONI DI EURO
DATI DESTAGIONALIZZATI (a)
VARIAZIONI % MILIONI DI EURO
gen.-dic. 2014
gen.-dic. 2014
gen.-dic. 2013
VARIAZIONI %
IV trimestre 2014
IV trimestre 2014
III trimestre 2014
Italia nord-occidentale
160.007
2,2
40.924
1,4
Italia nord-orientale
126.371
3,5
32.514
3,7
Italia centrale
66.196
3,0
16.995
1,6
Italia meridionale
26.312
1,1
Italia insulare
14.289
-13,8
9.989
-0,3
Province non specificate
4.823
Italia
(a)
397.996
2,0
I modelli di destagionalizzazione utilizzati per i dati territoriali sono differenti da quelli impiegati per i dati nazionali, pertanto le stime prodotte
per ripartizioni territoriali non sono necessariamente coerenti, anche se ponderate, con le stime prodotte a livello nazionale.
Nell’anno 2014, Emilia-Romagna (+4,3%), Lombardia (+1,4%), Veneto (+2,7%), Piemonte (+3,3%)
e Marche (+7,5%) sono le regioni che contribuiscono maggiormente a sostenere l’export
nazionale. In espansione risultano anche le vendite all’estero di Toscana (+2,2%), Liguria
(+10,2%), Lazio (+3,4%) e Friuli-Venezia Giulia (+5,0%). Si segnala anche l’espansione delle
esportazioni di Basilicata (+9,9%) e Molise (+9,7%).
Sicilia (-13,9%), Sardegna (-13,6%), Umbria (-5,7%), Campania (-1,7%) e Calabria (-8,1%)
rallentano la crescita dell’export sui mercati internazionali.
FIGURA 1. VARIAZIONE E CONTRIBUTO ALLA VARIAZIONE DELLE ESPORTAZIONI NAZIONALI PER REGIONE.
Gennaio-dicembre 2014, valori percentuali
1,0
0,5
4,3
10,2
7,5
1,4
2,7 3,3
9,9
3,4
2,2
5,0
2,9
1,9
3,1
6,1
9,7
1,0
0,0
-1,7
-8,1
-0,5
contributo della regione alla variazione delle esportazioni nazionali
| 2
variazione % delle esportazioni regionali
Sicilia
Sardegna
Umbria
Campania
Calabria
Trento
Molise
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
Basilicata
Bolzano/Bozen
Puglia
Abruzzo
Friuli-Venezia Giulia
Lazio
Liguria
Toscana
Marche
Piemonte
Veneto
Lombardia
-13,6 -13,9
Emilia-Romagna
-1,0
-5,7
I paesi di sbocco dell’export
Nel corso del 2014, Emilia-Romagna (+6,4%), Lombardia (+2,8%), Lazio (+10,4%), Veneto
(+3,9%), Piemonte (+3,7%) e Marche (+12,3%) sono le regioni che contribuiscono maggiormente
all’aumento delle vendite verso i paesi Ue (+3,8%). Per Basilicata (+32,0%) e Molise (+15,5%) si
rileva un notevole aumento delle vendite verso la stessa area di interscambio.
Per quanto concerne la dinamica dell’export nazionale verso i mercati extra Ue (-0,1%), le regioni
che determinano in misura maggiore questo risultato sono: Sicilia (-18,8%), Lazio (-9,3%) e
Sardegna (-8,3%), mentre si rileva un importante aumento dell’export verso quest’area di
interscambio per la Liguria (+20,4%). Toscana (+3,3%), Piemonte (+2,7%) ed Emilia-Romagna
(+1,9%) presentano una dinamica positiva anche se molto più contenuta.
FIGURA 2. VARIAZIONE E CONTRIBUTO ALLA VARIAZIONE DELLE ESPORTAZIONI NAZIONALI PER AREA UE
ED EXTRA UE.
Gennaio-dicembre 2014, valori percentuali
PAESI UE
-1,5
Emilia-Romagna
Lombardia
Lazio
Veneto
Piemonte
Marche
Abruzzo
Friuli-Venezia Giulia
Basilicata
Campania
Toscana
Trento
Molise
Bolzano/Bozen
Umbria
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
Calabria
Puglia
Liguria
Sicilia
Sardegna
-0,5
PAESI EXTRA-UE
0,5
1,5
6,4
2,8
10,4
3,9
3,7
12,3
8,9
4,9
32,0
2,5
0,8
5,5
15,5
0,9
0,8
4,2
-1,0
-1,1
-3,4
-5,1
-24,4
-1,5
Liguria
Toscana
Piemonte
Emilia-Romagna
Veneto
Friuli-Venezia Giulia
Puglia
Bolzano/Bozen
Marche
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
Molise
Calabria
Trento
Basilicata
Lombardia
Abruzzo
Umbria
Campania
Sardegna
Lazio
Sicilia
contributo della regione alla variazione delle esportazioni nazionali
| 3
-0,5
0,5
1,5
20,4
3,3
2,7
1,9
1,1
5,3
5,4
9,0
0,8
8,6
-1,8
-12,9
-6,2
-21,8
-0,2
-11,2
-13,9
-5,7
-8,3
-9,3
-18,8
variazione % delle esportazioni regionali
L’analisi regionale per mercati di sbocco mostra che nel corso dell’anno 2014 la crescita registrata
per l’export nazionale è influenzata dall’aumento delle esportazioni del Lazio verso il Belgio
(+45,4%) e di Lombardia (+9,7%), Piemonte (+21,8%), Toscana (+21,8%) ed Emilia-Romagna
(+11,8%) verso gli Stati Uniti. Risultano in forte aumento anche le vendite delle Marche in Belgio
(+31,7%) e del Piemonte in Polonia (+23,3%). Le vendite della Lombardia verso la Svizzera
(-8,1%) e del Lazio verso il Giappone (-65,1%) rallentano la crescita delle esportazioni.
FIGURA 3. VARIAZIONE E CONTRIBUTO ALLA VARIAZIONE DELLE ESPORTAZIONI NAZIONALI PER
MERCATO DI SBOCCO E REGIONE
Gennaio-dicembre 2014, valori percentuali
-1,0
-0,5
0,0
0,5
Belgio - Lazio
45,4
Stati Uniti - Lombardia
9,7
Stati Uniti - Piemonte
21,8
Stati Uniti - Toscana
21,8
Stati Uniti - Emilia-Romagna
11,8
Germania - Emilia-Romagna
7,8
Belgio - Marche
31,7
Stati Uniti - Veneto
12,4
Polonia - Piemonte
23,3
Regno Unito - Lombardia
8,9
Russia - Emilia-Romagna
-12,2
Francia - Lombardia
-2,2
Stati Uniti - Sicilia
-33,6
Spagna - Sardegna
-39,0
Mercosur - Piemonte
-22,5
Russia - Lombardia
-11,0
Turchia - Sicilia
-32,1
OPEC - Toscana
Giappone - Lazio
Svizzera - Lombardia
-16,1
-65,1
-8,1
contributo della regione alla variazione delle esportazioni nazionali
| 4
1,0
variazione % delle esportazioni regionali
I settori
L’analisi congiunta per settore e regione di provenienza della merce, svolta considerando anche il
loro contributo alla variazione complessiva delle esportazioni nazionali, mostra nel 2014 forti
aumenti delle vendite all’estero di autoveicoli da Piemonte ed Emilia-Romagna (rispettivamente
+20,7% e +18,3%) e di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Lazio e Marche
(rispettivamente +9,7% e +39,0%).
Le vendite di prodotti petroliferi raffinati da Sicilia (-15,2%) e Sardegna (-16,3%) e di metalli di
base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti da Toscana (-15,7%) e Piemonte (-11,0%)
sono in flessione.
FIGURA 4. VARIAZIONE E CONTRIBUTO ALLA VARIAZIONE DELLE ESPORTAZIONI NAZIONALI PER SETTORE
DI ATTIVITÀ E REGIONE
Gennaio-dicembre 2014, valori percentuali
-0,5
0,0
0,5
Autoveicoli - Piemonte
20,7
Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici - Lazio
9,7
Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici - Marche
39,0
Autoveicoli - Emilia-Romagna
18,3
Macchinari e apparecchi n.c.a. - Toscana
11,6
Macchinari e apparecchi n.c.a. - Lombardia
2,2
Macchinari e apparecchi n.c.a. - Veneto
4,6
Macchinari e apparecchi n.c.a. - Liguria
48,7
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili - Toscana
7,8
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) - Lombardia
7,5
Apparecchi elettrici - Campania
Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici - Puglia
-27,7
-13,6
Articoli sportivi, giochi, strum. musicali, preziosi, strum. medici e altri prodotti n.c.a. - Toscana
Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti - Umbria
Coke e prodotti petroliferi raffinati - Lazio
Sostanze e prodotti chimici - Sicilia
Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti - Piemonte
Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti - Toscana
-27,8
-24,2
-11,0
-15,7
Coke e prodotti petroliferi raffinati - Sardegna
-16,3
Coke e prodotti petroliferi raffinati - Sicilia
-15,2
contributo della regione alla variazione delle esportazioni nazionali
| 5
-8,1
-23,1
variazione % delle esportazioni regionali
5
5
Le dinamiche delle esportazioni a livello provinciale
Il cartogramma fornisce un quadro d’insieme della dinamica territoriale delle esportazioni nazionali
a livello provinciale. Le province che nel 2014 danno il contributo più importante alla crescita
dell’export nazionale sono Bergamo (+5,3%), Torino (+3,5%), Genova (+18,5%), Modena (+6,3%),
Frosinone (+16,3%), Vicenza (+4,0%), Ascoli Piceno (+20,9%), Bologna (+4,9%), Latina (+10,9%)
e Brescia (+3,8%).
CARTOGRAMMA 1. ESPORTAZIONI NAZIONALI PER PROVINCIA
Gennaio-dicembre 2014, intervalli di valori percentuali definiti sulla base dei quartili della distribuzione
a) VARIAZIONI PERCENTUALI
DELLE ESPORTAZIONI PROVINCIALI
b) CONTRIBUTO PROVINCIALE ALLA VARIAZIONE DELLE ESPORTAZIONI NAZIONALI

7,0

3,1 <
7,0
 0,03
 0,01 <
0,03

-1,6 <
3,1
 0,00 <
0,01
<
-1,6
< 0,00
Altre province che presentano una dinamica positiva particolarmente sostenuta sono Taranto
(+24,7%), Massa-Carrara (+24,0%), Trieste (+9,4%) e Ferrara (+9,0%).
Tra le province che presentano invece una rilevante flessione delle vendite all’estero, associata a
un importante impatto negativo alla dinamica dell’export nazionale, si segnalano Arezzo (-7,7%),
Roma (-7,8%), Cagliari (-14,4%) e Siracusa (-14,3%).
| 6
Glossario
Contributo alla variazione tendenziale: misura l’incidenza delle variazioni delle importazioni e
delle esportazioni dei singoli aggregati merceologici o geografici sull’aumento o sulla diminuzione
dei flussi aggregati.
Dati destagionalizzati: dati depurati delle fluttuazioni stagionali dovute a fattori meteorologici,
consuetudinari, legislativi, ecc.
Esportazioni: includono tutti i beni (nazionali o nazionalizzati, nuovi o usati) che, a titolo oneroso
o gratuito, escono dal territorio economico del Paese per essere destinati al resto del mondo,
Esse sono valutate al valore FOB (free on board), che corrisponde al prezzo di mercato alla
frontiera del Paese esportatore, Questo prezzo comprende il prezzo ex-fabrica, i margini
commerciali, le spese di trasporto internazionale e gli eventuali diritti all'esportazione.
Tre segni più (+++) indicano variazioni superiori a 999,9 per cento.
Variazione congiunturale: variazione percentuale rispetto al mese o al periodo precedente.
Variazione tendenziale: variazione percentuale rispetto allo stesso mese o allo stesso periodo
dell’anno precedente.
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