Numero 4, marzo 2015 / www.ps-ticino.ch / Facebook: PS Ticino Periodico elettorale del Partito Socialista Ticino Ticinesi sani come pesci? c’è 4 fatti importanti su... la sanità La tutela della salute è un diritto. Per tutti. Non soltanto per chi vive in città e ha un ospedale vicino. Non solo: è un diritto di cui deve farsi carico lo Stato. Per garantire la qualità migliore possibile. 1. La medicina di 3. La sanità pubblica base dev’essere deve assolutamente garantita anche nelle rimanere pubblica zone periferiche Una collaborazione troppo stretta fra Con la nuova Pianificazione ospedaliera voluta dal DSS di Paolo Beltraminelli, la sanità di qualità e accessibile a tutti è a rischio: i reparti di medicina degli ospedali di Faido e di Acquarossa verrebbero chiusi. Una decisione inaccettabile, perché è impossibile lasciare senza cure di emergenza intere regioni, per di più periferiche. È ingiusto spingere soprattutto gli anziani a muoversi verso i grandi centri invece di offrir loro cure mediche accessibili senza troppi problemi. 2. L’eccellenza della sanità pubblica è irrinunciabile Sempre più medici della sanità pubblica sono passati a istituti privati, più attraenti da un punto di vista economico perché in grado di pagare compensi più alti. Così però si rischia di peggiorare la sanità pubblica, che invece dovrebbe avere un ruolo prioritario per garantire cure di alta qualità per tutti, senza i privilegi per i malati facoltosi. La difesa della salute è un diritto inalienabile senza differenze di ceto, perciò dobbiamo allargarlo quanto più possibile. il settore sanitario pubblico e quello privato è una china pericolosa, che potrebbe portare a un’autentica svendita del patrimonio di competenze e qualità della nostra sanità. Meglio sarebbe invece investire in un’ottica pubblica e disponibile a tutti. Non dimentichiamo infatti che il settore privato punta prima al profitto e poi al benessere delle persone. 4. Bisogna investire nella formazione del personale sanitario Tra un decennio avremo bisogno, ogni anno, del doppio di operatori sociosanitari rispetto a quelli che ottengono il diploma adesso. Ecco un’ottima occasione professionale per i nostri giovani, sui quali dobbiamo investire affinché quei posti siano occupati da loro e con merito. Bisogna organizzare una formazione accessibile a tutti per essere pronti quando ne avremo bisogno. In un settore come questo, dove sono molte le donne a lavorare, è urgente inserire delle misure incisive che permettano alle mamme di continuare a esercitare la propria professione. Altrimenti perderemo delle competenze importanti, nelle quali le ragazze, le loro famiglie e la società hanno investito molte risorse, tempo e passione.” Difendere i frontalieri? Popolo sovrano… Più natura, meno cemento Grazie al cambio franco/euro, hanno guadagnato il 20% dello stipendio. Senza fare nulla. Perciò ai frontalieri si dovrebbe ridurre lo stipendio! Giusto? Sbagliato. Ridurre lo stipendio ai frontalieri li rende più competitivi. E alla fine ci rimettono tutti, pure i Ticinesi: anche per loro stipendi più bassi o, peggio ancora, la disoccupazione. …solo quando fa comodo! L’UDC pretende che vengano applicati i contingenti al più presto. Perché, dice, così ha deciso il popolo il 9 febbraio. Bene. Poi però la stessa UDC ha fatto di tutto per annacquare la legge sulle residenze secondarie, pure quella voluta dal popolo. Democrazia ad assetto variabile? “Tattica del salame”, la chiamano: una fetta alla volta, strappare pezzi di territorio e coprirli di cemento. Risultato: capannoni e centri commerciali nei fondovalle e un panorama che fa schifo. Oltretutto in un Cantone che di terreno pianeggiante già ne ha ben poco. È questo il territorio che vogliamo lasciare alle prossime generazioni? Aforismi e humour “Scrivere poesie non è difficile. Difficile è viverle”. Charles Bukowski Il PS per la salute di tutti Vogliono indebolire i servizi sanitari nelle regioni periferiche. Vogliono lasciare la sanità in mano all’impresa privata. Ma noi ci siamo opposti e non glielo permetteremo. Per un Ticino vivibile Raddoppio del Gottardo: se passerà, avremo ancora più traffico, più inquinamento, più incidenti. E sarà uno sgambetto ad AlpTransit. Noi abbiamo raccolto molte migliaia di firme per opporci. Immagina di vivere a Faido o ad Acquarossa e di aver bisogno di andare all’ospedale, se e quando verrà approvata la pianificazione ospedaliera prevista dal DSS. Come te la caverai? E se invece fosse la tua anziana mamma a essere ricoverata e tu dovessi andare a visitarla spesso? Perché, vedi, quel progetto porterebbe proprio alla soppressione dei reparti di medicina degli ospedali di valle. Senza contare lo smantellamento dei servizi e dei posti di lavoro nelle valli, dove l’economia già non è prospera. Ci preoccupa la fuga sempre più frequente di personale qualificato dal pubblico al privato, in cerca di condizioni di lavoro migliori. Ci preoccupa il pericolo di restare senza un numero sufficiente di operatori sociosanitari ben formati. Ci preoccupa la scomparsa della medicina di prossimità qualificata e pubblica ovunque sul territorio. Vogliamo un Ticino e delle Alpi vivibili. Da qui il nostro No al pretestuoso raddoppio del Gottardo che viene ora proposto, si dice, senza aumento di capacità (e chi ci crede?). Con la scusa dei lavori di manutenzione, i fautori vogliono far passare dalla porta di servizio un raddoppio che non passerebbe dalla porta principale di una votazione costituzionale. Così tentano con il cavallo di Troia di una votazione referendaria, più abbordabile, e spendono milioni in propaganda per rovesciare la solida maggioranza antiraddoppio espressa a più riprese in 20 anni. Se saprà rinunciare al raddoppio, il Ticino non sarà isolato, bensì sollevato. Eviterà infatti un ulteriore traffico stradale creato. Infatti il traffico a Sud del Ceneri sarebbe ancora più congestionato, infestando il territorio e portando inquinamento e danni per la salute di In questi ultimi quattro anni si è affrontata la sanità sempre più come se fosse un’azienda, non un servizio pubblico. E le aziende, lo ricordiamo, puntano anzitutto al profitto, non al benessere delle persone. Queste sono le conseguenze fallimentari delle politiche di Paolo Beltraminelli, attuale direttore del DSS, e dei suoi ispiratori delle cliniche private. Beltraminelli è lo stesso ministro che ha voluto i tagli ai sussidi di cassa malati. Così come, con il nostro referendum, lo abbiamo costretto a rimangiarsi i tagli, lo costringeremo anche a ritirare le sue intenzioni assurde sulla pianificazione ospedaliera. tutti. Non solo: il raddoppio comprometterebbe il completamento di AlpTransit Sud fra Biasca e Chiasso e saboterebbe la politica di trasferimento e di protezione dello spazio alpino. La chiusura forzata del Gottardo per la manutenzione straordinaria dev’essere un’occasione per imprimere una spinta decisiva e duratura al trasferimento su rotaia e a una mobilità sostenibile. In modo che il Ticino dei nostri figli non sia soffocato da un via libera nelle Alpi regalata ingenuamente agli autotrasportatori svizzeri e all’Unione Europea. Raccontarsi in meno di 140 caratteri: un tweet, in pratica. E metterci dentro la politica, il lavoro, il vissuto. Hai detto niente! I cinque candidati al Consiglio di Stato ci provano. Manuele Bertoli Ivo Durisch Domande twitter 1) E a te che cosa interessa? 1) Sesso senza amore o amore senza sesso? 2) Imporre l’ascolto prima di parlare. 2) Quale sarebbe la tua prima decisione in Governo? 3) Sicuramente. 3) La decrescita può essere felice? 1) No comment. 1) Tra due mali preferisco il secondo. 2) Avere un programma preciso e attenersi ad esso, con convinzione e pazienza. 3) Sì, ma non comoda, dipende dal concetto di felicità. Tatiana Lurati 1) Non c’è amore senza sesso e non c`è sesso senza amore. Henrik “Bingo” Bang 2) Il Governo decide in cinque. 3) Assolutamente sì. Amalia Mirante 1) Ogni tanto l’uno, ogni tanto l’altro e ogni tanto… sesso e amore. 2) Dove invitare a cena i miei colleghi e colleghe quella sera. 3) Preferisco parlare di crescita sana. 2) Rivendicare il DSS. 3) Una via di mezzo. Henrik Bang 1 Manuele Bertoli 2 Vuoi fare politica con noi? Ivo Durisch 3 Tatiana Lurati 4 Ciascuno di noi fa politica in ogni momento, non solo quando vota: quando pensa con la propria testa, quando si informa, quando decide cosa comprare. Fare politica insieme però è più utile e interessante. Se condividi i nostri princìpi e i nostri valori, collabora con il Partito Socialista. www.ps-ticino.ch, [email protected] Piazza Governo 4, 6500 Bellinzona - 091.825.94.62 Amalia Mirante 5 Impressum Editore: Partito Socialista, Piazza Governo 4, 6500 Bellinzona Redazione: Marco Cagnotti, Corrado Mordasini Grafica e impaginazione: Studio Warp Cadenazzo Stampa: Tipografia Aurora, Canobbio Tiratura: 7’000 copie
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