scarica - Engage

p8
OMG nel segno p10
dei big data
Apple watch
p20
e il marketing
Rcs, un mondo
tutto nuovo
p28
programmatic
Italia News
A prova di “Skip”
anno II - n°002-003 | 18 marzo 2015
il mobile adv è in piena espansione e sta definendo un nuovo modo di
portare la pubblicità all’utente, sempre più preparato a evitare invasioni
coverstory p12
IN UN MARE DI UTENTI...
TROVA LE TUE AUDIENCE CON
L’UNIVERSAL OPTIMIZATION®
SEO DIGITAL POPULARITY SEO CONTENT
PAID SEARCH REAL-TIME BIDDING SOCIAL ADV
SOCIAL MEDIA MARKETING BRAND MONITORING
www.mamadigital.com - [email protected]
#(coverstory)
mobile advertising
a prova di “skip”
12-17
in questo numero
anno II n°02-03 | 18 marzo 2015
Programmatic
Day, il conto
alla rovescia
avanza. Il punto
sull'evento
04 - START
di Simone Freddi
06 - PEOPLE
Manager in movimento
8 - STRATEGIE
OMG si riorganizza nel
segno dei Big Data
9 - COMUNICAZIONE
SodaStream a tutto gas
sul mercato e in adv
22 - CANALI WEB
DireDonna, il tocco rosa
di Leonardo.it
24 - LIGHT TV VIEWERS
Quelli che... scappano
dal piccolo schermo
26 - DIGITAL TRENDS
Utenti sempre più
IntelligentlyON
10 - LANCI
Arriva l'Apple Watch:
come usarlo in chiave
marketing?
p29
EnGaGE | n.02-03 | 18 mar 2015
18 - NUMBERS
A gennaio la pubblicità
web stimata in crescita
3
start
Engage è una
pubblicazione
di Edimaker srl
Sede Legale
Corso Lodi, 65
20139 - Milano
Sede Operativa
via A. M. Ampère, 30
20131 - Milano
tel.+39.389 4428400
www.engage.it
La testata Engage è registrata
al Tribunale di Milano al n° 349
del 10 dicembre 2013. © tutti
gli articoli hanno riproduzione
riservata. Il responsabile del
trattamento dei dati personali
raccolti in banche dati di
uso redazionale è il direttore
responsabile a cui, presso la sede
di Corso Lodi 65, 20139 - Milano,
gli interessati potranno rivolgersi
per esercitare i diritti previsti ai
sensi dell’art. 7 DLGS 196/2003
Direttore responsabile
Simone Freddi
[email protected]
Redazione
[email protected]
Alessandra La Rosa
[email protected]
Teresa Nappi
[email protected]
Vincenzo Stellone, Lorenzo
Mosciatti, Roberta Simeoni,
Rosa Guerrieri
[email protected]
tel. +39.389 4428400
Grafica e impaginazione
RubberDuck
[email protected]
Amministrazione
[email protected]
di SIMONE FREDDI
Una ricca
primavera
rmai ci siamo: inizia la primavera, stagione che si annuncia ricca
di occasioni d’incontro per chi si
occupa di marketing e comunicazione.
Per una volta, vorrei usare questo spazio
per ricordare i principali appuntamenti in
agenda, approfittandone per fare il punto
anche sulle nostre pubblicazioni cartacee.
In ordine cronologico si parte con il primo
Seminar IAB del 2015 (MiCo, 15 aprile), che
l’Associazione ha deciso di dedicare a un
tema particolarmente caldo: il Native advertising. Per quanto riguarda Engage, la
nostra presenza va oltre la consueta media
partnership. Parallelamente alla produzione di un’edizione speciale di Engage mag,
stiamo infatti collaborando con lo IAB alla
realizzazione della “Guida al Native Advertising” che verrà distribuita ai partecipanti all’evento. Si tratta di una pubblicazione
tematica che completerà l’esperienza del
Seminar fornendo ai partecipanti una pa-
O
noramica su numeri, protagonisti, campi di
applicazione e case history di successo del
Native italiano.
Engage mag, in versione cartacea e digitale, è invece il brand editoriale di riferimento
per l’eCommerce Forum (MiCo, 21 di aprile), appuntamento imperdibile non solo
per i retailer, ma anche per chi si occupa di
performance marketing e più in generale
di comunicazione.
Il giorno successivo, come ormai saprete,
esordiamo invece in prima persona come
organizzatori di eventi con il nostro Programmatic Day (22 aprile, Auditorium Gio
Ponti). In questa occasione a tutti i partecipanti verrà consegnato un pamphlet dedicato, a firma Programmatic Italia. Una pubblicazione speciale in cui forniremo una
panoramica dello sviluppo del Programmatic Adv nel nostro Paese e una “mappa”
degli operatori presenti, utile a chi si vuole
orientare nella galassia dell’ad-tech.
#140
pensieri da twitter
Traffico
[email protected]
Diffusione e iscrizioni
[email protected]
Pubblicità e iniziative speciali
Vania Camillozzi
[email protected]
[email protected]
tel. +39.335 5653522
4
giuseppe
stigliano
jacopo morini
The more brands
work to understand
customers and put
this knowledge
into stores, the
more stores
become an useful
add on to people
lives
Sono 3 settimane
che mi lavo i
denti con AZ, ma
non riesco ancora
ad avere il sorriso
di Shakira...
@stigliano_g
@jacopomorini
gianfranco
chicco
@gchicco
"Offices need to
be places where
you can relax
as well as work
because you’ll
probably be
spending more
time in them than
your parents did"
EnGaGE | n.02-03 | 18 mar 2015
La pubblicità
intelligente in
tempo reale
Benvenuti in Rocket Fuel
01
0 1 0 11 0 1
1
0
1
10
10
ARTIFICIAL
1 01 0 1 00 0 1 01
INTELLIGENCE 0 1 0 0 0 1 0 1 0 1 1 1 0 1 0 1
0 1 01 0 1 01 0 1
01 0 1 01 01 0 0 01 01 0 1
01 0 0 01 01 0 1 11 01 0 1
01 0 1 01 01 0 1 01 01 0 1
01 0 1 01 01 0 0 01 01 0 1
01 0 0 01 01 0 1 11 01 0 1
01 0 1 01 01 0 1 01 01 0 1
01 0 1 01 01 0 0 01 01 0 1
0 1 01 0
BIG
DATA
1 0 DATA
0BIG
1
01 01
0 1 0 01 0 1 0 1 0 1
0
1
0
01
BRAND
SOLUTION
SOCIAL
DISPLAY
PERFORMANCE
SOLUTION
02
VIDEO
MOBILE
REAL TIME BIDDING
eCPA
PRIVACY
$
INSIGHTS
ROI
ADVERTISING THAT LEARNS®
Rocket Fuel mette l’intelligenza artificiale e i big data al servizio della pubblicità digitale.
La sua piattaforma tecnologiaca genera strategie di media buying in grado
di auto-ottimizzarsi in tempo reale, per acquistare solo gli spazi che permettono
di raggiungere il pubblico più ricettivo alla campagna.
Per saperne di più, visita il sito emea.rocketfuel.com/it
o scrivi a [email protected]
people
MANAGER IN
MOVIMENTO
6
Pierpaolo De Vita j Teads Italia
Eva Peroncini j smartclip
La squadra di Teads Italia è recentemente cresciuta con l’arrivo di
Pierpaolo De Vita, scelto come Head
of Programmatic Sales. Nel nuovo
ruolo, De Vita avrà il compito di lanciare nel nostro Paese la piattaforma
SSP proprietaria. L’ingresso di una
nuova risorsa strategica nel dipartimento programmatic di Teads Italia, risponde all’esigenza di completare
un percorso di adattamento del business model della company alle nuove esigenze del mercato in ambito
video online. De Vita è stato precedentemente country manager di DataXu e prima ancora ha lavorato per
Dada, Nestlè, Fullsix e Media Contact.
Smartclip, società di tecnologia
per il video advertising, ha annunciato l’ingresso nel team italiano di
Eva Peroncini in qualità di Network
and Platform Director. Questa nuova
posizione, che riporta direttamente
al managing director Luca Di Cesare, affida alla manager il compito di gestire e coordinare i team di partner management e campaign management, nonché la responsabilità operativa di tutta
l’offerta programmatic della sigla. Eva Peroncini ha
una forte esperienza pregressa in ambito digital, maturata in realtà come Buongiorno, 77Agency e Zodiak
Active.
Francesco Benucci j Gruppo 24 ORE
Toby Jenner j Mediacom
Francesco Benucci è stato nominato direttore comunicazione e relazioni esterne del Gruppo 24 ORE. L’interim della direzione comunicazione
era stato assunto dall’amministratore
delegato Donatella Treu dopo che Alfonso Dell’Erario aveva lasciato l’incarico a dicembre. Benucci, 51 anni, lascia la caporedazione
centrale del Sole 24 Ore, ruolo che ha ricoperto negli ultimi due anni. Da fine 2003 è stato inviato del Sole 24 Ore,
periodo nel quale ha anche coordinato la realizzazione
del Dorso Sud. In precedenza ha svolto l’incarico di portavoce del Presidente di Confindustria per tre anni.
Nomina globale per Mediacom.
Toby Jenner, attualmente Global Business Development e Marketing Officer, è il nuovo Worldwide COO. Jenner è stato a capo dello sviluppo del
business globale e delle competenze
di marketing di Mediacom dal 2013.
Nel nuovo ruolo, manterrà la responsabilità dello sviluppo del business globale e la guida dell’area marketing,
aggiungendo nuove competenze al suo incarico, che
includono, tra l'altro, l’essere a capo della global roadmap e del business plan e alla guida del posizionamento
“Content and Connections” a livello mondiale.
Robin Kingerlee j Videology
Karl Bunch j Xaxis
La piattaforma di video advertising
Videology annuncia l’ampliamento del
suo team europeo con la nomina di
Robin Kingerlee a Emea Media Director. Considerata la crescita dell’azienda in Europa, il suo ruolo sarà quello di
dare seguito a questa tendenza e favorire l’adozione del programmatic trading nella regione
Emea tramite la piattaforma e i servizi di Videology. Riporterà a Jana Eisenstein, Global Director of Media. Kingerlee vanta oltre 19 anni di esperienza nel settore adv, 14
dei quali spesi sui media online. Entra in Videology dopo
8 anni in Microsoft Advertising, dove ha recentemente
contribuito al lancio di Microsoft Exchange in UK.
Xaxis ha un nuovo Vice President
Global Product Development: si tratta
di Karl Bunch, veterano della tecnologia e della industry del Programmatic.
Nel nuovo ruolo, Bunch sarà responsabile delle operazioni demand-side e
supporterà l’offerta di Xaxis sui fronti audience buying, ottimizzazione, reporting, analytics e
pianificazione di campagne. In precedenza il manager è
stato CTO presso la piattaforma pubblicitaria tecnologica iSocket, prima che questa venisse acquisita da Rubicon Project. Inoltre, ha ricoperto posizioni senior in AppNexus, CPXi e anche in Warner Music Group. Nel nuovo
ruolo, riporterà al global COO Mark Grether.
EnGaGE | n.02-03 | 18 mar 2015
Contemporary marketing
Nel segno dei Big Data
Omnicom Media Group
ha annunciato la
riorganizzazione della
digital unit Resolution,
al fine di assicurare una
maggiore integrazione
tra servizi di marketing
e media ai suoi clienti.
Un’operazione che ha già
fruttato un importante
nuovo incarico
al vertice
Alla guida dalla
divisione, Odoardo Ambroso
(nella foto),
Head of Data
and Digital
Communication,
e Guido Fossi,
COO
di Simone freddi
el marketing moderno c’è un mantra che
ricorre: integrazione.
Advertising, marketing e CRM
appaiono sempre di più come
declinazioni diverse di un’unica strategia che al centro ha il
cliente e il customer journey.
Per venire incontro all’evoluzione dello scenario, Omnicom
Media Group nelle scorse settimane ha ufficializzato una riorganizzazione di Resolution,
la sua business unit dedicata ai
servizi di marketing e comunicazione digitale per i clienti
delle agenzie del gruppo, OMD
e PHD. Obiettivo dell’operazione, realizzare una sempre maggiore integrazione tra media e
marketing, nel segno dei Big
Data.
Tra le novità annunciate, la
nomina al vertice della nuova
Resolution di due manager di
grande esperienza nell’ambito dei servizi evoluti di marketing digitale: si tratta di Odoardo Ambroso, Head of Data and
Digital Communication, e Guido Fossi, Chief Operation Officer, con il compito di assicurare costantemente l’integrazione
di Resolution con tutte le unit
di lavoro e in tutte le fasi delle
campagne di comunicazione.
N
8
I riusultati di questa evoluzione non si sono fatti attendere:
una delle centrali del gruppo,
OMD, ha infatti visto estendersi la propria collaborazione
con Renault Italia. La sigla, che
già si occupava delle attività di media planning & buying
per la casa francese, vincendo
la relativa gara (cui partecipavano anche Publicis e Ammiro
Y2K) ne è diventata partner anche per le attività di marketing
e strategia online, canali social e di activation CRM compresi. “L’opportunità di far gestire tutta la comunicazione da
un’unica realtà garantisce una
vera integrazione basata sulla
complementarietà di mezzi off
line e digitali, salvaguardando
la coerenza del messaggio”, ha
sottolineato l’agenzia media.
A sostegno di questo obiettivo
verrà realizzata anche una Data
Management Platform “unica”,
come punto di integrazione tra
CRM e planning.
social media “Facebook non mi piaci più”.
Sempre più aziende migrano su Instagram
Negli USA, sono sempre di più le aziende che scelgono di affidare la comunicazione social a Instagram piuttosto che a Facebook. Lo rivela uno studio di
L2, realtà che monitora la vita digitale delle company, riportato da Adweek.
com. Le ragioni individuate sono principalmente due: Innanzitutto, su Instagram i post, costituiti da foto, appaiono sempre nelle bacheche degli utenti
mentre su Facebook la visibilità dei contenuti è legata a iniziative di sponsorizzazione. In secondo luogo, la piattaforma dedicata alle foto è amata dai
giovani, che preferiscono sempre di più Instagram al social network fondato
da Zuckerberg. Si stima, infatti, che tre milioni di adolescenti americani hanno
abbandonato Facebook tra il 2011 e il 2014, mentre la stessa fascia demografica ora cita Instagram come il social network più importante.
EnGaGE | n.02-03 | 18 mar 2015
empre più protagonista sul mercato, anche
in quello della comunicazione. E’ SodaStream, la
multinazionale specializzata in
bevande frizzanti molto nota,
oltre che per il diffuso “gasatore” domestico, anche per il linguaggio pubblicitario originale
e poco “politically correct”. Durante il SuperBowl 2014, per
esempio, SodaStream si era fatta notare non solo l’avvenenza
della testimonial, Scarlett Johannson, ma anche per il copy
“Sorry, Coke and Pepsi” che aveva fatto arrabbiare non poco i
due colossi del beverage.
In Italia l’obiettivo del brand è
un po’ diverso: invitare chi ama
l’acqua gassata a prepararsela
a casa, incece di comprarla imbottigliata, attraverso la campagna "L'acqua frizzante senza carico pesante", andata on air tra
gennaio e febbraio e che rivedremo tra aprile e maggio, nel
frattempo arricchita dal codino
“Eletto Prodotto dell’Anno”.
L’espansione dell’azienda nel
nostro Paese sembra procede-
S
a tutto gas
SodaStream differenzia la linea e prosegue l'espansione
in italia, con messaggi adv chiari e budget rilevanti
re spedita, come dimostra una
recente ricerca GfK dedicata al
comparto dei gasatori domestici: nel 2014 SodaStream ha visto
crescere la sua quota di mercato a volume del 12,2%, attestando una crescita significativa anche a valore del +10,7%. Merito
carrefour un sottocosto… da estasi
I
l Sottocosto, si sa, è una delle promozioni più attese
dell’anno. E stavolta, Carrefour e la sua agenzia Essense
hanno deciso di lanciarlo sviluppando una campagna a dir
poco iperbolica: lo spot mostra un cliente disteso, in posa
sensuale e in completa trance da adorazione, su una montagna di prodotti in sottocosto. Agli amanti del
cinema non sarà sfuggita
la citazione di “American
Beauty”. Lo sconto non è
mai stato così sexy!
EnGaGE | n.02-03 | 18 mar 2015
senza dubbio anche degli sforzi
in comunicazione: il budget per
il 2015 è stato aumentato del
20% fino a 2,5 milioni di euro,
che vengono pianificati da Media Italia. Rilevante il web, che
assorbe il 20% dell’investimento media e che l’azienda presidia
anche nella dimensione social
con la collaborazione di TheGoodOnes, agenzia incaricata a
gennaio con una gara.
Intanto sono in arrivo a maggio
nuovi prodotti, tra cui una linea
di sciroppi biologici in quattro
gusti: mirtillo, rabarbaro, limone verde e sambuco. sf
in crescita
Sodastream ha
visto aumentare
in modo significativo la propria
quota di mercato nel 2014,
anche grazie
ai suoi sforzi in
comunicazione
pummarò ritorna Di nuovo in tv,
dieci anni dopo l'ultimo spot
I
n passato grande stella della pubblicità, Pummarò, la passata di Star, è tornata in tv (e online) a
10 anni dall’ultima volta, con un nuovo spot firmato
da Vinizius/Y&R Barcellona e pianificato in Italia da
Havas Media Group. Il film del ritorno mostra quanto Pummarò sia ancora più corposa: versata su un
tagliere, infatti, la passata rivela tutta la sua densità. La chiusura però è dedicata (poteva essere altrimenti?) a un gustosissimo piatto di spaghetti.
9
Contemporary marketing
Apple Watch desiderabile e
glam, Ma è pronto per l'adv?
opportunità legate a
dati e CRM, potenzialità
in chiave 1-to-1 e retail
marketing... Le strade
possono essere tante,
sempre che l'adozione
raggiunga numeri che
incoraggino investimenti
al polso
Apple ha scelto
la top model
Christy Turlington come testimonial di Apple
Watch, qui in un
momento della
presentazione
del device insieme a Tim Cook
di Simone freddi
on un evento di alto
profilo, tipico del suo
stile, Apple ha svelato
ufficialmente il suo Apple
Watch. Dopo l’appassionata presentazione di Tim Cook, di questo nuovo dispositivo sappiamo
(quasi) tutto. Anche che l’Italia –
come spesso accade – non è nel
novero dei Paesi in cui sarà disponibile già dal 24 aprile. “Sognavo l’Apple Watch da quando
avevo 5 anni”, ha detto il ceo di
Apple con orgoglio, e a ragione:
l’Apple Watch è un piccolo gioiello e promette di modificare
alcune delle nostre consolidate
abitudini. A condizione di avere
un iPhone a portata di mano (il
dispositivo non ha una sua sim),
attraverso il device indossabile
si potranno fare e ricevere chiamate, leggere news, accedere ai
social network e mandare messaggi. Con un click alla corona
digitale si accederà ai comandi
vocali di Siri e con una doppia
pressione sul tasto laterale si
potrà pagare con Apple Pay, il
sistema di pagamenti mobile
lanciato da Cupertino. Tante le
app già integrate, ma al di là di
tutto, l’Apple Watch è innanzitutto un orologio, che il colosso
della Mela punta a posizionare
come oggetto fashion. Lo pro-
C
10
vano la consueta cura cupertiniana del design, la lussuosissima versione Edition, con cassa
in leghe d’oro rosa o giallo 18
carati e 10 mila dollari di prezzo
base, e anche la scelta come testimonial della top model Christy Turlington, una delle 100
persone più influenti al mondo
secondo il Time e già intenta a
curare un blog sul sito di Cupertino in cui racconta la sua preparazione per la maratona di
Londra. Apple Watch al polso,
ovviamente.
Tutto ciò premesso, la domanda
che qui più interessa è: di tutto questo, il marketing che se
ne fa? Possiamo aspettarci che
il piccolo schermo dell’Apple
Watch sia rapidamente invaso
da annunci pubblicitari di ogni
tipo? Difficile se si pensa a dei
microbanner, non impossibile (anche se le applicazioni più
diffuse, come i social network,
qualcosa si inventeranno di sicuro), in chiave native. «Di certo l’Apple Watch non può essere considerato un media classico
per la pubblicità» conferma Fabio Cacciatore, direttore creativo
dell’ad-tech company Beintoo,
secondo cui la miniaturizzazione dello schermo non è l’unico
limite da considerare: «Quando
si ha a che fare con un device
così personale, la comunicazione deve sostanzialmente essere
personalizzata e deve tener conto della regola delle “Tre R”: Rispetto dell’utente, Rilevanza, e
EnGaGE | n.02-03 | 18 mar 2015
NEXT
Reward tagliato sul destinatario.
Altrimenti, l’effetto boomerang
è molto probabile».
Ci sono però altri aspetti da
considerare. Le maggiori opportunità per i marketer, continua
Cacciatore, sono strettamente
legate al mondo dei dati e del
CRM: «Attraverso l’Apple Watch
e le app già disponibili, le aziende potranno conoscere ulteriormente il proprio utente, cliente
o prospect che sia: dove si trova, qual è il suo stato di salute,
che sport pratica e quanto. Insomma, una serie di informazioni personali che permettono
di costruire delle audience altamente profilate, non su base
contestuale o sociodemografica, ma in merito ad azioni realmente compiute nella vita reale». L’integrazione con iBeacon,
già annunciata, spalanca poi le
porte al retail marketing: «Con
iBeacon possiamo avvicinarci
ad un prodotto e vedere le informazioni di dettaglio, sapere
quali sono le taglie disponibili,
e pagare senza neanche mettere
mano al portafogli. Finora l’efficacia di tutto questo era limitata
dal fatto che era necessario tirare fuori il telefonino dalla tasca
o dalla borsetta. L’Apple Watch
sembra invece il device perfetto
per ricordare al cliente di comprare il latte quando è vicino al
banco dei freschi, tanto per fare
un esempio». Leggermente più
possibilista riguardo all’eventualità che gli Apple Watch (e
smartwatch in generale) possano ospitare in futuro advertising (da sperimentare in forme
inedite) vero e proprio è Fabio
Maglioni, Founder & SVP Business Development EMEA della
Mobile Marketing Application
Platform modomodo: «Qualsiasi
digital touchpoint, qui compresi i wearables e l’Apple Watch
in particolare, ha le peculiarità
per divenire un media – osserva il manager -. Ovvio che, per
EnGaGE | n.02-03 | 18 mar 2015
le caratteristiche di usabilità, si
dovranno sperimentare forme
nuove di comunicazione». Anche secondo Maglioni, comunque, le maggiori potenzialità
dell’Apple Watch andranno ricercate dai marketer in chiave
di 1-to-1 marketing experiences e «potranno avere un loro
ruolo molto interessante anche
su processi di autenticazione e
payment».
Ovvio che, alla base di tutto,
c’è però il livello di adozione.
In altre parole: servono centinaia di milioni di smartwatch
in circolazione nel mondo, prima che questi device diventino
davvero interessanti per investimenti dedicati. «Non abbiamo ancora sviluppato operazioni di marketing legate agli
smartwatch», confida infatti
Maglioni: «La dimensione del
mercato al momento non è risultata sufficientemente estesa
per poter presentare degli scenari interessanti. Restiamo al
momento alla finestra a vedere che accade. La recentissima
parabola dei Google Glasses insegna». Finora, in effetti, a dispetto del tanto buzz e dei numerosi modelli già esistenti, le
cifre di vendita degli smartwatch sono tutto fuorché esaltanti: secondo
recenti informazioni
diffuse da AppleInsider, nel 2014 sono
stati venduti in totale 6,8 milioni di smartwatch a un prezzo
medio di 189 dollari.
Numeri bassi, non c’è
che dire. Ma in questo caso parliamo di
Apple: un marchio che
ha la capacità di dare la
scossa a tutto il settore. I margini di crescita sono, da questo punto di vista,
al momento impreChristy
vedibili.
Turlington
Tempo di cambiamenti
per AD, il mensile di
architettura di casa Condé
Nast. Lo scorso mese la
testata ha fatto il suo debutto in edicola totalmente rinnovata. Ad aprile,
invece, sarà la volta di
ADitalia.com, il primo sito
della testata, che verrà
lanciato in concomitanza
con il Salone del Mobile.
Alla fine del 2014 Meetic ha allargato il proprio
business lanciando gli
Eventi, nuovi momenti di
incontro per i single italiani, che anche nel 2015 saranno centrali nell’offerta
del sito di dating online. Il
brand, nel frattempo, sta
preparando per questa
estate una nuova campagna adv.
Sarà una primavera
mobile quella di Maxim,
storica rivista dedicata
al pubblico maschile. Ad
aprile, infatti, verrà lanciata la nuova app della
testata, che permetterà
sia di inserire contenuti
multimediali sia di sviluppare operazioni mirate
commerciali, collegandosi ad esempio al sito
e-commerce dei clienti
della rivista.
11
#(coverstory)
di Teresa Nappi
Mobile advertising
a prova di “skip”
12
EnGaGE | n.02-03 | 18 mar 2015
L
a pubblicità su smartphone e tablet? E’ in
certa misura la leva principale per la crescita pubblicitaria globale. Report e forecast accreditati guardano al mezzo con
sempre maggiore interesse. Un interesse
spinto e alimentato anche dal crescente ruolo
strategico che il mobile si sta guadagnando nei
piani di comunicazione di un numero ormai
consistente di aziende, presso le quali sta generando curiosità e voglia di sperimentare nuove
strade per raggiungere un consumatore sempre più consapevole. Già lo scorso anno il mobile advertising è stato tra i protagonisti del
mercato pubblicitario digitale: nel 2014 infatti la spesa adv sul mezzo ha registrato un incremento del 50% con un valore di 290 milioni di euro, pari a circa il 15% di tutto l’Internet
Advertising (fonte: rielaborazione IAB Italia su
dati Nielsen e Politecnico di Milano). Ed entro il 2017 ZenithOptimedia stima che a livello globale il mezzo peserà per oltre il 50% degli investimenti in pubblicità online.
Numeri che incoraggiano un mercato che per
ora, però, sembra stanziare ancora in una fase
di transizione in cui la quota di spesa pubblicitaria sui dispositivi mobili resta ben al di sotto delle cifre di utilizzo dei new device da parte
degli individui. Secondo i più recenti dati rilasciati da Audiweb sulla total digital audience e relativi a gennaio 2015, gli utenti online
da mobile nel giorno medio sono stati 17,6 milioni, cioè il 40,5% degli italiani tra i 18 e i 74
anni, collegati per 1 ora e 42 minuti per persona. Andando un po’ più nel dettaglio, sono
risultati poi pari a 9,4 milioni gli utenti che
hanno navigato su internet esclusivamente da
device mobili.
Parliamo di cifre importanti, che – come spesso accade – denotano una propensione all’innovazione più marcata sul fronte utenti e non
sul fronte aziende, che però ora cominciano a
mostrarsi propense a puntare di più sul mezzo
e anche, in alcuni casi, a stanziare budget dedicati. A sottolinearlo è un’analisi svolta di recente da IAB Italia all’interno di una più ampia
ricerca condotta a livello europeo, attraverso
la quale l’associazione ha dato forma a comportamenti e sentiment degli addetti ai lavori
del nostro Paese nei confronti dell’adv su mobile. Da qui risulta che molti professionisti del
settore sono convinti che il 55% della spesa
su mobile proviene da investimenti che negli
anni passati erano destinati ad altri media. Ma
nel 30% dei casi, il mobile viene indicato come
generatore di nuovi budget, stanziati appositamente per questo segmento. Questi dati sono
coerenti con quelli rilevati dall’associazione a
livello europeo, dove la quota di professionisti che parla di nuovi budget per il mobile sale
addirittura al 42%. La domanda a questo punto diventa: perché?
La risposta è: perché il mercato ha bisogno di
un nuovo modo di raggiungere gli utenti/consumatori, sempre più lesti e pronti a “skippare”
tutto ciò che non è in linea con i loro interessi.
Arriviamo quindi ad uno di quei macro-aspetti che meglio identificano i nuovissimi terreni di innovazione che possono dare una svolta significativa al mercato: l’ambito dei Dati.
Secondo Marta Valsecchi, Responsabile della
Ricerca dell’Osservatorio Mobile Marketing &
Service della School of Management del Politecnico di Milano, le più grandi possibilità in questo senso consistono nello «sfruttare
le enormi potenzialità di profilazione del mobile, non disponibili su altri canali, per azioni
di geo-behavioral targeting». Inoltre il mobile
apre la strada allo «sviluppo di sistemi di tracciamento e di modelli di attribuzione diversi da
quelli attualmente utilizzati, in grado di definire il ruolo che ogni media gioca nel determinare l’acquisto finale, on e offline».
Ma di dati si parla anche in funzione di vendita in programmatic degli spazi adv su mobile,
che uniscono alla profilazione un alto grado di
efficienza della tecnologia, anche in funzione
di pianificazioni multicanale. Insomma: il mobile è uno dei nuovi Eldorado per la pubblicità
digitale di cui cerchiamo di tracciare uno scorcio nelle prossime pagine dando parola a una
parte dei soggetti protagonisti di questa nuova
terra delle possibilità.
Geo-behavioral targeting e programmatic sono solo alcuni dei trend che
traineranno la crescita di un mercato già in piena espansione e che sta
definendo i tratti di un nuovo modo di portare la pubblicità a un utente
sempre più consapevole e preparato a evitare troppe "invasioni"
EnGaGE | n.02-03 | 18 mar 2015
13
#(coverstory)
mamadigital Risultati
concreti da Optimization
La new media agency guarda al mobile come
a un'ulteriore possibilità di intercettare le
audience, sulle quali però è necessario agire in
modo analitico e con approccio personalizzato
nuovi device sono diventati rapidamente la principale porta d’accesso alla rete.
L’evolversi delle tecnologie ha cambiato le abitudini delle persone, che grazie a smartphone e tablet si mostrano oggi sempre online,
sfruttando questa condizione per soddisfare le
esigenze più disparate che spaziano dalla ricerca
di news all’approfondimento culturale, dall’intrattenimento alla possibilità di fare acquisti online. Si
aprono così nuovi scenari, tutti da esplorare a fini
di marketing: «La diffusione del mobile insieme a
quello della Social Tv ha aperto la strada a diversi
fenomeni. Ad esempio il Second Screen, che offre
la possibilità di intercettare gli utenti in target con
annunci pubblicitari mirati in momenti specifici,
come durante il passaggio di uno spot televisivo o
in un momento importante di una trasmissione»,
sottolinea Andrea Rogani, ceo e co-founder di Mamadigital. «Altre interessanti sfide – continua – si
aprono sul fronte dell’ecommerce: i dati del 2014
confermano che il 20% del fatturato ecommerce è
da attribuirsi alle transazioni mobile. Si tratta dunque di un mercato tutto da esplorare».
I
Da anni Mamadigital si fa portavoce
dell'Universal Optimization. Quanto conta,
oggi, ottimizzare la propria presenza sul web
anche in relazione al mobile?
È fondamentale. Il mobile allarga le opportunità
di intercettare audience nuove e sempre più ampie rispetto a quanto non fosse possibile fare in
passato. La ricerca di un ristorante o la ricerca di
informazioni su un prodotto, anche non necessariamente nella fase di acquisto, permette di entrare in contatto con quelli che sono dei potenziali clienti con dei desideri latenti, prossimi a dover
essere soddisfatti. Ne consegue che con l’ottimizzazione a 360 gradi un brand può essere visibile
sempre e su qualsiasi dispositivo.
14
ottimizzazione
Da anni, Mamadigital si è
fatta portavoce
dell'Universal
Optimization,
un concetto
ancora più
rilevante se si
considera l'ambito mobile
Nell’ambito della strategia complessiva di
digital marketing di una azienda, quali sono gli
aspetti che non si devono trascurare?
Alla base di una strategia di digital marketing risiede un’importante attività di analisi delle audience che si è interessati a intercettare, oltre
che del mercato di riferimento, al fine di definire
gli obiettivi da raggiungere. Lo studio degli interessi degli utenti e delle loro abitudini di navigazione permette di definire la miglior strategia digital partendo da un’efficace presenza nei Motori
di Ricerca. Sulla base di tali informazioni è poi
possibile declinare una strategia SEO e di Paid
Search integrata in grado di intercettare le audience più ricettive anche sui mercati internazionali. L’aspetto centrale risiede nella capacità di
mettere in campo una serie di azioni e strumenti tra di loro correlati e quindi capaci di fornire
risultati che separatamente non sarebbero raggiungibili.
In generale, Mamadigital in che modo
supporta le aziende nella transizione verso un
panorama internet sempre più multicanale?
Da sempre supportiamo i nostri clienti offrendo loro competenza e professionalità, facendo
leva su un team di persone dall’elevato profilo e
con grandi capacità relazionali. Tra le più recenti case history multicanale possiamo citare Boing
TV con il quale abbiamo esplorato con successo il
Second Screen. Durante il passaggio di
uno spot tv relativo ad un concorso legato al mondo dei cartoon,
in contemporanea, sulle app mobile dedicate ai bambini, veniva
veicolata una campagna display
finalizzata a rafforzare il messaggio televisivo. In questo modo si amplificava
l’esposizione dell’audience al messaggio sfruttando
sia i canali media tradizionali
che quelli moAndrea Rogani
bile.
EnGaGE | n.02-03 | 18 mar 2015
Tg|adv
Interazione
in movimento
Il coinvolgimento dell’audience passa anche per la
capacità di un messaggio di sfruttare le specificità
del mezzo. Lo sa bene la concessionaria, tra le prime
in Italia a proporre formati mobile capaci di esaltare
l’esperienza “on the go” dell’utente
ampia diffusione di un mezzo, innesca
inevitabilmente l’interesse degli investitori pubblicitari attratti innanzitutto
dalla sua capillarità. E’ proprio questo che secondo Alberto Gugliada, ceo di tg|adv, contribuirà a
direzionare sempre di più gli investimenti pubblicitari sui device mobili. «Non ora però. Ci vorranno ancora diversi anni perché ci siano tutte le
condizioni necessarie affinché tali investimenti
siano giustificati». Con Gugliada, analizziamo il
mobile come mezzo e scopriamo al contempo
l’approccio delle concessionaria, che nel proprio
network conta 26 m-site, 20 app iPhone, 3 app
iPad, 5 app Android e 10 siti responsive.
L'
Quali aspetti indichereste ai vostri clienti come
da non trascurare nella definizione della loro
strategia di mobile marketing & advertising?
Il primo aspetto, secondo noi, che non va assolutamente trascurato è il mobile stesso. Troppo spesso le aziende
danno poco credito
a questo mezzo nella propria strategia di
marketing e comunicazione pubblicitaria. Inoltre, ciò che è
spesso trascurato o
considerato erroneamente poco rilevante sono le specificità
del mezzo e di ciò che
comporta una presenAlberto Gugliada
za rilevante all’interEnGaGE | n.02-03 | 18 mar 2015
Tailor made
Anche sul
mobile l'offerta
di tg|adv è fatta
su misura. L'adv
viene realizzata
e veicolata
esaltando le
peculiarità del
device che deve
ospitarla al fine
di coinvolgere
no di questo universo. Ecco perché tendenzialmente, nel rispetto anche del nostro approccio
consulenziale al cliente, cerchiamo non solo di
promuovere il mezzo, ma anche di suggerire al
cliente di curare il più possibile la propria presenza/offerta mobile, non solo in termini pubblicitari, ma anche adeguando il proprio sito agli
standard adaptive e reponsive e puntando sulle
app come strumento utile per fornire servizi ad
hoc all’utente.
Punto forte di tg|adv è l’attenzione con cui la
concessionaria è in grado di rispondere alla
domanda degli spender con progetti dedicati.
Ma quali sono, più nello specifico, i punti forti
della vostra proposta mobile?
Il nostro approccio al mobile non differisce da
quello che da sempre guida l’offerta della nostra concessionaria. La nostra proposta anche
in questo caso è flessibile, orientata a soddisfare le esigenze del cliente. Una proposta che pone
come base quella di fare advertising puntando
sul grande valore delle property editoriali del
nostro network. A questo uniamo la nostra capacità di creare formati ad hoc per ogni esigenza,
ma che al contempo esaltino e sfruttino al meglio le specificità del device su cui vengono erogati. Siamo stati tra i primi in Italia a promuovere, per esempio, formati interattivi per il mobile,
che implichino cioè un’azione da parte dell’utente, come lo Shaking o il Touching, e il nostro impegno nello sviluppo di soluzioni sempre nuove
è costrante. Ma non solo. Lavoriamo sempre più
in HTML5, una tecnologia che ci permette, tra le
altre cose, di realizzare progetti fruibili da ogni
tipo di schermo.
Il mobile quanto pesa sul vostro giro d'affari?
Non pesa ancora in modo significativo.
Parliamo forse di un 10% del fattu"Le
rato. Poco significativo soprattutrevenue da
to se paragonato al valore che
mobile si adegueranno
il mobile ha in termini di utilizai grandi numeri di
zo da parte della nostra audienaudience che il mezzo
ce: Teamworld vanta un 70% del
già registra"
traffico da mobile, mentre su altri siti del network questa percentuale si attesta sul 50-60%. Per questo siamo convinti che nel medio periodo, gli
investimenti pubblicitari sul mobile cresceranno sensibilmente, avvicinandosi a quelle quote
percentuali che ormai stabilmente identificano
gli utenti online da mobile. Ci vorrà ancora del
tempo, ma credo che nel giro di qualche anno il
mezzo assorbirà una quota pari al 30-40% della spesa in advertising.
15
#(coverstory)
beintoo
Rich Media e
targeting per
fare centro
Sono questi alcuni degli asset fondamentali per
una buona strategia di mobile advertising secondo
Antonio Tomarchio, fondatore e ceo della mobile
ad-tech company attiva a livello internazionale
onsiderando che la soglia degli utenti
connessi da mobile è di oltre 16 milioni, con sessioni di navigazione che durano in media 1 ora e 40 minuti per utente, non si Novità
può non considerare il presidio di questo mezzo Al recente Mobile World Con“un’immensa opportunità”, che ora i brand non gress, la società
possono più ignorare. Ne è convinto Antonio To- ha presentato
marchio, fondatore e CEO di Beintoo, mobile ad- BeAudience,
nuova piattafortech company affermata a livello internazionale, ma di proximity
che dichiara: «Più o meno rapidamente ci sarà based audience
generation
una sempre maggiore convergenza di budget da
mezzi più classici verso il mobile, che rispetto al
potenziale è ancora sottoutilizzato in termini
pubblicitari, ambiente in cui invece riteniamo
possa rivelarsi un grande alleato dei brand, perché permette strategie di marketing locationbased e di agire su audience
sempre più definite in base anche agli interessi mostrati offline. Se poi a questo si aggiunge
l’efficienza del programmatic,
cioè la possibilità di acquistare
target così definiti tramite bidding automatici guidati dai
dati, si crea quel mix vincente
che rende il mobile il “Santo
Graal” del digital marketing in
genere».
Al manager chiediamo di svelare vision e offerta di Beintoo,
Antonio Tomarchio
partner in Italia dei principali
C
16
centri media e di clienti diretti del calibro di RCS
MediaGroup e Vodafone, e recentemente protagonista al Mobile World Congress con la piattaforma BeAudience.
Beintoo è nata nel 2011 ed è diventata
rapidamente "grande". Come si posiziona oggi
l’azienda e cosa offre?
Beintoo in effetti ha vissuto e sta vivendo ritmi
di crescita davvero significativi. Nel primo quarter del 2015 sta registrando numeri davvero eccezionali. Possiamo definirci una società tecnologica Data as a Service, che però in aggiunta
offre al mercato anche formati proprietari ad
alto impatto, molto focalizzati al drive to physical store. Abbiamo per esempio una unit che
sviluppa formati rich media integrati con l'app
Passbook di Apple, grazie ai quali gli utenti possono salvare un pass o un coupon sull’app cliccando sull’adv e ricevere una notifica lock-screen ogni volta che si trovano in prossimità di una
location che partecipa all’iniziativa o in prossimità di un beacon. Offriamo poi ai nostri clienti la possibilità di customizzare il formato, includendo dinamiche di gamification o video. E
infine c’è BeAudience, la piattaforma di proximity based audience generation presentata in
anteprima al Mobile World Congress e che entro il Q2 del 2015 sarà disponibile anche in Italia. La piattaforma permette, nel pieno rispetto
della privacy, targeting, retargeting e presto anche operazioni cross-device. L’insieme di questi
strumenti ci permette di accompagnare i brand
nel presidio del mezzo a 360 gradi.
A potenziali spender quali indichereste come
"aspetti da non trascurare” nella loro strategia
di mobile advertising? Il primo grosso suggerimento è di non trascurare mai le specificità del mezzo. Lo smartphone
in particolare è tendenzialmente usato dall’utente in movimento, quindi in maniera rapida e per
sessioni brevi. Si tratta poi di uno strumento molto personale di cui non va inoltre sottovalutata la
dimensione. Questo chiama brand e agency alla
proposizione di campagne impattanti attraverso rich media coinvolgenti, capaci di sfruttare al
massimo il grande potenziale dei video sul mobile, senza però risultare fastidiose e inopportune. Per questo diventa ancora più importante il
targeting dei messaggi. Ovviamente il rovescio
della medaglia vuole anche i publisher di app o
di siti mobile chiamati a preservare la user experience attraverso accorgimenti che riconoscano
ed esaltino la specificità dei device.
EnGaGE | n.02-03 | 18 mar 2015
digitouch
A un “trillo”
dall’utente
Grazie a soluzioni tecnologiche all’avanguardia
per un’efficace gestione dei dati, il Gruppo offre
pianificazioni mobile altamente profilate che hanno
come obiettivo primario l’engagement del target
ino a pochi anni fa quando si parlava
di mobile device si parlava di telefonini. Oggi invece il pensiero spazia dagli Il ceo
smartphone, ai tablet e a tutto il mondo in rapi- Secondo Paolo
Mardegan,
da crescita dei wearable device come gli smar- i dispositivi
twatch e i fitness band. Dispositivi connessi che connessi aprono
adveraprono per gli advertiser nuove opportunità di agli
tiser nuove
investimento «sfruttando i dati raccolti in modo importanti
integrato dai diversi device mobili usati dall’uten- opportunità di
investimento
te». Ad affermarlo è Paolo Mardegan, CEO di DigiTouch, il Gruppo di mobile business & performance marketing (fresco di quotazione sul
listino AIM di Borsa Italiana), che da circa un
anno ha lanciato DigiMob, concessionaria mobile innovativa che sfrutta le moderne soluzioni
tecnologiche legate alle logiche di audience targeting e di programmatic. «Per un advertiser sapere che nel corso della giornata l’utente X ha
attivato il suo fitness band per misurare la sua
corsa al parco, ha utilizzato il suo smartphone
per avviare da remoto la lavatrice, ha fatto il
check-in in aeroporto attraverso il suo smartwatch, gli consente di formulare dei messaggi advertising con contenuti in
linea con le attività e gli interessi mostrati dall’utente –
continua il manager –. Inoltre il
fatto che ormai non ci muoviamo più di un solo passo senza
avere con noi lo smartphone
permette agli investitori di raggiungerci in ogni momento e
in luoghi specifici attraverso
paolo mardegan
l’attivazione di campagne adv
F
EnGaGE | n.02-03 | 18 mar 2015
hyperlocal basate ad esempio su iniziative di
mobile couponing».
Anche a fronte delle considerazioni fin qui fatte, quali identificate come i punti forti della vostra offerta?
Siamo stati tra i pionieri in Italia nel mondo del
mobile marketing e advertising, operando come
first mover sul mercato italiano in diverse occasioni. Oggi la nostra offerta presenta quali punti di forza soluzioni tecnologiche all’avanguardia
che ci permettono un’efficace gestione dei dati
e di conseguenza pianificazioni media altamente profilate. Grazie alla DSP Mobile Native siamo
in grado di tracciare l’utente attraverso il device ID con la stessa efficacia che i cookie consentono nelle pianificazioni su desktop, permettendo anche attività di retargeting con obiettivi di
acquisizione/vendita. Abbiamo inoltre sviluppato una piattaforma tecnologica in grado di erogare servizi di mobile profiling finalizzati alla gestione di cluster anonimi e autorizzati per la loro
valorizzazione nel planning di campagne advertising su mobile.
Una curiosità: ad un’azienda partner che sta
studiando e definendo una strategia di mobile marketing & advertising, cosa suggerireste
come "aspetti da non trascurare”? Ai nostri clienti suggeriamo sempre di applicare al mobile un approccio strategico, che implichi
l’inserimento di questo canale nei piani di comunicazione e di advertising del prodotto/servizio,
lo sfruttamento delle potenzialità specifiche del
media e infine lo sviluppo di contenuti che pongano il consumatore al centro dell’esperienza con
il brand. Considerando che - dati Audiweb alla
mano - la metà della popolazione italiana si collega ad internet almeno una volta al mese e circa due terzi (17,4 milioni) si connettono da device
mobili, diventa imprescindibile per un brand presidiare questo canale. Un altro aspetto strategico del media mobile riguarda il fatto che, come
dicevo poco sopra, l’utente porta lo smartphone
con sé sempre e ovunque, aprendo così agli advertiser l’opportunità di raggiungerlo in momenti
e luoghi mirati. Riuscire a coinvolgere l’utente con
contenuti di suo interesse e sviluppando una strategia di engagement che pone la persona al centro della sua esperienza con il brand è un altro
elemento strategico da considerare nel presidio
del canale mobile. In tal senso i formati native adv
costituiscono una tipologia di messaggio pubblicitario efficace, proprio perché si integrano perfettamente sulla property editoriale su cui sono
pianificate e offrono dei contenuti a tema.
17
num
b3r5
media in cifre
nielsen Il gennaio della pubblicità si ferma sul -6,6%
◆ Nel primo mese dell'anno la spesa in adv non decolla: giù tv, stampa,
cinema e direct mail; tiene la radio. E il web? Le stime lo vogliono a +8%
Stima del mercato pubblicitario
(Dati netti in Migliaia di Euro)
Fonte: Nielsen
2014
Gennaio
2015
Gennaio
Var.%
TOTALE PUBBLICITà 1
441,232
412,081
-6,6
QUOTIDIANI
52,568
47,583
-9,5
PERIODICI
20,683
19,641
-5.0
275,409
262,153
-4.8
23,212
23,301
0.4
28,788
25,793
-10.4
OUTDOOR (Fonte: AudiOutdoor)
2,886
3,100
7.4
TRANSIT
4,274
5,491
28.5
OUT OF HOME TV
920
681
-26.0
1,660
1,598
-3.7
30,832
22,741
-26.2
TV
1
2
RADIO
3
INTERNET (Fonte: FCP-Assointernet)
CINEMA
DIRECT MAIL
L'universo di riferimento è quello dei mezzi rilevati da Nielsen ad eccezione dei Quotidiani dove vengono
utilizzati i dati FCP-ASSOQUOTIDIANI solo per le tipologie: Locale, Rubricata e Di Servizio, e delle Radio dove
vengono utilizzati i dati FCP-ASSORADIO solo per la tipologia Extra Tabellare (comprensiva c.a.).
Le elaborazioni sono effettuate con il contributo di FCP - ASSOQUOTIDIANI e FCP - ASSOPERIODICI.
¹ Per i dati di Stampa Commerciale Locale, Rubricata e Di Servizio la fonte è FCP-ASSOQUOTIDIANI
² lI dato comprende le emittenti Generaliste, Digitali e Satellitari
³ Le elaborazioni sono effettuate con il contributo di FCP -ASSORADIO
Storicamente, il mese di gennaio
è sempre stato uno dei momenti
dell’anno meno floridi per la
pubblicità. Un trend confermato
anche per il primo mese di
questo 2015 che, secondo i dati
rilasciati da Nielsen, ha visto gli
investimenti pubblicitari contrarsi
di 6,6 punti percentuali rispetto
allo stesso mese del 2014, attestandosi su una quota pari a circa
29 milioni in meno. Relativamente ai singoli mezzi, militano
in terreno negativo la Tv, i Quotidiani, i Periodici, il Cinema e il
Direct Mail (vedi dati in tabella).
Tiene la Radio che registra uno
stabile +0,4%, mentre l’Outdoor
e il Transit sono i mezzi in controtendenza, in crescita rispettivamente del 7,4% e del 28,5%. In
ultimo, ma non ultimo arriviamo
al web. Il mezzo, relativamente
al perimetro attualmente monitorato in dettaglio dall’istituto
sulla base dei dati raccolti da
FCP-Assointernet, evidenzia un
calo pari a -10,4%. Però tenendo
conto delle stime desk sul digitale - che comprendono quindi
video, search e social - operate
da Nielsen nel tentativo di
restituire un quadro più veritiero
degli investimenti sul mezzo, in
generale il mese di gennaio del
web si sposterebbe in terreno
positivo, e in particolare vicino
al +8%. E per quanto riguarda i
prossimi mesi? «Il mese di febbraio sembrerebbe, dalle prime
informazioni, ancora difficile,
mentre marzo pare essere in tendenza migliore – dichiara Alberto
Dal Sasso, TAM e AIS Managing
Director di Nielsen -. Il secondo
trimestre potrà dare un’idea più
chiara dell’andamento del 2015»,
anche perché l’Expo sarà realtà.
Roberta Simeoni
Audience online
Circa 29 milioni gli italiani connessi
nel primo mese dell’anno
◆ Sono stati 28,8 milioni gli italiani collegati in
rete almeno una volta al mese a gennaio, quota
che di fatto corrisponde al 53,4% gli utenti
tricolore dai 2 anni in su, online per un tempo
totale mensile di oltre 48 ore e 50 minuti in
media per persona. A dirlo sono i più recenti
dati sulla Total Digital Audience rilasciati da
Audiweb, che rilevano anche un’audience
totale (da PC o device mobili) nel giorno
medio di circa 22 milioni di utenti, online per
2 ore e 4 minuti in media per persona. In lieve
crescita sul mese precedente l'audience mobile:
sono stati 17,6 milioni infatti gli utenti online da
device mobili nel giorno medio, il 40,5% degli
italiani di 18-74 anni, collegati per 1 ora e 42 minuti
per persona e, più in dettaglio, risultano 9,4 milioni
gli utenti che hanno navigato su internet esclusivamente da device mobili. L’audience online da PC
è rappresentata da 12,6 milioni di utenti (dai 2 anni in su)
online nel giorno medio e 26,6 milioni online nel mese.
18
EnGaGE | n.02-03 | 18 mar 2015
SEM & SEO
WEB & APP
CONTEST & GAMES
SOCIAL STRATEGY
ADV & MEDIA
DIGITAL STRATEGY
N U OVA E N E R G I A P E R I T U O I P R O G E T T I D I G ITA L I
DUBBLEUP, IL MI X PERFE T TO DI COMPE TENZE
PER L A CREAZIONE E L A GESTIONE DEI TUOI PROGE T TI ONLINE.
www.dubbleup.com | [email protected]
Contemporary media
RCS e il mondo nuovo
La riorganizzazione di RCS Pubblicità
in RCS Communications Solutions
si configura come una mutazione
profonda, che investe a 360 gradi il
modo in cui un editore sta sul mercato
e il suo rapporto con l'universo delle
imprese e del marketing
raimondo zanaboni
V
oltre l'adv
La concessionaria diventa
una struttura in
grado di elaborare soluzioni di
comunicazione
integrata per
tutti i bisogni
dei brand, anche grazie alla
nuova in-house
agency NuMix
20
Alceo rapagna
ia la parola un po’ stantia “Pubblicità”, dentro un ben più moderno e accattivante “Communication Solu-
tions”.
La recente riorganizzazione della Direzione
Pubblicità di RCS MediaGroup va però ben
oltre il semplice cambio di nome della concessionaria. La trasformazione di RCS Pubblicità in RCS Communications Solutions, con
la contestuale creazione dell’agenzia multidisciplinare NuMix a compenetrarne il lavoro, tende a configurarsi come una mutazione
profonda, che investe a 360 gradi il modo in
cui un editore sta sul mercato e il suo rapporto
con il mondo delle imprese e del marketing.
«Il modo di comunicare delle aziende è completamente cambiato – ci ha spiegato Raimondo Zanaboni, Direttore Generale Communication Solutions del Gruppo RCS -: negli ultimi
anni un terzo degli investimenti in advertising
nel nostro Paese è andato in fumo, mentre
l’area del below the line è rimasta pressoché
invariata in valore. Gli elementi in nostro possesso ci suggeriscono che questo spostamento dei pesi continuerà: oggi brand e aziende
sono meno interessati ad acquistare semplice pubblicità sui media, ma esprimono obiettivi di marketing unici che richiedono risposte
personalizzate e misurabili in termini di performance».
La risposta di RCS a questa mutazione è quella
di rendere pienamente effettivo un percorso di
sviluppo iniziato da tempo, dando vita a una
struttura in grado di elaborare soluzioni e pro-
di simone freddi
getti di comunicazione integrata per coprire
tutti i possibili bisogni dei brand: dalla notorietà di marca alla progettazione di contenuti,
eventi e piattaforme digitali per l’attivazione
dei consumatori su canali fisici ed online.
Queste risorse saranno centralizzate in NuMix, la nuova agenzia in house che opera da
marzo sotto la guida di Alceo Rapagna, Direttore Marketing & New Business del Gruppo RCS.
«NuMix - spiega Rapagna – ha assorbito una
serie di strutture già di RCS, ai vertici nel loro
campo: parliamo di Connecto, che diventa primaria realtà nel direct marketing con un database di oltre 10 milioni di nominativi, RCS
Live, focalizzata nell’ideazione e realizzazione di eventi corporate B2B e B2C in Italia e
all’estero, tra cui i grandi eventi del Gruppo RCS, e InProject, unità dedicata a progetti multimediali su misura per le aziende». Tale
offerta, articolata nelle 5 aree Insights, Studio,
Live, Connect e Labs, sarà ulteriormente potenziata con una serie di investimenti sia interni
(l’ingresso di figure specializzate in particolare nell’area del data science) sia verso l’esterno, con l’avvio di collaborazioni in esclusiva
con startup già affermate.
Il primo accordo è già stato annunciato: RCS
si è infatti assicurata i diritti di esclusiva per
il mercato italiano di Madai, una piattaforma
che consente di ricompensare le azioni degli
utenti web con sconti progressivi, immediati e
collettivi su qualsiasi tipo di prodotto o servizio in vendita.
EnGaGE | n.02-03 | 18 mar 2015
The New Fashion & Lifestyle Magazine
JunGlam.com
Your strategy in a jungle of ideas
JunGlam Advice Via L. Ariosto, 10 20145 Milano +39 02 45390855 [email protected]
www.junglam.com
Contemporary media
DireDonna il tocco rosa di Leonardo.it
Il website rinasce e si trasforma in un nuovo magazine online
fully-responsive, realizzato con l’obiettivo di incrementare
l’attenzione sui contenuti e la visibilità dei formati adv
riboo Media ha di recente rilanciato DireDonna. Il website, già
di Gruppo HTML (oggi parte di
Triboo Media), si trasforma in
un nuovissimo magazine online fully-responsive dedicato al
mondo femminile, e rinasce per
accogliere le oltre 4 milioni di
donne che mensilmente consultano il network editoriale Leonardo.it, di cui è
ora il canale "Donne". La sua
linea editoriale punta sull’approfondimento di qualità affidato a una redazione di professionisti e al contributo esterno
di importanti influencer. Il magazine offre un punto di vista
privilegiato sulle novità del
mondo della moda, della bel-
T
lezza, del benessere e del food;
senza trascurare gli aspetti legati alla vita in famiglia e ai
rapporti di coppia. Il layout, sia
nella versione desktop che mobile, è realizzato per massimizzare l’esperienza di navigazione,
con
l’obiettivo
di
incrementare l’attention-time
il network
Il sito Diredonna.it, già di
Gruppo HTML,
si rinnova
completamente
e diventa punto
di riferimento
per le 4 milioni
di utenti di
Leonardo.it
sui contenuti e, di conseguenza, la visibilità e le performance dei formati adv.
«Con il lancio di DireDonna che
conta su un bacino di circa 4
milioni di utenti unici al mese
e 29 milioni di pagine viste, la
nostra offerta adv si arricchisce di un canale ideale per tutte le aziende che vogliono raggiungere un profilo di donna
dinamica, curiosa e creativa»,
spiega Alberto Zilli, a.d. di Triboo Media. «Grazie all’integrazione con Roba da Donne, la
community femminile italiana più seguita sui social
network (diventata un asset di
Triboo Media a seguito dell’acquisizione della maggioranza
di Media Prime, ndr), possiamo garantire al nuovo magazine un bacino di oltre 1,6 milioni di iscritti e circa 4 milioni
di interazioni a settimana sulla
brand page di Facebook». r.s.
Incarichi LinkedIn
Italia sceglie
ancora WebAds
Per il sesto anno consecutivo,
LinkedIn rinnova la partnership
con WebAds per la gestione in
esclusiva delle marketing solutions in Italia e per i clienti italiani che pianificano all’estero. Con
oltre 300 milioni di iscritti a livello globale, di cui 8,4 solo in Italia, LinkedIn è uno spazio digitale in cui i brand possono parlare
al proprio target di professionisti
certi di essere nel giusto contesto per instaurare una conversazione B2B. WebAds supporterà
ancora il social network professionale seguendone la creazione
del piano di marketing fin dalle prime fasi e guidandolo nello sviluppo di un progetto che
ottenga i risultati desiderati nel
medio-lungo termine.
22
Partnership Twitter Amplify arriva in Italia:
firmato un accordo con Sky Pubblicità
Twitter Amplify, il programma lanciato dal social network dei cinguettii nel 2013 e che dà la possibilità ai broadcaster di pubblicare video
dei momenti top della loro programmazione in real-time accompagnati da spot, arriva ufficialmente anche in Italia con un accordo di
partnership tra il social e Sky Pubblicità. L’operazione, la prima nel
nostro Paese riguardante Twitter Amplify, mette a disposizione dei
brand sponsor la possibilità di inserire pre-roll (dai 3 ai 10 secondi)
prima di brevi video di alcuni dei “top show” del mondo Sky, che verranno promossi su Twitter in concomitanza con la messa in onda del
programma. Tutto questo permetterà agli spender di ampliare la loro
reach raggiungendo un pubblico ancora più ampio, che va al di là dei
propri follower, beneficiando inoltre dell’associazione del loro brand
con contenuti tv di altissima qualità.
EnGaGE | n.02-03 | 18 mar 2015
IL CONSORZIO DEL COMMERCIO ELETTRONICO ITALIANO
#eCommerceForum
ISCRIVITI
ONLINE
www.ecommerceforum.it
PLATINUM SPONSOR
GOLD SPONSOR
SILVER SPONSOR
Per maggiori informazioni: Segreteria organizzativa e-Commerce Forum 2015 | Digital Events Srl, Viale Cassala 36 - 20143 Milano - Italy | [email protected]
Contemporary trend
Light TV Viewers, quelli
che… scappano dalla tv
un anno dal lancio del prodotto
Target Light TV Viewer – che consente la pianificazione delle campagne digitali mirate a utenti che hanno una
bassa fruizione televisiva – Xaxis racconta le
caratteristiche di questo target grazie ai dati
raccolti in un anno di campagne e a una ricerca dedicata supportata da Toluna.
Lo studio ha coinvolto un panel di oltre 8.000
consumatori tra cui sono emersi 5.000 Light
TV Viewer. Applicando un algoritmo di modellazione avanzato al campione intervistato, e attraverso la data management platform
(DPM) proprietaria di Xaxis – Turbine – si è
potuto creare la custom audience dei Light
TV Viewer, un vero e proprio segmento di
pianificazione utilizzabile dai clienti GroupM
per le proprie campagne video e display.
«Il consumo TV si è trasformato significativamente negli ultimi anni, anche a fronte della
forte spinta digitale. Nuove modalità di fruizione TV hanno cominciato a diffondersi tra
la popolazione, nuove tipologie di ascoltatori hanno contraddistinto il nuovo ecosistema
A
i light tv viewers
fuggono dalla
tv per spingersi
alla ricerca di
contenuti televisivi
su altri schermi
24
Il consumo televisivo si è trasformato in maniera
significativa negli ultimi anni, anche a fronte della
spinta digitale. Ma è il mezzo, non i suoi contenuti,
che non convince quella fascia di popolazione (44%)
identificata come basso consumante. Lo sottolinea
una ricerca realizzata da Xaxis e Toluna
di Teresa Nappi
televisivo», dichiara Federica Setti, Chief Research Officer GroupM. «In un contesto caratterizzato da bacini televisivi in crescita o
in linea con gli anni precedenti, sono emerse peculiarità di visione diverse a seconda del
tempo di esposizione. Il consumo televisivo è
andato a concentrarsi sempre più sugli alto
consumanti (chi già vedeva tanta televisione – mediamente sopra le 3 ore al giorno –
ha continuato a crescere trainando gli ascolti
televisivi), mentre i basso consumanti (i cosiddetti Light TV Viewer) hanno cominciato
a far registrare consumi in calo. Attualmente
l'opinione
Dall'alto, Paola
Colombo, Managing Director
di Xaxis, e Federica Setti, Chief
Research Officer
di GroupM
EnGaGE | n.02-03 | 18 mar 2015
i Light TV Viewer rappresentano una importante fetta della popolazione italiana adulta,
pari al 44% degli over 15 anni, ma riescono
a sviluppare soltanto il 22% dell’ascolto televisivo».
Un target in fuga dai contenuti televisivi o
soltanto dal piccolo schermo?
I Light Tv Viewer “fuggono” dal piccolo
schermo per spingersi alla ricerca di contenuti televisivi su altri schermi, si disperdono
sulle nuove piattaforme digitali dove riescono a soddisfare egualmente il proprio desiderio di visione di contenuti Tv. Web e mobile, difatti, acquistano un ruolo centrale nella
loro nuova “dieta mediatica” e assurgono a
territori elettivi nella fruizione televisiva.
Un target sempre più elusivo e difficile da
raggiungere con i modelli tradizionali. Per
tale motivo Xaxis ha avvertito la necessità di
approfondirne la conoscenza per capire come
meglio raggiungerli. E’ stato così creato, in
collaborazione con Toluna, il segmento Online Light TV Viewer per permettere ai brand
di integrare la propria pianificazione televisiva con un’offerta digitale ancora più efficace.
Chi sono i Light TV Viewer online?
Il 73% di loro è incluso nella fascia di età
tra i 25 e i 54 anni ed è ancora più concentrato su questa fascia d’età rispetto al Light
Tv Viewer televisivo (60% secondo Auditel).
Si tratta di un utente evoluto, con alto livello di istruzione (il 39% ha laurea o master) e
maggior potere di consumo rispetto alla media della popolazione grazie ad una posizione lavorativa elevata.
Trascorre più di un’ora e mezza al giorno sul
web. Lo smartphone e il tablet sono i device elettivi e particolarmente affini a questi
utenti spesso in mobilità. Inoltre il 50% di
loro non rinuncia al second screen quando
guarda la televisione.
Il 60% dei Light TV Viewer intervistati si definisce un responsabile degli acquisti e la
quasi totalità (il 91%) dichiara di aver acquistato online almeno una volta negli ultimi
6 mesi soprattutto per servizi (telefonia ed
elettrodomestici) entertainment (musica, libri, film in streaming) abbigliamento e viaggi.
I Light TV Viewer disegnati da Xaxis rappresentano un target attivo e di grande appeal
per marketer e investitori. Un segmento di
EnGaGE | n.02-03 | 18 mar 2015
popolazione che sfugge ai canoni tradizionali della comunicazione e che, nell’area degli addressable media, ha bisogno di essere
intercettato attraverso nuovi modelli e strumenti di planning in base a criteri di tracciamento effettivo, misurabili in tempo reale o
molto ravvicinato.
«A un anno dal lancio dei nostri pacchetti –
afferma Paola Colombo, Managing Director
di Xaxis – le principali evidenze mettono in
luce il loro uso sinergico al planning Tv determinando un complessivo miglioramento
dei risultati del piano sia in termini di GRPs
che di reach. Per esempio, su una campagna
display su target donne 25-54, i pacchetti
Xaxis Light Tv Viewer sono riusciti ad apportare un incremento del 10% di reach. Le
campagne comprensive del pacchetto Xaxis
Light Tv Viewer hanno anche apportato un
saving di costo. A parità di prodotto pubblicitario, si può ottenere un saving di cpg tra il
-3% e il -14% che può essere ulteriormente
ottimizzato introducendo pacchetti display».
Il cambio delle abitudini di fruizione ha
quindi accelerato l’adozione da parte degli
investitori di prodotti come Target Light TV
Viewer e Sync di Xaxis, che pongono particolare attenzione alla natura multiscreen di
una parte ormai consistente di utenti/consumatori: «Gli spender si mostrano oggi sempre più aperti a modulare le proprie strategie di pianificazione sulle nuove abitudini di
consumo mediatico del pubblico, una scelta
che, come già detto, porta risultati oltre che
un’ottimizzazione dell’investimento», aggiunge Colombo.
Ma quali le aziende più attente e consapevoli alle possibilità offerte da una pianificazione multiscreen? «Nel corso di quest’anno
abbiamo riscontrato una particolare apertura all’utilizzo delle soluzioni Xaxis di Adaptive Planning da parte di aziende del Largo Consumo, Telco, brand Automotive e del
settore Farmaceutico, oltre a registrare un
più sostanzioso avvicinamento dei clienti a performance», continua la manager, che
in chiusura racconta di un’altra particolare
evidenza messa in risalto dalla ricerca presentata: «Da un confronto dei principali dati
messi in luce dall’analisi con quelli della nostra DMP, abbiamo scoperto che il target di
Light Tv Viewer identificato corrisponde a
un’utenza molto sensibile ai temi ecologici e
del food. Inoltre sono makers, cioè attivi nella cura del giardino o della casa».
44%
E’ questa la
percentuale
della
popolazione
adulta italiana
identificata
come Light TV
Viewer: genera
solo il 22%
dell’ascolto
televisivo
73%
E’ la quota
dei Light
TV Viewers
compresa tra
i 25 e i 54 anni,
fascia d’età
di grande
interesse per
gli investitori
pubblicitari
47%
E’ la parte
di Light TV
Viewers
definita come
Multiscreen
“Heavy Users”,
cioè che usa
sempre un
laptop, un
tablet o uno
smartphone
mentre guarda
la televisione
25
Contemporary trend
Il consumatore sempre
più Intelligently-ON
La nuova ricerca Digital Trends 2015
di Microsoft Advertising e Future
Laboratory and Research Now traccia
il profilo di un utente sempre più
consapevole del valore dei propri dati,
a fronte dei quali chiede alle aziende e
agli editori benefici su misura
di Alessandra La Rosa
ual è il futuro delle tecnologie e
dei comportamenti digitali? E
come i brand possono rispondere
alle aspettative e alle esigenze dei consumatori, oggi e nei prossimi anni? A queste
domande prova a dare risposta Microsoft con la nuova ricerca Digital Trends
2015, condotta in 13 Paesi di tutto il mondo – Italia compresa – in collaborazione
con Future Laboratory and Research Now.
Dal report di Microsoft Advertising emerge il crescente desiderio del consumatore
moderno di fruire di servizi personalizzati
e maggiori benefici su misura, derivati
dalle informazioni personali raccolte online dalle aziende.
In particolare, alla luce di una
mole crescente di informazioni a
cui i consumatori devono far fronte, la ricerca svela che quasi due
terzi dei rispondenti a livello globale (63%) e il 72% degli italiani, sono
alla ricerca di una tecnologia in grado
di filtrare i messaggi ricevuti.
Mentre l’80%
Q
26
degli intervistati (l’86% di quelli del Bel
Paese) vorrebbe disporre di servizi digitali capaci di supportarli nella gestione delle
informazioni condivise online. Dal report
Digital Trends 2015 sono anche emersi importanti suggerimenti per le aziende,
per i provider di servizi online e per chi
opera nel settore della pubblicità su come
sia possibile offrire un servizio più efficace ai propri pubblici di riferimento, senza
tradire la loro fiducia. Oltre tre quarti degli intervistati (il 78% a livello globale e
l’85% in Italia) sono consapevoli che i dati
digitali possono essere usati per ottenere benefici o
esperienze migliori. La
metà dei partecipanti è inoltre interessata
ad esperienze di questo tipo, dimostrando
così una maggiore apertura verso la condivisione dei dati personali, a condizione che sia chiaro dove e
come saranno impiegati.
Digital trends
Il report di Microsoft Advertising descrive un
utente sempre
più attento ed
esigente che
dall'online e
dalla tecnologia
si aspetta molto
EnGaGE | n.02-03 | 18 mar 2015
Ecco le principali tendenze emerse
 IntelligentlyON gli utenti sono sempre più alla ricerca di informazioni pertinenti rispetto a interessi e abitudini personali, e quasi due terzi di loro a livello globale (il 63%, con un incremento del 7% rispetto al 2013) e il 72%
degli italiani, sono interessati a una tecnologia e a servizi che in futuro possano filtrare automaticamente i contenuti e i messaggi. In questo modo, potranno ascoltare o visualizzare in qualsiasi momento solo ciò a cui sono
realmente interessati, senza il bisogno di essere “always on”.
 Realtà ridefinita colmare la distanza tra mondo fisico e digitale diventa un aspetto sempre più importante
per i consumatori, che sembrano ora più interessati a una nuova generazione di servizi e dispositivi digitali, che
consenta loro di vivere la stessa esperienza di luoghi e oggetti sia online sia offline (il dato globale è salito al 53%
rispetto al 50% del 2013 e con il 62% l’Italia supera ampiamente anche la media europea del 45%).
 Diritto all’identità l’interesse dei consumatori verso servizi digitali capaci di gestire tutte le informazioni condivise online ha registrato un aumento di 7 punti percentuali rispetto al 2013 (dal 73% all’80%) e in Italia
il dato sale addirittura all’86%. Il 57% dei consumatori a livello globale e il 64% di quelli del Bel Paese desidera,
inoltre, di poter stabilire il tempo di permanenza online delle informazioni condivise.
 Statistiche di vita rispetto al 2013 è diminuito il numero di consumatori che non ha mai interagito con applicazioni o dispositivi di tracciamento dei dati (dal 38% nel 2013 al 28% nel 2015). Tuttavia, sebbene i consumatori abbiano scaricato un maggior numero di app di questo genere, meno di un terzo le usa effettivamente per migliorare le proprie prestazioni.
 Una nuova era di scoperte si registra un aumento nell’interesse da parte dei consumatori verso tecnologie avanzate in grado di offrire suggerimenti e raccomandazioni su nuove esperienze, nuove connessioni e nuove cose da fare in base alla propria personalità e alle proprie esigenze: dal 50% si è passati al 53% a livello globale e al 65% nel nostro Paese. In questo contesto le aziende non sono escluse: quasi la metà degli intervistati
(48%) si aspetta che i brand conoscano i consumatori e li aiutino a scoprire nuovi prodotti o servizi in base alle
esigenze espresse.
 Now Networks il richiamo dei social network come “un’unica soluzione valida per tutto” perde terreno, poiché le persone usano social network diversi e specializzati, più adatti alle esigenze e alle attività specifiche (si
registra un incremento dal 41% al 48% e il dato italiano si attesta al 56%). Questo trend rappresenta una grande opportunità per i brand: il 55% dei consumatori a livello globale afferma di essere più propenso ad interagire con un brand mentre utilizza servizi digitali specifici e di nicchia. Ma gli specialisti del marketing devono focalizzarsi sull’individuazione dello strumento più adatto, senza cercare di riunire contemporaneamente tutte le
esperienze.
 Essere creativi i consumatori desiderano controllare e dare forma alle proprie esperienze digitali. A livello
globale, il 40% degli intervistati ha affermato di volere maggiori informazioni sui servizi personalizzabili, rispetto al 38% del 2013. Per le aziende: il 56% dei consumatori si è dichiarato più propenso ad acquistare da un brand
che consenta la personalizzazione di prodotti o servizi.
«I consumatori sono sempre più inclini a condividere i propri dati personali con i brand con
cui interagiscono online. Lo fanno però chiedendo la garanzia che tali informazioni siano
utilizzate dalle aziende al solo scopo di poter
offrire servizi ritagliati sulle preferenze e sui
bisogni individuali - ha commentato Christina Lundari, country manager di Microsoft
EnGaGE | n.02-03 | 18 mar 2015
Advertising per l’Italia -. E’ una grande opportunità per le aziende che sapranno trattare con intelligenza e rispetto queste informazioni, ma serve comunicare in modo chiaro
come vengono raccolti e utilizzati i dati, incentivandone la condivisione a fronte di una
chiara spiegazione di quali saranno i vantaggi per ogni singolo utente».
27
News da Programmatic-Italia.com
Facebook
aprirà a
terzi la sua
preziosa
mole di dati
con il tool
Topic Data
Antonio
Converti
Italiaonline
acquisisce Moqu
per 5 milioni e si
rafforza nel
programmatic
obiettivi
crescere
nell'ad-tech
Italiaonline punta ad
incrementare fino al
40% la percentuale
di ricavi digitali
in programmatic
advertising, spiega
Antonio Converti
L
a internet company Italiaonline ha annunciato di aver siglato un
accordo con Dada per l’acquisizione del 100% della sua controllata
Moqu Adv. L’acquisizione della digital agency Moqu, il cui closing è atteso entro la fine di marzo, prevede un corrispettivo in contanti di 5 milioni di euro oltre a una possibile quota variabile (“earn out”) fino a un
milione di 1 milione di euro, in base ai risultati futuri della struttura. La
sigla, con sedi a Firenze e Dublino, ha generato nel 2014 ricavi per 8,5
milioni di euro. Antonio Converti, ceo di Italiaonline dichiara: «Con questa operazione puntiamo ad incrementare fino al 40% la percentuale di
ricavi digitali in programmatic advertising. È un mercato che cresce a
doppia cifra e permette migliori margini».
comScore
a inizio aprile il lancio dei Trust Profiles in Italia
ComScore inizierà dal prossimo mese il rilascio in Italia delle proprie metriche Trust Profiles, primo lancio dell’analytics company
nell’ambito del progetto “Industry Trust”, voluto per favorire la fiducia reciproca tra acquirenti e venditori nel contesto del programmatic advertising. Le metriche, che saranno quindi disponibili direttamente nelle piattaforme di
trading programmatico, comprendono le certificazioni di traffico non umano (NHT), il ranking dei siti degli editori, la viewability e le
statistiche demografiche. Paul Goode, SVP
Marketing & Strategic Partnerships EMEA,
LATAM, APAC e Canada di comScore, assicura: «Dal 1 aprile renderemo disponibili tutte le
metriche per i publisher partner».
28
Paul
Goode
P
er la prima volta, Facebook mette
ufficialmente a disposizione di selezionate aziende una parte della sua
preziosissima mole di dati. Una mossa
abbastanza rivoluzionaria per il social,
che fornirà ai marketers informazioni
sulle tipologie di persone che stanno
parlando di specifici temi sulla piattaforma, indicando anche in che termini ne stanno parlando. Dati particolarmente preziosi per le aziende, grazie ai
quali esse potranno, ad esempio, conoscere nuovi gruppi di consumatori, carpire informazioni su quali prodotti gli
utenti vogliono che vengano distribuiti o messi in luce con una nuova campagna pubblicitaria, o anche, più semplicemente, conoscere il sentiment
attorno al loro brand. Tutto ciò avverrà attraverso il tool di analytics Topic
Data, sviluppato dalla sigla specializzata in social data DataSift (con cui Facebook ha avviato una partnership) e per
ora solamente disponibile negli Stati
Uniti e in UK. Facebook tiene a precisare che il processo sarà completamente privacy-friendly, e che sarà utilizzato
solo per “informazioni generali” e non
per annunci targettizzati.
programmatic italia
Turbo rafforza
il team e punta
a 5 milioni di
fatturato 2015
new entry
qui si
cresce
I nuovi arrivi del
team di Turbo:
da sinistra
Alessandra Grassi,
Alessandro
Buccino e
Matteo Pomi,
quest'ultimo New
Business Director
D
opo aver completato lo
start-up nel 2014 con circa
2 milioni di euro di fatturato registrati in poco più di sei mesi di
attività, Turbo punta in alto. Per il
2015, l’obiettivo del trading desk
italiano indipendente, guidato
da Marco Ferrari, è quello di superare i 5 milioni di euro di fatturato. Primo passo verso questo
traguardo è stato far crescere il
team, che ha visto tra l'altro l’ingresso di Matteo Pomi come New
Business Director. Il manager, nel
nuovo ruolo, affiancherà il Chief
Client Officer Claudio Calzolari in tutte le attività commerciali
e di business development. Contestualmente sono entrati a far
parte della squadra operativa altre due importanti figure: si tratta
di Alessandra Grassi, che offrirà il
proprio contributo nella gestione
e nella continua evoluzione della DMP proprietaria di Turbo, e di
Alessandro Buccino, che si unisce
invece al team Optimization guidato da Stefano Eligio, per la gestione quotidiana di tutte le campagne dei clienti.
ricerche
BIG Data: Il rischio di scarsa competitività
è percepito dal 65% delle aziende
I Big Data sono diventati un fattore competitivo determinante, e le
aziende ne sono pienamente consapevoli. Lo dimostra il rapporto
“Big & Fast Data: The Rise of Business Insight-Driven” di Capgemini ed EMC Corporation, condotto coinvolgendo oltre 1.000 tra
executive e senior decision maker del Nord America, Sud America, Europa e Asia-Pacifico. Due terzi delle organizzazioni (65%)
riconoscono di essere a rischio di diventare poco competitivi se
non adotteranno nuove soluzioni per le analisi dei dati. Secondo
il 64% delle imprese intervistate, inoltre, i Big Data stanno cambiando i tradizionali confini del business e stanno consentendo a
nuove realtà di entrare nei loro mercati. E' molto temuta, in particolare, la concorrenza di start up "data enabled".
programmatic italia
Coming soon
Verso il Programmatic Day
Si avvicina l’appuntamento con il Programmatic Day, il primo evento italiano dedicato al Programmatic Advertising, organizzato da Engage e
Programmatic Italia. Rivolto principalmente a investitori, editori, agenzie e
centri media, il Programmatic Day costituirà un’occasione per approfondire lo scenario di mercato del programmatic advertising in Italia, gli obiettivi
perseguibili e gli strumenti oggi disponibili, con attenzione alle esigenze di
tutta la filiera.
L’evento, che gode del patrocinio di
IAB Italia, è in programma il 22 di aprile, all’Auditorium Gio Ponti (all’interno della sede di AssoLombarda, in via
Pantano, 9 a Milano). Già noti alcuni dei principali partner, che interverranno portando la loro esperienza e le
proprie best practice al Programmatic
Day. Sul minisito dedicato Programmatic-day.it è possibile vedere la lista
sempre aggiornata. Al momento, oltre
ai main partner Rubicon Project, Turbo, Zodiak Advertising e Rocket Fuel,
hanno già confermato la loro partecipazione numerose realtà di primo piano dell’ad-tech, come Beintoo, Criteo,
DotAndMedia, Prime Real Time, Teads,
The Outplay, Weborama, Sìadv, TradeLab, Nugg.ad.
L’evento, di cui a giorni sarà ufficializzata l'agenda, godrà di ampia visibilità mediatica e sarà seguito da vicino,
oltre che da Engage e Programmatic-Italia, anche da un media partner
prestigioso come Tgcom24, in collaborazione con il quale verrà realizzata un’ampia copertura, anche video, di
tutti i contenuti. A tutti i partecipanti sarà inoltre distribuito un pamphlet
dedicato al Programmatic in Italia, in
fase di lavorazione.
29
Prova a cambiare punto di vista.
Hai centrato il risultato.
Hai trovato un’idea che è piaciuta
anche ai tuoi concorrenti.
Il cliente è pazzo di gioia.
Non pensi di meritare
un premio?
Noi sì. Perché per noi il lavoro
più bello è quello che funziona.
Ideas love numbers.
awards.dmaitalia.it
RADAR
SAVE
THE
DATE
Hearing Hands Il viral che commuove
la rete
15 aprile, milano
IAB Seminar
IAB Italia apre l’edizione 2015 del ciclo di incontri di approfondimento
tematici IAB Seminar con un appuntamento dedicato al Native. Il titolo è:
“Native Advertising – The Art of Making”. Nuovo il format, così come la
location che sarà la Sala Silver del MiCo Ala Nord a Milano.
www.iabseminar.it
21 aprile, Milano
e-Commerce Forum
Il Consorzio Netcomm organizza la 10a edizione dell’e-Commerce Forum,
l’evento dedicato allo shopping online, le cui dinamiche della filiera saranno approfondite grazie al coinvolgimento di ospiti e speaker di rilievo.
www.ecommerceforum.it
Non solo fredda tecnologia. Samsung Turchia
ha recentemente commosso il popolo della rete
con lo spot “Hearing Hands” dedicato al suo nuovo servizio per i non udenti, il video call center
“Duyan Eller”. Il filmato, firmato da Leo Burnett
Turchia e da Casta Diva Pictures, ha richiesto un
intero mese di preparazione, con il posizionamento di telecamere nascoste e corsi intensivi di linguaggio dei segni per tutti gli attori. Tutto per regalare a Muharrem, un ragazzo sordomuto, una
giornata senza barriere. A poche settimane dalla
sua pubblicazione su Youtube, il video è già stato
visto da 3 milioni e mezzo di persone.
10-12 maggio, Roma
Festival of Media Global
Dopo il successo dell’edizione 2014, il Festival of Media Global torna in
Italia, a Roma, dal 10 al 12 maggio, per una tre giorni di networking e
incontri su trend e pratiche dell’industria dei media.
www.festivalofmedia.com/global
Top Pinterest&Snapchat Nel campo dei social network,
in grande evidenza le "seconde linee". Negli scorsi giorni si è
avuto notizia di una serie di round di finanziamenti da record:
tra i protagonisti Pinterest, la piattaforma fotografica
delle “passioni” che ha raccolto 367 milioni di
dollari, vedendo la sua valutazione schizzare
a 11 miliardi. Non è da meno Snapchat,
l’app di messaggistica effimera che tanto piace ai giovani
(soprattutto americani): grazie all’iniezione di capitale
da 200 milioni da parte di Alibaba, il
"fantasmino" è salito ancora più su, a 15
miliardi. Cifre da capogiro anche per
il panorama digital.
Stop il tuo sito
non è mobile
friendly? E' il momento di fare un bel restyling.
Google infatti ha annunciato una serie di
modifiche del proprio algoritmo che dovrebbero far allarmare chi non è
allineato alle tendenze di design più attuali. In particolare, dal 21 di aprile
i siti internet che non offrono una fruizione adeguata sui device mobili
saranno declassati nelle ricerche effettuate da smartphone. Stop anche
alle "doorway pages" senza contenuti rilevanti. Verranno penalizzate.
spot parody Chi flirta con Justin
Bieber?
Il protagonista maschile è lo stesso, il setting
pure, ma la modella… sicuramente no. Quello
che state vedendo sembra lo spot di Calvin
Klein con Justin Bieber, ma in realtà è un promo
per "Comedy Central Roast", il programma di
Comedy Central che mette alla berlina per una
sera le celebrità più discusse e che ha dedicato
una delle sue puntate proprio all’idolo delle
teenager. Il quale nel filmato in questione ha
acconsentito, con molta autoironia, di mettere in
scena una parodia del commercial Calvin Klein:
ecco allora spuntare, al posto della modella
Lara Stone, il comico Jeffrey Ross, con tanto di
parrucca bionda e camicia sbottonata.
10-12 Maggio 2015, Rome Cavalieri, Italia
È PIÙ CHE MEDIA
Sconto del 10% per gli
abbonati Engage
Indica ENG10MPX per richiedere
#FOMG15
lo sconto
festivalofmedia.com/global