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www.cappuccinipesaro.it - Parrocchia S. Francesco d’Assisi - Cappuccini- PU Anno LV n° 17 del 12 Aprile 2015 (II del salterio)
lunedì
MARTedì
Dal Vangelo secondo Giovanni (3,1-8)
[...] Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei, andò da Gesù, di
notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio
come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni
che tu compi, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù:
«In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall’alto,
non può vedere il regno di Dio». Gli disse Nicodèmo:
«Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e
rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico,
se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel
regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e
quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia
dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene
né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».
Dal Vangelo secondo Giovanni (3, 7-15)
Gesù disse a Nicodèmo: «Non meravigliarti se ti ho
detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove
va: così è chiunque è nato dallo Spirito». Gli replicò
Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose
Gesù: «Tu sei maestro di Israele e non conosci queste
cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò
che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto;
ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho
parlato di cose della terra e non credete, come crederete
se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito
al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio
dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo,
perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».
GIOVedì
MERCOLedì
Dal Vangelo secondo Giovanni (3, 31-36)
Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene
dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra.
Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò
che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma
che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato
dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito. Il
Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi
crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al
Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.
VENeRdì
Dal Vangelo secondo Giovanni (6, 1-15)
[...] Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande
folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo
comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo:
«Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure
perché ognuno possa riceverne un pezzo». Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon
Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo
e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel
luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso
grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece
dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati,
disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati,
perché nulla vada perduto». [...]
Dal Vangelo secondo Giovanni (3, 16-21)
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché
chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita
eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo
per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato;
ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha
creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro
opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia
la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non
vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la
luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono
state fatte in Dio».
SABATO
Dal Vangelo secondo Giovanni (6, 16-21)
Venuta la sera, i discepoli di Gesù scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare
in direzione di Cafàrnao. Era ormai buio e Gesù non
li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché
soffiava un forte vento. Dopo aver remato per circa tre
o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare
e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!». Allora vollero
prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla
quale erano diretti.
Avvisi
-MARTEDì 14, ore 21.10: Consiglio Pastorale Parrocchiale.
-MERCOLEDì 15, ore 21.15: Adorazione Eucaristica e Santo Rosario.
-DOMENICA 19, a partire dalla Santa Messa delle ore 11.45: Incontro del Gruppo Famiglie
parrocchiale. A seguire: pranzo e, alle ore 15.00, condivisione. È garantito il babysitting.
-Tutti i MERCOLEDì, da mezzogiorno a mezzanotte (in Cappellina): Adorazione Eucaristica
Permanente per l’ evangelizzazione e per i giovani. Siamo tutti invitati a cogliere questa
opportunità.
NOTIZIE
*Incontro con la Parola di Dio nei giorni consueti (Lunedì ore 21.15 e Martedì ore 17.00).
*Presso il nostro Centro Ascolto Caritas (Giovedì: ore 15.00-17.00 / Sabato: ore 10.00-12.00) è possibile
ricevere informazioni riguardo la disponibilità di signore per l’assistenza degli anziani e per lavori
domestici.
*Vi invitiamo a visitare il nuovo sito della nostra parrocchia: www.cappuccinipesaro.it
«Nelle catechesi sulla famiglia completiamo oggi la riflessione sui bambini, che sono il frutto più
bello della benedizione che il Creatore ha dato all’uomo e alla donna. Abbiamo già parlato del grande
dono che sono i bambini, oggi dobbiamo purtroppo parlare delle “storie di passione” che vivono molti di
loro.Tanti bambini fin dall’inizio sono rifiutati, abbandonati, derubati della loro infanzia e del loro futuro.
Qualcuno osa dire, quasi per giustificarsi, che è stato un errore farli venire al mondo. Questo è vergognoso! Non scarichiamo sui bambini le nostre colpe, per favore! I bambini non sono mai “un errore”. La
loro fame non è un errore, come non lo è la loro povertà, la loro fragilità, il loro abbandono – tanti bambini abbandonati per le strade; e non lo è neppure la loro ignoranza o la loro incapacità – tanti bambini che
non sanno cosa è una scuola. Semmai, questi sono motivi per amarli di più, con maggiore generosità.
Che ne facciamo delle solenni dichiarazioni dei diritti dell’uomo e dei diritti del bambino, se poi puniamo
i bambini per gli errori degli adulti?Coloro che hanno il compito di governare, di educare, ma direi tutti
gli adulti, siamo responsabili dei bambini e di fare ciascuno ciò che può per cambiare questa situazione.
Mi riferisco alla “passione” dei bambini. Ogni bambino emarginato, abbandonato, che vive per strada
mendicando e con ogni genere di espedienti, senza scuola, senza cure mediche, è un grido che sale a
Dio e che accusa il sistema che noi adulti abbiamo costruito. Troppo spesso sui bambini ricadono gli
effetti di vite logorate da un lavoro precario e malpagato, da orari insostenibili, da trasporti inefficienti
… Ma i bambini pagano anche il prezzo di unioni immature e di separazioni irresponsabili: essi sono
le prime vittime; subiscono gli esiti della cultura dei diritti soggettivi esasperati, e ne diventano poi i figli
più precoci. Spesso assorbono violenza che non sono in grado di “smaltire”, e sotto gli occhi dei grandi
sono costretti ad assuefarsi al degrado. Pensate che cosa sarebbe una società che decidesse, una volta per tutte, di stabilire questo principio: “E’ vero che non siamo perfetti e che facciamo molti errori. Ma
quando si tratta dei bambini che vengono al mondo, nessun sacrificio degli adulti sarà giudicato troppo
costoso o troppo grande, pur di evitare che un bambino pensi di essere uno sbaglio, di non valere niente e di essere abbandonato alle ferite della vita e alla prepotenza degli uomini”. Come sarebbe bella
una società così! Io dico che a questa società, molto sarebbe perdonato, dei suoi innumerevoli errori.
Molto, davvero».
(Tratto dall’Udienza di mercoledì 8 Aprile 2015 di Papa Francesco, cfr www.vatican.va)
Ci hanno lasciato per il Cielo: Giannina TONUCCI, Via Cimarosa
Ondina Pandolfi, Via Menotti