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Del 08 Aprile 2015
Estratto da pag.32
Del 08 Aprile 2015
Estratto da pag.32
Esselunga, utili e 2.500 assunzioni «Il 25 aprile? Siamo aperti da anni»
Risultato operativo a 335 milioni, raggiunti i 7 miliardi di fatturato (+0,8%)
MILANO All’ennesima polemica con la Coop sulle aperture festive, Bernardo Caprotti risponde con i numeri.
Esselunga ha diffuso ieri i risultati del 2014: il gruppo della grande distribuzione, arrivato ormai a contare oltre
21 mila dipendenti, nel 2014 ha registrato un utile di 212 milioni, in crescita dai 210 milioni del 2013.
A fine 2014 era stato lo stesso patron di Esselunga a esprimere delle preoccupazioni sull’andamento delle
vendite. «C’è una deflazione del 2% e ormai si vende il 40% dei prodotti in promozione. La gente compra uova,
farina, acciughe e non la roba cara. Quindi fare gli euro alla cassa non è facile. La chiusura dell’anno non sarà
brillante». Le vendite invece, seppur con cautela, si sono confermate in crescita a 7.013 milioni, +0,8%. Ma, ci
ha tenuto a ribadire la stessa azienda con una nota, il «dato si confronta con la contemporanea deflazione
dell’1,6% dei prezzi al dettaglio». Premianti, secondo il gruppo, gli sconti nei supermercati che avrebbero
portato a una crescita dei clienti dell’8,5%.
A livello di risultati economici, Esselunga ha conseguito un margine operativo lordo di 521 milioni (+3,2%),
utile operativo a 335 milioni (+2%) e utile netto a 212 milioni (+0,9%). Fin qui i dati. Cui è seguita una
importante novità: nel prossimo biennio Esselunga ha annunciato 2.500 nuove assunzioni, che andranno ad
aggiungersi alle 1.900 realizzate negli ultimi cinque anni. Spinta del Jobs act? Probabilmente sì, anche se il
gruppo non ha specificato se intende avvalersi della nuova riforma del lavoro o se, come hanno già fatto altri
grandi aziende come Novartis, intende usare l’articolo 18 come benefit. La forza lavoro di Esselunga è oggi
composta per il 93% da persone assunte a tempo indeterminato e per il 75% a tempo pieno. Con investimenti
che, nel 2014, sono arrivati a 400 milioni raggiungendo gli 1,8 miliardi negli ultimi cinque anni.
E la polemica sulle aperture festive? Da Bologna, nei giorni scorsi, era arrivata l’accusa del presidente di Coop
Adriatica Adriano Turrini che aveva accusato neanche troppo velatamente il patron di Esselunga di approfittare
della scelta delle coop emiliane di chiudere il 25 aprile, rimanendo aperti con ampliamento delle fasce orarie.
Reazioni? Nessuna, a quanto pare. Chi gli è vicino assicura che ormai al quasi novantenne Caprotti certe
critiche scivolano addosso. Tanto più che da anni Esselunga resta aperta il 25 aprile ma chiusa il 1 maggio, festa
dei lavoratori. Il patron ha preferito trascorrere il sabato prima di Pasqua come nel suo stile, tra le casse del
supermercato di Sesto San Giovanni a controllare che tutto fosse in ordine: scaffali, merce, prezzi. Ma ora i
clienti lo riconoscono e lo fermano, ci chiacchierano, scambiano battute. Com’è successo a Sesto, proprio
quello che non voleva.
Corinna De Cesare
corinnadecesare