la nuova disciplina per la caratterizzazione e

CONFINDUSTRIA PADOVA,
TREVISO, VICENZA
LA NUOVA DISCIPLINA PER
LA CARATTERIZZAZIONE E
CLASSIFICAZIONE DEI
RIFIUTI
Vicenza, 14 aprile 2015
INDICE
1. Il regolamento 1272/2008 “CLP”
2. i nuovi codici CER definiti dalla
Decisione 955/2014/UE del 18/12/2014
3. caratteristiche di pericolosità dei rifiuti
definite dal Regolamento UE
n.1357/2014
INDICE
1. Il regolamento 1272/2008 “CLP”
2. i nuovi codici CER definiti dalla
Decisione 955/2014/UE del 18/12/2014
3. caratteristiche di pericolosità dei rifiuti
definite dal Regolamento UE
n.1357/2014
Il Regolamento 1272/2008 «CLP»: da dove nasce
il GHS (Globally Harmonized System) dell’ONU
L’evoluzione dei criteri di classificazione ed
etichettatura
L’ONU ha deciso di emanare un sistema di identificazione e
comunicazione del pericolo chimico che potesse essere
applicato su scala globale e costituisse il sistema migliore, allo
stato attuale, per il suo scopo: si tratta del GHS, (Globally
Harmonized System of Classification and Labelling of
Chemical).
La prima edizione del GHS è del 2003, e nel 2008 l’Europa ha
adottato il GHS con il regolamento CE n.1272/2008, o CLP,
relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio
delle sostanze e delle miscele.
Il CLP (Classification, Labelling and Packaging of substances
and mixtures) nasce quindi dal GHS, il programma volontario
mondiale di armonizzazione della classificazione, etichettatura
ed imballaggio delle sostanze chimiche.
Il CLP (regolamento CE 1272/2008)
Regolamento relativo alla classificazione, all’etichettatura e
all’imballaggio delle sostanze e delle miscele che modifica e
abroga le direttive 67/548/CE e 1999/45/CE e che reca
modifica al regolamento (CE) n.1907/2006;
Pubblicato sulla G.U.C.E. L353 del 31/12/2008 ed entrato in
vigore il 20 gennaio 2009.
Finora è stato modificato da 6 Adeguamenti al Progresso
Tecnico (ATP)
Il CLP (regolamento CE 1272/2008)
ATP
ATTO LEGISLATIVO
SI APPLICA DAL
1° ATP
regolamento (CE) n. 790/2009 della
Commissione del 10 agosto 2009
1 dicembre 2010
2° ATP
regolamento (UE) n. 286/2011 della
Commissione del 10 marzo 2011
1 dicembre 2012 sost.
1 giugno 2015 miscele
3° ATP
regolamento (UE) n. 618/2012 della
Commissione del 10 luglio 2012
1 dicembre 2013
4° ATP
regolamento (UE) n. 487/2013 della
Commissione dell’8 maggio 2013
1 dicembre 2014 sost.
1 giugno 2015 miscele
5° ATP
regolamento (UE) n. 944/2013 della
Commissione del 2 ottobre 2013
1 dicembre 2014 sost.
1 giugno 2015 miscele
6° ATP
regolamento (UE) n. 605/2014 della
Commissione del 5 giugno 2014
1 gennaio 2016
(regol. 491/2015)
7
Il CLP (regolamento CE 1272/2008)
Il CLP recepisce il GHS, con lo scopo di stabilire una base comune e
coerente per il pericolo chimico.
Stabilisce quindi criteri per:
IDENTIFICAZIONE
DEL PERICOLO
COMUNICAZIONE
DEL PERICOLO
Classificazione
Etichettatura
SDS
Il regolamento CLP: Entrata in vigore
Il regolamento CLP: Entrata in vigore
INDICE
1. Il regolamento 1272/2008 “CLP”
2. i nuovi codici CER definiti dalla
Decisione 955/2014/UE del 18/12/2014
3. caratteristiche di pericolosità dei rifiuti
definite dal Regolamento UE
n.1357/2014
Decisione 2014/955/UE
• Decisione 2014/955/UE del 18 dicembre 2014
• pubblicata nella G.U. dell'Unione Europea
L370 il 30/12/2014
• si applica a partire dal 01 GIUGNO 2015
12
Decisione 2014/955/UE
1. sopprime l’articolo 2 (caratteristiche di pericolo) e
l’art.3 (elenco codici CER) della decisione 2000/532/CE
2. inserisce le definizioni di: sostanza pericolosa,
metallo pesante, PCB, metalli di transizione,
stabilizzazione, solidificazione, rifiuto parzialmente
stabilizzato
3. prevede che l’attribuzione delle caratteristiche di
pericolo dei rifiuti venga eseguita secondo i nuovi
criteri stabiliti dal reg. 1357/2014 e comunque solo
dopo valutazione oggettiva
4. sostituisce l’allegato I con un nuovo allegato : elenco
dei codici CER
13
Decisione 2014/955/UE
Introduce tre nuovi CER:
01 03 10* fanghi rossi derivanti dalla produzione di
allumina contenenti sostanze pericolose, diversi
da quelli di cui alla voce 01 03 07
16 03 07* mercurio metallico
19 03 08* mercurio parzialmente stabilizzato
14
Decisione 2014/955/UE
Modifica di alcuni codici CER. Esempi
PRIMA CER 01 03 09 fanghi rossi derivanti dalla produzione di allumina,
diversi da quelli di cui alla voce 01 03 07
DOPO CER 01 03 09 fanghi rossi derivanti dalla produzione di allumina
contenenti sostanze pericolose, diversi da quelli di cui alla voce
01 03 10
PRIMA CER 12 01 16*
pericolose
materiale abrasivo di scarto, contenente sostanze
DOPO CER 12 01 16* residui di materiale di sabbiatura, contenente
sostanze pericolose
Nulla è cambiato in merito alla metodologia di
identificazione del rifiuto (capitoli 01-12 e 17-20…)
15
Decisione 2014/955/UE: Allegato punto 1
Valutazione delle caratteristiche di pericolo dei rifiuti
1. Sono introdotti i “valori soglia” per l’attribuzione delle
caratteristiche di pericolo HP4, HP6 e HP8. Se un rifiuto è
presente in quantità inferiore al valore soglia , non va
preso in considerazione per il calcolo.
2. Prevalenza dei metodi di prova rispetto ai metodi di
calcolo basati sulla concentrazione o alla somma delle
concentrazioni delle sostanze.
16
Decisione 2014/955/UE: VALORE SOGLIA
ACETONE CAS 67-34-1
H225 Flam. Liquid 2;
H319 Eye Irr. 2
[ ]
100%
Acetone
Sostanza
17
Decisione 2014/955/UE: VALORE SOGLIA
ACETONE CAS 67-34-1
H225 Flam. Liquid 2;
H319 Eye Irr. 2
[ ]
100%
70%
(1)
(2)
0,5%
(3)
Acetone
Sostanza
18
Decisione 2014/955/UE: VALORE SOGLIA
ACETONE CAS 67-34-1
H225 Flam. Liquid 2;
[ ]
35%
H319 Eye Irr. 2
(5)
LIMITE DI
CONCENTRAZIONE
20%
(VALORE DI RILEVANZA)
5%
(4)
1%
VALORE SOGLIA
0,5%
(3)
Acetone
Sostanza
19
Decisione 2014/955/UE: Allegato punto 2
Classificazione di un rifiuto
Poiché il processo di attribuzione del CER rimane invariato si
ha che:
1. il rifiuto può essere pericoloso o non pericoloso se il
codice è di tipo “assoluto” ovvero se il codice è
contrassegnato o meno da un asterisco (*)
2. il rifiuto può essere pericoloso o non pericoloso se in
presenza di un codice “a specchio” ( o speculare) sono
determinate le caratteristiche di pericolo;
Ai rifiuti pericolosi “assoluti” devono essere indagate e
attribuite le caratteristiche di pericolo.
20
Decisione 2014/955/UE: Allegato punto 2
Classificazione di un rifiuto come pericoloso
Ai rifiuti cui potrebbero essere assegnati codici di rifiuti pericolosi e
non pericolosi, si applicano le seguenti disposizioni:
1. L'iscrizione di una voce nell'elenco armonizzato di rifiuti
contrassegnata come pericolosa, con un riferimento specifico o
generico a «sostanze pericolose», è opportuna solo
quando questo rifiuto contiene sostanze
pericolose pertinenti che determinano nel rifiuto
una o più delle caratteristiche di pericolo da HP 1 a
HP 8 e/o da HP 10 a HP 15 di cui all'allegato III della direttiva
2008/98/CE.
La valutazione della caratteristica di pericolo HP 9 «infettivo» deve
essere effettuata conformemente alla legislazione pertinente o ai
documenti di riferimento negli Stati membri.
21
INDICE
1. Il regolamento 1272/2008 “CLP”
2. i nuovi codici CER definiti dalla
Decisione 955/2014/UE del 18/12/2014
3. caratteristiche di pericolosità dei rifiuti
definite dal Regolamento UE
n.1357/2014
Regolamento 1357/2014/UE
• Regolamento n.1357/2014 del 18 dicembre 2014
• pubblicato nella G.U. dell'Unione Europea L365
il 19/12/2014
• si applica a partire dal 01 GIUGNO 2015
23
Regolamento 1357/2014/UE
L’obiettivo è quello di adeguare le caratteristiche di
pericolo e i relativi criteri di classificazione dei rifiuti
al
regolamento
1272/2008
(CLP)
per
le
sostanze/miscele
Le caratteristiche di pericolo dei rifiuti da H1 ad H15
sono rinominate con la sigla HP (Hazardous Properties
= Proprietà pericolose/caratteristiche di pericolo)
Le definizioni degli HP sono modificate rispetto alle
precedenti “H”
… Ora vediamo la sinossi degli HP rispetto agli H
24
Le principali modifiche del regolamento 1357/2014
1. Nuove definizione delle caratteristiche di pericolo;
2. Nuova denominazione delle caratteristiche di
pericolo da H ad HP;
3. Nuovi criteri per l’attribuzione delle classi di
pericolo
• Sono introdotti i valori soglia per alcune classi
di pericolo (HP4, HP6, HP8)
• sono introdotti nuovi limiti di concentrazione
per alcune classi di pericolo
25
Regolamento 1357/2014/UE
26
27
Regolamento 1357/2014/UE
28
Regolamento 1357/2014/UE
29
Regolamento 1357/2014/UE
30
Regolamento 1357/2014/UE
31
Regolamento 1357/2014/UE
32
Le principali modifiche del regolamento 1357/2014
33
Le principali modifiche del regolamento 1357/2014
34
Le principali modifiche del regolamento 1357/2014
Per HP4 è introdotto il valore soglia (cut-off values) dell’1%
I criteri di classificazione HP5 sono completamente nuovi
35
Le principali modifiche del regolamento 1357/2014
Per HP6 è introdotto il
valore soglia dello 0,1% per sostanze Acute Tox. 1, 2 e 3
valore soglia dello 1% per sostanze Acute Tox. 4
36
Le principali modifiche del regolamento 1357/2014
Posso sommare solo le sostanze con la stessa classe/via di penetrazione e
con la stessa categoria di pericolo che hanno superato i valori soglia
Esempio:
• Decisione 532/2000
(∑ R23+ ∑ R24+ ∑ R25) ≥ 3%
ovvero
somma di tutte le sostanze tossiche indipendentemente dalla via di penetrazione
e indipendentemente dalla concentrazione (no valore soglia)
•
Regolamento 1357/2014
(∑ (Acute Tox. 3 (Inalatorio)) ≥ 5%
ovvero
somma solo delle concentrazioni di tutte le sostanze con la stessa categoria e
stessa via di penetrazione e superiori al valore soglia (maggiori di 0,1%)
37
Le principali modifiche del regolamento 1357/2014
I nuovi criteri producono una parziale differente ripartizione
delle caratteristiche di pericolo:
Xn con frasi R20, R21, R22 (H5)
(nocivo per inalazione, contatto cutaneo o ingestione)
In generale
HP5
(STOT SE, STOT RE,
Asp Tox 1)
HP6
(Acute Tox 4)
38
Le principali modifiche del regolamento 1357/2014
oppure:
T con frasi R23, R24, R25 (H6)
(nocivo per inalazione, contatto cutaneo o ingestione)
In generale
HP6
(Acute Tox. 1, 2 e 3 per
orale cutanea inalatoria)
HP5
(STOT SE 1, STOT RE 1)
39
Le principali modifiche del regolamento 1357/2014
Per HP8 è introdotto il valore soglia (cut-off values) dell’1% e vale solo per la
corrosione cutanea
HP10: per le cat.1 (1 A)e 2 (2 B) il limite è ora 0,3% mentre prima era 0,5%,
per la cat.3 il limita passa al 3% (prima era il 5%)
40
Le principali modifiche del regolamento 1357/2014
Per HP13: per la prima volta sono individuati i criteri di attribuzione
41
Le principali modifiche del regolamento 1357/2014
Per HP14: non allineato al GHS/CLP, ma alla direttiva 67/548/CE
42
Esempio
Rifiuto:
Scarto di adesivo in sacchi. (Morchia solida appiccicosa con
odore di solvente)
CER presunto:
08.04.09* Adesivi e sigillanti di scarto, contenenti solventi organici o
altre
sostanze pericolose
08.04.10 Adesivi e sigillanti di scarto, diversi da quelli di cui alla voce
08.04.09
Caratteristiche di pericolosità presunte dal ciclo produttivo:
presenza di solventi
Campionamento:
Random da più punti per ottenere
rappresentativo (norma UNI 10802:2004)
un
campione
medio
Esempio
Esempio
Esempio
Esempio
CER 08.04.09 adesivi e sigillanti di scarto, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose
Sostanza / PARAMETRO
9
12
% conc.
H attribuito
H3A/H3B
H5
H3A/H3B
H10
H3A
H3A
-
>=25%
>=25%
>=20%
>=15%
55°C
>=25%
>=20%
55°C
>=25%
H5
H5
H4
H3A/H3B
H5
H4
H3A/H3B
H5
H3A
H3A
-
>=15%
-
-
>=25%
55°C
>=25%
>=20%
>=15%
H14
H3A/H3B
H5
H4
-
H3A
-
>=25%
55°C
>=5%
H14
H3A/H3B
H10
H3A
H10
>=25%
>=25%
>=20%
>=15%
H5
H5
H4
-
-
>=25%
55°C
>=25%
>=20%
>=15%
H14
H3A/H3B
H5
H4
-
H3A
-
>=2,5%
H14
-
39,15
>=20%
H4
H4
39,35
>=25%
H5
H5
0
>=3%
H6
-
0
>=0,1%
H6
-
0,1
TOLUENE
2,5
13 METILCICLOPENTANO
2,5
14 n-PENTANO
0,1
15
ISOESANO
17,1
17
n-ESANO
16,3
18
CICLOESANO
Somma di tutte le sostanze
classificate come irritanti
Somma di tutte le sostanze
classificate come nocive
Somma di tutte le sostanze
classificate come tossiche
Somma di tutte le sostanze
classificate come molto tossiche
Somma di tutte le sostanze
classificate come corrosive
Somma di tutte le sostanze
classificate come ecotossiche
Soglia
(D.Lgs.152/2006)
>=25%
55°C
>=5%
H attribuibile
ETILBENZENE
0,75
Classificazione (Dir. 99/45/CE)
R11 facil. infiammabile
R20 = Nocivo per inalazione
R11 facil. infiammabile
R63 Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati.
R48/20 Nocivo: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione
prolungata per inalazione
R65 Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione.
R38 irritante per la pelle
R67 L'inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini.
R11 facil. infiammabile
R65 Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione.
R36/3738 irritante per gli occhi, il sistema respiratorio e la pelle
R11 facil. infiammabile
R65 Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione.
R66 L`esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolature della
pelle
R67 L`inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini.
R51/53 Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo
termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
H411 Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata (Cronico
2)
R11 facil. infiammabile
R65 Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione.
R38 irritante per la pelle
R67 L'inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini.
R51/53 Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo
termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
H411 Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata (Cronico
2)
R11 facil. infiammabile
R62 Possibile rischio di ridotta fertilità.
R48/20 Nocivo: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione
prolungata per inalazione
R65 Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione.
R38 irritante per la pelle
R67 L'inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini.
R51/53 Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo
termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
H411 Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata (Cronico
2)
R11 facil. infiammabile
R65 Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione.
R38 irritante per la pelle
R67 L'inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini.
R50/53 Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo
termine effetti negativi per l'ambiente acquatico
H410 Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata
(Cronico 1)
-
-
0
>=5%
H8
-
41
>=25%
H14
H14
ATTRIBUZIONE CARATTERISTICHE DI PERICOLO DEL RIFIUTO:
H3A, H4, H5,
H10, H14
CER 08.04.09 adesivi e sigillanti di scarto, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose
Sostanza / PARAMETRO
% conc.
9
ETILBENZENE
0,1
12
TOLUENE
13
METILCICLOPENTANO
14 n-PENTANO
15
17
ISOESANO
n-ESANO
Somma sostanze classificate
Skin Corr 1A (H314)
Somma sostanze classificate Eye
dam.1 (H318)
Somma sostanze classificate
Skin irrit. 2 (H315)+Eye irrit.2
(H319)
Somma sostanze classificate
come Asp. Tox 1 (H304)
Somma sostanze classificate
come Acute Tox.4 inal. (H332)
Somma di tutte le sostanze
classificate come ecotossiche
H225 Liquido infiammabile cat.2
H332 Acute Tox cat.4 Nocivo se inalato
H304 Asp. Tox. 1 Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione
nelle vie respiratorie
H225 Liquido infiammabile cat.2
H361 Repr. 2 Sospettato di nuocere alla fertilità o al feto
H373 STOT RE 2 Può provocare danni agli organi in caso di esposizione
prolungata o ripetuta
H304 Asp. Tox. 1 Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione
nelle vie respiratorie
H315 Skin irrit.2 Provoca irritazione cutanea
H336 STOT SE 3 Può provocare sonnolenza e vertigini
H225 Liquido infiammabile cat.2
H304 Asp. Tox. 1 Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione
nelle vie respiratorie
H224 Liquido estremamente infiammabile cat.1
H304 Asp. Tox. 1 Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione
nelle vie respiratorie
H336 STOT SE 3 Può provocare sonnolenza e vertigini
R51/53 Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo
termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
H411 Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata (Cronico 2)
H225 Liquido infiammabile cat.2
H304 Asp. Tox. 1 Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione
nelle vie respiratorie
H315 Skin irrit.2 Provoca irritazione cutanea
H336 STOT SE 3 Può provocare sonnolenza e vertigini
R51/53 Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo
termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
H411 Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata (Cronico 2)
H225 Liquido infiammabile cat.2
H361 Repr. 2 Sospettato di nuocere alla fertilità o al feto
H373 STOT RE 2 Può provocare danni agli organi in caso di esposizione
prolungata o ripetuta
H304 Asp. Tox. 1 Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione
nelle vie respiratorie
H315 Skin irrit.2 Provoca irritazione cutanea
H336 STOT SE 3 Può provocare sonnolenza e vertigini
R51/53 Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo
termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
H411 Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata (Cronico 2)
Somma sostanze classificate come Acute Tox.1
H304 Asp. Tox. 1 Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione
nelle vie respiratorie
H315 Skin irrit.2 Provoca irritazione cutanea
H336 STOT SE 3 Può provocare sonnolenza e vertigini
R50/53 Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo
termine effetti negativi per l'ambiente acquatico
H410 Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata
(Cronico 1)
Soglia
(Reg. 1357/2014)
T. INF.<60°C
≥ 22,5%
HP
attribuibile
HP3
HP6
>=25%
T. INF.<60°C
>=3%
HP5
HP3
HP10
HP3
-
HP attribuito
HP3
-
>=10%
HP5
-
>=25%
>=20%
T. INF.<60°C
HP5
HP4
HP3
HP3
>=25%
T. INF.<60°C
HP5
HP3
HP3
>=25%
-
HP5
-
-
>=2,5%
T. INF.<60°C
HP14
HP3
HP3
>=25%
>=20%
-
HP5
HP4
-
-
>=2,5%
T. INF.<60°C
>=3%
HP14
HP3
HP10
HP14
HP3
HP10
>=10%
HP5
HP5
>=25%
>=20%
-
HP5
HP4
-
-
>=2,5%
T. INF.<60°C
HP14
HP3
HP14
HP3
>=25%
>=20%
-
HP5
HP4
-
-
>=0,25%
H14
-
0
>=1%
HP4
-
0
>=10%
HP4
-
36,65
>=20%
HP4
HP4
39,35
>=10%
HP5
HP5
0,1
>=22,5%
HP6
-
41
>=2,5%
HP14
HP14
2,5
2,5
0,1
17,1
16,3
18
CICLOESANO
Classificazione (Dir. 99/45/CE)
0,75
ATTRIBUZIONE CARATTERISTICHE DI PERICOLO DEL RIFIUTO (D.Lgs.152/2006):
ATTRIBUZIONE CARATTERISTICHE DI PERICOLO DEL RIFIUTO (Reg. 1357/2014):
H3A, H4, H5,
H10, H14
HP3, HP4, HP5,
HP10, HP14
Esempio
E’ CORRETTA LA CLASSIFICAZIONE PROPOSTA?
Esempio
E’ CORRETTA LA CLASSIFICAZIONE PROPOSTA?
Commento:
H3A:
H6:
H10:
H14:
assegnazione effettuata sulla base della presenza di sostanze classificate R11
per oltre il 39% e non su una misura sperimentale (punto di infiammabilità)
il n-esano è classificato come nocivo R48/20 e pertanto la corretta caratteristica
di pericolo è H5
Il n-esano è classificato reprotossico di categoria 3. Pertanto con R63>=5%
viene attribuita la H10
sia l’iso-esano che il n-esano sono H411 e la loro somma supera il 25%.
Pertanto è corretta l’attribuzione della ecotossicità (sulla base dei criteri validi
dal 25/03/2012).
Certificato di analisi oppure
rapporto di prova / analisi chimiche di laboratorio?
ANALISI DI LABORATORIO CHE GENERANO UN
RAPPORTO DI PROVA:
• Identificazione delle specie chimiche in un determinato
contesto al fine di rispondere a quesiti di vario genere
• Applicazione di metodiche analitiche
Certificato di analisi oppure
rapporto di prova / analisi chimiche di laboratorio?
CERTIFICATO DI ANALISI
È il risultato di un’attività molto complessa che comprende,
oltre alle analisi di laboratorio, altre attività come
• studio preliminare per definire un campione rappresentativo,
trasportarlo, conservarlo;
• identificazione dei metodi analitici da applicare;
• interpretare i risultati delle prove;
• a fronte dei risultati analitici ottenuti verificare che il set di
parametri scelti sia congruo rispetto al fine;
• …
• aver la responsabilità di dare un risultato certo.
Certificato di analisi oppure
rapporto di prova / analisi chimiche di laboratorio?
CERTIFICATO DI ANALISI
È l’atto scritto in cui in virtù delle prove raccolte
- analisi del ciclo che ha generato il rifiuto
- risultati delle analisi di laboratorio
ATTESTA
La possibilità del rifiuto di rispondere ai requisiti previsti
per
- il posizionamento nella idonea discarica,
- le attività di recupero in un impianto,
- l’attribuzione delle caratteristiche di pericolo (HP),
- la classificazione per il trasporto.
Noi richiediamo rapporti di prova o certificati di analisi?
Cosa fare a partire dal 1° giugno 2015
•
Non è necessario “rifare” le analisi di laboratorio.
•
E’ però necessario ri-attribuire le caratteristiche di
pericolo HP secondo quanto previsto dal nuovo
regolamento 1357/2014
•
La metodologia non è nuova. E’ quella di sempre …
55
Cosa fare a partire dal 1° giugno 2015
FASE 1
Individuazione delle “presunte” sostanze presenti nel
rifiuto attraverso:
la conoscenza del processo che genera il rifiuto
con l’individuazione delle sostanze e miscele
chimiche che sono utilizzate/si generano nel
processo
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Cosa fare a partire dal 1° giugno 2015
FASE 2
Raccolta dati in merito alle sostanze presenti con la
raccolta
delle schede dati di sicurezza dei fornitori,
delle schede informative di prodotti o di altri
documenti utili allo scopo;
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Cosa fare a partire dal 1° giugno 2015
FASE 3 (non obbligatoria in fase di ri-attribuzione degli HP)
Incarico ad un laboratorio di analisi con
la fornitura di tutte le informazioni sul processo
che ha generato il rifiuto e i dati sulle sostanze /
miscele;
assistenza al campionamento del rifiuto;
collaborazione nella speciazione delle sostanze
chimiche;
definizione del destino del rifiuto (smaltimento o
recupero).
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Cosa fare a partire dal 1° giugno 2015
FASE 4
Discussione e analisi dei risultati
discussione con il laboratorio sui risultati prima
dell’emissione del certificato definitivo:
• corretta attribuzione del CER,
• per valori anomali rispetto a quelli attesi,
• controllo degli HP attribuiti,
• …
• assoggettabilità al trasporto ADR (!)
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Esempio
Rifiuto:
Fanghi da filtropressa a valle dell’impianto di depurazione.
CER presunto:
11.01.09* Fanghi e residui di filtrazione contenenti sostanze
pericolose
11.01.10 Fanghi e residui di filtrazione diversi di quelli di cui alla voce
11.01.09
Caratteristiche di pericolosità presunte dal ciclo produttivo:
presenza di sali di nichel, di metalli pericolosi (zinco, piombo)
Campionamento:
Random da più punti per ottenere
rappresentativo (norma UNI 10802:2004)
un
campione
medio
Esempio
Esempio
Attenzione
- al concetto di MOLE
- alla corretta speciazione
62
Esempio
63
Esempio
Commento:
L’assegnazione della caratteristica di pericolo H14 «ecotossicità» è
avvenuta precedentemente al 25/03/2012
Per concludere
Classificare un rifiuto attribuendone le corrette caratteristiche
di pericolo è un lavoro di squadra dove
-
l’azienda dà informazioni;
-
il chimico determina le specie chimiche presenti nel rifiuto
e attribuisce le caratteristiche di pericolo;
-
l’azienda controlla la congruenza dei risultati.
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Il corso di approfondimento
La classificazione dei rifiuti pericolosi e
l’assegnazione delle frasi HP previste dal
Regolamento 1357/2014
Padova, 7 maggio 2015 – ore 09:00 – 18:00
Verona, 15 maggio 2015 – ore 09:00 -18:00
Altavilla Vicentina, 10 giugno 2015 - ore 09:00 -18:00
Incontro formativo valido per l’aggiornamento di RSPP ed ASPP
66
Il corso di approfondimento
Modalità di svolgimento e obiettivi:
Il corso, dal taglio fortemente operativo, si articolerà in due momenti distinti: durante la mattinata il
docente fornirà ai partecipanti un quadro d’insieme delle normative implicate nella
classificazione e gestione dei rifiuti pericolosi e del loro campo di applicabilità.
Nel pomeriggio, il docente guiderà i partecipanti nello svolgimento di alcune esercitazioni
operative quali ad esempio: attribuire i nuovi codici HP sulla base delle vecchie analisi di
laboratorio, valutare l’applicabilità del trasporto ADR, determinare su quali rifiuti sono necessari
nuovi referti analitici, ecc.
Nella mattinata introduttiva gli esperti affronteranno con particolare attenzione le tematiche
recentemente aggiornate quali l’attribuzione della caratteristica H14, la gestione degli imballaggi
vuoti e il significato dei nuovi codici HP, l’impatto sul SISTRI.
Obiettivo del pomeriggio è mettere in grado i partecipanti di poter gestire, reperendo poi
autonomamente le fonti necessarie, la nuova classificazione dei rifiuti pericolosi.
Destinatari:
Il corso è pensato per le figure aziendali che si occupano a vario titolo della gestione dei rifiuti
pericolosi in azienda. Saranno affrontati sia gli aspetti amministrativi (es. registro carico-scarico,
MUD/SISTRI, ecc.) che quelli che coinvolgono anche la classificazione del rifiuto e la gestione
della spedizione.
Programma:
•
•
•
•
•
Introduzione: il concetto di pericolosità
e il quadro normativo nazionale e
comunitario;
Il D.lgs. 152/2006 e 205/2010;
Le novità introdotte dai Regolamenti
UE 1357/2014, 155/2014 e 850/2014;
Aspetti pratici: le nuove frasi HP;
Aspetti pratici: novità nella gestione
degli imballaggi vuoti;
•
Aspetti pratici: SISTRI e MUD;
•
Aspetti pratici: ADR (cenni).
Esercitazione pratica:
•
attribuire i codici HP con le vecchie
analisi;
•
decidere se il rifiuto è in ADR;
•
decidere se sono necessarie nuove
analisi;
confronto e dibattito.
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Il corso di approfondimento
Docenti: Michele Checchin, Chimico con esperienza pluriennale in chimica regolatoria e
formulativa, Coordinatore tecnico del Centro REACH Veneto e consulente CE per il trasporto di
merci pericolose su strada (ADR). Ha maturato la sua esperienza dapprima in aziende produttive e
laboratori, quindi al servizio delle imprese all’interno del sistema Confindustria.
Tiziano Bonato, Direttore Tecnico di laboratorio di analisi, specializzato in metodologie chimiche
di controllo e analisi, membro del Comitato Europeo di Normazione (CEN) – Commissione
CEN/TC 292 “Characterization of waste”. Ha conseguito un Master in Criminologia Investigativa,
Scienze forensi e Analisi della Scena del Crimine ed è consulente tecnico per la magistratura. È
inoltre consulente per il Ministero dell’Ambiente.
INFORMAZIONI: ℡ 049 8227 531/158
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
[email protected]
Associati
Confindustria
Padova Vicenza
Associati
sistema
Confindustria
Non associati a
Confindustria
€ 350,00 + IVA
€ 360,00 + IVA
€ 500,00 + IVA
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Il servizio di consulenza
Servizio: Audit gestione rifiuti pericolosi in azienda, alla luce del
nuovo Regolamento UE n. 1357/2014
Quadro normativo:
Prima di smaltire o conferire negli impianti di trattamento e riciclaggio i rifiuti
pericolosi, i rifiuti non pericolosi e i rifiuti industriali è necessario operare una
classificazione sulla base di test e analisi.
Il nuovo Regolamento UE n. 1357/2014
ha ridefinito le
caratteristiche di pericolosità (ex codici H) allineandosi ai criteri previsti dal
CLP per la classificazione di sostanze e miscele pericolose, pertanto è
necessaria una revisione di tutte le classificazioni di pericolosità dei rifiuti
e una valutazione sulla opportunità di ulteriori analisi.
69
Il servizio di consulenza
Descrizione del servizio:
Il servizio è fortemente personalizzato e prevede, a seconda delle necessità
specifiche:
•
Individuazione dei rifiuti e corretta attribuzione del CER;
•
Verifica della corretta ricerca delle sostanze chimiche ai fini della
individuazione delle caratteristiche di pericolo H e HP;
•
Individuazione dell'assoggettabilita alla normativa sul trasporto di merci
pericolose su strada (ADR);
•
Verifica della corretta gestione dei rifiuti in azienda da un punto di vista
organizzativo e documentale (Sistri, formulari, registri di carico e
scarico, depositi temporanei, rapporti con smaltitori, trasportatori e
recuperatori);
•
Riunione aziendale di sensibilizzazione e informazione sul nuovo
regolamento.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI:
Marta Simion
telefono: 049 8227 531
e-mail:[email protected]
70
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE
Riprodurre integralmente o parzialmente il presente testo
senza citare l'autore e la fonte, è reato ai sensi della
Legge 633/1941 s.m.i. con Legge 248/2000