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Repubblica Italiana
Assessoradu de su Traballu, Formatzione
Professionale, Cooperatzione e Segurantzia Sotziale
Assessorato del Lavoro, Formazione Professionale,
Cooperazione e Sicurezza Sociale
PROGETTO
“ACCESSO AL FUTURO”
CUP: E86G13004600009 – CODICE LOCALE : 100103IIE11MA137629
Area Cielo e Sole
Azione: Ricerca ed indagine di mercato
REPORT
1
INDICE
 PREMESSA
 AMBIENTE E CULTURA: UNA
RISORSA
STRATEGICA
PER LA
VALORIZZAZIONE IN CHIAVE TURSITICA DELLA SARDEGNA
 IL SULCIS E LA STATEGIA DI RILANCIO TURISTICO TERRITORIALE
 LE OPPORUNITA’ DEL MERCATO, PAROLE CHIAVE: INNOVAZIONE,
INTEGRAZIONE, ACCESSIBILITA’
 FABBISOGNO PROFESSIONALE E FIGURE PROFESSIONALI RICHIESTE
Avviso Pubblico MAre CIelo Sole TErra – Interventi volti a inserimenti lavorativi di persone prive di occupazione nei settori
economici collegati alle professioni del mare, alla sostenibilità ambientale e agli interventi sul territorio
POR FSE SARDEGNA 2007/2013 ASSE II OCCUPABLITA’ Obiettivo specifico e) Linea di attività e.1.1
2
PREMESSA
Scopo del presente Report di indagine è la definizione delle prospettive
imprenditoriali legate all’ambito professionale di riferimento e alla figura
professionale in esito presa in carico dall’intervento progettuale ACCESSO AL
FUTURO. Il progetto, infatti, nato nell’ambito e coerentemente a quanto definito
dall’ AVVISO PUBBLICO MA.CI S,TE. (Mare Cielo Sole Terra) promosso dalla Regione
Autonoma della Sardegna, ha quale obiettivo generale quello di contribuire a
creare nuove e concrete
occasioni lavorative e di promuovere
l’autoimprenditorialità in un settore, quale quello del TURISMO AMBIENTALE che
nell’area di intervento progettuale (la provincia di Carbonia Iglesias ed il Sulcis
nello specifico) è dotato di importanti opportunità di sviluppo legate alle
peculiarità geomorfologiche del territorio di intervento, alle tendenze del settore a
livello nazionale/globale e alle concrete prospettive occupazionali definite dalla
programmazione territoriale a livello regionale e locale.
Pertanto l’indagine condotta riguarda:
-
-
Un’ analisi del mercato del turismo ambientale, sostenibile ed accessibile in
Sardegna e nello specifico territorio di riferimento;
Un’ analisi dei servizi specifici che nell’ ambito del turismo ambientale,
sostenibile, responsabile ed accessibile e sulla base delle competenze
acquisite attraverso il percorso formativo garantiscono prospettive
imprenditoriali ai partecipanti;
L’individuazione dei servizi che l’impresa che nascerà, potrà offrire e del
target cui offrire i servizi;
L’ individuazione di potenziali competitors a livello locale e non, con cui i
beneficiari dovranno confrontarsi.
Riguardo i primi 2 punti dell’analisi, si è fatto particolarmente riferimento a dati e
documenti relativi alla Programmazione strategica a livello regionale e locale in
materia di turismo ambientale e sostenibile dell’ultimo decennio.
Riguardo gli ultimi 2 punti, si è fatto riferimento sia agli esiti della Programmazione
di sviluppo operata dal Sistema Turistico Locale SULCIS IGLESIENTE, sia agli esiti
all’analisi condotta in sede di programmazione dell’intervento, nonché dai
fabbisogni direttamente espressi alla rete di relazione attivata da MCG Soc. Coop.
già in sede di programmazione dell’intervento, con referenti della Provincia di
Carbonia Iglesias (Assessorato al Turismo e Sistema Turistico Locale) e con
cooperative ed altre realtà imprenditoriali operanti nel settore del Turismo e del
turismo ambientale ed eco sostenibile nel territorio di riferimento.
3
AMBIENTE E CULTURA: UNA RISORSA STRATEGICA
VALORIZZAZIONE IN CHIAVE TURSITICA DELLA SARDEGNA
PER
LA
Fin dai passati periodi programmatori1, la Sardegna ha scelto di investire
importanti risorse nel rilancio e nella valorizzazione del territorio ( compresi i territori
interni), con la promozione delle risorse ambientali e culturali.
Le azioni previste hanno riguardato, principalmente, la valorizzazione delle aree
appartenenti alla Rete Ecologica Regionale e dei parchi e compendi forestali
gestiti dall’Ente Foreste.
I diversi ambiti di intervento vanno dalla conservazione, tutela e recupero delle
risorse naturali, ambientali e immobiliari, allo sviluppo di attività imprenditoriali per
la creazione di prodotti e servizi che consentano la valorizzazione, la gestione e la
fruizione delle risorse naturalistiche e storico-culturali.
La Sardegna, infatti, beneficia
di un ricchissimo patrimonio di risorse naturali
costituito da specie selvatiche, animali e vegetali, ed ecosistemi e habitat da essi
popolati, tutelato oggi grazie all’emanazione di una serie di norme –comunitarie,
nazionali e regionali– che ha portato all’istituzione di alcune aree protette quali:- 3
Parchi nazionali (Arcipelago di La Maddalena, Golfo di Orosei e Gennargentu,
Isola dell’Asinara); - 5 Aree Naturali Marine protette (Penisola del Sinis-Isola del Mal
di Ventre, Tavolara-Punta Coda Cavallo, Capo Carbonara, Isola dell’Asinara e
Capo Caccia-Isola Piana); - 2 Parchi Naturali regionali (Molentargius-Saline e Porto
Conte), 22 Monumenti Naturali e una Riserva Naturale privata, e di un insieme di
siti di interesse comunitario: - 107 siti (equivalenti al 20% circa del territorio
regionale), di cui 97 per la tutela delle specie animali e vegetali (SIC) e 15 per la
tutela dell’avifauna (ZPS), idealmente organizzati nella Rete Ecologica Regionale.
L’orientamento politicoconsapevolezza che
programmatorio in tal senso è stato sostenuto dalla
in passato, questo grande patrimonio non è stato
adeguatamente valorizzato ai fini dello sviluppo socioeconomico dei territori e,
anzi, è stato spesso oggetto di forti pressioni causate da un eccessivo sfruttamento
o da un inadeguato utilizzo. I territori e gli Enti Locali ricompresi nella Rete
1
Si cfr. POR SARDEGNA 2000 – 2006 –Progettazione integrata – TURISMO SOSTENIBILE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO
AMBIENTALE E CULTURALE – Allegato V
4
Ecologica, sono stati altresì stimati come anche i luoghi ideali in cui attivare nuovi
strumenti di governance ambientale, intesa come l’insieme delle azioni, modalità,
strumenti e attori che definiscono i processi di governo dell’ambiente. In Sardegna
già da alcuni anni si è diffusa l’adozione di strumenti di governance e di
innovazione amministrativa per la sostenibilità ambientale, tra cui in particolare
l’Agenda 21 Locale2.
Infatti, la ricchezza e l’alta qualità, da un lato, e la vulnerabilità, la perdita o il
degrado di questi ecosistemi, dall’altro, costituiscono gli elementi distintivi di un
quadro d’insieme che presenta alcuni rischi, cui far fronte, ma anche grandi
opportunità, se si pensa alla capacità di queste risorse, se adeguatamente
tutelate e valorizzate, di supportare funzioni di tipo ricreativo, culturale e
percettivo, di servizi e di attività economiche funzionali allo sviluppo economico
dei territori e al miglioramento della qualità della vita delle popolazioni locali. Altri
strumenti per la concreta attuazione delle politiche di sviluppo sostenibile, intesa in
particolare come l’integrazione della dimensione ambientale nelle ordinarie azioni
per lo sviluppo economico, come i sistemi di gestione ambientale e le
certificazione ISO 14.001 ed EMAS (nelle imprese, nei territori e negli Enti Locali), le
certificazioni di prodotto (come l’Ecolabel) la contabilità ambientale, stentano a
trovare un’ampia diffusione. Ma oggi si registra una crescente attenzione anche
verso questi strumenti. Infatti, le strategie di intervento sui singoli territori provinciali
(contenute negli Elementi per la predisposizione dei Progetti Integrati di Sviluppo
2
Dal 2001 è operativo il Coordinamento A21L Sardegna, una rete di amministrazioni locali che hanno adottato lo strumento
di Agenda 21 locale, che oggi conta oltre 30 Agende, che coinvolgono circa 200 tra comuni singoli e associati e circa la
metà del territorio e degli abitanti della Regione.
5
Territoriale delle 8 Province) individuano come valore aggiunto dei nostri territori la
qualità delle risorse ambientali, del paesaggio interno, delle produzioni tipiche, e
l’importanza di una sua certificazione che garantisca nel tempo uno standard di
eccellenza e su cui basare strategie di sviluppo economico.
I Territori e gli Enti Locali appartenenti alla Rete Ecologica e i Comuni in cui il
metodo dell’Agenda 21 Locale è stato già introdotto, hanno costituito i luoghi in
cui concentrare prioritariamente le azioni di sperimentazione degli strumenti
innovativi per la sostenibilità ambientale.
Gli elementi caratterizzanti della passata programmazione degli interventi a livello
regionale
individuano quale obiettivo specifico quello di tutelare il patrimonio
naturale e di biodiversità, sia terrestre che marino, presente nelle aree della Rete
Ecologica Regionale, sfruttando appieno il vantaggio competitivo da esse offerto
per innescare processi virtuosi di sviluppo basati su principi di:
- sostenibilità ambientale: prevenzione del danno ambientale e mantenimento
dell’uso delle risorse entro la loro capacità di autorigenerazione;
- sostenibilità economica: redditività e diversificazione delle attività produttive;
- sostenibilità sociale: miglioramento della qualità della vita delle popolazioni
locali, salvaguardia delle specificità culturali, pieno coinvolgimento e condivisione
delle responsabilità.
Tale obiettivo è stato poi declinato nelle seguenti azioni prioritarie:
- migliorare e incrementare il patrimonio naturale, con particolare riferimento ad
habitat degradati da attività antropiche;
- conservare e valorizzare, per scopi naturalistici o per il loro utilizzo a fini produttivi,
le risorse genetiche locali, in particolare se a rischio di estinzione;
- garantire l’accessibilità e la fruibilità dei siti all’interno delle aree della Rete
Ecologica, nel rispetto della capacità di assorbimento dei diversi tipi di habitat e di
ecosistemi e in forme incentivanti la distribuzione dei flussi lungo l’intero arco
dell’anno;
6
- sviluppare modelli imprenditoriali innovativi e nuove tipologie di prodotti e servizi
non solo compatibili con la fragilità degli ecosistemi, ma anche in grado di
valorizzare le risorse ambientali e le specificità e le identità dei luoghi e delle
popolazioni ivi residenti;
- promuovere l’attivazione di partnership, di iniziative consortili e associazionistiche,
di collaborazioni tra istituzioni, operatori economici e attori locali per la
realizzazione di servizi comuni, attività di marketing territoriale, etc.,
- rafforzare le conoscenze, le competenze, la capacità di progettazione e di
gestione delle aree protette e dei siti da parte degli locali;
-promuovere la diffusione degli strumenti di innovazione amministrativa per la
governance ambientale nella P.A.;
- promuovere i sistemi di gestione ambientale e le certificazioni di qualità, di
processo e di prodotto;
- promuovere la conoscenza degli habitat e delle specie e la diffusione di una
cultura della salvaguardia e dell’uso sostenibile delle risorse.
In sostanza, la strategia regionale avviata con il POR Sardegna 2000-2006 ha posto
la valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale sardo come momento
centrale della programmazione, con l’obiettivo di sviluppare l’economia turistica
agendo sia sulla domanda che sull’offerta ricettiva e culturale -ricreativa, con una
particolare attenzione all’obiettivo dell’allungamento della stagione turistica e
7
dell’aumento dei flussi turistici nelle aree interne. Il vantaggio competitivo
rappresentato dal patrimonio ambientale costituisce un importante elemento al
centro della programmazione regionale che, anche in coerenza con gli obiettivi
definiti dalla strategia di Göteborg, intende promuovere una gestione delle risorse
naturali in maniera più responsabile.
In accordo con le opportunità offerte dal POR, è stato perseguito l’obiettivo di
dare priorità allo sviluppo sinergico dei progetti imprenditoriali con le iniziative
infrastrutturali pubbliche al fine di creare sistemi turistici integrati, con elementi
comuni in relazione all’offerta turistica, alle tradizioni locali, all’artigianato ed ai
prodotti dell’agricoltura.
Un intervento rilevante è stato poi quello relativo alla creazione di itinerari per
valorizzare l’immenso complesso culturale e ambientale dell’Isola. Gli itinerari sono
stati costruiti intorno agli attrattori dell’Isola, tenendo conto degli eventi legati al
patrimonio culturale dei luoghi antichi di spettacolo, dei nuraghi, di feste e sagre
locali, privilegiando la realizzazione in forma di circuiti tematici. Tali politiche, che
hanno cercato di intervenire sul sistema turistico sia sul lato dell’offerta che della
domanda.
Gli operatori turistici e le amministrazioni pubbliche iniziano, quindi, sempre più, a
mostrare una crescente consapevolezza sull’opportunità di conciliare lo sviluppo
turistico con gli obiettivi sociali, culturali, e ambientali. Il turismo, più di altri settori
ha maturato una forte attenzione ai temi della sostenibilità ambientale e della
eco-compatibilità nella consapevolezza che l'ambiente è spesso la principale
attrattiva per le destinazioni turistiche o la condizione per una piena fruibilità delle
attrattive presenti sul territorio.
Gli interventi attuati attraverso il POR, tuttavia, sono stati spesso caratterizzati da
luci ed ombre3.
A fronte di cospicui finanziamenti di tutela e riqualificazione, infatti, si è registrata
la mancanza di un piano strategico nella definizione degli interventi e il
conseguente finanziamento di interventi spesso non supportati da adeguate
3
Si cfr. POR SARDEGNA 2000 – 2006 –Progettazione integrata – TURISMO SOSTENIBILE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO
AMBIENTALE E CULTURALE – Allegato V. 3 Itinerari di Sardegna
8
azioni di diffusione d’immagine e di promozione, attività strategiche per lo sviluppo
e l’organizzazione del turismo.
Senza una gestione dinamica e integrata con il tessuto produttivo del territorio,
orientata almeno in parte alle esigenze del turismo e della domanda turistica, le
azioni finanziate si sono rivelate fortemente inadeguate rispetto agli obiettivi di
sviluppo dell’azione regionale.
Stante quanto esposto, nella passata programmazione regionale4, l’obiettivo
globale di “Promuovere un uso sostenibile ed efficiente delle risorse ambientali e
sostenere l’attrattività e competitività del territorio valorizzando le risorse naturali e
culturali per sviluppare il turismo sostenibile” viene declinato, per quanto attiene le
finalità di promozione turistica, nei seguenti obiettivi operativi:
-
Sostenere interventi di valorizzazione di aree di pregio ambientale, di habitat
singolari, di specifici ecosistemi o paesaggi presenti nel territorio regionale e
promuovere opportunità di sviluppo economico sostenibile;
-
Diversificare, destagionalizzare e riqualificare l’offerta turistica regionale,
innalzando il livello qualitativo dei prodotti e servizi turistici;
-
Sostenere l’imprenditorialità nel campo della valorizzazione culturale;
-
Innescare e sviluppare processi di integrazione, creando reti e sinergie tra
risorse ambientali, culturali e settori economici.
La programmazione regionale, pertanto, anche per il periodo 2007 – 2013 insiste
sulla sostenibilità ambientale quale criterio guida dell’azione regionale di
pianificazione e di utilizzo delle risorse naturali.
Inoltre si punta ad accrescere, sotto il profilo qualitativo, il vantaggio competitivo
rappresentato dagli attrattori naturali, paesaggistici e culturali, rafforzando la
competitività internazionale delle destinazioni turistiche della Sardegna e
migliorando la qualità dell’offerta e dei servizi.
Sulla
base
della
passata
lezione
appresa
dal
precedente
periodo
programmatorio, la strategia, per essere efficace, si fonda su un approccio il più
4
Si cfr. PO FESR SARDEGNA 2007 – 2013 – Asse IV – Ambiente, Attrattività Naturale, Culturale e Turismo
9
possibile integrato al complesso delle risorse disponibili sul territorio: a tal fine
saranno adottati una serie di interventi che permettano di rafforzare la
competitività di medio-lungo periodo del sistema turistico sardo nel rispetto della
sostenibilità ambientale,
La costruzione di una effettiva correlazione tra le aree costiere e le aree interne
della regione, e l’interazione sinergica con i settori tradizionali, richiede una logica
gestionale di rete centrata sulle seguenti azioni innovative:
- promuovere e qualificare la dotazione di risorse naturalistiche e storico-culturali,
favorendone l’integrazione e la messa a sistema in un’ottica di sviluppo turistico
sostenibile.
- favorire l’aggregazione delle piccole e medie imprese, direttamente e
indirettamente interessate al processo turistico locale, in modo da raggiungere
una dimensione aziendale competitiva sul mercato;
- rafforzare sistemi (prodotti e servizi) o aree (connessioni costa-interno) di offerta
turistica integrata con una partecipazione attiva e concertata di tutti i soggetti
pubblici e privati che fanno parte della “filiera” che conduce alla creazione del
prodotto turistico;
- rafforzare i Sistemi Turistici Locali (STL);
- promuovere marchi di qualità e loghi per insiemi di prodotti (dalle attrazioni
turistiche ai ristoranti, agli oggetti di artigianato, alle guide, ecc.) e per aree così
da consentirne l’immediata identificazione come prodotti turistici di alta qualità,
quindi più facilmente collocabili sul mercato;
- strutturare itinerari tematici (naturalistici, culturali, enogastronomici, ecc.) che,
attraversando i paesaggi e i territori, permettano la conoscenza e la valorizzazione
degli elementi propri del patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale sardo,
e ottimizzino operazioni già finanziate, realizzate o in corso di realizzazione. In tal
senso si proseguirà nelle iniziative avviate con la Progettazione Integrata 5,
all’interno della quale è stata proposta la creazione di itinerari ritenuti significativi
rispetto alle tradizioni e al patrimonio di risorse presenti nei territori anche
ampliando il ventaglio delle tipologie sulla base di nuove proposte e acquisizioni;
- realizzare e sviluppare i club di prodotto;
5
Si cfr. nota 3
10
- favorire la creazione di postazioni (ad es. corner, vetrine) per la promozione di
prodotti espressione dell’identità locale sia a livello regionale, sia localmente,
all’interno delle strutture ricettive, nelle porte di accesso (porti, aeroporti, etc), sia,
infine, sui mercati strategici nazionali ed internazionali con alte potenzialità in
termini di spesa pro capite;
- sostenere lo sviluppo di infrastrutture legate alle attività sportive e ricreative a
bassissimo impatto ambientale legate alle peculiarità dell’isola, come gli sport
marini (vela, canoa, surf e kitesurf) e montani (escursionismo, free climbing),
l’equitazione, il cicloturismo, ecc.;
Tali iniziative saranno accompagnate da azioni di promozione e comunicazione
del prodotto turistico a livello nazionale ed internazionale al fine di offrire
un’immagine coordinata dell’offerta turistica della Regione (azioni di comarketing, azioni di supporto e di informazione verso il sistema intermediario, azioni
di web marketing come ad esempio news on line, organizzazione di Borse, Fiere,
ecc, con esclusione delle missioni).
La strategia sopra espressa trova diretto riscontro in quanto previso dal Piano
Turistico Regionale6 che pone il concetto di sostenibilità quale filo conduttore delle
azioni positive da intraprendere in quanto
in grado di conferire i caratteri di
identità ed unicità ai reali contenuti del prodotto turistico regionale.
Dal Piano, infatti emerge come la sostenibilità debba intendersi sia come
sostenibilità economica da attivarsi innanzitutto attraverso il potenziamento, la
riqualificazione e l'integrazione delle strutture ricettive e un accrescimento del
grado di integrazione produttiva di settore in un’ottica di filiera, che come
sostenibilità ambientale ed economica da realizzarsi in secondo luogo attraverso il
sostegno alla nascita e allo sviluppo di nuove tipologie di prodotto incentrate sulla
valorizzazione innovativa delle risorse ambientali. In quest’ottica si intende
rilanciare la progettazione, ampiamente partecipata e condivisa, dei Parchi
Naturali. Non da ultimo, il concetto di sostenibilità passa anche per la sostenibilità
culturale, nel promuovere, valorizzandolo in ambito turistico, l’immenso patrimonio
COMPLEMENTO DI PROGRAMMAZIONE DEL POR SARDEGNA - ALLEGATO 6 - PIANO TURISTICO REGIONALE “CORNICE
STRATEGICA DI CONTESTO”
6
11
archeologico, etnografico, artistico e musicale dell’Isola. Per il rilancio del turismo
culturale, che soffre di una profonda disomogeneità territoriale in ragione della
debole capacità di promozione del sistema e della difficoltà ad auto-sostenersi da
parte dei musei e dei siti archeologici locali, saranno favoriti interventi, anche in
concorso con altri Enti pubblici, tesi al miglioramento dei servizi di accoglienza e di
fruizione.
Funzionale a tale serie di iniziative risulta il recepimento della Legge 135/2001 ed il
conseguente avvio al processo di accreditamento dei cosiddetti Sistemi Turistici
Locali con cui si è previsto di attivare un nuovo strumento per la ridefinizione
dell’offerta e della promozione turistica. I sistemi turistici locali divengono, quindi, i
nuovi protagonisti di uno sviluppo turistico sostenibile e supportandoli si intende
apportare miglioramenti continui all'erogazione dei servizi e alla promozione e
commercializzazione turistica.
12
IL SULCIS E LA STATEGIA DI RILANCIO TURISTICO TERRITORIALE
La strategia di rilancio turistico territoriale in chiave sostenibile ed i relativi elementi
caratterizzanti riscontrabili a livello regionale trovano particolare riscontro altresì
nell’area del d’interesse del progetto ACCESSO AL FUTURO. Come infatti anche
evidenziato
nel
corso
dell’analisi
condotta
in
sede
di
progettazione
dell’intervento, sia la situazione socio economica che le caratteristiche territoriali
specifiche dell’area del SULCIS pongono il turismo ambientale e sostenibile quale
leva privilegiata di rilancio per l’economia ed occupazione del territorio.
Il territorio del Sulcis Iglesiente offre un ricco e variegato patrimonio ambientale e
culturale, non ancora adeguatamente fruito: risorse naturali di pregio quali le
Colonne a Carloforte, il Canal Grande a Nebida, le Dune a Portopino ed il Pan di
Zucchero di Masua – Porto Flavia esercitano da sole la principale capacità
attrattiva sulla domanda turistica. Altri potenziali attrattori presenti sul territorio, che
devono essere meglio valorizzati, sono le numerose aree archeologiche5 ed i siti
speleologici, tra i più importanti della Sardegna, il sistema museale, i paesaggi
rurali, i sistemi forestali (foresta demaniale di Marganai, la foresta di Pantaleo, la
foresta più estesa d’Europa di macchia mediterranea), i Siti naturalistici di Interesse
Comunitario (SIC), le Zone di Protezione Speciale (ZPS) ed ampie aree parte del
Parco Geominerario che hanno ottenuto il riconoscimento di Patrimonio
dell’Umanità dall’UNESCO.
I potenziali attrattori non riguardano solo l’ordine del patrimonio naturalistico, ma
includono pregiate produzioni vinicole (Cantina di Santadi, Sant’Antioco, ecc.),
alimentari (tonno di Carloforte), ed artigianali: dai tendaggi in lino (Domusnovas,
Sant’Antioco, Villamassargia), ai ricami (Villamassargia), al bisso (Sant’Antioco),
dalla ceramica (Carbonia, Iglesias, Sant’Antioco) ai tappeti (Domusnovas, Giba,
Villamassargia),
dai
mobili
intagliati
(Carbonia,
Villamassargia)
ai
coltelli
(Carbonia, Narcao, Fluminimaggiore), alla lavorazione delle barche a vela latina
(Sant’Antioco). I luoghi stessi della produzione, dalle cantine, ai frantoi, alle
tonnare sono già, in parte, fruibili e visitabili. Il sistema di attrattori territoriali si
13
completa attraverso una serie di attività, come la tradizionale “mattanza” del
tonno, che avviene nei peculiari “lavorieri di cattura”, gli eventi enogastronomici
(Girotonno a Carloforte, Pane e Olio in Frantoio a Santadi), importanti eventi
sportivi, feste religiose (Matrimonio Mauritano, Settimana Santa di Iglesias) e eventi
musicali (Festival Jazz a Sant’Anna Arresi e Narcao Blues) ad elevato potenziale di
sviluppo e rilevanza internazionale.
Al sottoutilizzo dei principali fattori di attrattiva, si accompagna quello del sistema
infrastrutturale, che risulta sottodimensionato sia in termini di rete dei trasporti
(stradale, ferroviaria, marittima) che in termini di rete delle comunicazioni
(mancanza di accesso alla rete a banda larga ancora in vaste aree del territorio).
L’intero sistema di fattori di attrattiva presente nel Sulcis Iglesiente necessita di
un’adeguata programmazione strategica di pianificazione e gestione delle risorse
che sia unica e condivisa dalla parti per contrastare la competitività delle aree
maggiormente valorizzate.
Come evidenziato nell’analisi condotta in sede di Piano di attività del STL Sulcis
Iglesiente7 , i servizi turistici offerti sul territorio sono discreti, ma necessitano di
essere ampliati e migliorati.
Sono, infatti, servizi
in prevalenza garantiti da cooperative, consorzi, liberi
professionisti, associazioni di volontariato, associazioni sportive e culturali, enti
comunali. I punti di debolezza di questa offerta sono diversi: dalle scarse risorse
disponibili per garantire un servizio efficiente ed efficace (orari di apertura ridotti,
strumenti di promozione limitatissimi, ecc.) alla mancanza di competenze
specifiche (es. scarsa conoscenza delle lingue straniere).
La perdurante crisi economico
occupazionale che ha caratterizzato e
caratterizza da oltre 50 anni l’intera economia della provincia di Carbonia Iglesias
e di parte delle limitrofe province di Cagliari e del Medio Campidano (Sulcis nello
specifico)
è attualmente
oggetto di approfondita analisi nonché di un
conseguente, importante ed innovativo percorso programmatorio sancito dal c.d.
“Piano Sulcis”8, finalizzato a creare concrete opportunità di crescita e sviluppo
nell’area, caratterizzato da sinergie e risorse a livello nazionale, regionale e locale
7
8
Si cfr. SISTEMA TURISTICO LOCALE SULCISIGLESIENTE – Piano di attività – luglio 2006
Si Cfr. PROTOCOLLO SULCIS 13 novembre 2012
14
nonché dal coinvolgimento e stimolazione di attori pubblici e privati a livello
locale, nazionale e internazionale sulla base di una “vision strategica” condivisa sul
territorio.
L’area del Sulcis è caratterizzata, infatti, da criticità strutturali ad ampio spettro su
tutte e 3 le dimensioni della competitività territoriale: economia, società, territorio:
la crisi economico occupazionale, innescata dalla crisi della filiera dell’alluminio e
dell’industria tradizionale, sta determinando una deindustrializzazione del territorio
con fuoriuscita di manodopera che il tessuto produttivo non è in grado di assorbire
per mancanza di generatori di valore alternativi. In generale esiste, nei vari settori
economici, una seria difficoltà a creare prodotto e valore aggiunto ed una
complessità trasversale a mettere a sistema le singole progettualità in essere o in
fieri. La struttura della popolazione dell’area è caratterizzata da un progressivo
invecchiamento a cui si accompagna un elevato saldo migratorio, soprattutto
delle fasce d’età più giovani; la tendenza allo spopolamento del territorio, se non
invertita, potrebbe determinare la discesa sotto il livello di massa critica per
generare attività significative, considerata anche la condizione di perifericità del
territorio e la scarsa accessibilità.
Le caratteristiche del territorio, il livello di sviluppo turistico (attualmente ancora
definibile in una fase iniziale), la specificità e unicità delle risorse locali non possono
che essere “gestiti” in un’ottica di integrazione tra mare e entroterra, di
valorizzazione “sostenibile” delle risorse esistenti, di allargamento dell’offerta
esistente attraverso prodotti turistici integrati.
La dotazione ricettiva attuale di quest’area, la sua vocazione turistica, la sua storia
e il carattere della popolazione ed il suo vissuto (di sacrifici, di volontariato, di
coesione sociale), la caratterizzano quale area non per i “grandi flussi di turismo di
massa”, ma un’area per il turismo di nicchia, attento ai particolari, motivato da
specifici interessi, alla ricerca di luoghi “da capire e da vivere” e gente da
“conoscere e con cui condividere esperienze”.
La costituzione e le attività definite dal STL Sulcis Iglesiente9 hanno contribuito al
rilancio ed all’evoluzione positiva dell’offerta nel Sulcis Iglesiente che, ,nel triennio
2009– 2011 ,è stata caratterizzata da un aumento sia dei posti letto alberghieri che
9
Si cfr. STL SULCIS IGLESIENTE: Piano di sviluppo 2011-2013
15
extralberghieri, da un incremento della domanda (superiore a quello dell’offerta
sia nell’alberghiero che nell’extralberghiero), da tassi di occupazione in crescita,
ma ancora inferiori rispetto a quelli medi regionali.
Le principali cause di debolezza del Sistema Turistico Locale si rinvengono nelle
risorse comunque insufficienti per il coordinamento delle attività, in un sistema
turistico ancora poco sviluppato e poco integrato, nella carenza nel sistema di
informazioni, nei trasporti (interni, con l’aeroporto).
Fronte a queste difficoltà la strategia competitiva territoriale confermata e sancita
altresì dal c.d. Piano Sulcis a livello programmatorio, individua nel Turismo (con
particolare attenzione a quello generato dalle peculiarità storiche e ambientali
del territorio) nonché nel recupero e valorizzazione del paesaggio e delle
eccellenze naturali e culturali, due tra i principali fattori di competitività capaci di
creare valore aggiunto e un concreto moltiplicatore occupazionale.
Capacità degli esercizi ricettivi nella provincia di Carbonia Iglesias per tipologia ricettiva e provincia. Anni 2007-2011
(valori assoluti) - Fonte: elaborazioni del Servizio della Statistica Regionale su dati raccolti dalle Amministrazioni provinciali
per l'Indagine ISTAT "Capacità degli esercizi ricettivi"
Le concrete potenzialità occupazionali del Turismo ambientale nel territorio sono
altresì confermate dalle centinaia di proposte progettuali generate dal Concorso
internazionale
di
idee
“Un’idea
per
16
lo
sviluppo
sostenibile
del
Sulcis”
(http://www.99ideas.it)10 che si inseriranno nel Progetto strategico per il Sulcis e
che riguardano per oltre il 70% dei casi organizzazione e gestione promozione di
attività eco turistiche e/o valorizzazione e/o gestione di aree naturalistiche.
Tale tendenza, preponderante (come sopra esposto) nell’area di riferimento del
progetto ACCESSO AL FUTURO è altresì confermata a livello nazionale: le presenze
nei parchi naturali e nelle aree protette, che ricoprono il 10% del territorio
nazionale, è aumentato del 2 per cento. Il dato lo dà Coldiretti, desunto
dall'ultima indagine pubblicata dal Rapporto Ecotur 11.
Lo sviluppo di tali fattori dovrebbe inserirsi però, (secondo le esigenze espresse
dallo specifico contesto) in un’azione di “messa a sistema” ed integrazione
dell’offerta esistente e nel potenziamento dell’accessibilità, come elemento
qualificante ed integrativo della stessa. Della creazione di un sistema dell’offerta
turistica a rete, come già evidenziato, se ne parla da tempo, e c’è una resistenza
giustificabile solo con un problema di cultura imprenditoriale e di relativo sviluppo
di adeguate competenze in tal senso: la progettualità non manca, ma risulta poi
carente la continuità nella partecipazione.
Pertanto, gli obiettivi del Piano di Sviluppo del STL Sulcis Iglesiente si focalizzano
attualmente12 su:
-
Promuovere l’integrazione attraverso la creazione di nuovi prodotti e
sviluppo dei prodotti integrati esistenti;
-
Potenziare il sistema di informazione turistica sul territorio;
-
Potenziare il sistema di vendita/commercializzazione dei prodotti turistici;
-
Aumentare la specializzazione/differenziazione dell’offerta attraverso marchi
e reti dedicate;
-
Aumentare la penetrazione sul mercato italiano e sui mercati esteri;
-
Aumentare la spesa media dell’ospite;
-
Migliorare la professionalità, la competenza degli operatori e la cultura
dell’accoglienza;
-
Estendere la stagione estiva;
-
Ampliare l’offerta ricettiva e complementare di qualità;
10
http://www.99ideas.it/site/ideas/home/idee/per-il-sulcis/regolamento.html
Ecotur sul Turismo Natura. A cura di Istat, Enit, Università dell’Aquila ed Ecotur
12 Si cfr. nota n. 9
11Osservatorio
17
-
Migliorare il sistema infrastrutturale.
In sintesi la competitività del prodotto è rinvenibile, per l’area oggetto della
presente indagine, in un prodotto di QUALITA’ e ACCESSIBILE ovvero in cultura,
miniere, vacanza attiva, natura, e che permetterà all’area di distinguersi dalla
concorrenza nonché di attirare turisti e destagionalizzare i flussi.
Tale
obiettivo presuppone l’ investire in comunicazione, in servizi e risorse
intangibili, quelle che si basano sulle persone, le loro competenze, i loro “saperi”.
Quelle che fanno sentire un ospite gratificato e che sono alla base del loro
comfort psicologico, e vero elemento di differenziazione dell’offerta.
Pertanto è molto importante, nel territorio, e nell’ambito del settore turistico,
creare nuove competenze che possano promuovere l’aggregazione con gli
strumenti più appropriati del marketing associativo e della partecipazione attiva ai
progetti di sviluppo territoriale. In particolare, come altresì evidenziato nell’analisi
dei fabbisogni condotta in sede di progettazione dell’intervento, coerentemente
alla programmazione regionale e locale e alle linee di sviluppo strategiche
evidenziate dal Piano Sulcis e dal Piano di Sviluppo Turistico del STL del Sulcis
Iglesiente13, risulta evidente la necessità di qualificare FIGURE PROFESSIONALI di
ALTO PROFILO in grado di progettare, definire e promuovere piani di sviluppo,
itinerari, prodotti ed attività di turismo ambientale relazionandosi positivamente e
sinergicamente con gli enti locali, i soggetti economici (pubblici e privati), le
associazioni ambientaliste e gli altri promotori del turismo ambientale e sostenibile
del territorio e in grado, quindi di concorrere concretamente alla valorizzazione,
promozione e fruizione delle risorse ambientali e naturali territoriali e di consentire il
successo di progetti/attività integrate in aree particolari.
13
Si cfr. nota n. 8
18
LE OPPORUNITA’ DEL MERCATO, PAROLE CHIAVE: INNOVAZIONE,
INTEGRAZIONE, ACCESSIBILITA’
Da quanto sopra espresso risulta evidente come, nonostante la crisi economica
degli ultimi anni, la domanda del turismo ambientale sembra crescere, uscendo
dal turismo di nicchia: le presenze in Italia nel 2010 arrivavano a 99.035.394 unità,
con una crescita dello 0,46 % rispetto al 2009, generando un fatturato di 10,67
miliardi di Euro (+ 0,24 % rispetto al 2009) e in previsione di un fatturato per il 2011
pari a 10,7 miliardi14 .
Dall’analisi dei dati sull’evoluzione generale dei flussi turistici nel territorio oggetto
dell’analisi15 si evidenziano inoltre le seguenti caratteristiche del turismo nel Sulcis
Iglesiente: il Sulcis Iglesiente resta una destinazione per soggiorni brevi: 4 gg in
media il mercato nazionale, 2,8 gg in media i mercati stranieri. Tale tendenza si
spiega comunque con:
– la generale riduzione della permanenza media a livello nazionale e regionale
– l’inserimento, del Sulcis Iglesiente, nell’ambito di “vacanze itineranti” in Sardegna
– la necessità di ampliare la qualità offerta, la varietà di prodotti offerti nel territorio
attraverso un lavoro di coordinamento dell’offerta locale nella costruzione di
pacchetti tematici
· La stagionalità si concentra ancora nei mesi estivi
– luglio +15.000, agosto +13.000, settembre +11.000. Sono questi i mesi in cui si
registrano gli incrementi più elevati.
C’è comunque una evidente tendenza a destagionalizzare nei mesi di maggiogiugno-ottobre.
Le motivazioni alla vacanza sono la voglia di stare a contatto con la natura,
praticare sport e attività all’aria aperta e l’escursionismo, il trekking, e le visite
guidate nella natura sono i prodotti più richiesti.
Approfondendo l’analisi delle presenze nel territorio target, rileviamo che per la
maggiori parte si tratta di turisti italiani, seguiti da francesi, spagnoli, inglesi e
tedeschi; sono per lo più coppie (46%) o famiglie (30%), tra i 30-35 anni, che
14
15
Si Cfr. nota n. 11
Fonte: Elaborazione Econstat da dati Provincia di Carbonia Iglesias (Forum Turismo 2009)
19
scelgono il Sulcis oltre che per il mare anche per motivi di relax, enogastronomia e
cultura. A fronte di un generale calo della presenza di italiani si rileva che, la quota
del turismo regionale, secondo dati ISTAT sul “turismo sommerso”16, rappresenta il
segmento più importante in particolare nei periodi di bassa stagione contribuendo
complessivamente per circa il 70% sul totale delle presenze turistiche nel territorio.
Si tratta dunque di un target
giovane e dinamico maggiormente incline a
considerare la propria vacanza in maniera attiva con una predilezione per i
prodotti turistici che sappiano coniugare natura, cultura e tradizioni identitarie. Per
il futuro il Sulcis Iglesiente deve focalizzarsi prioritariamente su target medio-alti,
formati da famiglie, giovani coppie, adulti senza figli, piccoli gruppi che non
vogliono il villaggio vacanze ma qualità nei servizi, nella ricettività, nella
gastronomia, in generale nella scoperta del territorio. A livello di area d’origine dei
mercati su cui investire, l’analisi condotta dal STL SI evidenzia i seguenti:
· nazionale: Sardegna, Lombardia, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Lazio;
· internazionale: Spagna, Francia, Germania, Austria, Svizzera.
60.000
50.000
40.000
30.000
Presenze
20.000
Arrivi
10.000
Gen
Apr
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Ott
Gen
Apr
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Ott
Gen
Apr
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Ott
Gen
Apr
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Ott
Gen
Apr
Lug
Ott
0
2007
2007
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2007
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2011
Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri di origine italiana nella Provincia di CI. Anni 2007-2011 (valori assoluti) - Fonte:
elaborazioni del Servizio della Statistica Regionale su dati raccolti dalle Amministrazioni provinciali per l'Indagine ISTAT
"Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi"
Si cfr. QUADERNI DI LAVORO CRENOS - S. Reinoldi LA REGIONE SARDEGNA TRA SECONDE CASE E “SOMMERSO STATISTICO
UFFICIALE” 2 0 1 2 / 0 2
16
20
10000
9000
8000
7000
6000
5000
4000
3000
2000
1000
0
Arrivi
Set
Mag
Gen
Set
Mag
Gen
Set
Mag
Gen
Set
Mag
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Set
Mag
Gen
Presenze
200
200
200
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200
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200
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201
201
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201
777777777777888888888888999999999999000000000000111111111111
Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri di origine straniera nella Provincia di CI. Anni 2007-2011 (valori assoluti) - Fonte:
elaborazioni del Servizio della Statistica Regionale su dati raccolti dalle Amministrazioni provinciali per l'Indagine ISTAT
"Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi"
Nell’analisi condotta nel Piano di sviluppo triennale del STL Sulcis Iglesiente si rileva
come il posizionamento di una destinazione nella mente del consumatore-turista
sia un’attività complessa che richiede diversi anni e forti investimenti, anche in
comunicazione. Occorre quindi continuare con la linea editoriale impostata dal
Sistema Turistico Locale (Sulcis Iglesiente = cultura, miniere, vacanza attiva, natura,
ecc.) in quanto già “consolidata” nella mente del consumatore, rende la
destinazione facilmente riconoscibile ed è garanzia per il potenziale turista di
continuità e fiducia nella fonte primaria di informazione.
L’immagine di una destinazione non è tutto. Occorre essere bravi: a fare, a
comunicare, a rendere la destinazione davvero unica e l’esperienza del turista di
valore.
Occorre quindi un prodotto competitivo, in primis il prodotto su cui si investe:
cultura, miniere, vacanza attiva, natura, e che permettano
distinguersi dai
concorrenti e, conseguentemente, attirare turisti, Gli standard minimi per essere
competitivi oggi si sono alzati. Occorre investire molto per entrare in concorrenza
con la media del settore. Il turista oggi ha a disposizione più informazioni, più
immagini, più destinazioni, raggiungibili a basso costo. Essere competitivi significa
garantire gli standard minimi qualitativi a livello di intera destinazione.
21
La comunicazione abbinata e attraverso un prodotto è un format vincente.
Occorre continuare a creare prodotti specifici per segmenti di mercato (circuiti
minerari, vacanza attiva, circuiti enogastronomici, turismo culturale, ecc.) in
funzione di una comunicazione mirata, la destagionalizzazione dei flussi, una
diffusa ricaduta economico-occupazionale sul territorio.
Nei prossimi anni la Provincia investirà nella realizzazione di strutture e infrastrutture
funzionali a rendere il territorio accessibile17. Nel breve termine occorre agire sulle
risorse e attività: la qualità del servizio, della informazione, dell’accoglienza.
Occorre quindi investire in comunicazione , sui servizi e le risorse intangibili, quelle
che si basano sulle persone, le loro competenze, i loro “saperi”.
Il Sulcis Iglesiente ha costruito quindi un’immagine di sé basata non solo sul mare,
ma anche e soprattutto sulla cultura, le miniere, la natura, la vacanza attiva,
l’enogastronomia, gli eventi, la didattica, l’ospitalità. Una destinazione che “esiste,
è unica, è bella” attraverso i suoi “molteplici prodotti” che possono essere “vissuti
tutto l’anno”. La strategia sviluppata, attraverso lo sviluppo di una immagine di
alta qualità, vissuta e partecipata, non stereotipata (al mare e al concetto
“classico di vacanza”) è stata vincente. Ha permesso cioè alla Provincia di
Carbonia Iglesias di affermarsi nell’immaginario collettivo a livello regionale e
nazionale.
Sulla base di quanto finora rilevato, le opportunità di mercato imprenditoriale e
occupazionale per l’area d’indagine, nell’ambito del turismo ambientale e
sostenibile sono rinvenibili, pertanto, anche coerentemente a quanto evidenziato
dall’analisi condotta in sede di piano di sviluppo triennale del STL Sulcis iglesiente,
nelle seguenti linee di azione:
Ideazione e produzione supporti informativi/comunicativi per conseguire un
arricchimento
degli
strumenti
a
disposizione
destinazione;
17
Si cfr. Protocollo Sulcis del 13 novembre 2012
22
del
posizionamento
della
Promozione della Qualità per conseguire un incremento della soddisfazione del
turista ed un incremento delle aziende aderenti a marchi e reti dedicate;
Valorizzazione produzioni tipiche per conseguire un incremento degli eventi e
iniziative dedicate alla valorizzazione di produzioni tipiche ed un aumento delle
vendite dei prodotti tipici locali;
Creazione di nuovi prodotti turistici integrati Vacanza attiva - Vacanza culturale
per conseguire una maggiore offerta e/o tasso di integrazione dei prodotti turistici
per l’area partendo dalle eccellenze locali, consolidate, virtuose;
Priorità trasversali alle diverse opportunità sopra esposte sono la necessità di
INNOVAZIONE, INTEGRAZIONE ed ACCESSIBILITA’.
Tali opportunità di mercato e priorità trasversali possono tradursi, ad esempio in
attività imprenditoriali/occupazionali per:
Progettare e promuovere un’offerta integrata di servizi turistici del territorio, che
sappiano legare le attrattive naturalistiche e culturali all’offerta rappresentata
dagli operatori del settore con una comunicazione efficace e di qualità;
Realizzare
itinerari,
escursioni
e
laboratori
tematici
dedicati
al
turismo
ecosostenibile che permettano ai target dei sempre più esigenti turisti ambientali
di fruire in maniera originale delle risorse uniche del territorio del Sulcis.
Il tutto attraverso
una gamma di servizi innovativi che sfruttano le nuove
tecnologie ICT e Mobile.
Nell’ambito dei servizi di progettazione e promozione turistica territoriale, si rileva,
infatti, un forte device tecnologico nelle modalità attualmente utilizzate per
promuovere e far conoscere la Sardegna, i suoi attrattori e i servizi turistici
associati. Oggi, secondo una recentissima ricerca (2013) di Doxa/Europcar, i turisti
utilizzano internet come strumento primario per organizzare le vacanze, prendono
23
dal web consigli e informazioni, caricano sui social network filmati e racconti della
propria esperienza.
Dai dati dell'indagine, il 62% dei turisti sceglie internet come fonte d'informazione
per programmare un viaggio, preferendolo ai consigli diretti di amici e conoscenti
(36%), alle notizie dei cataloghi (23%) e alle riviste specializzate (9%). A questo dato
si deve aggiungere la sempre maggiore diffusione degli smart phone che
consentono al turista in tempo reale di scaricare informazioni su itinerari e servizi
del territorio attraverso specifiche applicazioni e programmi, le cosiddette “APP”: i
miglior veicoli per progettare e realizzare contenuti multimediali in grado di
trasmettere efficacemente la ricchezza delle risorse, delle possibilità e dei servizi
offerti da un soggiorno nel territorio considerato.
Uno dei fattori critici di successo per una APP turistica è la qualità dei contenuti
multimediali, la completezza delle informazioni che devono riguardare sia le risorse
e le modalità di fruizione del territorio che tutti i servizi necessari per soddisfare i
bisogni dei visitatori. Si richiede pertanto una forte conoscenza del territorio,
un’attività intensa di animazione territoriale ed una buona padronanza dei
programmi informatici di gestione immagini e contenuti per web e mobile.
Il potenziale target di clienti
di questa tipologia di servizi è costituito
principalmente da PP.AA. ed Enti Locali quali: Comuni, Parchi naturali Autorità di
gestione Aree Sic e Natura 2000.
Nell’ambito dei servizi di progettazione ed erogazione di servizi di escursionismo
rivolti al target del turismo ambientale, occorre considerare la necessità di far
conoscere nella maniera più sostenibile possibile le caratteristiche uniche del
territorio attraverso la realizzazione di itinerari tematici georeferenziati e la
realizzazione di escursioni a piedi. Anche in questo caso a supporto e promozione
di tali servizi occorre prevedere la realizzazione di percorsi multimediali multilingua
dedicati al territorio che arricchiranno e completeranno l’offerta, ad esempio
attraverso tecnologia GPS. Inoltre è importante organizzare e promuovere
pacchetti modulari che comprendano anche servizi di ristoro e accoglienza in
collaborazione con le principali strutture ricettive e di ristorazione del territorio.
24
Di fondamentale importanza, infatti, per garantire la soddisfazione del cliente è
infatti la capacità di allestire un’offerta completa di servizi valorizzando altresì il
patrimonio identitario.
I servizi di progettazione ed erogazione di servizi di escursionismo sono
maggiormente ipotizzabili per un target privato declinabile sia nel mercato locale
che nazionale/internazionale.
A livello di mercato locale, considerando i dati ISTAT, il c.d. turismo sommerso
rappresenta ancora la quota maggioritaria del turismo sardo e del Sulcis in
particolare; di fondamentale importanza per la sostenibilità delle attività turistiche
nei periodi della bassa stagione. Totalmente regionale è il mercato per il sotto
servizio dei laboratori didattici rivolti agli istituti scolastici delle scuole superiori,
medie ed elementari della Provincia di Carbonia Iglesias.
A livello di mercato nazionale/internazonale, nonostante l’attuale crisi faccia
registrare
un
generale
decremento
delle
presenze
nell’Isola,
dovuti
all’inasprimento delle tariffe per il trasporto via nave, i dati dell’ENAC 2012 rivelano
un costante trend di crescita per tutti gli arrivi nazionali con le tratte low-cost che
collegano il continente con i principali aeroporti della Sardegna (Cagliari, Alghero
e Olbia). Un identico discorso può essere fatto per le tratte low-cost internazionali
che registrano un costante aumento delle presenze.
Una strategia perseguibile, pertanto, potrebbe essere quella di concentrare le
proprie strategie di promozione verso distributori e potenziali clienti residenti nelle
località collegate dalle tratte low-cost.
Per quanto riguarda i potenziali concorrenti dei servizi identificati, il settore delle
APP progettate per web, I–phone e I-pad in Sardegna è caratterizzato da una
forte presenza di imprese ICT che forniscono prodotti tecnici di buon livello ad un
mercato PPAA e EELL. Infatti, questo settore che sta conoscendo una forte
crescita in Italia e in Europa, solo da tre anni si sta sviluppando in Sardegna.
Tra le APP più importanti citiamo la APP del Comune di Cagliari realizzata dalla
software house Xorovo, la APP I-Smeralda realizzata dalla TowerTech, in
collaborazione con il SIC del Comune di Olbia dalla ICS S.r.l., una società con sede
25
ad Olbia che si occupa di marketing, comunicazione e servizi, ed infine la APP
della Regione Sardegna.
Estendendo la nostra analisi alle APP realizzate da Enti Locali italiani si rileva un
buon livello di usabilità, ed un livello di contenuti qualitativamente elevato nella
promozione degli eventi e delle manifestazioni istituzionali patrocinate ma una
scarsa attenzione ai servizi di orientamento e organizzazione della vacanza del
turista: manca insomma un’integrazione tra servizi pubblici, informazioni territoriali
e servizi privati.
Per quanto riguarda i servizi di progettazione ed erogazione di servizi di
escursionismo rivolti al target del turismo ambientali,
l’analisi della potenziale
concorrenza si è concentrata sulle società che si occupano nel territorio del
Sulcis di servizi di escursione e laboratori.
In particolare per quanto attiene gli itinerari geologici, ad esempio, si rileva, a
livello territoriale, la quasi totale assenza di realtà imprenditoriali che si occupano
di escursioni e visite guidate sul tema geologico e/o speleologico, nonché la
mancanza di un’organizzazione professionale di servizi e pacchetti dedicati. Tali
servizi sono attualmente offerti da associazioni e speleo club. Per quanto riguarda
gli itinerari di turismo attivo Itinerari del turismo attivo si rileva per altro una generale
carenza nella promozione e nella comunicazione web e nella strutturazione di
servizi di accoglienza e orientamento fondamentali per guidare il turista.
Si rileva inoltre la scarsa capacità dei concorrenti di assemblare un’offerta turistica
completa con la predisposizione di pacchetti vacanza che sappiano integrare i
servizi escursionistici con i servizi di accoglienza e ristorazione di qualità.
Infine per i laboratori didattici, dalle ricerche effettuate nel settore risultano pochi
operatori che si occupano di laboratori di tipo scientifico naturalistico per le
scuole.
Tra le realtà più interessanti due cooperative attive prevalentemente nei territori di
Sant’Antioco e Calasetta. Si rileva però la mancata offerta di una progettazione
di percorsi di formazione diversificati che siano sviluppati ad hoc per le diverse età
del ciclo scolastico.
26
FABBISOGNO PROFESSIONALE E FIGURE PROFESSIONALI RICHIESTE
Gli ambiti di sviluppo professionale ed imprenditoriale sopra esposti, sono
sintetizzabili nella necessità di figure professionali di alto profilo in grado di
progettare, definire e promuovere piani di sviluppo, itinerari, prodotti turistici ed
attività di turismo ambientale relazionandosi positivamente e sinergicamente con
gli enti locali, i soggetti economici, le associazioni ambientaliste e gli altri promotori
del turismo ambientale e sostenibile del territorio e in grado, quindi, di concorrere
concretamente alla valorizzazione, promozione e fruizione turistica delle risorse
ambientali e naturali territoriali e di consentire il successo di progetti/attività
integrate in aree particolari.
Ciò significa la necessità di favorire l’acquisizione/incremento di competenze
tecnico professionali e chiave e declinabili, pertanto , nei seguenti fabbisogni
formativi specifici di sviluppo/incremento/miglioramento di competenze inerenti:
- le innovazioni ed i cambiamenti sul fronte della domanda e dell’offerta turistica
ambientale, sostenibile ed accessibile e dell’indotto generato da tali attività;
- il territorio ed il Sistema Turistico Locale;
- la pianificazione/progettazione, definizione e promozione di piani, itinerari e
progetti integrati di turismo ambientale innovativi, sostenibili nonché di quelle
inerenti l’organizzazione e gestione di attività specifiche rientranti nella fattispecie
della fruizione dell’ambiente e delle aree naturalistiche;
- il marketing e la comunicazione dei prodotti turistici complessi secondo i più
innovativi canali, strumenti e tecnologie;
- la capacità di negoziazione e di mediazione; la capacità di relazionarsi con il
territorio e nello sviluppo di prodotti turistici integrati;
- la capacità d’innovazione e di miglioramento continuo dell’offerta proposta;
- il monitoraggio/valutazione dell’offerta proposta;
- lo spirito d’iniziativa e l’imprenditorialità nel campo del Turismo ambientale;
- la capacità di autopromozione e valorizzazione delle proprie esperienze/risorse in
ambito professionale e lavorativo;
27
- la partecipazione efficace, costruttiva e consapevole alla vita lavorativa
sapendo analizzare e cogliere le opportunità e le risorse dal contesto (territoriale e
professionale) di riferimento.
In sintesi, a livello strettamente formativo, dalla ricerca emerge la conferma della
necessità di potenziare, per le figure professionali che operano in ambito turistico
e, più specificatamente, del turismo ambientale e sostenibile:
-
le competenze relative alla comunicazione e al marketing, in particolare
attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie (es. web marketing);
-
la conoscenza del territorio e delle caratteristiche del Sistema Turistico
Locale al fine di costruire offerte turistiche credibili e di successo;
-
le competenze relative al project management (in particolar modo in
relazione a progetti culturali e “didattici” es. educazione ambientale).
A livello trasversale, la ricerca mette in evidenza la necessità di promuovere lo
sviluppo di una nuova cultura imprenditoriale turistica che si basi, da un lato, su
innovazione e benchmarking (ossia sul confronto con altre realtà per trarre nuovi
stimoli e favorire l’apertura del sistema turistico locale) e dall’altro sulla capacità di
aggregazione e dialogo e networking.
Più nello specifico ,anche coerentemente al Repertorio Regionale delle figure
professionali
ed ai relativi standard formativi 18 , per lo specifico ambito di
intervento sono necessitati i seguenti apprendimenti:
-Il fenomeno del turismo ambientale, sostenibile responsabile ed accessibile in
termini di principi ispiratori, di sviluppo storico, di nuovi trend, innovazioni e di
cambiamenti sul fronte della domanda e dell’offerta turistica specifica ma anche
di normativa di riferimento e di tipologie di attività da poter realizzare;
-Gli elementi di analisi statistica e di ricerca sociale atti ad analizzare ed
interpretare i dati relativi alle caratteristiche socio culturali del territorio/area di
18
Si cfr. Regione Sardegna Determinazione n. 25070/2251/F.P. del 04.05.2012
28
riferimento e a pianificare strategicamente la tipologia di attività turistiche da
valorizzare e promuovere;
-La conoscenza ed analisi del territorio di riferimento, del sistema Turistico Locale e
dei servizi turistici correlati al turismo ambientale;
-La promozione del territorio (in termini di tecniche e strumenti di comunicazione,
marketing territoriale e sponsorship);
-Le tecniche e strumenti di pianificazione/progettazione, definizione e promozione
piani di sviluppo, itinerari/prodotti ed attività di turismo ambientale;
-L’organizzazione e gestione di attività specifiche rientranti nella fattispecie della
fruizione dell’ambiente e delle aree naturalistiche;
-L’impiego di tecniche di comunicazione e strumenti operativi e tecnologici
necessari
alla
raccolta
delle
informazioni
relative
al
territorio/area
da
promuovere/valorizzare e alla produzione de prodotto comunicativo;
-La pianificazione e gestione di attività di educazione ambientale;
- Il monitoraggio/valutazione dell’offerta;
-L’individuazione ed applicazione dei principi di SVILUPPO SOSTENIBILE E RSI
nell’organzzazione e gestione di tali servizi nonché nello svolgimento della propria
attività lavorativa;
-Il sapersi promuovere e valorizzare in ambito professionale e lavorativo;
-Le pari opportunità;
-La relazione nel contesto lavorativo;
-La conoscenza e capacità di utilizzare strumenti e servizi per la ricerca attiva del
lavoro;
-La definizione di un’idea imprenditoriale coerente all’ambito professionale e alla
figura professionale in esito, alle opportunità emergenti dal contesto territoriale di
riferimento e agli strumenti, risorse ed incentivi disponibili.
In tale direzione si muove sia il già citato Piano di Sviluppo Turistico promosso dal
STL Sulcis Iglesiente che punta sulla professionalizzazione degli operatori del settore
ed altetresì la proposta da parte della Provincia di Carbonia Iglesias inerente la
creazione di un’Alta Scuola del Turismo in grado di garantire l’eccellenza delle
competenze tecniche, lo sviluppo di reti collaborative che promuovano
29
l’interscambio di idee a livello nazionale e transnazionale ed un supporto per
formare una nuove generazione di imprenditori.
A questi concreti fabbisogni, risponde l’intervento ACCESSO AL FUTURO,
pianificato, in raccordo e collaborazione con una RETE territoriale di stakeholders
pubblici e privati , garantendo una concreta risposta mediante la previsione:
-Di un percorso formativo tecnico di alto profilo coerente alle specifiche necessità
territoriali ed ai trend del settore specifico;
- Di specifiche attività (nell’ambito della formazione e delle altre azioni di politica
attiva previste) atte a favorire lo sviluppo di reti collaborative a livello locale ed
extra regionale atte a promuove e l’innovatività, l’interscambio di idee e la
cooperazione e lo sviluppo strategico condiviso nel settore;
- Di azioni specifiche atte a formare una nuova generazione di imprenditori nel
settore, capaci di leggere e cogliere le opportunità del territorio, di operare in
sinergia con la programmazione
locale e secondo un approccio orientato al
benchmarking;
- Di azioni specifiche atte a promuovere l’occupabilità e lo spirito d’iniziativa di
tutti i destinatari nel territorio di riferimento. In considerazione dell’analisi condotta
e del fabbisogno specifico rilevato.
30