TASSE IMMOBILIARI SALITE DEL 171% IN QUATTRO ANNI L’immobiliare soppresso dal fisco. Con unanime volontà governativa, le tasse locali sugli immobili sono state fatte salire dai 9,2 miliardi del 2011 ai 25 del 2014, passando dagli ultimi governi i quali, con la propria percentuale, hanno dato il proprio contributo. Lo ricorda uno studio di Confedilizia, che ha anche reso noto un calcolo di quanto pesi oggi il fisco sulla locazione di un magazzino. La necessità di ridurre il peso fiscale sugli immobili non è solo questione di equità, spiega ma serve a evitare i riflessi che il carico fiscale genera sull’intera economia. Gli effetti sono noti: crollo delle compravendite, diminuzione delle ristrutturazioni, fallimento di molte imprese del settore. È quindi dal Fisco che bisogna ripartire per costruire una «operazione fiducia» per il settore. Abbandonando la tassazione su base catastale per creare un sistema che preveda la tassazione degli immobili esclusivamente per il reddito che essi producono e per i servizi che ricevono. Del resto la situazione è tale da sconsigliare qualunque investimento per dare in affitto la casa: per un appartamento affittato a Roma a mercato libero le tasse sono salite del 157% dal 2012.
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